[Nonviolenza] Non muoia in carcere Leonard Peltier. 42



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NON MUOIA IN CARCERE LEONARD PELTIER
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Foglio a sostegno dell'appello a scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier
A cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 42 del 23 settembre 2024

Sommario di questo numero:
1. "Restituisca la liberta' a Leonard Peltier". Estremo un appello al Presidente Biden
2. Che fare adesso per la liberazione di Leonard Peltier
3. "Action Network": To President Biden: Free Leonard Peltier, Grant Clemency Now
4. "Move On": The Time for Justice is Now! Ask President Biden to Grant Clemency to Leonard Peltier!
5. Dania Ceragioli: Amnesty International sollecita al Presidente Biden la grazia per l'attivista Leonard Peltier
6. Wisconsin Bail Out the People Movement: President Biden Urged to Grant Clemency to Jailed Indigenous Activist Leonard Peltier as He Turns 80

1. REPETITA IUVANT. "RESTITUISCA LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER". ESTREMO UN APPELLO AL PRESIDENTE BIDEN

Presidente Biden,
prima del termine del suo mandato lei puo' compiere un gesto che tutte le persone di volonta' buona attendono ormai da molti anni da parte della presidenza degli Stati Uniti d'America: la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier, da 48 anni prigioniero innocente.
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore del suo popolo e di tutti i popoli oppressi, difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, difensore della Madre Terra.
Leonard Peltier e' gravemente malato e dopo quasi mezzo secolo di ingiusta detenzione non gli resta molto tempo da vivere.
Leonard Peltier e' stato condannato per un delitto che non ha commesso: e' stato definitivamente dimostrato che le testimonianze contro di lui erano false e che le prove contro di lui erano altrettanto false.
Dal carcere Leonard Peltier lungo mezzo secolo ha sostenuto con la parola e con la testimonianza, con l'esempio e con la solidarieta' concreta nella misura in cui gli e' stato possibile esprimerla, innumerevoli iniziative nonviolente in difesa dei popoli e delle persone cui venivano negati i diritti piu' elementari, in difesa del mondo vivente minacciato di irreversibili devastazioni.
Personalita' come Nelson Mandela, come madre Teresa di Calcutta, come Desmond Tutu, come Rigoberta Menchu', come il Dalai Lama, come papa Francesco, hanno chiesto la sua liberazione.
Movimenti umanitari come Amnesty International e il Movimento Nonviolento hanno chiesto la sua liberazione.
Istituzioni rappresentative come l'Onu (che sulla vicenda di Leonard Peltier si e' pronunciata attraverso una commissione giuridica ad hoc) e come il Parlamento Europeo (fin dagli anni Novanta, ed ancora qualche anno fa con il compianto suo Presidente David Sassoli) hanno chiesto la sua liberazione.
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Presidente Biden,
in questo tempo attraversato da orrori indicibili, da guerre e devastazioni inaudite, in cui non solo l'intera umana famiglia ma l'intero mondo vivente - quest'unico mondo vivente che conosciamo nell'intero universo - sono minacciati di distruzione per responsabilita' di poteri folli e scellerati, la liberazione di Leonard Peltier costituirebbe un messaggio di speranza e un'epifania di bene a conforto e sostegno dell'umanita' intera.
La liberazione di Leonard Peltier sarebbe per ogni persona di volonta' buona e per ogni civile consorzio e legittimo istituto fedeli all'umanita' una viva gioia e un impulso potente a continuare ad operare per la pace che salva le vite, per il bene comune che ogni essere umano riconosce e raggiunge e soccorre e preserva, che nessuna persona abbandona al dolore e alla morte.
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Presidente Biden,
conceda la grazia a Leonard Peltier.
Restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 11 agosto 2024
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnato nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
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Allegato primo. Per scrivere al Presidente Biden:
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America e' sufficiente collegarsi al sito della Casa Bianca alla pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: scrivere un breve testo (di seguito una traccia utilizzabile):
"Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
le scriviamo per chiederle di concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Come lei sa, Leonard Peltier ha gia' subito 48 anni di carcere per un delitto che non ha commesso.
E' vecchio, e' gravemente malato, le sue patologie non possono essere adeguatamente curate in carcere.
La sua liberazione e' stata chiesta da Nelson Mandela, da madre Teresa di Calcutta, dal Dalai Lama, da papa Francesco, da Amnesty International, dal Parlamento Europeo, dall'Onu, da milioni di persone di tutto il mondo.
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
conceda la grazia a Leonard Peltier.
Restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Distinti saluti".
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Allegato secondo. Per saperne di piu':
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Ancora nella rete telematica segnaliamo una lettera "ad adiuvandum" alla "United States Parole Commission" del 22 giugno 2024:
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2024/06/msg00055.html
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

