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[Nonviolenza] Telegrammi. 4408
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 4408
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Sun, 13 Mar 2022 17:24:17 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4408 del 14 marzo 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Con il popolo ucraino, contro la guerra. Un discorso a Santa Barbara
2. Alberto Negri: Tra conflitto armato per procura e lotta di classe
3. Tre tesi
4. Ripetiamo ancora una volta...
5. Carol Gokee: Alcuni materiali per la mobilitazione per la liberazione di Leonard Peltier
6. Segnalazioni librarie
7. La "Carta" del Movimento Nonviolento
8. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. CON IL POPOLO UCRAINO, CONTRO LA GUERRA. UN DISCORSO A SANTA BARBARA
Ricostruiti a memoria poche ore dopo, queste sono alcuni nuclei dei ragionamenti svolti dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, in un incontro di solidarieta' con il popolo ucraino e contro tutte le guerre svoltosi la mattina di sabato 12 marzo 2022 nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo.
Allegati in calce tre brevi ragionamenti redatti e diffusi nei giorni scorsi.
*
1. Occorre far cessare imediatamente le stragi e le distruzioni
Da oltre due settimane prosegue la guerra del governo russo contro il popolo ucraino, l'invasione armata dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, i bombardamenti delle citta', e con la guerra le stragi, le distruzioni, e gli orrori di cui ogni guerra consiste. Poiche' la guerra sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani, di sofferenze inflitte ad esseri umani, di distruzione dei beni e del bene degli esseri umani.
La guerra e' nemica dell'umanita'. Nessuna guerra e' giusta. Nessuna guerra e' ammissibile. Solo salvare le vite e' giusto. Salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto. Chi prepara, promuove, provoca, organizza, ordina, esegue, favoreggia la guerra si rende nemico dell'umanita'.
Massimamente nell'epoca aperta dagli orrori di Auschwitz e di Hiroshima, nell'epoca in cui e' tecnicamente possibile distruggere non solo intere popolazioni ma finanche l'intera famiglia umana, la guerra e' uscita per sempre dalla sfera della razionalita': "alienum a ratione" scrisse Giovanni XXIII nella "Pacem in Terris"; la guerra non ha ragione ne' ragioni, la guerra e' contro la ragione, ed essendo la facolta' della ragione la caratteristica prima dell'umanita' di ogni essere umano ne consegue ancora una volta che la guerra e' intrinsecamente nemica dell'umanita'; la guerra e' un male assoluto contro cui l'intera umanita' deve lottare.
Ogni essere umano sa che la guerra e' il piu' grande dei crimini. Ed ogni essere umano ormai sa che ogni guerra per la sua dinamica interna puo' espandersi fino a incendiare ed incenerire l'intera umanita', l'intero mondo vivente, quest'unico mondo vivente che e' l'unica casa comune dell'umanita' intera, quest'unico mondo vivente di cui tutte e tutti siamo insieme parte e custodi.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
2. Receda il governo russo dalla sua scellerata follia
Un governo folle e scellerato ha scatenato e sta proseguendo quest'ennesima guerra che sta mietendo vittime su vittime, che sta provocando distruzioni e devastazioni irrimediabili, e che potrebbe estendersi su scala planetaria e distruggere l'intera civilta' umana.
Nessun popolo puo' volere la guerra.
Non la vuole il popolo del paese aggredito, ma non la vuole neanche il popolo dello stato aggressore.
Il governo russo ascolti la voce delle vittime innocenti, ascolti la voce del suo stesso popolo, ascolti la voce dell'umanita': cessi immediatamente la guerra ed inizi immediatamente i negoziati.
Gia' troppi crimini di guerra e troppi crimini contro l'umanita' sono stati commessi in queste settimane. Cessate il fuoco subito. Tornate subito alla ragione. Tornate subito all'umanita'.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
3. Cessi la complicita' con la guerra e le stragi da parte dei governi dei paesi piu' ricchi del mondo
I governi dei paesi piu' ricchi del mondo invece di adoperarsi per far cessare immediatamente la guerra, invece di impegnarsi per la pace con mezzi di pace, hanno fin qui preferito speculare sulla guerra, facendo i loro sordidi giochi di potere mentre sempre piu' innocenti muoiono tra sofferenze indicibili, perseguendo i loro interessi particolari indifferenti allo spargimento di sangue, danzando la loro danza macabra sulle macerie delle citta' e sulle cataste di cadaveri che la guerra produce. E' mostruoso tanto cinismo. I governi dei paesi piu' ricchi del mondo a parole si dichiarano contro la guerra, ma nei fatti la favoreggiano e la alimentano. E sono quindi effettuali complici del massacro della popolazione ucraina. Questo abominevole atteggiamento di tanti governi non danneggia solo il popolo ucraino vittima della guerra, danneggia anche tutti gli altri popoli, danneggia l'umanita' intera.
