[Nonviolenza] Telegrammi. 5224



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5224 del 7 giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Dieci piccoli marziani. Una conversazione a Vetralla
2. Marco Cinque: Free Leonard Peltier
3. Ad alcune giornaliste, ad alcuni giornalisti, ad alcuni mezzi d'informazione e ad alcune altre persone che sui media possono trovare ascolto
4. Un foglio volante da diffondere ancora
5. Ripetiamo ancora una volta...
6. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
7. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. L'ORA. DIECI PICCOLI MARZIANI. UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA

Giovedi' 6 giugno 2024 il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione a Cura di Vetralla (un piccolo centro nell'Alto Lazio) sulle imminenti elezioni europee.
Di seguito un sunto delle argomentazioni svolte (senza le citazioni, le amplificazioni e le digressioni di prammatica - e che Quintiliano ci perdoni).
*
1. Per cosa si vota
Per cosa si vota? Per rinnovare il Parlamento Europeo.
E quali sono le competenze del Parlamento Europeo? Le scelte comuni dei paesi dell'Unione Europea.
E quale e' la scelta comune piu' necessaria e piu' urgente? La pace.
Si vota quindi fondamentalmente pro o contro una politica europea per la pace, ovvero per fermare la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
E per fermare la guerra e le stragi:
a) occorre il disarmo;
b) Occorre la smilitarizzazione: dei conflitti, delle societa', delle culture e dei territori;
c) occorre il dialogo con cui risolvere tutte le divergenze usando le parole invece delle armi, avvalendosi della ragione che e' comune ad ogni essere umano, abolendo nelle relazioni tra gruppi umani l'uso della violenza che sempre e solo produce dolore e morte, ingiustizia e odio, distruzioni e devastazioni.
Ebbene, una sola lista fra tutte quelle che si presentano in Italia ha colto quale sia la questione decisiva: fermare le guerre in corso, disarmare e smilitarizzare i conflitti, salvare tutte le vite: e' la lista promossa da un maestro della cultura della pace come Raniero La Valle, e' la lista "Pace Terra Dignita'".
*
2. Quale politica per la pace?
La politica prima, quella consapevole che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
La politica prima, quella che riconosce tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, ed innanzitutto il diritto dei diritti, senza il quale nessun altro diritto sussiste: il diritto a non essere uccisi, il diritto ad essere aiutati a vivere, il diritto ad essere soccorsi, accolti, assistiti.
La politica prima, quella che sa che la Terra e' l'unico mondo vivente nell'universo che conosciamo e che quindi occorre fare tutto il possibile per non far estinguere quest'unico vivente miracolo di cui come umanita' siamo parte e dovremmo essere custodi invece che distruttori.
La politica prima, quella che sa che salvare le vite e' il primo dovere.
*
3. Quale cultura della pace?
La nonviolenza, che a tutte le violenze si oppone.
La nonviolenza, che salva tutte le vite.
La nonviolenza, che genera la convivenza, la solidarieta', la responsabilita' nei confronti di ogni vita e dell'intero mondo vivente.
La nonviolenza, che e' l'inveramento della liberta' di tutte le persone, dell'uguaglianza di dignita' e diritti di tutte le persone, della fraternita' e sororita' che tutte le persone riconosce e raggiunge e sostiene e conforta.
*
4. A proposito delle candidate e dei candidati di questa lista
In questa lista "Pace Terra Dignita'" oltre a Raniero La Valle vi sono candidate e candidati che molto apprezziamo, come ad esempio Ali' Rashid, storico rapresentante palestinese in Italia e gia' parlamentare italiano; un autentico maestro di pace e nonviolenza come Enrico Peyretti; uno studioso e amico della nonviolenza di grande valore come il filosofo Roberto Mancini; una figura di riferimento a livello internazionale nella lotta contro i poteri criminali come Pino Arlacchi.E cito solo i primi nomi che mi vengono in mente.