2. REPETITA IUVANT. CHE FARE ADESSO PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Come e' noto, la "United States Parole Commission" ha negato la "liberta' sulla parola" a Leonard Peltier, ed ha fissato la prossima udienza al 2026. Gli avvocati di Leonard Peltier hanno gia' annunciato che ovviamente interporranno appello avverso questa decisione.
Come e' noto Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, e' detenuto da 48 anni in un carcere di massima sicurezza per un delitto che non ha commesso; la sua condanna si baso' su "testimonianze" false e su "prove" altrettanto false. E' anziano (ha quasi 80 anni) e gravemente malato, e le sue plurime patologie non possono essere curate adeguatamente in regime carcerario. Numerosissime personalita' benemerite dell'umanita', associazioni benefiche come Amnesty International, istituzioni democratiche di tutto il mondo - in primis l'Onu e il Parlamento Europeo - chiedono la sua liberazione.
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Che fare?
Occorre perseverare lungo tutte e tre le vie che possono portare alla liberazione di Leonard Peltier:
1. la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la "grazia presidenziale";
2. la richiesta al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America di concedere il "rilascio compassionevole";
3. la richiesta alla "United States Parole Commission" di concedere la "liberta' sulla parola".
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Alcune indicazioni pratiche
a) Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America:
aprire la pagina ad hoc nel sito: https://www.whitehouse.gov/contact/ e seguire le indicazioni li' contenute.
Proposta di testo:
Egregio Presidente degli Stati Uniti d'America,
e' consuetudine che avvicinandosi il termine del mandato quadriennale il Presidente degli Stati Uniti d'America conceda la grazia ad alcuni detenuti.
La preghiamo di voler concedere la grazia al signor Leonard Peltier, detenuto da quasi mezzo secolo, ormai quasi ottantenne, affetto da gravissime patologie che non possono essere curate in regime carcerario, la cui liberazione e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco e da istituzioni come l'Onu e il Parlamento Europeo.
Voglia gradire distinti saluti.
b) Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America:
aprire la pagina ad hoc nel sito: https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice e seguire le indicazioni li' contenute.
Proposta di testo:
Egregio Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
la preghiamo di voler concedere il "rilascio compassionevole" ("compassionate release") al signor Leonard Peltier, detenuto da quasi mezzo secolo, ormai quasi ottantenne, affetto da gravissime patologie che non possono essere curate in regime carcerario, la cui liberazione e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco e da istituzioni come l'Onu e il Parlamento Europeo.
Voglia gradire distinti saluti.
c) Per scrivere alla "United States Parole Commission":
usare l'indirizzo e-mail: USParole.questions at usdoj.gov
Proposta di testo:
Egregie signore ed egregi signori della "United States Parole Commission",
pur consapevoli della vostra recente decisione, ci permettiamo di sollecitare ulteriormente una tempestiva riconsiderazione della situazione del signor Leonard Peltier, detenuto da quasi mezzo secolo, ormai quasi ottantenne, affetto da gravissime patologie che non possono essere curate in regime carcerario, la cui liberazione e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco e da istituzioni come l'Onu e il Parlamento Europeo.
Vogliate gradire distinti saluti.
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d) Per informare gli avvocati che assistono Leonard Peltier:
usare gli indirizzi e-mail: ksharp at sanfordheisler.com, jenipherj at forthepeoplelegal.com
Proposta di testo:
Egregia avvocata, egregio avvocato,
vi informiamo che abbiamo scritto al Presidente degli Stati Uniti d'America, al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America, alla "United States Parole Commission", le lettere il cui testo alleghiamo.
Vogliate gradire distinti saluti.
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Tre consigli a chi vuole esprimere e promuovere la solidarieta'
I. La prima forma di solidarieta' e' la conoscenza
- occorre studiare adeguatamente tanto i fatti quanto il contesto;
- occorre far circolare l'informazione, avendo cura che sia un'informazione precisa ed incontrovertibile;
- occorre promuovere altre adesioni all'impegno, avendo cura che ci si attenga scrupolosamente al fine della liberazione di Leonard Peltier e che la metodologia sia rigorosamente nonviolenta;
- soprattutto: occorre far sentire la propria voce direttamente alle istanze istituzionali concretamente preposte alla decisione sulla liberazione di Leonard Peltier; e farla sentire in modo adeguato: ovvero comprensibile e persuasivo. Non serve, ed e' anzi dannosa, la retorica d'accatto, ignorante e stereotipata, che ovviamente non convince nessuno.
E' semplicemente indispensabile la lettura di tutti i seguenti testi:
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI's Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.
- Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.
- Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples' History of the United States, Beacon Press, Boston 2014.
- Steve Hendricks, The Unquiet Grave: The FBI and the Struggle for the Soul of Indian Country, Thunder's Mouth Press, New York 2006.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison Writings: My Life is my Sun Dance, St. Martin's Griffin, New York 1999.
- Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.
- Joseph H. Trimbach e John M. Trimbach, American Indian Mafia: An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.
II. La prima forma di azione nonviolenta e' la parresia
- occorre prendere la parola e dire la verita' contrastando la violenza del potere;
- occorre prendere la parola e dire la verita' alle istituzioni per ottenere il rispetto del diritto e della morale;
- occorre prendere la parola e dire la verita' come atto politico che invera l'esercizio della democrazia.
Leonard Peltier e' innocente. Leonard Peltier e' in pericolo di morte. Leonard Peltier deve essere liberato.
Nella vicenda di Leonard Peltier si compendia e si testimonia la condizione imposta dalla violenza etnocida, genocida ed ecocida del potere colonialista, imperialista e razzista a tutti i popoli oppressi, all'umanita' intera e all'intero mondo vivente.
La liberazione di Leonard Peltier significa quindi riconoscere il diritto alla vita non solo di ogni persona innocente e di ogni popolo oppresso, ma di tutti gli esseri umani in quanto tali, dell'umanita' intera, di tutti gli esseri viventi e dell'intero mondo vivente.
III. Il tempo e' poco, agire ora
La vecchiaia e le patologie di Leonard Peltier rendono urgente l'impegno per la sua liberazione.
Occorre scrivere ora ai soggetti istituzionali che hanno il potere di restituirgli la liberta'.
Occorre promuovere ora ogni iniziativa nonviolenta adeguata a far crescere l'impegno per la sua liberazione.
Occorre attivare i mezzi d'informazione per ottenere ora la massima attenzione possibile dell'opinione pubblica.
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Free Leonard Peltier.
Non muoia in prigione un uomo innocente.
Mitakuye Oyasin.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 7 luglio 2024

