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[Nonviolenza] Telegrammi 5601
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi 5601
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Wed, 18 Jun 2025 14:11:29 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5601 del 19 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Il 21 giugno a Viterbo alle ore 13 alla "Fattoria di Alice" il no alla guerra nel ricordo di Alfio Pannega
2. "Nel ricordo di Alfio Pannega, contro tutte le uccisioni: salvare le vite e' il primo dovere". Un incontro svolto il 17 giugno ed uno in programma il 21 giugno. Due ulteriori contributi di Valentina Bruno e di Federico Usai per la lapide. E tre nuove testimonianze ancora
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. "Tavolo per la pace" di Viterbo: Manifestazione nazionale Stop Rearm Europe
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. L'ORA. IL 21 GIUGNO A VITERBO ALLE ORE 13 ALLA "FATTORIA DI ALICE" IL NO ALLA GUERRA NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA
Sabato 21 giugno a Viterbo, dalle ore 13 alle ore 15, presso la "Fattoria di Alice" in strada Tuscanese n. 20, le amiche e gli amici di Alfio Pannega (il poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita) si incontreranno per riaffermare nel suo ricordo l'opposizione di ogni persona senziente e pensante a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
La Costituzione della Repubblica italiana, legge a fondamento del nostro ordinamento giuridico, dichiara esplicitamente ed inequivocabilmente: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Occorre abolire la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'.
Il primo dovere di ogni essere umano, e il primo dovere di ogni umano istituto, e' salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Uccidere e' il crimine piu' orribile: dinanzi ai poteri assassini che comandano di uccidere e' dovere di ogni essere umano rifiutarsi di farlo.
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti.
Contrastare il male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la forza della nonviolenza.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Nell'incontro di sabato 21 giugno si proseguira' nell'esperienza della scrittura collettiva della lapide da porre sulla facciata della casa di Alfio a Porta Faul.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
Ringraziamo di cuore ancora una volta l'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") per la generosa ospitalita' e il fondamentale sostegno.
*
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 18 giugno 2025
2. INIZIATIVE. "NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI: SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE". UN INCONTRO SVOLTO IL 17 GIUGNO ED UNO IN PROGRAMMA IL 21 GIUGNO. DUE ULTERIORI CONTRIBUTI DI VALENTINA BRUNO E DI FEDERICO USAI PER LA LAPIDE. E TRE NUOVE TESTIMONIANZE ANCORA
Un incontro a Viterbo il 17 giugno
La mattina di martedi' 17 giugno 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza in ricordo di Alfio Pannega, l'indimenticabile poeta e costruttore di pace viterbese.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena, che gli fu amico e che attualmente e' il principale curatore della raccolta e catalogazione della documentazione che lo riguarda.
Tema dell'incontro: "Nel ricordo di Alfio Pannega, contro tutte le uccisioni: salvare le vite e' il primo dovere".
Cuore dell'incontro l'opposizione a tutte le guerre e tutte le uccisioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Ancora una volta e' stato lanciato un appello affinche' tutti i popoli del mondo insorgano nonviolentemente contro tutti i poteri assassini per far cessare tutte le uccisioni.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Altri contributi per la lapide in memoria di Alfio
Diffondiamo alcuni ulteriori contributi per la successiva realizzazione (col metodo della "scrittura collettiva" della scuola di Barbiana) della lapide in memoria di Alfio Pannega da collocare sulla facciata della casa adiacente Porta Faul in cui a lungo visse.
Invitiamo tutte le persone che hanno conosciuto Alfio e gli hanno voluto bene ad inviarci i loro ricordi a questi indirizzi di posta elettronica: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Sabato 21 giugno a Viterbo
Sabato 21 giugno presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, a Viterbo, per iniziativa delle amiche e degli amici di Alfio in collaborazione con l'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") che generosamente ci ospita e ci sostiene si svolgera' un incontro in cui da tutti i contributi ricevuti si cerchera' di ricavare un testo unico da proporre al Comune come lapide per ricordare Alfio da collocare sulla facciata della casa in cui visse molti anni, dapprima in solitudine e poi con le sue compagne ed i suoi compagni di vita e di lotta del centro sociale "Valle Faul" al cui interno la casa si trovava.
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Un nuovo incontro il 25 giugno a Viterbo
Il 25 giugno a Viterbo, con inizio alle ore 18,30,nello spazio di aggregazione sociale giovanile "Lo spiffero" in via della Volta Buia 51, promossa dalla sezione dell'Anpi di Viterbo "Nello Marignoli", dalla sezione studenti dell'Anpi di Viterbo "Aldo Laterza", dal Comitato provinciale dell'Anpi e dalla Rete degli studenti Percorso, si svolgera' un'iniziativa in ricordo di Alfio Pannega con la rappresentazione dello spettacolo di Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io" ad Alfio dedicato.
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Raccolta di fondi per la pubblicazione del libro di e su Alfio
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
*
Con Alfio contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 17 giugno 2025
* * *
1. Due ulteriori contributi
Non avrei mai immaginato di dover dire addio ad Alfio. Ci manca terribilmente e spesso vorrei tornare indietro per ritrovare di nuovo il suo sorriso per dirgli ancora una volta quanto è stato importante per tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato.
In molti non avrebbero mai pensato di dover dire addio ad Alfio. E' stato importante per la città di Viterbo.
Non era solo l'uomo della raccolta del cartone ma era il poeta e il saggio della nostra città.
Alfio, persona buona e onesta. Il suo esempio è fonte di ispirazione per chi lo ha conosciuto e stimato. Alfio con il suo semplice modo di vivere sopravviverà nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo.
Alfio, persona buona e onesta. La sua assenza si percepisce, i suoi versi mancano a molti. Alfio la tua essenza e il tuo ricordo sopravviveranno nella memoria di quanti ti hanno conosciuto e stimato per il tuo modo semplice di affrontare la vita.
Alfio ha vissuto saggiamente, è stato un uomo che ha lottato vivendo senza mai nulla chiedere, donando tutto se stesso agli altri.
Federico
***
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta di gentilezza,
sorriso che sfida,
pianta di madre nell'ombra
dolce di sogni, leggero di luce
trama di senso, di danza, di pace.
