[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 528



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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 528 dell'11 giugno 2024

In questo numero:
1. Un, due, tre
2. "Europe for Peltier coalition": La grande attesa: l'udienza della Commissione per la liberta' vigilata degli Stati Uniti sul rilascio di Leonard Peltier. Informazioni, notizie, saluti da Leonard Peltier
3. Chiara Catone: Dopo quasi 50 anni di carcere l'attivista pellerossa Leonard Peltier potrebbe ottenere la liberta'
4. Andrea De Lotto: Leonard Peltier libero? Sono ottimista
5. Un appello urgente ad alcune persone amiche impegnate per i diritti umani di tutti gli esseri umani
6. Diffondiamo l'appello di Amnesty International per Leonard Peltier
7. Pace, disarmo, smilitarizzazione: salvare le vite e' il primo dovere
8. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
9. Alcuni riferimenti utili
10. Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane
11. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
12. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)

1. L'ORA. UN, DUE, TRE

1. Nell'Europa guerrafondaia, militarista e riarmista stravincono i neofascisti. Come volevasi dimostrare.
2. Il movimento pacifista e' sostanzialmente annichilito nelle urne. Esito di scelte irresponsabili, neghittose e compromissorie dei gruppi dirigenti di tante importanti associazioni e reti.
3. Siamo contenti di aver sostenuto il tentativo di Raniero La Valle di opporsi alla guerra. La lotta nonviolenta per la pace continua.

2. DOCUMENTAZIONE. "EUROPE FOR PELTIER COALITION": LA GRANDE ATTESA: L'UDIENZA DELLA COMMISSIONE PER LA LIBERTA' VIGILATA DEGLI STATI UNITI SUL RILASCIO DI LEONARD PELTIER. INFORMAZIONI, NOTIZIE, SALUTI DA LEONARD PELTIER
[Dal sito www.leonardpeltier.de riprendiamo e diffondiamo il seguente comunicato dell'8 giugno 2024. La tradzione italiana li' apparsa e' difettosa, ma abbiamo preferito non apportare troppe correzioni redazionali]

