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[Nonviolenza] Ebdomadario. 30
- Subject: [Nonviolenza] Ebdomadario. 30
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Tue, 28 Oct 2025 06:45:27 +0100
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 30 del 28 ottobre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Giuseppina Sanetti
2. Oggi, 23 ottobre, alle ore 18 a Viterbo il concerto di musica andina dedicato anche al poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega
3. Con Alfio Pannega e con tutti i popoli oppressi, per la pace e il bene comune dell'umanita'. Si e' svolto a Viterbo il concerto di musica andina dedicato al poeta antifascista nonviolento di cui ricorre il centenario della nascita
4. Un corale ringraziamento a Vito Ferrante, luminosa figura della solidarieta' viterbese, per il suo straordinario contributo al ricordo di Alfio Pannega, L'indimenticato poeta antifascista nonviolento, in questo anno di commemorazioni nel centenario della nascita
5. A Viterbo una conversazione in ricordo di Alfio Pannega e per la pace in Medio Oriente e in Ucraina. Con quattro ricordi inediti di Alfio
6. Ancora della morte, in poche parole
7. Ripetiamo ancora una volta...
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. LUTTI. GIUSEPPINA SANETTI
E' deceduta il 23 ottobre 2025 a Cura di Vetralla (Viterbo) Giuseppina Sanetti. Aveva 88 anni. Dopo una vita di lavoro, negli anni della pensione si era particolarmente impegnata nella Caritas parrocchiale. Negli ultimi anni la sua salute si era gravemente deteriorata costringendola a una lunga e dolorosa infermita'.
2. INIZIATIVE. OGGI, 23 OTTOBRE, ALLE ORE 18 A VITERBO IL CONCERTO DI MUSICA ANDINA DEDICATO ANCHE AL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA
Nel pomeriggio di oggi, 23 ottobre, si svolgera' a Viterbo un concerto dedicato anche al poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, di cui ricorre il centenario della nascita.
Di seguito riportiamo un estratto dal comunicato dei promotori. "Giovedi' 23 ottobre 2025 alle ore 18 presso l'auditorium di Santa Maria in Gradi a Viterbo, il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" del gruppo "progetto de pueblos andinos". L'evento musicale sara' dedicato anche ad Alfio Pannega, poeta viterbese, antifascista nonviolento, costruttore di pace, nel centenario dell'anniversario della sua nascita. I brani musicali che saranno eseguiti proporranno un excursus tra le piu' celebri musiche e canzoni della tradizione popolare e di lotta dell'America Latina in un'ottica di condivisione culturale, memoria storica e dialogo tra i popoli per la pace e la dignita0 di ogni essere umano.
La proposta musicale nasce dal laboratorio creativo realizzato a Tuscania e ideato dal musicista cileno Gabriel Aguilera... Il Comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, le sue strutture territoriali, l'Associazione Universitaria Percorso, il Centro Universitario teatrale-CUT La Torre e l'Associazione Cultura Turismo Arte Spettacolo invitano a partecipare al concerto che sara' un'occasione preziosa per immergersi nella musica che attraversa le Ande, il tempo e la storia, facendosi portatrice di temi universali come identita', liberta', resistenza, democrazia, memoria, speranza e pace".
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Prossime iniziative in ricordo di Alfio
Ricordiamo anche ancora una volta che di qui alla fine dell'anno si spera di realizzare alcune altre iniziative: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; varie presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la catalogazione e sistemazione dell'"Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali accolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
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Con Alfio, contro tutte le guerre e le uccisioni
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: proteggere quest'unico mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: la nonviolenza e' in cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 23 ottobre 2025
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Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
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Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
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Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ
3. INIZIATIVE. CON ALFIO PANNEGA E CON TUTTI I POPOLI OPPRESSI, PER LA PACE E IL BENE COMUNE DELL'UMANITA'. SI E' SVOLTO A VITERBO IL CONCERTO DI MUSICA ANDINA DEDICATO AL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO DI CUI RICORRE IL CENTENARIO DELLA NASCITA
Il 23 ottobre 2025 si e' svolto a Viterbo il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" dedicato anche alla memoria del poeta antifascista nonviolento viterbese Alfio Pannega.
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Riportiamo il testo del comunicato diffuso dal Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo.
"Si e' tenuto giovedi' 23 ottobre 2025, presso l'auditorium di Santa Maria in Gradi a Viterbo, il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" del gruppo "Progetto de pueblos andinos".
L'evento musicale ha riscosso grande successo ed ha suscitato il coinvolgimento entusiasta ed emozionato di tutti i presenti.
Prima dell'inizio del concerto, Enrico Mezzetti, presidente del Comitato provinciale dell'ANPI, ha voluto ringraziare l'Associazione Universitaria Percorso, il Centro Universitario teatrale - CUT La Torre e l'Associazione Cultura Turismo Arte Spettacolo per il loro impegno e la fattiva collaborazione che ha reso possibile l'iniziativa.
Un ringraziamento sentito anche all’Universita' della Tuscia per aver messo a disposizione ancora una volta lo splendido auditorium "Carlo Azeglio Ciampi".
Il presidente Mezzetti ha quindi ricordato con affetto la figura di Alfio Pannega, di cui quest'anno si celebrano i cento anni dalla nascita e al quale e' stato dedicato il concerto, esempio di vita spesa in difesa dei beni comuni, della giustizia, dei piu' poveri e fragili, per i giovani e con i giovani.