Valentina
* * *
2. Contributi precedenti
In questa casa visse Alfio Pannega
grande uomo, poeta a braccio
è nel ricordo di tutti noi
la sua memoria resta per sempre
nei nostri cuori viva e luminosa
Antonietta
***
In questa casa visse Alfio Pannega
che lottò per vivere, amò la sua gente e morì povero ma non solo.
Che non abbassò la testa di fronte alle asperità della vita, alla vacuità del potere, alla possibilità di un Dio.
La povertà gli fu compagna, la poesia amante.
I suoi amici sono il suo lascito.
Domenico
***
Qui visse Alfio Pannega
menestrello della strada
poeta della democrazia
e della gentilezza per tutti i viterbesi
Fabrizio
***
In questa casa visse Alfio Pannega, figlio di Caterina
libero pensatore e amico della città
appassionato della natura
amante degli animali
innamorato della poesia
costruttore di pace tra gli uomini
Gigi e Lella
***
In questa casa visse l'antifascista, poeta, nonviolento Alfio Pannega.
La poesia, che consente di trovare l'impossibile sintesi di fronte alla morte, è stata una delle sue compagnie sicure.
Giulio
***
In questa casa visse
Alfio Pannega
poeta
antifascista
attraversò la vita amandola
e amando tutte le creature
per ognuno ci fu lo sguardo dei suoi occhi di cielo
Linda
***
Mentre il mondo andava in pezzi
Qui viveva, amava, scriveva
Il poeta Alfio Pannega.
Ci insegnava come tenere insieme i cocci dell'umanità
nonostante le ingiustizie e le guerre.
Luca
***
In questa casetta dimorò per lunghi anni Alfio Pannega
che visse la vita pienamente,
libero dal sistema e capace
di regalare sorrisi e poesie a tutti i cittadini.
Uomo forte, coraggioso, amante
della natura e degli animali,
fece di questa casa un vero e proprio rifugio.
... questo è quello che, al momento, mi viene da scrivere senza farmi prendere dall'emozione. Alfio rappresenta, per me, un mondo a parte!
Rita
* * *
3. Contributi ancora precedenti
In questa casa visse
Alfio Pannega,
Persona generosa,
Coscienza ecologica di questa città,
Poeta innamorato,
Amico di ogni forma di vita,
Bello come un bosco.
Alfonso
***
(prima stesura)
Alfio
Nutrito da un incantevole stupore
*
(seconda stesura)
Alfio Pannega
Poeta, antifascista
Ha diffuso l'anima dagli occhi al mondo
Cuore nutrito da incanto
Uomo raro
Andrea
***
Qui riposa Alfio Pannega
un uomo che non inseguì l'effimero,
ma accolse la vita così com'era,
scoprendo nella semplicità
il volto della saggezza
Davide
***
(prima stesura)
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.
*
(seconda stesura: variazioni)
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa fra le spine
Poeta popolare
Antifascista
Fratello degli ultimi.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce libera
Antifascista, fratello.
Una bacca rossa tra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare, antifascista
Fratello degli ultimi
Rosso frutto nato tra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa tra le spine
Poeta popolare e spirito libero
Resistente
Fratello di lotte e di sogni giovanili.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce antifascista
Fratello degli ultimi
Una bacca rossa tra le spine.
Giorgio
***
In questa casa visse
Alfio Pannega
Uomo libero
divideva il pane ed i versi
della natura conoscitore
soffiava vento di speranza
per un'umanità più giusta.
Marco e Paola
***
In questa casa visse Alfio Pannega
uomo semplice di spiccato senso morale e umano
gli animali e le piante suoi fratelli da rispettare
amo' la vita fino agli ultimi giorni
Mariella
***
Alfio, uomo del popolo
fiero poeta civile
amore per i compagni, le persone, gli animali
presenza consapevole
lucido testimone
Nicoletta
***
Basta una goccia per trasmettere tutta la memoria dell'oceano
Basta un fugace sguardo per indovinare una presenza
Basta un respiro per mescolare tutta l'aria del mondo
Basta una impronta per riconoscere un passaggio sulla terra
Basta un singolo pensiero per ritrovare Alfio Pannega
Paolo
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
Ha reso fertili terreni e cuori
Ha donato tutto di sé senza finzioni
Fiero compagno antifascista
Padre e figlio di questa dura città
Uomo dallo sguardo limpido come l'acqua.
Sara
***
In questa casa posta nella Valle Faul
lunga "una buona corsa di cavallo, e larga poco meno che la metà"
sede di attività economiche vitali per la città
tra gli orti irrigui che fiancheggiavano il fosso Urcionio
tra felci, pervinche, villucchioni, centauree, borraggini,
gioiose corone di succiamele e impenetrabili canneti
ha vissuto gran parte della propria vita Alfio Pannega
emblema di alacre lavoratore, di libero pensatore e di portatore di pace.
Note
riga 2: Feliciano Bussi "Istoria della città di Viterbo", p. 75.
riga 3: secondo me va contestualizzata la figura di Alfio e la sua casa attigua alle Officine del gas (piena di operai altrettanto alacri e disagiati) e di fronte al mattatoio comunale idem come sopra
riga 5 e 6: Antonelli G., L’Urcionio, in "Latina Gens - Rivista mensile del Lazio, dell'Umbria e della Sabina", Roma, 1930, pp. 387–390.
Silvio
* * *
4. Primi contributi del 7 giugno
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta popolare
antifascista
strenuo difensore dei diritti umani
custode e innamorato della natura
stella polare per tutti
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo del popolo
simbolo della cultura
che libera dalle costrizioni
in semplicita' e sensibilita'
fiamma d'amore per la natura
***
Qui visse Alfio Pannega
conoscenza nostra che non si nega
***
In questa casa
lungamente visse
Alfio Pannega
poeta antifascista
combattente per la giustizia
per l'umanita' intera
***
In questa casa visse Alfio
era una persona brava
era una persona umile
[qui tre righe che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]
Alfio era amico di tutti
[qui una riga che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
un grande esempio da seguire
per tutti noi
***
In questa casa Alfio
ha abitato e vissuto
con i compagni e le compagne del centro
in particolare Lucianino
Mario Claudio Antonietta
Giselle e tutta la famiglia
Alfio era un signore
di spirito animo e cuore
e di grande spessore umano
***
...
hai respirato l'aria di Galiana
qualcuno certamente te lo disse
...