3. DOCUMENTAZIONE. "ACTION NETWORK": TO PRESIDENT BIDEN: FREE LEONARD PELTIER, GRANT CLEMENCY NOW
[Dal sito www.actionnetwork.org riprendiamo e diffondiamo il seguente appello]

Action Alert: Calling all supporters of Leonard Peltier to sign this petition to urge President Joe Biden to grant Leonard Peltier executive clemency. FreeLeonardPeltier
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Background
"The fight has not ended for me" - Leonard Peltier
Leonard Peltier, a member of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians, is in his 49th year of imprisonment. Leonard is 79 years old and his health is rapidly declining. He stands as a symbol of the ongoing racism and oppression against Native Americans in the United States criminal justice system, issues that Leonard fought against in the 1970’s and throughout his incarceration.
On July 2nd, millions of people across Indian Country were devastated to learn that Leonard Peltier, an activist and member of the American Indian Movement, had been denied parole by the United States Parole Commission. The Commission issued the decision after a parole hearing on June 10th at the United States Penitentiary Coleman I in Florida, where Mr. Peltier is currently incarcerated.
"They denied parole to a survivor of genocidal Indian boarding schools as he struggles to survive this unjust incarceration, they insist on holding him for a crime for which they have no physical evidence against him. Clearly, the Parole Commission - which is supposed to be an independent body - was influenced by the FBI. The FBI continues to abuse its power, promote false narratives, and engage in counterintelligence activities. The FBI has no regard for the Constitution or the laws they have sworn an oath to protect." - Nick Tilsen, President and CEO, NDN Collective
The FBI director at the time J. Edgar Hoover was waging a war against anyone he perceived as a threat. His violent and illegal tactics under COINTELPRO - the FBI's Counterintelligence Program (1956 to 1971) - were a direct assault on the American Indian Movement, the Black Panther Party, and the Women’s Liberation Movement. "Hoover's FBI did everything it could to consciously and deliberately derail the Civil Rights Movement," said Stevie Van Zandt.
While Leonard's attorneys file an appeal of this decision, we call on President Joe Biden to grant executive clemency to BringLeonardHome. President Biden promised to be a friend and ally of Indigenous Peoples.
Will Biden release the oldest living Indigenous political prisoner in American history, or will he simply allow Peltier to die in prison?
President Biden, you have the power to do what's right we are demanding that you FreeLeonardPeltier NOW via Executive Clemency. The whole world is watching.
Sign the petition today to let President Biden know we will not stop fighting for Leonard's freedom. We are all not free until Leonard is free.
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To: President Joe Biden
From: [Your Name]
I write to you today to urge you to grant Leonard Peltier executive clemency.
Leonard Peltier, a member of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians, is in his 49th year of imprisonment. Leonard is 79 years old and his health is rapidly declining. He stands as a symbol of the ongoing racism and oppression against Native Americans in the United States criminal justice system, issues that Leonard fought against in the 1970s and throughout his incarceration.
The FBI has taken every measure to prevent Leonard from being released including ignoring the Constitution and violating Peltier's civil rights. Peltier has served nearly 50 years on evidence that decades' worth of observers have called into question. Witnesses were coerced and advocates say evidence was falsified. Two of the other men charged with the same crime were acquitted. In addition, a witness whose information was key to Peltier's extradition from Canada to stand trial for the murders later said she made up her story under pressure from the FBI.
President Biden, you have the power to release the oldest living Indigenous political prisoner in American history, will you take swift action or simply allow Peltier to die in prison?
