[Nonviolenza] Benito D'Ippolito: L'ora dell'azione diretta nonviolenta per fermare la guerra disarmando gli eserciti assassini



BENITO D'IPPOLITO: L'ORA DELL'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER FERMARE LA GUERRA DISARMANDO GLI ESERCITI ASSASSINI

La guerra contro la popolazione Ucraina inerme scatenata dal folle e criminale autocrate russo prosegue ormai da oltre un anno, ed ogni giorno nuove stragi si aggiungono alle stragi, nuove devastazioni si aggiungono alle devastazioni, nuovi disastri ambientali si aggiungono ai disastri ambientali. E si avvicina sempre di piu' la possibilita' che la guerra divenga nucleare e quindi il rischio dell'estinzione dell'intera famiglia umana.
Solo dei pazzi sanguinari possono sostenere che e' bene che la guerra continui, che continuino le stragi, che si prosegua verso l'abisso che puo' inghiottire l'intera umanita'.
Solo dei pazzi sanguinari possono sostenere che e' bene continuare ad inviare armi per far proseguire la guerra, per estendere la guerra, per intensificare la guerra.
Solo dei pazzi sanguinari possono sostenere che e' bene procedere verso l'apocalisse atomica.
Occorre fermare la guerra, subito.
Occorre salvare le vite in pericolo, subito.
Occorre impedire la catastrofe nucleare, subito.
Occorre fermare la fornitura di armi alla guerra.
L'Italia e' uno dei paesi che per volonta' criminale di un governo golpista, razzista e stragista fornisce armi che alimentano la guerra e le stragi.
Occorre far cessare questo crimine, questo orrore, questo abominio.
E per farlo cessare occorre l'azione diretta nonviolenta che blocchi la produzione e il trasporto di tutte le armi destinate ad alimentare la guerra.
Circondando e bloccando con l'azione diretta nonviolenta le fabbriche di armi, i depositi di armi, le infrastrutture adibite al trasporto delle armi.
Circondando e bloccando con l'azione diretta nonviolenta i centri decisionali e le strutture logistiche che dispongono ed organizzano il trasporto delle armi.
Il momento e' ora.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Benito D'Ippolito, collaboratore del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 24 maggio 2023

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

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