[Nonviolenza] Telegrammi. 5232



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5232 del 15 giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Lettera al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America per chiedere il "rilascio compassionevole" del signor Leonard Peltier
2. La "United States Parole Commission" ha ora 21 giorni per annunciare la decisione sulla liberta' vigilata per Leonard Peltier
3. "Leonard Peltier Ad Hoc Committee": Letter to the American Geriatrics Society
4. "Leonard Peltier Ad Hoc Committee": "I Am Peltier"
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
7. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. L'ORA. LETTERA AL PROCURATORE GENERALE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA PER CHIEDERE IL "RILASCIO COMPASSIONEVOLE" DEL SIGNOR LEONARD PELTIER

Al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) Merrick Garland
Egregio Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
come Le sara' sicuramente noto, la "United States Parole Commission" in questi giorni, dopo l'udienza del 10 giugno 2024, sta valutando se concedere al signor Leonard Peltier la misura della "liberta' sulla parola" in considerazione della sua eta' avanzata e delle sue gravi condizioni di salute (il signor Peltier e' affetto da plurime gravi patologie che non possono essere adeguatamente curate in regime carcerario e la sua vita e' quindi in pericolo).
Ugualmente le sara' noto che da piu' parti e' stato reiteratamente chiesto al Presidente degli Stati Uniti d'America un provvedimento di grazia presidenziale che restituisca la liberta' tout court al signor Peltier.
Nelle more del pronunciamento della "United States Parole Commission" (che, come e' noto, ha 21 giorni di tempo per esprimersi), e nell'attesa che il Presidente Biden prenda finalmente in considerazione l'opportunita' di un provvedimento di grazia, mi permetto di scrivere anche a Lei, egregio Procuratore Generale, per rinnovare la richiesta - che so gia' esserLe stata posta da molte autorevoli personalita' istituzionali del suo Paese - di attivare il "rilascio compassionevole" ("compassionate release") del signor Peltier.
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Egregio Procuratore Generale,
credo che Lei conosca gia' quale sia la situazione del signor Peltier, figura del resto assai nota anche a livello internazionale.
Mi perdoni quindi se mi permetto di riassumerne il profilo in poche parole: Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente; e' detenuto ormai da 48 anni dopo essere stato condannato sulla base di cosiddette "testimonianze" dimostratesi grossolanamente false, e di cosiddette "prove" dimostratesi altrettanto scandalosamente false.
Il signor Peltier ha ormai quasi 80 anni ed e' affetto, come ricordavo sopra, da gravi patologie che non possono essere efficacemente curate in carcere.
In quasi cinque decadi di detenzione il signor Peltier ha dipinto quadri, scritto poesie e pubblicato un libro molto apprezzato e tradotto in varie lingue (come il francese, l'italiano, lo spagnolo e il tedesco); ha promosso iniziative educative ed assistenziali, ha sostenuto importanti iniziative di protezione della natura, ha appoggiato e contribuito a far conoscere molte importanti iniziative nonviolente in difesa dei diritti fondamentali e del bene comune dell'umanita' e del mondo vivente.
La sua liberazione e' stata chiesta da personalita' insigni come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama e Papa Francesco; da prestigiose associazioni umanitarie come Amnesty International; da alcune delle maggiori istituzioni democratiche internazionali come l'Onu (che alla vicenda di Leonard Peltier ha dedicato i lavori di una Commissione giuridica ad hoc) e il Parlamento Europeo.
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Egregio Procuratore Generale,
mi consta che il "rilascio compassionevole" ("compassionate release") sia un istituto appositamente previsto nell'ordinamento del suo Paese per una casistica in cui rientra perfettamente la situazione attuale del signor Peltier. Non vi e' certo bisogno che sia io a spiegarlo a Lei, che ne ha indubbiamente compiuta cognizione e piena coscienza. Se posso permettermi di aggiungerlo: alla luce della dottrina giuridica universalmente riconosciuta il "rilascio compassionevole" del signor Peltier dovrebbe avvenire "ope legis" sic et simpliciter.
Con la presente lettera sono quindi a pregarLa di voler attivare la procedura che metta capo alla decisione del "rilascio compassionevole" del signor Peltier, con la tempestivita' che la sua eta' e le sue condizioni di salute palesemente richiedono.
Ovviamente confido che nel frattempo gia' la "United States Parole Commission" abbia disposto la concessione della "liberta' sulla parola"; e confido altresi' che lo stesso Presidente degli Stati Uniti si determini infine alla concessione della grazia presidenziale; ma cionondimeno sollecito anche un positivo pronunciamento in merito alla richiesta di "compassionate release". Vale infatti sempre l'antico adagio secondo cui "melius est abundare quam deficere". Il signor Peltier ha subito una assai lunga detenzione, e' anziano e in gravi condizioni di salute: pertanto si adoperino tutte le istituzioni competenti - ciascuna nell'ambito delle sue funzioni - affinche' siano finalmente pienamente rispettati i suoi inalienabili diritti umani, sia messo in condizione di ricevere le cure adeguate cui ha diritto e - last, but not least - possa tornare a vivere con la sua famiglia, dopo quasi mezzo secolo, quest'ultimo scorcio della sua vita.
Non muoia in carcere una vittima innocente di un conclamato errore giudiziario.
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Egregio Procuratore Generale,
non dubito che Lei converra' con me che nelle questioni fondamentali "pietas" e "iustitia" sono una sola medesima cosa, la stessa virtu', lo stesso dovere: non vi e' giustizia dove non c'e' pieta'; ergo, sia concesso il "rilascio compassionevole" al signor Peltier.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
gia' Consigliere, Capogruppo e Presidente di Commissione del Comune di Vetralla
gia' Consigliere, Capogruppo e Presidente di Commissione della Provincia di Viterbo
Viterbo (Italia), 13 giugno 2024
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.

