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[Nonviolenza] Ebdomadario. 5
- Subject: [Nonviolenza] Ebdomadario. 5
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sun, 27 Jul 2025 08:04:04 +0200
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5 del 29 luglio 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Associazione "Respirare": Viterbo contro la guerra. Una riflessione sulla recente festa popolare dell'11 luglio
2. Gratitudine e solidarieta' per chi manifestera' il 17 luglio a Viterbo per la pace
3. "Contrastare la guerra con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega". Un incontro il 18 luglio a Viterbo
4. Mercoledi' 23 luglio l'incontro preliminare con l'assessora comunale competente per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega
5. Materiali per l'incontro del 23 luglio 2025 alle ore 11 presso l'assessorato comunale in via Garbini per la lapide per Alfio Pannega
6. Da una camera d'ospedale un anonimo caregiver plaude a una degna iniziativa
7. Si e' svolto mercoledi' 23 luglio 2025 a Viterbo l'incontro con l'assessora comunale Katia Scardozzi per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. DOCUMENTAZIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": VITERBO CONTRO LA GUERRA. UNA RIFLESSIONE SULLA RECENTE FESTA POPOLARE DELL'11 LUGLIO
Tra le molte iniziative che si sono svolte a Viterbo in questi mesi contro la guerra e le stragi di esseri umani innocenti, stragi di cui sempre e solo ogni guerra consiste, vorremmo segnalare la piu' recente: quella di venerdi' 11 luglio alla "Fattoria di Alice" promossa dalle amiche e dagli amici del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega nel giorno in cui ricorreva l'anniversario della nascita del centro sociale "Valle Faul" di cui Alfio fu protagonista (l'occupazione dell'ex-gazometro di Viterbo che da decenni era del tutto abbandonato avvenne l'11 luglio 1993) e nell'anno in cui ricorre il centenario della nascita dell'indimenticabile amico e compagno di tante lotte nonviolente in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani cosi' come in difesa dell'intero mondo vivente (Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, ed a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010; in questo 2025 lungo l'intero anno si stanno svolgendo molte iniziative in suo ricordo, tutte caratterizzate dall'impegno nonviolento per la pace e contro tutte le uccisioni, per salvare tutte le vite, per soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto).
L'11 luglio alla "Fattoria di Alice" a Viterbo, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", si e' tenuta una vera e propria festa popolare, con condivisione del pasto, teatro, musica, testimonianze, convivialita'.
Al cuore dell'incontro l'appello a far cessare tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
L'appello a rispettare la Costituzione della Repubblica italiana che "ripudia la guerra".
L'appello a rispettare la Carta delle Nazioni Unite (Onu) che condanna la guerra e alla guerra si oppone.
L'appello a rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani, che ad ogni essere umano riconosce il diritto alla vita e quindi il diritto a non essere ucciso.
Tutte le grandi testimonianze e tutti i grandi documenti filosofici, morali, giuridici e politici dell'umanita' condannano la guerra e le uccisioni, e chiamano tutti i popoli e tutti gli stati ad opporsi alla guerra e alle uccisioni; a costruire la pace che salva le vite; a disarmare e smilitarizzare i territori, le relazioni e le societa'; a risolvere tutti i conflitti attraverso il dialogo, la comprensione, la solidarieta', il diritto e la cooperazione internazionale; a dare aiuto a chiunque di aiuto abbia bisogno.
Al cuore dell'incontro dell'11 luglio a Viterbo, quindi, vi e' stato alto e forte l'appello a conoscere e scegliere la nonviolenza, che e' l'unica risorsa a disposizione dell'umanita' per contrastare efficacemente e quindi sconfiggere la guerra e la violenza; per realizzare la civile convivenza attraverso la responsabilita', la solidarieta' e la condivisione del bene e dei beni; per fare in modo che nessuna persona sia abbandona alla sofferenza e alla morte; per cercar di salvare tutte le vite.
*
In occasione della festa popolare in memoria di Alfio Pannega dell'11 luglio 2025 e' stato anche diffuso un testo di riflessione per un consapevole accostamento alla nonviolenza dal titolo "La nonviolenza illustrata ai frettolosi", testo che si allega in attach al presente comunicato, con invito a dare ad esso ulteriore diffusione.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 16 luglio 2025
2. DOCUMENTAZIONE. GRATITUDINE E SOLIDARIETA' PER CHI MANIFESTERA' IL 17 LUGLIO A VITERBO PER LA PACE
Carissimo Mario, e carissime e carissimi tutti del "Tavolo per la pace" di Viterbo,
come sapete mi e' impossibile essere presente alla manifestazione che avete organizzato per il 17 luglio a Viterbo contro la guerra, le stragi e il riarmo; ma voglio comunque esprimervi ancora una volta la mia piena gratitudine, il mio pieno apprezzamento, la mia piena solidarieta'.