Le prime petizioni si sono gia' chiuse per il fine settimana, poiche' l'udienza per la liberta' vigilata di Leonard Peltier si terra' lunedi' 10 giugno e per allora la Commissione, gli avvocati di Leonard e Leonard stesso, cosi' come il pubblico interessato, dovrebbero sapere qual e' stato il sostegno alla campagna.
Le petizioni online di Amnesty International Germania (2.808), Change.Org (1.164), NDN Collectics (26.745) e AIM-GGC/Lakota Peoples Law Project (7.032) hanno finora portato 37.749 firme per la liberta' di Peltier (all'8 giugno 2024, ore 11:30).
Inoltre, la campagna EUROPE FOR PELTIER COALITION ha aggiunto altre 229 lettere (di 16 organizzazioni) con oltre 300 firme e liste di firme con 717 firme, cioe' altre 1000 firme per la liberta' di Leonard Peltier, portando il totale a circa 39.000 firme. Grazie a tutte le organizzazioni e agli organizzatori, anche a nome di Leonard e dei suoi avvocati Kevin Sharp e Jenipher Jones.
Quando il 10 giugno si terra' l’udienza della Commissione per la liberta' vigilata degli Stati Uniti, la Commissione avra' 21 giorni (3 settimane) per annunciare la sua decisione (per determinati motivi fino a un massimo di 30 giorni). Durante e dopo questo periodo non e' piu' possibile inviare lettere, telefonate o e-mail alla Commissione, perche' sarebbe controproducente.
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Informazioni sulla USPC
Per quanto riguarda la Commissione statunitense per la liberta' vigilata (USPC) e i rilasci sulla parola, si consiglia di consultare i seguenti siti web informativi:
https://usgovernmentmanual.gov/Agency?EntityId=NaHSG5fgvDM=&ParentEId=r+s4wm1+lcc=&EType=F2blCKa+e1g=
https://de.wikipedia.org/wiki/Parole_(Strafrecht) & https://en.wikipedia.org/wiki/Parole (letztere ist ausführlicher und führt auch über Links weiter)
https://en.wikipedia.org/wiki/United_States_federal_probation_and_supervised_release
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Notizie
La nostra speranza che all'udienza fosse testimone per Peltier l'ex procuratore capo e attuale sostenitore della liberta' di Peltier, James Reynolds, e' stata disattesa.
Come ci ha detto stasera Kevin Sharp, diversi sostenitori di Peltier sono stati respinti dalla commissione, tra cui un medico.
D'altro canto, l'FBI si attiene alle sue vecchie menzogne e alle narrazioni autoconclusive sulla colpevolezza di Peltier. Questa linea e' evidente fin dalle dichiarazioni rilasciate dall'attuale direttore dell'FBI Christopher Wray nella primavera del 2023 (25 marzo 2023). Bugie, bugie, bugie.
https://socxfbi.org/common/Uploaded%20files/SFSA/Scoop%20Links/Letter_from_Director_Wray_3.25.2022.pdf
L'ottimismo iniziale e' stato smorzato di conseguenza durante la conversazione con Kevin Sharp. Secondo Sharp ci sara' un'udienza difficile, dall'esito incerto.
Stiamo ancora aspettando una risposta da Jenipher Jones.
E anche Leonard e' piuttosto realista al momento, come si puo' vedere da un estratto di un'e-mail che ci e' stata inviata qui sotto.
Tuttavia, la speranza e' l'ultima a morire.
Saremo informati sullo svolgimento del processo dagli avvocati di Leonard e parteciperemo a una conferenza Zoom martedi'.
Vi informeremo in seguito.
Vi preghiamo di non contattare gli avvocati individualmente o in gruppo.
Al momento stanno lavorando a pieno ritmo.
Stiamo trasmettendo le informazioni in tutta Europa.
E dobbiamo essere tutti pazienti fino a quando la decisione non sara' definitiva.
Sara' un vero inferno per Leonard, la sua famiglia, i suoi amici e i suoi sostenitori. Tuttavia, i preparativi per le prossime campagne continuano. Il 26 giugno 2024 ricorrera' il 49mo anniversario della sparatoria a Oglala, il cosiddetto Oglala Commemoration Day, noto anche come Leonard Peltier Day dal 2013. Ci prepareremo anche a questo evento con delle campagne. E naturalmente speriamo che allora Leonard sia un uomo libero sulla parola.
A causa delle pressioni dell'FBI, tra l'altro, l'ultima procedura di rilascio compassionevole in corso, di cui abbiamo riferito recentemente, e' stata nuovamente respinta.
Dopo l'annuncio della decisione dell'USPC, non solo verra' presentato un appello in caso di rifiuto, ma verra' anche presentata una nuova domanda di rilascio compassionevole.
La nostra campagna per il perdono presidenziale da parte del Presidente Biden nell'ambito delle elezioni presidenziali continua senza sosta: e' possibile richiedere cartoline e liste di firme inviando un'e-mail a lpsgrheinmain at aol.com.
Le liste di firme sono disponibili anche al seguente link sul nostro sito web:
https://www.leonardpeltier.de/tokata-lpsg-e-v/downloads/download-flyer-unterschriftenliste-2024.
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Altre attivita'
Veglia a Francoforte sul Meno, 10 giugno 2024 16:30 - 17:30 di fronte al Consolato Generale degli Stati Uniti.
Sempre lunedi' sera, su YouTube saranno trasmesse due anteprime in occasione della giornata dell'udienza, una alle 19:30 e l'altra alle 19:45. Pubblicheremo nuovamente i link lunedi'. Entrambi i programmi durano circa 8 minuti.
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Ed ecco alcuni estratti di un'e-mail che Leonard ci ha inviato ieri (7 giugno):
Hau mi kola!!! e famiglia e amici naturalmente
non sara' una lotta facile perche' continuano a cambiare le leggi.
... se la liberta' vigilata verra' negata, intenteremo una causa.
E naturalmente avremo di nuovo bisogno del vostro aiuto e del vostro sostegno. Ma lotteremo duramente.
... tu e la tua gente siete stati meravigliosi, avete dato la vostra vita e combattuto per il mio popolo e posso solo piangere lacrime d'amore pensando a questo e come lottatore orgoglioso e' molto difficile da fare. vi amo tutti per tutto quello che avete fatto e dato a noi. le nazioni indigene sono di nuovo in piedi come abbiamo fatto per oltre 500 anni, dalla prima invasione.
Grazie mille, vostro fratello per sempre.
Doksha
Leonard Peltier.