2. L'ORA. LA "UNITED STATES PAROLE COMMISSION" HA ORA 21 GIORNI PER ANNUNCIARE LA DECISIONE SULLA LIBERTA' VIGILATA PER LEONARD PELTIER

La United States Parole Commission dovrebbe essersi riunita il 10 giugno 2024 per decidere sulla concessione della liberta' vigilata a Leonard Peltier.
Ora la Commissione avra' 21 giorni per annunciare pubblicamente la sua decisione.
Speriamo che decida per il meglio.
Se non concedera' la liberta' vigilata sara' comunque possibile, e necessario, presentare ricorso.
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In ogni caso, quale che sia il pronunciamento della Commissione (e naturalmente speriamo che sia positivo), e' opportuno, e doveroso, proseguire nel sostegno ad altre due iniziative:
a) la richiesta del "rilascio compassionevole" (compassionate release) rivolta al Procuratore Generale (Attorney General) degli Stati Uniti d'America;
b) la richiesta della grazia presidenziale, ovviamente rivolta al Presidente degli Stati Uniti d'America.
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Scriviamo al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) affinche' sia concessa la "compassionate release" a Leonard Peltier.
Al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) vanno indirizzate le richieste di "compassionate release" ("rilascio compassionevole"), ovvero di ritorno in liberta' in considerazione sostanzialmente delle gravi condizioni di salute e dell'impossibilita' di adeguate terapie in carcere, delle condizioni esistenziali di particolare sofferenza, di violazione, privazione o perdita di diritti umani fondamentali, ovvero di pericolo di morte in cui Leonard Peltier si trova.
La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' gia' stata presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi; e' opportuno sostenerla.
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) usare il form disponibile alla pagina web:
https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Un possibile testo della lettera:
Egregio Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
ci associamo alla richiesta di un provvedimento di "compassionate release" per il signor Leonard Peltier, richiesta gia' presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi.
Il signor Leonard Peltier, come e' noto, e' anziano, e' gravemente malato e non puo' ricevere cure adeguate in carcere; il senso di umanita' e l'esatta intellezione della norma giuridica suggeriscono che sia restituito all'affettuoso accudimento dei suoi familiari in questa parte restante della sua vita.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
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Scriviamo al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
E' consuetudine del Presidente degli Stati Uniti d'America, avvicinandosi la conclusione del mandato ovvero nuove elezioni, concedere la grazia presidenziale ad alcuni detenuti.
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
*
Va inoltre ricordato che il 26 giugno ricorre l'anniversario dell'"incident at Oglala", ovvero dello scontro a fuoco avvenuto il 26 giugno 1975 a Pine Ridge, nei pressi della fattoria della famiglia Jumping Bull, in cui persero la vita due agenti dell'Fbi e un giovane militante dell'American Indian Movement. A Leonard Peltier, sulla base di cosiddette "testimonianze" dimostratesi false, e di cosiddette "prove" dimostratesi altrettanto false, fu menzogneramente attribuita l'uccisione dei due agenti dell'Fbi: nonostante che l'errore giudiziario sia ormai universalmente riconosciuto come tale, Leonard Peltier e' ancora in prigione, vittima di una cinquantennale persecuzione determinata dal suo essere un nativo americano generoso e coraggioso difensore del suo popolo, un nativo americano generoso e coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, un nativo americano generoso e coraggioso difensore della Madre Terra.
Il 26 giugno si svolgeranno iniziative di testimonianza e di coscientizzazione in varie parti del mondo. Speriamo che per allora Leonard Peltier sia gia' stato liberato sulla base del pronunciamento della United States Parole Commission, ma in ogni caso in quella giornata si faccia memoria e si esprima solidarieta'.
*
Con la forza della nonviolenza proseguiamo nella solidarieta' con Leonard Peltier.
Con la forza della nonviolenza proseguiamo nella solidarieta' con tutti i popoli oppressi e tutte le persone perseguitate.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
Il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 11 giugno 2024
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Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