Di altre candidate ed altri candidati che sono famosi personaggi della societa' dello spettacolo non mette conto dire qui; non e' per la loro presenza che voto questa lista. E tuttavia apprezzo che abbiano voluto mettere la loro notorieta' a disposizione di una buona causa. Capita raramente.
*
5. E le altre liste?
Nessuna altra lista propone la pace come cuore e fulcro del suo programma elettorale. Ed e' ovvio il motivo: tutti i partiti politici e tutti i gruppi di potere che le altre liste non improvvisate hanno organizzato e gestiscono, ebbene, nel corso degli ultimi decenni sono stati variamente - chi piu' e chi meno, ma tutti - complici del riarmo, sono stati complici dell'incremento delle spese militari, sono stati complici della crescente militarizzazione della cultura e della societa', sono stati complici della illegale fornitura di armi a paesi in guerra e regimi criminali, sono stati complici di illegali interventi militari italiani in varie parti del mondo, sono stati complici della persistente subalternita' del nostro paese ad alleanza militari criminali e fin terroriste e stragiste, sono stati complici della reiterata violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana che ripudia la guerra.
Di tutte le liste non improvvisate solo la lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle e' integralmente rispettosa dell'articolo 11 della Costituzione.
Di tutte le liste non improvvisate solo la lista "Pace Terra Dignita'" ripudia integralmente la guerra.
*
6. La sostanziale assenza dei movimenti pacifisti e nonviolenti in questa vicenda elettorale
Dispiace che i movimenti pacifisti e nonviolenti non abbiano voluto impegnarsi direttamente in questa decisiva campagna elettorale.
Non hanno colto la gravita' dell'ora e la crucialita' di queste elezioni per la politica europea dei prossimi mesi e dei prossimi anni. Peccato.
Nella lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle vi sono comunque non poche persone che dai movimenti pacifisti e nonviolenti provengono. Per fortuna.
Qualcuna e' candidata anche in altre liste, ma li' e' sovrastata da personaggi violenti, corrotti e corruttori e da macchine politiche ne' pacifiste ne' nonviolente ma anzi direttamente corresponsabili di una politica guerrafondaia, riarmista, militarista, complice di crimini. In quelle liste la presenza di poche, pochissime persone sinceramente e concretamente impegnate per la pace sembra piu' un espediente propagandistico che altro. Peccato.
*
7. Sull'argomento del voto disperso
E' un argomento specioso ed intrinsecamente debole: prendendo atto della soglia di sbarramento del 4%, se i voti ottenuti dalla lista saranno inferiori, allora saranno cosi' pochi che non sara' comunque una cosi' gran perdita; se i voti invece saranno tanti, allora si supera la soglia e si elegge al parlamento europeo qualche persona sinceramente impegnata per la pace e magari anche amica della nonviolenza. Vale la pena tentare.
Certo, sarebbe stato meglio che tutto il campo democratico, o almeno le forze che si pretendono di sinistra, si fossero unite in un'unica lista per la pace. Non e' andata cosi'. E non e' andata cosi' perche' i gruppi dirigenti di alcuni partiti nominalmente democratici e di sinistra hanno preferito non prendere alcun impegno cogente per la pace.  
Ora, la questione fondamentale e' che non si puo' votare sottostando al ricatto da parte di forze politiche che in questi ultimi decenni non hanno saputo o voluto contrastare la guerra e il fascismo.
La questione fondamentale e' che occorre votare per l'unica lista che si oppone alla guerra, ed in quanto si oppone alla guerra e' anche l'unica che si oppone realmente al fascismo (e tanto per essere chiari: i picchiatori e i loro fautori non sono mai antifascisti, ma fascisti che hanno rivoltato la giacchetta; i partiti responsabili della pluridecennale strage nel Mediterraneo non sono antifascisti, ma razzisti assassini e quindi fascisti).
E se il nostro voto restera' solo una testimonianza, ebbene, non e' la prima volta che ci accade.
