[Nonviolenza] Telegrammi. 5603



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5603 del 21 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Fermare le stragi, salvare le vite: abolire le guerre, gli eserciti, le armi
2. "Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, contro tutte le guerre e le uccisioni": il 21 giugno alla "Fattoria di Alice". Con tre nuovi contributi per la lapide a Valle Faul. E tre nuove testimonianze
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. Alcune poesie di Ingeborg Bachmann
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'

1. L'ORA. FERMARE LE STRAGI, SALVARE LE VITE: ABOLIRE LE GUERRE, GLI ESERCITI, LE ARMI

La salvezza dell'umanita' questo richiede: che insorgano nonviolentemente i popoli contro tutti i poteri assassini per salvare tutte le vite.
Fermare le stragi, salvare le vite: abolire le guerre, gli eserciti, le armi.
Pace, disarmo, smilitarizzazione: la nonviolenza e' l'unica politica che puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

2. INIZIATIVE. "RICORDANDO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA, CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI": IL 21 GIUGNO ALLA "FATTORIA DI ALICE". CON TRE NUOVI CONTRIBUTI PER LA LAPIDE A VALLE FAUL. E TRE NUOVE TESTIMONIANZE

Sabato 21 giugno a Viterbo
Sabato 21 giugno presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, a Viterbo, per iniziativa delle amiche e degli amici di Alfio in collaborazione con l'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") che generosamente ci ospita e ci sostiene si svolgera' un incontro in ricordo di Alfio Pannega: "Ricordando il poeta antifascista nonviolento Alfio Pannega, contro tutte le guerre e le uccisioni".
Per l'intera sua vita Alfio Pannega testimonio' l'orrore della guerra che aveva vissuto in giovane eta', e si impegno' costantemente contro tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni, per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione.
Nel corso dell'incontro proseguira' anche l'esperienza di "scrittura collettiva" iniziata il 7 giugno: da tutti i contributi ricevuti si cerchera' di ricavare un testo unico da proporre al Comune come lapide per ricordare Alfio da collocare sulla facciata della casa in cui visse molti anni, dapprima in solitudine e poi con le sue compagne ed i suoi compagni di vita e di lotta del centro sociale "Valle Faul" al cui interno la casa si trovava.
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Un nuovo incontro il 25 giugno a Viterbo
Il 25 giugno a Viterbo, con inizio alle ore 18,30, nello spazio di aggregazione sociale giovanile "Lo spiffero", in via della Volta Buia 51, promossa dalla sezione studenti dell'Anpi di Viterbo "Aldo Laterza", dalla Rete degli studenti Percorso, dalla sezione dell'Anpi di Viterbo "Nello Marignoli" e dal Comitato provinciale dell'Anpi, si svolgera' un'iniziativa in ricordo di Alfio Pannega con la rappresentazione dello spettacolo di Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io" ad Alfio dedicato.
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L'11 luglio nell'anniversario della nascita del centro sociale "Valle Faul"
Un nuovo incontro commemorativo di Alfio si svolgera' l'11 luglio, nell'anniversario della nascita (l'11 luglio 1993) del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul". Il programma e' in corso di definizione.
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Altri contributi per la lapide in memoria di Alfio ed altri ricordi ancora
Diffondiamo alcuni ulteriori contributi per la successiva realizzazione (col metodo della "scrittura collettiva" della scuola di Barbiana) della lapide in memoria di Alfio Pannega da collocare sulla facciata della casa adiacente Porta Faul in cui a lungo visse.
E diffondiamo anche altri ricordi di Alfio da parte di persone amiche.
Invitiamo tutte le persone che hanno conosciuto Alfio e gli hanno voluto bene ad inviarci i loro ricordi a questi indirizzi di posta elettronica: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Raccolta di fondi per la pubblicazione del libro di e su Alfio
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
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Con Alfio contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita

Viterbo, 19 giugno 2025

* * *

1. Ultimi contributi al 19 giugno

In questa casa visse
Alfio Pannega
Poeta antifascista
Esempio di umanità e solidarietà
Difensore dei diritti di tutti gli esseri umani
Amante della bellezza e della libertà