3. DOCUMENTAZIONE. "LEONARD PELTIER AD HOC COMMITTEE": LETTER TO THE AMERICAN GERIATRICS SOCIETY
[Dal sito https://www.freeleonardpeltiernow.org/ riprendiamo e diffondiamo]

FOR IMMEDIATE RELEASE June 7, 2024
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Media Contact: Ms. Dawn Lawson: 800–901-4413, dawn at freeleonardpeltiernow.org
Assistant Director, Leonard Peltier Ad Hoc Committee and Personal Assistant to Leonard Peltier
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Supporters of Indigenous Political Prisoner Leonard Peltier Urge the American Geriatrics Society to Call for June 10 Parole for Peltier & Help End Institutional Abuse of Elder Prisoners Peltier, age 79 and medically debilitated, faces death by incarceration if not granted release at his June 10 hearing.
The Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee, National Lawyers Guild Mass Incarceration Committee, and Dr. Ricardo Alvarez, who holds carceral medicine expertise, has asked the American Geriatrics Society (AGS) to advocate for the release of Leonard Peltier and to address "one of the gravest unseen wounds in our nation - the institutional elder abuse of our elderly incarcerated."
Leonard - an Indigenous activist, artist, and great-grandfather - will be 80 years old in September and has been a US Political Prisoner for 48 years. He has multiple debilitating and painful conditions, some life-threatening, that are not being treated in federal prison. Leonard Peltier is one of the longest held political prisoners in the world, in his struggle to defend his people against genocide. See Letter to AGS here.
Leonard is a six-time nominee for the Nobel Peace Prize. The call for his liberation has been supported by national and international institutions and individuals from all walks of life, including Archbishop Desmond Tutu (i), Amnesty International, Nobel Laureates, the Democratic National Committee (ii), Coretta Scott King, and several former law enforcement officers involved in Leonard’s prosecution. (iii)
Leonard Peltier has a US Parole Commission hearing on Monday, June 10, 2024. Parole boards often refuse to release elder prisoners, even when they meet the legal standard for parole and/or are dying in prison. Even James Reynolds, a top prosecutor in Leonard's case, wrote in 2017 to President Obama, "I... beseech you to commute the sentence of a man I helped put behind bars... I urge you to take a step towards healing a wound that I had a part in making."
The June 4, 2024 letter to the American Geriatrics Society Board of Directors urges the organization to include elder prisoners in its mission and honor its vision "to identify and eliminate other forms of social and structural bias/discrimination;" also to immediately push for Leonard Peltier's release.
"Our elderly prisoners have been subjected to the longest prison sentences of any people in the history of the world. There is abundant evidence that our elders age out of crime and are safe for release (iv)" However, the letter continues, elder prisoners face "parole boards whose failure to embrace trauma-informed principles and their distorted emphasis on vengeance violate the primacy of public safety and restorative justice". (v)
The letter to the AGS cites multiple sources of evidence-based literature about the safety of releasing our elders from prison, (vi) and the harms of continued incarceration. References include policy papers, legal briefs, investigative reports, journal articles, and the American Public Health Association (APHA) position paper on prison abolition as an important public health measure. The letter also specifically addresses the context in which Leonard Peltier became a US Political Prisoner of War in the 1970s (defending traditional native elders, women, and children) and speaks about the inhumane conditions he endures and the carceral harm to his health. Forty-eight years of incarceration, the torture of a cumulative 15 years of solitary confinement, prison lockdowns (vii), and medical neglect have all taken a heavy toll on Leonard's body. He suffers from insulin dependent diabetes, coronary artery disease, unmonitored abdominal aortic aneurysm, progressive vision loss, severe disabling arthritis, and inadequate or total denial of medical assistance from the prison. Leonard has fallen three times since mid-May.
Leonard Peltier's release is not only a matter of factual innocence and parole law in his favor; it is also an emergency, a crisis of aging and surviving as a disabled elder in an environment that exacerbates and hastens the aging process, while also being completely unequipped to care for elderly people. The signatories of the letter will work with the AGS to end the institutional abuse of our elder prisoners, and they urge the AGS to advocate today so that Leonard Peltier does not die in prison.
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Links
Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee: www.freeleonardpeltiernow.org
National Lawyers Guild Mass Incarceration Committee: www.nlgmic.org
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Notes
i. Archbishop Desmond Tutu https://www.amnestyusa.org/wp-content/uploads/2023/03/From-Archbishop-Desmond-Tutu.pdf
ii. DNC Unanimously Passes Resolution Urging Joe Biden To Release Leonard Peltier https://www.huffpost.com/entry/dnc-leonard-peltier-bidenclemency_n_631b9050e4b027aa405baaa7
iii. Former FBI Agent Calls for Clemency for Leonard Peltier - Amnesty International USA https://www.amnestyusa.org/press-releases/former-fbi-agent-calls-forclemency-for-leonard-peltier/
iv. The Older You Get: Why Incarcerating the Elderly Makes Us Less Safe - by FAMM Foundation https://medium.com/famm/the-older-you-get-whyincarcerating-the-elderly-makes-us-less-safe-ce8cd0a9801
v. Parole Release and Supervision: Critical Drivers of American Prison Policy - Annual Reviews https://www.annualreviews.org/content/journals/10.1146/annurev-criminol-011419-041416
vi. The Older You Get: Why Incarcerating the Elderly Makes Us Less Safe - by FAMM Foundation https://medium.com/famm/the-older-you-get-whyincarcerating-the-elderly-makes-us-less-safe-ce8cd0a9801
vii. Inside the High-Security "Black Site" Where Leonard Peltier Is Incarcerated https://truthout.org/articles/inside-the-high-security-black-site-where-leonardpeltier-is-incarcerated/