3. DOCUMENTAZIONE. CHIARA CATONE: DOPO QUASI 50 ANNI DI CARCERE L'ATTIVISTA PELLEROSSA LEONARD PELTIER POTREBBE OTTENERE LA LIBERTA'
[Dal sito de "La discussione" riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 9 giugno 2024]

Leonard Peltier, attivista nativo americano e prigioniero federale, continua a proclamare la propria innocenza per gli omicidi di due agenti dell'FBI avvenuti quasi 50 anni fa. Lunedi' affrontera' la sua prima udienza per la liberta' condizionale in 15 anni. L'avvocato di Peltier, Kevin Sharp, ha affermato che il suo cliente, 79 anni, e' "di buon umore" in vista dell'udienza presso il Federal Correctional Complex Coleman in Florida. Tra coloro che ne hanno chiesto il rilascio, Papa Francesco, il Dalai Lama, Nelson Mandela e Desmond Tutu. Sharp sottolinea che l'eta' avanzata di Peltier, il suo comportamento non violento in prigione e le sue condizioni di salute peggiorate dovrebbero essere considerati nella decisione sulla liberta' condizionale. Durante l'udienza per la liberta' condizionale del 2009, un funzionario dell'FBI ha sostenuto che il tempo non ha attenuato "la brutalita' dei crimini" e che Peltier ha distorto i fatti.
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L'opposizione
Il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, ha dichiarato che l'agenzia "rimane ferma" nella sua opposizione al rilascio di Peltier, citando i suoi appelli respinti e la sua fuga da una prigione nel 1979. Il 26 giugno 1975, gli agenti dell'FBI Jack Coler e Ron Williams si trovavano nella riserva di Pine Ridge per arrestare un uomo su mandato federale. Entrambi furono uccisi da colpi sparati a distanza ravvicinata. Peltier, membro della Turtle Mountain Band degli indiani Chippewa e attivista dell'American Indian Movement, e' stato identificato come l'unica persona con un'arma capace di sparare i proiettili che uccisero gli agenti. Tuttavia, lo scontro a fuoco coinvolse decine di persone e due coimputati furono assolti. Durante il processo di Peltier nel 1977, non fu presentato alcun testimone che potesse identificarlo come l'assassino. Inoltre, il governo federale nascose un rapporto balistico che indicava che i proiettili mortali non provenivano dalla sua arma. Nonostante cio', l'FBI ha sostenuto che la sua condanna e' stata "giusta".

4. DOCUMENTAZIONE. ANDREA DE LOTTO: LEONARD PELTIER LIBERO? SONO OTTIMISTA
[Dal sito di "Pressenza" riprendiamo per estratto e diffondiamo]