Giselle

***

In questa casa visse
accanto alla torre del Vignola a ridosso delle mura
tra le mille leggende della valle di Faul l'ultima leggenda:
Alfio Pannega
che sfidò i mostri della barbarie, della distruzione della biosfera, della guerra

Alla fine pacificamente vinse
lasciando una Viterbo migliore

Fu maestro nonviolento poeta lavoratore ecosostenibile

Questa lapide insieme alla memoria ne è la testimonianza
e la tua città

Luciano

***

In questa casa visse
Alfio Pannega.
In lui
Amore del tempo,
che scolpiva il suo volto.
In lui
Amore della comunità,
di cui egli incarnò poetica memoria.

Riccardo

* * *

2. Precedenti contributi

Non avrei mai immaginato di dover dire addio ad Alfio. Ci manca terribilmente e spesso vorrei tornare indietro per ritrovare di nuovo il suo sorriso per dirgli ancora una volta quanto è stato importante per tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato.

In molti non avrebbero mai pensato di dover dire addio ad Alfio. E' stato importante per la città di Viterbo.
Non era solo l'uomo della raccolta del cartone ma era il poeta e il saggio della nostra città.

Alfio, persona buona e onesta. Il suo esempio è fonte di ispirazione per chi lo ha conosciuto e stimato. Alfio con il suo semplice modo di vivere sopravviverà nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo.

Alfio, persona buona e onesta. La sua assenza si percepisce, i suoi versi mancano a molti. Alfio la tua essenza e il tuo ricordo sopravviveranno nella memoria di quanti ti hanno conosciuto e stimato per il tuo modo semplice di affrontare la vita.

Alfio ha vissuto saggiamente, è stato un uomo che ha lottato vivendo senza mai nulla chiedere, donando tutto se stesso agli altri.

Federico

***

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta di gentilezza,
sorriso che sfida,
pianta di madre nell'ombra
dolce di sogni, leggero di luce
trama di senso, di danza, di pace.

Valentina

***

In questa casa visse Alfio Pannega
grande uomo, poeta a braccio
è nel ricordo di tutti noi

la sua memoria resta per sempre
nei nostri cuori viva e luminosa

Antonietta

***

In questa casa visse Alfio Pannega
che lottò per vivere, amò la sua gente e morì povero ma non solo.
Che non abbassò la testa di fronte alle asperità della vita, alla vacuità del potere, alla possibilità di un Dio.
La povertà gli fu compagna, la poesia amante.
I suoi amici sono il suo lascito.

Domenico

***

Qui visse Alfio Pannega
menestrello della strada
poeta della democrazia
e della gentilezza per tutti i viterbesi

Fabrizio

***

In questa casa visse Alfio Pannega, figlio di Caterina
libero pensatore e amico della città
appassionato della natura
amante degli animali
innamorato della poesia
costruttore di pace tra gli uomini

Gigi e Lella

***

In questa casa visse l'antifascista, poeta, nonviolento Alfio Pannega.
La poesia, che consente di trovare l'impossibile sintesi di fronte alla morte, è stata una delle sue compagnie sicure.

Giulio

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
poeta
antifascista
attraversò la vita amandola
e amando tutte le creature
per ognuno ci fu lo sguardo dei suoi occhi di cielo

Linda

***

Mentre il mondo andava in pezzi
Qui viveva, amava, scriveva
Il poeta Alfio Pannega.
Ci insegnava come tenere insieme i cocci dell'umanità
nonostante le ingiustizie e le guerre.

Luca

***

In questa casetta dimorò per lunghi anni Alfio Pannega
che visse la vita pienamente,
libero dal sistema e capace
di regalare sorrisi e poesie a tutti i cittadini.

Uomo forte, coraggioso, amante
della natura e degli animali,
fece di questa casa un vero e proprio rifugio.

... questo è quello che, al momento, mi viene da scrivere senza farmi prendere dall'emozione. Alfio rappresenta, per me, un mondo a parte!

Rita

***

In questa casa visse
Alfio Pannega,
Persona generosa,
Coscienza ecologica di questa città,
Poeta innamorato,
Amico di ogni forma di vita,
Bello come un bosco.