[il manoscritto e' incompleto e di difficile lettura, ma l'autore - drammaturgo, regista ed attore - ha improvvisato una perfetta ottava a braccio; contiamo quindi che lui stesso la trascrivera' e la mettera' a disposizione]
***
In questa casa lungamente visse
Alfio anima buona e gentile
simbolo
di amore per la natura
di liberta' dei giovani
di amore per la cultura
poeta libero
***
Qui visse Alfio con i suoi cani
grande amico compagno e poeta
con cui ebbi la fortuna di condividere
molti anni della mia vita
Ciao Alfio
***
Alfio Pannega in questa casa visse
donando amore a tutte le persone
agli animali alle piante al mondo intero
***
Questo abbiamo pensato
quando Alfio ci ha lasciato:
speriamo che vada dalla mamma
e possano per sempre stare insieme
***
In questa casa lungamente visse
il grande Alfio Pannega
ti ho conosciuto grazie ai tuoi cantastorie
e adesso anche io ti ricordo
affabile umile generoso di gran cuore
devoto alla cultura alla natura e ai giovani
***
Io non conoscevo Alfio Pannega
e dire qualcosa di lui lo trovo difficile
ma oggi sentendo parlarne ancora
ricordo che era un uomo buono
***
In questa casa visse Alfio Pannega
con noi passeggia ancora mano nella mano
con tanto amore tanta pace e tanta
serenita' ci vuole ancora bene
Alfio sei tra le nostre braccia
Alfio sei tra di noi
***
A uno dei miei padri
Un passo dietro ad un altro passo
a contare la vita dell'orto
curvo come torri centenarie
mani callose abbarbicate
alla Terra, e sudore di Alfio
che alimenta la vita
***
Alfio
che la natura gli animali e le piante
ti accompagnino nel tuo viaggio
e che il ricordo vivo
dei tuoi compagni rimanga nei cuori
salutami il veliero
auguri Alfio
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
che a nessuno nulla negava
con tutti legava e a tutti donava
Resta nel nostro cuore
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo libero compagno combattente
resterai per sempre vivo
in ogni pensiero resistente
***
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
amante degli animali
- cani e gatti soprattutto -
e delle persone.
Poeta, se aveva un tozzo di pane
lo divideva con il prossimo. Amante
delle piante della natura e della vita.
***
Caro Alfio riposa in pace
perche' noi siamo tutti con te
sperando che Gesu' ti riporti in vita
noi tutti siamo vicino a te
pace e beatitudine
Ciao
***
In questa casa visse il signor Alfio
amante degli animali e delle persone e della vita
* * *
5. Tre nuove testimonianze ancora
Coriolano Demisoni ricorda Alfio Pannega
Anch'io conobbi e amai Alfio Pannega
che non si arrese mai alla violenza
che fu maestro nella gaia scienza
donando amor che il mondo unisce e spiega
Non fece parte mai della congrega
degli oppressori che tutti ci opprime
la contrasto' con gli atti e con le rime
il bene fu per lui l'alfa e l'omega
Chi lo ricorda ne ricorda insieme
la gentilezza ed il coraggio grandi
di chi tutto accudisce e nulla teme
si oppone a tutti i crimini nefandi
essendo di virtu' esempio e seme
e in vomeri tramuta gli empi brandi
Coriolano Demisoni
***
Alceo Scorticossi: Ricordare Alfio Pannega, ovvero un appello contro tutte le guerre
Mi e' stato chiesto perché io attribuisca tanta importanza alle iniziative in corso in ricordo del mio vecchio amico e compagno di lotte Alfio Pannega che ci ha lasciato quindici anni fa e di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita.
E' una domanda legittima, visto che non attribuisco nessuna importanza agli anniversari, non partecipo mai ne' a feste ne' a simposi, le celebrazioni mi imbarazzano, e quando sento commemorare qualcuno che ho conosciuto quei discorsi di solito mi rattristano ancor piu'.
Non solo: penso che chi e' morto resta morto, tutto per lui e' finito. Non condivido la fiducia (la fede, la speranza, l'eroica o narcotica illusione, ciascuno la chiami pure come vuole) che l'esistenza di un individuo possa continuare dopo la morte - se non nel ricordo altrui, certamente, ma lui non lo sapra' mai, poiche' ha cessato di esistere.
E allora perche'?
Perche' per me ricordare Alfio Pannega significa una cosa precisa: proseguire la lotta che fu anche la sua contro le guerre, le stragi, le uccisioni. Contro tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
Ecco quindi che ogni iniziativa per il centenario della nascita di Alfio Pannega ha per me un significato e un valore nitidi ed inequivocabili: convocano ad opporsi a tutte le guerre, a tutti i massacri, a tutte le uccisioni, e quindi ad opporsi a tutti gli strumenti con cui le guerre si fanno: le armi e le organizzazioni armate: tutte le armi servono sempre e soltanto ad uccidere.
Il mio amico e compagno di lotte Alfio Pannega questa eredita', questo legato lascia: che noi si continui ad opporci alla guerra; che noi si lotti per il disarmo e la smilitarizzazione di tutti i conflitti, i territori, le societa', le culture; che noi si contrasti la violenza nell'unico modo concreto e coerente in cui contrastare la violenza e' possibile: con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Chi in questi giorni, in questi mesi, sta ricordando Alfio a partire dalla propria personale relazione con lui, ne sta altresi' prolungando - e per questo gli attesto tutta la mia gratitudine - l'estremo appello e il grido inesausto: sia pace fra tutti gli esseri umani e fra l'umanita' e l'intero mondo vivente; cessate di uccidere, salvate tutte le vite; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; ogni vittima ha il volto di Abele; chi salva una vita, salva il mondo.
Alceo Scorticossi
***
Giacomo Solvesti ricorda Alfio Pannega
A quei tempi nella valle vivevano anche alcune famiglie zingare. Non ricordo se ho conosciuto prima loro o Alfio, ma con tutti strinsi amicizia.
Poi i proconsoli locali del regime della corruzione, che naturalmente era anche razzista, quelle famiglie le allontano'. Alfio resto'.
A quei tempi con Alfio ci vedevamo raramente, ma quando accadeva ragionavamo a lungo: parlavamo soprattutto dei compiti del movimento operaio, delle lotte piu' urgenti, della situazione internazionale, del Vietnam e del Cile, ma anche della struttura di classe della societa' viterbese, della penetrazione dei poteri criminali e del sistema di potere andreottiano, e di quello che allora si cominciava a chiamare il modello di sviluppo.