"Il 10 giugno 2024 si terra' un'udienza della "United States Parole Commission" per decidere sulla concessione della "liberta' sulla parola" (all'incirca l'equivalente statunitense della nostra liberta' vigilata) a Leonard Peltier.
Che il 10 giugno possa essere il giorno in cui sara' restituita la liberta' a Leonard Peltier.
Che Leonard Peltier, dopo 48 anni di ingiusta detenzione, possa trascorrere quest'ultimo tempo della sua vita tra i suoi familiari, finalmente libero".
...
Ora vi racconto qualcosa di quella che e' stata la mia lotta per Leonard.
Iniziai tredici anni fa; dopo aver letto il libro "La mia danza del sole", decisi che bisognava fare tutto il possibile per liberare quell'uomo.
Non vi annoio, ma furono moltissime le iniziative che facemmo per lui, prima a Barcellona dove vivevo, e poi in Italia, con viaggi un po' ovunque a raccontare la sua storia.
Mai avrei pensato che avremmo dovuto continuare cosi' a lungo.
Quando iniziammo con alcuni compagni e compagne Peltier era in carcere da 35 anni e ci sembravano gia' un'eternita', uno sproposito.
E invece a distanza di tredici anni quell'uomo quasi ottantenne e' ancora chiuso tra cemento e sbarre.
In questi anni i momenti piu' "alti" furono quelli in cui un presidente Usa (meglio se democratico, ma in realta' non cambio' nulla) aveva la possibilita' di firmare una grazia prima di terminare il suo mandato, eppure non lo fece. La delusione piu' potente fu certo Obama, dopo otto anni di presidenza.
Dopo venne Trump, dal quale c'era poco da aspettarsi.
Ora, tra due giorni, succede qualcosa per la prima volta: Peltier potrebbe essere liberato, non per la firma di un presidente, ma per decisione di una commissione. Io credo proprio che questo sia un modo per "togliere le castagne dal fuoco" a Biden, almeno una delle tante.
E' un caso che questo giorno avvenga a pochi mesi dalle elezioni?
E' un caso che forse qualcuno abbia pensato: "Speriamo che Biden perda, perche', se lascia, firma qualche grazia, se vince ancora non c'e' alcun 'fine mandato' e quindi, nessuna firma". Quindi risolviamo questo problema prima ed evitiamogli un bel dilemma e qualche voto perso...
Quindi sono ottimista. Peltier uscira'.
Le campagne per la sua liberazione (negli Usa come in Europa) non si puo' dire che non ci siano state e al potere anche le piccole ma costanti iniziative bruciano, quando la coscienza e' cosi' sporca da far schifo. In questi ultimi giorni l'intensificarsi degli appelli e' stato un crescendo.
Un po' di rabbia in meno nei confronti di questo governo Usa gli fa anche bene. A meno che...
A meno che la politica non abbia fatto i conti senza l'oste, ovvero l'FBI. Si', perche' la sua liberazione la deve concedere, in realta', l'FBI, e non e' detto che voglia mollare la presa su quest'uomo, come neanche un doberman sul polpaccio di un malcapitato sa fare.
Insomma: le premesse ci sono eccome, ma resta un altro enorme problema.
Come stara' Leonard al momento di uscire sulla soglia dei suoi 80 anni, malato, a pezzi dopo 48 anni di prigionia?
Quanto vivra'? Cosa incontrera' fuori? Forse un mondo che lo deludera' parecchio.
Avra' ancora la forza di dire e magari gridare quello che ha pensato in tutti questi anni? O le sue energie saranno troppo poche? Forse anche per questo "lo restituiscono alla famiglia", come si fa con un corpo.
Aspettiamo lunedi' sera; per me, sono sincero, sara' piu' importante del voto alle europee, perche' potro' mettere in cantina quello striscione arancione che da tredici anni porto in giro per le piazze e che in tanti reggiamo.
Free Leonard Peltier.
Invitiamo in queste ultime ore a scrivere alla "United States Parole Commission" per chiedere che a Leonard Peltier sia concessa la "liberta' sulla parola" in considerazione della sua eta' e delle sue condizioni di salute.
L'indirizzo di posta elettronica della "United States Parole Commission" e': USParole.questions at usdoj.gov
anche solo per dire Free Leonard Peltier.
Grazie.

