[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 472



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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 472 del 16 aprile 2024

In questo numero:
1. Una lettera ad alcune persone amiche di Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta (e a qualche altra persona amica ancora)
2. Associazione "Respirare" di Viterbo: Vita, giustizia e liberta' per Leonard Peltier. Due appelli urgenti e due comunicazioni ulteriori
3. Sosteniamo Narges Mohammadi e la lotta delle donne in Iran. Chiediamo la liberazione dell'attivista Premio Nobel per la Pace e che siano accolte le sue richieste di rispetto dei diritti umani
4. A costo di sembrare il solito grillo parlante... (novembre 2023)
5. Cosa possiamo (e dobbiamo) realmente fare contro la guerra in corso in Europa? (aprile 2023)
6. Bice Parodi: Perche' mi candido nella lista "Pace Terra Dignita'"
7. Spartaco Moncalvario: Occorrono 75.000 firme di persone di volonta' buona affinche' chi si impegna per la pace e la nonviolenza possa partecipare alle elezioni europee
8. Festivaletteratura: Un breve profilo di Raniero La Valle
9. Peacelink: Un breve profilo di Enrico Peyretti

1. L'ORA. UNA LETTERA AD ALCUNE PERSONE AMICHE DI SARDEGNA, SICILIA, VALLE D'AOSTA (E A QUALCHE ALTRA PERSONA AMICA ANCORA)

Carissime e carissimi,
come credo gia' sappiate, e' in corso in tutta Italia la raccolta delle firme per poter presentare alle elezioni europee la lista pacifista "Pace Terra Dignita'" promossa da Raniero La Valle, una delle figure piu' illustri del pensiero e dell'azione per la pace e la nonviolenza (per ulteriori informazioni si veda il sito internet: www.paceterradignita.it).
Occorre raccogliere entro il 25 aprile 75.000 firme in tutta Italia ed almeno 1.500 in ogni regione.
Vengo a sapere casualmente quest'oggi che vi e' un particolare bisogno di aiuto per raccogliere le firme in Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta, mentre nelle altre regioni d'Italia sembra che la raccolta stia procedendo piu' agevolmente.
Cosicche', mentre rinnovo l'invito a tutte le amiche e tutti gli amici di tutte le regioni d'Italia a firmare, alle amiche e agli amici sardi, siciliani e valdostani vorrei chiedere un impegno particolare a dare una mano.
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Non ci dovrebbe essere bisogno di aggiungerlo, ma lo scrivo ugualmente:
a) come e' noto, le liste dei partiti e delle coalizioni di partiti gia' presenti nel Parlamento Europeo non devono raccogliere le firme; questa nuova lista "Pace Terra Liberta'" invece si'. Indipendentemente dalle proprie scelte di voto, firmare per consentire anche a questa lista di presentarsi e' un gesto che garantisce un diritto democratico;
b) Mi sembra che sia un dato di fatto che questa lista "Pace Terra Liberta'" sia l'unica che ponga la pace come primo e fondamentale impegno. Ovviamente anche altre liste si dichiarano favorevoli alla pace (ed alcune candidano anche - rari nantes in gurgite vasto - qualche persona sinceramente impegnata per la pace): ma nessuna di esse fa dell'impegno per la pace la priorita' (ed avendone ben donde, visto che quasi tutte le forze politiche in questi ultimi anni sono state corrive con il riarmo, l'incremento delle spese militari, il sostegno alle guerre in corso);
c) ovviamente anche in questa lista "Pace Terra Liberta'" vi sono candidati che non voterei, e nel suo programma vi sono punti particolari che non condivido, ma cio' che mi sembra dirimente e' che essa e solo essa propone l'impegno per la pace come il primo e fondamentale dovere, ed io credo che hic et nunc l'impegno per la pace sia il dovere decisivo;
d) infine: fra le candidate ed i candidati di questa lista "Pace Terra Liberta'" vi sono alcune persone che hanno gia' dato buona, anzi ottima prova nelle istituzioni: penso ad esempio a Raniero La Valle, a Pino Arlacchi, ad Ali' Rashid; vi sono alcune persone amiche della nonviolenza che alla riflessione e alla prassi nonviolenta hanno dato e continuano a dare un contributo cospicuo: penso ad esempio ancora a Raniero La Valle, a Enrico Peyretti, a Roberto Mancini; e vi e' almeno un candidato, Ali' Rashid, che io credo sarebbe di fondamentale importanza che facesse parte del Parlamento Europeo (e credo che lo creda anche ogni persona ragionevole e sollecita del bene comune dell'umanita').
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Ringraziando tutte e tutti per l'attenzione, un forte abbraccio dal vostro
Peppe Sini
Viterbo, 13 aprile 2024

2. APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO: VITA, GIUSTIZIA E LIBERTA' PER LEONARD PELTIER. DUE APPELLI URGENTI E DUE COMUNICAZIONI ULTERIORI

