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[Nonviolenza] Altre cinque buone notizie per la commemorazione del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega il 21 settembre a Viterbo contro tutte le guerre e le uccisioni
- Subject: [Nonviolenza] Altre cinque buone notizie per la commemorazione del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega il 21 settembre a Viterbo contro tutte le guerre e le uccisioni
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Fri, 19 Sep 2025 19:31:22 +0200
ALTRE CINQUE BUONE NOTIZIE PER LA COMMEMORAZIONE DEL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA IL 21 SETTEMBRE A VITERBO CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI
Riportiamo di seguito altre cinque buone notizie in vista della commemorazione del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega il 21 settembre a Viterbo in occasione del centenario della nascita.
E particolarmente:
1. Un messaggio di saluto di Valentina Bruno a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulla donne "Erinna" al convegno del 21 settembre;
2. Un messaggio di saluto di Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, al convegno del 21 settembre;
3. Un incontro commemorativo ed organizzativo svoltosi il 19 settembre a Viterbo con la partecipazione di alcuni vecchi amici di Alfio;
4. Confermata la presenza fondamentale di Luciano Bernabei al convegno del 21 settembre ed anticipiamo alcuni estratti dalla sua testimonianza;
5. Un ricordo di Alfio Pannega da Parte di Memmo Sceccaspiri.
Alleghiamo in calce il programma del convegno del 21 settembre a Palazzo dei Priori.
*
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta per la condivisione fra tutte e tutti di tutto il bene e tutti i beni.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta in difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Liberta', uguaglianza, fraternita'.
Giustizia, misericordia, condivisione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 19 settembre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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1. Un messaggio di saluto di Valentina Bruno a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulla donne "Erinna" al convegno del 21 settembre
Riportiamo il messaggio di Valentina Bruno, ricercatrice e docente, una delle figure piu' autorevoli della societa' civile viterbese, a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulle donne "Erinna", la piu' importante e storica esperienza di donne che aiutano le donne a Viterbo.
*
Care tutte e tutti, ci spiace molto non poter essere presenti oggi in questa occasione importante.
Importante per tante ragioni: per la passione con cui questa giornata e' stata costruita, per l'urgenza di restituire parole e storie, per il respiro collettivo che questo progetto ha avuto fin dall'inizio e che tanto somiglia a quello che le persone ricordano e raccontano di Alfio.
Parole, ricordi e commozioni condivise.
Ho seguito il percorso che ha portato fino a oggi attraverso le parole scritte, senza poter essere presente. Sento di aver perso qualcosa.
Degli uomini, cosi' come delle donne, spesso si raccontano storie legate al nome, alla genealogia, al successo materiale.
Di Alfio, un nome proprio, una genealogia di madre, una gentilezza eversiva. Quiete e presenza alle altri e agli altri, oltre che alle piante dell'orto e a se stesso. Alla musica, alle risate. Ai sogni e alla gioia. Alla memoria.
Grazie, un abbraccio
Valentina per Erinna
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2. Un messaggio di saluto di Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, al convegno del 21 settembre
Cari tutti,
e' con grande dispiacere che, a causa di impegni improrogabili gia' assunti, non posso essere tra voi oggi. Questa occasione, non e' soltanto un momento di memoria collettiva, ma un atto di rispetto verso cio' che Alfio Pannega ha rappresentato per la comunita' viterbese.
Quindici anni fa Alfio ci lasciava, ma la verita' e' che figure come la sua non se ne vanno mai davvero. Restano nelle strade della citta' che ha amato, nelle battaglie che ha portato avanti, nelle parole che ha saputo trasformare in poesia, nei gesti quotidiani che tenevano insieme semplicita' e grandi ideali.
Non ho avuto modo di conoscerlo o frequentarlo, ma l'ho incontrato solamente in alcune occasioni. Eppure la sua presenza era talmente riconoscibile e viva nella comunita' cittadina che, per molti di noi, Alfio e' sempre stato un volto familiare. La sua voce, la sua poesia e il suo impegno erano parte di un paesaggio umano e civile che non poteva passare inosservato.
Alfio e' stato un simbolo della Viterbo popolare, solidale e resistente. Un uomo buono, di quella bonta' rara che non cerca rumore ne' riconoscimenti, ma che lascia il segno.
Si e' speso ogni giorno per la pace, per i diritti di tutti, per la giustizia sociale, per la difesa della natura, senza mai cercare visibilita'. Antifascista, nonviolento, poeta, militante, ma soprattutto profondamente umano, nella dimensione piu' semplice e autentica della parola.