*
8. Una menzogna da smascherare
In Italia da tempo va a votare all'incirca la meta' della popolazione che ne avrebbe diritto.
Noi sosteniamo che il diritto di voto dovrebbe essere garantito a tutte le persone che vivono in Italia, ma cosi' purtroppo non e': milioni di persone sono private del diritto di voto dai governi razzisti che si sono succeduti negli ultimi decenni nel nostro paese, nessuno dei quali ha voluto riconoscere che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto".
Ma stando ancora cosi' le cose, ovvero votando solo una parte privilegiata della popolazione reale, ebbene, ripetiamo una volta di piu' che quando la Presidente del Consiglio dei Ministri dell'attuale governo razzista e bellicista dichiara di avere il sostegno della maggioranza degli italiani mente sapendo di mentire: alle ultime elezioni politiche ha votato per la coalizione neofascista e filomafiosa circa un quarto del corpo elettorale; un altro quarto circa ha votato per altri partiti sparsi; e all'incirca una meta' non ha votato affatto.
Tra chi non ha votato non ci sono solo gli ignoranti e gli sciocchi, ma anche tante oppresse e tanti oppressi che non trovano tra le forze politiche chi ne rappresenti e ne organizzi i diritti inalienabili, i legittimi interessi, le lotte necessarie, le speranze da inverare.
Ebbene, forse in queste elezioni europee la lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle potrebbe rappresentare i diritti, gli interessi, le lotte, le speranze di tante oppresse e tanti oppressi, e raccoglierne utilmente il voto.
*
9. Una cosa da marziani?
Non mi sembra una cosa da marziani votare per la pace.
Non mi sembra una cosa da marziani votare per cercare di salvare le vite degli esseri umani che la guerra giorno dopo giorno uccide.
Non mi sembra una cosa da marziani votare per cercare di impedire la guerra mondiale e nucleare che puo' annientare l'umanita'.
Anzi, mi sembra l'unica cosa ragionevole da fare.
E se a votare per la pace che salva le vite si dovesse passare per marziani, ebbene, ciascuno pensi pure quel che vuole, io non mi offendo.
E' tutto qui. E grazie dell'attenzione.
*
10. E il decimo piccolo marziano?
Quidam de populo chiedera' a questo punto: e il decimo piccolo marziano promesso nel titolo di questa schidionata?
Non c'e'. Ma il titolo suonava bene cosi'.
Non c'e'. O magari sei tu.

2. DOCUMENTAZIONE. MARCO CINQUE: FREE LEONARD PELTIER
[Dal sito del quotidiano "Il manifesto" riprendiamo e diffondiamo il seguente appello del 6 giugno 2024 dal titolo "Free Leonard Peltier" e il sommario "Orrore giudiziario. Il 10 giugno 2024 si terra' l'udienza della United States Parole Commission, che riesaminera' dopo molti anni la situazione di Leonard Peltier, leader nativo americano di ascendenza Lakota/Anishnabe..."]

Il 10 giugno 2024 si terra' l'udienza della United States Parole Commission, che riesaminera' dopo molti anni la situazione di  Leonard Peltier, leader nativo americano di ascendenza Lakota/Anishnabe, tra i fondatori dell'Aim (American Indian Movement), che si trova, nonostante sia chiara la sua innocenza, rinchiuso da ormai 48 anni nelle carceri di massima sicurezza statunitensi.
Se la decisione sara' positiva, Peltier potrebbe ottenere la "liberta' sulla parola", piu' o meno l'equivalente della nostra liberta' vigilata. Dopo quasi mezzo secolo di ingiusta reclusione, questa sara' l'ultima occasione per Peltier di poter ricongiungersi ai suoi famigliari, ma anche di poter curare le gravi patologie che lo affliggono.
La cosa piu' utile da fare in questi pochi giorni che ci separano dalla decisione sul suo caso, e' quella di mandare una email alla United States Parole Commission e, in copia, ai suoi avvocati (Kevin Sharp e Jenipher Jones).