Carissime e carissimi, gentilissime e gentilissimi,
vi inviamo due appelli urgenti:
1. un drammatico appello del comitato di solidarieta' americano che rappresenta direttamente Leonard Peltier sull'aggravarsi delle sue condizioni di salute e recante la richiesta che sia trasferito in un luogo in cui sia curato adeguatamente; vi preghiamo con tutto il cuore di farlo circolare e di esprimere il vostro sostegno;
2. un recentissimo appello del comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier che evidenzia perche' occorra fare adesso il massimo sforzo per persuadere il Presidente Usa a concedere la grazia.
Ed aggiungiamo due comunicazioni ulteriori:
3. la mozione approvata dal XXVII Congresso del Movimento Nonviolento per la liberazione di Leonard Peltier; e' un documento importante (anche per il prestigio internazionale del Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini) ma che ci sembra abbia avuto fin qui una scarsissima circolazione e che vi invitiamo quindi a diffondere ulteriormente;
4. una lettera da inviare alla Casa Bianca con tutte le istruzioni per farlo on line; anche questa lettera vi preghiamo di far circolare ulteriormente.
Grazie fin d'ora per quanto vorrete e potrete fare,
L'Associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 19 marzo 2024
L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
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Allegato primo: Dall'America un appello urgente per Leonard Peltier, la cui salute e la cui stessa vita sono in grave pericolo
Dal sito https://www.freeleonardpeltiernow.org/ riprendiamo e diffondiamo il seguente appello urgente.
La salute e la vita stessa di Leonard Peltier sono in grave pericolo.
Gli siano garantite condizioni e cure adeguate.
Gli sia restituita la liberta'.
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THE LEONARD PELTIER AD HOC COMMITTEE: URGENT CALL TO ACTION
Dear Relatives,
Leonard Peltier is still in need of urgent medical care. Your efforts, along with the strong advocacy of Leonard's legal team and the Ad Hoc Committee, got the attention of the Federal Bureau of Prisons (BOP). However, BOP personnel informed Leonard that he will need to wait at least 8-10 months to see an eye specialist. This is unacceptable.
The BOP has deprived Leonard of necessary medical care for decades and in doing so has sentenced Leonard to Death by Incarceration. Locked down for 22 hours a day in maximum security prison USP Coleman I, Leonard, who is almost 80 years old, suffers from multiple severe health conditions. Leonard's current conditions include kidney disease, heart condition, diabetes, high blood pressure, bone spurs, a degenerative joint disease, and painful injuries to his jaw - all of which require immediate and ongoing medical care. Leonard is in constant pain from arthritis in his hip and shoulder, has an enlarged prostate, and an aortic aneurysm. Leonard uses a walker and has only a few infected teeth left, presenting not only pain but also a choking hazard. This dangerous cocktail of neglect puts Leonard in serious risk of harm and amounts to Death by Incarceration.
Leonard has requested and been denied a wheelchair.
Our physician expert believes that not only is the BOP failing to address Leonard's medical care properly but cannot meet Leonard's medical needs at USP Coleman I. Our Legal team is working to ensure Leonard receives health care as required by the 8th Amendment and is transferred to an appropriate facility pending his release.
We do not want our vulnerable elder to be in pain and go without proper care, and we don't want him to die in prison! We need you to stand united with us for Leonard. Act now. Enough is enough.
Please call and email the following officials and tell them Leonard Peltier needs immediate medical treatment, transfer to a medical facility, and RELEASE. Sample script below.
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Senator Cory Booker
D.C. Office: (202) 224-3224
Newark, NJ: (973) 639-8700
https://www.booker.senate.gov/contact/write-to-cory
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Sen. Richard Durbin
DC Office: 202-224-2152
Chicago Office: 312-353-4952
https://www.durbin.senate.gov/contact/email
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Sen. Alex Padilla
DC Office: 202-224-3553
Los Angeles Office: 310-231-4494
https://www.padilla.senate.gov/contact/contact-form/
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US Rep. Maxwell Frost
DC Office: 202-225-2176
Orlando Office: 321-388-9808
https://frost.house.gov/address_authentication?form=/contact
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(Any contacts you may have.)
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Sample script
"Hello, I'm calling about immediate medical care needed for Leonard Peltier, a 79 year-old federal prisoner. His prisoner number is 89637-132, and he's in USP Coleman 1.
We need [name of Senator or Representative]'s assistance.
1)   First, Leonard must see an eye specialist without further delay. His loss of vision poses serious risk of him falling, and he depends on other prisoners to perform basic life activities.
2) Second, Leonard is in constant pain and has multiple severe health conditions requiring immediate and ongoing medical care.
I am asking (Sen/Rep) to request an immediate transfer for Leonard Peltier to the Federal Medical Prison Facility in Rochester Minnesota (FCI Rochester) where he can get treatment for all of his medical conditions.
I also urge the Sen/Rep to advocate for elder Leonard Peltier's release so he can receive healthcare outside of prison and be with loved ones and community. Immediate release is proper and humane given his advanced age and medical conditions.  Thank You."
(You can use your own words, but please, speak out for Leonard.)
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Contacts:
Senator Cory Booker
D.C. Office Phone: (202) 224-3224
Newark, N.J. Phone: (973) 639-8700
https://www.booker.senate.gov/contact/write-to-cory
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Sen. Richard Durbin
DC Office: 202-224-2152
Chicago Office: 312-353-4952
https://www.durbin.senate.gov/contact/email
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Sen. Alex Padilla
DC Office: 202-224-3553
Los Angeles Office: 310-231-4494
https://www.padilla.senate.gov/contact/contact-form/
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US Rep. Maxwell Frost
DC Office: 202-225-2176
Orlando Office: 321-388-9808
https://frost.house.gov/address_authentication?form=/contact
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(Any contacts you may have.)
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If you can, please donate to support our legal and medical efforts.
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Allegato secondo: Kairos per la liberazione di Leonard Peltier