E per parlare del nostro paese: anche il governo italiano invece di fare ogni sforzo per la pace, invece di impegnare ogni risorsa disponibile per soccorrere le vittime, ha deciso follemente e criminalmente di inviare armi che serviranno soltanto a far morire ancora piu' persone, che serviranno soltanto a prolungare ed estendere la guerra; anche il governo italiano e' complice della guerra e delle stragi.
Tutti i governi del mondo dovrebbero ascoltare la voce dei loro popoli che chiedono pace, disarmo, solidarieta', nonviolenza.
Tutti i governi del mondo dovrebbero premere per l'immediato "cessate il fuoco", per l'immediato inizio di negoziati, per l'immediato ritorno della pace.
Tutti i governi del mondo dovrebbero inviare tutti gli aiuti umanitari che sia possibile al popolo ucraino, come a tutti i popoli vittime di guerre.
Tutti i governi del mondo dovrebbero soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga da questa guerra come da tutte le guerre, da tutte le violenze.
Cessi la complicita' con la guerra; cessi ogni retorica menzognera, bellicista e razzista; ci si adoperi per salvare le vite umane.
L'unica politica internazionale decente e' quella che salva le vite umane.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
4. Se i governi sono sordi e ciechi dinanzi alle stragi degli innocenti...
Se i governi sono sordi e ciechi dinanzi alle stragi degli innocenti, allora si sollevino nonviolentemente i popoli in un movimento di compassione e di solidarieta' per far cessare la guerra, aiutare tutte le vittime, salvare tutte le vite.
Dobbiamo essere noi, semplici esseri umani senza potere, a dire la verita' che va detta e a dare l'aiuto che va dato.
Dobbiamo inviare aiuti umanitari alla popolazione ucraina, come ad ogni popolo vittima di guerre e oppressioni.
Dobbiamo soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra, dalle stragi, dalle distruzioni.
Dobbiamo promuovere ogni iniziativa possibile per fermare la guerra, per salvare le vite.
Dobbiamo chiedere al popolo russo, come a tutti i popoli, di insorgere nonviolentemente contro la guerra.
Dobbiamo chiedere ai soldati russi, come a tutti i soldati, di rifiutarsi di obbedire a ordini omicidi.
Dobbiamo chiamare ogni persona all'obiezione di coscienza, ad agire per il disarmo, ad agire per la smilitarizzazione, ad agire per salvare le vite, a scegliere la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E quindi dobbiamo cominciare noi stessi a scendere in piazza ogni giorno per chiedere pace e disarmo, a insorgere nonviolentemente contro la guerra, per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' che salva le vite.
Abolire la guerra.
Soccorrere tutte le vittime.
Accogliere tutte le persone in fuga.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Un'Europa di pace, disarmata e nonviolenta dall'Atlantico agli Urali.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
5. Deve intervenire l'Onu
Il governo russo che ha imposto la guerra sta commettendo crimini di guerra e crimini contro l'umanita'.
Il governo americano non vuole la pace, poiche' i poteri economici che lo dominano traggono enormi vantaggi e profitti dalle stragi e dalle distruzioni in Europa.
I governi dei paesi dell'Unione Europea stanno favoreggiando la guerra e danneggiando anche i propri popoli con decisioni riarmiste e razziste insensate, illegali e disumane; dicono di volere la pace ma fanno una politica contraria, commettendo una colossale ed abominevole omissione di soccorso.
Occorre l'intervento dell'Onu.
Occorre l'intervento dell'Onu che imponga il cessate il fuoco.
Occorre l'intervento dell'Onu che imponga negoziati di pace.
Occorre l'intervento dell'Onu che invii sul terreno adeguate forze di interposizione non armata e nonviolenta.
Occorre l'intervento dell'Onu che organizzi e gestisca efficacemente, tempestivamente e correttamente i soccorsi umanitari.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
*
6. Il primo dovere
Far cessare la guerra.
Mandare aiuti umanitari.
Soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra.
Opporsi alla guerra e' il primo dovere.
Far cessare tutte le guerre e' il primo dovere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Siamo una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
* * *
Allegato primo: Intervenga l'Onu a fermare le stragi
I. Fermare le stragi, la guerra e' un crimine contro l'umanita'
La folle e scellerata guerra scatenata dal governo russo contro il popolo ucraino prosegue, ed ogni giorno aumentano e si estendono le stragi e le devastazioni.
