[Nonviolenza] Telegrammi. 4492



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4492 del 5 giugno 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Fermare la guerra, fermare le stragi quotidiane, fermare l'apocalisse atomica
2. Il 12 giugno
3. Il ritorno dell'anonimo burocrate, ovvero: la tragedia e la farsa. Una lettera aperta alla gentilissima Presidente del Parlamento Europeo
4. Gentilissima Presidente Metsola, prosegua l'iniziativa del suo predecessore David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier: i diritti umani vanno difesi sempre e ovunque
5. Alle persone di volonta' buona, alle associazioni democratiche, alle istituzioni sollecite del bene comune un invito a scrivere al Segretario Generale dell'Onu affinche' s'impegni per la liberazione di Leonard Peltier
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. Alcune pubblicazioni di e su Guenther Anders
8. Alcune pubblicazioni di e su Hannah Arendt
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'

1. L'ORA. FERMARE LA GUERRA, FERMARE LE STRAGI QUOTIDIANE, FERMARE L'APOCALISSE ATOMICA

Fermare la guerra, fermare le stragi quotidiane, fermare l'apocalisse atomica.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. AL vOTO. IL 12 GIUGNO

Il 12 giugno in molti comuni d'Italia si tengono le le elezioni amministrative, e nell'intero paese la consultazione referendaria.
Dove si vota per le elezioni amministrative la nostra indicazione e' quella di sempre: votare le liste di sinistra, antifasciste e antirazziste, ambientaliste e femministe, contro la guerra e contro lo sfruttamento; ovviamente a condizione che candidino persone decenti.
Ai cinque referendum promossi dalla Lega e sostenuti da Berlusconi votiamo no.