5. INIZIATIVE. UN APPELLO URGENTE AD ALCUNE PERSONE AMICHE IMPEGNATE PER I DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI

Gentilissime e gentilissimi,
come forse gia' saprete, il 10 giugno 2024 si riunira' la United States Parole Commission per decidere se concedere il beneficio della "liberta' sulla parola" (all'incirca l'equivalente americano della "liberta' vigilata" italiana conseguente alla concessione della "liberazione condizionale") a Leonard Peltier, da 48 anni detenuto innocente, ormai anziano e gravemente malato (e che in carcere non puo' ricevere le cure di cui ha bisogno).
Leonard Peltier e' l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente; nei decenni di detenzione Leonard Peltier ha continuato la lotta con la pittura, con la poesia, con il sostegno a numerose iniziative nonviolente in difesa dei popoli nativi e della natura, promuovendo dal carcere numerose iniziative educative ed assistenziali. Leonard Peltier e' un luminoso testimone della lotta degli indiani d'America contro il genocidio, l'etnocidio e l'ecocidio, in difesa dell'umanita' intera e della Madre Terra.
L'udienza del 10 giugno puo' essere l'ultima occasione per restituire la liberta' a Leonard Peltier.
Vi preghiamo dal profondo del cuore di voler contribuire all'impegno per la sua liberazione.
Alleghiamo in calce quattro proposte di iniziativa, sollecitando la vostra tempestiva partecipazione e pregandovi anche di diffondere ulteriormente questo appello.
Non muoia in carcere Leonard Peltier.
Grazie per l'attenzione, e un cordiale saluto.
Il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 22 maggio 2024
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Allegato primo: scriviamo alla Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) che il 10 giugno 2024 esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe finalmente restituirgli la liberta'
La Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) si riunira' il 10 giugno 2024 per esaminare la situazione di Leonard Peltier: le competenze di questo organo sono specifiche, e quindi le lettere devono tenerne conto. In breve, gli argomenti in base a cui la Commissione potrebbe prendere una decisione positiva sostanzialmente sono: l'eta' avanzata di Leonard Peltier (che tra pochi mesi compira' 80 anni, dei quali 48 trascorsi in carcere); le sue precarie condizioni di salute ed il fatto che in carcere non puo' ricevere le cure necessarie; l'opportunita' che possa trascorrere gli ultimi anni di vita con i suoi familiari (riconoscendo sia il suo diritto a stare con loro, sia il loro diritto a stare con lui).
Per scrivere alla Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) gli indirizzi di posta elettronica cui inviare le lettere sono i seguenti:
Alla United States Parole Commission: USParole.questions at usdoj.gov
E per opportuna conoscenza ai legali che assistono Leonard Peltier:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E sempre per opportuna conoscenza a "Europe for Peltier 2024 Coalition":
c/o Michael Koch: lpsgrheinmain at aol.com
Un possibile testo della lettera:
Egregi membri della United States Parole Commission,
in considerazione sia dell'eta' avanzata, sia delle precarie condizioni di salute e dell'impossibilita' di ricevere in carcere le adeguate cure di cui necessita, sia dell'opportunita' che possa trascorrere gli ultimi anni di vita con i suoi familiari - dopo ben 48 anni di detenzione, e giunto alle soglie degli 80 anni di eta' -, sollecitiamo da parte vostra nell'udienza del 10 giugno 2024 una decisione che riconosca la misura della liberta' vigilata al signor Leonard Peltier.
Confidando nel vostro discernimento intellettuale, nella vostra sapienza giuridica e nel vostro sentire morale, vogliate gradire distinti saluti.
Dear Members of the United States Parole Commission,
in consideration of both his advanced age, his precarious health conditions and the impossibility of receiving the adequate care he needs in prison, and the opportunity for him to spend the last years of his life with his family - after 48 years of imprisonment, and having reached the threshold of 80 years of age -, we urge you, at the hearing on 10 June 2024, for a decision that recognizes the measure of probation to Mr. Leonard Peltier.
Trusting in your discernment, in your legal wisdom and in your moral feeling, please accept our kind regards.
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Allegato secondo: sottoscriviamo la petizione per Leonard Peltier su Change.org
In vista dell'udienza della Commissione per la liberta' vigilata (United States Parole Commission) che il 10 giugno 2024 esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe finalmente restituirgli la liberta', e' stata promossa da Carol Gokee una petizione su www.change.org "Leonard Peltier URGENTLY needs your support for his upcoming Parole hearing".
Ecco il testo della petizione: "The case of Leonard Peltier (Anishinabe/Dakota) impacts all human beings. And in the words of the late great American civil rights leader Martin Luther King Jr, 'An injustice to one is an injustice to all'.
