[Nonviolenza] Breve e franca una lettera aperta alla Presidente della Commissione Europea, affinche' voglia finalmente adoperarsi per la pace che salva le vite



BREVE E FRANCA UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, AFFINCHE' VOGLIA FINALMENTE ADOPERARSI PER LA PACE CHE SALVA LE VITE

Gentilissima Presidente von der Leyen,
mi perdoni l'ingenuita' di scriverle da semplice cittadino.
Ma lei guida la Commissione che prende cruciali decisioni per l'intera Unione Europea, ed essendo io un cittadino di uno dei paesi dell'Unione, lei di fatto prende decisioni anche per me, che non l'ho delegata.
E poiche' alcune decisioni prese recentemente dall'Unione Europea mi sembrano semplicemente sciagurate e fin catastrofiche, le scrivo per chiederle di revocarle e di promuovere invece una diversa politica, che sia rispettosa delle vite umane, protesa a salvare le vite umane, e coerente con le carte dei diritti dell'Onu, della stessa Unione Europea, dei singoli paesi che l'Unione compongono.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi muove a scriverle unicamente l'intento di sollecitare l'impegno suo e dell'Unione Europea per far cessare la guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina, per salvare tutte le vite che e' possibile - e doveroso - salvare.
Tragicamente mi sembra che fin qui l'Unione Europea non si sia affatto adoperata per la pace e per salvare le vite, quanto per effettualmente fomentare e favoreggiare la guerra e le stragi. L'Unione Europea ha infatti preso decisioni gravissime, ingiuste e insensate, dagli esiti palesemente delittuosi.
Beninteso: l'Unione Europea ha preso anche alcune decisioni giuste.
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di soccorrere, accogliere, assistere la popolazione ucraina in fuga dalla guerra (e la stessa decisione dovrebbe essere presa nei confronti di tutte le altre persone anch'esse in fuga dalla guerra, dalle distruzioni, dalle violenze e dalla fame: purtroppo invece l'Unione Europea fin qui ha condotto una politica disumana, neocolonialista e razzista, tra i cui esiti vi e' la strage degli innocenti nel Mediterraneo che tuttora perdura).
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di adoperarsi per aiuti umanitari e per la ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture distrutte dalla guerra.
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di condannare l'invasione, la guerra e le stragi (la stessa condanna andava peraltro espressa anche nei confronti delle guerre, delle stragi e delle azioni terroriste commesse dalla Nato, dagli Stati Uniti d'America e da alcuni governi europei negli scorsi anni).
E' giusta e benemerita la decisione - che dovrebbe essere ovvia - di invocare il rispetto del diritto internazionale, della democrazia, dei diritti umani.
Ma a queste giuste decisioni si sono affiancate fino a sovrastarle, e schiacciarle, e denegarle, altre decisioni, tragiche e abominevoli decisioni, in flagrante contraddizione con esse; altre decisioni, tragiche e abominevoli decisioni, che hanno favoreggiato e stanno tuttora favoreggiando la guerra, le stragi e le devastazioni di cui e' vittima la popolazione ucraina.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi permetta di richiamare la sua attenzione su cio' che mi sembra sostanziale.
Dinanzi alla decisione folle e criminale del governo russo di invadere l'Ucraina, dinanzi alle stragi e alle distruzioni che il governo russo sta commettendo contro la popolazione ucraina, l'Unione Europea avrebbe dovuto adoperarsi innanzitutto per salvare innumerevoli vite innocenti, per fermare la guerra e le stragi, per condurre a un tavolo negoziale il governo del paese aggredito e il governo aggressore.
Invece l'Unione Europea ha fatto l'esatto contrario.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma ha alimentato la guerra, continua ad alimentare la guerra che ogni giorno uccide altri esseri umani.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma sta contribuendo a far si' che l'Ucraina sia ridotta in macerie.
L'Unione Europea non si e' minimamente preoccupata di salvare innumerevoli vite innocenti, ma  sta contribuendo a far si' che la guerra divenga mondiale e nucleare, col rischio della distruzione dell'intera umanita'.
E valga il vero.
L'unione Europea doveva promuovere il cessate il fuoco e negoziati di pace: ha fatto il contrario, ha soffiato sul fuoco, ha preso decisioni che l'hanno precipitata nel conflitto, ha avallato la follia dei governi che inviando armi contribuiscono ad intensificare ed estendere le stragi in Ucraina, ad allargare la guerra ad altri paesi.
L'Unione Europea aveva la possibilita' di indurre il governo russo a una trattativa: ha fatto il contrario, ha rotto i ponti, ha sabotato la via diplomatica, ha imposto decisioni bellicose e belliciste che hanno effettualmente favoreggiato la criminale e folle politica d'invasione, di guerra e di stragi del governo russo.
