[Nonviolenza] Donna, vita, liberta'. 221



*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 221 del 9 agosto 2023

In questo numero:
1. Solo la pace salva le vite
2. Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
3. Una cosa utile per la pace: bloccare la fornitura di armi assassine, con l'azione diretta nonviolenta
4. Una proposta per le elezioni europee del 2024: una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo
5. Ancora un appello per la liberazione di Leonard Peltier
6. Amnesty International: Urge clemency for native american activist
7. Alcuni riferimenti utili
8. Ripetiamo ancora una volta...
9. Adriana Chemello: Vittoria Surian. Un'editrice dalla parte delle donne

1. L'ORA. SOLO LA PACE SALVA LE VITE

Solo la pace salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. REPETITA IUVANT. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA

Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
alla Presidente del Consiglio dei Ministri
a tutte le ministre e i ministri, a tutti i senatori e le senatrici, a tutte le deputate e i deputati, agli ed alle europarlamentari elette ed eletti in Italia
a numerosi pubblici ufficiali cui incombe, ricevendo tale notitia criminis, di promuovere l'azione giudiziaria
ai mezzi d'informazione
a numerose persone di volonta' buona, associazioni democratiche, istituzioni fedeli alla legalita' costituzionale
*
Oggetto: esposto relativo alla violazione dell'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana da parte del governo italiano.
Egregi signori,
*
l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana e' inequivocabile. Esso recita: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
*
Il governo italiano ha violato l'articolo 11 della Costituzione in quanto:
a) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la fornitura di armi che la guerra alimentano;
b) fa partecipare l'Italia alla guerra in corso in Ucraina attraverso la propria aviazione militare che raccoglie informazioni e le invia all'esercito ucraino sul campo di battaglia (cfr. il servizio giornalistico apparso sul sito dell'autorevole agenzia giornalistica Ansa col titolo "La guerra dei top gun italiani", che fin dall'incipit esplicitamente afferma che "i nostri piloti, tra loro anche una donna, a bordo dei caccia catturano dati importanti che in poco tempo finiscono sui cellulari dei soldati ucraini sul campo di battaglia");
c) ostacola effettualmente ogni realistica ipotesi di "cessate il fuoco" ed ogni concreto impegno di pace sostenendo esplicitamente la tesi che la guerra deve concludersi non con un negoziato ma con la "vittoria" di una delle parti in conflitto (cfr. la dichiarazione della Presidente del Consiglio dei Ministri "scommettiamo sulla vittoria ucraina" riportata da numerosi mezzi d'informazione);
d) sostiene l'azione provocatrice ed eversiva della Nato che da decenni opera nell'Europa dell'est per destabilizzare gli equilibri regionali e suscitare conflitti (azione divenuta finanche esplicitamente terrorista e stragista durante la guerra di distruzione della Jugoslavia nel 1999).
*
In flagrante violazione dell'articolo 11 della Costituzione, il governo italiano arma e quindi alimenta la guerra, partecipa alla guerra e quindi alle stragi di cui ogni guerra sempre e solo consiste, e con cio' espone altresi' anche il nostro paese a subire le conseguenze della guerra, e - last, but not least - contribuisce all'escalation verso una guerra mondiale e nucleare che puo' metter fine all'intera civilta' umana.
*
Egregi signori,
con il presente esposto si richiede il piu' tempestivo intervento per far cessare l'azione incostituzionale, folle e criminale del governo italiano.
Distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, primo agosto 2023

3. REPETITA IUVANT. UNA COSA UTILE PER LA PACE: BLOCCARE LA FORNITURA DI ARMI ASSASSINE, CON L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA

