[Nonviolenza] 18 agosto 2022. Nella "settimana di studio e di testimonianza per la liberazione di Leonard Peltier" oggi rileggiamo "Native Activism in Cold War America. The Struggle for Sovereignty" di Daniel M. Cobb



18 AGOSTO 2022. NELLA "SETTIMANA DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER" OGGI RILEGGIAMO "NATIVE ACTIVISM IN COLD WAR AMERICA. THE STRUGGLE FOR SOVEREIGNTY" DI DANIEL M. COBB

Giovedi' 18 agosto 2022, nell'ambito della "settimana di studio e di testimonianza per la liberazione di Leonard Peltier", si e' svolto a Cura di Vetralla (Vt) un incontro di studio dedicato al libro di Daniel M. Cobb, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty, University Press of Kansas, Lawrence 2008, pp. XII + 306.
Il libro, un lavoro storiografico notevole, descrive accuratamente le esperienze di impegno dei nativi americani per difendere la propria cultura e i propri diritti negli anni tra la fine della seconda guerra mondiale e la fine degli anni Sessanta.
L'autore ricostruisce un periodo storico decisivo ma assai meno noto rispetto al grande ciclo di lotte iniziato con l'occupazione di Alcatraz nel 1969 e protrattosi fino al "Longest Walk" del 1978. Mentre sulle vicende del periodo 1969-1978 esiste una vasta pubblicistica e vi sono varie opere di ottimo livello, riguardo al periodo qui considerato le pubblicazioni di grande valore sono forse meno numerose e la conoscenza presso il grande pubblico internazionale e' decisamente scarsa. Eppure si tratta di un periodo decisivo: il periodo in cui il sistema di potere politico-economico statunitense cerco' di attuare la famigerata "Indian termination Policy", ovvero tento' di annientare definitivamente le nazioni indiane, di derubarle totalmente delle loro terre, di portare alle estreme conclusioni il genocidio e l'etnocidio avviati con l'invasione europea del continente americano.
Questo volume ricostruisce con grande efficacia e pari accuratezza le esperienze di organizzazione e di resistenza culturale e politica dei nativi americani in un periodo di particolare durezza.
L'opera di cui ci occupiamo in questo incontro e' di estremo interesse e di grande precisione, costituisce quindi uno strumento di studio e di lavoro assai utile; mettera' conto di segnalare - a conferma del valore scientifico dell'opera - che delle oltre 300 pagine del volume circa 70 sono di note perspicue, meticolose e aggettanti verso ulteriori ricerche, e circa 30 di fitta, preziosa bibliografia.
L'autore e' docente universitario di Storia e di Studi americani ed ha pubblicato impegnative ed apprezzate opere storiografiche. Nella sua pagina web nel sito dell'University of North Carolina (www.https://americanstudies.unc.edu/daniel-m-cobb/) descrive i suoi interessi di ricerca e mette a disposizione utili materiali; ne estrapoliamo un minimo estratto: "I joined the Department of American Studies in fall 2010, after serving as a faculty member in the History Department at Miami University in Oxford, Ohio and as Assistant Director of the D'Arcy McNickle Center for American Indian and Indigenous Studies at the Newberry Library in Chicago. From 2017 to 2018, I served as the Fulbright Bicentennial Chair in American Studies at the University of Helsinki in Helsinki, Finland. My research and teaching focuses on American Indian history since 1887, political activism, ethnohistorical methods, ethnobiography, memory, and global indigenous rights. My first book, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty (2008), won the inaugural Labriola Center American Indian National Book Award in 2009. I am the co-editor, with anthropologist Loretta Fowler, of Beyond Red Power: American Indian Politics and Activism since 1900 (2007) and, with Helen Sheumaker, Memory Matters (2011). In 2013, the University of Chicago Press published my revised and expanded fourth edition of William T. Hagan's classic work American Indians and in November of 2015, the University of North Carolina Press released Say We Are Nations: Documents of Politics and Protest in Indigenous America since 1887. My essays have appeared in American Indian Culture and Research Journal, American Indian Quarterly, Chronicle of Higher Education, Comparative American Studies, Ethnohistory, and Western Historical Quarterly. (...) My current research and writing projects continue to explore American Indian political activism broadly conceived and have begun to move into the realm of ethnobiography. I am in the process now of completing a monograph that focuses on the life of Ponca activist Clyde Warrior, a central figure in the American Indian youth movement of the 1960s, and an innovative biography of Flathead writer and intellectual D'Arcy McNickle. In addition to publishing, I enjoy working on projects that engage the public. In 2005, I served as program director for a series of public events at Miami University devoted to Indian politics and culture. In 2007, I was honored to have Della Warrior (Otoe-Missouria) invite me to create and install an exhibit on the life and legacy of her late husband for the Ponca Tribe of Oklahoma's Clyde Warrior Memorial Building. In 2010, I co-organized a public symposium entitled "Memory Matters" as one of the two inaugural John W. Altman Fellows at Miami University's Humanities Center. And in 2016, I completed a 24-lecture Great Courses on American Indian history in partnership with The Teaching Company and the Smithsonian Institution's National Museum of the American Indian. (...) Over the past few years, I have also been involved in Teaching American History and other professional development programs for public school teachers sponsored by the National Council for History Education, National Underground Railroad Freedom Center, Ohio Historical Society, and Ohio Humanities Council. (...)".