Sono esseri umani quelli che muoiono.
E sono esseri umani coloro che azionano le armi assassine.
A tutte le vittime vada la solidarieta' dell'umanita' intera.
A tutti gli assassini giunga il monito dell'umanita' intera: cessate di uccidere, state uccidendo le vostre sorelle e i vostri fratelli.
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II. Quid agendum
Occorre un'azione corale dell'umanita' intera per imporre:
1. il "cessate il fuoco" immediato e definitivo;
2. un negoziato vero sotto l'egida dell'Onu;
3. l'invio da parte dell'Onu di forze di interposizione non armata e nonviolenta;
4. immediati soccorsi umanitari per tutte le vittime della guerra;
5. soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla guerra;
6. iniziare subito la ricostruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, di tutte le strutture della vita civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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III. Intervenga immediatamente l'Onu
Tutto cio' richiede l'intervento immediato dell'Onu, solo soggetto istituzionale in grado di esercitare un'azione efficace.
L'Onu deve imporre il passaggio dalla guerra alla pace, dal conflitto al negoziato, dalle uccisioni al salvare le vite umane.
L'Onu deve imporre il passaggio dalla politica della violenza alla politica della nonviolenza: siamo una sola umanita', e l'Onu deve rappresentare tutti i popoli del mondo.
L'umanita' deve affrontare oggi sia la pandemia che perdura sia il disastro ambientale globale che mettono in pericolo l'intera famiglia umana: la guerra e' ormai una totale follia, la guerra deve essere abolita, e devono essere aboliti gli strumenti delle guerre: gli eserciti e le armi.
Intervenga l'Onu a fermare le stragi.
Intervenga l'Onu ad imporre la pace.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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IV. Il governo russo cessi la guerra
Al governo russo occorre chiedere l'immediata cessazione dell'invasione e delle stragi, l'immediato ritiro delle truppe, l'immediata accettazione di un negoziato vero sotto la direzione e la garanzia dell'Onu.
La Russia fa parte dell'Europa, il popolo russo fa parte dell'umanita', nessuna persona pensante odia il popolo russo o qualunque altro popolo.
Il governo russo scatenando la guerra non solo non tutela, ma mette in pericolo lo stesso popolo russo.
Se la Russia chiede garanzie di non essere aggredita, l'Onu le dia queste garanzie, e tutti i governi europei sottoscrivano un impegno in tal senso.
Tutte le controversie territoriali (e nel mondo ve ne sono innumerevoli) possono e devono essere risolte con il negoziato; la guerra non e' mai una soluzione.
Il governo russo faccia subito l'unica cosa saggia che puo' fare: l'immediata cessazione dell'invasione e delle stragi, l'immediato ritiro delle truppe, l'immediata accettazione di un negoziato vero sotto la direzione e la garanzia dell'Onu.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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V. L'Unione Europea cessi di essere bellicista, razzista e schiavista, ed aiuti finalmente tutte le vittime
Ma anche altre richieste occorre aggiungere.
Ai governi dell'Unione Europea occorre chiedere di sciogliere immediatamente la Nato, che e' il braccio armato della politica americana contro i popoli europei, che gia' da molti anni ha commesso e promosso crimini di guerra e crimini contro l'umanita', che negli anni e nei mesi scorsi ha svolto un'incessante azione bellicista e golpista - di criminale provocazione e delittuosa alimentazione della violenza palese ed occulta - nell'Europa centrale ed orientale, azione che e' all'origine della guerra in corso.
Ai governi dell'Unione Europea occorre chiedere di recedere dalla politica razzista e schiavista che li caratterizza e che ogni giorno miete vittime nel silenzio quasi totale dei mezzi d'informazione.
Ai governi dell'Unione Europea occorre chiedere di dismettere la politica militarista, riarmista e neocolonialista che sta spargendo sangue in tante parti del mondo.
Ai governi dell'Unione Europea occorre chiedere di soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra e della fame.
Ai governi dell'Unione Europea occorre chiedere di inviare immediati aiuti umanitari in Ucraina, cosi' come negli altri paesi devastati dalle guerre e dalla violenza.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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VI. Il governo degli Stati Uniti d'America cessi di essere nemico dell'umanita'
E una richiesta ancora occorre aggiungere.