Ovviamente apprezzando e sostenendo le molte iniziative gia' in corso (e soprattutto quelle che concretamente recano aiuti umanitari e soccorrono, accolgono e assistono tutte le vittime e tutte le persone che dalla guerra fuggono e alla guerra si oppongono), vorremmo aggiungere una cosa da fare che ci sembra utile piu' di ogni altra per contribuire da qui, in Italia, a far cessare le stragi in Ucraina: bloccare la fornitura di armi assassine.
E per bloccare la fornitura di armi assassine occorre bloccare con specifiche e adeguate azioni dirette nonviolente le fabbriche di armi, i depositi di armi, i trasporti di armi, i centri decisionali e le strutture tecniche che le forniture di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Fornire armi assassine dove e' in corso una guerra significa partecipare a quella guerra, cosa esplicitamente vietata dall'articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana.
Non vi e' infatti alcun dubbio che fornire armi assassine dove una guerra e' in corso e dove quindi esse vengono usate per uccidere degli esseri umani (e tutte le armi sono usate sempre e solo per uccidere) significa partecipare alla guerra e alle stragi di cui essa consiste, e il citato articolo 11 della Costituzione e' chiarissimo e inequivocabile al riguardo, aprendosi con queste precise parole: "L'Italia ripudia la guerra".
Pertanto, un governo italiano che decide di fornire armi assassine a un paese in guerra e' ipso facto in contrasto con la Costituzione cui ha giurato fedelta', ed e' quindi un governo fuorilegge, criminale, golpista. E chiunque in Italia cooperasse all'invio di armi assassine, o l'invio di armi assassine consentisse, sarebbe parimenti criminale.
*
E' quindi diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi all'invio di armi assassine dove una guerra e' in corso.
Cosi' come e' diritto e dovere di ogni cittadino italiano opporsi a un governo golpista e a chiunque coopera alla commissione di stragi.
*
Come e' possibile contrastare questo crimine?
Come e' possibile fare qualcosa di concreto per salvare le vite di coloro che la guerra - che quelle armi assassine alimentano - uccide?
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi le fabbriche, i depositi, i trasporti di armi.
E' possibile con l'azione diretta nonviolenta che blocchi i centri decisionali e le strutture tecniche che quell'invio di armi assassine organizzano ed eseguono.
*
Naturalmente occorre:
a) individuare tutti i luoghi da bloccare ed organizzare adeguatamente il blocco della scellerata attivita' finalizzata all'invio di armi assassine ovvero all'uccisione di esseri umani;
b) formare adeguatamente le persone di volonta' buona disponibili a partecipare a tali azioni dirette nonviolente.
La nonviolenza infatti richiede una specifica accurata preparazione e una completa conoscenza e consapevolezza del significato e delle conseguenze delle proprie azioni, che essendo non simboliche ma concrete espongono chi le esegue alle ovvie rappresaglie da parte dei poteri la cui azione criminale si vuole impedire.
La nonviolenza infatti, nel suo impegno per salvare tutte le vite, richiede una rigorosa coerenza tra i mezzi e i fini, una piena coscienza delle personali sofferenze cui si puo' andare incontro, una nitida disponibilita' ad accettare di subire torti e persecuzioni senza reagire, a subire violenza senza opporre violenza.
*
A oltre un anno dall'inizio della guerra in Ucraina scatenata dall'invasione militare per volonta' del folle e criminale autocrate russo, e' ormai chiaro ad ogni persona che tutti i governi attivamente coinvolti nella guerra, che la guerra e le stragi hanno alimentato e tuttora alimentano e che hanno impedito fin qui ogni tregua ed ogni trattativa di pace, non intendono affatto porre fine alle stragi, non intendono affatto salvare le vite umane che ogni giorno la guerra distrugge, ma anzi cooperano alla prosecuzione, all'intensificazione e all'estensione delle uccisioni di esseri umani, ed accrescono il pericolo che la guerra si faccia mondiale e nucleare e possa distruggere l'intera umana famiglia.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per contrastare questo abominevole massacro e il pericolo dell'apocalisse atomica.
Occorre quindi che siano i popoli ad insorgere nonviolentemente per imporre ai governi la cessazione della guerra.
Hic et nunc solo l'azione diretta nonviolenta puo' concretamente contribuire a fermare le stragi e ad imporre ai governi di cessare il fuoco e avviare trattative di pace.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

4. REPETITA IUVANT. UNA PROPOSTA PER LE ELEZIONI EUROPEE DEL 2024: UNA LISTA NONVIOLENTA PER LA PACE E CONTRO IL RAZZISMO

Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
La politica dell'Unione Europea e' oggi caratterizzata da due orrori.
Il primo: la persecuzione dei migranti: col sostegno alle dittature che li imprigionano in condizioni disumane; con l'appalto ai poteri mafiosi in regime di monopolio della mobilita' per chi e' in fuga da guerre, dittature, fame e miseria; con la reclusione nei lager sia nei paesi di transito che in Europa; con la strage degli innocenti nel Mediterraneo; con lo schiavismo e l'apartheid in Europa. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
Il secondo: il sostegno alla prosecuzione della guerra in Ucraina che ogni giorno provoca altre stragi: con l'incessante fornitura di armi si alimenta la guerra e s'impedisce l'avvio di trattative di pace, e si contribuisce cosi' sia alla prosecuzione dello sterminio della popolazione ucraina vittima della guerra, sia all'escalation verso una guerra atomica che puo' mettere fine all'intera umanita'. Tutti i governi dei paesi dell'Unione Europea, e con essi i vertici delle istituzioni politiche europee, sono complici in questo flagrante crimine contro l'umanita'.
I vertici dell'Unione Europea si sono peraltro ormai completamente prostituiti alla Nato, l'organizzazione terrorista e stragista che per conto del governo razzista e imperialista degli Stati Uniti d'America opera, dalla fine della Guerra fredda e con sempre maggiore intensita' ed accelerazione, per destabilizzare, asservire o distruggere non solo singole parti del continente europeo ma l'Europa intera. Abolire la Nato e' palesemente l'urgenza delle urgenze per dare all'Europa un futuro di pace.
Il Parlamento Europeo potrebbe e dovrebbe operare per la pace e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e per la salvaguardia della biosfera, ma attualmente e' anch'esso complice della furia razzista e della furia bellica che si e' incistata nei governi dei paesi europei e nei vertici di tutte le istituzioni politiche europee.
*
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
E l'Italia rischia di essere rappresentata unicamente da partiti fascisti, razzisti e bellicisti.
Esplicitamente fascista, razzista, bellicista ed ecocida e' tutta l'area governativa italiana.
Razzista si e' dimostrato il partito grillino, che durante la prima esperienza di governo ha condiviso e sostenuto la scellerata politica di brutale persecuzione dei migranti da parte del capo leghista che di quel governo era vicepresidente, ministro e magna pars.
Tragicamente bellicista e' il Pd (e quindi di fatto anche coloro che ad esso subalterni con esso si alleano e che pertanto al di la' del velame dei vaniloquenti proclami portano voti al partito della guerra in cambio di qualche scranno e prebenda).
Questa la triste e trista situazione.
*
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Che fare, quindi?
Io credo che occorra costruire una lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo.
Nonviolenta: che cioe' faccia della scelta della nonviolenza la discriminante fondamentale. La nonviolenza essendo l'unica lotta nitida e intransigente, concreta e coerente, contro tutte le violenze e le oppressioni; la nonviolenza essendo il fondamentale strumento teorico e pratico a disposizione della lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' e la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Per la pace: e quindi per il disarmo integrale e l'integrale smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle societa', delle culture.
Contro il razzismo: e quindi per il pieno riconoscimento di tutti i diritti umani per tutti gli esseri umani, poiche' siamo una sola famiglia umana in un unico mondo vivente.
E dire lista nonviolenta per la pace e contro il razzismo significa dire una lista femminista ed ecologista, socialista e libertaria, delle classi sociali sfruttate e rapinate, delle oppresse e degli oppressi.
*
Tra meno di un anno, nel giugno 2024, si vota per rinnovare il Parlamento Europeo.
Se vogliamo aprire una riflessione comune e autentica, democratica e partecipata, fra tutte le persone e le esperienze disposte a riconoscersi in una prospettiva nonviolenta, femminista, ecologista, socialista e libertaria, per portare nel Parlamento Europeo la voce delle oppresse e degli oppressi e la lotta per la pace, l'affermazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera, il momento e' adesso.
Prenda la parola ogni persona ed ogni esperienza interessata.
Si promuovano ovunque possibile incontri di riflessione.