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Rinnoviamo ancora una volta la richiesta che sia liberato Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
Alleghiamo in calce un appello alla Presidente del Parlamento Europeo e al Segretario Generale delle Nazioni Unite.
Free Leonard Peltier.
Mitakuye Oyasin.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 18 agosto 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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Allegato primo: Appello alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola: president at ep.europa.eu
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
il suo indimenticabile predecessore, il Presidente David Sassoli, si impegno' affinche' il Presidente degli Stati Uniti d'America compisse un atto di clemenza che restituisse la liberta' a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici. Nonostante la sua innocenza sia ormai da tutti riconosciuta, Leonard Peltier continua ad essere detenuto.
Con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e' disponibile la registrazione video il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
gia' nel 1994 e poi ancora nel 1999 il Parlamento Europeo delibero' risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
Qui di seguito si trascrive integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta gia' da molti anni da prestigiose istituzioni, innumerevoli associazioni democratiche, milioni di persone di tutto il mondo tra cui illustri personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e numerosi altri Premi Nobel.
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
dia seguito all'iniziativa del Parlamento Europeo e del Presidente Sassoli, e chieda al Presidente degli Stati Uniti d'America di compiere finalmente l'atto di clemenza che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Allegato secondo: Appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres: sgcentral at un.org
Egregio Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres,
uniamo la nostra voce a quella di quanti hanno gia' chiesto un suo intervento presso il Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' compia un atto di clemenza restituendo la liberta' a Leonard Peltier attraverso lo strumento giuridico della grazia presidenziale.
Chiediamo questo suo intervento perche' la vicenda di Leonard Peltier riguarda l'umanita' intera.
Come Lei gia' sapra', Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano, generoso e coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto per delitti che non ha commesso.
Gli stessi suoi accusatori che ne ottennero la condanna al termine di uno scandalosissimo processo-farsa basato su cosiddette "prove" dimostratesi assolutamente false e su cosiddette "testimonianze" dimostratesi anch'esse assolutamente false, hanno successivamente riconosciuto che la condanna e la conseguente detenzione di Leonard Peltier e' ingiusta e persecutoria, insensata e disumana, ed hanno chiesto loro stessi la sua liberazione.
Eppure, nonostante che la sua innocenza sia ormai certezza condivisa dall'umanita' intera, Leonard Peltier - ormai anziano e con gravi problemi di salute - continua ad essere detenuto per delitti che non ha mai commesso.
Sicuramente ricordera' che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo, tra le quali figure luminose come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu.
Ricordera' sicuramente anche che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da innumerevoli istituzioni, tra le quali il Parlamento Europeo con ben due risoluzioni fin dagli anni '90 del secolo scorso.
Ci e' particolarmente grato ricordare anche l'iniziativa del compianto Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, recentemente deceduto, che il 23 agosto 2021 scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years. I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Gli sforzi di milioni di esseri umani, l'impegno di innumerevoli associazioni - tra cui in primo luogo Amnesty International -, il voto di autorevolissime istituzioni, non hanno ottenuto fin qui che Leonard Peltier venisse liberato.
Occorre evidentemente un'iniziativa ulteriore.
Sia Lei, che rappresenta l'Organizzazione delle Nazioni Unite, quindi l'istituzione rappresentativa di tutti i paesi e i popoli del mondo, a promuovere questa iniziativa.
Sia Lei a chiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America di restituire la liberta' a Leonard Peltier.

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