Come tutti sanno, quest'anno si vota per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America.
E come tutti sanno il presidente uscente in scadenza di mandato e' solito concedere la grazia ad alcuni detenuti.
Ci sono molte ragioni per ritenere che Biden potrebbe finalmente decidere la liberazione di Leonard Peltier.
Viceversa, se le elezioni fossero vinte dalla destra suprematista di cui Trump e' palese espressione, per i prossimi quattro anni ben difficilmente si potrebbe sperare in un provvedimento di grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
E' quindi questo il momento di esercitare la massima pressione nonviolenta per contribuire a persuadere l'attuale presidente statunitense a concedere la grazia all'illustre attivista nativo americano da 48 anni detenuto innocente.
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Segnaliamo alcune circostanze favorevoli.
La prima: il Comitato nazionale del partito democratico statunitense all'unanimita' ha deliberato una risoluzione che chiede la liberazione di Leonard Peltier: il che significa che l'intero partito democratico, di cui Biden e' espressione, chiede al Presidente la grazia per Leonard Peltier.
La seconda: alcuni mesi fa decine di parlamentari statunitensi, sia democratici che repubblicani, hanno chiesto la liberazione di Leonard Peltier, segnalando cosi' che anche nel Congresso vi e' una crescente convinzione che Leonard Peltier debba essere liberato e che quindi il Presidente dovrebbe concedere la grazia.
La terza: a livello internazionale va poi ricordato che la Commissione giuridica costituita ad hoc dall'Onu per riesaminare l'intera vicenda giudiziaria di Leonard Peltier ha concluso i suoi lavori chiedendone la liberazione.
Ne' c'e' bisogno di ricordare che nel corso di cinque decadi milioni di persone hanno chiesto di liberare Peltier (e tra loro figure prestigiose come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama e papa Francesco), cosi' come numerose istituzioni di tutto il mondo (e tra esse, reiteratamente fin dagli anni '90, il Parlamento Europeo), ed innumerevoli associazioni democratiche, umanitarie, in difesa dei diritti umani (prima fra tutte Amnesty International).
Vi sono insomma tutte le condizioni affinche' il Presidente degli Stati Uniti prenda la storica decisione di liberare Leonard Peltier.
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Certo, i presidenti che in passato sembrava avessero preso in seria considerazione l'ipotesi - Clinton prima, Obama poi - rinunciarono infine, verosimilmente perche' intimiditi dai settori piu' oltranzisti e razzisti (ed usi al ricatto) dell'Fbi; ma ormai, come e' noto, anche dall'interno dell'Fbi si sono levate voci che richiedono la liberazione di Leonard Peltier denunciandone la persecuzione ed attestando che fin dall'inizio era perfettamente noto che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro di lui erano del tutto false e fabbricate ad hoc mentendo e sapendo di mentire.
Biden potrebbe quindi risolversi a un atto di verita' e di giustizia atteso ormai da decenni. E non solo per ragioni ideali ma anche per motivi meramente utilitari: e' ovvio che la liberazione di Peltier potrebbe persuadere al voto per il presidente uscente quell'ampia parte dell'opinione pubblica americana che nel corso di quasi mezzo secolo ha preso coscienza della sesquipedale ingiustizia e colossale assurdita' della detenzione di Leonard Peltier, e che quindi apprezzerebbe il provvedimento di grazia come una sia pur parziale, e certo assai tardiva, riparazione dovuta.
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A tutto cio' si aggiunga che con l'avanzare dell'eta' le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono fatte sempre piu' precarie, come e' stato recentemente evidenziato da un drammatico appello promosso dal comitato di solidarieta' che direttamente lo sostiene.
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Stando cosi' le cose occorre in questi mesi estendere ed intensificare l'impegno per la liberazione del nostro fratello e compagno di lotte in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della Madre Terra.
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Cosa si puo' dunque fare?
Suggeriremmo le seguenti iniziative:
1. scrivere direttamente a Biden, attraverso lo spazio dedicato nel sito della Casa Bianca: https://www.whitehouse.gov/contact/
2. scrivere al comitato che direttamente sostiene Leonard Peltier (attraverso il sito: https://www.freeleonardpeltiernow.org/) e, avendone la possibilita', effettuare una donazione;
3. diffondere l'informazione sulla figura e la vicenda di Leonard Peltier: scrivendo ai mezzi d'informazione, utilizzando le risorse di internet, promuovendo iniziative locali e non solo;
4. sollecitare prese di posizione pubbliche da parte di associazioni ed istituzioni;
5. in particolare promuovere presso gli enti locali la presentazione ed approvazione di mozioni o ordini del giorno di solidarieta' con Leonard Peltier;
6. costruire una rete solidale che si colleghi ai comitati gia' esistenti (benemeriti, pur con tutti i loro limiti) ma che si estenda molto oltre coinvolgendo il maggior numero possibile di persone, associazioni, movimenti, istituzioni.
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Facciamo sentire alla Casa Bianca la corale richiesta di ogni persona di volonta' buona, di ogni associazione democratica, di ogni istituto orientato al bene comune.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo innocente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un generoso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un nativo americano che continua la lotta di Toro Seduto e di Cavallo Pazzo per la liberta' del suo popolo e di tutti i popoli oppressi.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato un uomo coraggioso che continua la lotta di Mohandas Gandhi e di Nelson Mandela per la verita' e la giustizia, per la dignita' umana, per il bene comune dell'umanita'.
Dopo 48 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato il nostro fratello Leonard Peltier.
Contro tutte le stragi e le uccisioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Per il rispetto e la difesa dell'intero mondo vivente.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.
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Segnaliamo alcuni  materiali di documentazione in lingua italiana disponibili nella rete telematica:
https://sites.google.com/view/viterboperleonardpeltier/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2021/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperpeltier2022/home-page
https://sites.google.com/view/vetrallaperleonardpeltier2023/home-page
https://sites.google.com/view/vetralla-per-peltier-2024/home-page