3. CARTEGGI. IL RITORNO DELL'ANONIMO BUROCRATE, OVVERO: LA TRAGEDIA E LA FARSA. UNA LETTERA APERTA ALLA GENTILISSIMA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo on. Roberta Metsola,
come altre persone ed alcune associazioni le ho scritto per sollecitare un suo impegno a proseguire nell'iniziativa avviata dal suo compianto predecessore, il Presidente David Sassoli recentemente scomparso, per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici.
Le ho scritto, gentilissima Presidente, ma temo che ne' la mia lettera, ne' quelle delle altre persone ed associazioni che le hanno posto la stessa richiesta, le siano mai pervenute.
Credo che non le siano mai pervenute poiche' sia a me che ad altre persone e' giunta un'algida e sprezzante risposta - ovviamente anonima e astrattamente burocratica - da un ufficio oscuro e sbrigativo (paradossalmente denominato nientepopodimenoche' "Unita' Richieste di informazioni dei cittadini - AskEP") che ci informa seccamente che le lettere che le abbiamo inviato per chiederle di proseguire nell'impegno del Presidente Sassoli sono state considerate pressoche' irricevibili in quanto - cito testualmente - "La Presidente del Parlamento europeo non ha alcun mandato per risolvere situazioni che rientrano nelle competenze delle autorita' nazionali, in particolare per quanto riguarda i procedimenti amministrativi e giudiziari".
Congratulazioni vivissime all'anonimo burocrate per la sua baldanzosa improntitudine e supponente arroganza: peccato che quello che chiedevamo a Lei, gentilissima Presidente Metsola, non era di "risolvere situazioni eccetera", ma semplicemente e precisamente di chiedere "al Presidente degli Stati Uniti d'America di compiere finalmente l'atto di clemenza che restituisca la liberta' a Leonard Peltier".
*
Ed infatti il suo predecessore, il compianto Presidente Sassoli, non solo non giudico' irricevibile quell'appello, ma anzi lo accolse, lo fece proprio, e prese pubblica posizione a sostegno di un atto di clemenza che restituisse la liberta' a Leonard Peltier.
E valga il vero: con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e' disponibile finanche nella rete telematica la registrazione video, il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
*
Peraltro gia' dal secolo scorso il Parlamento Europeo aveva approvato risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier, precisamente nel 1994 e nel 1999.
E valga il vero ancora una volta: qui di seguito trascrivo integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
quanto precede e' sufficiente a smentire incontrovertibilmente quanto scrive l'anonimo burocrate che ha preteso goffamente ed abusivamente di sostituirsi a Lei, evidentemente occultandole la visione di un appello che a Lei era rivolto, un appello che senza dubbio Lei avrebbe accolto cosi' come lo aveva accolto il suo illustre predecessore.
La cosa buffa, o grottesca, e' che nelle nostre lettere a Lei indirizzate noi facevamo esplicito riferimento proprio a quella presa di posizione del compianto Presidente Sassoli, cosicche' la risposta dell'anonimo burocrate non solo e' a dir poco bizzarra e offensiva, ma dimostra altresi' che l'anonimo burocrate che quella improvvida e tracotante risposta ha steso, ebbene, le nostre lettere con tutta evidenza non ha neppure letto, nonostante che esse siano allegate in calce alle sue apodittiche risposte.
Mi risparmio ogni commento, affidandolo all'intelligenza ed alla magnanimita' di chi legge queste righe.
Ma a voler essere pignoli - o per sorridere di certi casi della vita - potrei anche aggiungere che lo stesso squallido teatrino da parte del solito anonimo burocrate subimmo anche lo scorso anno pari pari: quando poi il Presidente Sassoli finalmente fu raggiunto dalle nostre lettere e prese la limpida posizione che sopra abbiamo riportato, allora dal medesimo ufficio dell'anonimo burocrate ci giunse - alla buon'ora - comunicazione che il Presidente era intervenuto accogliendo il nostro appello. E qui soccorre ovviamente la saggezza di Spinoza, e null'altro occorre aggiungere.