Ogni iniziativa che si oppone alle guerre, alle stragi, alle uccisioni, e' benedetta e necessaria.
Ogni iniziativa che si oppone alle armi e alle organizzazioni armate e' benedetta e necessaria.
A Viterbo, soprattutto grazie alle amiche e agli amici di Alfio Pannega, in questi mesi ci sono state molte importanti iniziative nonviolente per la pace, e questo e' un bene, un bene vero, un bene grande.
Sarebbe bene che tutte le iniziative per la pace dichiarassero e testimoniassero in modo esplicito e nitido la scelta della nonviolenza, senza la quale non si contrasta la guerra e non si costruisce la pace.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza in modo concreto e coerente.
Solo la nonviolenza si oppone a tutte le uccisioni.
Solo la nonviolenza riconosce ed invera tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Grazie di cuore, e forte un abbraccio
Peppe
Viterbo, 14 luglio 2025
3. DOCUMENTAZIONE. "CONTRASTARE LA GUERRA CON LA RESISTENZA NONVIOLENTA. RICORDANDO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA". UN INCONTRO IL 18 LUGLIO A VITERBO
La mattina di venerdi' 18 luglio 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza sul tema "Contrastare la guerra con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega".
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, che di Alfio Pannega furono amici.
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Da alcuni mesi sta curando la realizzazione dell'"Archivio Alfio Pannega".
Peppe Sini e' il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", storica struttura nonviolenta viterbese; per oltre un quarto di secolo ha curato ogni giorno la redazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
*
Con Alfio Pannega contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Segnaliamo alcune delle principali prossime iniziative in memoria di Alfio Pannega
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- il 21 settembre (centesimo anniversario della nascita di Alfio a Viterbo il 21 settembre 1925) un convegno commemorativo, possibilmente nella Sala Regia di Palazzo dei Priori;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 luglio 2025
* * *
Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
4. DOCUMENTAZIONE. MERCOLEDI' 23 LUGLIO L'INCONTRO PRELIMINARE CON L'ASSESSORA COMUNALE COMPETENTE PER AVVIARE L'ITER AMMINISTRATIVO PER LA LAPIDE CHE RICORDI ALFIO PANNEGA
Carissime e carissimi,
il Presidente provinciale dell'Anpi Enrico Mezzetti ha concordato con l'assessora comunale Katia Scardozzi l'incontro preliminare per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega sulla casa adiacente a Porta Faul in cui visse a lungo.
L'incontro avra' luogo mercoledi' 23 luglio 2025, alle ore 11, presso l'assessorato comunale in via Garbini.
La delegazione rappresentativa della associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario di Alfio Pannega dovrebbe essere la stessa che ha gia' incontrato l'assessora Scardozzi in aprile aprendo un dialogo assai proficuo che ha successivamente prodotto ottimi frutti, con le eccellenti dichiarazioni commemorative di Alfio della sindaca Frontini e dell'assessora Scardozzi diffuse il 30 aprile (in occasione del quindicesimo anniversario della scomparsa di Alfio) e il successivo patrocinio del Comune e relativa apprezzatissima partecipazione dell'assessora Scardozzi all'intitolazione ad Alfio dell'Emporio solidale in piazzale Porsenna l'8 maggio (iniziativa alla quale ha autorevolmente preso parte anche un rappresentante del Prefetto).
Segnaliamo in modo particolare l'omaggio ad Alfio delle istituzioni rappresentative della citta' di Viterbo e della Repubblica italiana in quanto espressione dell'intera cittadinanza e dell'intero popolo italiano, ma anche dello stato di diritto fondato sulla separazione dei poteri e sul primato delle leggi e della democrazia che invera e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, ordinamento giuridico democratico fondato sulla Costituzione della Repubblica italiana che e' stato esito prezioso della lotta antifascista di cui il giovane Alfio fu partecipe e che per l'intera sua vita continuo' a testimoniare con il suo impegno costante e generoso di solidarieta' e di opposizione alla violenza.
*
Di seguito riproduciamo il testo della lettera al Comune di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide, testo che sottoporremo preliminarmente all'assessora Scardozzi prima di depositarlo al protocollo comunale: confidiamo che il testo sia gia' del tutto adeguato, ma se fosse necessario apportare delle modifiche riteniamo che nell'incontro con l'assessora, anche attraverso l'eventuale opportuna consultazione dei funzionari comunali preposti, si possa addivenire al testo migliore possibile affinche' l'iter della pratica amministrativa possa essere svolto nel migliore dei modi, sostenuto altresi' dal consenso unanime dell'intero Consiglio Comunale e dell'intera citta' di Viterbo.