The whole world is watching. FreeLeonardPeltier

4. DOCUMENTAZIONE. "MOVE ON": THE TIME FOR JUSTICE IS NOW! ASK PRESIDENT BIDEN TO GRANT CLEMENCY TO LEONARD PELTIER!
[Dal sito https://sign.moveon.org/ riprendiamo e diffondiamo il seguente appello]

To: President Joe Biden:
The Time for Justice is Now! Ask President Biden to Grant Clemency to Leonard Peltier!
Campaign created by NDN Collective
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Dear President Biden:
We write to you today in support of Leonard Peltier’s petition for executive clemency and urge you to expeditiously commute the remainder of his sentence.
Leonard Peltier is a 78-year-old enrolled citizen of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians (ND). He has been imprisoned for 47 years, making him the longest-serving political prisoner in the United States. Nothing is more emblematic of the mistreatment of American Indians and the uneven hand of the criminal justice system than the handling of his case by the federal government. Leonard Peltier has galvanized generations of Indigenous activists and grassroots movements, yet he remains in confinement. Leonard is a symbol of Indigenous pride and we once again form a collective voice, asking yet another President to grant Leonard Peltier his freedom.
Why is this important?
Mr. Peltier is elderly and in failing health and we fear he will not ever make it back to his homelands at Turtle Mountain. We also fear you will miss the opportunity to free a man whose continued incarceration represents to Native America the worst of a federal law enforcement system who for decades carried out acts of racism and injustice throughout Indian Country.
Leonard Peltier is serving a sentence for aiding and abetting in a case where his co-defendants were found not guilty on self-defense grounds. For this, he is serving a longer sentence than most principals in murder convictions.
Mr. Peltier's conviction has been widely recognized as the result of a flawed prosecution that included blatant constitutional violations, prosecutorial misconduct, and a juror's early-trial admission of racism against Native Americans. Underscoring this, James Reynolds, the United States Attorney whose office handled the prosecution and appeal of the case, wrote to you on July 9, 2021, in support of clemency for Mr. Peltier, critically admitting his own office's prosecutorial errors and conceding they were unable to prove that Mr. Peltier personally committed any offense on the Pine Ridge Reservation that day. Mr. Reynolds' letter, referring to all of these factors, included the following statement: "Leonard Peltier's conviction and continued incarceration is a testament to a time and a system of justice that no longer has a place in our society."
Our letter joins those from national and international human rights organizations, leading voices on criminal justice issues, religious leaders, dignitaries from around the world, and numerous current and former members of Congress. Notably, in 1993, Sen. Daniel K. Inouye (D-HI), then the Chairman of the United States Senate Committee on Indian Affairs, endorsed clemency for Mr. Peltier and stated, "As long as the FBI misconduct issues in this case are left unresolved, it will be difficult for Native Americans to trust that the U.S. judicial system will accord them with the same justice it accords to other citizens."
Remarkably, twenty-nine years later, in January of 2022, the current Chairman of the U.S. Senate Committee on Indian Affairs, Sen. Brian Schatz (D-HI) also wrote to you urging the commutation of Mr. Peltier's sentence saying, "I strongly support your administration's work to pursue a fair and constitutionally sound justice system. In keeping with those principles, I urge you to commute Mr. Peltier's sentence."
This is now about justice. We urge you to grant clemency to Leonard Peltier by commuting the remainder of his sentence. Thank you for your consideration of our urgent request.
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Also:
Call the White House: (202) 456-1111
Email the White House: https://www.whitehouse.gov/contact/
Message: Request the President Biden grant clemency to Leonard Peltier and commute the remainder of his sentence.