Alfonso

***

(prima stesura)

Alfio
Nutrito da un incantevole stupore

*

(seconda stesura)

Alfio Pannega
Poeta, antifascista
Ha diffuso l'anima dagli occhi al mondo
Cuore nutrito da incanto
Uomo raro

Andrea

***

Qui riposa Alfio Pannega
un uomo che non inseguì l'effimero,
ma accolse la vita così com'era,
scoprendo nella semplicità
il volto della saggezza

Davide

***

(prima stesura)

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.

*

(seconda stesura: variazioni)

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa fra le spine
Poeta popolare
Antifascista
Fratello degli ultimi.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce libera
Antifascista, fratello.
Una bacca rossa tra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare, antifascista
Fratello degli ultimi
Rosso frutto nato tra le spine.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa tra le spine
Poeta popolare e spirito libero
Resistente
Fratello di lotte e di sogni giovanili.

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce antifascista
Fratello degli ultimi
Una bacca rossa tra le spine.

Giorgio

***

In questa casa visse
Alfio Pannega
Uomo libero
condivideva il pane e i versi
della natura conoscitore
soffiava vento di speranza
per un'umanità più giusta.

Marco e Paola

***

In questa casa visse Alfio Pannega
uomo semplice di spiccato senso morale e umano
gli animali e le piante suoi fratelli da rispettare
amo' la vita fino agli ultimi giorni

Mariella

***

Alfio, uomo del popolo
fiero poeta civile
amore per i compagni, le persone, gli animali
presenza consapevole
lucido testimone

Nicoletta

***

Basta una goccia per trasmettere tutta la memoria dell'oceano
Basta un  fugace sguardo per indovinare una presenza
Basta  un respiro per mescolare  tutta l'aria del mondo
Basta una impronta per riconoscere un passaggio sulla terra
Basta un singolo pensiero per ritrovare Alfio Pannega

Paolo

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
Ha reso fertili terreni e cuori
Ha donato tutto di sé senza finzioni
Fiero compagno antifascista
Padre e figlio di questa dura città
Uomo dallo sguardo limpido come l'acqua.

Sara

***

In questa casa posta nella Valle Faul
lunga "una buona corsa di cavallo, e larga poco meno che la metà"
sede di attività economiche vitali per la città
tra gli orti irrigui che fiancheggiavano il fosso Urcionio
tra felci, pervinche, villucchioni, centauree, borraggini,
gioiose corone di succiamele e impenetrabili canneti
ha vissuto gran parte della propria vita Alfio Pannega
emblema di alacre lavoratore, di libero pensatore e di portatore di pace.

Note
riga 2: Feliciano Bussi "Istoria della città di Viterbo", p. 75.
riga 3: secondo me va contestualizzata la figura di Alfio e la sua casa attigua alle Officine del gas (piena di operai altrettanto alacri e disagiati) e di fronte al mattatoio comunale idem come sopra
riga 5 e 6: Antonelli G., L’Urcionio, in "Latina Gens - Rivista mensile del Lazio, dell'Umbria e della Sabina", Roma, 1930, pp. 387–390.

Silvio

* * *

3. Primi contributi del 7 giugno

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta popolare
antifascista
strenuo difensore dei diritti umani
custode e innamorato della natura
stella polare per tutti

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo del popolo
simbolo della cultura
che libera dalle costrizioni
in semplicita' e sensibilita'
fiamma d'amore per la natura

***

Qui visse Alfio Pannega
conoscenza nostra che non si nega

***

In questa casa
lungamente visse
Alfio Pannega
poeta antifascista
combattente per la giustizia
per l'umanita' intera

***

In questa casa visse Alfio
era una persona brava
era una persona umile
[qui tre righe che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]
Alfio era amico di tutti
[qui una riga che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
un grande esempio da seguire
per tutti noi

***

In questa casa Alfio
ha abitato e vissuto
con i compagni e le compagne del centro
in particolare Lucianino
Mario Claudio Antonietta
Giselle e tutta la famiglia