Sicuramente, gentilissima Presidente, avra' letto anche lei quella pagina di un grande esule in cui e' scritto che quando la storia si ripete la prima volta e' in tragedia e la seconda e' in farsa. Qui purtroppo farsa e tragedia si uniscono: da un lato la tragedia di un uomo innocente perseguitato e privato della liberta', di un eroe dell'umanita' in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa dell'intero mondo vivente, da 46 anni detenuto per delitti che non ha mai commesso, perseguitato proprio per essere un nativo americano generosamente e coraggiosamente impegnato sia per l'esistenza del suo popolo vittima di genocidio, etnocidio ed ecocidio da parte di un potere razzista e stragista, sia per il bene comune dell'umanita' e di tutti gli esseri viventi; e dall'altro lato la farsa della tracotante ignavia di poteri burocratici ed amministrativi che rendono cieche e sorde istituzioni la cui unica legittima ragion d'essere e' proprio il riconoscimento e la protezione dei diritti di tutti gli esseri umani.
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
ci tengo a ribadire che sono assolutamente certo che Lei quelle lettere che io ed altre persone le abbiamo inviato nelle scorse settimane non le ha lette giacche' con tutta evidenza non le sono state neppure consegnate; poiche' se le avesse avute sotto gli occhi, sia per doveroso omaggio alla memoria del suo illustre predecessore, sia per rispetto della posizione gia' reiteratamente espressa dal Parlamento Europeo fin dagli anni '90 del secolo scorso, sia infine e innanzitutto per intima convinzione di persona sollecita della dignita' umana e del pubblico bene, avrebbe con tutto il cuore accolto l'appello a proseguire l'impegno del Presidente David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier, avrebbe con tutto il cuore raccolto l'appello a proseguire nell'impegno che e' stato anche di Nelson Mandela, di madre Teresa di Calcutta, di Desmond Tutu, e di innumerevoli altre luminose figure benemerite dell'umanita' che la liberazione di Leonard Peltier hanno chiesto con tutta la loro autorevolezza.
Chi, dotato di una mente e di un cuore, non si unirebbe alla richiesta di un atto di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier?
Chi, impegnato per la democrazia e la civile convivenza, i diritti e la dignita' umana, non si unirebbe alla richiesta di un atto di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier?
Chi, investito del compito di presiedere un'istituzione che rappresenta tanta parte della popolazione di un intero continente nella cui storia si contano tante tragedie, tanti orrori, ma anche tante lotte per per la giustizia e per la liberta', non si unirebbe alla richiesta di un atto di clemenza del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier?
Chi, sentendosi essere umano tra esseri umani, non si unirebbe all'appello di David Sassoli, e di Nelson Mandela, e di madre Teresa di Calcutta, e di Desmond Tutu, e di milioni di altre persone, per un atto di clemenza - e meglio sarebbe dire: di verita' e di giustizia - del Presidente degli Stati Uniti d'America che restituisca la liberta' a Leonard Peltier?
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
lei capira' l'amarezza nel trovarsi ancora una volta dinanzi all'atteggiamento sprezzante di un anonimo burocrate che pretende di sostituirsi alla sua stessa persona, che pretende di impedirle, gentilissima Presidente, un atto di umanita' che il suo predecessore ha invece saputo e voluto compiere.
Spero vivamente che questa lettera finalmente giunga alla sua attenzione, certo che Lei vorra' proseguire nell'impegno dell'indimenticabile suo predecessore David Sassoli.
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
voglia gradire i piu' cordiali saluti, e speriamo che stavolta l'anonimo burocrate non pretenda di sostituirsi di nuovo alla sua persona.
Di nuovo augurandole ogni bene,
Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 4 giugno 2022

