[Nonviolenza] Ebdomadario. 26



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 25 (speciale) del 5 ottobre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Parla un veccho
2. "Ricordando Alfio Pannega, con la nonviolenza opponiamoci a tutte le guerre e le uccisioni". Un incontro a Viterbo, ed alcuni documenti video, audio e a stampa
3. "Far cessare il massacro a Gaza, salvare tutte le vite". Un incontro di studio e di testimonianza a Viterbo il 2 ottobre 2025
4. Rileggendo tre libri di Amos Oz. Un incontro di studio e di testimonianza il 3 ottobre 2025 a Vetralla (Viterbo)
5. Due conversazioni su due libri
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. PARLA UN VECCHIO

Sono un vecchio che assiste una persona ancora piu' vecchia
ogni giorno qualcuna delle persone che conoscevamo muore
il deserto cresce e ci imprigiona

per tutta la vita ho camminato e camminato e adesso devo appoggiarmi a un bastone
da giovane sono stato fluviale un comiziante e adesso non riesco piu' quasi a parlare
ho amato leggere e rileggere libri e adesso poca luce hanno i miei occhi
cosi' s'osserva in me lo contrappasso

quell'idea stoica della conflagrazione universale
alacremente i governi attuali s'ingegnano adempiere
in quest'aiuola che ci fa tanto feroci

da vecchi si diventa sentimentali
vorrei che l'umanita' proseguisse il suo cammino
e proseguisse almeno la vita di quest'unico mondo vivente

so che solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
so che ogni persona senziente e pensante lo sa
cosa si attende a insorgere per la salvezza comune?

2. INCONTRI. "RICORDANDO ALFIO PANNEGA, CON LA NONVIOLENZA OPPONIAMOCI A TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI". UN INCONTRO A VITERBO, ED ALCUNI DOCUMENTI VIDEO, AUDIO E A STAMPA

La mattina di mercoledi' primo ottobre 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un nuovo incontro in memoria del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, e per chiamare ancora una volta ogni persona di volonta' buona ed ogni civile istituto ad opporsi a tutte le guerre e le uccisioni, con la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza: salvare le vite e' il primo dovere.
L'incontro era parte di una serie di incontri presso la storica struttura nonviolenta viterbese che accompagna e sostiene tutte le iniziative di ricordo di Alfio nel corso di questo 2025, centenario della nascita (Alfio nacque a Viterbo il 21 settembre 1925 e a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010).
L'incontro si e' concluso, come di consueto, con un appello all'impegno nonviolento per la pace, che riproponiamo qui di seguito.
"Con Alfio Pannega contro la guerra e contro tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere".
*
In allegato segnaliamo alcuni documenti video, audio e a stampa.
* * *
Allegato primo: Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
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Allegato secondo: La nuova edizione del libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2025) celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi di poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io" (Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Allegato terzo: Un rilevante documento filmato di alcune iniziative commemorative di Alfio Pannega
E' disponibile nella rete telematica la registrazione della commemorazione di Alfio Pannega svoltasi il 27 aprile 2025 al cimitero monumentale di Viterbo; la registrazione della cerimonia di intitolazione ad Alfio dell'"Emporio solidale" in piazzale Porsenna nel quartiere viterbese di Santa Barbara l'8 maggio 2025; la registrazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato rappresentato il 25 giugno 2025 presso lo spazio culturale "Lo spiffero"; la registrazione del convegno svoltosi il 21 settembre 2025 a Viterbo nella Sala delle Colonnne di Palazzo dei Priori.
Le rispettive registrazioni sono ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=0bpS90lXmno
https://www.youtube.com/watch?v=BgSBoGZZqh8
https://www.youtube.com/watch?v=RSAwXdE1sio
https://www.youtube.com/watch?v=IPqUu8meWcs
I quattro filmati costituiscono un'unica opera documentaria e testimoniale dal titolo complessivo "Alfio Pannega 1925-2025. Il docufilm".
Ringraziamo Marco Mingarelli per aver realizzato quest'opera.
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Allegato quarto: I link ad alcuni brani musicali dedicati ad Alfio Pannega
Numerosi musicisti viterbesi e non solo, di rilevanza anche internazionale, hanno dedicato ad Alfio Pannega alcune loro composizioni.
Segnaliamo i link ad alcune di esse gia' disponibili all'ascolto nel web.
Di Luigi Andriani Il brano "Rinascimental Gratafunky" puo' essere ascoltato nell'album "Etrurian Dub" al seguente link:
https://rastakingkong.bandcamp.com/album/etrurian-dub
Di Andrea Araceli il brano "In memoria di Alfio Pannega" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/vI5lh7wtUJA?si=BjQy93a1fuxR1a2F
Sempre di Andrea Araceli segnaliamo anche un altro straordinario recente brano, "Lament for children of Gaza", che puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/-1db9WNxoDk?si=aa7LPwBo9k5m6yU2
Di Marco Brama il brano "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'" puo' essere ascoltato al seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ

3. INCONTRI. "FAR CESSARE IL MASSACRO A GAZA, SALVARE TUTTE LE VITE". UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA A VITERBO IL 2 OTTOBRE 2025

La mattina di giovedi' 2 ottobre 2025, a Viterbo, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto una conversazione sul tema: "Far cessare il massacro a Gaza, salvare tutte le vite".
di seguito una sintesi di alcuni temi fondamentali.
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Il nocciolo della questione: salvare le vite
Il nocciolo della questione e' che occorre far cessare immediatamente le stragi e salvare tutte le vite che e' possibile salvare.
E quindi tutte le iniziative che concretamente possono far cessare le uccisioni sono benedette, da chiunque siano promosse.
Nessuna occasione di far cessare le uccisioni deve andare persa: salvare le vite e' il primo dovere.
Pertanto ogni iniziativa realmente e concretamente intesa a salvare le vite e' buona e giusta; mentre non lo e' ogni iniziativa che  avendo altre finalita', quali che esse siano e quale che sia l'ideologia o la retorica di cui si ammanti, di fatto ostacoli questo fine fondamentale.
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Israele ritorni nella legalita' internazionale ed il suo governo cessi di commettere crimini abominevoli
Il massacro di civili inermi a Gaza da parte dell'esercito israeliano ordinato dal governo dell'estrema destra razzista e stragista di Israele come risposta al mostruoso pogrom del 7 ottobre 2023 costituisce con tutta evidenza un crimine contro l'umanita'; esso deve cessare immediatamente ed i suoi responsabili devono risponderne penalmente in una corte di giustizia. Chiunque abbia a cuore l'esistenza dello stato di Israele, e la lotta contro il nazismo che torna nel mondo, prema nonviolentemente affinche' Israele ritorni nella legalita' internazionale ed il suo governo cessi di commettere crimini abominevoli.
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Hamas non e' la Resistenza, ma il nazismo
Hamas non e' la Resistenza, ma il nazismo; ogni iniziativa che vuole essere di solidarieta' con il popolo palestinese deve opporsi esplicitamente ad Hamas, alla sua dittatura a Gaza, ai suoi crimini terroristici, e chiedere ai padrini e ai padroni di Hamas, a chi da decenni finanzia ed arma Hamas, di imporre alla loro scellerata creatura la liberazione immediata di tutte le persone rapite da Hamas e la restituzione di tutte le salme delle persone assassinate da Hamas che Hamas continua a trattenere. Se si e' solidali con Hamas (esplicitamente o implicitamente) non si e' solidali con il popolo palestinese; se si e' solidali con Hamas si e' complici delle stragi e sostenitori del nazismo.
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Una rappresentanza istituzionale del popolo palestinese esiste gia' ed e' l'Autorita' nazionale palestinese
Una rappresentanza istituzionale del popolo palestinese esiste gia' ed e' l'Autorita' nazionale palestinese, quali che possano essere i suoi enormi limiti ed i suoi innumerevoli errori; e' all'Autorita' nazionale palestinese che deve essere devoluto il governo effettivo dei territori occupati da Israele dopo la guerra dei sei giorni; ed e' nella totalita' dei territori tuttora occupati che deve essere immediatamente riconosciuta l'esistenza dello Stato di Palestina, smantellando tutte le colonie abusive e restituendo al popolo palestinese ed alle sue legittime istituzioni tutte le aree, tutte le risorse e tutti i poteri attualmente usurpati.
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Uscire da un'ignoranza abissale per esercitare una solidarieta' efficace
La tragedia della comunita' internazionale rispetto al conflitto israelo-palestinese e' che il ceto politico attuale e' perlopiu' di un'ignoranza abissale, che incentiva errori, vilta', protervia ed ignavia.
Ma e' di un'ignoranza altrettanto abissale anche il movimento di solidarieta' espresso dalla societa' civile, le cui iniziative sono spesso non solo del tutto inutili e meramente autoreferenziali, o tanto inadeguate quanto ipocrite, ma talora anche subalterne e finanche prostituite a ideologie e pratiche della violenza e dell'odio.
Per questo dalla fine del 2023 ad oggi ben poche sono state le iniziative realmente utili, e talune delle piu' acclamate dalla "societa' dello spettacolo" sono invece una farsa che si aggiunge alla tragedia, una gigantesca mistificazione razzista ed una effettuale complicita' con gli stragisti.
Conoscere e dichiarare la verita' e' il primo passo per poter fare il bene.
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Una minima bibliografia
Sara' quindi utile proporre ancora una volta una minima bibliografia per una conoscenza basilare indispensabile della situazione reale. Tra i libri che e' necessario aver letto segnaliamo almeno i seguenti:
- Ian Black, Nemici e vicini, Einaudi, Torino 2018;