5. REPETITA IUVANT. ANCORA UN APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni e' in prigione, condannato a vita per un crimine che non ha commesso.
Che non abbia commesso il crimine per cui e' stato condannato e' da molti anni cosa notoria.
E' stato incontrovertibilmente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" contro di lui erano del tutto false.
E' stato incontrovertibilmente dimostrato che le cosiddette "prove" contro di lui erano del tutto false.
Lo stesso pubblico ministero che lo fece condannare ha successivamente chiesto la sua liberazione.
E la sua liberazione hanno chiesto milioni di persone, tra cui personalita' come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, associazioni umanitarie come Amnesty International, istituzioni come il Parlamento Europeo, la commissione giuridica ad hoc dell'Onu.
Ma Leonard Peltier e' ancora detenuto in un carcere di massima sicurezza, anche se il mondo intero sa che e' un innocente perseguitato, sa che e' un eroe dell'umanita'.
Dal carcere Leonard Peltier ha continuato a lottare per il suo popolo, per l'umanita' intera, per la Madre Terra: con la testimonianza, con la poesia, con la pittura, con opere di bene.
Ora e' vecchio e gravemente malato. Il 12 settembre compira' 79 anni.
E' assurdo che sia ancora in carcere.
E' orribile che sia ancora in carcere.
E' uno scandalo e una vergogna per l'intera umanita' che sia ancora in carcere.
*
Ancora una volta chiediamo ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni esperienza d'impegno per il bene comune, ad ogni umano istituto che voglia essere fedele al compito di difendere la vita, la dignita' e i diritti degli esseri umani, di far sentire la propria voce, di chiedere ancora una volta che Leonard Peltier sia liberato.
Chiediamo ad ogni persona senziente e pensante, ad ogni esperienza della societa' civile, ad ogni istituzione democratica, di esprimere pubblicamente la richiesta che sia liberato Leonard Peltier.
Chiediamo di scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere che conceda finalmente la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Messaggi a tal fine possono essere inviati attraverso la pagina ad hoc del sito della Casa Bianca: www.whitehouse.gov/contact/
*
Per una informazione essenziale sulla figura e la vicenda di Leonard Peltier segnaliamo ancora una volta due testi la cui lettura e' indispensabile:
- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.
- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.
Nella rete telematica e' disponibile in italiano una sintetica esposizione della vicenda di Leonard Peltier con il titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

6. INIZIATIVE. AMNESTY INTERNATIONAL: URGE CLEMENCY FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
[Dal sito www.amnesty.org riprendiamo e diffondiamo questo appello del 3 aprile 2023]