Quest'anno ricorrono anche i cento anni dalla sua nascita: un secolo da quando Alfio veniva al mondo, portando con se' quella luce che lo avrebbe reso una figura a volte scomoda, ma indispensabile. In un tempo come il nostro, che ha bisogno di memoria ma anche di futuro, il suo esempio ci parla ancora, chiedendo di non essere dimenticato.
Nella sua vita si sono intrecciati la poverta' e la poesia, il lavoro duro e la bellezza dei versi, il silenzio delle cose scartate e la voce forte di chi non si arrende. In un'epoca in cui il valore delle persone sembra misurarsi spesso dal successo, dal consumo, dalla visibilita', Alfio ha testimoniato un'altra via: quella della solidarieta', del dono, dell'attenzione agli ultimi e a chi resta ai margini.
Sono onorato di poterlo commemorare oggi insieme a voi, anche solo con queste parole. La sua figura resta un patrimonio comune, un punto di riferimento che ricorda a tutti noi quanto sia necessario difendere la dignita', la comunita', la memoria.
Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio
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3. Un incontro commemorativo ed organizzativo svoltosi il 19 settembre a Viterbo con la partecipazione di alcuni vecchi amici di Alfio
Nel pomeriggio di venerdi' 19 settembre 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un nuovo incontro in memoria del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, di carattere sia testimoniale che organizzativo in preparazione del convegno che domenica 21 settembre si svolgera' a Palazzo dei Priori.
L'incontro era parte di una serie di incontri presso la storica struttura nonviolenta viterbese che accompagna e sostiene tutte le iniziative di ricordo di Alfio nel corso di questo 2025, centenario della nascita (Alfio nacque a Viterbo il 21 settembre 1925 e a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010).
All'incontro hanno preso parte alcuni vecchi amici di Alfio Pannega che insieme a lui hanno partecipato all'esperienza di solidarieta' concreta del "centro sociale Valle Faul", alle attivita' di formazione alla nonviolenza che li' si sono svolte, alle azioni nonviolente per la pace, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e in difesa del mondo vivente realizzate fin dagli anni Novanta per iniziativa del centro sociale e dei movimenti della societa' civile viterbese che con esso hanno interagito. Segnaliamo specificamente la partecipazione di Emilio Garbujo, di Peppe Sini, e di Luciano Bernabei in collegamento telefonico.
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L'incontro si e' concluso, come di consueto, con un appello all'impegno nonviolento per la pace, che riproponiamo qui di seguito.
"Con Alfio Pannega contro la guerra e contro tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere".
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Tra gli esiti organizzativi dell'incontro in vista del convegno di domenica 21 settembre, la predisposizione di materiali testimoniali e documentari che saranno messi a disposizione gratuitamente di tutte le persone che prenderanno parte al ricordo di Alfio domenica a Palazzo dei Priori, ed in particolare:
a) un documento recante i link ai brani musicali gia' disponibili su internet dedicati ad Alfio Pannega da vari musicisti viterbesi;
b) un opuscolo recante il testo della lapide che verra' collocata prossimamente sul muro della "casa di Alfio" a Valle Faul, ed allegati circa altri cinquanta testi poetici di altrettanti autori ed autrici sul medesimo tema che sono stati la base per l'esperienza di scrittura collettiva che ha prodotto l'epigrafe definitiva;
c) la riproduzione in fac-simile della prima pubblicazione delle poesie di Alfio realizzata dalla Provincia di Viterbo alla meta' degli anni Novanta.
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4. Confermata la presenza fondamentale di Luciano Bernabei al convegno del 21 settembre ed anticipiamo alcuni estratti dalla sua testimonianza
Al convegno del 21 settembre e' confermata la fondamentale presenza di Luciano Bernabei, la persona che dal 1993 al 2010 e' stata piu' vicina ad Alfio Pannega, e che insieme ad Alfio e' stato fondamentale e costante animatore del "Centro sociale occupato autogestito Valle Faul", che ha restituito all'intera citta' di Viterbo un'area da decenni abbandonata realizzandovi una straordinaria esperienza di solidarieta' concreta, di cultura della dignita' e di lotta nonviolenta per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'intero mondo vivente.
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Qui di seguito anticipiamo alcuni stralci della parte iniziale dell'ampia relazione dal titolo "Buon compleanno Alfietto mio" che Luciano Bernabei terra' il 21 settembre.
"Sono contento di essere qui e vi giuro non e' stato per niente facile.