Alfio era un signore
di spirito animo e cuore
e di grande spessore umano

***

...
hai respirato l'aria di Galiana
qualcuno certamente te lo disse
...
[il manoscritto e' incompleto e di difficile lettura, ma l'autore - drammaturgo, regista ed attore - ha improvvisato una perfetta ottava a braccio; contiamo quindi che lui stesso la trascrivera' e la mettera' a disposizione]

***

In questa casa lungamente visse
Alfio anima buona e gentile
simbolo
di amore per la natura
di liberta' dei giovani
di amore per la cultura
poeta libero

***

Qui visse Alfio con i suoi cani
grande amico compagno e poeta
con cui ebbi la fortuna di condividere
molti anni della mia vita

Ciao Alfio

***

Alfio Pannega in questa casa visse
donando amore a tutte le persone
agli animali alle piante al mondo intero

***

Questo abbiamo pensato
quando Alfio ci ha lasciato:
speriamo che vada dalla mamma
e possano per sempre stare insieme

***

In questa casa lungamente visse
il grande Alfio Pannega
ti ho conosciuto grazie ai tuoi cantastorie
e adesso anche io ti ricordo
affabile umile generoso di gran cuore
devoto alla cultura alla natura e ai giovani

***

Io non conoscevo Alfio Pannega
e dire qualcosa di lui lo trovo difficile
ma oggi sentendo parlarne ancora
ricordo che era un uomo buono

***

In questa casa visse Alfio Pannega
con noi passeggia ancora mano nella mano
con tanto amore tanta pace e tanta
serenita' ci vuole ancora bene

Alfio sei tra le nostre braccia
Alfio sei tra di noi

***

A uno dei miei padri

Un passo dietro ad un altro passo
a contare la vita dell'orto
curvo come torri centenarie
mani callose abbarbicate
alla Terra, e sudore di Alfio
che alimenta la vita

***

Alfio

che la natura gli animali e le piante
ti accompagnino nel tuo viaggio

e che il ricordo vivo
dei tuoi compagni rimanga nei cuori

salutami il veliero
auguri Alfio

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
che a nessuno nulla negava
con tutti legava e a tutti donava

Resta nel nostro cuore

***

In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo libero compagno combattente

resterai per sempre vivo
in ogni pensiero resistente

***

In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
amante degli animali
- cani e gatti soprattutto -
e delle persone.

Poeta, se aveva un tozzo di pane
lo divideva con il prossimo. Amante
delle piante della natura e della vita.

***

Caro Alfio riposa in pace
perche' noi siamo tutti con te
sperando che Gesu' ti riporti in vita
noi tutti siamo vicino a te
pace e beatitudine

Ciao

***

In questa casa visse il signor Alfio
amante degli animali e delle persone e della vita

* * *

4. XXX nuove testimonianze

Filippo ricorda Alfio

Alfietto, qualche anno è passato.
La mia età non mi ha dato occasione di avere ricordi della tua eroica gioventù. Ti conobbi già curvo e stanco, ma sempre attento.
Sempre pronto a rispondere a quella banda di mascalzoni che eravamo, ti prendevamo in giro per giocare e tu al gioco ci stavi, e quanto a tono rispondevi!
Di certo non erano le muse ad ispirarti in quelle occasioni.
Poi, in un momento qualunque di uno di quei pomeriggi di follia e condivisione tutto si fermava, tutti quei caproni capivano che un dono sarebbe arrivato, e da quella bocca non più improperi ma un canto vero, duro e meraviglioso.
Parole vergate con mani callose che odoravano di terra e fiori, di fame e di speranza.
Alfio, la vita non ti ha regalato nulla ma tu le hai reso tanto.
Se da questa zucca vuota ogni tanto mi scappa qualche endecasillabo lo devo a te.
Tu che non avevi niente mi hai donato l'unica cosa che nessuno mi toglierà.
Grazie Alfio.
Non lacrime ma gioia al tuo ricordo.