3 April 2023
URGENT ACTION
URGE CLEMENCY FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST
Native American activist Leonard Peltier has been imprisoned in the USA for over 46 years, some of which was spent in solitary confinement, serving two life sentences for murder despite concerns over the fairness of his trial. He has always maintained his innocence. Now 78 years old, he contracted COVID-19 in 2022 and suffers from several chronic health ailments, including one that is potentially fatal. Not eligible for parole again until 2024, his lawyers submitted a new petition for clemency in 2021. President Biden must grant Leonard Peltier clemency on humanitarian grounds and as a matter of justice.
TAKE ACTION: WRITE AN APPEAL IN YOUR OWN WORDS OR USE THIS MODEL LETTER
President Joseph Biden
The White House
1600 Pennsylvania Ave NW
Washington, DC 20500
USA
White House Comment line: (202) 456-1111
Webform*: https://www.whitehouse.gov/contact/
* A US-based address is needed for the White House webform.
International action takers, please use AI USA's address when filling out:
Amnesty International USA
311 West 43rd St. 7th Floor,
New York, NY 10036 USA
Dear President Biden,
Leonard Peltier is a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. In 1975, during a confrontation involving AIM members, two FBI agents were killed. Leonard Peltier was convicted of their murders but has always denied killing the agents.
There are serious concerns about the fairness of proceedings leading to his trial and conviction, including for example the prosecution's withholding of evidence that might have assisted Leonard Peltier's defence.
In light of these concerns, the former US Attorney who supervised the prosecution team post-trial, James Reynolds, has since called for clemency.
Leonard Peltier is now 78 years old, has spent more than 46 years in US prisons, and has been repeatedly denied parole. There are serious concerns about Leonard Peltier's deteriorating health, including potential re-exposure to COVID-19. His lawyers submitted a new petition for clemency in 2021.
I urge you to grant Leonard Peltier clemency on humanitarian grounds and as a matter of justice.
Yours sincerely,
*
ADDITIONAL INFORMATION
Leonard Peltier, an Anishinaabe-Lakota Native American, was a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. On 26 June 1975, during a confrontation involving AIM members on the Pine Ridge Indian reservation in South Dakota, FBI agents Ronald Williams and Jack Coler were shot dead. Leonard Peltier was convicted of their murders in 1977 and sentenced to two consecutive life sentences. Leonard Peltier has always denied killing the agents.
A key alleged eyewitness to the shootings was Myrtle Poor Bear, a Lakota Native woman who lived at Pine Ridge. Based on her statement that she saw Leonard Peltier kill both FBI agents, Leonard Peltier was extradited from Canada, where he had fled following the shootings. However, Myrtle Poor Bear later retracted her testimony. Although not called as a prosecution witness at trial, the trial judge refused to allow Leonard Peltier's attorneys to call Myrtle Poor Bear as a defense witness on the grounds that her testimony "could be highly prejudicial to the government". In 2000, Myrtle Poor Bear issued a public statement to say that her original testimony was a result of months of threats and harassment from FBI agents.
In 1980 documents were released to Leonard Peltier's lawyers as a result of a lawsuit under the Freedom of Information Act. The documents contained ballistics evidence which might have assisted Leonard Peltier's case, but which had been withheld by the prosecution at trial. However, in 1986, the U.S. Court of Appeal for the Eighth Circuit denied Leonard Peltier a retrial, stating that: "We recognize that there is some evidence in this record of improper conduct on the part of some FBI agents, but we are reluctant to impute even further improprieties to them."
The U.S. Parole Commission has always denied parole to Leonard Peltier on the grounds that he did not accept criminal responsibility for the murders of the two FBI agents. This is even though, after one such hearing, the Commission acknowledged that, "the prosecution has conceded the lack of any direct evidence that you personally participated in the executions of two FBI agents". Leonard Peltier would not be eligible for another parole hearing until 2024. Furthermore, James H. Reynolds, the US Attorney whose office handled the criminal case prosecution and appeal of Leonard Peltier, wrote that he supported clemency "in the best interest of Justice in considering the totality of all matters involved."
Leonard Peltier suffers from a variety of ailments, including kidney disease, Type 2 diabetes, high blood pressure, a heart condition, a degenerative joint disease, and constant shortness of breath and dizziness. A stroke in 1986 left him virtually blind in one eye. In January 2016, doctors diagnosed him with a life-threatening condition: a large and potentially fatal abdominal aortic aneurysm that could rupture at any time and would result in his death. He currently uses a walker due to limited mobility and contracted COVID-19 in 2022. He continues to be at risk of re-infection while in detention.
In 2015, several Nobel Peace Prize winners—including Archbishop Desmond Tutu—called for Leonard Peltier's release. The Standing Rock Sioux Tribe and the National Congress of American Indians have also called for his release. Leonard Peltier's attorney applied for clemency to President Biden in July 2021. President Biden committed to granting clemency on a rolling basis during his administration.
However, as of February 2023, no decision has been made on his application. He has previously sought clemency, most recently from President Obama in 2016, but his petition has been denied each time.
Due to the numerous issues at trial, the exhaustion of all his legal avenues for appeal, the amount of time he has already served, his continued maintenance of innocence along with his chronic health issues, Amnesty International supports calls for clemency for Leonard Peltier.
PREFERRED LANGUAGE TO ADDRESS TARGET: English
You can also write in your own language.
PLEASE TAKE ACTION AS SOON AS POSSIBLE UNTIL: 29 May 2023
Please check with the Amnesty office in your country if you wish to send appeals after the deadline.
NAME AND PRONOUN: Leonard Peltier - He/Him
LINK TO PREVIOUS UA: https://www.amnesty.org/en/documents/amr51/5208/2022/en/

7. PER SAPERE E PER AGIRE. ALCUNI RIFERIMENTI UTILI

Segnaliamo il sito della "Casa delle donne" di Milano: www.casadonnemilano.it
Segnaliamo il sito della "Casa internazionale delle donne" di Roma: www.casainternazionaledelledonne.org
Segnaliamo il sito delle "Donne in rete contro la violenza": www.direcontrolaviolenza.it
Segnaliamo il sito de "Il paese delle donne on line": www.womenews.net
Segnaliamo il sito della "Libreria delle donne di Milano": www.libreriadelledonne.it
Segnaliamo il sito della "Libera universita' delle donne" di Milano: www.universitadelledonne.it
Segnaliamo il sito di "Noi donne": www.noidonne.org
Segnaliamo il sito di "Non una di meno": www.nonunadimeno.wordpress.com

8. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. RITRATTI. ADRIANA CHEMELLO: VITTORIA SURIAN. UN'EDITRICE DALLA PARTE DELLE DONNE
[Dal sito di "Articolo 21" riprendiamo e diffondiamo il seguente articolo del 27 marzo 2023]