"Alfio Pannega, poeta viterbese, antifascista nonviolento, costruttore di pace oggi sarebbe stato felice di essere qui, con noi e con i tanti giovani, per rendere omaggio alla musica quale linguaggio universale di pace ed incontro tra culture e popoli", cosi' la conclusione dell'intervento del presidente ANPI.
Poi e' iniziato il concerto del gruppo "Progetto de pueblos andinos".
In quasi due ore gli artisti hanno proposto un excursus tra le piu' celebri musiche e canzoni della tradizione popolare e di lotta dell'America Latina in un'ottica di condivisione culturale, memoria storica e dialogo tra i popoli per la pace e in costante lotta per la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Il repertorio ha offerto melodie e ritmi ancestrali, ispirandosi alla grande tradizione musicale degli Inti-Illimani, alla Nueva Cancion Chilena e alla testimonianza artistica di figure indimenticabili come quella di Violeta Parra e Víctor Jara.
I musicisti Gabriel Aguilera, Mauro Scipione, Antonello De Lisi, Angelo Palma, Karen Gomez, Silvia Panetti e la cantante solista Nora Tabbush, durante l'esibizione hanno voluto ricordare anche quanto sofferto dai popoli andini durante le dittature fasciste del secolo scorso instauratesi in vari paesi dell'America Latina e quanto sia necessario tuttora impegnarsi contro le odierne politiche neocolonialiste di sfruttamento e oppressione delle persone e delle risorse del pianeta, come ci ricorda anche la vicenda ucraina e quella del genocidio di Gaza.
Un particolare tributo musicale e' stato rivolto al gruppo cileno degli Inti-Illimani che divenne a livello mondiale, negli anni '70, uno dei simboli di resistenza e lotta alla dittatura del generale fascista Pinochet.
Lo spettacolo, con la maestria dei suoi artisti, ha toccato le corde dei ricordi e di fatto sollecitato e rinnovato l'impegno di tutti per un mondo migliore e in pace.
Il Comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, e le due sezioni cittadine, ringraziano gli artisti e quanti hanno reso possibile questo importante evento."
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Segnaliamo anche, ancora una volta, che di qui alla fine dell'anno si spera di realizzare alcune altre iniziative in ricordo di Alfio.
Tra esse: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; varie presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la catalogazione e sistemazione dell'"Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali accolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
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Nel ricordo di Alfio, proseguiamo nella lotta nonviolenta per la pace, la liberazione e la cooperazione dei popoli, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per il bene comune dell'umanita'.
Opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Proteggere quest'unico mondo vivente.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Opporsi al male facendo il bene.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 25 ottobre 2025
4. AMICIZIE. UN CORALE RINGRAZIAMENTO A VITO FERRANTE, LUMINOSA FIGURA DELLA SOLIDARIETA' VITERBESE, PER IL SUO STRAORDINARIO CONTRIBUTO AL RICORDO DI ALFIO PANNEGA, L'INDIMENTICATO POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO, IN QUESTO ANNO DI COMMEMORAZIONI NEL CENTENARIO DELL NASCITA
Vogliamo rivolgere un vivo, profondo, corale ringraziamento al nostro amico e compagno di lotte Vito Ferrante, luminosa figura della solidarieta' viterbese, per il suo straordinario contributo al ricordo di Alfio Pannega, L'indimenticato poeta antifascista nonviolento, in questo anno di commemorazioni nel centenario della nascita.
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Vito Ferrante, fondatore e tuttora fondamentale animatore dell'Afesopsit, l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, una delle esperienze piu' belle e piu' rilevanti del volontariato solidale nell'Alto Lazio, e' stato uno dei migliori amici di Alfio quando Alfio era in vita, ed uno dei piu' impegnati nel suo ricordo dopo la scomparsa.
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In questo anno 2025 di iniziative commemorative di Alfio, il contributo di Vito e' stato decisivo: pressoche' tutte le riunioni organizzative in cui sono state elaborate e programmate tutte le numerose iniziative pubbliche poi realizzate, si sono svolte presso la "Fattoria di Alice" grazie alla generosa ospitalita' dell'Afesopsit e all'impegno in prima persona di Vito.
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Ringraziarlo e' un dovere e una gioia che attesta e rinnova l'amicizia, l'affetto e la stima che tutte le persone amiche di Alfio, e vorremmo dire anche tutte le persone di Viterbo sollecite del bene comune ed impegnate nell'aiutare chi di aiuto ha bisogno, nutrono per lui.
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Grazie di cuore, Vito, per tutto cio' che hai fatto e che continui a fare: la tua generosa, coraggiosa, tenace e appassionata testimonianza illumina e conforta l'umanita'.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 26 ottobre 2025
5. INIZIATIVE. A VITERBO UNA CONVERSAZIONE IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE E IN UCRAINA. CON QUATTRO RICORDI INEDITI DI ALFIO
Lunedi' 27 ottobre 2025 in piazzale Gramsci a Viterbo il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto una conversazione in ricordo di Alfio Pannega e per la pace in Medio Oriente e in Ucraina.