- Ahron Bregman, La vittoria maledetta, Einaudi, Torino 2017;
- Paola Caridi, Hamas, Feltrinelli, Milano 2009, 2023, 2024;
- Jean-Pierre Filiu, Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto, Einaudi, Torino 2025;
- Thomas G. Fraser, Il conflitto arabo-israeliano, Il Mulino, Bologna 2002, 2015;
- James L. Gelvin, Il conflitto israelo-palestinese, Einaudi, Torino 2007;
- Alain Gresh, Israele, Palestina. Le verita' su un conflitto, Einaudi, Torino 2004, 2015, 2025;
- Gilles Kepel, Olocausti, Feltrinelli, Milano 2024;
- Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025;
- Arturo Marzano, Questa terra e' nostra da sempre, Laterza, Roma-Bari 2024;
- Benny Morris, Due popoli una terra, Rcs, Milano 2008;
- Benny Morris, Vittime, Rcs, Milano 2001, 2003;
- Ilan Pappe', La prigione piu' grande del mondo, Fazi, Roma 2022;
- Ilan Pappe', La pulizia etnica della Palestina, Fazi, Roma 2008;
- Ilan Pappe', Storia della Palestina moderna, Einaudi, Torino 2005, 2014;
- Edward W. Said, La pace possibile, Il Saggiatore, Milano 2023;
- Edward W. Said, La questione palestinese, Il Saggiatore, Milano 2011;
- Claudio Vercelli, Storia del conflitto israelo-palestinese, Laterza, Roma-Bari 2010, 2020;
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Studio, testimonianza e impegno per far cessare il massacro in corso
L'incontro odierno era parte di una serie di iniziative di studio e di testimonianza come contributo alla conoscenza e al sostegno del popolo palestinese in lotta per la sua esistenza, dalla fine del 2023 ad oggi vittima di un disumano massacro a Gaza dove l'esercito di Israele sta follemente e scelleratamente uccidendo innumerevoli innocenti inermi.
In allegato segnaliamo gli incontri di studio e di testimonianza realizzati nei giorni scorsi.
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Salvare tutte le vite: cinque cose da fare
Cessi immediatamente il massacro della popolazione inerme di Gaza e si rechino immediatamente tutti gli indispensabili soccorsi umanitari.
Siano immediatamente liberate tutte le persone rapite da Hamas e siano immediatamente restituite alle famiglie tutte le salme delle persone da Hamas assassinate.
Tutti gli stati rappresentati nell'Onu riconoscano lo stato di Palestina e lo stato di Israele.
Siano smantellate tutte le illegali colonie in Cisgiordania, condizione necessaria affinche' lo stato di Palestina abbia l'indispensabile continuita' territoriale.
Cessi ogni aggressione razzista in qualunque parte del mondo.
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Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
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Allegato: alcuni altri incontri di studio e di testimonianza svoltisi nei giorni scorsi
Segnaliamo sommariamente alcuni altri incontri svoltisi nei giorni scorsi per iniziativa della storica struttura nonviolenta viterbese.
- Mercoledi' 24 settembre 2025 a Cura di Vetralla, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza per la cessazione del massacro in corso a Gaza. Nel corso dell'incontro e' stato letto integralmente, ed approfonditamente commentato, il piu' recente libro del grande scrittore Tahar Ben Jelloun, "L'anima perduta di Israele" (edito da La nave di Teseo, Milano 2025, pp. 112, euro 10). Si e' fatto anche particolare riferimento all'altro recente libro dello stesso autore sul medesimo argomento, "L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra" (edito sempre da La nave di Teseo nel 2023), ad alcune fondamentali opere storiografiche di Benny Morris ed Ilan Pappe', a fondamentali contributi di riflessione di Avraham Burg, Noam Chomsky, David Grossman, Edgar Morin, Edward Said, e di altre autrici ed altri autori ancora.
- Giovedi' 25 settembre 2025 a Cura di Vetralla (un piccolo centro in provincia di Viterbo) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione sulla letteratura palestinese, come contributo alla conoscenza e al sostegno del popolo palestinese... Nel corso dell'incontro si e' fatto particolar riferimento al libro di Isabella Camera d'Afflitto, Cento anni di cultura palestinese, Carocci, Roma 2007, e all'ormai classica antologia a cura di Wasim Dahmash, Tommaso Di Francesco, Pino Blasone, La terra piu' amata. Voci della letteratura palestinese, Manifestolibri, Roma 1988, 2002. Piu' in generale sono state presentate le figure e commentate alcune opere di Ghassan Kanafani, Emil Habibi, Mahmoud Darwish, Suad Amiry, Adania Shibli, e ovviamente dell'immenso Edward W. Said (il pensatore palestinese deceduto nel 2003 che e' una delle figure fondamentali della cultura contemporanea mondiale), e il recentissimo lavoro storico di Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025.