Le istruzioni che seguono richiedono pochi minuti e nessuna conoscenza dell'inglese.
EMAIL A:
USParole.questions at usdoj.gov
e in copia: ksharp at sanfordheisler.com, jenipherj at forthepeoplelegal.com
Nell'oggetto scrivere: We ask you to release on parole Leonard Peltier.
Incollare nel corpo dell'email il seguente testo dopo aver messo all'inizio data e luogo e alla fine il nome:
To the U.S. Parole Commission
90 K Street N.E., 3rd Floor
Washington, DC 20530
United States of America
DATA E LUOGO
Subj.: we ask you to release on parole Leonard Peltier
Dear members of the U.S. Parole Commission,
We are writing to you regarding to the parole hearing of Mr. Leonard Peltier, Federal Prisoner 89637-132 USP Coleman I, Florida, within few days. We respectfully ask you to decide for a compassionate release for Leonard Peltier. On the occasion of this hearing, we would ask you to consider the following circumstances when assessing his case.
Leonard Peltier will be 80 years old this year and has been ill for many years. This is his 49th year in prison. BOP evaluates him as a model prisoner.
Leonard Peltier increasingly suffers from movement and balance problems; he currently needs a walk-assistant. His eyesight is deteriorating; adequate ophthalmologic treatment is not being provided. Peltier was diagnosed with an abdominal aortic aneurysm, which has not yet been operated. There is a risk that Peltier will bleed to death internally within minutes if the aneurysm bursts. He almost bled to death during an operation and was in a coma. He had a stroke and suffers from diabetes, high blood pressure and heart problems: it made a heart surgery necessary in 2017. Leonard has also been suffering from jaw problems for decades and currently also has dental problems: eating normal food is therefore difficult for him.
Because of Peltier's advanced age and his precarious health situation alone, and due to the prison conditions that have a significant negative impact on these two aspects, due to constant lockdowns and inadequate medical care, Leonard Peltier's civil and human rights are considered to have been violated, as summarized by the UN Working Group on Discriminatory Detention 2021 in a 17-page report.
We therefore ask you to release Leonard Peltier from prison on parole. For humanitarian reasons alone, the Commission should decide to take this step. Many thousands of people around the world would welcome it as a decision of humanity, justice and reconciliation.
Thank you in advance! Yours sincerely,
NOME E COGNOME
*
Gli articoli consultabili su Peltier pubblicati sul Manifesto:
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003279522
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003259537
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003217147
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003072527
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/1998011325
https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2001003680

3. L'ORA. AD ALCUNE GIORNALISTE, AD ALCUNI GIORNALISTI, AD ALCUNI MEZZI D'INFORMAZIONE E AD ALCUNE ALTRE PERSONE CHE SUI MEDIA POSSONO TROVARE ASCOLTO

Gentilissime e gentilissimi,
come forse gia' saprete, il 10 giugno 2024 si terra' l'udienza della "United States Parole Commission" che riesaminera' dopo molti anni la situazione di Leonard Peltier e che potrebbe decidere di concedergli la misura della "liberta' sulla parola" (all'incirca l'equivalente statunitense della nostra "liberta' vigilata") dopo 48 anni di carcere, in considerazione della sua vecchiaia (ha quasi 80 anni) e delle gravi patologie da cui e' affetto (patologie che non possono essere adeguatamente curate in carcere).
Come gia' saprete, Leonard Peltier fu condannato per un delitto che non aveva commesso: la condanna fu ottenuta sulla base di cosiddette "testimonianze" rivelatesi poi false ed estorte con la violenza, e sulla base di cosiddette "prove" altrettanto false, come fu poi incontrovertibilmente dimostrato quando finalmente - anni dopo - gli avvocati difensori poterono visionare gli atti e constatare le manipolazioni e le falsificazioni.