In un'intervista con Dacia Maraini, madrina della Fiera dell'Editoria delle Donne, Feminism, che dal 2018 si svolge a Roma nei primi giorni di marzo, presso la Casa Internazionale delle Donne, Laura Fortini prende spunto dalla sua amplissima produzione letteraria, saggistica, teatrale e quindi dal suo fondamentale contributo all'editoria degli ultimi cinquant'anni, per sottolineare la presenza sempre piu' rilevante delle scrittrici e delle donne sulla scena del mondo contemporaneo e in particolare del mondo editoriale, una vera e propria "rivoluzione". Maraini la definisce "una rivoluzione di successo e pacifica". E Fortini opportunamente precisa che "accanto alle grandi case editrici un ruolo fondamentale e' stato svolto dalle piccole case editrici di indagine e interrogazione sulla contemporaneita'".
Una di queste e' la casa editrice che abbiamo scelto di presentare nella nostra rubrica "Dalla parte di lei": la casa editrice veneziana Eidos di Vittoria Surian.
Ho conosciuto Vittoria Surian nei primi anni Ottanta, partecipando ad una trasmissione radiofonica (erano gli anni del boom delle radio libere locali) che aveva messo al centro della sua attenzione la presenza delle donne nel movimento pacifista che in quegli anni stava manifestando la propria contrarieta' all'installazione dei missili Cruise a Comiso, in Sicilia. Conversammo a lungo, sui contributi innovativi e sugli spazi che le donne stavano cominciando ad abitare nell'ampio e variegato movimento pacifista. Non sempre eravamo sulla stessa lunghezza d'onda ma si creo' tra noi un sentire comune e una profonda empatia. In quegli anni Vittoria gestiva una Galleria d'arte nel paese dove risiedeva, Mirano.
Qualche anno dopo venni raggiunta da una sua telefonata con la quale mi invitava a partecipare ad un evento culturale che stava organizzando a Venezia-Mestre: la presentazione di un libro d'artista da lei stessa realizzato con la nuova casa editrice che nel frattempo aveva fondato, la Eidos, appunto. Ma sentiamo direttamente dalle sue parole come nasce questa casa editrice:
La Casa editrice Eidos non nasce dopo aver scelto una linea editoriale, ne' uno staff di specialisti per proporne la linea con collaboratori che la diffondano. La Eidos e' stata scelta da un libro. Era un libro-opera realizzato da un'artista concettuale che, volendo partecipare alla mostra in omaggio a Virginia Woolf, della quale si celebrava il centenario della nascita, aveva creato un libro formato cm. 30 x 30 lungo 6 metri. Una cosa unica, che solo un'artista puo' pensare, ma talmente eccezionale che doveva diventare multiplo! Quindi si stampa. Si stampa, Virginia Woolf Itinerario bio-grafico di Sara Campesan. E' cosi' che, nel 1987, e' nata la Eidos con la sua "Collezione Artemisia".
Dopo qualche tempo, una docente dell'universita' di Padova mi mette in mano un pacchetto di fotocopie. "Mi interesso di arte", le dico. Ma come resistere al Merito delle donne di Moderata Fonte? Quindi si stampa nuovamente. Era il 1988 e nasceva la collana "Le Onde" dove, in seguito, sono state pubblicate: Le stanze ritrovate - Antologia di scrittrici venete dal Quattrocento al Novecento e Le tele svelate - pittrici venete dal Cinquecento al Novecento.
In queste poche righe e' narrata la nascita della Eidos e delle sue due collane piu' prestigiose, quelle che la faranno conoscere ed apprezzare in Veneto e anche oltre i confini nazionali. La casa editrice Eidos sorge infatti nel 1986 per volonta' di Vittoria Surian, con l'intento di dedicare particolare attenzione al lavoro di artiste italiane contemporanee. Sara' con il 'libro d'arte', strumento democratico svincolato dal mercato dell'arte, che nella "Collezione Artemisia" si pubblicheranno volumi d'arte definiti da Giulio Carlo Argan "libri opera".
Ma che cosa aveva spinto Vittoria Surian a dismettere la sua Galleria d'arte e ad aprire una casa editrice. Qual e' stato l'evento particolare all'origine della sua decisione di dedicarsi ad un'editoria mirata sulle donne artiste? Me lo racconta lei stessa durante una lunga conversazione a latere dell'ultima edizione della Fiera dell'editoria delle donne - Feminism 6, svoltasi a Roma dal 3 al 6 marzo u.s. Tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, nella sua Galleria d'arte esponeva quasi esclusivamente opere di uomini, perche' le donne non si proponevano. Un giorno entra in Galleria un signore e si ferma davanti a un quadretto, sembra interessato, colpito. Chiede incuriosito chi sia l'autore. Gli si risponde che non e' un autore bensi' un'autrice. Per tutta risposta, sospira: "Peccato!". Richiesto di spiegare il senso di quell'esclamazione, aggiunge: "Perche' le donne non fanno mercato!".