Ma ripercorrere a ritroso quegli anni mi ha ridato la forza per festeggiare il compleanno del mio piu' grande amico, fratello, padre, nonno, con qui ho vissuto i miei anni migliori.
Siamo stati diciamo politicamente un centro sociale antagonista che grazie ad Alfio ha modificato essenzialmente la natura stessa di come si intendeva la lotta politica a livello locale e globale, e lo rivendico a gran voce: lui ci insegno' per prima cosa a tenere aperti i nostri cancelli invece di serrarli e ricordo la mitica scritta su di essi: "Benvenuti nel nostro cuore che sembra marcio ma batte e combatte", e batte ancora per Alfio, il nostro sindaco.
Era l'11 luglio del 1993, ore 4 di mattina, quando occupammo l'ex-gazometro da decenni abbandonato della Valle di Faul.
In quel momento buio nacque un grande movimento di lotta per la pace e la giustizia sociale, contro la guerra e ogni forma di violenza ed oppressione, un movimento tra i più significativi del mondo, poi represso brutalmente fino all'omicidio di Carlo Giuliani...
Dico solo questo per coloro che non sanno che il clima che si respirava era pesante ed anche a Viterbo si faceva sentire, siamo sopravvissuti quando tirarono la molotov alla casa di Alfio, quando ci hanno sparato, i tentativi di sgombero, il regime della corruzione che prezzolava la delinquenza locale per intimorirci...
Ma ricordo le lezioni della nonviolenza, i training per gestire il conflitto, che ci hanno formati comprendendo che non c'e' pace e civile convivenza senza la cultura e la comprensione, il rispetto dell'altro, l'aiuto all'oppresso e al sofferente. E la vera brutalita' e' abusare del potere per prevaricare il più debole, o non avere memoria di cio' che e' stato e credere ancora nelle guerre come risoluzione dei conflitti tra i popoli.
Viterbo, il cui sviluppo per molti versi non era granche' diverso da quello tipico del sud piu' profondo e depresso, ebbe incredibilmente il suo Centro sociale Valle Faul, cosi' chiamato perche' si trovava nell'omonima valle.
Cosi' cominciammo a cambiare il volto della citta' creando cultura solidale e difendendo uno dei territori piu' importanti d'Italia per vocazione paesaggistica, archeologica e storica, un territorio che ancora amo.
Ricordo le innumerevoli lotte con cui abbiamo evitato lo scempio dell'area del Bullicame. Ricordo le lotte insieme a Vito Ferrante per difendere i diritti dei sofferenti psichici...
Auguro a tutti, nella vita, di dedicare se stessi ad aiutare gli altri ed avere la fortuna di conoscere e vivere con chi, per le piu' disparate condizioni, non ha rifugio se non nella vera bonta' dell'animo umano.
Auguro a tutti di scegliersi tra le moltitudini che percorrendo un percorso incerto e tortuoso, si cercano e trovano compagni e fratelli nella estenuante lotta in difesa della biosfera e di chi la abita.
La bontà non e' solo dare la possibilita' di possedere almeno quel poco di bene materiale per garantire a tutte e tutti un'esistenza dignitosa, ma ricambiare il bene che si riceve dalle persone; con quel sentimento che si ha quando sei innamorato della natura, della vita, di tutti i fratelli e le sorelle che vivono la brutalita' di un mondo che non li sostiene, li abbandona a se stessi, non li riconosce e non li rappresenta.
Buon compleanno Alfietto mio, che insieme ci siamo tirati fuori dal baratro della solitudine.
Buon compleanno Alfietto mio, come sostituire questo amore cosi' profondo, aperto, nudo, senza meccanismo di difesa alcuno.
Buon compleanno Alfietto nostro, che oggi ci hai di nuovo riuniti...".
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5. Un ricordo di Alfio Pannega da Parte di Memmo Sceccaspiri
Di Alfio ricordo l'amore infinito per sua madre, la sua prima maestra di dignita' umana e di lotta nonviolenta.
Di Alfio ricordo i molti durissimi anni di estrema poverta' ed estrema solitudine, pur essendo conosciuto ed amato da tutti i viterbesi.
Di Alfio ricordo la luminosa militanza comunista e libertaria affinche' ogni essere umano potesse vivere una vita degna e felice e tutto il bene e tutti i beni fossero condivisi in fraternita' e sorellanza da tutti gli esseri umani.
Di Alfio ricordo la generosita' senza riserve nei confronti di chiunque avesse bisogno di aiuto.