Leonard Peltier has been arbitrarily held captive for nearly five decades for something that a Cedar Rapids, Iowa jury declared was self-defense. Virtually all of the new evidence introduced at Leonard's trial (that was not introduced in Cedar Rapids) was found to be falsified. Whether it was falsified ballistics evidence or perjured testimony caused by intimidation of a teenager.
In fact, former US Attorney for the Northern District of Iowa James Reynolds has said that the US Attorney's Office could not document any crime that Leonard Peltier committed on the Pine Ridge Reservation.
There are few greater injustices than to unjustly deny a human being their freedom for half a century.
Leonard Peltier is nearly 80 years old. His health is rapidly failing with diabetes, an aortic aneurism, heart ailments and now suffering from blindness.
It is clear Leonard has little time left to be with his family.
If Leonard dies in prison there will never be a healing in Indian Country from this wound, his family will never have that time with him and the world will be faced with an injustice that can never be mitigated or undone.
At his advanced age, this will likely be one of the last opportunities to get freedom for Leonard Peltier.
And this is probably the last parole hearing Leonard will have and one of the last opportunities for his freedom!
Your support and signature is vital to show the parole board that you will not tolerate one more day of this injustice!
So, please sign this petition or email the parole board: USParole.questions at usdoj.gov
Parole date is set for June 10, 2024
Doksha - Thank you"
Per aderire alla petizione su change.org: https://www.change.org/p/leonard-peltier-urgently-needs-your-support-for-his-upcoming-parole-hearing
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Allegato terzo: scriviamo al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) affinche' sia concessa la "compassionate release" a Leonard Peltier
Al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) vanno indirizzate le richieste di "compassionate release" ("rilascio compassionevole"), ovvero di ritorno in liberta' in considerazione sostanzialmente delle gravi condizioni di salute e dell'impossibilita' di adeguate terapie in carcere, delle condizioni esistenziali di particolare sofferenza, di violazione, privazione o perdita di diritti umani fondamentali, ovvero di pericolo di morte in cui Leonard Peltier si trova.
La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' gia' stata presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi; e' opportuno sostenerla.
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General) usare il form disponibile alla pagina web:
https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Un possibile testo della lettera:
Egregio Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
ci associamo alla richiesta di un provvedimento di "compassionate release" per il signor Leonard Peltier, richiesta gia' presentata da autorevoli rappresentanti delle istituzioni statunitensi.
Il signor Leonard Peltier, come e' noto, e' anziano, e' gravemente malato e non puo' ricevere cure adeguate in carcere; il senso di umanita' e l'esatta intellezione della norma giuridica suggeriscono che sia restituito all'affettuoso accudimento dei suoi familiari in questa parte restante della sua vita.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
To the Attorney General of the United States of America,
we join the request for a "compassionate release" measure for Mr Leonard Peltier, a request already presented by authoritative representatives of US institutions.
Mr. Leonard Peltier, as it is known, is elderly, seriously ill and cannot receive adequate care in prison; the sense of humanity and the exact understanding of the legal norm suggest that he should be returned to the affectionate care of his family for the remaining part of his life.
Thanking you for your attention, kind regards.
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Allegato quarto: scriviamo al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale a Leonard Peltier
E' consuetudine del Presidente degli Stati Uniti d'America, avvicinandosi la conclusione del mandato ovvero nuove elezioni, concedere la grazia presidenziale ad alcuni detenuti. Gia' in passato sembro' che alcuni Presidenti - Bill Clinton, Barack Obama - avessero preso in considerazione di restituire la liberta' a Leonard Peltier, ma la cosa resto' senza esito; e' possibile ed auspicabile che l'attuale Presidente Biden, che si e' dichiarato impegnato per il riconoscimento dei diritti violati dei nativi americani, possa finalmente concedere la grazia presidenziale a Leonard Peltier.
Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo.
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
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Allegato quinto: Per saperne di piu'
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

