[Nonviolenza] Un messaggio di saluto alle persone partecipanti all'assemblea interprovinciale dell'Anpi di Rieti e Viterbo su "Pace, Costituzione e diritti" che si svolge a Viterbo oggi, primo aprile 2023



UN MESSAGGIO DI SALUTO ALLE PERSONE PARTECIPANTI ALL'ASSEMBLEA INTERPROVINCIALE DELL'ANPI DI RIETI E VITERBO SU "PACE, COSTITUZIONE E DIRITTI" CHE SI SVOLGE A VITERBO OGGI, PRIMO APRILE 2023

Carissimo Enrico, care compagne e cari compagni dell'Anpi di Rieti e Viterbo,
mi e' impossibile partecipare al vostro importante incontro che si svolge oggi a Viterbo sul tema "Pace, Costituzione e diritti", ma vorrei con queste righe dirvi ancora una volta la mia vicinanza e il mio sostegno.
Oggi piu' che mai l'Anpi e' una presenza fondamentale per la difesa della democrazia, della pace, dei diritti umani e della legalita' costituzionale nel nostro paese.
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1. Opporsi al fascismo che torna
Mentre il paese e' vittima della barbarie di un governo che ogni giorno esibisce oscenamente, nei proclami e negli atti, la sua matrice neofascista e impone decisioni e politiche non solo oppressive e irresponsabili, ma finanche folli e scellerate, ebbene, la presenza, la testimonianza, l'azione dell'Anpi e' il cuore della necessaria resistenza intellettuale, morale e civile.
Mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche di riarmo, militarismo e sostegno alla guerra che e' sempre e solo assassina; mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche razziste e schiaviste il cui esito e' la sofferenza e la morte di innumerevoli esseri umani; mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche di oppressione di classe, di bieca complicita' con sfruttatori, rapinatori e devastatori; mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche che alacremente cooperano alla distruzione del mondo vivente; mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche di favoreggiamento di corrotti e corruttori; mentre l'attuale governo italiano impone infami politiche in flagrante violazione della Costituzione della Repubblica italiana nata dalla Resistenza antifascista; ebbene, mentre tutto cio' accade, sempre di piu' l'Anpi, che della Resistenza antifascista e' memoria ed eredita', presenza viva e operante, puo' e deve essere elemento di aggregazione, di orientamento e di ispirazione non solo per tutte le organizzazioni e i movimenti della societa' civile, non solo per tutte le forze politiche fedeli alla democrazia, ma anche per l'intero popolo italiano che ha il diritto e il dovere di opporsi a chi sta precipitando il nostro paese nel gorgo della disumanita'.
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2. Opporsi alla guerra che sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani
Poiche' salvare le vite e' il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto, opporsi alla guerra - che e' in se' stessa il piu' grande ed atroce crimine contro l'umanita' - e' l'impegno piu' urgente dell'umanita' intera.
Occorre fermare tutte le guerre in corso che ogni giorno fanno strage di esseri umani innocenti.
Occorre fermare tutte le guerre in corso prima che esse diventino guerra mondiale e nucleare, e distruggano l'intera umanita'.
Nell'epoca aperta dagli orrori assoluti di Auschwitz e di Hiroshima, nell'epoca in cui lo sterminio di interi popoli e' tragica realta' effettuale e lo sterminio dell'intera umanita' e' abominevole concreta possibilita', l'umanita' deve abolire la guerra dal novero delle azioni consentite. E' il programma fondamentale dell'Onu, e la convinzione condivisa da ogni persona ragionevole e sollecita del bene comune. La Costituzione italiana questo impegno, questo dovere, lo afferma lapidariamente: "L'Italia ripudia la guerra".
A chi ancora propugna la guerra, il riarmo, il militarismo, occorre opporre la coscienza nitida e ferma che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta', e che quindi salvare le vite e' il primo dovere; e poiche' le guerre le vite umane sopprimono, e poiche' le armi e gli eserciti sono intesi ad eseguire le guerre e quindi ad uccidere gli esseri umani, ne discende che guerre, armi e militarismo sono nemici dell'umanita' ed e' quindi diritto e dovere dell'umanita' intera adoperarsi per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione; adoperarsi per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; adoperarsi per salvare tutte le vite.
A chi ancora ripete l'ignobile sofisma "fiat iustitia, pereat mundus", occorre opporre la semplice e chiara argomentazione che se perisce il mondo vivente con esso perisce anche ogni possibilita' di giustizia.
A chi ancora ripete l'ignobile sofisma "si vis pacem, para bellum", occorre opporre la semplice e chiara argomentazione che se si prepara la guerra poi si fa la guerra, e che la pace si costruisce soltanto con mezzi di pace: come affermava Gandhi, tra i mezzi e i fini vi e' lo stesso rapporto che tra il seme e la pianta, cosicche' chi vuole la pace prepari la pace.
A chi ancora propone retoriche e ideologie razziste e nazionaliste e propone politiche colonialiste e imperialiste, occorre opporre la consapevolezza che siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
A chi ancora ordina, esegue, favoreggia e propaganda uccisioni, devastazioni e distruzioni, occorre opporre la semplice e chiara consapevolezza che la difesa di ogni vita e dell'intera biosfera e' altresi' la difesa del diritto delle generazioni presenti e future a una vita degna, anzi: alla vita tout court. Ed e' anche la difesa dell'intera civilta' umana, dell'intera storia umana, dell'intera umana vicenda ed esistenza.
A chi ancora si fa servo della violenza onnidistruttiva occorre opporre la nonviolenza che libera e salva: la nonviolenza, che e' il cuore pulsante, la prosecuzione reale e l'autentico inveramento della Resistenza; la nonviolenza, che e' la sola politica che puo' realizzare la liberazione e la salvezza dell'umanita'; la nonviolenza, che e' la forza motrice e l'orizzonte di senso di tutte le lotte per la condivisione fra tutte e tutti di tutto il bene e di tutti i beni.
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3. Tutto si tiene
La lotta contro la guerra e la lotta contro il fascismo, la lotta contro tutte le dittature e contro tutte le mafie, la lotta per la giustizia sociale e l'eguaglianza di diritti che fonda il rispetto di tutte le diversita', la lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la lotta per impedire la distruzione di quest'unico mondo vivente, sono uno stessa ed unica lotta, sono lo stesso fondamentale bisogno e diritto e dovere di ogni essere umano, di ogni umano consorzio, di ogni civile istituzione.
Ed e' illuminante che oggi ovunque nel mondo il movimento di liberazione delle donne guidi tutte le lotte necessarie alla salvezza e alla liberazione dell'umanita' intera, poiche' tutte le lotte di liberazione sono una sola: in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente; e poiche' la violenza maschile e il sistema di potere maschilista e patriarcale costituiscono la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze, la lotta di liberazione delle donne e' fondamentale e decisiva per la liberazione comune, la salvezza comune e il bene comune: "donna, vita, liberta'" e' oggi il motto di ogni persona consapevole degli ineludibili compiti dell'ora.
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Carissimo Enrico, care compagne e cari compagni dell'Anpi di Rieti e Viterbo,
ancora una volta grazie per la vostra presenza e per la vostra attivita'.
Un forte abbraccio dal vostro

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, primo aprile 2023

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

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