4. DOCUMENTAZIONE. "LEONARD PELTIER AD HOC COMMITTEE": "I AM PELTIER"
[Dal sito https://www.freeleonardpeltiernow.org/ riprendiamo e diffondiamo]

The Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee announces I Am Peltier, a commemorative art exhibition, vigil, and gathering of Bay Area community leaders.
San Francisco, California - June 26, 2024. Opening Reception June 26st at SOMArts Cultural Center, 6pm to 10pm - 934 Brannan St, San Francisco CA.
In commemoration of Leonard Peltier’s 49th year of capture, and wrongful imprisonment, and the indelible mark he has left that inspires him to be revered and continuously fought for as a Native American and symbol of ongoing Indigenous oppression, the Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee is presenting an exhibition featuring the art of Leonard Peltier and a vigil for his release.
Leonard Peltier has been imprisoned in the United States for over 49 years, many of those spent in solitary confinement under tortuous conditions. Mr. Peltier was sentenced to Death by Incarceration, serving two life sentences for murders he did not commit, despite global human rights concerns over the ongoing injustice of his trial and imprisonment. He has always maintained his innocence. World peace leaders such as Mother Theresa, Nelson Mandela, and the 14th Dalai Lama have campaigned for his clemency with no avail.
At 80 years old this year, Leonard Peltier has been an avid painter throughout his incarceration. His artworks, painted mostly on acrylics on canvas, are spirited visions of his past, his dreams, and memories of his People and his Land. The exhibition features a selection of 20 of his original paintings on canvas and on leather purses.
This will be the first time his art will be brought to San Francisco, available to be viewed and purchased by the public and supporters of Leonard Peltier. All proceeds of sales will be directed to support Leonard's livelihood - his urgent medical care in prison, and his legal aid to continue working towards his eventual release and adequate care.
A prayer by American Indian Movement Elder Lenny Foster, an outdoor vigil with 49 candles, a roundtable discussion with key community leaders from Leonard Peltier's official committee, the Black Panther Party Alumni Legacy Network, Black Power Media (BPM), For the People (FTP) movement, and Oakland Jericho, music performances by Native American drum circle and revolutionary Hip-hop artist Opium Sabbah, and dinner by local BIPOC chefs are amongst the scheduled activities during this event.
Tickets to the event are $50.00 via Eventbrite and linked on the Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee website. Sliding scale mutual aid is available upon request. Media interviews for Leonard Peltier's representatives, and an early preview for those interested in purchasing Leonard Peltier's original paintings will be available for scheduling prior to the event opening to the public on Wednesday, June 26, 2024.
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About the Collaborators:
The Leonard Peltier Ad Hoc Committee, is the only authorized committee working towards securing Leonard's release from federal prison so that he can spend his remaining years in comfort with his family and community on Turtle MT, ND.. Established in 2023, they consist of Leonard's lawyers, long-time friends, family members and advocates.
The Black Panther Party Alumni Legacy Network (BPPALN), is composed of original Black Panther Party members and other socially conscious, caring individuals, educational institutions, and community-oriented businesses with a passion for all-inclusive communities to live long prosper and grow educationally, socially, and economically from generation to generation.