6. APPELLI. DIFFONDIAMO L'APPELLO DI AMNESTY INTERNATIONAL PER LEONARD PELTIER

Il 10 giugno 2024 si riunira' la "United States Parole Commission" per esaminare la situazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni detenuto innocente.
La Commissione potrebbe finalmente concedere la misura della "liberta' sulla parola" (all'incirca l'equivalente statunitense della nostra "liberta' vigilata") a Leonard Peltier, dopo 48 anni di detenzione.
Leonard Peltier e' anziano (ha quasi 80 anni) ed e' affetto da molte e gravi patologie che non possono essere curate in regime carcerario.
Da tutto il mondo si levi la voce dell'umanita' per chiedere che gli sia restituita la liberta'.
Di seguito riportiamo l'appello promosso alcuni giorni fa da Amnesty International. Invitiamo chi ci legge ad aderire e a diffonderlo ulteriormente.
Grazie per l'attenzione.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
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APPELLI. AMNESTY INTERNATIONAL: URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
[Dal sito www.amnesty.org riprendiamo e diffondiamo]
URGENT ACTION
URGE PAROLE FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
Native American activist Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132) has been imprisoned in the USA for nearly 50 years, some of which was spent in solitary confinement, for a crime he maintains that he did not commit. Now 79 years old, he suffers from several chronic health ailments, including one that is potentially fatal. He finally has a new parole hearing on 10 June, which may be the last opportunity to grant his freedom. We urge the Commission to grant Leonard Peltier parole.
TAKE ACTION: WRITE AN APPEAL IN YOUR OWN WORDS OR USE THIS MODEL LETTER
Acting Chairperson, Patricia K. Cushwa
Commissioner Charles T. Massarone
U.S. Parole Commission
90 K Street NE, 3rd Floor
Washington DC 20530, USA
Phone: +1 202-346-7000
Email: USParole.questions at usdoj.gov
Dear Acting Chairperson Cushwa and Commissioner Massarone,
I am writing to urge you to grant parole to Native American elder Leonard Peltier (Bureau of Prisons Register Number 89637-132).
For nearly five decades, Amnesty International - the non-partisan global human rights organization - has documented serious concerns about the legal process which led to Leonard Peltier's conviction and sentencing.
Tribal Nations, Indigenous leaders, Members of Congress, former FBI Agents, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, Nobel Peace Prize laureates and even the former U.S. Attorney, James Reynolds, whose office handled Leonard Peltier's prosecution and appeal, have also called for Leonard Peltier's release.
U.S. Attorney Reynolds wrote in 2021, "in my opinion, to continue to imprison Mr. Peltier any longer, knowing all that we know now, would serve only to continue the broken relationship between Native Americans and the government."
Given the ongoing, unresolved concerns about the fairness of Leonard Peltier's incarceration, that he has spent nearly 50 years in prison, his age, and ongoing and chronic health issues, granting parole is timely and in the interests of both justice and mercy.
Yours sincerely
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ADDITIONAL INFORMATION
Leonard Peltier, an Anishinaabe-Lakota Native American, was a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. On 26 June 1975, during a confrontation involving AIM members on the Pine Ridge Indian reservation in South Dakota, FBI agents Ronald Williams and Jack Coler were shot dead. Joseph Stuntz, a Native American and member of the American Indian Movement, was also killed that day. Mr. Stuntz's death was never investigated nor was anyone charged in his death. With respect to the murder of Agents Coler and Williams, Leonard Peltier was convicted in 1977 and sentenced to two consecutive life sentences. Leonard Peltier has always denied killing the agents.
A key alleged eyewitness to the shootings was Myrtle Poor Bear, a Lakota Native woman who lived at Pine Ridge. Based on her statement that she saw Leonard Peltier kill both FBI agents, Leonard Peltier was extradited from Canada, where he had fled following the shootings. However, Myrtle Poor Bear later retracted her testimony. Although not called as a prosecution witness at trial, the trial judge refused to allow Leonard Peltier's attorneys to call Myrtle Poor Bear as a defence witness on the grounds that her testimony "could be highly prejudicial to the government". In 2000, Myrtle Poor Bear issued a public statement to say that her original testimony was a result of months of threats and harassment from FBI agents.