Anni passarono.
Alfio era sempre li', in fondo alla valle, nelle sue due stanzette a ridosso di Porta Faul, con i suoi cani e i rifiuti della citta' da cui ricavava nuovo valore e nuova vita. Un segreto re taumaturgo. Che dopo aver camminato per l'intera citta' trainando il suo carretto stracolmo di cartoni e di altri scarti del lavoro altrui e giungeva infine alla sua dimora si trovava solo, in una solitudine infinita.
Nel 1993 lo raggiunsero i ragazzi che occuparono l'ex-gazometro. Per Alfio fu rinascere. Una seconda vita.
Con loro visse, con loro gioco' e gioi', con loro condusse lotte necessarie; li educo' con l'esempio alla nonviolenza e al comunismo libertario, alla difesa della vita di tutti gli esseri viventi e dell'intero mondo vivente.
Poi il centro sociale - ed Alfio con esso -si trasferi' a Castel d'Asso, in aperta campagna, e qui visse gli ultimi anni.
Quell'ultima gioia: il libro.
Quell'ultima campagna nonviolenta: per il diritto di tutte le persone ad avere una casa.
La mattina del 30 aprile 2010 non si sveglio' piu'.
Sono passati quindici anni, sembra di parlare di un'epoca remota.
E' bello che in occasione del centenario della nascita tante persone lo ricordino con affetto e amicizia sinceri.
E mentre l'orrore della guerra divampa in tante parti del mondo divorando innumerevoli esseri umani innocenti, il ricordo di Alfio ci convoca ancora alla lotta contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni, per la pace che salva le vite, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Giacomo Solvesti
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. INIZIATIVE. "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE STOP REARM EUROPE
[Riceviamo e diffondiamo]
Il momento che viviamo e' drammatico: l'attacco militare di Israele contro l'Iran - come scrive la Fondazione PerugiAssisi - e' un altro segno di estrema follia, un passo ulteriore verso un conflitto globale che rischia di esplodere ogni giorno.
Mentre il mainstream ha quasi spento i riflettori sul genocidio che procede indisturbato a Gaza - un recente studio di Yaakov Garb, professore di Sociologia per l'universita' Ben Gurion del Negev, conferma e corregge in eccesso le precedenti stime della rivista medica americana The Lancet portandole a un numero di 300.000 vittime - e l'infinita guerra in Ucraina (dove i giovani soldati uccisi su entrambi i fronti rimangono sempre nascosti), l'Europa e' entrata in un vero e proprio stato di guerra.
Anziche' progettare autentiche politiche di pace, i governi occidentali continuano a recitate vuoti richiami alla "moderazione", alla de-escalation, al rispetto del diritto internazionale, ma, dietro le quinte, continuano a alimentare le guerre attraverso la fornitura di armi ai belligeranti, la rinuncia a azioni concrete previste proprio dal quel diritto internazionale (sanzioni, etc.), piani di riarmo ciclopici ai danni di scuola, sanita', riconversione ecologica, solidarieta'.
Per questo, il Tavolo per la pace di Viterbo, dopo aver constatato, attraverso il suo convegno "Se il piu' forte detta legge" e due manifestazioni per Gaza, che la consapevolezza, l'indignazione e la voglia di agire della gente sono aumentate in modo significativo, aderisce alla manifestazione nazionale "Stop Rearm Europe", che si terra' a Roma sabato 21 giugno, con partenza alle ore 14 da porta San Paolo e arrivo al Colosseo (dove, tra l'altro, verra' inscenato un gigantesco die-in mentre verra' diffuso un breve audio, registrato da un ingegnere del suono palestinese, con il rumore delle bombe su Gaza).
Chi vuole, potra' accodarsi allo striscione del Tavolo, vicino al Caffe' Piramide.
L'iniziativa, promossa da oltre 300 reti (tra cui Rete Pace e Disarmo), organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno sottoscritto l'appello della Campagna europea #StopRearmEurope (https://stoprearm.org/), rientra nella settimana di mobilitazione europea, che si terra' dal 21 al 29 giugno in occasione del vertice della Nato a L'Aja, destinato a decidere i dettagli del gigantesco piano di riarmo dell'Unione Europea.
Non e' una questione ideologica, siamo in pericolo, tutti, proprio tutti, smettiamo di sottostimarlo o di nasconderlo!
Non a caso gli organizzatori del 21 ricordano che pochi giorni fa il cardinale Matteo Zuppi, nella sua introduzione alla sessione straordinaria del Consiglio Episcopale permanente della CEI, ha ribadito il "no" della Chiesa Cattolica a tutti i livelli al piano Rearm Europe.
Scendiamo in piazza per ribadire con determinazione il nostro NO alla guerra, al riarmo, all'autoritarismo, alla cultura dell'odio e per affermare con forza il nostro SI' alla pace, alla democrazia, alla giustizia sociale e climatica, alla difesa dei diritti umani.
Il "Tavolo per la pace" di Viterbo
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Claudio Corvino, Miti e leggende dei Caraibi, Newton Compton, Roma 1991, pp. 256.
- Tersilla Gatto Chanu, Miti e leggende dell'Amazzonia, Newton Compton, Roma 1996, pp. 320.
*
Classici
- Gottfried W. Leibniz, Monadologia e Discorso di metafisica. Nuovi saggi sull'intelletto umano. L'armonia delle lingue, Laterza, Roma-Bari 1986-1988-1995, Mondadori, Milano 2008, pp. VI + 904.
- Gottfried W. von Leibniz, Saggi di teodicea, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, pp. 528.