Oakland Jericho founded in 2013 by Aisha Mohammad and Baba Melvin Dickson (BPP, CCBPP) (RIP), grew out of a call to help educate the public on the dire need to free Political Prisoners, among other missions as defined by the National Jericho Movement. From its inception, Oakland Jerichore established itself as a viable resource for Political Prisoner education, and revolutionary activism in service to the People.
Black Power Media (BPM) is a Black independent media enterprise, advancing politics, news, and social networks. Founded by Kalonji Jama Changa, BPM challenges the narrative about politics and the material conditions of society. BPM presents information from a broad culturally-informed perspective that unapologetically advocates Black self-determination. Pan-Africanist and internationalist in orientation, BPM holds a socialist lens, while advocating human rights and building intersectional coalitions across, race/ethnicity/ nationality, class, gender, and generation.
FTP Movement, established in June of 2004, the FTP Movement was formed in response to the system's disregard for the poor and oppressive conditions that support poverty. With a focus on uplifting the community, unity, justice, freedom and self-sufficiency, FTP strives to work on behalf of the people in the absence of wealthy donors and tax write-offs. Now two decades later, as a true grassroots organization, FTP operates through the hearts of its members, who consistently serve with the passion to work as organizers and activists. FTP Movement is a modern day action-oriented network of everyday people who understand and value life.
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Website Links:
The Leonard Peltier Official Ad Hoc Committee - freeleonardpeltiernow.org
The Black Panther Party Alumni Legacy Network - bppaln.org
Oakland Jericho - thejerichomovement.com/chapters/oakland-jericho
Black Power Media - blackpowermedia.org
FTP Movement - thepeoplesarmy.org
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Media Contact: Curator, Farida Mazlan - startivism at gmail.com

5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
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All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
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Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
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Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
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Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
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E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Paul Auster, Trilogia di New York (Citta' di vetro. Fantasmi. La stanza chiusa), Einaudi, Torino 1996, 1998, 2005, 2014, pp. IV + 316.
- Agota Kristof, Trilogia della citta' di K. (Il grande quaderno. La prova. La terza menzogna), Einaudi, Torino 1998, 2000, 2006, 2014, pp. IV + 384.
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Classici
- Francisco de Quevedo, Antologia poetica, Espasa Calpe, Madrid 1943, 1991, pp. 272.
- Francisco de Quevedo, Antologia poetica, Alianza Editorial, Madrid 1982, 1998, pp. 160. Seleccion y prologo de Jorge Luis Borges.
- Francisco de Quevedo, La hora de todos y la Fortuna con seso, Castalia, Madrid 1987, pp. 232.
- Francisco de Quevedo, Los suenos, Catedra, Madrid 1991, pp. 656.
- Francisco de Quevedo, Vida de Marco Bruto, Espasa Calpe, Madrid 1999, pp. 150.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5232 del 15 giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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