In 1980, documents were released to Leonard Peltier's lawyers as a result of a lawsuit under the Freedom of Information Act. The documents contained ballistics evidence which might have assisted Leonard Peltier's case, but which had been withheld by the prosecution at trial. However, in 1986, the U.S. Court of Appeal for the Eighth Circuit denied Leonard Peltier a retrial, stating that: "We recognize that there is some evidence in this record of improper conduct on the part of some FBI agents, but we are reluctant to impute even further improprieties to them".
James H. Reynolds, the US Attorney whose office handled the criminal case prosecution and appeal of Leonard Peltier, wrote that he supported clemency "in the best interest of Justice in considering the totality of all matters involved".
Leonard Peltier suffers from a variety of ailments, including kidney disease, Type 2 diabetes, high blood pressure, a heart condition, a degenerative joint disease, and constant shortness of breath and dizziness. A stroke in 1986 left him virtually blind in one eye. In January 2016, doctors diagnosed him with a life-threatening condition: a large and potentially fatal abdominal aortic aneurysm that could rupture at any time and would result in his death. He currently uses a walker due to limited mobility and contracted COVID-19 in 2022. He continues to be at risk of re-infection while in detention.
In 2015, several Nobel Peace Prize winners—including Archbishop Desmond Tutu—called for Leonard Peltier's release. The Standing Rock Sioux Tribe, the National Congress of American Indians, many Tribal Leaders, the U.N. Working Group on Arbitrary Detention, and Members of Congress have also called for his release. Leonard Peltier's attorney applied for clemency to President Biden in July 2021.
President Biden committed to granting clemency on a rolling basis during his administration. However, as of May 2024, no decision has been made on his application. He has previously sought clemency, most recently from President Obama in 2016, but his petition has been denied each time. Due to the numerous issues at trial, the exhaustion of all his legal avenues for appeal, the amount of time he has already served, his continued maintenance of innocence along with his chronic health issues, Amnesty International supports calls for the release of Leonard Peltier.
PREFERRED LANGUAGE TO ADDRESS TARGET: English. You can also write in your own language.
PLEASE TAKE ACTION AS SOON AS POSSIBLE UNTIL: 10 June 2024
Please check with the Amnesty office in your country if you wish to send appeals after the deadline.

7. L'ORA. PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE: SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE

Ogni vittima ha il volto di Abele.
Cessare di uccidere, salvare le vite.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

8. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
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Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
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Donna, vita, liberta'.

9. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI

Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com

10. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL COORDINAMENTO ITALIANO DI SOSTEGNO ALLE DONNE AFGHANE

Sosteniamo il Coordinamento Italiano di Sostegno alle Donne Afghane (CISDA).
Per contatti: e-mail: cisdaonlus at gmail.com, sito: www.cisda.it

11. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
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Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
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Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
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Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
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All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
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All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
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Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
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Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

12. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
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Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
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E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 528 dell'11 giugno 2024
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
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