- Venerdi' 26 settembre 2025 a Cura di Vetralla (in provincia di Viterbo) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione di presentazione di alcune voci israeliane per la pace, la convivenza, i diritti e la liberta' del popolo palestinese. Nel corso dell'incontro sono state ricordate le figure e commentate le opere di tre grandi personalita' ormai decedute ma che lasciano un'eredita' di pensiero e azione, morale e politica, di enorme valore: Uri Avnery, l'illustre militante pacifista deceduto nel 2018; Amos Oz, il grande scrittore deceduto anch'egli nel 2018; Abraham B. Yehoshua, il grande scrittore deceduto nel 2022. Sono poi state presentate le figure e commentate le opere del grande scrittore David Grossman, della giornalista Amira Hass, del militante pacifista Adam Keller, del giornalista Gideon Levy, i cui scritti hanno recato e recano uno straordinario contributo alla comprensione della tragedia in corso e alla lotta nonviolenta per la pace, la convivenza, la liberta' del popolo palestinese e i diritti umani di tutti gli esseri umani. Degli autori citati sono state presentate sia le opere tradotte in italiano, sia quello non disponibili nella nostra lingua ma edite oltre che in ebraico anche in inglese, in francese o in tedesco.
- Sabato 27 settembre 2025 a Viterbo il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto una conversazione sul tema "Testimonianze di pace e di umanita': Vittorio Arrigoni, Manuela Dviri, Luisa Morgantini, Bruno Segre". Vittorio Arrigoni e' stato volontario umanitario e giornalista a Gaza (una raccolta dei suoi articoli e' nel volume "Gaza. Restiamo umani", Manifestolibri, Roma 2009); e' stato ucciso nel 2011. Manuela Dviri e' una docente, giornalista e scrittrice pacifista, nata in Italia vive in Israele. Luisa Morgantini, gia' vicepresidente del Parlamento Europeo, impegnata nelle Donne in nero, e' la maggiore animatrice delle iniziative del movimento pacifista italiano in solidarieta' con il popolo palestinese. Bruno Segre, illustre storico e uomo di pace, e' stato presidente dell'associazione "Amici di Neve' Shalom / Wahat al-Salam", direttore di "Keshet" (una rivista in cui i suoi editoriali ancor oggi meriterebbero di essere letti, meditati ed assunti come guida per l'azione); e' deceduto nel 2023.
- Lunedi' 29 settembre 2025 a Viterbo il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto a Viterbo una conversazione sul tema: "Esperienze di solidarieta' israelo-palestinesi contro tutte le guerre e le uccisioni". In particolare sono state presentate tre esperienze della societa' civile particolarmente significative: "B'Tselem": una storica organizzazione non governativa israeliana che denuncia e documenta le violazioni dei diritti umani da parte di Israele nei territori occupati; "Parents Circle - Families Forum": una straordinaria esperienza di famiglie palestinesi e israeliane che hanno perso i loro congiunti a causa del conflitto, e che promuove l'empatia e la riconciliazione come elementi decisivi per la costruzione della pace e della convivenza; le "Donne in nero": una delle piu' importanti esperienze di impegno pacifista e nonviolento, presente in molti paesi del mondo: il primo gruppo venne fondato da alcune donne israeliane a Gerusalemme nel gennaio del 1988 per protestare contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi.
- Martedi' 30 settembre 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza sul tema: "Fermare il massacro a Gaza".
Nel corso dell'incontro sono stati anche presentati e discussi particolarmente i seguenti volumi: AA. VV., Tutti per Gaza. Nessuno per Gaza, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 9, settembre 2025, Gommonica, Roma 2025; Sami al-Ajrami, Le chiavi di casa. Un diario da Gaza, Gedi, Torino 2024; Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani, Manifestolibri, Roma 2009; Tahar Ben Jelloun, L'anima perduta di Israele, La nave di Teseo, Milano 2025; Tahar Ben Jelloun, L'urlo. Israele e Palestina. La necessita' del dialogo nel tempo della guerra, La nave di Teseo, Milano 2023; Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' piu' come prima, Il Cerchio, 2024; Noam Chomsky, Ilan Pappe', Ultima fermata Gaza, Ponte alle Grazie, Milano 2010, 2023; Jean-Pierre Filiu, Histoire de Gaza, Fayard, Paris 2012, 2024; Anna Foa, Il suicidio di Israele, Laterza, Roma-Bari 2024; David Grossman, La pace e' l'unica strada, Mondadori, Milano 2024; Amira Hass, Boire la mer a' Gaza. Chronique 1993-1996, La fabrique, Paris 2001, 2023; Rula Jebreal, Genocidio. Quello che rimane di noi nell'era neo-imperiale, Piemme, Milano 2025; Gilles Kepel, Olocausti. Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024; Gad Lerner, Gaza, Feltrinelli, Milano 2024; Gideon Levy, The Punishment of Gaza, Verso, London - New York 2010; Sharon Nizza, 7 ottobre 2023. Israele, il giorno piu' lungo, Gedi, Torino 2024; Carlo Panella, Il libro nero di Hamas, Lindau, Torino 2024; Ilan Pappe', La prigione piu' grande del mondo. Storia dei territori occupati, Fazi, Roma 2022; Enzo Traverso, Gaza davanti alla storia, Laterza, Roma-Bari 2024.