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Nel ricordo dell'indimenticabile poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre il centenario della nascita, ancora una volta si e' fatto appello ad ogni persona di volonta' buona e ad ogni umano istituto sollecito del bene comune ad impegnarsi con la forza della verita' e la scelta della nonviolenza contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra del sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche ad adoperarsi per la cessazione immediata della guerra in Ucraina.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche all'impegno per il disarmo che e' "conditio sine qua non" per costruire la pace e la cooperazione tra i popoli.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche affiche' cessi la violenza razzista e schiavista contro i migranti, e l'Italia e l'Unione Europea tornino finalmente al rispetto delle loro stesse leggi fondamentali che chiedono che siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
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In calce quattro ricordi inediti di Alfio e alcune ulteriori informazioni utili.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 27 ottobre 2025
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Erasmo Baccaglioni ricorda Alfio Pannega
In questo anno in cui ricorre il centenario della sua nascita, molte iniziative commemorative si sono svolte e molte persone che gli sono state amiche hanno ricordato Alfio Pannega con affetto sincero e profonda commozione.
Alle tante rievocazioni e riflessioni che sono gia' state dette e scritte vorrei aggiungere queste poche parole.
Era un uomo generoso ed ospitale, come gli eroi omerici per i quali l'ospite era sacro e veniva sempre accolto, e piu' una persona era straniera, piu' era bisognosa, e piu' ci si prodigava per essa. Alfio era cosi', accoglieva chiunque ed a chiunque dava tutto cio' che poteva dare. Quando l'intera umanita' sapra' essere come era lui, non ci saranno piu' guerre, ne' ingiustizie.
Erasmo Baccaglioni
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Fedele Panciafichi ricorda Alfio Pannega
Ho letto quello che hanno detto o scritto su Alfio Pannega tante persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. E mi pare che sia stato detto tutto, e con parole giuste, sincere e appassionate; cosa posso aggiungere?
Cosi' diro' soltanto che hanno ragione quelli che hanno ricordato la sua generosita'; che hanno ricordato come i ragazzi del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul" furono la sua grande famiglia che lui amo' di un amore infinito, lo stesso amore con cui aveva amato sua madre il cui ricordo sempre gli faceva sgorgare le lacrime dagli occhi; che hanno ricordato il suo impegno morale e civile, il suo antifascismo, la sua lotta nonviolenta contro tutte le guerre e le ingiustizie, il suo amore accudente per l'intero mondo vivente. Ed anche il suo amore per la poesia, per la cultura, per i libri, per ogni opera che nutre l'umanita' e la esorta al bene.
Mi ha dato una grande gioia in particolare che sia stato ricordato dai Facchini di Santa Rosa che gli hanno dedicato la "girata" della Macchina il 3 settembre di quest'anno, credo che ne sarebbe stato immensamente felice.
E mi ha dato una gioia altrettanto grande che l'epigrafe della lapide che si spera di riuscire a collocare sulla casa di due sole stanze in cui a lungo visse a Valle Faul sia stata scritta collettivamente dai suoi amici del centro sociale e dai suoi amici dell'Afesopsit (l"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" animata da Vito Ferrante).
Anche questo e' stato gia' detto, ma giova ripeterlo una volta di piu': chi vuole ricordare ed onorare Alfio Pannega ne prosegua la lotta nonviolenta contro tutte le guerre e le uccisioni, per salvare tutte le vite, soccorrendo e accogliendo ogni persona bisognosa di aiuto, condividendo tutto il bene e tutti i beni, proteggendo quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'intera famiglia umana.
Fedele Panciafichi
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Terenzio Scatolari ricorda Alfio Pannega
Di prima del 1993, degli anni Settanta e Ottanta, di Alfio ho ricordi che ormai tendono a confondersi.
Lo ricordo col carretto carico di cartoni e il corteo dei suoi cani per le strade di Viterbo.
Lo ricordo a Valle Faul dove abitava quando ci vivevano ancora anche alcune famiglie sinte, che poi furono brutalmente allontanate. E qui voglio ricordare anche il mio amico Giovanni Caldaras, deceduto da molti anni, e forse sono l'unico che ancora ne ricorda il nome.
Lo ricordo alle feste dell'Unita' a Pratogiardino, e ricordo le nostre lunghe conversazioni notturne quando ormai restavano pochi compagni e tiravamo tardi a ragionare delle lotte da condurre a Viterbo, in Italia e nel mondo per realizzare giustizia e liberta' per tutti gli esseri umani.
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Ma nella vita di Alfio Pannega l'evento capitale e' stata l'occupazione da parte di un gruppo di giovani dell'impianto da decenni abbandonato dell'ex-gazometro a Valle Faul, adiacente alla casa di Alfio, e la nascita del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul". Era l'11 luglio 1993.