Di Alfio ricordo l'amore immenso per la poesia come forma di liberazione e di solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene.
Di Alfio ricordo la grande cultura: la profonda cultura del popolo e la conoscenza finissima dei classici della poesia italiana, da Dante ai poemi cavallereschi ai lirici del Novecento.
Di Alfio ricordo come con la nascita del centro sociale Valle Faul sia divenuto autentico maestro per innumerevoli giovani che da lui hanno appreso la buona politica, l'amore per la verita', la lotta nonviolenta, la dignita' e la solidarieta' che si oppone ad ogni violenza, ad ogni menzogna, ad ogni potere corrotto e corruttore, ad ogni rapina e devastazione, al sistema di potere che vampirizza gli esseri umani e la natura.
Di Alfio ricordo il costante impegno per la pace, per la giustizia e per la liberta', per la condivisione e per la misericordia: aveva conosciuto la violenza del fascismo e della guerra e si era opposto al fascismo e alla guerra allora e per tutto il resto della sua vita.
Di Alfio ricordo l'allegria quando era con le persone amiche, la gioia per la musica e la danza, la felicita' quando lottava per il bene comune.
Di Alfio ricordo l'amicizia che ci univa, e ne sento una struggente nostalgia.
Memmo Sceccaspiri
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Allegato. Il programma del convegno del 21 settembre 2025 a Viterbo nel centenario della nascita di Alfio Pannega
Ricordando Alfio Pannega (1925-2025) nel centenario della nascita
Iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Viterbo, con il contributo del comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, dell'associazione Medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo e dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
Domenica 21 settembre 2025, ore 10
Sala delle Colonne, Palazzo dei Priori, piazza del Plebiscito, Viterbo
Nel centenario della nascita di Alfio Pannega, figura simbolica e indimenticata della citta' di Viterbo, la comunita' si riunisce per celebrarne la memoria con un'iniziativa pubblica aperta a tutti.
La mattinata si aprira' con i saluti istituzionali della sindaca Chiara Frontini e dell'assessora ai servizi, alla cultura e al terzo settore Katia Scardozzi.
Seguiranno gli interventi di Enrico Mezzetti, presidente del comitato provinciale ANPI di Viterbo; Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con amore ODV; Luciano Bernabei, del Centro sociale occupato autogestito Valle Faul; Antonella Litta, referente dell'Associazione Medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo; Sergio Insogna, responsabile dello Spazio giovani "Il cielo in una stanza" di "Viterbo con amore"; Arianna Marullo, del Centro sociale occupato autogestito Valle Faul.
Marco D'Aureli presentera' la nuova edizione - ampliata e arricchita - del volume Allora ero giovane pure io (Davide Ghaleb Editore) pubblicato con il contributo della Fondazione Carivit. I sottoscrittori potranno ritirare la propria copia, mentre per tutti gli altri il libro sara' disponibile all'acquisto.
La mattinata sara' arricchita dagli intermezzi narrativi della Banda del Racconto (Michela Benedetti, Olindo Cicchetti, Sara Grimaldi e Alfonso Prota).
Dopo eventuali interventi dal pubblico, l'iniziativa si concludera' con una breve performance di Pietro Benedetti, tratta dallo spettacolo "Alfio Pannega - Allora ero giovane pure io".
Mostra fotografica dedicata ad Alfio a cura di Viterbix.
A condurre l'incontro sara' Antonello Ricci.
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Un libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi dei poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io", che inauguro' la collana "La Banda del Racconto" (Davide Ghaleb Editore) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Uscito nel 2010, ebbe un grande successo: 2000 copie vendute in poche settimane, eventi affollati, articoli e interviste, sottoscrizione pubblica per un'abitazione adeguata al centro sociale occupato autogestito Valle Faul e la celebre lectio magistralis a palazzo dei Priori, con il rifiuto simbolico di una targa onoraria. Alfio mori' nella notte il 29 e il 30 aprile dello stesso anno. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Una breve notizia su Alfio Pannega
Nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche. Dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa nel 1974, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. Tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
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Ricordando Alfio, per il bene comune dell'umanita'
Nel ricordo di Alfio Pannega, opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Nel ricordo di Alfio Pannega, soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Alfio Pannega, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio Pannega, proteggere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
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Riportiamo di seguito altre cinque buone notizie in vista della commemorazione del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega il 21 settembre a Viterbo in occasione del centenario della nascita.