Filippo

***

Riccardo Paccosi: Domande e risposte per ricordare Alfio Pannega

Come ho conosciuto il centro sociale: occupandolo nel luglio del 1993 insieme ad altri amici.
Quali caratteristiche, attivita' o iniziative del centro sociale ho apprezzato di piu': le iniziative artistico-culturali.
Quali esperienze ho condiviso particolarmente: tutta la costruzione dell'autogestione nel primo anno di vita del centro.
Come ho conosciuto Alfio: il giorno dell'occupazione, in cui venne a salutarci e conoscerci, per quindi subito unirsi a noi.
Quali caratteristiche di Alfio mi hanno colpito di piu': l'onestà intellettuale, la completa assenza di risentimento verso la vita e verso il prossimo.
Cosa mi ha colpito di piu' del rapporto di Alfio con il centro sociale: l'adesione spontanea e immediata al progetto di autogestione, senza che la differenza di età pesasse minimamente.
Cosa mi ha colpito di piu' del rapporto di Alfio con la citta' di Viterbo: l'esserne stato la memoria poetica.
Cosa mi ha colpito di piu' del rapporto di Alfio con le persone che incontrava: la sincerità, l'assenza di calcolo o malevolenza.
Cosa mi ha colpito di piu' del rapporto di Alfio con gli animali, con le piante e con la natura: la sensibilità empatica che diveniva immediatamente espressione poetica.
Cosa mi ha colpito di piu' del rapporto di Alfio con la storia dell'umanita', con la cultura, la letteratura, la poesia, la musica: la verifica della possibilità che la cultura e l'amore per la cultura possano essere retaggio acquisito dall'ambiente, dalla vita, anche in assenza di formazione scolastica.
Cosa mi ha colpito di piu' della sua condizione esistenziale, della sua riflessione morale, della sua capacita' di comprensione e generosita', del suo impegno culturale, sociale e politico; dell'intrecciarsi in lui della gioia di vivere, la denuncia delle ingiustizie, l'impegno di solidarieta', la lotta nonviolenta per i diritti di tutte e tutti, l'opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni, la difesa del mondo vivente; e cosa credo di aver capito o imparato da Alfio, cosa ha lasciato in me averlo conosciuto: l'onestà intellettuale intrecciata alla completa assenza di risentimento verso il mondo e verso l'umanità. Anche l'impegno politico, in Alfio esprimeva più istanza di comunione che di contrapposizione. Egli manifestava una percezione della vita ove c'è solo l'affermazione e quindi, in definitiva, dove c'è solo l'amore.
Quali sue conversazioni e quali sue azioni ricordo particolarmente: tutte le espressioni artistiche e culturali denotanti antica sapienza: dalla memorizzazione di Canti della Divina Commedia, alla capacità d'improvvisare rime poetiche.
Cosa lascia in dono Alfio a Viterbo e all'umanita': la testimonianza del fatto che nella connessione tra esistenza e poesia risiede la speranza di salvezza per l'uomo.

Riccardo Paccosi

***

Andrea Seki ricorda Alfio Pannega

Alfio: una persona che io non potró mai dimenticare: la poesia vivente che era! E la commozione che provo ancora oggi vedendolo ancora davanti ai miei occhi come se fosse ieri è difficile da comunicare.
La poesia, l'umiltà profonda di Alfio, la sua testardaggine proverbiale, la sua umanità e la profonda empatia e compassione che era capace di sentire, sono oggi sentimenti che non esistono più.
La gioia di vederlo danzare tra noi nei concerti che si organizzavano al CSOA resteranno momenti scritti dell'eternità delle stelle nell'eternità dei sentimenti del mio e dei nostro cuore.
La memoria di Alfio resterà per me una memoria per sempre viva, che non morirà con il tempo ma brillerà di quella semplice, umile ma potente verità che lui incarnava: e la verità non muore.