Al governo dell'entita' politica piu' assassina del mondo, quegli Stati Uniti d'America sorti con il genocidio delle popolazioni native americane, quegli Stati Uniti d'America che tuttora sono il principale criminale promotore di guerre e di stragi, di terrorismo e di dittature nel mondo, chiediamo di cessare di condurre una politica che in Europa ha come fine sia la strage dei popoli di interi paesi, sia la riduzione all'indigenza di gran parte della popolazione europea.
Al governo degli Stati Uniti d'America chiediamo di cessare di promuovere guerre ed imporre dittature in tutto il mondo.
Al governo degli Stati Uniti d'America chiediamo di cessare di essere nemico dell'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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VII. Ogni vittima ha il volto di Abele
Ogni persona, ogni popolo, ogni umano istituto puo' e deve contribuire al bene comune dell'umanita'.
Occorre la pace, il disarmo, la smilitarizzazione.
Occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni popolazione ed ogni persona bisognosa d'aiuto.
Occorre contrastare il male facendo il bene.
Occorre opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente, concreta e coerente, necessaria ed urgente della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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VIII. Repetita iuvant
Diciamolo una volta ancora, ripetiamolo una volta ancora.
Occorre un'azione corale dell'umanita' intera per imporre:
1. il "cessate il fuoco" immediato e definitivo;
2. un negoziato vero sotto l'egida dell'Onu;
3. l'invio da parte dell'Onu di forze di interposizione non armata e nonviolenta;
4. immediati soccorsi umanitari per tutte le vittime della guerra;
5. soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla guerra;
6. iniziare subito la ricostruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, di tutte le strutture della vita civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
IX. Il popolo ucraino e' l'umanita'
Con il popolo ucraino vittima della guerra c'e' l'umanita' intera.
Il popolo ucraino vittima della guerra e' l'umanita' intera.
La guerra e' nemica dell'umanita' intera.
Cessi immediatamente la guerra.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Viterbo, 10 marzo 2022
* * *
Allegato secondo: A un passo dall'apocalisse atomica: cessate il fuoco
I combattimenti intorno a una centrale nucleare in Ucraina hanno portato l'umanita' a un passo dall'apocalisse atomica.
Cessate il fuoco.
Cessate immediatamente la guerra.
Fermate immediatamente i combattimenti.
La sopravvivenza dell'umanita' e' un "fine sovraordinato" (Gandhi) dinanzi a cui ogni altro fine deve cedere.
Tutte e tutti siamo esseri umani. Tutte e tutti siamo una sola umana famiglia.
Cessi immediatamente la guerra, cessino immediatamente tutte le guerre, cessino immediatamente tutte le stragi, cessino immediatamente tutte le uccisioni.
Il diritto alla vita dell'umanita' intera viene prima di ogni altra cosa.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Al governo russo chiediamo l'immediata cessazione della criminale e folle aggressione alla popolazione ucraina, l'immediata cessazione dei bombardamenti, l'immediato ritorno delle truppe russe in Russia.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Al governo ucraino chiediamo di cessare ogni attivita' bellica - per quanto esse siano del tutto legittime da parte di un popolo aggredito - e di passare alla sola vera difesa possibile, necessaria, efficace ed infine vittoriosa, alla sola vera Resistenza possibile, necessaria, efficace ed infine vittoriosa: la difesa popolare nonviolenta; la difesa popolare nonviolenta di fronte alla quale nessun invasore puo' prevalere.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ai governi degli altri stati chiediamo di cessare di soffiare sul fuoco, chiediamo di cessare di inviare armi e di promettere armi, armi che solamente alimentano ed estendono la guerra, le stragi e le uccisioni, armi che solamente provocano altre innumerevoli morti, favoreggiano l'allargamento della catastrofe e minacciano di distruzione l'intera umanita'.
Chiediamo di inviare immediatamente ed esclusivamente aiuti umanitari in soccorso della popolazione ucraina aggredita.
Chiediamo di soccorrere, accogliere, assistere tutti i profughi in fuga dalla guerra, da questa guerra come da tutte le guerre, da tutte le dittature, da tutte le schiavitu' e da tutte le devastazioni.
Chiediamo di compiere non atti ostili, ma di sostegno al negoziato, al dialogo e alla riconciliazione.
Chiediamo azioni immediate, concrete e coerenti contro la guerra: azioni di pace, disarmo, smilitarizzazione, difesa e promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la scelta concreta e coerente della nonviolenza che e' l'unica risorsa che puo' salvare l'umanita' dall'orrore, dalla barbarie, dall'annichilimento.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Tacciano le armi e comincino veri negoziati che costruiscano la pace con mezzi di pace.
