[Nonviolenza] Dieci piccoli marziani. Una conversazione a Vetralla



DIECI PICCOLI MARZIANI. UNA CONVERSAZIONE A VETRALLA

Giovedi' 6 giugno 2024 il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione a Cura di Vetralla (un piccolo centro nell'Alto Lazio) sulle imminenti elezioni europee.
Di seguito un sunto delle argomentazioni svolte (senza le citazioni, le amplificazioni e le digressioni di prammatica - e che Quintiliano ci perdoni).
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1. Per cosa si vota
Per cosa si vota? Per rinnovare il Parlamento Europeo.
E quali sono le competenze del Parlamento Europeo? Le scelte comuni dei paesi dell'Unione Europea.
E quale e' la scelta comune piu' necessaria e piu' urgente? La pace.
Si vota quindi fondamentalmente pro o contro una politica europea per la pace, ovvero per fermare la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste.
E per fermare la guerra e le stragi:
a) occorre il disarmo;
b) Occorre la smilitarizzazione: dei conflitti, delle societa', delle culture e dei territori;
c) occorre il dialogo con cui risolvere tutte le divergenze usando le parole invece delle armi, avvalendosi della ragione che e' comune ad ogni essere umano, abolendo nelle relazioni tra gruppi umani l'uso della violenza che sempre e solo produce dolore e morte, ingiustizia e odio, distruzioni e devastazioni.
Ebbene, una sola lista fra tutte quelle che si presentano in Italia ha colto quale sia la questione decisiva: fermare le guerre in corso, disarmare e smilitarizzare i conflitti, salvare tutte le vite: e' la lista promossa da un maestro della cultura della pace come Raniero La Valle, e' la lista "Pace Terra Dignita'".
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2. Quale politica per la pace?
La politica prima, quella consapevole che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
La politica prima, quella che riconosce tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, ed innanzitutto il diritto dei diritti, senza il quale nessun altro diritto sussiste: il diritto a non essere uccisi, il diritto ad essere aiutati a vivere, il diritto ad essere soccorsi, accolti, assistiti.
La politica prima, quella che sa che la Terra e' l'unico mondo vivente nell'universo che conosciamo e che quindi occorre fare tutto il possibile per non far estinguere quest'unico vivente miracolo di cui come umanita' siamo parte e dovremmo essere custodi invece che distruttori.
La politica prima, quella che sa che salvare le vite e' il primo dovere.
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3. Quale cultura della pace?
La nonviolenza, che a tutte le violenze si oppone.
La nonviolenza, che salva tutte le vite.
La nonviolenza, che genera la convivenza, la solidarieta', la responsabilita' nei confronti di ogni vita e dell'intero mondo vivente.
La nonviolenza, che e' l'inveramento della liberta' di tutte le persone, dell'uguaglianza di dignita' e diritti di tutte le persone, della fraternita' e sororita' che tutte le persone riconosce e raggiunge e sostiene e conforta.
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4. A proposito delle candidate e dei candidati di questa lista
In questa lista "Pace Terra Dignita'" oltre a Raniero La Valle vi sono candidate e candidati che molto apprezziamo, come ad esempio Ali' Rashid, storico rapresentante palestinese in Italia e gia' parlamentare italiano; un autentico maestro di pace e nonviolenza come Enrico Peyretti; uno studioso e amico della nonviolenza di grande valore come il filosofo Roberto Mancini; una figura di riferimento a livello internazionale nella lotta contro i poteri criminali come Pino Arlacchi.E cito solo i primi nomi che mi vengono in mente.
Di altre candidate ed altri candidati che sono famosi personaggi della societa' dello spettacolo non mette conto dire qui; non e' per la loro presenza che voto questa lista. E tuttavia apprezzo che abbiano voluto mettere la loro notorieta' a disposizione di una buona causa. Capita raramente.
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5. E le altre liste?
Nessuna altra lista propone la pace come cuore e fulcro del suo programma elettorale. Ed e' ovvio il motivo: tutti i partiti politici e tutti i gruppi di potere che le altre liste non improvvisate hanno organizzato e gestiscono, ebbene, nel corso degli ultimi decenni sono stati variamente - chi piu' e chi meno, ma tutti - complici del riarmo, sono stati complici dell'incremento delle spese militari, sono stati complici della crescente militarizzazione della cultura e della societa', sono stati complici della illegale fornitura di armi a paesi in guerra e regimi criminali, sono stati complici di illegali interventi militari italiani in varie parti del mondo, sono stati complici della persistente subalternita' del nostro paese ad alleanza militari criminali e fin terroriste e stragiste, sono stati complici della reiterata violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana che ripudia la guerra.
Di tutte le liste non improvvisate solo la lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle e' integralmente rispettosa dell'articolo 11 della Costituzione.
Di tutte le liste non improvvisate solo la lista "Pace Terra Dignita'" ripudia integralmente la guerra.