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Allegato terzo: Dal congresso del Movimento Nonviolento un importante attestato di solidarieta' per Leonard Peltier
Si e' svolto a Roma il 23-25 febbraio 2024 il XXVII congresso nazionale del Movimento Nonviolento, la prestigiosa organizzazione fondata dal filosofo, educatore, resistente antifascista ed apostolo della nonviolenza in Italia Aldo Capitini.
Il congresso ha approvato con voto unanime una mozione per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
Di seguito riproduciamo il testo della mozione approvata dal congresso.
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Il testo della mozione approvata all'unanimita' dal congresso del Movimento Nonviolento svoltosi a Roma il 23-25 febbraio 2024
"Il Movimento Nonviolento ha da sempre nel suo DNA l'attenzione per le difensore e i difensori dei diritti umani, obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori e oppositori ai regimi totalitari e per chi, innocente, viene carcerato per le proprie idee. In un periodo come questo attuale in cui assistiamo quotidianamente all'intensificarsi della repressione nei confronti di queste persone diventa fondamentale non abbandonare queste persone e rinnovare anche dal nostro Congresso una ferma richiesta di garantire loro diritti basilari come liberta' e vita.
Citiamo solo a titolo di esempio i casi dell'attivista e giornalista australiano Julian Assange detenuto in Gran Bretagna, con il rischio di estradizione negli Stati Uniti, la carcerazione e morte dell'oppositore di Putin, l'attivista e blogger Aleksej Navalny e la Premio Langer 2009 e Premio Nobel per la Pace 2023, Narges Mohammadi, imprigionata per la sua lotta nonviolenta per i diritti di donne e uomini in Iran.
Il XXVII congresso del Movimento Nonviolento, riunito a Roma nei giorni 23-25 febbraio 2024, facendo proprie sia la proposta (...) del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo che l'appello di Amnesty International per un provvedimento di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier, illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni detenuto innocente, condannato all'ergastolo per crimini che non ha mai commesso sulla base di prove dimostratesi false e di testimonianze dimostratesi altrettanto false (come universalmente noto e riconosciuto dallo stesso pubblico ministero che sostenne all'epoca l'accusa e che da anni chiede anch'egli la concessione della grazia per Leonard Peltier);
ricordando che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, John Lennon, da numerose altre persone insignite del Premio Nobel per la Pace, da figure prestigiose come il Dalai Lama e papa Francesco, e da innumerevoli altre persone benemerite dell'umanita';
ricordando che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta anche dalla Commissione giuridica dell'Onu costituita ad hoc per riesaminare la sua vicenda giudiziaria, dal Parlamento Europeo, da numerose altre istituzioni pubbliche internazionali, statali e locali di tutto il mondo (tra cui i sindaci di molti Comuni d'Italia);
il Movimento Nonviolento si associa alla richiesta che Leonard Peltier sia finalmente liberato".
Mozione approvata all'unanimita'.
Tutti gli atti del Congresso del Movimento Nonviolento sono nel sito www.azionenonviolenta.it
Per contatti stampa: cell. 3482863190
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Allegato quarto: le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese
Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/
Compilare quindi gli item successivi:
- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President
- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'
- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome
- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione
- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome
- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione
- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail
- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx
- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy
- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza
- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale
- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:
Mr. President,
Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 48 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.
I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.
I thank you in advance for your positive decision, with best regards.
Traduzione italiana del testo che precede:
Signor Presidente,
sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 48 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.
Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.
La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.
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Allegato quinto: Una minima bibliografia essenziale
- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.
- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.
Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".
Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO NARGES MOHAMMADI E LA LOTTA DELLE DONNE IN IRAN. CHIEDIAMO LA LIBERAZIONE DELL'ATTIVISTA PREMIO NOBEL PER LA PACE E CHE SIANO ACCOLTE LE SUE RICHIESTE DI RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Sosteniamo Narges Mohammadi, Premio Nobel per la pace, detenuta in Iran per la sua lotta nonviolenta in difesa dei diritti umani e per l'abolizione della pena di morte.
Sosteniamo la lotta nonviolenta delle donne in Iran per la dignita' umana di tutti gli esseri umani.
Sia liberata Narges Mohammadi e tutte le prigioniere e tutti i prigionieri di coscienza, tutte le detenute e tutti i detenuti politici, tutte le persone innocenti perseguitate e sequestrate, in Iran come ovunque.
Cessi l'oppressione delle donne in Iran come ovunque nel mondo, siano rispettati i diritti umani di tutti gli esseri umani.
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Chiediamo al Parlamento e al governo italiano di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Parlamento Europeo, al Consiglio Europeo e alla Commissione Europea di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
Chiediamo al Segretario Generale e all'Assemblea Generale dell'Onu di premere sul governo iraniano affinche' a Narges Mohammadi sia restituita la liberta' e le sue richieste di rispetto dei diritti umani siano accolte.
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Chiediamo a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni sollecite del bene comune e della dignita' umana, a tutti i mezzi d'informazione impegnati per la verita' e la giustizia, d'impegnarsi a sostegno di Narges Mohammadi e delle donne iraniane.
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Donna, vita, liberta'.