Ecco il testo:
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanit
della bellezza e della libert
sempre lott per la dignit di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di 140 cm di larghezza per 55 cm di altezza e 3 cm di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
g) Si segnala altresi' che l'edificio e' gia' noto come "la casa di Alfio", e nella stessa comunicazione del Comune (cosi' come riportata dagli organi di stampa in numerosi articoli del 2024 e del 2025 riferiti ai lavori effettuati per il recupero dell'edificio e la sua utilizzazione per un "check point per i turisti") e' definita come tale; cosicche' la collocazione della lapide semplicemente ed opportunamente esplicita quanto gia' riconosciuto non solo dal comune sentire di tutti i viterbesi ma anche dall'istituzione rappresentativa della citta'.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide; e si richiede quindi - al termine di tutti i passaggi procedurali previsti - l'autorizzazione stessa.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, DATA
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
Un cordiale saluto a tutte e tutti,
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 19 luglio 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
5. DOCUMENTAZIONE. MATERIALI PER L'INCONTRO DEL 23 LUGLIO 2025 ALLE ORE 11 PRESSO L'ASSESSORATO COMUNALE IN VIA GARBINI PER LA LAPIDE PER ALFIO PANNEGA
Carissime e carissimi,
vi inviamo, allegati in attach, alcuni materiali per l'incontro del 23 luglio 2025 alle ore 11 presso l'assessorato comunale in via Garbini per la lapide per Alfio Pannega.
Grazie di cuore dell'attenzione e della solidarieta'.
Nel ricordo di Alfio opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo di Alfio opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Nel ricordo di Alfio opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Nel ricordo di Alfio soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Alfio difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 20 luglio 2025
6. DOCUMENTAZIONE. DA UNA CAMERA D'OSPEDALE UN ANONIMO CAREGIVER PLAUDE A UNA DEGNA INIZIATIVA
Ho letto che questo mercoledi' 23 luglio si svolgera' un incontro al Comune di Viterbo per avviare l'iter amministrativo per collocare una lapide che ricordi Alfio Pannega su quella che per tutti i viterbesi e' "la casa di Alfio" a Porta Faul.
Esprimo con tutto il cuore apprezzamento e sostegno all'iniziativa, e credo che tutti i viterbesi condividano il medesimo sentimento.
Alfio Pannega per tutta la cittadinanza di Viterbo e' un luminoso esempio di dignita' e di bonta', e ricordarlo e' un onore per la citta' intera.
*
E' stato un poeta e un cultore dei grandi poeti della letteratura italiana: chi lo ha sentito declamare Dante ricorda quell'esperienza con la piu' viva commozione.
E' stato un uomo coraggiose e generoso che sempre ha lottato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente, quest'unico mondo vivente che e' la casa comune dell'umanita', di cui come umana famiglia siano tutte e tutti parte e custodi.
E' stato un educatore per innumerevoli giovani che per decenni frequentandolo nell'esperienza di volontariato del centro sociale "Valle Faul" da lui hanno appreso il rispetto per ogni essere vivente, il ripudio della guerra e della violenza, il dovere della solidarieta' e della condivisione, a cominciare dal dare ospitalita' a chi non ha un tetto, dal condividere il proprio pane con chiunque abbia fame; hanno appreso da lui la nonviolenza come scelta di vita e come politica liberatrice, come impegno intellettuale, morale e civile per il bene comune dell'umanita'.
*
Alfio Pannega era il buon samaritano.
A cento anni dalla nascita, a quindici anni dalla morte, qui e adesso, ricordare Alfio infine e' anche il modo migliore - giusto e necessario - con cui Viterbo puo' far sentire la sua voce contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni; il modo migliore - giusto e necessario - per ribadire che uccidere e' sempre un male, che ogni vittima ha il volto di Abele, e che salvare tutte le vite e' il primo dovere.
*
Io che scrivo queste righe sono un vecchio amico di Alfio; da alcuni anni dedico la quasi totalita' del mio tempo ad assistere una persona non piu' autosufficiente; vivo a Viterbo ormai da mezzo secolo e per avventura sono nato proprio il giorno della festa di Santa Rosa. Sono quindi una persona come tutti, che fa le cose che fanno tutti, e che come tutti i viterbesi sono grato ad Alfio e vorrei che fosse degnamente ricordato, ora e negli anni a venire: a questo serve una lapide che ne serbi la memoria e ne prolunghi la testimonianza e l'appello.