Fare la storia degli ultimi due decenni di vita di Alfio, dal 1993 al 2010, e' fare la storia del centro sociale. Poiche' del centro sociale Alfio fu luminoso il simbolo e pulsante il cuore, ed i ragazzi furono la sua famiglia e i suoi compagni di vita, di riflessione e di lotta. A quei giovani Alfio insegno' molto, dono' tutto se stesso, con la parola con l'agire con l'esempio li formo' all'amore per la verita', alla scelta della nonviolenza, alla lotta concreta e coerente contro tutte le guerre tutte le uccisioni tutte le oppressioni, alla condivisione e alla solidarieta' con ogni essere umano e con l'intero mondo vivente. Li formo' all'antifascismo piu' nitido e piu' intransigente che sempre si oppone ad ogni violenza, ad ogni iniquita', ad ogni abuso, ad ogni vilta', ad ogni indifferenza, e che sempre chiama a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
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Alcuni dei protagonisti dell'esperienza del centro sociale, come Alfio, sono ormai gia' scomparsi: Claudio, Mario, Roland, altri ancora; altri sono invecchiati e in non buone condizioni di salute; altri si sono dispersi in luoghi lontani; sarebbe necessario che si procedesse presto a raccogliere le testimonianze di chi a quella storia di amore e di lotta prese parte, a raccogliere la documentazione delle innumerevoli iniziative culturali e militanti, a raccogliere le tracce nelle cronache cittadine delle vicende di cui il centro sociale fu protagonista - le tante iniziative nonviolente realizzate, ma anche le non poche aggressioni subite -, a raccogliere le memorie di chi ne ha scritto. E' una storia, quella del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul", che merita di essere scritta e tramandata, cosi' come merita di essere scritta e tramandata l'intera vita e la preziosa testimonianza di Alfio, che di quell'esperienza fu l'anima, il volto, la voce. Una voce che grida e che chiama alla lotta nonviolenta per la pace, la liberazione, la salvezza dell'umanita' intera.
Terenzio Scatolari
* * *
Berto Tressordi ricorda Alfio Pannega
"e di retro da tutti un vecchio solo"
(Purg., XXIX, 143)
Alfio Pannega era un uomo antico
sceso con una corda dalla luna
per tutti volle essere un amico
per tutti volle il bene e la fortuna
Lungo il cammino della schiera bruna
talora accade appaia palma o fico
a dare tregua a chi sempre digiuna
cosi' Alfio soccorse ogni mendico
In questo mondo in cui nulla perdura
e dove regna ovunque la paura
e tutto prima o poi la morte schiaccia
Alfio si prese di ogni vita cura
si oppose a ogni violenza e ogni minaccia
accolse ogni persona tra le braccia.
Berto Tressordi
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
(...)
6. L'ORA. ANCORA DELLA MORTE, IN POCHE PAROLE
I.
Viene come un ladro di notte
la morte
ti ruba il tempo e ti dribbla
lasciandoti la' come un fesso
ti porta via tua madre
II.
Oppure viene con un fracasso che ti fa sanguinare le orecchie
con i tamburi i pifferi e i bombardieri
e rade al suolo Gaza e sotto le macerie
piccoli come formiche muoiono muoiono gli esseri umani
III.
La sa lunga la morte
conosce tutti i trucchi
non perde mai una partita
fa il suo lavoro sporco o pulito
poi si pulisce gli occhiali si dice pure questa e' fatta
guarda l'agenda sul telefonino
c'e' sempre cosi' tanto da fare
IV.
Non si vergognano mai gli assassini
pretendono anzi l'applauso e la medaglia
ogni litro di sangue versato un tot di voti
il trionfo la prebenda l'intervista in tivu'
ma questa e' un'altra storia
e' sempre un'altra storia
che non si puo' raccontare
7. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., La Corea del Nord guarda il mondo, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 10, ottobre 2025, Gommonica, Roma 2025, pp. 128, euro 10.
- Vittorino Andreoli, Utopie, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Enrico Cerni, Atlante della complessita', Il sole 24 ore, Milano 2025, pp. XXII - 218, euro 12,90.
- Irene Renzi, Silvana Sperati (a cura di), Immersione nella foresta, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Gino Roncaglia, Filosofia dell'IA, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riedizioni
- Andrea Camilleri, La luna di carta, Sellerio, Palermo 2005, Rcs, Milano 2025, pp. 282, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Sergio Valzania, Dunkerque, Mondadori, Milano, 2017, Rcs, Milano 2025, pp. 250, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Garzanti, Milano 1955, 2009, Gedi, Torino 2025, pp. 288, euro 9,90 (in supplemento a "La Repubblica").
- Georges Simenon, Malempin, Adelphi, Milano 2021, Gedi, Torino 2025, pp. 144, euro 9,90 (in supplemento a "La Repubblica" e "La Stampa").
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 30 del 28 ottobre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Numero 30 del 28 ottobre 2025
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Sommario di questo numero:
1. Giuseppina Sanetti
2. Oggi, 23 ottobre, alle ore 18 a Viterbo il concerto di musica andina dedicato anche al poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega
3. Con Alfio Pannega e con tutti i popoli oppressi, per la pace e il bene comune dell'umanita'. Si e' svolto a Viterbo il concerto di musica andina dedicato al poeta antifascista nonviolento di cui ricorre il centenario della nascita
4. Un corale ringraziamento a Vito Ferrante, luminosa figura della solidarieta' viterbese, per il suo straordinario contributo al ricordo di Alfio Pannega, L'indimenticato poeta antifascista nonviolento, in questo anno di commemorazioni nel centenario della nascita
5. A Viterbo una conversazione in ricordo di Alfio Pannega e per la pace in Medio Oriente e in Ucraina. Con quattro ricordi inediti di Alfio
6. Ancora della morte, in poche parole
7. Ripetiamo ancora una volta...
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. LUTTI. GIUSEPPINA SANETTI
E' deceduta il 23 ottobre 2025 a Cura di Vetralla (Viterbo) Giuseppina Sanetti. Aveva 88 anni. Dopo una vita di lavoro, negli anni della pensione si era particolarmente impegnata nella Caritas parrocchiale. Negli ultimi anni la sua salute si era gravemente deteriorata costringendola a una lunga e dolorosa infermita'.