- Gottfried W. Leibniz, Scritti di logica, Laterza, Roma-Bari 1968, 1992, Mondadori, Milano 2009, pp. CVIII + 512.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5601 del 19 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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Numero 5601 del 19 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Il 21 giugno a Viterbo alle ore 13 alla "Fattoria di Alice" il no alla guerra nel ricordo di Alfio Pannega
2. "Nel ricordo di Alfio Pannega, contro tutte le uccisioni: salvare le vite e' il primo dovere". Un incontro svolto il 17 giugno ed uno in programma il 21 giugno. Due ulteriori contributi di Valentina Bruno e di Federico Usai per la lapide. E tre nuove testimonianze ancora
3. Ripetiamo ancora una volta...
4. "Tavolo per la pace" di Viterbo: Manifestazione nazionale Stop Rearm Europe
5. Segnalazioni librarie
6. La "Carta" del Movimento Nonviolento
7. Per saperne di piu'
1. L'ORA. IL 21 GIUGNO A VITERBO ALLE ORE 13 ALLA "FATTORIA DI ALICE" IL NO ALLA GUERRA NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA
Sabato 21 giugno a Viterbo, dalle ore 13 alle ore 15, presso la "Fattoria di Alice" in strada Tuscanese n. 20, le amiche e gli amici di Alfio Pannega (il poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita) si incontreranno per riaffermare nel suo ricordo l'opposizione di ogni persona senziente e pensante a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
La Costituzione della Repubblica italiana, legge a fondamento del nostro ordinamento giuridico, dichiara esplicitamente ed inequivocabilmente: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Occorre abolire la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'.
Il primo dovere di ogni essere umano, e il primo dovere di ogni umano istituto, e' salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Uccidere e' il crimine piu' orribile: dinanzi ai poteri assassini che comandano di uccidere e' dovere di ogni essere umano rifiutarsi di farlo.
Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti.
Contrastare il male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la forza della nonviolenza.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Nell'incontro di sabato 21 giugno si proseguira' nell'esperienza della scrittura collettiva della lapide da porre sulla facciata della casa di Alfio a Porta Faul.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
Ringraziamo di cuore ancora una volta l'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") per la generosa ospitalita' e il fondamentale sostegno.
*
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 18 giugno 2025
2. INIZIATIVE. "NEL RICORDO DI ALFIO PANNEGA, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI: SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE". UN INCONTRO SVOLTO IL 17 GIUGNO ED UNO IN PROGRAMMA IL 21 GIUGNO. DUE ULTERIORI CONTRIBUTI DI VALENTINA BRUNO E DI FEDERICO USAI PER LA LAPIDE. E TRE NUOVE TESTIMONIANZE ANCORA
Un incontro a Viterbo il 17 giugno
La mattina di martedi' 17 giugno 2025 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza in ricordo di Alfio Pannega, l'indimenticabile poeta e costruttore di pace viterbese.
All'incontro ha preso parte Paolo Arena, che gli fu amico e che attualmente e' il principale curatore della raccolta e catalogazione della documentazione che lo riguarda.
Tema dell'incontro: "Nel ricordo di Alfio Pannega, contro tutte le uccisioni: salvare le vite e' il primo dovere".
Cuore dell'incontro l'opposizione a tutte le guerre e tutte le uccisioni, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Ancora una volta e' stato lanciato un appello affinche' tutti i popoli del mondo insorgano nonviolentemente contro tutti i poteri assassini per far cessare tutte le uccisioni.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Altri contributi per la lapide in memoria di Alfio
Diffondiamo alcuni ulteriori contributi per la successiva realizzazione (col metodo della "scrittura collettiva" della scuola di Barbiana) della lapide in memoria di Alfio Pannega da collocare sulla facciata della casa adiacente Porta Faul in cui a lungo visse.
Invitiamo tutte le persone che hanno conosciuto Alfio e gli hanno voluto bene ad inviarci i loro ricordi a questi indirizzi di posta elettronica: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
*
Sabato 21 giugno a Viterbo
Sabato 21 giugno presso la "Fattoria di Alice", in strada Tuscanese 20, a Viterbo, per iniziativa delle amiche e degli amici di Alfio in collaborazione con l'Afesopsit ("Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia") che generosamente ci ospita e ci sostiene si svolgera' un incontro in cui da tutti i contributi ricevuti si cerchera' di ricavare un testo unico da proporre al Comune come lapide per ricordare Alfio da collocare sulla facciata della casa in cui visse molti anni, dapprima in solitudine e poi con le sue compagne ed i suoi compagni di vita e di lotta del centro sociale "Valle Faul" al cui interno la casa si trovava.
*
Un nuovo incontro il 25 giugno a Viterbo
Il 25 giugno a Viterbo, con inizio alle ore 18,30,nello spazio di aggregazione sociale giovanile "Lo spiffero" in via della Volta Buia 51, promossa dalla sezione dell'Anpi di Viterbo "Nello Marignoli", dalla sezione studenti dell'Anpi di Viterbo "Aldo Laterza", dal Comitato provinciale dell'Anpi e dalla Rete degli studenti Percorso, si svolgera' un'iniziativa in ricordo di Alfio Pannega con la rappresentazione dello spettacolo di Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io" ad Alfio dedicato.
*
Raccolta di fondi per la pubblicazione del libro di e su Alfio
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm
*
Con Alfio contro la guerra e tutte le uccisioni, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia dell'intero mondo vivente
Ricordare Alfio significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 17 giugno 2025
* * *
1. Due ulteriori contributi
Non avrei mai immaginato di dover dire addio ad Alfio. Ci manca terribilmente e spesso vorrei tornare indietro per ritrovare di nuovo il suo sorriso per dirgli ancora una volta quanto è stato importante per tutti quelli che lo hanno conosciuto e stimato.
In molti non avrebbero mai pensato di dover dire addio ad Alfio. E' stato importante per la città di Viterbo.
Non era solo l'uomo della raccolta del cartone ma era il poeta e il saggio della nostra città.
Alfio, persona buona e onesta. Il suo esempio è fonte di ispirazione per chi lo ha conosciuto e stimato. Alfio con il suo semplice modo di vivere sopravviverà nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di frequentarlo.
Alfio, persona buona e onesta. La sua assenza si percepisce, i suoi versi mancano a molti. Alfio la tua essenza e il tuo ricordo sopravviveranno nella memoria di quanti ti hanno conosciuto e stimato per il tuo modo semplice di affrontare la vita.
Alfio ha vissuto saggiamente, è stato un uomo che ha lottato vivendo senza mai nulla chiedere, donando tutto se stesso agli altri.
Federico
***
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta di gentilezza,
sorriso che sfida,
pianta di madre nell'ombra
dolce di sogni, leggero di luce
trama di senso, di danza, di pace.
