[Nonviolenza] Una conversazione a Vetralla. Cinque si' ai referendum per contribuire a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani



UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA. CINQUE SI' AI REFERENDUM PER CONTRIBUIRE A DIFENDERE I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

Domenica primo giugno 2025 il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione a Cura di Vetralla a sostegno del si' ai cinque referendum dell'8-9 giugno.
Di seguito una sintesi dei temi di riflessione proposti.
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Primo: votare si' ai cinque referendum
I referendum dell'8-9 giugno pongono due questioni fondamentali.
La prima, che e' al cuore di quattro dei cinque referendum, e' la difesa dei diritti fondamentali degli esseri umani che lavorano: diritti fondamentali che alcune norme attualmente in vigore violano scandalosamente, favoreggiando una situazione d'ingiustizia e violenza dagli esiti persino omicidi: infatti il gran numero di morti sul lavoro e' conseguenza diretta di un venir meno della difesa da parte delle leggi dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e soprattutto del primo di tutti i diritti: il diritto alla vita.
Con i quattro referendum sul lavoro si propone di tornare a difendere la vita, la dignita' e i diritti di chi lavora.
Votiamo si' perché ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il quinto referendum propone che per ottenere la cittadinanza italiana non debbano piu' passare dieci, ma cinque anni. Una persona che vive in Italia, che lavora in Italia, che ha famiglia in Italia, che paga le tasse in Italia, che contribuisce con la sua presenza al bene comune dell'intera popolazione italiana, e' evidentemente un cittadino italiano anche se e' nato in un qualunque altro luogo del mondo. Gia' cinque anni sono un periodo lunghissimo per riconoscere a questa persona i diritti di cittadino.
Votiamo si' per contribuire a far riconoscere tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
La destra fascista, razzista, mafiosa e rapinatrice sta tentando di boicottare il referendum perché sa che ogni persona ragionevole, ogni persona onesta, e' d'accordo con gli obiettivi dei cinque referendum: ripristinare e difendere i diritti di chi lavora, sostenere il diritto alla cittadinanza di chi vive e lavora nel nostro paese. Cosi' la destra fascista, razzista, mafiosa e rapinatrice sta cercando di convincere gli elettori e le elettrici a non andare a votare, poiche' se non partecipa almeno la meta' degli elettori e delle elettrici il referendum resta senza esito.
Occorre allora fare uno sforzo per far sapere a piu' persone possibile che l'8-9 giugno possono votare per difendere i diritti di chi lavora, per affermare i diritti di chi oggi in Italia subisce una flagrante violenza razzista, per contribuire a far riconoscere tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani.
L'8-9 giugno votiamo si' ai cinque referendum in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Secondo: ma non solo occorre votare cinque si' ai referendum dell'8-9 giugno; occorre anche ogni giorno opporsi a tutte le uccisioni.
Occorre insorgere nonviolentemente per far cessare tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni; occorre insorgere nonviolentemente per il disarmo e la smilitarizzazione; occorre insorgere nonviolentemente per salvare tutte le vite; occorre insorgere nonviolentemente per difendere la legge fondamentale di ogni ordinamento giuridico democratico che dice: non uccidere, opponiti a tutte le uccisioni, agisci per salvare tutte le vite.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Contro il razzismo e la schiavitu'.
Contro la violenza maschilista.
Contro il cosiddetto "decreto sicurezza" che invece di rendere le persone piu' sicure le priva di fondamentali diritti.
In difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Occorre opporsi a tutte le violenze con la scelta nitida ed intransigente della nonviolenza.
Occorre opporsi a tutte le violenze con la scelta concreta e coerente della nonviolenza.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
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Terzo: ricordando Alfio Pannega continuiamo nell'impegno nonviolento per la pace, i diritti umani, la difesa del mondo vivente.
Non possiamo concludere questa nostra conversazione senza ricordare ancora una volta il nostro vecchio amico e compagno di lotte Alfio Pannega che ci ha lasciato quindici anni fa e di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita.
Ricordare Alfio Pannega significa proseguire la sua lotta nonviolenta per la pace, la solidarieta', la difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra, contro la militarizzazione, contro il riarmo.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Tre segnalazioni conclusive
1. Un prossimo incontro commemorativo di Alfio Pannega lunedi' 2 giugno a Vetralla
Lunedi' 2 giugno a Vetralla per iniziativa dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi) dinanzi all'ingresso della Villa comunale dalle ore 17 alle ore 20, nell'ambito di un'iniziativa per il si' ai referendum dell'8-9 giugno, vi sara' una performance drammaturgica di Pietro Benedetti che rievochera' ed interpretera' ancora una volta la figura di Alfio Pannega.
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2. Un successivo incontro commemorativo di Alfio Pannega sabato 7 giugno a Viterbo
Sabato 7 giugno a Viterbo, presso la "Fattoria di Alice" in via Tuscanese n. 20, dalle ore 13 alle ore 15 si svolgera' un nuovo incontro in ricordo di Alfio Pannega: e' prevista la partecipazione di numerose amiche e numerosi amici del poeta antifascista nonviolento deceduto quindici anni fa.
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3. E' in corso la raccolta di fondi per la pubblicazione della nuova edizione del libro di e su Alfio Pannega
Ricordiamo anche che prosegue la raccolta di fondi per pubblicare la nuova edizione (molto ampliata) del libro di e su Alfio Pannega che usci' in prima edizione nel 2010 presso la casa editrice Davide Ghaleb.
Invitiamo tutte le persone interessate a ricordare (o a conoscere) il nostro compagno di riflessioni e di lotte nonviolente ad acquistare una o piu' copie del libro.
Per accedere direttamente alla pagina del sito della casa editrice attraverso cui effettuare l'acquisto il link e' il seguente:
https://www.ghaleb.it/pannega_prevendita.htm

Vetralla-Viterbo, primo giugno 2025

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it

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