E particolarmente:
1. Un messaggio di saluto di Valentina Bruno a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulla donne "Erinna" al convegno del 21 settembre;
2. Un messaggio di saluto di Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, al convegno del 21 settembre;
3. Un incontro commemorativo ed organizzativo svoltosi il 19 settembre a Viterbo con la partecipazione di alcuni vecchi amici di Alfio;
4. Confermata la presenza fondamentale di Luciano Bernabei al convegno del 21 settembre ed anticipiamo alcuni estratti dalla sua testimonianza;
5. Un ricordo di Alfio Pannega da Parte di Memmo Sceccaspiri.
Alleghiamo in calce il programma del convegno del 21 settembre a Palazzo dei Priori.
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Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta per la condivisione fra tutte e tutti di tutto il bene e tutti i beni.
Ricordando Alfio Pannega proseguiamone la lotta nonviolenta in difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Liberta', uguaglianza, fraternita'.
Giustizia, misericordia, condivisione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 19 settembre 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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1. Un messaggio di saluto di Valentina Bruno a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulla donne "Erinna" al convegno del 21 settembre
Riportiamo il messaggio di Valentina Bruno, ricercatrice e docente, una delle figure piu' autorevoli della societa' civile viterbese, a nome dell'Associazione di donne contro la violenza sulle donne "Erinna", la piu' importante e storica esperienza di donne che aiutano le donne a Viterbo.
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Care tutte e tutti, ci spiace molto non poter essere presenti oggi in questa occasione importante.
Importante per tante ragioni: per la passione con cui questa giornata e' stata costruita, per l'urgenza di restituire parole e storie, per il respiro collettivo che questo progetto ha avuto fin dall'inizio e che tanto somiglia a quello che le persone ricordano e raccontano di Alfio.
Parole, ricordi e commozioni condivise.
Ho seguito il percorso che ha portato fino a oggi attraverso le parole scritte, senza poter essere presente. Sento di aver perso qualcosa.
Degli uomini, cosi' come delle donne, spesso si raccontano storie legate al nome, alla genealogia, al successo materiale.
Di Alfio, un nome proprio, una genealogia di madre, una gentilezza eversiva. Quiete e presenza alle altri e agli altri, oltre che alle piante dell'orto e a se stesso. Alla musica, alle risate. Ai sogni e alla gioia. Alla memoria.
Grazie, un abbraccio
Valentina per Erinna
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2. Un messaggio di saluto di Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio, al convegno del 21 settembre
Cari tutti,
e' con grande dispiacere che, a causa di impegni improrogabili gia' assunti, non posso essere tra voi oggi. Questa occasione, non e' soltanto un momento di memoria collettiva, ma un atto di rispetto verso cio' che Alfio Pannega ha rappresentato per la comunita' viterbese.
Quindici anni fa Alfio ci lasciava, ma la verita' e' che figure come la sua non se ne vanno mai davvero. Restano nelle strade della citta' che ha amato, nelle battaglie che ha portato avanti, nelle parole che ha saputo trasformare in poesia, nei gesti quotidiani che tenevano insieme semplicita' e grandi ideali.
Non ho avuto modo di conoscerlo o frequentarlo, ma l'ho incontrato solamente in alcune occasioni. Eppure la sua presenza era talmente riconoscibile e viva nella comunita' cittadina che, per molti di noi, Alfio e' sempre stato un volto familiare. La sua voce, la sua poesia e il suo impegno erano parte di un paesaggio umano e civile che non poteva passare inosservato.
Alfio e' stato un simbolo della Viterbo popolare, solidale e resistente. Un uomo buono, di quella bonta' rara che non cerca rumore ne' riconoscimenti, ma che lascia il segno.
Si e' speso ogni giorno per la pace, per i diritti di tutti, per la giustizia sociale, per la difesa della natura, senza mai cercare visibilita'. Antifascista, nonviolento, poeta, militante, ma soprattutto profondamente umano, nella dimensione piu' semplice e autentica della parola.
Quest'anno ricorrono anche i cento anni dalla sua nascita: un secolo da quando Alfio veniva al mondo, portando con se' quella luce che lo avrebbe reso una figura a volte scomoda, ma indispensabile. In un tempo come il nostro, che ha bisogno di memoria ma anche di futuro, il suo esempio ci parla ancora, chiedendo di non essere dimenticato.
Nella sua vita si sono intrecciati la poverta' e la poesia, il lavoro duro e la bellezza dei versi, il silenzio delle cose scartate e la voce forte di chi non si arrende. In un'epoca in cui il valore delle persone sembra misurarsi spesso dal successo, dal consumo, dalla visibilita', Alfio ha testimoniato un'altra via: quella della solidarieta', del dono, dell'attenzione agli ultimi e a chi resta ai margini.