Valentina
* * *
2. Contributi precedenti
In questa casa visse Alfio Pannega
grande uomo, poeta a braccio
è nel ricordo di tutti noi
la sua memoria resta per sempre
nei nostri cuori viva e luminosa
Antonietta
***
In questa casa visse Alfio Pannega
che lottò per vivere, amò la sua gente e morì povero ma non solo.
Che non abbassò la testa di fronte alle asperità della vita, alla vacuità del potere, alla possibilità di un Dio.
La povertà gli fu compagna, la poesia amante.
I suoi amici sono il suo lascito.
Domenico
***
Qui visse Alfio Pannega
menestrello della strada
poeta della democrazia
e della gentilezza per tutti i viterbesi
Fabrizio
***
In questa casa visse Alfio Pannega, figlio di Caterina
libero pensatore e amico della città
appassionato della natura
amante degli animali
innamorato della poesia
costruttore di pace tra gli uomini
Gigi e Lella
***
In questa casa visse l'antifascista, poeta, nonviolento Alfio Pannega.
La poesia, che consente di trovare l'impossibile sintesi di fronte alla morte, è stata una delle sue compagnie sicure.
Giulio
***
In questa casa visse
Alfio Pannega
poeta
antifascista
attraversò la vita amandola
e amando tutte le creature
per ognuno ci fu lo sguardo dei suoi occhi di cielo
Linda
***
Mentre il mondo andava in pezzi
Qui viveva, amava, scriveva
Il poeta Alfio Pannega.
Ci insegnava come tenere insieme i cocci dell'umanità
nonostante le ingiustizie e le guerre.
Luca
***
In questa casetta dimorò per lunghi anni Alfio Pannega
che visse la vita pienamente,
libero dal sistema e capace
di regalare sorrisi e poesie a tutti i cittadini.
Uomo forte, coraggioso, amante
della natura e degli animali,
fece di questa casa un vero e proprio rifugio.
... questo è quello che, al momento, mi viene da scrivere senza farmi prendere dall'emozione. Alfio rappresenta, per me, un mondo a parte!
Rita
* * *
3. Contributi ancora precedenti
In questa casa visse
Alfio Pannega,
Persona generosa,
Coscienza ecologica di questa città,
Poeta innamorato,
Amico di ogni forma di vita,
Bello come un bosco.
Alfonso
***
(prima stesura)
Alfio
Nutrito da un incantevole stupore
*
(seconda stesura)
Alfio Pannega
Poeta, antifascista
Ha diffuso l'anima dagli occhi al mondo
Cuore nutrito da incanto
Uomo raro
Andrea
***
Qui riposa Alfio Pannega
un uomo che non inseguì l'effimero,
ma accolse la vita così com'era,
scoprendo nella semplicità
il volto della saggezza
Davide
***
(prima stesura)
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.
*
(seconda stesura: variazioni)
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare
Antifascista
Fratello
Bacca rossa fra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa fra le spine
Poeta popolare
Antifascista
Fratello degli ultimi.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce libera
Antifascista, fratello.
Una bacca rossa tra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta popolare, antifascista
Fratello degli ultimi
Rosso frutto nato tra le spine.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Bacca rossa tra le spine
Poeta popolare e spirito libero
Resistente
Fratello di lotte e di sogni giovanili.
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
Poeta del popolo, voce antifascista
Fratello degli ultimi
Una bacca rossa tra le spine.
Giorgio
***
In questa casa visse
Alfio Pannega
Uomo libero
divideva il pane ed i versi
della natura conoscitore
soffiava vento di speranza
per un'umanità più giusta.
Marco e Paola
***
In questa casa visse Alfio Pannega
uomo semplice di spiccato senso morale e umano
gli animali e le piante suoi fratelli da rispettare
amo' la vita fino agli ultimi giorni
Mariella
***
Alfio, uomo del popolo
fiero poeta civile
amore per i compagni, le persone, gli animali
presenza consapevole
lucido testimone
Nicoletta
***
Basta una goccia per trasmettere tutta la memoria dell'oceano
Basta un fugace sguardo per indovinare una presenza
Basta un respiro per mescolare tutta l'aria del mondo
Basta una impronta per riconoscere un passaggio sulla terra
Basta un singolo pensiero per ritrovare Alfio Pannega
Paolo
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
Ha reso fertili terreni e cuori
Ha donato tutto di sé senza finzioni
Fiero compagno antifascista
Padre e figlio di questa dura città
Uomo dallo sguardo limpido come l'acqua.
Sara
***
In questa casa posta nella Valle Faul
lunga "una buona corsa di cavallo, e larga poco meno che la metà"
sede di attività economiche vitali per la città
tra gli orti irrigui che fiancheggiavano il fosso Urcionio
tra felci, pervinche, villucchioni, centauree, borraggini,
gioiose corone di succiamele e impenetrabili canneti
ha vissuto gran parte della propria vita Alfio Pannega
emblema di alacre lavoratore, di libero pensatore e di portatore di pace.
Note
riga 2: Feliciano Bussi "Istoria della città di Viterbo", p. 75.
riga 3: secondo me va contestualizzata la figura di Alfio e la sua casa attigua alle Officine del gas (piena di operai altrettanto alacri e disagiati) e di fronte al mattatoio comunale idem come sopra
riga 5 e 6: Antonelli G., L’Urcionio, in "Latina Gens - Rivista mensile del Lazio, dell'Umbria e della Sabina", Roma, 1930, pp. 387–390.
Silvio
* * *
4. Primi contributi del 7 giugno
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
poeta popolare
antifascista
strenuo difensore dei diritti umani
custode e innamorato della natura
stella polare per tutti
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo del popolo
simbolo della cultura
che libera dalle costrizioni
in semplicita' e sensibilita'
fiamma d'amore per la natura
***
Qui visse Alfio Pannega
conoscenza nostra che non si nega
***
In questa casa
lungamente visse
Alfio Pannega
poeta antifascista
combattente per la giustizia
per l'umanita' intera
***
In questa casa visse Alfio
era una persona brava
era una persona umile
[qui tre righe che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]
Alfio era amico di tutti
[qui una riga che il trascrittore non e' riuscito a decifrare. Chiederemo di farlo all'autore il 21 giugno]
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
un grande esempio da seguire
per tutti noi
***
In questa casa Alfio
ha abitato e vissuto
con i compagni e le compagne del centro
in particolare Lucianino
Mario Claudio Antonietta
Giselle e tutta la famiglia
Alfio era un signore
di spirito animo e cuore
e di grande spessore umano
***
...
hai respirato l'aria di Galiana
qualcuno certamente te lo disse
...