Un anonimo caregiver
Da una camera di un ospedale di Viterbo, il 22 luglio 2025
7. DOCUMENTAZIONE. SI E' SVOLTO MERCOLEDI' 23 LUGLIO 2025 A VITERBO L'INCONTRO CON L'ASSESSORA COMUNALE KATIA SCARDOZZI PER AVVIARE L'ITER AMMINISTRATIVO PER LA LAPIDE CHE RICORDI ALFIO PANNEGA
La mattina di mercoledi' 23 luglio 2025 presso l'ufficio dell'assessora comunale Katia Scardozzi in via Garbini a Viterbo si e' svolto l'incontro preliminare per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi il poeta viterbese Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) da porre sulla casa adiacente a Porta Faul in cui visse a lungo e che tutti i viterbesi chiamano "la casa di Alfio".
All'incontro hanno preso parte l'assessora comunale Katia Scardozzi, il presidente provinciale dell'Anpi Enrico Mezzetti, Domenico Arruzzolo e Sergio Insogna dell'associazione di volontariato "Viterbo con amore", il drammaturgo, regista ed attore teatrale Pietro Benedetti, lo scrittore, ricercatore, docente e narratore di comunita' Antonello Ricci, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" Peppe Sini.
Sono stati condivisi la bozza della lettera che verra' prossimamente depositata al protocollo del Comune e un testo comprensivo dell'intero lavoro di scrittura della lapide cui hanno preso parte decine di persone nel corso di una serie di incontri presso la "Fattoria di Alice" generosamente ospitati dall'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia".
L'assessora Scardozzi effettuera' ora le opportune verifiche tecniche sull'iter amministrativo al fine di garantire il piu' adeguato espletamento della pratica autorizzativa.
E' speranza di tutte le associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario di Alfio Pannega che sia possibile collocare la lapide il 21 settembre 2025, nel centesimo anniversario della nascita dell'illustre concittadino.
*
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni sono assai grati all'assessora Scardozzi per il suo impegno affinche' l'intera citta' di Viterbo possa degnamente ricordare uno dei suoi figli migliori.
E siamo assolutamente certi che questo impegno e' condiviso dall'intera amministrazione comunale e dall'intero consiglio comunale, cosi' come dall'intera cittadinanza viterbese.
*
Alfio vive nell'impegno di ogni persona a salvare tutte le vite.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona a soccorrere, accogliere, assistere chiunque abbia bisogno di aiuto.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona a rispettare e difendere tutti gli esseri viventi e quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'intera umana famiglia.
Alfio vive ogni volta che tu fai la cosa giusta.
Nel ricordo di Alfio e di ogni persona buona sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 23 luglio 2025
* * *
Allegato primo: la bozza della lettera di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide
Di seguito riproduciamo il testo della bozza di lettera al Comune di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide, bozza condivisa nel corso della riunione del 23 luglio 2025.
Ecco il testo:
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanit
della bellezza e della libert
sempre lott per la dignit di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di 140 cm di larghezza per 55 cm di altezza e 3 cm di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
g) Si segnala altresi' che l'edificio e' gia' noto come "la casa di Alfio", e nella stessa comunicazione del Comune (cosi' come riportata dagli organi di stampa in numerosi articoli del 2024 e del 2025 riferiti ai lavori effettuati per il recupero dell'edificio e la sua utilizzazione per un "check point per i turisti") e' definita come tale; cosicche' la collocazione della lapide semplicemente ed opportunamente esplicita quanto gia' riconosciuto non solo dal comune sentire di tutti i viterbesi ma anche dall'istituzione rappresentativa della citta'.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide; e si richiede quindi - al termine di tutti i passaggi procedurali previsti - l'autorizzazione stessa.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, DATA
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
* * *
Allegato secondo: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Lu Min, Cena per sei, Orientalia, Roma, Gedi, Torino 2025, pp. 336, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Ayu Utami, Le donne di Saman, Metropoli d'Asia, Milano 2010, Gedi, Torino 2025, pp. 206, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, Feltrinelli, Milano, Rcs, Milano 2025, pp. 576, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5 del 29 luglio 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Sommario di questo numero:
1. Associazione "Respirare": Viterbo contro la guerra. Una riflessione sulla recente festa popolare dell'11 luglio