Leonard Peltier e' stato in carcere da innocente per 48 anni, e non gli resta ormai molto tempo da vivere: che possa tornare finalmente libero tra i suoi familiari.
*
Saprete anche che la liberazione di Leonard Peltier nel corso di quasi cinque decadi e' stata chiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, John Lennon, Desmond Tutu, David Sassoli, Rigoberta Menchu', Robert Redford, il Dalai Lama, papa Francesco; da movimenti umanitari come Amnesty International; da istituzioni come l'Onu e il Parlamento Europeo, e tra gli altri da numerosi sindaci di Comuni italiani. Cosi' come hanno chiesto la liberazione di Leonard Peltier i rappresentanti dei popoli nativi di tutto il mondo, che in Leonard Peltier vedono un fratello e un testimone della loro stessa condizione.
*
L'udienza della "United States Parole Commission" del 10 giugno 2024 potrebbe essere l'ultima occasione perche' Leonard Peltier possa tornare libero tra i suoi familiari da vivo.
Vi sarebbero anche altre due possibilita':
a) la concessione del "rilascio compassionevole" ("compassionate release") da parte dell'Attorney General (il Procuratore Generale degli Stati Uniti, che come e' noto e' anche il Ministro della Giustizia), ed una richiesta a tal fine e' gia' stata avanzata da vari autorevoli rappresentanti istituzionali statunitensi;
b) la grazia da parte del Presidente degli Stati Uniti, anch'essa richiesta da piu' parti, e tra gli altri - ed all'unanimita' - dal Comitato Nazionale del Partito Democratico statunitense, il partito politico di cui anche il presidente Biden fa parte.
Ma fin qui, purtroppo, le richieste al procuratore Generale e al Presidente sono restate inascoltate.
*
Occorre quindi in questo decisivo momento richiamare ancora una volta l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda di Leonard Peltier, ed a tal fine vi preghiamo di scrivere e pubblicare interventi di informazione, di documentazione e di sensibilizzazione che contribuiscano a persuadere la United States Parole Commission, il Procuratore Generale e il Presidente degli Stati Uniti d'America a fare ciascuno nell'ambito delle proprie specifiche competenze quanto in loro potere per restituire la liberta' a Leonard Peltier prima che muoia in carcere.
*
Alleghiamo in attach alcuni materiali che potrebbero forse esservi utili.
Grazie per l'attenzione e per quanto vorrete e potrete fare.
Un cordiale saluto,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 2 giugno 2024
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/03/msg00001.html
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)":
https://lists.peacelink.it/nonviolenza/2022/09/msg00064.html
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

4. INIZIATIVE. UN FOGLIO VOLANTE DA DIFFONDERE ANCORA

Gentilissime e gentilissimi,
vi saremmo assai grati se ci aiutaste a diffondere urbi et orbi il testo seguente.
Grazie di cuore.
* * *
Un appello alle istituzioni statunitensi che hanno il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
come sapete, il signor Leonard Peltier e' un uomo anziano prossimo agli 80 anni, detenuto da 48 anni per un delitto che non ha commesso, condannato in un processo fondato su prove dimostratesi false e su testimonianze dimostratesi altrettanto false.
Come sapete, il signor Leonard Peltier soffre di molte gravi patologie che non possono essere adeguatamente curate in carcere.
Come sapete, il signor Leonard Peltier nel corso della sua lunga detenzione ha promosso numerose apprezzate iniziative educative ed assistenziali, e sostenuto molte iniziative nonviolente in favore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa del mondo vivente.
Come sapete, il signor Leonard Peltier ha dedicato l'intera sua vita all'impegno in difesa dei popoli nativi, del bene comune dell'umanita', della Madre Terra.
Ascoltate la preghiera di Nelson Mandela e di madre Teresa di Calcutta: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di John Lennon e di Desmond Tutu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la richiesta del Parlamento Europeo e della commissione speciale dell'Onu: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate l'appello di Amnesty International e del Movimento Nonviolento: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera di Rigoberta Menchu' e di Robert Redford: liberate Leonard Peltier.