L'Unione Europea poteva promuovere una politica di pace e di ritorno al rispetto del diritto internazionale: ha fatto il contrario, con le sue decisioni avalla la guerra e la barbarie.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Mi consenta anche di entrare nel merito di alcune specifiche scelte concrete e cogenti.
La stoltissima e sciagurata politica delle cosiddette "sanzioni" favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di riarmo di molti paesi europei che l'Unione Europea non solo avalla ma promuove, favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di acquiescenza e di vero e proprio fiancheggiamento all'organizzazione terrorista e stragista della Nato ed alle sue criminali ed eversive attivita', favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
La stoltissima e sciagurata politica di asservimento dell'Europa alle volonta' del governo degli Stati Uniti d'America (e quindi del complesso militare-industriale di quel paese, di cui il governo e' trista e miseranda espressione), la cui politica e' palesemente finalizzata a massimizzare le stragi e le distruzioni nell'Europa centro-orientale e a ridurre in condizioni di miseria e dipendenza tutto il continente, favoreggia la guerra e allontana la pace, fa proseguire le stragi e le distruzioni in Ucraina, oltre ad impoverire tutti i popoli europei e gettare nella disperazione le classi popolari di tutti i paesi d'Europa.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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La guerra, le stragi, le devastazioni proseguono.
Ogni giorno altri esseri umani innocenti vengono uccisi. Vite che possono essere salvate, che devono essere salvate.
L'Unione Europea puo' molto, moltissimo. Fin qui in questo tragico frangente ha fatto molto male. Ma puo' anche fare finalmente del bene.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea all'immediata revoca di tutte le sanzioni.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea al disarmo, a cominciare da quello atomico.
Chieda il cessate il fuoco dichiarando l'impegno unilaterale dell'Unione Europea a denunciare i crimini della Nato e ad operare per lo scioglimento della Nato, "conditio sine qua non" per poter realizzare una politica comune di sicurezza europea.
Sostenga un'azione straordinaria dell'Onu consistente nell'invio in Ucraina di ingentissime forze di interposizione nonarmate e nonviolente ovunque necessario.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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L'Unione Europea ascolti la voce del vescovo di Roma che in questi mesi di orrore ha saputo dire le verita' necessarie, ascolti la voce dei popoli, ascolti la voce dell'umanita' che invoca pace, pace, pace, che chiede di salvare le vite umane inermi e innocenti che la guerra stritola e divora.
L'Unione Europea si adoperi per l'immediato cessate il fuoco e l'immediata apertura di negoziati di pace.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per contrastarla realmente nell'unico modo efficace: facendo tacere le armi e dialogando in negoziati di pace.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per fermare la guerra assassina e onnicida.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per salvare le vite della popolazione ucraina innocente.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, non per avallare un'aggressione, ma per impedire la terza guerra mondiale che distruggerebbe l'intera civilta' umana.
Occorre promuovere subito la necessaria trattativa, per fermare la guerra e le stragi: per tutto il resto vi sara' tempo dopo.
Solo la trattativa ferma la guerra. E fermare la guerra e' l'unico modo per salvare tante vite innocenti in pericolo.
Tutti i governi che si oppongono alla trattativa, tutti i governi che eseguono atti di guerra o forniscono armi alla guerra, tutti i governi che fomentano la guerra e l'odio, sono complici della guerra scatenata dal folle e criminale governo russo contro la popolazione ucraina, sono complici della guerra e delle stragi di cui la guerra consiste.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Gentilissima Presidente von der Leyen,
vorra' scusarmi per la franchezza, e l'amarezza, di queste righe. Le ho scritto per cercare di persuaderla a fare la cosa giusta: ad adoperarsi per salvare tante vite innocenti, le vite umane che giorno dopo giorno il mostro della guerra annienta.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandole con tutto il cuore ogni bene,

Peppe Sini responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 2 maggio 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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