Andrea Seki

3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. MAESTRE. ALCUNE POESIE DI INGEBORG BACHMANN
[I seguenti testi - gia' piu' volte ripubblicati nel nostro notiziario - sono estratti da Ingeborg Bachmann, Poesie, Guanda, Parma 1978, Tea, Milano 1996 (traduzioni di Maria Teresa Mandalari) e da Ingeborg Bachmann, Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999 (traduzioni di Luigi Reitani).
Ingeborg Bachmann, scrittrice e poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973) di straordinaria bellezza e profondita', maestra di pace e di verita'. Tra le opere di Ingeborg Bachmann: versi: Il tempo dilazionato; Invocazione all'Orsa Maggiore; Poesie. Racconti: Il trentesimo anno; Tre sentieri per il lago. Romanzi: Malina. Saggi: L'elaborazione critica della filosofia esistenzialista in Martin Heidegger; Ludwig Wittgenstein; Cio' che ho visto e udito a Roma; I passeggeri ciechi; Bizzarria della musica; Musica e poesia; La verita' e' accessibile all'uomo; Il luogo delle donne. Radiodrammi: Un affare di sogni; Le cicale; Il buon Dio di Manhattan. Saggi radiofonici: L'uomo senza qualita'; Il dicibile e l'indicibile. La filosofia di Ludwig Wittgenstein; La sventura e l'amore di Dio. Il cammino di Simone Weil; Il mondo di Marcel Proust. Sguardi in un pandemonio. Libretti: L'idiota; Il principe di Homburg; Il giovane Lord. Discorsi: Luogo eventuale; Letteratura come utopia. Prose liriche: Lettere a Felician. Opere complete: Werke, 4 voll., Piper, Muenchen-Zuerich. Interviste e colloqui: Interview und Gespraeche, Piper, Muenchen-Zuerich. In edizione italiana cfr. almeno: Poesie, Guanda, 1987, Tea, Milano 1996; Invocazione all'Orsa Maggiore, SE, Milano 1994, Mondadori, Milano 1999; Il dicibile e l'indicibile. Saggi radiofonici, Adelphi, Milano 1998; Il buon Dio di Manhattan, Adelphi, Milano 1991; Il trentesimo anno, Adelphi, Milano 1985, Feltrinelli, Milano 1999; Tre sentieri per il lago, Adelphi, Milano 1980, Bompiani, Milano 1989; Malina, Adelphi, Milano 1973; Il caso Franza, Adelphi, Milano 1988; La ricezione critica della filosofia di Martin Heidegger, Guida, Napoli 1992; In cerca di frasi vere, Laterza, Roma-Bari 1989; Letteratura come utopia. Lezioni di Francoforte, Adelphi, Milano 1993. Su Ingeborg Bachmann un'ampia bibliografia di base e' nell'apparato critico dell'edizione italiana di Invocazione all'Orsa Maggiore, cit.]

Il tempo dilazionato

S'avanzano giorni piu' duri.
Il tempo dilazionato e revocabile
gia' appare all'orizzonte.
Presto dovrai allacciare le scarpe
e ricacciare i cani ai cascinali:
le viscere dei pesci nel vento
si sono fatte fredde.
Brucia a stento la luce dei lupini.
Lo sguardo tuo la nebbia esplora:
il tempo dilazionato e revocabile
gia' appare all'orizzonte.

Laggiu' l'amata ti sprofonda nella sabbia,
che le sale ai capelli tesi al vento,
le tronca la parola,
le comanda di tacere
la trova mortale
e proclive all'addio
dopo ogni amplesso.

Non ti guardare intorno.
Allacciati le scarpe.
Rimanda indietro i cani.
Getta in mare i pesci.
Spengi i lupini!

S'avanzano giorni piu' duri.

*

Tutti i giorni

La guerra non viene piu' dichiarata,
ma proseguita. L'inaudito
e' divenuto quotidiano. L'eroe
resta lontano dai combattimenti. Il debole
e' trasferito nelle zone del fuoco.
La divisa di oggi e' la pazienza,
medaglia la misera stella
della speranza, appuntata sul cuore.

Viene conferita
quando non accade piu' nulla,
quando il fuoco tambureggiante ammutolisce,
quando il nemico e' divenuto invisibile
e l'ombra d'eterno riarmo
ricopre il cielo.

Viene conferita
per la diserzione dalle bandiere,
per il valore di fronte all'amico,
per il tradimento di segreti obbrobriosi
e l'inosservanza
di tutti gli ordini.

*

Nella bufera di rose

Ovunque ci volgiamo nella bufera di rose,
la notte e' illuminata di spine, e il rombo
del fogliame, cosi' lieve poc'anzi tra i cespugli,
ora ci segue alle calcagna.