4. REPETITA IUVANT. A COSTO DI SEMBRARE IL SOLITO GRILLO PARLANTE... (NOVEMBRE 2023)

Ci sono alcune cose che vanno pur dette, e allora diciamole.
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Ogni manifestazione a favore dell'esistenza dello stato di Israele che non s'impegni anche per la nascita dello stato di Palestina rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione a sostegno del popolo palestinese che non s'impegni anche a sostegno del popolo ebraico rischia di essere inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da un'organizzazione terrorista e non quelle commesse da uno stato e' peggio che inutile.
Ogni manifestazione che condanni le stragi commesse da uno stato e non quelle commesse da un'organizzazione terrorista e' peggio che inutile.
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Sia il popolo palestinese che il popolo ebraico sono realmente minacciati di genocidio.
E' compito dell'umanita' intera impedire questi genocidi, tutti i genocidi.
Per impedire il genocidio del popolo ebraico e' indispensabile l'esistenza dello stato di Israele.
Per immpedire il genocidio del popolo palestinese e' indispensabile l'esistenza dello stato di Palestina.
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Allo stato di Israele chiediamo:
1. di cessare la guerra a Gaza e il sostegno alle violenze dei coloni in Cisgiordania.
2. di cessare di occupare i territori palestinesi e di riconoscere l'esistenza dello stato di Palestina nei territori della Cisgiordania e di Gaza devolvendo immediatamente tutte le funzioni giurisdizionali ed amministrative e le risorse relative all'Autorita' Nazionale Palestinese - intesa come governo provvisorio dello stato di Palestina fino alle elezioni democratiche -.
3. di sgomberare immediatamente le illegali colonie nei territori occupati, restituendo quelle aree al popolo palestinese.
4. di concordare con l'Autorita' Nazionale Palestinese l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di essere una piena democrazia abrogando ogni misura legislativa ed amministrativa di discriminazione razzista.
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All'Autorita' Nazionale Palestinese chiediamo:
1. di assumere immediatamente il governo della Striscia di Gaza.
2. di adoperarsi ivi per l'immediata liberazione di tutte le persone rapite da Hamas.
3. di organizzare lo stato di Palestina indipendente e democratico.
4. di concordare con lo stato di Israele l'avvio di tutti i negoziati necessari per risolvere le molte questioni da affrontare come due stati sovrani in condizioni di parita'.
5. di adoperarsi affinche' nessuno stato arabo o musulmano possa piu' proseguire in una politica antisraeliana ed antiebraica prendendo abusivamente a pretesto la causa palestinese.
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All'Onu chiediamo:
1. un piano straordinario di aiuti per la Palestina.
2. una deliberazione dell'Assemblea Generale che riconoscendo i due stati di Israele e di Palestina vincoli tutti gli stati membri delle Nazioni Unite a cessare ogni politica di negazione dello stato di Israele, ogni politica di persecuzione antiebraica.
*
Agli stati ed agli organismi politici sovranazionali d'Europa (l'Europa che e' il continente in cui si sono realizzati la bimillenaria persecuzione antiebraica e l'orrore assoluto della Shoah; l'Europa che e' il continente i cui principali stati hanno oppresso i popoli del resto del mondo con il razzismo, il colonialismo, l'imperialismo fin genocida) chiediamo:
1. di risarcire adeguatamente sia lo stato di Israele che lo stato di Palestina per le sofferenze inflitte ai loro popoli sia direttamente che indirettamente.
2. di contrastare il fascismo e il razzismo, l'antisemitismo e l'islamofobia, tutte le ideologie di odio e le organizzazioni che le praticano e le diffondono, e tutti i crimini conseguenti.
*
Fermare la guerra.
Fermare le stragi.
Restituire la liberta' a tutte le persone che ne sono state private.
Riconoscere e proteggere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. REPETITA IUVANT. COSA POSSIAMO (E DOBBIAMO) REALMENTE FARE CONTRO LA GUERRA IN CORSO IN EUROPA? (APRILE 2023)