2. INIZIATIVE. OGGI, 23 OTTOBRE, ALLE ORE 18 A VITERBO IL CONCERTO DI MUSICA ANDINA DEDICATO ANCHE AL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA
Nel pomeriggio di oggi, 23 ottobre, si svolgera' a Viterbo un concerto dedicato anche al poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, di cui ricorre il centenario della nascita.
Di seguito riportiamo un estratto dal comunicato dei promotori. "Giovedi' 23 ottobre 2025 alle ore 18 presso l'auditorium di Santa Maria in Gradi a Viterbo, il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" del gruppo "progetto de pueblos andinos". L'evento musicale sara' dedicato anche ad Alfio Pannega, poeta viterbese, antifascista nonviolento, costruttore di pace, nel centenario dell'anniversario della sua nascita. I brani musicali che saranno eseguiti proporranno un excursus tra le piu' celebri musiche e canzoni della tradizione popolare e di lotta dell'America Latina in un'ottica di condivisione culturale, memoria storica e dialogo tra i popoli per la pace e la dignita0 di ogni essere umano.
La proposta musicale nasce dal laboratorio creativo realizzato a Tuscania e ideato dal musicista cileno Gabriel Aguilera... Il Comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, le sue strutture territoriali, l'Associazione Universitaria Percorso, il Centro Universitario teatrale-CUT La Torre e l'Associazione Cultura Turismo Arte Spettacolo invitano a partecipare al concerto che sara' un'occasione preziosa per immergersi nella musica che attraversa le Ande, il tempo e la storia, facendosi portatrice di temi universali come identita', liberta', resistenza, democrazia, memoria, speranza e pace".
*
Prossime iniziative in ricordo di Alfio
Ricordiamo anche ancora una volta che di qui alla fine dell'anno si spera di realizzare alcune altre iniziative: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; varie presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la catalogazione e sistemazione dell'"Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali accolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
*
Con Alfio, contro tutte le guerre e le uccisioni
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: proteggere quest'unico mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio: la nonviolenza e' in cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 23 ottobre 2025
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
* * *
Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
* * *
Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
* * *
Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ
3. INIZIATIVE. CON ALFIO PANNEGA E CON TUTTI I POPOLI OPPRESSI, PER LA PACE E IL BENE COMUNE DELL'UMANITA'. SI E' SVOLTO A VITERBO IL CONCERTO DI MUSICA ANDINA DEDICATO AL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO DI CUI RICORRE IL CENTENARIO DELLA NASCITA
Il 23 ottobre 2025 si e' svolto a Viterbo il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" dedicato anche alla memoria del poeta antifascista nonviolento viterbese Alfio Pannega.
*
Riportiamo il testo del comunicato diffuso dal Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo.
"Si e' tenuto giovedi' 23 ottobre 2025, presso l'auditorium di Santa Maria in Gradi a Viterbo, il concerto "Musiche e memorie dai popoli andini" del gruppo "Progetto de pueblos andinos".
L'evento musicale ha riscosso grande successo ed ha suscitato il coinvolgimento entusiasta ed emozionato di tutti i presenti.
Prima dell'inizio del concerto, Enrico Mezzetti, presidente del Comitato provinciale dell'ANPI, ha voluto ringraziare l'Associazione Universitaria Percorso, il Centro Universitario teatrale - CUT La Torre e l'Associazione Cultura Turismo Arte Spettacolo per il loro impegno e la fattiva collaborazione che ha reso possibile l'iniziativa.
Un ringraziamento sentito anche all’Universita' della Tuscia per aver messo a disposizione ancora una volta lo splendido auditorium "Carlo Azeglio Ciampi".
Il presidente Mezzetti ha quindi ricordato con affetto la figura di Alfio Pannega, di cui quest'anno si celebrano i cento anni dalla nascita e al quale e' stato dedicato il concerto, esempio di vita spesa in difesa dei beni comuni, della giustizia, dei piu' poveri e fragili, per i giovani e con i giovani.
"Alfio Pannega, poeta viterbese, antifascista nonviolento, costruttore di pace oggi sarebbe stato felice di essere qui, con noi e con i tanti giovani, per rendere omaggio alla musica quale linguaggio universale di pace ed incontro tra culture e popoli", cosi' la conclusione dell'intervento del presidente ANPI.
Poi e' iniziato il concerto del gruppo "Progetto de pueblos andinos".
In quasi due ore gli artisti hanno proposto un excursus tra le piu' celebri musiche e canzoni della tradizione popolare e di lotta dell'America Latina in un'ottica di condivisione culturale, memoria storica e dialogo tra i popoli per la pace e in costante lotta per la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Il repertorio ha offerto melodie e ritmi ancestrali, ispirandosi alla grande tradizione musicale degli Inti-Illimani, alla Nueva Cancion Chilena e alla testimonianza artistica di figure indimenticabili come quella di Violeta Parra e Víctor Jara.