[il manoscritto e' incompleto e di difficile lettura, ma l'autore - drammaturgo, regista ed attore - ha improvvisato una perfetta ottava a braccio; contiamo quindi che lui stesso la trascrivera' e la mettera' a disposizione]
***
In questa casa lungamente visse
Alfio anima buona e gentile
simbolo
di amore per la natura
di liberta' dei giovani
di amore per la cultura
poeta libero
***
Qui visse Alfio con i suoi cani
grande amico compagno e poeta
con cui ebbi la fortuna di condividere
molti anni della mia vita
Ciao Alfio
***
Alfio Pannega in questa casa visse
donando amore a tutte le persone
agli animali alle piante al mondo intero
***
Questo abbiamo pensato
quando Alfio ci ha lasciato:
speriamo che vada dalla mamma
e possano per sempre stare insieme
***
In questa casa lungamente visse
il grande Alfio Pannega
ti ho conosciuto grazie ai tuoi cantastorie
e adesso anche io ti ricordo
affabile umile generoso di gran cuore
devoto alla cultura alla natura e ai giovani
***
Io non conoscevo Alfio Pannega
e dire qualcosa di lui lo trovo difficile
ma oggi sentendo parlarne ancora
ricordo che era un uomo buono
***
In questa casa visse Alfio Pannega
con noi passeggia ancora mano nella mano
con tanto amore tanta pace e tanta
serenita' ci vuole ancora bene
Alfio sei tra le nostre braccia
Alfio sei tra di noi
***
A uno dei miei padri
Un passo dietro ad un altro passo
a contare la vita dell'orto
curvo come torri centenarie
mani callose abbarbicate
alla Terra, e sudore di Alfio
che alimenta la vita
***
Alfio
che la natura gli animali e le piante
ti accompagnino nel tuo viaggio
e che il ricordo vivo
dei tuoi compagni rimanga nei cuori
salutami il veliero
auguri Alfio
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
che a nessuno nulla negava
con tutti legava e a tutti donava
Resta nel nostro cuore
***
In questa casa lungamente visse
Alfio Pannega
uomo libero compagno combattente
resterai per sempre vivo
in ogni pensiero resistente
***
In questa casa visse lungamente
Alfio Pannega
amante degli animali
- cani e gatti soprattutto -
e delle persone.
Poeta, se aveva un tozzo di pane
lo divideva con il prossimo. Amante
delle piante della natura e della vita.
***
Caro Alfio riposa in pace
perche' noi siamo tutti con te
sperando che Gesu' ti riporti in vita
noi tutti siamo vicino a te
pace e beatitudine
Ciao
***
In questa casa visse il signor Alfio
amante degli animali e delle persone e della vita
* * *
5. Tre nuove testimonianze ancora
Coriolano Demisoni ricorda Alfio Pannega
Anch'io conobbi e amai Alfio Pannega
che non si arrese mai alla violenza
che fu maestro nella gaia scienza
donando amor che il mondo unisce e spiega
Non fece parte mai della congrega
degli oppressori che tutti ci opprime
la contrasto' con gli atti e con le rime
il bene fu per lui l'alfa e l'omega
Chi lo ricorda ne ricorda insieme
la gentilezza ed il coraggio grandi
di chi tutto accudisce e nulla teme
si oppone a tutti i crimini nefandi
essendo di virtu' esempio e seme
e in vomeri tramuta gli empi brandi
Coriolano Demisoni
***
Alceo Scorticossi: Ricordare Alfio Pannega, ovvero un appello contro tutte le guerre
Mi e' stato chiesto perché io attribuisca tanta importanza alle iniziative in corso in ricordo del mio vecchio amico e compagno di lotte Alfio Pannega che ci ha lasciato quindici anni fa e di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita.
E' una domanda legittima, visto che non attribuisco nessuna importanza agli anniversari, non partecipo mai ne' a feste ne' a simposi, le celebrazioni mi imbarazzano, e quando sento commemorare qualcuno che ho conosciuto quei discorsi di solito mi rattristano ancor piu'.
Non solo: penso che chi e' morto resta morto, tutto per lui e' finito. Non condivido la fiducia (la fede, la speranza, l'eroica o narcotica illusione, ciascuno la chiami pure come vuole) che l'esistenza di un individuo possa continuare dopo la morte - se non nel ricordo altrui, certamente, ma lui non lo sapra' mai, poiche' ha cessato di esistere.
E allora perche'?
Perche' per me ricordare Alfio Pannega significa una cosa precisa: proseguire la lotta che fu anche la sua contro le guerre, le stragi, le uccisioni. Contro tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
Ecco quindi che ogni iniziativa per il centenario della nascita di Alfio Pannega ha per me un significato e un valore nitidi ed inequivocabili: convocano ad opporsi a tutte le guerre, a tutti i massacri, a tutte le uccisioni, e quindi ad opporsi a tutti gli strumenti con cui le guerre si fanno: le armi e le organizzazioni armate: tutte le armi servono sempre e soltanto ad uccidere.
Il mio amico e compagno di lotte Alfio Pannega questa eredita', questo legato lascia: che noi si continui ad opporci alla guerra; che noi si lotti per il disarmo e la smilitarizzazione di tutti i conflitti, i territori, le societa', le culture; che noi si contrasti la violenza nell'unico modo concreto e coerente in cui contrastare la violenza e' possibile: con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Chi in questi giorni, in questi mesi, sta ricordando Alfio a partire dalla propria personale relazione con lui, ne sta altresi' prolungando - e per questo gli attesto tutta la mia gratitudine - l'estremo appello e il grido inesausto: sia pace fra tutti gli esseri umani e fra l'umanita' e l'intero mondo vivente; cessate di uccidere, salvate tutte le vite; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; ogni vittima ha il volto di Abele; chi salva una vita, salva il mondo.
Alceo Scorticossi
***
Giacomo Solvesti ricorda Alfio Pannega
A quei tempi nella valle vivevano anche alcune famiglie zingare. Non ricordo se ho conosciuto prima loro o Alfio, ma con tutti strinsi amicizia.
Poi i proconsoli locali del regime della corruzione, che naturalmente era anche razzista, quelle famiglie le allontano'. Alfio resto'.