Questo episodio provoco' una lunga riflessione in Vittoria perche' nel sentire accostare all'arte la parola 'mercato' avvertiva una dissonanza, quasi un fastidio. Nel suo orizzonte di senso, il libro e' un elemento 'democratico', alla portata di tutti, mentre al mercato dell'arte possono avvicinarsi solo coloro che hanno (molti) soldi. Di qui la decisione della casa editrice come strumento per dedicare particolare attenzione al lavoro di artiste italiane contemporanee, facendole conoscere ad un pubblico piu' ampio. L'incontro con l'originale realizzazione artistica di Sara Campesan che riesce a fissare in venti quadri, accostati l'uno all'altro per uno sviluppo complessivo di sei metri, altrettanti "momenti di essere" della biografia umana e intellettuale della scrittrice londinese, ha impresso una svolta nella vita di Vittoria e ha segnato l'avvio di una impresa editoriale inedita e imprevista.
Il libro di Sara Campesan, che inaugura la "Collezione Artemisia", esce nel febbraio 1987, in 1200 esemplari numerati e firmati dall'artista, rappresenta veramente un unicum e come tale viene presentato: "L'itinerario (bio)grafico che Sara Campesan ha dedicato a Virginia Woolf e' stato realizzato nel 1982 come opera originale unica, presentata per la prima volta alla 4a rassegna "La donna e l'arte - Omaggio a Virginia Woolf" che il comitato permanente D&A ha allestito a Roma, nel dicembre dello stesso anno, per il centenario della nascita della grande scrittrice. I lucidi per la realizzazione di questi multipli sono stati approntati a mano dall'autrice".
L'artista viene dando forma al suo tessuto grafico e narrativo, scegliendo opportunamente alcuni segni. La spirale, in primis, un "segno continuo di vita" per evocare e legare insieme i personaggi dei romanzi in un ideale "ritratto di famiglia". E poi il "Gruppo di Bloomsbury", vero e proprio centro pulsante della "vita letteraria di Londra", come ebbe a scrivere T.S. Eliot. Per chiudere negli ultimi due quadri "in un turbinio di forme circolari chiuse" che alludono vistosamente a "i segni e le notizie del massacro mondiale" in atto e alle "voci ossessive" che invadono la mente di Virginia.
Un'altra peculiarita' della "Collezione Artemisia" e' di associare al segno grafico, all'immagine (eidos appunto) la parola. Cosi' l'Itinerario (bio)grafico di Virginia Woolf proposto da Sara Campesan e' accompagnato da quella pagina insuperabile di Virginia che sono i Pensieri di pace durante un'incursione aerea, mentre a sigillare il percorso artistico viene riproposta la lettera indirizzata da Virginia al marito Leonard prima di suicidarsi, con le struggenti parole di riconoscenza per i momenti di felicita' del loro stare insieme.
Tra le dodici opere che compongono la Collezione, merita una menzione Haiku (1988), dove i disegni di Franca Grilli accompagnano e illustrano gli Haiku tradotti da Nikita Nijiri e Carla Vasio. Molto riuscito anche L'incanto del segno (1989), dedicato a Bice Lazzari, uscito postumo grazie all'amorevole curatela di Vittoria Surian, dove si ricostruisce "un'opera completa che attraversa la vita dell'artista veneziana dal 1926, data del primo disegno, al 1980 data della sua morte. Un percorso intimo tra opere riprodotte in fac-simile che ripercorrono in passi leggeri e armoniosi sessant'anni di una vita dedicata all'arte". Pregevole il volume Discordanze (1992) dove Paola Levi Montalcini interroga il pensiero e la poesia di Saffo e ne rivisita l'eternita' con le nuove tecnologie, assecondata, in una specie di controcanto, dalla sorella Rita. Nel volume intitolato Un albero di pagine (1992), Mirella Bentivoglio intreccia sapientemente "la magia dell'albero e la magia dell'arte", facendo rivivere l'albero e creando nel contempo nuova poesia. L'ultimo volume della Collezione e' quello dedicato alla poetessa e pittrice settecentesca Giulia Lama (1681-1747), intitolato Nudi (2018). Ecco come parla di lei, in una lettera del primo maggio 1728, l'abate Antonio Conti, suo contemporaneo:
Ho appena scoperto qui una donna che dipinge meglio di Rosalba [Carriera] per quel che riguarda le grandi composizioni; sono rimasto incantato da una delle sue opere in miniatura; ma c'e' un quadro grande a cui essa lavora attualmente: il soggetto del quadro e' il Ratto di Europa [...] Il gruppo di queste figure e' pieno di poesia perche' questa donna eccelle tanto in quest'arte quanto nella pittura e io trovo nelle sue poesie tutta l'armonia del verso del Petrarca: essa si chiama Giulia Lama, ha studiato in gioventu' la matematica col celebre padre Maffei; la povera donna e' perseguitata dai pittori, ma la sua virtu' trionfa sui suoi nemici.
Giulia Lama, associata tra gli Arcadi con il nome di Lisalba, e' presentata come "molto erudita nelle filosofie, ed assai valorosa Pittrice" nella raccolta dei Componimenti poetici delle piu' illustri Rimatrici d'ogni secolo di Luisa Bergalli che ne ripropone due canzoni e due sonetti (pp. 226-233). Il volume Nudi, accanto a due brevi saggi, rispettivamente di Daniele D'Anza (Nell'ombra dell'esistenza) e di Alberto Craievich (Nudi di donna), che fungono da postfazione, pubblica per la prima volta un manipolo di disegni, a tutt'oggi custoditi presso il Gabinetto dei disegni e delle stampe del Museo Correr di Venezia, che "comprende dodici fogli, tutti raffiguranti studi di nudo" e ormai unanimemente riconosciuti come "disegni" di Giulia Lama. Il volume e' uscito in concomitanza con una Mostra che esponeva per la prima volta al pubblico i Nudi di Giulia Lama, presso Ca' Rezzonico di Venezia, ricostruendo, attraverso alcune emergenze documentarie, la pratica del 'disegno del nudo' nella formazione dell'artista, come del resto reca testimonianza visiva il disegno di un giovane Giambattista Tiepolo, intitolato appunto La scuola del nudo (conservato in Inghilterra presso una collezione privata, mm. 410×540). L'eccezionalita' dei disegni e' data dal fatto che propongono una serie di 'studi' di 'nudi maschili' realizzati dalla mano sicura e audace di una donna.