4. INCONTRI. RILEGGENDO TRE LIBRI DI AMOS OZ. UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA IL 3 OTTOBRE 2025 A VETRALLA (VITERBO)

Venerdi' 3 ottobre 2025 a Cura di Vetralla, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza per la cessazione del massacro in corso a Gaza.
Nel corso dell'incontro e' stato letto integralmente, ed approfonditamente commentato, il libro di Amos Oz, Resta ancora tanto da dire. L'ultima lezione, Feltrinelli, Milano 2023, che contiene la trascrizione dell'ultima conferenza tenuta dal grande scrittore pacifista israeliano poco prima della morte nel 2018.
Insieme sono stati riassunti e commentati (leggendone anche vari passi) sia il libro Contro il fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004, che contiene il testo di tre conferenze tenute da Amos Oz a Tubinga nel 2002; sia il libro Cari fanatici, Feltrinelli, Milano 2017, che contiene tre saggi in cui il grande scrittore ha sintetizzato il suo luminoso, estremo appello morale e politico.
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L'incontro odierno era parte di una serie di iniziative di studio e di testimonianza come contributo alla conoscenza e al sostegno del popolo palestinese, che dopo il mostruoso pogrom del 7 ottobre 2023 compiuto dai nazisti di Hamas e' vittima di un disumano massacro a Gaza dove l'esercito di Israele, per volonta' di un governo razzista e stragista, sta follemente e scelleratamente uccidendo innumerevoli innocenti inermi.
La storica struttura nonviolenta viterbese e' da sempre impegnata a sostegno della soluzione del conflitto israelo-palestinese attraverso l'esistenza di due stati per due popoli che possano vivere entrambi in pace, in indipendenza e liberta', in democrazia e in sicurezza, nel reciproco riconoscimento e nella condivisa persuasione che ogni essere umano cosi' come ogni popolo abbiano diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta', a vivere liberi dall'oppressione, dalla paura, dal fanatismo, dall'odio, da ogni violenza.
La riflessione di Amos Oz, come quella di altri grandi scrittori israeliani come lui impegnati per la pace e i diritti del popolo palestinese, come Abraham B. Yehoshua e David Grossman, costituisce uno straordinario contributo non solo a far cessare la tragedia in corso nel Medio Oriente, ma anche a promuovere e sostenere l'impegno comune per il bene comune dell'umanita' intera.
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Cessi immediatamente il massacro della popolazione inerme di Gaza e si rechino immediatamente tutti gli indispensabili soccorsi umanitari.
Siano immediatamente liberate tutte le persone rapite da Hamas e siano immediatamente restituite alle famiglie tutte le salme delle persone da Hamas assassinate.
Tutti gli stati rappresentati nell'Onu riconoscano lo stato di Palestina e lo stato di Israele.
Siano smantellate tutte le illegali colonie in Cisgiordania, condizione necessaria affinche' lo stato di Palestina abbia l'indispensabile continuita' territoriale.
Cessi ogni aggressione razzista in qualunque parte del mondo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