4. APPELLI. GENTILISSIMA PRESIDENTE METSOLA, PROSEGUA L'INIZIATIVA DEL SUO PREDECESSORE DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER: I DIRITTI UMANI VANNO DIFESI SEMPRE E OVUNQUE

Alla Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola: president at ep.europa.eu
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
il suo indimenticabile predecessore, il Presidente David Sassoli, si impegno' affinche' il Presidente degli Stati Uniti d'America compisse un atto di clemenza che restituisse la liberta' a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto innocente nelle carceri statunitensi a seguito di un processo-farsa in cui fu assurdamente condannato per un crimine che non ha mai commesso sulla base di "prove" false e di "testimonianze" altrettante false, come successivamente ammisero i suoi stessi accusatori e giudici. Nonostante la sua innocenza sia ormai da tutti riconosciuta, Leonard Peltier continua ad essere detenuto.
Con un intervento pubblicato su twitter e una dichiarazione alla stampa di cui e' disponibile la registrazione video il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 espresse pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.
Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
gia' nel 1994 e poi ancora nel 1999 il Parlamento Europeo delibero' risoluzioni per la liberazione di Leonard Peltier.
Qui di seguito si trascrive integralmente la Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):
"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier
Il Parlamento europeo,
- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),
A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,
B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,
C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,
D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,
E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,
F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,
G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,
1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;
2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;
3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;
4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta gia' da molti anni da prestigiose istituzioni, innumerevoli associazioni democratiche, milioni di persone di tutto il mondo tra cui illustri personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu e numerosi altri Premi Nobel.
*
Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,
dia seguito all'iniziativa del Parlamento Europeo e del Presidente Sassoli, e chieda al Presidente degli Stati Uniti d'America di compiere finalmente l'atto di clemenza che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Augurandole ogni bene,
il comitato viterbese di solidarieta' con Leonard Peltier
Viterbo, 2 giugno 2022

5. APPELLI. ALLE PERSONE DI VOLONTA' BUONA, ALLE ASSOCIAZIONI DEMOCRATICHE, ALLE ISTITUZIONI SOLLECITE DEL BENE COMUNE UN INVITO A SCRIVERE AL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU AFFINCHE' S'IMPEGNI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER

Ancora una volta chiediamo a chi ci legge di contribuire all'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier.
Vi chiediamo di scrivere al Segretario Generale dell'Onu, l'on. Antonio Guterres, per chiedergli di chiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, di concedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Vi chiediamo di scrivere una lettera del seguente tenore.
*
Al Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres: sgcentral at un.org
Egregio Segretario Generale delle Nazioni Unite, on. Antonio Guterres,
uniamo la nostra voce a quella di quanti hanno gia' chiesto un suo intervento presso il Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' compia un atto di clemenza restituendo la liberta' a Leonard Peltier attraverso lo strumento giuridico della grazia presidenziale.
Chiediamo questo suo intervento perche' la vicenda di Leonard Peltier riguarda l'umanita' intera.
Come Lei gia' sapra', Leonard Peltier e' un illustre attivista nativo americano, generoso e coraggioso difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, da 46 anni detenuto per delitti che non ha commesso.
Gli stessi suoi accusatori che ne ottennero la condanna al termine di uno scandalosissimo processo-farsa basato su cosiddette "prove" dimostratesi assolutamente false e su cosiddette "testimonianze" dimostratesi anch'esse assolutamente false, hanno successivamente riconosciuto che la condanna e la conseguente detenzione di Leonard Peltier e' ingiusta e persecutoria, insensata e disumana, ed hanno chiesto loro stessi la sua liberazione.
Eppure, nonostante che la sua innocenza sia ormai certezza condivisa dall'umanita' intera, Leonard Peltier - ormai anziano e con gravi problemi di salute - continua ad essere detenuto per delitti che non ha mai commesso.
Sicuramente ricordera' che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da milioni di persone di tutto il mondo, tra le quali figure luminose come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu.
Ricordera' sicuramente anche che la liberazione di Leonard Peltier e' stata chiesta da innumerevoli istituzioni, tra le quali il Parlamento Europeo con ben due risoluzioni fin dagli anni '90 del secolo scorso.
Ci e' particolarmente grato ricordare anche l'iniziativa del compianto Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, recentemente deceduto, che il 23 agosto 2021 scriveva, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni. Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years. I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Gli sforzi di milioni di esseri umani, l'impegno di innumerevoli associazioni - tra cui in primo luogo Amnesty International -, il voto di autorevolissime istituzioni, non hanno ottenuto fin qui che Leonard Peltier venisse liberato.
Occorre evidentemente un'iniziativa ulteriore.
Sia Lei, che rappresenta l'Organizzazione delle Nazioni Unite, quindi l'istituzione rappresentativa di tutti i paesi e i popoli del mondo, a promuovere questa iniziativa.
Sia Lei a chiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America di restituire la liberta' a Leonard Peltier.
Confidando nella sua attenzione e nel suo impegno, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo, data, recapito del mittente
*
Vi chiediamo di inviare questa lettera, o una analoga, all'indirizzo di posta elettronica del Segretario Generale dell'Onu: sgcentral at un.org
E, se vorrete, anche al nostro indirizzo per riscontro: centropacevt at gmail.com
Vi saremmo grati se diffondeste la vostra lettera anche ai mezzi d'informazione ed alle altre persone che riterrete possano essere interessate ad averne notizia ed eventualmente ad aderire all'iniziativa.
Grazie fin d'ora per quanto vorrete fare.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 31 maggio 2022

6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI E SU GUENTHER ANDERS

- Guenther Anders, Amare, ieri. Appunti sulla storia della sensibilita', Bollati Boringhieri, Torino 2004, pp. 172.
- Guenther Anders, Brevi scritti sulla fine dell'uomo, Asterios, Trieste 2016, pp. 110.
- Guenther Anders, Discesa all'Ade, Bollati Boringhieri, Torino 2008, pp. 176.
- Guenther Anders, Discorso sulle tre guerre mondiali, Linea d'ombra, Milano 1990, pp. 112.
- Guenther Anders, Dopo Holocaust, 1979, Bollati Boringhieri, Torino 2014, pp. 112.
- Guenther Anders, Essere o non essere. Dario di Hiroshima e Nagasaki, Einaudi, Torino 1961, pp. XVIII + 216.
- Guenther Anders, Kafka. Pro e contro, Corbo, Ferrara 1989, pp. XVIII + 138.
- Guenther Anders, Il mondo dopo l'uomo. Tecnica e violenza, Mimesis, Milano-Udine 2008, pp. 102. NUova edzione in diversa traduzione di Stato di necessita' e legittima difesa.
- Guenther Anders, La battaglia delle ciliegie. La mia storia d'amore con Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2012, pp. LXXVI + 84.
- Guenther Anders, La catacomba molussica, Lupetti, Milano 2008, pp. 320.
- Guenther Anders, L'odio e' antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006, pp. 88.
- Guenther Anders, Lo sguardo dalla torre, Mimesis, Milano-Udine 2012, pp. 194.
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. I. Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale, Il Saggiatore, Milano 1963, pp. 336.
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. II. Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale, Bollati Boringhieri, Torino 1992, pp. VI + 430.
- Guenther Anders, Noi figli di Eichmann, La Giuntina, Firenze 1995, pp. 112.
- Guenther Anders, Opinioni di un eretico, Theoria, Roma-Napoli 1991, pp. 110.
- Guenther Anders, Patologia della liberta', Palomar, Bari 1993, pp. 132.
- Guenther Anders, Stato di necessita' e legittima difesa. Violenza si' o no: una critica del pacifismo, Edizioni cultura della pace, San Domenico di Fiesole (Fi) 1997, pp. 80.
- Guenther Anders, Tesi sull'eta' atomica, Edizioni del Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991, pp. 16.
- Guenther Anders, Uomo senza mondo. Scritti sull'arte e la letteratura, Spazio Libri Editori, Ferrara 1991, pp. II + 238.
- Guenther Anders e Claude Eatherly, Il pilota di Hiroshima. Ovvero: la coscienza al bando, Einaudi, Torino 1962, Linea d'ombra, Milano 1992, pp. 224.
- Hannah Arendt, Guenther Stern-Anders, Le Elegie duinesi di R. M. Rilke, Asterios, Trieste 2014, 2019, pp. 80.
- Hannah Arendt - Guenther Anders, Scrivimi qualcosa di te. Lettere e documenti, Carocci, Roma 2017, pp. XVI + 194.
- Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003, pp. 180.