Ascoltate la preghiera del Dalai Lama e di papa Francesco: liberate Leonard Peltier.
Possa quest'uomo vecchio, malato e innocente essere restituito all'amorevole vicinanza dei suoi familiari.
Possano i familiari di Leonard Peltier gioire della vicinanza del loro amato congiunto in questi tardi suoi anni.
Gentili signore e signori della United States Parole Commission,
gentile Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America,
gentile Presidente degli Stati Uniti d'America,
restituite la liberta' a Leonard Peltier.
vi ringraziamo fin d'ora per la vostra attenzione, per la vostra saggezza, per la vostra umanita'.
* * *
Tre cose che e' opportuno sapere
La United States Parole Commission il prossimo 10 giugno 2024 terra' un'udienza in cui esaminera' la situazione di Leonard Peltier e potrebbe decidere di concedergli la "liberta' sulla parola".
Il Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America e' il referente istituzionale delle richieste di "compassionate release", ovvero di "rilascio compassionevole" delle persone detenute in condizioni di salute particolarmente gravi, come nel caso di Leonard Peltier. La richiesta di "compassionate release" per Leonard Peltier e' stata avanzata da numerosi autorevoli rappresentanti istituzionali degli Stati Uniti d'America.
Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha il potere di concedere la grazia alle persone detenute e cosi' restituire loro la liberta'; e' una prassi abituale nell'anno in cui scade il suo mandato e si svolgono nuove elezioni, come appunto in questo 2024. Da molti anni si attende che un Presidente degli Stati Uniti conceda la grazia a Leonard Peltier.
* * *
Indirizzi utili
Per scrivere alla United States Parole Commission:
e-mail: USParole.questions at usdoj.gov
Per scrivere al Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America (United States Attorney General):
attraverso la pagina web: https://www.justice.gov/doj/webform/your-message-department-justice
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America:
attraverso la pagina web: https://www.whitehouse.gov/contact/
Gli indirizzi di posta elettronica degli avvocati di Leonard Peltier, Kevin Sharp e Jenipher Jones, sono i seguenti:
Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com
Jenipher Jones: jenipherj at forthepeoplelegal.com
E' opportuno inviare copia delle lettere anche a:
"Europe for Peltier 2024 Coalition": lpsgrheinmain at aol.com
* * *
Appello a cura del Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier
Viterbo, 27 maggio 2024
Mittente: il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
* * *
Per saperne di piu'
Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
Segnaliamo anche alcune pubblicazioni a stampa in italiano e in inglese particolarmente utili:
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Segnaliamo inoltre che nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".
Segnaliamo infine l'attuale sito ufficiale del Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier, il "Free Leonard Peltier Ad Hoc Committee": www.freeleonardpeltiernow.org

5. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
*
Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
*
Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
*
Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
*
All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
*
All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
*
Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
*
E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- In viaggio con Philippe Daverio, Barocco in scena: seduzioni e meraviglie nella pittura del Seicento, Rcs, Milano 2024, pp. 64, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Guido Gozzano, Opere, Utet, Torino 2006, Mondadori, Milano 2013, pp. 704.
*
Riedizioni
- Christie Vanbremeersch, Kaizen. La filosofia giapponese del grande cambiamento a piccoli passi, Giunti, Milano 2020, Mondadori, Milano 2024, pp. 254, euro 9,90.
*
Gialli
- Cornell Woolrich, La pietra maledetta, Mondadori, Milano 1996, 2024, pp. 192, euro 6,90.
*
Maestri
- Bertrand Russell, Elogio dell'ozio, Longanesi, Milano 1984, Tea, Milano 1990, 1997, pp. 200.
- Bertrand Russell, La conquista della felicita', Longanesi, Milano 1983, Tea, Milano 1991, 1997, pp. IV + 236.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 5224 del 7 giugno 2024
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com