Sono onorato di poterlo commemorare oggi insieme a voi, anche solo con queste parole. La sua figura resta un patrimonio comune, un punto di riferimento che ricorda a tutti noi quanto sia necessario difendere la dignita', la comunita', la memoria.
Enrico Panunzi, vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio
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3. Un incontro commemorativo ed organizzativo svoltosi il 19 settembre a Viterbo con la partecipazione di alcuni vecchi amici di Alfio
Nel pomeriggio di venerdi' 19 settembre 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un nuovo incontro in memoria del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, di carattere sia testimoniale che organizzativo in preparazione del convegno che domenica 21 settembre si svolgera' a Palazzo dei Priori.
L'incontro era parte di una serie di incontri presso la storica struttura nonviolenta viterbese che accompagna e sostiene tutte le iniziative di ricordo di Alfio nel corso di questo 2025, centenario della nascita (Alfio nacque a Viterbo il 21 settembre 1925 e a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010).
All'incontro hanno preso parte alcuni vecchi amici di Alfio Pannega che insieme a lui hanno partecipato all'esperienza di solidarieta' concreta del "centro sociale Valle Faul", alle attivita' di formazione alla nonviolenza che li' si sono svolte, alle azioni nonviolente per la pace, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e in difesa del mondo vivente realizzate fin dagli anni Novanta per iniziativa del centro sociale e dei movimenti della societa' civile viterbese che con esso hanno interagito. Segnaliamo specificamente la partecipazione di Emilio Garbujo, di Peppe Sini, e di Luciano Bernabei in collegamento telefonico.
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L'incontro si e' concluso, come di consueto, con un appello all'impegno nonviolento per la pace, che riproponiamo qui di seguito.
"Con Alfio Pannega contro la guerra e contro tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere".
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Tra gli esiti organizzativi dell'incontro in vista del convegno di domenica 21 settembre, la predisposizione di materiali testimoniali e documentari che saranno messi a disposizione gratuitamente di tutte le persone che prenderanno parte al ricordo di Alfio domenica a Palazzo dei Priori, ed in particolare:
a) un documento recante i link ai brani musicali gia' disponibili su internet dedicati ad Alfio Pannega da vari musicisti viterbesi;
b) un opuscolo recante il testo della lapide che verra' collocata prossimamente sul muro della "casa di Alfio" a Valle Faul, ed allegati circa altri cinquanta testi poetici di altrettanti autori ed autrici sul medesimo tema che sono stati la base per l'esperienza di scrittura collettiva che ha prodotto l'epigrafe definitiva;
c) la riproduzione in fac-simile della prima pubblicazione delle poesie di Alfio realizzata dalla Provincia di Viterbo alla meta' degli anni Novanta.
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4. Confermata la presenza fondamentale di Luciano Bernabei al convegno del 21 settembre ed anticipiamo alcuni estratti dalla sua testimonianza
Al convegno del 21 settembre e' confermata la fondamentale presenza di Luciano Bernabei, la persona che dal 1993 al 2010 e' stata piu' vicina ad Alfio Pannega, e che insieme ad Alfio e' stato fondamentale e costante animatore del "Centro sociale occupato autogestito Valle Faul", che ha restituito all'intera citta' di Viterbo un'area da decenni abbandonata realizzandovi una straordinaria esperienza di solidarieta' concreta, di cultura della dignita' e di lotta nonviolenta per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'intero mondo vivente.
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Qui di seguito anticipiamo alcuni stralci della parte iniziale dell'ampia relazione dal titolo "Buon compleanno Alfietto mio" che Luciano Bernabei terra' il 21 settembre.
"Sono contento di essere qui e vi giuro non e' stato per niente facile.
Ma ripercorrere a ritroso quegli anni mi ha ridato la forza per festeggiare il compleanno del mio piu' grande amico, fratello, padre, nonno, con qui ho vissuto i miei anni migliori.
Siamo stati diciamo politicamente un centro sociale antagonista che grazie ad Alfio ha modificato essenzialmente la natura stessa di come si intendeva la lotta politica a livello locale e globale, e lo rivendico a gran voce: lui ci insegno' per prima cosa a tenere aperti i nostri cancelli invece di serrarli e ricordo la mitica scritta su di essi: "Benvenuti nel nostro cuore che sembra marcio ma batte e combatte", e batte ancora per Alfio, il nostro sindaco.