2. Gratitudine e solidarieta' per chi manifestera' il 17 luglio a Viterbo per la pace
3. "Contrastare la guerra con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega". Un incontro il 18 luglio a Viterbo
4. Mercoledi' 23 luglio l'incontro preliminare con l'assessora comunale competente per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega
5. Materiali per l'incontro del 23 luglio 2025 alle ore 11 presso l'assessorato comunale in via Garbini per la lapide per Alfio Pannega
6. Da una camera d'ospedale un anonimo caregiver plaude a una degna iniziativa
7. Si e' svolto mercoledi' 23 luglio 2025 a Viterbo l'incontro con l'assessora comunale Katia Scardozzi per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. DOCUMENTAZIONE. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": VITERBO CONTRO LA GUERRA. UNA RIFLESSIONE SULLA RECENTE FESTA POPOLARE DELL'11 LUGLIO
Tra le molte iniziative che si sono svolte a Viterbo in questi mesi contro la guerra e le stragi di esseri umani innocenti, stragi di cui sempre e solo ogni guerra consiste, vorremmo segnalare la piu' recente: quella di venerdi' 11 luglio alla "Fattoria di Alice" promossa dalle amiche e dagli amici del poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega nel giorno in cui ricorreva l'anniversario della nascita del centro sociale "Valle Faul" di cui Alfio fu protagonista (l'occupazione dell'ex-gazometro di Viterbo che da decenni era del tutto abbandonato avvenne l'11 luglio 1993) e nell'anno in cui ricorre il centenario della nascita dell'indimenticabile amico e compagno di tante lotte nonviolente in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani cosi' come in difesa dell'intero mondo vivente (Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, ed a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010; in questo 2025 lungo l'intero anno si stanno svolgendo molte iniziative in suo ricordo, tutte caratterizzate dall'impegno nonviolento per la pace e contro tutte le uccisioni, per salvare tutte le vite, per soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto).
L'11 luglio alla "Fattoria di Alice" a Viterbo, grazie alla generosa ospitalita' dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia", si e' tenuta una vera e propria festa popolare, con condivisione del pasto, teatro, musica, testimonianze, convivialita'.
Al cuore dell'incontro l'appello a far cessare tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
L'appello a rispettare la Costituzione della Repubblica italiana che "ripudia la guerra".
L'appello a rispettare la Carta delle Nazioni Unite (Onu) che condanna la guerra e alla guerra si oppone.
L'appello a rispettare la Dichiarazione universale dei diritti umani, che ad ogni essere umano riconosce il diritto alla vita e quindi il diritto a non essere ucciso.
Tutte le grandi testimonianze e tutti i grandi documenti filosofici, morali, giuridici e politici dell'umanita' condannano la guerra e le uccisioni, e chiamano tutti i popoli e tutti gli stati ad opporsi alla guerra e alle uccisioni; a costruire la pace che salva le vite; a disarmare e smilitarizzare i territori, le relazioni e le societa'; a risolvere tutti i conflitti attraverso il dialogo, la comprensione, la solidarieta', il diritto e la cooperazione internazionale; a dare aiuto a chiunque di aiuto abbia bisogno.
Al cuore dell'incontro dell'11 luglio a Viterbo, quindi, vi e' stato alto e forte l'appello a conoscere e scegliere la nonviolenza, che e' l'unica risorsa a disposizione dell'umanita' per contrastare efficacemente e quindi sconfiggere la guerra e la violenza; per realizzare la civile convivenza attraverso la responsabilita', la solidarieta' e la condivisione del bene e dei beni; per fare in modo che nessuna persona sia abbandona alla sofferenza e alla morte; per cercar di salvare tutte le vite.
*
In occasione della festa popolare in memoria di Alfio Pannega dell'11 luglio 2025 e' stato anche diffuso un testo di riflessione per un consapevole accostamento alla nonviolenza dal titolo "La nonviolenza illustrata ai frettolosi", testo che si allega in attach al presente comunicato, con invito a dare ad esso ulteriore diffusione.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 16 luglio 2025
2. DOCUMENTAZIONE. GRATITUDINE E SOLIDARIETA' PER CHI MANIFESTERA' IL 17 LUGLIO A VITERBO PER LA PACE
Carissimo Mario, e carissime e carissimi tutti del "Tavolo per la pace" di Viterbo,
come sapete mi e' impossibile essere presente alla manifestazione che avete organizzato per il 17 luglio a Viterbo contro la guerra, le stragi e il riarmo; ma voglio comunque esprimervi ancora una volta la mia piena gratitudine, il mio pieno apprezzamento, la mia piena solidarieta'.
Ogni iniziativa che si oppone alle guerre, alle stragi, alle uccisioni, e' benedetta e necessaria.
Ogni iniziativa che si oppone alle armi e alle organizzazioni armate e' benedetta e necessaria.