Certo, continuare a soccorrere, accogliere, assistere tutte le vittime.
Certo, continuare a recare aiuti umanitari a tutte le vittime.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia di chi la guerra ha scatenato.
Certo, continuare a denunciare la criminale follia dei governi che, invece di adoperarsi per far cessare la guerra e le stragi di cui essa consiste, alimentano l'una e quindi le altre.
Certo, continuare a denunciare il pericolo estremo e immediato che la guerra divenga mondiale e nucleare e distrugga l'intera umana famiglia riducendo a un deserto l'intero mondo vivente.
Certo, continuare a denunciare che la guerra sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani,  sempre e solo uccide gli esseri umani.
Certo, continuare ad esortare chi nella guerra e' attivamente coinvolto a cessare di uccidere, a deporre le armi, a disertare gli eserciti, a obiettare a comandi scellerati, a rifiutarsi di diventare un assassino.
Certo, continuare a ricordare che salvare le vite e' il primo dovere di tutti gli esseri umani e di tutti gli umani istituti.
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Tutto cio' e' buono e giusto, ma non basta.
Occorre fare anche altre cose che solo noi qui in Europa occidentale possiamo e dobbiamo fare.
E le cose che possiamo e dobbiamo fare sono queste:
1. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale contrastare anche qui la macchina bellica, l'industria armiera, i mercanti di morte, la follia militarista, i governanti stragisti: paralizzare i poteri assassini occorre.
2. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di mettere il veto ad ogni iniziativa della Nato, l'organizzazione terrorista e stragista di cui i nostri paesi tragicamente fanno parte: paralizzare immediatamente i criminali della Nato occorre, e successivamente procedere allo scioglimento della scellerata organizzazione.
3. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di cessare di armare ed alimentare la guerra e sostenere invece l'impegno per l'immediato cessate il fuoco ed immediate trattative di pace.
4. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei di restituire all'Onu la funzione e il potere di abolire il flagello della guerra.
5. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
6. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica della sicurezza comune dell'umanita' intera fondata sulla Difesa popolare nonviolenta, sui Corpi civili di pace, sulle concrete pratiche che inverino l'affermazione del diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta' di tutti i popoli e di tutte le persone.
7. Con l'azione diretta nonviolenta fino allo sciopero generale imporre ai governi europei una politica comune di attiva difesa dell'intero mondo vivente prima che la catastrofe ambientale in corso sia irreversibile.
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E' questa la nostra opinione fin dall'inizio della tragedia in corso.
Ci sembra che senza queste azioni nonviolente la guerra, le stragi e le devastazioni non saranno fermate.
Troppi esseri umani sono gia' stati uccisi per la criminale follia dei governanti.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi per la salvezza comune dell'umanita' intera.
Sia massima universalmente condivisa la regola aurea che afferma: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

6. PERSONE PER LA PACE. BICE PARODI: PERCHE' MI CANDIDO NELLA LISTA "PACE TERRA DIGNITA'"
[Dal sito www.paceterradignita.it riprendiamo e diffondiamo]

La mia vita e' una lunga militanza. Mi sono iscritta alla Federazione Giovanile Comunisti Italiani nel 1968 a 14 anni e da quel momento ho militato prima nella gioventu' comunista e poi nel Partito Comunista Italiano fino a quando l'onda del femminismo ha coinvolto noi compagne dandoci nuovi stimoli di indipendenza dal partito e nuove riflessioni sulla nostra condizione. Mi sono cosi' iscritta all'Unione Donne Italiane entrando poi nella segreteria provinciale genovese. In quegli anni affrontammo le grandi battaglie per la Legge 194, per il nuovo diritto di famiglia, per i consultori ed e' un periodo che fu di grandi soddisfazioni.
Anche in campo lavorativo limpegno nel sindacato Fisac-Cgil ha caratterizzato la mia attivita' nel corso degli anni.
Nel 1991 ho aderito al Partito della Rifondazione Comunista e sono stata candidata due volte alle elezioni per il Comune di Genova.
Dopo l'amara esperienza del G8 a Genova vissuta in piazza e' sorta in me l'esigenza di impegnarmi in prima persona nella difesa dei diritti umani e della democrazia, dopo aver visto entrambi i valori calpestati in quei drammatici giorni che culminarono nell'uccisione di Carlo Giuliani e nel massacro della scuola Diaz.
Attraverso l'Associazione Senza Paura ho cercato di portare avanti le istanze di giustizia nei confronti del Popolo Palestinese e del Popolo Kurdo entrando in diretto contatto con le loro associazioni e collaborando attivamente con loro. Allo stesso modo sempre attraverso l'Associazione ho cercato di lottare contro il crescente razzismo nei confronti dei migranti che fuggono dai loro Paesi per sfuggire a conflitti e per cercare un futuro di dignita'.
Da alcuni anni sono segretaria del Circolo genovese dell'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba e dallo scorso anno faccio parte del direttivo nazionale della stessa.
Dopo il sanguinoso massacro di Hamas del 7 ottobre scorso e di fronte all'orrore della sproporzionata reazione di Israele che ha innescato una carneficina tra la popolazione civile di Gaza che secondo me puo' essere senza alcun dubbio essere considerata un vero genocidioio, figlia dell'unica sopravvissuta ad Auschwitz di un'intera famiglia, ho voluto esprimere pubblicamente il mio sdegno per come viene strumentalizzata la memoria della Shoah. Per questo sono stata tra i firmatari dell'appello "Mai indifferenti" insieme a decine di ebrei ed ebree italiane che hanno chiesto l'immediato cessate il fuoco per porre fine al ciclo della violenza e aprire col dialogo nuovi spiragli di pace.
Per questo ritengo che nel momento in cui in Europa si torna a parlare di necessita' di prepararsi a nuove guerre in cui saremo direttamente coinvolti l'impegno per la pace nella lista "Pace Terra Dignita'" sia necessario e ineludibile.

7. LETTERE DALLA MONTAGNA. SPARTACO MONCALVARIO: OCCORRONO 75.000 FIRME DI PERSONE DI VOLONTA' BUONA AFFINCHE' CHI SI IMPEGNA PER LA PACE E LA NONVIOLENZA POSSA PARTECIPARE ALLE ELEZIONI EUROPEE
[Dal nostro vecchio amico Spartaco Moncalvario riceviamo e diffondiamo]