La "Collana le Onde" si prefigge, invece, di far uscire dall'ombra e dall'invisibilita' le poete, le letterate, le scrittrici che la storiografia letteraria ufficiale ha lasciato al margine, spesso oscurando e ignorando le loro opere. Sono figure di donne che si posizionano a pieno titolo nella "Repubblica delle lettere", che hanno lasciato una loro impronta nella poesia, nell'arte del tradurre, nel panorama culturale veneto tra Cinquecento e Ottocento. Obiettivo della collana e' "ridare voce e presenza ad autrici ingiustamente trascurate, per la maggior parte dimenticate e oggi quasi sconosciute ai piu'".
Inaugura la collana il dialogo intitolato Il Merito delle donne ove chiaramente si scuopre quanto siano elle degne e piu' perfette de gli uomini. composto da Moderata Fonte (pseudonimo della 'cittadina veneziana' Modesta Dal Pozzo, nata a Venezia nel 1555) intorno al 1590. Il dialogo di Moderata Fonte, dopo l'edizione Eidos del 1988 (curato da chi scrive), ha avuto nel breve giro di pochi anni un'edizione francese, un'edizione americana, una tedesca ed e' arrivato a farsi conoscere ed apprezzare fino nel lontano Giappone. Grazie a questa edizione moderna della Eidos, dopo quattrocento anni di oblio, Moderata Fonte e' ora una letterata veneziana letta, riletta e studiata in tutto il mondo, con una bibliografia critica internazionale che diventa sempre piu' folta con il passare degli anni.
Il secondo titolo della collana e' Le stanze ritrovate. Antologia di Scrittrici Venete dal Quattrocento al Novecento (1991). Ancora una volta un devoto omaggio al famoso saggio di Virginia Woolf, Una stanza tutta per se', per evocare non solo lo spazio fisico delle "stanze", luoghi di pensiero e di creativita' femminile, ma anche le metonimiche "stanze" che hanno preso forma dalle penne e dall'immaginario di tante donne. Un'antologia che presenta ventiquattro figure di donne letterate, coniugando insieme "geografia e storia": lo sviluppo diacronico (dal Quattrocento al Novecento) e la dislocazione geografica (la forte tradizione veneta e veneziana in particolare). Un breve profilo biografico di ognuna introduce una calibrata scelta antologica di testi, per stimolare la curiosita', aprire interrogativi, spronare ad approfondire con ulteriori letture suggerite da una bibliografia essenziale. A Isotta Nogarola si affianca Maria Savorgnan, a Gaspara Stampa succede Maddalena Campiglia e poi Moderata Fonte, a Lucrezia Marinelli si accosta Arcangela Tarabotti, a Luisa Bergalli segue Giustina Renier Michiel, fino alle figure tardo ottocentesche di Antonietta Giacomelli e Vittoria Aganoor, per arrivare alle scrittrici novecentesche Paola Drigo e Giovanna Zangrandi.
Secondo il progetto originario, alle autrici piu' interessanti si sarebbero dovuti dedicare dei volumi monografici. Di fatto e' uscito un volume di racconti di Luigia Codemo, uno di prose di Antonietta Giacomelli, oltre ad una raccolta di Lettere di Vittoria Aganoor a Giacomo Zanella. Un'accurata edizione facsimilare dei Componimenti poetici delle piu' illustri Rimatrici d'ogni secolo, raccolti da Luisa Bergalli viene proposta dalla Eidos nel 2006. E' una ristampa anastatica che consente alle lettrici di oggi di assaporare il piacere di sfogliare il libro nella forma e nelle dimensioni dell'edizione originale stampata a Venezia nel 1726. I Componimenti poetici hanno una forte valenza simbolica in quanto propongono una prima ricostruzione storiografica della presenza femminile sulla scena letteraria. Non solo, con questo gesto inaugurale la curatrice, Luisa Bergalli, suggerisce un nuovo canone di lettura nella produzione letteraria delle donne.
Un'altra collana che merita di essere almeno nominata e' quella dei "Poker d'Arte" concepita come agile e originalissimo strumento di informazione, di riscoperta e divulgazione della creativita' delle donne. Libri piccoli, ma preziosi, ricchi di citazioni letterarie sapientemente accostate ad un selezionato apparato iconografico e con abbinamenti giudiziosi di due artiste per ogni libretto. Il Poker e' costruito in maniera versatile, con un foglio unico che si apre a zig-zag o a fisarmonica, privo di legatura, che consente una lettura orizzontale, senza mai girare pagina. Ciascun volume di cm. 16×16 (formato chiuso) e' di 24 facciate di cui 12 illustrate e altrettante a testo. Vi trovano spazio testi letterari e brevi saggi critici, la biografia dell'artista, bibliografia, itinerari vari. I testi sono bilingue, italiano-inglese. Ben riuscito il Poker che accosta il ritratto di Moderata Fonte, ripreso da Il merito delle donne, e l'autoritratto di Marietta Robusti, detta la Tintoretta. Coetanee, entrambe 'cittadine originarie' di Venezia, si dedicano con passione all'arte pittorica e alle lettere. Accostamento non arbitrario, autorizzato dalla stessa Moderata Fonte che nell'omaggiare la sua concittadina le riconosce "stupendo valore". Altri Poker sono dedicati a Giulia Lama, Isabella Piccini, Rosalba Carriera e, tra le contemporanee, Maria Lai, Elisa Montessori, ecc.