A quei tempi con Alfio ci vedevamo raramente, ma quando accadeva ragionavamo a lungo: parlavamo soprattutto dei compiti del movimento operaio, delle lotte piu' urgenti, della situazione internazionale, del Vietnam e del Cile, ma anche della struttura di classe della societa' viterbese, della penetrazione dei poteri criminali e del sistema di potere andreottiano, e di quello che allora si cominciava a chiamare il modello di sviluppo.
Anni passarono.
Alfio era sempre li', in fondo alla valle, nelle sue due stanzette a ridosso di Porta Faul, con i suoi cani e i rifiuti della citta' da cui ricavava nuovo valore e nuova vita. Un segreto re taumaturgo. Che dopo aver camminato per l'intera citta' trainando il suo carretto stracolmo di cartoni e di altri scarti del lavoro altrui e giungeva infine alla sua dimora si trovava solo, in una solitudine infinita.
Nel 1993 lo raggiunsero i ragazzi che occuparono l'ex-gazometro. Per Alfio fu rinascere. Una seconda vita.
Con loro visse, con loro gioco' e gioi', con loro condusse lotte necessarie; li educo' con l'esempio alla nonviolenza e al comunismo libertario, alla difesa della vita di tutti gli esseri viventi e dell'intero mondo vivente.
Poi il centro sociale - ed Alfio con esso -si trasferi' a Castel d'Asso, in aperta campagna, e qui visse gli ultimi anni.
Quell'ultima gioia: il libro.
Quell'ultima campagna nonviolenta: per il diritto di tutte le persone ad avere una casa.
La mattina del 30 aprile 2010 non si sveglio' piu'.
Sono passati quindici anni, sembra di parlare di un'epoca remota.
E' bello che in occasione del centenario della nascita tante persone lo ricordino con affetto e amicizia sinceri.
E mentre l'orrore della guerra divampa in tante parti del mondo divorando innumerevoli esseri umani innocenti, il ricordo di Alfio ci convoca ancora alla lotta contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni, per la pace che salva le vite, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Giacomo Solvesti
3. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. INIZIATIVE. "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO: MANIFESTAZIONE NAZIONALE STOP REARM EUROPE
[Riceviamo e diffondiamo]
Il momento che viviamo e' drammatico: l'attacco militare di Israele contro l'Iran - come scrive la Fondazione PerugiAssisi - e' un altro segno di estrema follia, un passo ulteriore verso un conflitto globale che rischia di esplodere ogni giorno.
Mentre il mainstream ha quasi spento i riflettori sul genocidio che procede indisturbato a Gaza - un recente studio di Yaakov Garb, professore di Sociologia per l'universita' Ben Gurion del Negev, conferma e corregge in eccesso le precedenti stime della rivista medica americana The Lancet portandole a un numero di 300.000 vittime - e l'infinita guerra in Ucraina (dove i giovani soldati uccisi su entrambi i fronti rimangono sempre nascosti), l'Europa e' entrata in un vero e proprio stato di guerra.
Anziche' progettare autentiche politiche di pace, i governi occidentali continuano a recitate vuoti richiami alla "moderazione", alla de-escalation, al rispetto del diritto internazionale, ma, dietro le quinte, continuano a alimentare le guerre attraverso la fornitura di armi ai belligeranti, la rinuncia a azioni concrete previste proprio dal quel diritto internazionale (sanzioni, etc.), piani di riarmo ciclopici ai danni di scuola, sanita', riconversione ecologica, solidarieta'.
Per questo, il Tavolo per la pace di Viterbo, dopo aver constatato, attraverso il suo convegno "Se il piu' forte detta legge" e due manifestazioni per Gaza, che la consapevolezza, l'indignazione e la voglia di agire della gente sono aumentate in modo significativo, aderisce alla manifestazione nazionale "Stop Rearm Europe", che si terra' a Roma sabato 21 giugno, con partenza alle ore 14 da porta San Paolo e arrivo al Colosseo (dove, tra l'altro, verra' inscenato un gigantesco die-in mentre verra' diffuso un breve audio, registrato da un ingegnere del suono palestinese, con il rumore delle bombe su Gaza).
Chi vuole, potra' accodarsi allo striscione del Tavolo, vicino al Caffe' Piramide.
L'iniziativa, promossa da oltre 300 reti (tra cui Rete Pace e Disarmo), organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno sottoscritto l'appello della Campagna europea #StopRearmEurope (https://stoprearm.org/), rientra nella settimana di mobilitazione europea, che si terra' dal 21 al 29 giugno in occasione del vertice della Nato a L'Aja, destinato a decidere i dettagli del gigantesco piano di riarmo dell'Unione Europea.
Non e' una questione ideologica, siamo in pericolo, tutti, proprio tutti, smettiamo di sottostimarlo o di nasconderlo!
Non a caso gli organizzatori del 21 ricordano che pochi giorni fa il cardinale Matteo Zuppi, nella sua introduzione alla sessione straordinaria del Consiglio Episcopale permanente della CEI, ha ribadito il "no" della Chiesa Cattolica a tutti i livelli al piano Rearm Europe.
Scendiamo in piazza per ribadire con determinazione il nostro NO alla guerra, al riarmo, all'autoritarismo, alla cultura dell'odio e per affermare con forza il nostro SI' alla pace, alla democrazia, alla giustizia sociale e climatica, alla difesa dei diritti umani.
Il "Tavolo per la pace" di Viterbo
5. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Claudio Corvino, Miti e leggende dei Caraibi, Newton Compton, Roma 1991, pp. 256.
- Tersilla Gatto Chanu, Miti e leggende dell'Amazzonia, Newton Compton, Roma 1996, pp. 320.
*
Classici
- Gottfried W. Leibniz, Monadologia e Discorso di metafisica. Nuovi saggi sull'intelletto umano. L'armonia delle lingue, Laterza, Roma-Bari 1986-1988-1995, Mondadori, Milano 2008, pp. VI + 904.
- Gottfried W. von Leibniz, Saggi di teodicea, Rcs Rizzoli Libri, Milano 1993, pp. 528.
- Gottfried W. Leibniz, Scritti di logica, Laterza, Roma-Bari 1968, 1992, Mondadori, Milano 2009, pp. CVIII + 512.
6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
7. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5601 del 19 giugno 2025
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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