I musicisti Gabriel Aguilera, Mauro Scipione, Antonello De Lisi, Angelo Palma, Karen Gomez, Silvia Panetti e la cantante solista Nora Tabbush, durante l'esibizione hanno voluto ricordare anche quanto sofferto dai popoli andini durante le dittature fasciste del secolo scorso instauratesi in vari paesi dell'America Latina e quanto sia necessario tuttora impegnarsi contro le odierne politiche neocolonialiste di sfruttamento e oppressione delle persone e delle risorse del pianeta, come ci ricorda anche la vicenda ucraina e quella del genocidio di Gaza.
Un particolare tributo musicale e' stato rivolto al gruppo cileno degli Inti-Illimani che divenne a livello mondiale, negli anni '70, uno dei simboli di resistenza e lotta alla dittatura del generale fascista Pinochet.
Lo spettacolo, con la maestria dei suoi artisti, ha toccato le corde dei ricordi e di fatto sollecitato e rinnovato l'impegno di tutti per un mondo migliore e in pace.
Il Comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, e le due sezioni cittadine, ringraziano gli artisti e quanti hanno reso possibile questo importante evento."
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Segnaliamo anche, ancora una volta, che di qui alla fine dell'anno si spera di realizzare alcune altre iniziative in ricordo di Alfio.
Tra esse: la collocazione della lapide sulla casa di Alfio a Valle Faul; varie presentazioni della nuova edizione del libro di e su Alfio pubblicato da Davide Ghaleb Editore; nuove rappresentazioni dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato dal titolo "Allora ero giovane pure io"; una mostra documentaria ed artistica; un ulteriore concerto dedicato ad Alfio, conclusivo dell'anno di commemorazioni; la catalogazione e sistemazione dell'"Archivio Alfio Pannega" (chiunque abbia materiali puo' inviarli al curatore dell'Archivio all'indirizzo e-mail: oloap.anera at gmail.com ); la digitalizzazione dei materiali accolti e la loro messa a disposizione in spazi dedicati di alcuni siti internet che hanno dato la disponibilita' ad accogliere e preservare un adeguato ricordo di Alfio, tra cui quello dell'Anpi provinciale di Viterbo, quello di Davide Ghaleb Editore, quello dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
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Nel ricordo di Alfio, proseguiamo nella lotta nonviolenta per la pace, la liberazione e la cooperazione dei popoli, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per il bene comune dell'umanita'.
Opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Proteggere quest'unico mondo vivente.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Opporsi al male facendo il bene.
Salvare le vite e' il primo dovere.
La nonviolenza e' in cammino. La nonviolenza e' il cammino. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 25 ottobre 2025
4. AMICIZIE. UN CORALE RINGRAZIAMENTO A VITO FERRANTE, LUMINOSA FIGURA DELLA SOLIDARIETA' VITERBESE, PER IL SUO STRAORDINARIO CONTRIBUTO AL RICORDO DI ALFIO PANNEGA, L'INDIMENTICATO POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO, IN QUESTO ANNO DI COMMEMORAZIONI NEL CENTENARIO DELL NASCITA
Vogliamo rivolgere un vivo, profondo, corale ringraziamento al nostro amico e compagno di lotte Vito Ferrante, luminosa figura della solidarieta' viterbese, per il suo straordinario contributo al ricordo di Alfio Pannega, L'indimenticato poeta antifascista nonviolento, in questo anno di commemorazioni nel centenario della nascita.
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Vito Ferrante, fondatore e tuttora fondamentale animatore dell'Afesopsit, l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia, una delle esperienze piu' belle e piu' rilevanti del volontariato solidale nell'Alto Lazio, e' stato uno dei migliori amici di Alfio quando Alfio era in vita, ed uno dei piu' impegnati nel suo ricordo dopo la scomparsa.
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In questo anno 2025 di iniziative commemorative di Alfio, il contributo di Vito e' stato decisivo: pressoche' tutte le riunioni organizzative in cui sono state elaborate e programmate tutte le numerose iniziative pubbliche poi realizzate, si sono svolte presso la "Fattoria di Alice" grazie alla generosa ospitalita' dell'Afesopsit e all'impegno in prima persona di Vito.
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Ringraziarlo e' un dovere e una gioia che attesta e rinnova l'amicizia, l'affetto e la stima che tutte le persone amiche di Alfio, e vorremmo dire anche tutte le persone di Viterbo sollecite del bene comune ed impegnate nell'aiutare chi di aiuto ha bisogno, nutrono per lui.
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Grazie di cuore, Vito, per tutto cio' che hai fatto e che continui a fare: la tua generosa, coraggiosa, tenace e appassionata testimonianza illumina e conforta l'umanita'.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 26 ottobre 2025
5. INIZIATIVE. A VITERBO UNA CONVERSAZIONE IN RICORDO DI ALFIO PANNEGA E PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE E IN UCRAINA. CON QUATTRO RICORDI INEDITI DI ALFIO
Lunedi' 27 ottobre 2025 in piazzale Gramsci a Viterbo il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto una conversazione in ricordo di Alfio Pannega e per la pace in Medio Oriente e in Ucraina.
