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[Nonviolenza] "Ogni vittima ha il volto di Abele". Tre giornate di commemorazioni nonviolente a Viterbo per le vittime di tutte le guerre
- Subject: [Nonviolenza] "Ogni vittima ha il volto di Abele". Tre giornate di commemorazioni nonviolente a Viterbo per le vittime di tutte le guerre
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sat, 4 Nov 2023 12:06:58 +0100
"OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE". TRE GIORNATE DI COMMEMORAZIONI NONVIOLENTE A VITERBO PER LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE
Nell'ambito dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che si svolge a Viterbo ogni anno da 23 anni per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" in occasione del 4 novembre, anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale, anche quest'anno sono state realizzate a Viterbo tre giornate di commemorazioni nonviolente per le vittime di tutte le guerre.
Il 2 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza ha sostato in silenzioso raccoglimento in piazza del Sacrario dapprima dinanzi al sacello che ricorda le vittime della prima guerra mondiale, e poi dinanzi alla lapide che ricorda i resistenti viterbesi caduti nella lotta contro la barbarie nazifascista.
Il 3 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza ha sostato in silenzioso raccoglimento in via della Verita' dinanzi alle pietre d'inciampo che ricordano le vittime viterbesi della Shoah; e successivamente ha sostato in silenzioso raccoglimento dinanzi alla lapide che ricorda Mariano Buratti, docente e partigiano assassinato dai nazifascisti.
Il 4 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza si e' recata al cimitero comunale sostando in silenzioso raccoglimento dinanzi alle tombe di alcune delle vittime della guerra e della violenza fascista e di alcune persone antifasciste e costruttrici di pace; e successivamente ha sostato in silenzioso raccoglimento in piazzale Gramsci dinanzi al cippo che ricorda tre persone assassinate in quel luogo dai nazisti.
In tutte e tre le giornate dopo la visita ai luoghi in cui si fa memoria di alcune delle innumerevoli persone uccise dalla violenza e di alcune delle persone che alla violenza e alle uccisioni eroicamente si opposero, sono stati letti alcuni testi di Hannah Arendt, di Mohandas Gandhi, di Primo Levi, di Nelson Mandela, di Simone Weil, di Virginia Woolf.
*
Dalla memoria delle vittime della guerra e della violenza scaturisce l'appello all'impegno per abolire tutte le guerre e tutte le violenze.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Di seguito riproduciamo il testo integrale dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele"
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 4 novembre 2023
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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Nell'ambito dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che si svolge a Viterbo ogni anno da 23 anni per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" in occasione del 4 novembre, anniversario della fine della "inutile strage" della prima guerra mondiale, anche quest'anno sono state realizzate a Viterbo tre giornate di commemorazioni nonviolente per le vittime di tutte le guerre.
Il 2 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza ha sostato in silenzioso raccoglimento in piazza del Sacrario dapprima dinanzi al sacello che ricorda le vittime della prima guerra mondiale, e poi dinanzi alla lapide che ricorda i resistenti viterbesi caduti nella lotta contro la barbarie nazifascista.
Il 3 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza ha sostato in silenzioso raccoglimento in via della Verita' dinanzi alle pietre d'inciampo che ricordano le vittime viterbesi della Shoah; e successivamente ha sostato in silenzioso raccoglimento dinanzi alla lapide che ricorda Mariano Buratti, docente e partigiano assassinato dai nazifascisti.
Il 4 novembre una delegazione di persone amiche della nonviolenza si e' recata al cimitero comunale sostando in silenzioso raccoglimento dinanzi alle tombe di alcune delle vittime della guerra e della violenza fascista e di alcune persone antifasciste e costruttrici di pace; e successivamente ha sostato in silenzioso raccoglimento in piazzale Gramsci dinanzi al cippo che ricorda tre persone assassinate in quel luogo dai nazisti.
In tutte e tre le giornate dopo la visita ai luoghi in cui si fa memoria di alcune delle innumerevoli persone uccise dalla violenza e di alcune delle persone che alla violenza e alle uccisioni eroicamente si opposero, sono stati letti alcuni testi di Hannah Arendt, di Mohandas Gandhi, di Primo Levi, di Nelson Mandela, di Simone Weil, di Virginia Woolf.
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Dalla memoria delle vittime della guerra e della violenza scaturisce l'appello all'impegno per abolire tutte le guerre e tutte le violenze.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Di seguito riproduciamo il testo integrale dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele"
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 4 novembre 2023
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
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