5. DOCUMENTAZIONE. DANIA CERAGIOLI: AMNESRY INTERNATIONAL SOLLECITA AL PRESIDENTE BIDEN LA GRAZIA PER L'ATTIVISTA LEONARD PELTIER
[Dal sito www.lavocedinewyork.com riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 9 settembre 2024]

Amnesty International sollecita al Presidente Biden la grazia per l’attivista Leonard Peltier
Il nativo americano ha trascorso quasi 50 anni in carcere e fra pochi giorni sara' il suo 80esimo compleanno
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Anche Amnesty International Usa continua a occuparsi del caso di Leonard Peltier, l'attivista nativo americano che da quasi 50 anni e' detenuto in un carcere della Florida.
Alla vigilia del suo 80esimo compleanno, che ricorre il 12 settembre, l'organizzazione a tutela dei diritti umani, ha sollecitato al presidente Joe Biden un provvedimento di clemenza che consenta al prigioniero di essere liberato.
Nella lettera Amnesty chiede che venga resa giustizia a un caso non del tutto chiarito e che a distanza di anni dal suo processo, svoltosi nel 1977, "turba ancora chi si occupa di violazioni come pure le popolazioni native a livello internazionale".
"Peltier non deve morire in prigione", ha dichiarato Justin Mazzola ricercatore di Amnesty International Usa, "Biden ha l'opportunita' di scarcerarlo e di consentirgli di trascorrere i suoi ultimi anni con la sua famiglia e con la sua comunita'. Questo sarebbe un primo passo per ristabilire le compromesse relazioni tra i nativi americani e il governo federale e farebbe parte dell'eredita' positiva lasciata dal presidente".
L'attivista sta scontando due ergastoli consecutivi dopo la condanna di primo grado per l'uccisione di due agenti dell'FBI nel giugno 1975, nella riserva di Pine Ridge, della nazione Oglala Lakota nel South Dakota. L'uomo seppure abbia ammesso di aver partecipato alla sparatoria ha sempre respinto le accuse di omicidio. La sua ultima richiesta di grazia era stata respinta a luglio 2024 dall'apposita Commissione per la liberta' vigilata degli Stati Uniti, la precedente risaliva al 2009.
Christopher Wray direttore del Federal Bureau of Investigation, FBI, in una lettera di opposizione al rilascio aveva scritto: "E' uno spietato assassino che ha mostrato totale mancanza di rimorso per i suoi numerosi crimini. Il suo rilascio assesterebbe un duro colpo allo stato di diritto".
Al momento della sparatoria, Peltier era un membro attivo dell'AIM, un gruppo di difesa dei diritti indigeni impegnato a contrastare il razzismo e la brutalita' della polizia ai danni dei nativi americani. Nel 2004 si era candidato alla presidenza degli Stati Uniti ed era riuscito a ottenere la nomination del Partito per la Pace e la Liberta', grazie agli oltre 27.607 voti ottenuti in California.
Sono stati in molti in questi anni a chiederne la scarcerazione. Oltre agli esponenti del Congresso Usa, diversi Nobel per la pace, l'ex procuratore generale James Reynolds, in carica nel periodo della condanna e del successivo appello e piu' recentemente anche il musicista Steven Van Zandt, chitarrista della E Street Band di Bruce Springsteen, che aveva scritto: "dobbiamo rimediare a un torto".