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Nel ricordo dell'indimenticabile poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre il centenario della nascita, ancora una volta si e' fatto appello ad ogni persona di volonta' buona e ad ogni umano istituto sollecito del bene comune ad impegnarsi con la forza della verita' e la scelta della nonviolenza contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche a sostenere la tregua in Medio Oriente; ad adoperarsi affinche' cessino tutte le uccisioni e siano soccorsi tutti i sopravvissuti; a sostenere il riconoscimento da parte di tutti gli stati rappresentati nell'Onu sia dello stato di Israele che dello stato di Palestina entro i confini precedenti la guerra del sei giorni del 1967 e quindi smantellando tutte le colonie illegali in Cisgiordania; a chiedere la liberazione immediata e senza condizioni di Marwan Barghouti, il Nelson Mandela palestinese che puo' dare un contributo fondamentale al processo di pace e di riconciliazione.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche ad adoperarsi per la cessazione immediata della guerra in Ucraina.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche all'impegno per il disarmo che e' "conditio sine qua non" per costruire la pace e la cooperazione tra i popoli.
Nel corso della conversazione ancora una volta e' stato rinnovato l'appello a tutte le istituzioni democratiche affiche' cessi la violenza razzista e schiavista contro i migranti, e l'Italia e l'Unione Europea tornino finalmente al rispetto delle loro stesse leggi fondamentali che chiedono che siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Ripetiamo ancora una volta alcune fondamentali verita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Opporsi sempre a tutte le uccisioni.
Porsi sempre dalla parte di tutte le vittime contro tutti i carnefici.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Non "si vis pacem, para bellum", ma "si vis pacem, para pacem".
Non "fiat iustitia, pereat mundus", ma "vivat mundus et fiat iustitia".
Non "dulce et decorum est pro patria mori", ma "dulce et decorum est vivere et vivere sinere".
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In calce quattro ricordi inediti di Alfio e alcune ulteriori informazioni utili.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 27 ottobre 2025
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Erasmo Baccaglioni ricorda Alfio Pannega
In questo anno in cui ricorre il centenario della sua nascita, molte iniziative commemorative si sono svolte e molte persone che gli sono state amiche hanno ricordato Alfio Pannega con affetto sincero e profonda commozione.
Alle tante rievocazioni e riflessioni che sono gia' state dette e scritte vorrei aggiungere queste poche parole.
Era un uomo generoso ed ospitale, come gli eroi omerici per i quali l'ospite era sacro e veniva sempre accolto, e piu' una persona era straniera, piu' era bisognosa, e piu' ci si prodigava per essa. Alfio era cosi', accoglieva chiunque ed a chiunque dava tutto cio' che poteva dare. Quando l'intera umanita' sapra' essere come era lui, non ci saranno piu' guerre, ne' ingiustizie.
Erasmo Baccaglioni
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Fedele Panciafichi ricorda Alfio Pannega
Ho letto quello che hanno detto o scritto su Alfio Pannega tante persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. E mi pare che sia stato detto tutto, e con parole giuste, sincere e appassionate; cosa posso aggiungere?
Cosi' diro' soltanto che hanno ragione quelli che hanno ricordato la sua generosita'; che hanno ricordato come i ragazzi del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul" furono la sua grande famiglia che lui amo' di un amore infinito, lo stesso amore con cui aveva amato sua madre il cui ricordo sempre gli faceva sgorgare le lacrime dagli occhi; che hanno ricordato il suo impegno morale e civile, il suo antifascismo, la sua lotta nonviolenta contro tutte le guerre e le ingiustizie, il suo amore accudente per l'intero mondo vivente. Ed anche il suo amore per la poesia, per la cultura, per i libri, per ogni opera che nutre l'umanita' e la esorta al bene.
Mi ha dato una grande gioia in particolare che sia stato ricordato dai Facchini di Santa Rosa che gli hanno dedicato la "girata" della Macchina il 3 settembre di quest'anno, credo che ne sarebbe stato immensamente felice.
E mi ha dato una gioia altrettanto grande che l'epigrafe della lapide che si spera di riuscire a collocare sulla casa di due sole stanze in cui a lungo visse a Valle Faul sia stata scritta collettivamente dai suoi amici del centro sociale e dai suoi amici dell'Afesopsit (l"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" animata da Vito Ferrante).
Anche questo e' stato gia' detto, ma giova ripeterlo una volta di piu': chi vuole ricordare ed onorare Alfio Pannega ne prosegua la lotta nonviolenta contro tutte le guerre e le uccisioni, per salvare tutte le vite, soccorrendo e accogliendo ogni persona bisognosa di aiuto, condividendo tutto il bene e tutti i beni, proteggendo quest'unico mondo vivente unica casa comune dell'intera famiglia umana.
Fedele Panciafichi
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Terenzio Scatolari ricorda Alfio Pannega
Di prima del 1993, degli anni Settanta e Ottanta, di Alfio ho ricordi che ormai tendono a confondersi.
Lo ricordo col carretto carico di cartoni e il corteo dei suoi cani per le strade di Viterbo.
Lo ricordo a Valle Faul dove abitava quando ci vivevano ancora anche alcune famiglie sinte, che poi furono brutalmente allontanate. E qui voglio ricordare anche il mio amico Giovanni Caldaras, deceduto da molti anni, e forse sono l'unico che ancora ne ricorda il nome.
Lo ricordo alle feste dell'Unita' a Pratogiardino, e ricordo le nostre lunghe conversazioni notturne quando ormai restavano pochi compagni e tiravamo tardi a ragionare delle lotte da condurre a Viterbo, in Italia e nel mondo per realizzare giustizia e liberta' per tutti gli esseri umani.