Era l'11 luglio del 1993, ore 4 di mattina, quando occupammo l'ex-gazometro da decenni abbandonato della Valle di Faul.
In quel momento buio nacque un grande movimento di lotta per la pace e la giustizia sociale, contro la guerra e ogni forma di violenza ed oppressione, un movimento tra i più significativi del mondo, poi represso brutalmente fino all'omicidio di Carlo Giuliani...
Dico solo questo per coloro che non sanno che il clima che si respirava era pesante ed anche a Viterbo si faceva sentire, siamo sopravvissuti quando tirarono la molotov alla casa di Alfio, quando ci hanno sparato, i tentativi di sgombero, il regime della corruzione che prezzolava la delinquenza locale per intimorirci...
Ma ricordo le lezioni della nonviolenza, i training per gestire il conflitto, che ci hanno formati comprendendo che non c'e' pace e civile convivenza senza la cultura e la comprensione, il rispetto dell'altro, l'aiuto all'oppresso e al sofferente. E la vera brutalita' e' abusare del potere per prevaricare il più debole, o non avere memoria di cio' che e' stato e credere ancora nelle guerre come risoluzione dei conflitti tra i popoli.
Viterbo, il cui sviluppo per molti versi non era granche' diverso da quello tipico del sud piu' profondo e depresso, ebbe incredibilmente il suo Centro sociale Valle Faul, cosi' chiamato perche' si trovava nell'omonima valle.
Cosi' cominciammo a cambiare il volto della citta' creando cultura solidale e difendendo uno dei territori piu' importanti d'Italia per vocazione paesaggistica, archeologica e storica, un territorio che ancora amo.
Ricordo le innumerevoli lotte con cui abbiamo evitato lo scempio dell'area del Bullicame. Ricordo le lotte insieme a Vito Ferrante per difendere i diritti dei sofferenti psichici...
Auguro a tutti, nella vita, di dedicare se stessi ad aiutare gli altri ed avere la fortuna di conoscere e vivere con chi, per le piu' disparate condizioni, non ha rifugio se non nella vera bonta' dell'animo umano.
Auguro a tutti di scegliersi tra le moltitudini che percorrendo un percorso incerto e tortuoso, si cercano e trovano compagni e fratelli nella estenuante lotta in difesa della biosfera e di chi la abita.
La bontà non e' solo dare la possibilita' di possedere almeno quel poco di bene materiale per garantire a tutte e tutti un'esistenza dignitosa, ma ricambiare il bene che si riceve dalle persone; con quel sentimento che si ha quando sei innamorato della natura, della vita, di tutti i fratelli e le sorelle che vivono la brutalita' di un mondo che non li sostiene, li abbandona a se stessi, non li riconosce e non li rappresenta.
Buon compleanno Alfietto mio, che insieme ci siamo tirati fuori dal baratro della solitudine.
Buon compleanno Alfietto mio, come sostituire questo amore cosi' profondo, aperto, nudo, senza meccanismo di difesa alcuno.
Buon compleanno Alfietto nostro, che oggi ci hai di nuovo riuniti...".
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5. Un ricordo di Alfio Pannega da Parte di Memmo Sceccaspiri
Di Alfio ricordo l'amore infinito per sua madre, la sua prima maestra di dignita' umana e di lotta nonviolenta.
Di Alfio ricordo i molti durissimi anni di estrema poverta' ed estrema solitudine, pur essendo conosciuto ed amato da tutti i viterbesi.
Di Alfio ricordo la luminosa militanza comunista e libertaria affinche' ogni essere umano potesse vivere una vita degna e felice e tutto il bene e tutti i beni fossero condivisi in fraternita' e sorellanza da tutti gli esseri umani.
Di Alfio ricordo la generosita' senza riserve nei confronti di chiunque avesse bisogno di aiuto.
Di Alfio ricordo l'amore immenso per la poesia come forma di liberazione e di solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene.
Di Alfio ricordo la grande cultura: la profonda cultura del popolo e la conoscenza finissima dei classici della poesia italiana, da Dante ai poemi cavallereschi ai lirici del Novecento.
Di Alfio ricordo come con la nascita del centro sociale Valle Faul sia divenuto autentico maestro per innumerevoli giovani che da lui hanno appreso la buona politica, l'amore per la verita', la lotta nonviolenta, la dignita' e la solidarieta' che si oppone ad ogni violenza, ad ogni menzogna, ad ogni potere corrotto e corruttore, ad ogni rapina e devastazione, al sistema di potere che vampirizza gli esseri umani e la natura.