A Viterbo, soprattutto grazie alle amiche e agli amici di Alfio Pannega, in questi mesi ci sono state molte importanti iniziative nonviolente per la pace, e questo e' un bene, un bene vero, un bene grande.
Sarebbe bene che tutte le iniziative per la pace dichiarassero e testimoniassero in modo esplicito e nitido la scelta della nonviolenza, senza la quale non si contrasta la guerra e non si costruisce la pace.
Solo la nonviolenza contrasta la violenza in modo concreto e coerente.
Solo la nonviolenza si oppone a tutte le uccisioni.
Solo la nonviolenza riconosce ed invera tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Grazie di cuore, e forte un abbraccio
Peppe
Viterbo, 14 luglio 2025
3. DOCUMENTAZIONE. "CONTRASTARE LA GUERRA CON LA RESISTENZA NONVIOLENTA. RICORDANDO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA". UN INCONTRO IL 18 LUGLIO A VITERBO
La mattina di venerdi' 18 luglio 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza sul tema "Contrastare la guerra con la resistenza nonviolenta. Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega".
All'incontro hanno preso parte Paolo Arena e Peppe Sini, che di Alfio Pannega furono amici.
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Da alcuni mesi sta curando la realizzazione dell'"Archivio Alfio Pannega".
Peppe Sini e' il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", storica struttura nonviolenta viterbese; per oltre un quarto di secolo ha curato ogni giorno la redazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
*
Con Alfio Pannega contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Segnaliamo alcune delle principali prossime iniziative in memoria di Alfio Pannega
Tra le prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega durante questo centenario segnaliamo particolarmente le seguenti:
- la pubblicazione della seconda edizione (assai ampliata ed arricchita di nuovi documenti) della raccolta delle poesie di Alfio;
- il 21 settembre (centesimo anniversario della nascita di Alfio a Viterbo il 21 settembre 1925) un convegno commemorativo, possibilmente nella Sala Regia di Palazzo dei Priori;
- la collocazione di una lapide commemorativa di Alfio Pannega sulla casa a Porta Faul in cui abito' per molti anni;
- in autunno una mostra fotografica e documentaria itinerante.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 18 luglio 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
4. DOCUMENTAZIONE. MERCOLEDI' 23 LUGLIO L'INCONTRO PRELIMINARE CON L'ASSESSORA COMUNALE COMPETENTE PER AVVIARE L'ITER AMMINISTRATIVO PER LA LAPIDE CHE RICORDI ALFIO PANNEGA
Carissime e carissimi,
il Presidente provinciale dell'Anpi Enrico Mezzetti ha concordato con l'assessora comunale Katia Scardozzi l'incontro preliminare per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi Alfio Pannega sulla casa adiacente a Porta Faul in cui visse a lungo.
L'incontro avra' luogo mercoledi' 23 luglio 2025, alle ore 11, presso l'assessorato comunale in via Garbini.
La delegazione rappresentativa della associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario di Alfio Pannega dovrebbe essere la stessa che ha gia' incontrato l'assessora Scardozzi in aprile aprendo un dialogo assai proficuo che ha successivamente prodotto ottimi frutti, con le eccellenti dichiarazioni commemorative di Alfio della sindaca Frontini e dell'assessora Scardozzi diffuse il 30 aprile (in occasione del quindicesimo anniversario della scomparsa di Alfio) e il successivo patrocinio del Comune e relativa apprezzatissima partecipazione dell'assessora Scardozzi all'intitolazione ad Alfio dell'Emporio solidale in piazzale Porsenna l'8 maggio (iniziativa alla quale ha autorevolmente preso parte anche un rappresentante del Prefetto).
Segnaliamo in modo particolare l'omaggio ad Alfio delle istituzioni rappresentative della citta' di Viterbo e della Repubblica italiana in quanto espressione dell'intera cittadinanza e dell'intero popolo italiano, ma anche dello stato di diritto fondato sulla separazione dei poteri e sul primato delle leggi e della democrazia che invera e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, ordinamento giuridico democratico fondato sulla Costituzione della Repubblica italiana che e' stato esito prezioso della lotta antifascista di cui il giovane Alfio fu partecipe e che per l'intera sua vita continuo' a testimoniare con il suo impegno costante e generoso di solidarieta' e di opposizione alla violenza.