6. DOCUMENTAZIONE. WISCONSIN BAIL OUT THE PEOPLE MOVEMENT: PRESIDENT BIDEN URGED TO GRANT CLEMENCY TO JAILED INDIGENOUS LEONARD PELTIER AS HE TURNS 80
[Dal sito https://wibailoutpeople.org/ riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 12 settembre 2024]

As Indigenous elder and activist Leonard Peltier approaches his 80th birthday on September 12, Amnesty International USA has written a letter to President Biden again urging him to grant clemency for Peltier and to release him immediately.
Peltier has been incarcerated for nearly 50 years despite serious and ongoing concerns about the fairness of his trial. Earlier this year Amnesty International USA asked the U.S. Parole Commission and the Bureau of Prisons to grant Peltier parole, or compassionate release, respectively which they denied.
In its letter to President Biden, Amnesty urged him to rectify a case that has long troubled human rights advocates and Indigenous Peoples worldwide. This is not the first time the group has asked the Biden administration to grant clemency, but due to Peltier's age and his most recent request for parole or for compassionate release being denied earlier this year, the request is now even more urgent, as clemency is now likely his only chance for freedom.
"Leonard Peltier should not have to die in prison," said Justin Mazzola, researcher with Amnesty International USA. "In his remaining months in office, President Biden has the opportunity to release Leonard Peltier, allowing him to be home with his family and community for his last years, which could be one step to help mend the fractured relationship between Native Americans and the government and would forever be part of Biden's legacy."
In its appeal to President Biden, Amnesty International USA reiterated long standing concerns about the legal process that led to Peltier's conviction and sentencing, Peltier’s age, length of time he has been imprisoned, and his critical health issues.
"No one should be imprisoned after a trial riddled with uncertainty about its fairness," said Mazzola. "Keeping an 80-year-old man with various health issues locked behind bars for the rest of his life doesn't serve justice. We hope that President Biden finds it in his heart to release Leonard Peltier as a matter of humanity, mercy, and human rights."
*
Background??
Leonard Peltier, Native American activist and member of the American Indian Movement (AIM) was convicted of the murders of two FBI agents on the Pine Ridge Indian Reservation in 1975. He has always maintained his innocence. Amnesty International joins Tribal Nations, Tribal Leaders, Members of Congress, former FBI agents, Nobel Peace Prize winners and former U.S. Attorney James Reynolds, whose office handled Peltier's prosecution and appeal, in urging his release.
Peltier's latest parole request was denied in July 2024. Parole was also rejected at Peltier’s last hearing in 2009.
President Biden has committed opens in a new tab to grant clemency/commutation of sentences on a rolling basis rather than at the end of his term, following a review of requests by the White House Counsel's Office and the Department of Justice.
Amnesty International has examined Peltier's case extensively for many years, sent observers to his trial in 1977, and, along with its millions of members and supporters around the globe, has ?long campaigned?on his behalf.
Contact: media at aiusa.org opens in a new tab
September 12th is Leonard’s 80th birthday - please take action to mark the date for action.
We must convince President Biden to grant Peltier clemency before he leaves office.
Call the White House Comment line (Tues – Thurs 11am – 3pm ET): (202) 456-1111
Submit a comment via the webform: https://www.whitehouse.gov/contact/
Continue writing your letters and postcards!
Raise the case on social media, with your Senators & Representative in Congress.
This Urgent Action provides the contact information and what to say.
Leonard was denied parole in July, and clemency is likely his last chance at freedom after 49 years behind bars despite serious human rights concerns about the fairness of his trial.
Please take action ASAP and continue to do so in all the ways you can! Free Leonard!

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NON MUOIA IN CARCERE LEONARD PELTIER
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Foglio a sostegno dell'appello a scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier
A cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 42 del 23 settembre 2024
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