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Ma nella vita di Alfio Pannega l'evento capitale e' stata l'occupazione da parte di un gruppo di giovani dell'impianto da decenni abbandonato dell'ex-gazometro a Valle Faul, adiacente alla casa di Alfio, e la nascita del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul". Era l'11 luglio 1993.
Fare la storia degli ultimi due decenni di vita di Alfio, dal 1993 al 2010, e' fare la storia del centro sociale. Poiche' del centro sociale Alfio fu luminoso il simbolo e pulsante il cuore, ed i ragazzi furono la sua famiglia e i suoi compagni di vita, di riflessione e di lotta. A quei giovani Alfio insegno' molto, dono' tutto se stesso, con la parola con l'agire con l'esempio li formo' all'amore per la verita', alla scelta della nonviolenza, alla lotta concreta e coerente contro tutte le guerre tutte le uccisioni tutte le oppressioni, alla condivisione e alla solidarieta' con ogni essere umano e con l'intero mondo vivente. Li formo' all'antifascismo piu' nitido e piu' intransigente che sempre si oppone ad ogni violenza, ad ogni iniquita', ad ogni abuso, ad ogni vilta', ad ogni indifferenza, e che sempre chiama a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
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Alcuni dei protagonisti dell'esperienza del centro sociale, come Alfio, sono ormai gia' scomparsi: Claudio, Mario, Roland, altri ancora; altri sono invecchiati e in non buone condizioni di salute; altri si sono dispersi in luoghi lontani; sarebbe necessario che si procedesse presto a raccogliere le testimonianze di chi a quella storia di amore e di lotta prese parte, a raccogliere la documentazione delle innumerevoli iniziative culturali e militanti, a raccogliere le tracce nelle cronache cittadine delle vicende di cui il centro sociale fu protagonista - le tante iniziative nonviolente realizzate, ma anche le non poche aggressioni subite -, a raccogliere le memorie di chi ne ha scritto. E' una storia, quella del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul", che merita di essere scritta e tramandata, cosi' come merita di essere scritta e tramandata l'intera vita e la preziosa testimonianza di Alfio, che di quell'esperienza fu l'anima, il volto, la voce. Una voce che grida e che chiama alla lotta nonviolenta per la pace, la liberazione, la salvezza dell'umanita' intera.
Terenzio Scatolari
* * *
Berto Tressordi ricorda Alfio Pannega
"e di retro da tutti un vecchio solo"
(Purg., XXIX, 143)
Alfio Pannega era un uomo antico
sceso con una corda dalla luna
per tutti volle essere un amico
per tutti volle il bene e la fortuna
Lungo il cammino della schiera bruna
talora accade appaia palma o fico
a dare tregua a chi sempre digiuna
cosi' Alfio soccorse ogni mendico
In questo mondo in cui nulla perdura
e dove regna ovunque la paura
e tutto prima o poi la morte schiaccia
Alfio si prese di ogni vita cura
si oppose a ogni violenza e ogni minaccia
accolse ogni persona tra le braccia.
Berto Tressordi
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Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
(...)
* * *
Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
(...)
6. L'ORA. ANCORA DELLA MORTE, IN POCHE PAROLE
I.
Viene come un ladro di notte
la morte
ti ruba il tempo e ti dribbla
lasciandoti la' come un fesso
ti porta via tua madre
II.
Oppure viene con un fracasso che ti fa sanguinare le orecchie
con i tamburi i pifferi e i bombardieri
e rade al suolo Gaza e sotto le macerie
piccoli come formiche muoiono muoiono gli esseri umani
III.
La sa lunga la morte
conosce tutti i trucchi
non perde mai una partita
fa il suo lavoro sporco o pulito
poi si pulisce gli occhiali si dice pure questa e' fatta
guarda l'agenda sul telefonino
c'e' sempre cosi' tanto da fare
IV.
Non si vergognano mai gli assassini
pretendono anzi l'applauso e la medaglia
ogni litro di sangue versato un tot di voti
il trionfo la prebenda l'intervista in tivu'
ma questa e' un'altra storia
e' sempre un'altra storia
che non si puo' raccontare
7. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- AA. VV., La Corea del Nord guarda il mondo, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 10, ottobre 2025, Gommonica, Roma 2025, pp. 128, euro 10.
- Vittorino Andreoli, Utopie, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Enrico Cerni, Atlante della complessita', Il sole 24 ore, Milano 2025, pp. XXII - 218, euro 12,90.
- Irene Renzi, Silvana Sperati (a cura di), Immersione nella foresta, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Gino Roncaglia, Filosofia dell'IA, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Riedizioni
- Andrea Camilleri, La luna di carta, Sellerio, Palermo 2005, Rcs, Milano 2025, pp. 282, euro 9,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Franco Cardini, Sergio Valzania, Dunkerque, Mondadori, Milano, 2017, Rcs, Milano 2025, pp. 250, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Pier Paolo Pasolini, Ragazzi di vita, Garzanti, Milano 1955, 2009, Gedi, Torino 2025, pp. 288, euro 9,90 (in supplemento a "La Repubblica").
- Georges Simenon, Malempin, Adelphi, Milano 2021, Gedi, Torino 2025, pp. 144, euro 9,90 (in supplemento a "La Repubblica" e "La Stampa").
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 30 del 28 ottobre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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