*
Di seguito riproduciamo il testo della lettera al Comune di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide, testo che sottoporremo preliminarmente all'assessora Scardozzi prima di depositarlo al protocollo comunale: confidiamo che il testo sia gia' del tutto adeguato, ma se fosse necessario apportare delle modifiche riteniamo che nell'incontro con l'assessora, anche attraverso l'eventuale opportuna consultazione dei funzionari comunali preposti, si possa addivenire al testo migliore possibile affinche' l'iter della pratica amministrativa possa essere svolto nel migliore dei modi, sostenuto altresi' dal consenso unanime dell'intero Consiglio Comunale e dell'intera citta' di Viterbo.
Ecco il testo:
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanit
della bellezza e della libert
sempre lott per la dignit di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di 140 cm di larghezza per 55 cm di altezza e 3 cm di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
g) Si segnala altresi' che l'edificio e' gia' noto come "la casa di Alfio", e nella stessa comunicazione del Comune (cosi' come riportata dagli organi di stampa in numerosi articoli del 2024 e del 2025 riferiti ai lavori effettuati per il recupero dell'edificio e la sua utilizzazione per un "check point per i turisti") e' definita come tale; cosicche' la collocazione della lapide semplicemente ed opportunamente esplicita quanto gia' riconosciuto non solo dal comune sentire di tutti i viterbesi ma anche dall'istituzione rappresentativa della citta'.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide; e si richiede quindi - al termine di tutti i passaggi procedurali previsti - l'autorizzazione stessa.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, DATA
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
*
Un cordiale saluto a tutte e tutti,
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 19 luglio 2025
* * *
Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
5. DOCUMENTAZIONE. MATERIALI PER L'INCONTRO DEL 23 LUGLIO 2025 ALLE ORE 11 PRESSO L'ASSESSORATO COMUNALE IN VIA GARBINI PER LA LAPIDE PER ALFIO PANNEGA
Carissime e carissimi,
vi inviamo, allegati in attach, alcuni materiali per l'incontro del 23 luglio 2025 alle ore 11 presso l'assessorato comunale in via Garbini per la lapide per Alfio Pannega.
Grazie di cuore dell'attenzione e della solidarieta'.
Nel ricordo di Alfio opporsi al male facendo il bene.
Nel ricordo di Alfio opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Nel ricordo di Alfio opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Nel ricordo di Alfio soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Alfio difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 20 luglio 2025
6. DOCUMENTAZIONE. DA UNA CAMERA D'OSPEDALE UN ANONIMO CAREGIVER PLAUDE A UNA DEGNA INIZIATIVA
Ho letto che questo mercoledi' 23 luglio si svolgera' un incontro al Comune di Viterbo per avviare l'iter amministrativo per collocare una lapide che ricordi Alfio Pannega su quella che per tutti i viterbesi e' "la casa di Alfio" a Porta Faul.
Esprimo con tutto il cuore apprezzamento e sostegno all'iniziativa, e credo che tutti i viterbesi condividano il medesimo sentimento.
Alfio Pannega per tutta la cittadinanza di Viterbo e' un luminoso esempio di dignita' e di bonta', e ricordarlo e' un onore per la citta' intera.
*
E' stato un poeta e un cultore dei grandi poeti della letteratura italiana: chi lo ha sentito declamare Dante ricorda quell'esperienza con la piu' viva commozione.
E' stato un uomo coraggiose e generoso che sempre ha lottato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente, quest'unico mondo vivente che e' la casa comune dell'umanita', di cui come umana famiglia siano tutte e tutti parte e custodi.
E' stato un educatore per innumerevoli giovani che per decenni frequentandolo nell'esperienza di volontariato del centro sociale "Valle Faul" da lui hanno appreso il rispetto per ogni essere vivente, il ripudio della guerra e della violenza, il dovere della solidarieta' e della condivisione, a cominciare dal dare ospitalita' a chi non ha un tetto, dal condividere il proprio pane con chiunque abbia fame; hanno appreso da lui la nonviolenza come scelta di vita e come politica liberatrice, come impegno intellettuale, morale e civile per il bene comune dell'umanita'.
*
Alfio Pannega era il buon samaritano.
A cento anni dalla nascita, a quindici anni dalla morte, qui e adesso, ricordare Alfio infine e' anche il modo migliore - giusto e necessario - con cui Viterbo puo' far sentire la sua voce contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni; il modo migliore - giusto e necessario - per ribadire che uccidere e' sempre un male, che ogni vittima ha il volto di Abele, e che salvare tutte le vite e' il primo dovere.