Leggo che si stanno raccogliendo le firme per poter presentare una lista pacifista alle elezioni europee di giugno.
Leggo che animatore della lista e' Raniero La Valle, una delle figure piu' illustri del movimento per la pace nel nostro paese.
E nella lista sono presenti non poche persone che hanno fatto la scelta teorica e pratica della nonviolenza, la scelta concreta e coerente della nonviolenza, la scelta nitida e intransigente della nonviolenza; la nonviolenza che sola puo' contrastare la guerra e le stragi di cui la guerra sempre e solo consiste; la nonviolenza che sola puo' contrastare il razzismo e il fascismo risorgenti e al potere in Europa; la nonviolenza che sola puo' contrastare un sistema di potere, un modello di sviluppo e un'organizzazione della societa' che stanno distruggendo quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Mi sembrerebbe una buona cosa che nel Parlamento Europeo entrasse finalmente un impegno cosciente, sincero e adeguato per la pace, per il disarmo, per la smilitarizzazione; un impegno cosciente, sincero e adeguato per fare della nonviolenza che salva le vite la politica autentica e feconda dell'Europa intera.
La lista si chiama "Pace Terra Dignita'": credo che ogni persona impegnata per la pace dovrebbe firmare affinche' possa presentarsi alle elezioni.
Si firma presso i Comuni, ed anche presso i tavoli che i sostenitori stanno organizzando in varie citta' d'Italia in queste settimane di aprile.
Per informazioni si veda il sito: www.paceterradignita.it
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Per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la solidarieta' che ogni essere umano riconosca e raggiunga, per la difesa dell'intero mondo vivente.
Abolire la guerra, gli eserciti, le armi.
Salvare le vite e' il primo dovere.

8. PROFILI. FESTIVALETTERATURA: UN BREVE PROFILO DI RANIERO LA VALLE
[Dal sito www.festivaletteratura.it riprendiamo e diffondiamo il seguente breve profilo di Raniero La Valle, di alcuni anni fa.
Raniero La Valle e' uno dei piu' illustri maestri della cultura della pace; ha promosso "Pace Terra Dignita'", l'unica lista pacifista alle elezioni europee di giugno, lista per la quale si stanno raccogliendo le firme in questi giorni]

Raniero La Valle (Roma, 1931) e' un politico, intellettuale e giornalista italiano. Laureatosi in Giurisprudenza, intraprende subito la carriera giornalistica, prima dirigendo "Il Popolo" e in seguito, dal 1961 al 1967, "L'Avvenire d'Italia". Dal 1969 al '71 cura per il quotidiano "La Stampa" la popolarissima rubrica "Uomini e Religioni". Intensa e' anche la collaborazione con la Rai, per la quale produce diversi documentari e inchieste sulle zone calde del pianeta, dal Vietnam alla Palestina, fino ad arrivare alla guerra civile nell'Ex-Jugoslavia. E' proprio il suo interesse per i temi della pace e della giustizia internazionale a portarlo a diventare giudice presso il Tribunale Permanente dei Popoli e a impegnarsi politicamente. Nel 1976 diventa parlamentare nelle file della Sinistra Indipendente e lavora fino al '92 nella Commissione Esteri e Difesa delle due Camere, dedicandosi in particolare alla riforma della norma dell'obiezione di coscienza. Nel 1978 fonda la rivista "Bozze", che dirige fino al '94. Fondatore della Scuola di Critica delle Antropologie 'Vasti', storico collaboratore di "Rocca" – periodico quindicinale della Pro Civitate Christiana –, e' presidente dei Comitati Dossetti per la Costituzione e ha promosso il movimento Economia Democratica. E' autore di diversi libri, tra cui: Quel nostro Novecento (2011), Un Concilio per credere (2013) e Chi sono io, Francesco? Cronache di cose mai viste (2015), resoconto dei primi due anni di pontificato di Papa Francesco.
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Bibliografia
Coraggio del Concilio. Giorno per giorno la seconda sessione, Morcelliana, 1964; Fedelta' del Concilio. I dibattiti della terza sessione, Morcelliana, 1965; Il Concilio nelle nostre mani, Morcelliana, 1966; Cuernavaca. La sposa bella, Morcelliana, 1968; Dalla parte di Abele, Mondadori, 1971; Fuori dal campo, Mondadori, 1978; Dossier Vietnam-Cambogia, Claudiana, 1981; Marianella e i suoi fratelli. Una storia latinoamericana, con Linda Bimbi, Feltrinelli, 1984 (Icone, 2007); Pacem in terris. L'enciclica della liberazione, Edizioni Cultura della Pace, 1987; Prima che l'amore finisca. Testimoni per un'altra storia possibile, Ponte alle Grazie, 2003; Agonia e vocazione in Occidente. Produrre, appropriarsi,dominare: alle radici del nuovo apartheid globale, Altra Economia, 2005; Se questo e' un Dio, Ponte alle Grazie, 2008; Paradiso e liberta'. L'uomo, quel Dio peccatore, Ponte Alle Grazie, 2010; Quel nostro Novecento. Costituzione, Concilio, Sessantotto: le tre rivoluzioni interrotte, Ponte alle Grazie, 2011; Un Concilio per credere, Ponte alle Grazie, 2013; Chi sono io, Francesco? Cronache di cose mai viste, Ponte alle Grazie, 2015.