Seguendo questo rapido attraversamento del Catalogo dell'Editrice Eidos, soprattutto per la "collana Artemisia", si ha la netta sensazione che dietro ad ogni libro ci sia una relazione consolidata ma singolare con l'artista.
Vittoria Surian conferma questa impressione e spiega di aver sempre lavorato fianco a fianco con le artiste, costruendo insieme il libro sul piano materiale, della tipografia. Ogni libro e' stato pensato, creato, costruito dall'artista, mentre la realizzazione tipografica era di pertinenza dell'editrice ma in un continuo confronto e scambio con l'artista. Unica eccezione il libro dedicato a Bice Lazzari che e' un "libro postumo" curato amorevolmente da Vittoria. Ogni libro e' un oggetto complesso: Paola Levi Montalcini, per fare un esempio, ci ha lavorato un anno per costruirlo ed e' stato il suo ultimo lavoro. Ogni libro ha una storia diversa, una "sua" storia che diventa, nel farsi del libro, una relazione forte, una solida amicizia. Esemplare in tal senso l'esperienza con Sara Campesan che si e' trasformata via via in un'amicizia durata tutta una vita. Frequentando la donna, l'artista, Vittoria ha scoperto l'amica e soprattutto la maestra, pur non lontane per eta' anagrafica, quasi concittadine, di lei ammirava la grande dedizione al suo lavoro.
Chiedo a Vittoria quali sono state le difficolta' incontrate in questa intrapresa e la risposta va dritta al punto: la grande difficolta' a mettere in circuito i suoi prodotti editoriali, a collocarli nel mercato librario per farli arrivare nelle librerie.
Un po' provocatoriamente le chiedo se rifarebbe questa esperienza. Mi risponde convinta in senso affermativo. Ma precisa subito che vorrebbe farla meglio. Ora la sua testimonianza diventa quasi una confessione: ha portato avanti il lavoro con grande passione, amando i libri che veniva facendo. Certo le mancava la professionalita' di una casa editrice, ma a tutto ha saputo sopperito con l'entusiasmo, lo slancio, lasciandosi trasportare dalle cose che faceva, obbedendo al desiderio di fare per far conoscere il mondo dell'arte delle donne. Nella "collana Artemisia" ha pubblicato dodici libri d'artista, riunendo insieme grandi figure d'artiste. Unico suo cruccio non essere riuscita a raggiungere alcune donne da lei considerate il cardine dell'arte femminile italiana del Novecento: Regina, Carol Rama e Carla Arcaldi.
Considera molto grave che il mondo dell'arte delle donne sia ancora troppo spesso ignorato, che non si conoscano i nomi delle grandi artiste del nostro tempo. Il suo piu' grande desiderio: mettere insieme i nomi che hanno fatto l'arte femminile italiana del Novecento.
In attesa che cio' si realizzi, Vittoria ha pubblicato un altro libro, un Album dedicato a Gaspara Stampa, in occasione dei 500 anni dalla sua nascita (1523-2023): Gaspara Stampa Poi che m'hai reso Amor la libertade. Ecco come ce lo presenta:
Gaspara Stampa - Poi che m'hai reso Amor la libertade viene da lontano. Da una "tre giorni" in San Leonardo a Venezia, dove si era deciso che: "violenza contro le donne era anche ignorare la loro creativita'". Erano state elencate dieci donne: Gaspara Stampa era la prima. Ed ecco che questo strano manipolo di persone, che prende il nome di "impresa collettiva" decide di dedicarsi a lei, disturbando nientepopodimeno che Bessarione. Una decina di persone, di eta' e cultura diverse, hanno lavorato per oltre due anni - durante tutto il periodo del Covid - intorno ai sonetti di una poetessa del Rinascimento veneziano e hanno ultimato il loro lavoro, giusto in tempo per celebrarne il suo cinquecentesimo compleanno. Ora che il libro e' ultimato e stampato, lo presentiamo. Siamo qui, orgogliosi del nostro lavoro che riteniamo divulgativo e proponibile a tutti.
Concludo riprendendo un'affermazione di Vittoria: "la bellezza del lavoro e' che si creano amicizie che uniscono le persone nel tempo". Cosi' e' stato anche per me. Da quando ci siamo conosciute, piu' di quarant'anni fa, abbiamo compiuto diversi tratti di strada in comune, in compagnia di Virginia Woolf e dei suoi Pensieri di pace, e poi di Moderata Fonte, Luisa Bergalli, Vittoria Aganoor, altre scrittrici venete, ed ora ci siamo ritrovate per celebrare insieme i 500 anni dalla nascita della grande poetessa veneziana del Cinquecento, Gaspara Stampa.

*********************
DONNA, VITA, LIBERTA'
*********************
A sostegno della lotta nonviolenta delle donne per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXIV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 221 del 9 agosto 2023
*
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.
*
Informativa sulla privacy
E' possibile consultare l'informativa sulla privacy a questo indirizzo: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
*
L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com