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Io che scrivo queste righe sono un vecchio amico di Alfio; da alcuni anni dedico la quasi totalita' del mio tempo ad assistere una persona non piu' autosufficiente; vivo a Viterbo ormai da mezzo secolo e per avventura sono nato proprio il giorno della festa di Santa Rosa. Sono quindi una persona come tutti, che fa le cose che fanno tutti, e che come tutti i viterbesi sono grato ad Alfio e vorrei che fosse degnamente ricordato, ora e negli anni a venire: a questo serve una lapide che ne serbi la memoria e ne prolunghi la testimonianza e l'appello.
Un anonimo caregiver
Da una camera di un ospedale di Viterbo, il 22 luglio 2025
7. DOCUMENTAZIONE. SI E' SVOLTO MERCOLEDI' 23 LUGLIO 2025 A VITERBO L'INCONTRO CON L'ASSESSORA COMUNALE KATIA SCARDOZZI PER AVVIARE L'ITER AMMINISTRATIVO PER LA LAPIDE CHE RICORDI ALFIO PANNEGA
La mattina di mercoledi' 23 luglio 2025 presso l'ufficio dell'assessora comunale Katia Scardozzi in via Garbini a Viterbo si e' svolto l'incontro preliminare per avviare l'iter amministrativo per la lapide che ricordi il poeta viterbese Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) da porre sulla casa adiacente a Porta Faul in cui visse a lungo e che tutti i viterbesi chiamano "la casa di Alfio".
All'incontro hanno preso parte l'assessora comunale Katia Scardozzi, il presidente provinciale dell'Anpi Enrico Mezzetti, Domenico Arruzzolo e Sergio Insogna dell'associazione di volontariato "Viterbo con amore", il drammaturgo, regista ed attore teatrale Pietro Benedetti, lo scrittore, ricercatore, docente e narratore di comunita' Antonello Ricci, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace" Peppe Sini.
Sono stati condivisi la bozza della lettera che verra' prossimamente depositata al protocollo del Comune e un testo comprensivo dell'intero lavoro di scrittura della lapide cui hanno preso parte decine di persone nel corso di una serie di incontri presso la "Fattoria di Alice" generosamente ospitati dall'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia".
L'assessora Scardozzi effettuera' ora le opportune verifiche tecniche sull'iter amministrativo al fine di garantire il piu' adeguato espletamento della pratica autorizzativa.
E' speranza di tutte le associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario di Alfio Pannega che sia possibile collocare la lapide il 21 settembre 2025, nel centesimo anniversario della nascita dell'illustre concittadino.
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Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni sono assai grati all'assessora Scardozzi per il suo impegno affinche' l'intera citta' di Viterbo possa degnamente ricordare uno dei suoi figli migliori.
E siamo assolutamente certi che questo impegno e' condiviso dall'intera amministrazione comunale e dall'intero consiglio comunale, cosi' come dall'intera cittadinanza viterbese.
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Alfio vive nell'impegno di ogni persona a salvare tutte le vite.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona a soccorrere, accogliere, assistere chiunque abbia bisogno di aiuto.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni.
Alfio vive nell'impegno di ogni persona a rispettare e difendere tutti gli esseri viventi e quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'intera umana famiglia.
Alfio vive ogni volta che tu fai la cosa giusta.
Nel ricordo di Alfio e di ogni persona buona sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 23 luglio 2025
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Allegato primo: la bozza della lettera di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide
Di seguito riproduciamo il testo della bozza di lettera al Comune di richiesta di autorizzazione alla collocazione della lapide, bozza condivisa nel corso della riunione del 23 luglio 2025.
Ecco il testo:
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanit
della bellezza e della libert
sempre lott per la dignit di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di 140 cm di larghezza per 55 cm di altezza e 3 cm di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
g) Si segnala altresi' che l'edificio e' gia' noto come "la casa di Alfio", e nella stessa comunicazione del Comune (cosi' come riportata dagli organi di stampa in numerosi articoli del 2024 e del 2025 riferiti ai lavori effettuati per il recupero dell'edificio e la sua utilizzazione per un "check point per i turisti") e' definita come tale; cosicche' la collocazione della lapide semplicemente ed opportunamente esplicita quanto gia' riconosciuto non solo dal comune sentire di tutti i viterbesi ma anche dall'istituzione rappresentativa della citta'.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide; e si richiede quindi - al termine di tutti i passaggi procedurali previsti - l'autorizzazione stessa.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, DATA
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Allegato secondo: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.
8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riedizioni
- Lu Min, Cena per sei, Orientalia, Roma, Gedi, Torino 2025, pp. 336, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Ayu Utami, Le donne di Saman, Metropoli d'Asia, Milano 2010, Gedi, Torino 2025, pp. 206, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno yogi, Feltrinelli, Milano, Rcs, Milano 2025, pp. 576, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5 del 29 luglio 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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