9. PROFILI. PEACELINK: UN BREVE PROFILO DI ENTRICO PEYRETTI
[Dal sito di Peacelink riprendiamo e diffondiamo questo breve profilo di Enrico Peyretti, di alcuni anni fa.
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei maestri della cultura e dell'impegno di pace e di nonviolenza; e' candidato alle elezioni europee nella lista "Pace Terra Dignita'"]

Enrico Peyretti, nato a Torino nel 1935, sposato, ha due figlie e quattro nipotini.
Ha insegnato Storia e Filosofia nei licei.
Pubblicista non iscritto all'Ordine dei Giornalisti.
Dall'origine nel 1971 fino al 2001 ha diretto "il foglio", (www.ilfoglio.info) mensile di alcuni cristiani torinesi, che continua ad uscire regolarmente.
E' membro del Comitato Scientifico del Centro Interatenei di Studi per la Pace delle Universita' piemontesi.
Membro del Movimento Internazionale della Riconciliazione, del Movimento Nonviolento, dell'Ipri (Italian Peace Research Institute), socio attivo del Centro Studi per la pace e la nonviolenza "Sereno Regis" di Torino.
Collabora al quindicinale Rocca di Assisi, fa parte della redazione di Servitium, quaderni di ricerca spirituale (Sotto il Monte), su cui ha pubblicato numerosi articoli.
Ha collaborato alle riviste di cultura: Bozze; Sisifo; Quaderni Satyagraha; Il Tetto; Segno; Giano; Annuario di filosofia 2006; L'ospite ingrato; Eupolis; Confronti; Lo Straniero; Incontri; Parolechiave; Politica e Societa'; Spaziofilosofico.
Ha collaborato in piu' momenti alle attivita' culturali, a Torino, del Centro Studi Piero Gobetti e del Centro Evangelico di Cultura. Collabora al giornale telematico "La nonviolenza e' in cammino".
Ha presentato contributi a vari convegni nazionali di ricerca sulla pace, sulla Difesa Popolare Nonviolenta, ha tenuto lezioni in varie Scuole di Pace, in seminari universitari (Bologna, Macerata, Torino, Padova, Roma, Udine), in corsi di aggiornamento per insegnanti ed ha collaborato con vari enti nella formazione degli obiettori di coscienza.
Cura dal 1994 la bibliografia online Difesa senza guerra sulle lotte nonarmate e nonviolente nella storia.
Ha curato il volume di Autori vari (tra cui Balducci, Bori, Gozzini, Haering, Turoldo, Piana, ecc.) Al di la' del "non uccidere", Ed. Cens, Liscate-Milano 1989.
Ha pubblicato i volumi:
- Dall'albero dei giorni (soste quotidane su fatti e segni), Ed. Servitium, Sotto il Monte 1998;
- La politica e' pace, ed. Cittadella, Assisi 1998;
- Per perdere la guerra (scritti sulla guerra del Kossovo), ed. Beppe Grande, Torino 1999;
- Dov'e' la vittoria?, Il Segno dei Gabrielli,Nogarine (VR), 2005;
- Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Rimini 2005;
- Il diritto di non uccidere. Schegge di speranza, Il Margine, Trento 2009;
- Dialoghi con Norberto Bobbio su politica, fede, nonviolenza, Claudiana, Torino 2011;
- Il bene della pace. La via della nonviolenza, Cittadella, Assisi 2012.
Ha tradotto: Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza. Una filosofia della pace, con prefazione di Roberto Mancini, Plus, Pisa University Press, 2004.
Ha scritto l'Introduzione a: Jean Pezet, Tu non ucciderai. Diario di un obiettore di coscienza alla guerra di Algeria, Ed. Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010.
Ha collaborato ai volumi collettivi:
- Studiar per pace, vol 1, Riflessioni e orientamenti, Universita' di Bologna, Thema editore, Bologna 1988;
- Una strategia di pace: la difesa popolare nonviolenta, Fuorithema, Bologna 1993;
- Per un modello di difesa nonviolento, Editoria Universitaria, Venezia 1995;
- La Resistenza nonarmata, Sinnos, Roma 1995;
- Invece delle armi: obiezione di coscienza, difesa nonviolenta, corpo civile di pace europeo, Fuorithema, Bologna 1996;
- La difesa e la costruzione della pace con mezzi civili, Ed. Qualevita, Torre dei Nolfi 1997;
- Fascismo, Resistenza, Letteratura, Quaderni del Museo Nazionale del Risorgimento, Torino 1997;
- Maestri e scolari di nonviolenza, Franco Angeli, Milano 2000;
- Annuario della Pace 2000-2001, della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace, di pp. 438, ed. Asterios, Trieste 2001;
- Bisogna difendere la societa', ed. Beppe Grande, Torino 2002 (con scritti critici sulla reazione occidentale all'11 settembre 2001);
- Turoldo e Balducci. La terra non sara' distrutta, Gribaudi, Milano 2002;
- Convertirsi alla nonviolenza? (credenti e non credenti si interrogano su laicita', religione, nonviolenza), Gabrielli editori, Verona 2003;
- Guerra e mondo, Annuario geopolitico della pace 2004, ed. Altreconomia, Milano 2004;
- Per un'idea di pace. Università di Udine, Cleup, Padova 2006;
- Roghi della fede. Verso una riconciliazione delle memorie, Claudiana, Torino 2008;
- Teoria e pratica della Riconciliazione, Ed. Qualevita, Torre dei Nolfi 2009;
- Il vangelo basta. Sulla fede e sullo stato della chiesa italiana, Carocci, Roma 2010;
- AA. VV. Le regole della battaglia, con l'articolo La guerra antitesi del diritto, Morlacchi editore University Press, Perugia 2013.
Siti internet:
http://www.peacelink.it/tools/author.php?u=63
www.serenoregis.org
www.ilfoglio.info
E-mail: enrico.peyretti at gmail.com

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DONNA, VITA, LIBERTA'
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A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 472 del 16 aprile 2024
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Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.
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