Di Alfio ricordo il costante impegno per la pace, per la giustizia e per la liberta', per la condivisione e per la misericordia: aveva conosciuto la violenza del fascismo e della guerra e si era opposto al fascismo e alla guerra allora e per tutto il resto della sua vita.
Di Alfio ricordo l'allegria quando era con le persone amiche, la gioia per la musica e la danza, la felicita' quando lottava per il bene comune.
Di Alfio ricordo l'amicizia che ci univa, e ne sento una struggente nostalgia.
Memmo Sceccaspiri
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Allegato. Il programma del convegno del 21 settembre 2025 a Viterbo nel centenario della nascita di Alfio Pannega
Ricordando Alfio Pannega (1925-2025) nel centenario della nascita
Iniziativa realizzata con il patrocinio del Comune di Viterbo, con il contributo del comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo, dell'associazione Medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo e dell'organizzazione di volontariato "Viterbo con amore".
Domenica 21 settembre 2025, ore 10
Sala delle Colonne, Palazzo dei Priori, piazza del Plebiscito, Viterbo
Nel centenario della nascita di Alfio Pannega, figura simbolica e indimenticata della citta' di Viterbo, la comunita' si riunisce per celebrarne la memoria con un'iniziativa pubblica aperta a tutti.
La mattinata si aprira' con i saluti istituzionali della sindaca Chiara Frontini e dell'assessora ai servizi, alla cultura e al terzo settore Katia Scardozzi.
Seguiranno gli interventi di Enrico Mezzetti, presidente del comitato provinciale ANPI di Viterbo; Domenico Arruzzolo, presidente di Viterbo con amore ODV; Luciano Bernabei, del Centro sociale occupato autogestito Valle Faul; Antonella Litta, referente dell'Associazione Medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo; Sergio Insogna, responsabile dello Spazio giovani "Il cielo in una stanza" di "Viterbo con amore"; Arianna Marullo, del Centro sociale occupato autogestito Valle Faul.
Marco D'Aureli presentera' la nuova edizione - ampliata e arricchita - del volume Allora ero giovane pure io (Davide Ghaleb Editore) pubblicato con il contributo della Fondazione Carivit. I sottoscrittori potranno ritirare la propria copia, mentre per tutti gli altri il libro sara' disponibile all'acquisto.
La mattinata sara' arricchita dagli intermezzi narrativi della Banda del Racconto (Michela Benedetti, Olindo Cicchetti, Sara Grimaldi e Alfonso Prota).
Dopo eventuali interventi dal pubblico, l'iniziativa si concludera' con una breve performance di Pietro Benedetti, tratta dallo spettacolo "Alfio Pannega - Allora ero giovane pure io".
Mostra fotografica dedicata ad Alfio a cura di Viterbix.
A condurre l'incontro sara' Antonello Ricci.
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Un libro dedicato ad Alfio Pannega
Il libro "Alfio 100" celebra i cento anni dalla nascita di Alfio Pannega (Viterbo 1925-2025). Nella prima parte del volume sono presenti materiali inediti raccolti da amiche e amici di Alfio: rassegna stampa, galleria fotografica, autografi poetici, ricordi dei militanti del centro sociale occupato autogestito Valle Faul, di conoscenti e istituzioni, oltre ai versi dei poeti dialettali. Nella seconda parte si ripropone integralmente il volume "Allora ero giovane pure io", che inauguro' la collana "La Banda del Racconto" (Davide Ghaleb Editore) con poesie, fotografie e storia di vita dell'autore. Uscito nel 2010, ebbe un grande successo: 2000 copie vendute in poche settimane, eventi affollati, articoli e interviste, sottoscrizione pubblica per un'abitazione adeguata al centro sociale occupato autogestito Valle Faul e la celebre lectio magistralis a palazzo dei Priori, con il rifiuto simbolico di una targa onoraria. Alfio mori' nella notte il 29 e il 30 aprile dello stesso anno. Chiude il volume il copione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti.
Il libro di e su Alfio Pannega puo' essere richiesto all'editore Davide Ghaleb, via Roma 41, 01019 Vetralla (Vt), sito: www.ghaleb.it, tel. 0761461258, cell. 3200897221.
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Una breve notizia su Alfio Pannega
Nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche. Dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa nel 1974, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. Tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
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Ricordando Alfio, per il bene comune dell'umanita'
Nel ricordo di Alfio Pannega, opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Nel ricordo di Alfio Pannega, soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Alfio Pannega, difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio Pannega, proteggere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
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