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6. La sostanziale assenza dei movimenti pacifisti e nonviolenti in questa vicenda elettorale
Dispiace che i movimenti pacifisti e nonviolenti non abbiano voluto impegnarsi direttamente in questa decisiva campagna elettorale.
Non hanno colto la gravita' dell'ora e la crucialita' di queste elezioni per la politica europea dei prossimi mesi e dei prossimi anni. Peccato.
Nella lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle vi sono comunque non poche persone che dai movimenti pacifisti e nonviolenti provengono. Per fortuna.
Qualcuna e' candidata anche in altre liste, ma li' e' sovrastata da personaggi violenti, corrotti e corruttori e da macchine politiche ne' pacifiste ne' nonviolente ma anzi direttamente corresponsabili di una politica guerrafondaia, riarmista, militarista, complice di crimini. In quelle liste la presenza di poche, pochissime persone sinceramente e concretamente impegnate per la pace sembra piu' un espediente propagandistico che altro. Peccato.
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7. Sull'argomento del voto disperso
E' un argomento specioso ed intrinsecamente debole: prendendo atto della soglia di sbarramento del 4%, se i voti ottenuti dalla lista saranno inferiori, allora saranno cosi' pochi che non sara' comunque una cosi' gran perdita; se i voti invece saranno tanti, allora si supera la soglia e si elegge al parlamento europeo qualche persona sinceramente impegnata per la pace e magari anche amica della nonviolenza. Vale la pena tentare.
Certo, sarebbe stato meglio che tutto il campo democratico, o almeno le forze che si pretendono di sinistra, si fossero unite in un'unica lista per la pace. Non e' andata cosi'. E non e' andata cosi' perche' i gruppi dirigenti di alcuni partiti nominalmente democratici e di sinistra hanno preferito non prendere alcun impegno cogente per la pace.  
Ora, la questione fondamentale e' che non si puo' votare sottostando al ricatto da parte di forze politiche che in questi ultimi decenni non hanno saputo o voluto contrastare la guerra e il fascismo.
La questione fondamentale e' che occorre votare per l'unica lista che si oppone alla guerra, ed in quanto si oppone alla guerra e' anche l'unica che si oppone realmente al fascismo (e tanto per essere chiari: i picchiatori e i loro fautori non sono mai antifascisti, ma fascisti che hanno rivoltato la giacchetta; i partiti responsabili della pluridecennale strage nel Mediterraneo non sono antifascisti, ma razzisti assassini e quindi fascisti).
E se il nostro voto restera' solo una testimonianza, ebbene, non e' la prima volta che ci accade.
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8. Una menzogna da smascherare
In Italia da tempo va a votare all'incirca la meta' della popolazione che ne avrebbe diritto.
Noi sosteniamo che il diritto di voto dovrebbe essere garantito a tutte le persone che vivono in Italia, ma cosi' purtroppo non e': milioni di persone sono private del diritto di voto dai governi razzisti che si sono succeduti negli ultimi decenni nel nostro paese, nessuno dei quali ha voluto riconoscere che il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto".
Ma stando ancora cosi' le cose, ovvero votando solo una parte privilegiata della popolazione reale, ebbene, ripetiamo una volta di piu' che quando la Presidente del Consiglio dei Ministri dell'attuale governo razzista e bellicista dichiara di avere il sostegno della maggioranza degli italiani mente sapendo di mentire: alle ultime elezioni politiche ha votato per la coalizione neofascista e filomafiosa circa un quarto del corpo elettorale; un altro quarto circa ha votato per altri partiti sparsi; e all'incirca una meta' non ha votato affatto.
Tra chi non ha votato non ci sono solo gli ignoranti e gli sciocchi, ma anche tante oppresse e tanti oppressi che non trovano tra le forze politiche chi ne rappresenti e ne organizzi i diritti inalienabili, i legittimi interessi, le lotte necessarie, le speranze da inverare.
Ebbene, forse in queste elezioni europee la lista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle potrebbe rappresentare i diritti, gli interessi, le lotte, le speranze di tante oppresse e tanti oppressi, e raccoglierne utilmente il voto.
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9. Una cosa da marziani?
Non mi sembra una cosa da marziani votare per la pace.
Non mi sembra una cosa da marziani votare per cercare di salvare le vite degli esseri umani che la guerra giorno dopo giorno uccide.
Non mi sembra una cosa da marziani votare per cercare di impedire la guerra mondiale e nucleare che puo' annientare l'umanita'.
Anzi, mi sembra l'unica cosa ragionevole da fare.
E se a votare per la pace che salva le vite si dovesse passare per marziani, ebbene, ciascuno pensi pure quel che vuole, io non mi offendo.
E' tutto qui. E grazie dell'attenzione.
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10. E il decimo piccolo marziano?
Quidam de populo chiedera' a questo punto: e il decimo piccolo marziano promesso nel titolo di questa schidionata?
Non c'e'. Ma il titolo suonava bene cosi'.
Non c'e'. O magari sei tu.

Nota a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 6 giugno 2024

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.

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