5. INCONTRI. DUE CONVERSAZIONI SU DUE LIBRI

Sabato 4 ottobre 2025 a Viterbo e domenica 5 ottobre 2025 a Vetralla, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ha tenuto due conversazioni su due libri recentemente pubblicati; le due conversazioni erano parte di una serie di incontri di studio e di testimonianza per la cessazione del massacro in corso a Gaza.
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Il primo dei due libri presentati e commentati e' quello di Riccardo Di Segni e Gad Lerner, Ebrei in guerra. Dialogo tra un rabbino e un dissidente, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 176.
Il secondo e' quello di Omar El Akkad, Un giorno tutti diranno di essere stati contro, Feltrinelli, Milano 2025, pp. 192.
Nel corso delle conversazioni sono state ricordate anche le figure e le opere di Franco Fortini e di Primo Levi, di Edward W. Said e di Mahmoud Darwish, di Martin Buber e di Hannah Arendt, e di Emmanuel Levinas, la cui riflessione etica e' fondamentale per la salvezza dell'umanita' nell'ora presente.
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Varra' la pena tornare a dire alcune cose fondamentali.
Il primo dovere e' salvare le vite, tutte le vite.
E quindi occorre opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
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Cessi immediatamente il massacro della popolazione inerme di Gaza e si rechino immediatamente tutti gli indispensabili soccorsi umanitari.
Siano immediatamente liberate tutte le persone rapite da Hamas e siano immediatamente restituite alle famiglie tutte le salme delle persone da Hamas assassinate.
Tutti gli stati rappresentati nell'Onu riconoscano lo stato di Palestina e lo stato di Israele.
Siano smantellate tutte le illegali colonie in Cisgiordania, condizione necessaria affinche' lo stato di Palestina abbia l'indispensabile continuita' territoriale.
Cessi ogni aggressione razzista in qualunque parte del mondo.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Vittorino Andreoli, Le figure del passato, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Vittorino Andreoli, Le sfide del presente, Rcs, Milano 2025, pp. 144, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Alessandro Bertinetto, Estetica, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Daniele Sgaravatti, Epistemologia, Rcs, Milano 2025, pp. 160, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Riletture
- Uri Avnery, Chronique d'un pacifiste israelien pendant l'"Intifada", L'Harmattan, Paris 2002, 2003, pp. 310.
- Franco Cardini, Gaza. Nulla sara' come prima, Il Cerchio, 2024, pp. 76.
- Amos Oz, con Shira Hadad, Sulla scrittura, sull'amore, sulla colpa e altri piaceri, Feltrinelli, Milano 2019, 2022, pp. 174.
- Abraham B. Yehoshua, Il lettore allo specchio, Einaudi, Torino 2003, pp. IV + 144.
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Riedizioni
- Franco Cardini, Praga, Il Mulino, Bologna 2020, Rcs, Milano 2025, pp. 352, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Giulio Guidorizzi, Il lessico dei greci, Raffaello Cortina Editore, Milano 2024, Rcs, Milano 2025, pp. 240, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 25 (speciale) del 5 ottobre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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