8. REPETITA IUVANT. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI E SU HANNAH ARENDT

- Hannah Arendt, Il concetto d'amore in Agostino, Se, Milano 1992, pp. 168.
- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993, pp. 318.
- Hannah Arendt, La vita della mente, Il Mulino, Bologna 1987, 1993, pp. 630.
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Comunita', Milano 1967, 1999, Einaudi, Torino 2004, Mondadori, Milano 2010, pp. LXXXIV + 710.
- Hannah Arendt, Rahel Varnhagen, Il Saggiatore, Milano 1988, 2004, pp. XLVI + 292 (+ un inserto fotografico di 16 pp.).
- Hannah Arendt, Sulla rivoluzione, Comunita', Milano 1983, 1996, pp. LXXVIII + 342.
- Hannah Arendt, Tra passato e futuro, Garzanti, Milano 1991, pp. 312.
- Hannah Arendt, Vita Activa. La condizione umana, Bompiani, Milano 1964, 1994, pp. XXXIV + 286.
- Hannah Arendt, Antologia, Feltrinelli, Milano 2006, pp. XXXVIII + 246.
- Hannah Arendt, Il pensiero secondo. Pagine scelte, Rcs, Milano 1999, pp. II + 238.
- Hannah Arendt, Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001, pp. 272.
- Hannah Arendt, Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003, pp. XXVI + 230.
- Hannah Arendt, Alcune questioni di filosofia morale, trad. it., Einaudi, Torino 2003, pp. X + 116.
- Hannah Arendt, Che cos'e' la politica, Comunita', Milano 1995, 1997, Einaudi, Torino 2001, 2006, pp. XIV + 194.
- Hannah Arendt, Disobbedienza civile, Chiarelettere, Milano 2017, 2019, pp. XXIV + 72.
- Hannah Arendt, Ebraismo e modernita', Unicopli, Milano 1986, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 232.
- Hannah Arendt, Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers, Mimesis, Milano-Udine 2015, pp. 102.
- Hannah Arendt, Il futuro alle spalle, Il Mulino, Bologna 1981, 1995, pp. X + 166.
- Hannah Arendt, Illuminismo e questione ebraica, Cronopio, Napoli 2009, pp. 48.
- Hannah Arendt, Il pescatore di perle. Walter Benjamin 1892-1940, Mondadori, Milano 1993, pp. VI +  106.
- Hannah Arendt, Il razzismo prima del razzismo, Castelvecchi, Roma 2018, pp. 80.
- Hannah Arendt, La lingua materna, Mimesis, Milano-Udine 1993, 2005, 2019, pp. 114.
- Hannah Arendt, La menzogna in politica, Marietti 1820, Bologna 2006, 2018, 2019, pp. XXXVIII + 88.
- Hannah Arendt, L'ebreo come paria. Una tradizione nascosta, Giuntina, Firenze 2017, pp. 68.
- Hannah Arendt, L'umanita' in tempi bui, Cortina, Milano 2006, 2019, pp. 90.
- Hannah Arendt, Marx e la tradizione del pensiero politico occidentale, Raffaello Cortina Editore, Milano 2016, pp. 168.
- Hannah Arendt, Per un'etica della repsonsabilita'. Lezioni di teoria politica, Mimesis, Milano-Udine 2017, pp. 152.
- Hannah Arendt, Politica ebraica, Cronopio, Napoli 2013, pp. 312.
- Hannah Arendt, Politica e menzogna, Sugarco, Milano 1985, pp. 288.
- Hannah Arendt, Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004, pp. XXXII + 238.
- Hannah Arendt, Ritorno in Germania, Donzelli, Roma 1996, pp. 64.
- Hannah Arendt, Socrate, Raffaello Cortina Editore, Milano 2015, pp. 126.
- Hannah Arendt, Sulla violenza, Guanda, Parma 1996, pp. 96.
- Hannah Arendt, Verita' e politica, Bollati Boringhieri, Torino 1995, pp. 98.
- Hannah Arendt, Verita' e umanita', Mimesis, Milano-Udine 2014, pp. 76.
- Hannah Arendt, Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007, pp. 656.
- Hannah Arendt - Karl Jaspers, Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989, pp. XXIV + 248.
- Hannah Arendt - Mary McCarthy, Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999, pp. 720.
- Hannah Arendt - Kurt Blumenfeld, Carteggio 1933-1963, Ombre corte, Verona 2015, pp. 280.
- Hannah Arendt - Martin Heidegger, Lettere 1925-1975, Einaudi, Torino 2000, 2007, pp. VI + 320 (+ un inserto fotografico di 16 pp.).
- Hannah Arendt - Joachim Fest, Eichmann o la banalita' del male. Interviste, lettere, documenti, Giuntina, Firenze 2013, 2014, pp. 222.
- Hannah Arendt - Walter Benjamin, L'angelo della storia. Testi, lettere, documenti, Giuntina, Firenze 2017, 2018, pp. 270.
- Hannah Arendt - Guenther Anders, Scrivimi qualcosa di te. Lettere e documenti, Carocci, Roma 2017, pp. XII + 194.
- Hannah Arendt, L'amicizia e la Shoah. Corrispondenza con Leni Yahil, Edb, Bologna 2017, pp. 112.
- Hannah Arendt, Guenther Stern-Anders, Le Elegie duinesi di R. M. Rilke, Asterios, Trieste 2014, 2019, pp. 80.
- AA. VV., Hannah Arendt e la questione sociale, a cura di Ilaria Possenti, volume monografico di "aut aut", n. 386, giugno 2020, Il Saggiatore, Milano 2020.
- Guenther Anders, La battaglia delle ciliege, Donzelli, Roma 2015.
- Laura Boella, Hannah Arendt. Agire politicamente. Pensare politicamente, Feltrinelli, Milano 1995.
- Laura Boella, Hannah Arendt. Un umanesimo difficile, Feltrinelli, Milano 2020.
- Adriana Cavarero, Arendt e la banalita' del male, Gedi, Roma 2019.
- Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996.
- Elzbieta Ettinger, Hannah Arendt e Martin Heidegger. Una storia d'amore, Garzanti, Milano 2000.
- Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995.
- Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999.
- Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994.
- Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001.
- Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.
- Olivia Guaraldo, Arendt, Rcs, Milano 2014.
- Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999.
- Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005.
- Ana Nuno, Hannah Arendt, Rba, Milano 2019.
- Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009.
- Paul Ricoeur, Hannah Arendt, Morcelliana, Brescia 2017.
- Cristina Sanchez, Arendt. La politica in tempi bui, Hachette, Milano 2015.
- Agustin Serrano de Haro, Hannah Arendt, Rba, Milano 2018.
- Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994.

9. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Classici
- Primo Levi, Opere complete, Einaudi, Torino 2016, 2017, voll. I-II, pp. LXXXVIII + 1536  (vol. I) + pp. XVI + 1856 (vol. II).
- Primo Levi, Opere complete, Einaudi, Torino 2018, vol. III, pp. XXXVI + 1346.

10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

11. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4492 del 5 giugno 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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