*

Discorso ed epilogo

Non varcare le nostre labbra,
parola che semini il drago.
E' vero, l'aria e' soffocante,
la luce schiuma di acidi e fermenti,
sulla palude nereggia un velo di zanzare.

Ama le bicchierate la cicuta.
E' in mostra una pelle di gatto:
la serpe s'avventa soffiando,
lo scorpione inizia la danza.

Non raggiungere le nostre orecchie,
fama dell'altrui colpa:
parola, muori nella palude
da cui la pozzanghera sgorga.

Parola, stai al nostro fianco
tenera di pazienza
e d'impazienza. Bisogna
che questa semina abbia fine!

Non domera' la bestia colui che ne imita il verso.
Chi rivela segreti d'alcova, rinunzia per sempre all'amore.
La parola bastarda serve al frizzo per immolare uno stolto.

Chi ti richiede un giudizio su questo straniero?
Se non richiesto lo formuli, prosegui tu il suo cammino
da una nottata all'altra con le sue piaghe ai piedi: va'! e non ritornare.

Parola, sii nostra,
libera, chiara, bella.
Certo, dovra' avere fine
ogni cautela.

(Il gambero si ritrae,
la talpa dorme troppo,
l'acqua dolce dissolve
la calce, che pietre ha filato).

Vieni, benevolenza fatta di voci e d'aliti,
questa bocca fortifica
quando la sua fralezza
si inorridisce e inceppa.

Vieni e non ti negare,
poiche' in conflitto siamo con tanto male.
Prima che sangue di drago protegga l'avversario
questa mano cadra' dentro il fuoco.
O mia parola, salvami!

*

Prender paese

Nella terra del pascolo giunsi
quand'era gia' notte,
fiutando le cicatrici nei prati
e il vento, prima che si levasse.
L'amore piu' non pascolava,
le campane erano spente
e i cespugli affranti.

Un corno piantato nel terreno,
ostinato dalla guidaiola,
confitto nel buio.

Dalla terra lo presi,
al cielo lo levai
con piena forza.

Per colmare
questo paese con suoni
soffiai nel corno,
volendo nel vento incombente
e tra steli increspati
vivere di ogni origine!

*

Colle di cocci

Giardini in amplessi col gelo -
il pane bruciato nei forni -
fiabesco il serto di messi
e' miccia tra le tue mani.

Taci! Conserva i tuoi stracci,
le frasi, sgomente di lacrime,
ai piedi del colle di cocci
che i solchi sempre succinge.

Se tutte le brocche s'infrangono,
che resta nella brocca del pianto?
Giu' in basso crepe roventi
e lingue guizzanti di fuoco.

Si creano ancora vapori
tra clamori di acqua e di fuoco.
O scala di nubi, di frasi,
affidata al monte dei cocci!

*

Ombre rose ombre

Sotto un cielo straniero
ombre rose
ombre
su una terra straniera
tra rose e ombre
in un'acqua straniera
la mia ombra

*

Dai Canti lungo la fuga

XV.

L'amore ha un trionfo e la morte ne ha uno,
il tempo e il tempo che segue.
Noi non ne abbiamo.

Solo tramontare intorno a noi di stelle. Riflesso e silenzio.
Ma il canto sulla polvere dopo,
alto si levera' su di noi

5. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- C. W. Ceram, Il primo americano. Archeologia e preistoria del Nordamerica, Einaudi, Torino 1972, pp. XXIV + 374 (+ 56 illustrazioni fuori testo).
- Mario Marchiori (a cura di), Il puma e il condor. Miti e leggende delle Ande e della Terra del Fuoco scelti, tradotti e commentati da Mario Marchiori, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1999, pp. 416.
- Fra' Ramon Pane', Le antichita' degli indiani, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Milano) 1992, pp. 254.
- James Welch with Paul Stekler, Killing Custer. The Battle of the Little Big Horn and the Fate of the Plains Indians, Norton, New York 1994, Penguin, New York 1995, pp. 320.

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

7. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5603 del 21 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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