E' in gioco l'esistenza dell'umanita'. La guerra e' nemica dell'umanita' consistendo sempre e solo dell'uccisione di esseri umani. Tutte le vittime sono nostre sorelle e nostri fratelli.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Giunti a un passo dall'apocalisse atomica, tornano alla memoria le parole di don Lorenzo Milani: "E noi stiamo qui a questionare se al soldato sia lecito o no distruggere la specie umana?".
Pace subito.
Disarmo subito.
Smilitarizzazione subito.
Nonviolenza subito.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Tornano alla mente in questo tragico momento gli appassionati ammonimenti, i decisivi ragionamenti di Carlo Cassola: occorre l'immediato disarmo, o le armi distruggeranno l'umanita'.
Ogni umano consorzio ha come prima ragione e scopo fondamentale il mutuo soccorso, la condivisione del bene e dei beni, salvare le vite.
Ogni umana istituzione ha come prima ragione e scopo fondamentale il mutuo soccorso, la condivisione del bene e dei beni, salvare le vite.
Dopo gli orrori assoluti di Auschwitz e di Hiroshima nessuna divisione tra esseri umani ha piu' senso: siamo tutte e tutti una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, ua sola umanita' in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ovunque si manifesti per la pace.
Ovunque si organizzino raccolte di aiuti umanitari da inviare alle vittime della guerra.
Ovunque siano soccorse, accolte ed assistite le persone in fuga dalla guerra, dalla fame, dalle violenze, dalle distruzioni.
Ovunque si manifesti per la cessazione immediata della guerra.
Chi salva una vita salva il mondo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Viterbo, 4 marzo 2022
* * *
Allegato terzo: Partecipando al digiuno contro la guerra
Oggi in digiuno
Prendo parte anch'io quest'oggi al digiuno contro la guerra promosso dal papa.
Degli strumenti che la nonviolenza appresta per contrastare la violenza, il digiuno e' e' quello piu' forte nel richiamare gli esseri umani alla propria comune umanita'.
E la guerra e' il piu' abominevole dei crimini contro l'umanita', poiche' essa consiste sempre e solo dell'uccisione di esseri umani da parte di altri esseri umani, dimentichi che siamo tutte e tutti sorelle e fratelli, tutte e tutti una sola umana famiglia in un unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi.
La regola aurea che in tutte le grandi tradizioni di pensiero presiede all'umana convivenza, alla liberta' e alla giustizia, e': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero nei tuoi confronti".
Uccidere annienta l'umanita'. La guerra e' nemica assoluta dall'umanita'.
E' quindi dovere di ogni essere umano opporsi alla guerra, che e' sempre e solo assassina.
E' quindi dovere di ogni essere umano opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
"Cessate il fuoco", troppi esseri umani sono gia' morti
La guerra scatenata dal governo russo contro il popolo ucraino deve cessare immediatamente. Troppi esseri umani sono gia' morti.
L'invasione militare russa dell'Ucraina deve cessare immediatamente. L'esercito russo deve lasciare immediatamente l'Ucraina. Troppi esseri umani sono gia' morti.
La popolazione ucraina vittima di una folle e scellerata aggressione deve ricevere immediatamente tutti i soccorsi umanitari di cui ha bisogno. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Tutte le persone in fuga dalla guerra devono essere soccorse, accolte, assistite. Troppi esseri umani sono gia' morti.
La guerra va fermata immediatamente. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Pace, disarmo, smilitarizzazione, nonviolenza. Troppi esseri umani sono gia' morti.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Alcune ragionevoli parole della "Rete pace e disarmo"
Condivido sostanzialmente quello che ha scritto la "Rete pace e disarmo" e lo trascrivo qui di seguito.
"Bisogna fermare la guerra in Ucraina.
Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.
Condanniamo l'aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Vogliamo il "cessate il fuoco", chiediamo il ritiro delle truppe.
Ci vuole l'azione dell'Onu: disarmo e neutralita' attiva.
Dall'Italia e dall'Europa devono arrivare soluzioni politiche, non aiuti militari.
Protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l'Ucraina, senza distinzione di lingua e cultura.
Siamo con la societa' civile, con le lavoratrici e i lavoratori ucraini e russi che si oppongono alla guerra con la nonviolenza.
No all'allargamento della Nato. Si' alla sicurezza condivisa.
Vogliamo un'Europa di pace, senza armi nucleari dall'Atlantico agli Urali.
Costruiamo ponti e solidarieta' tra i popoli, non con le armi ma con la democrazia, i diritti, la pace.
Basta armi, basta violenza, basta guerra".
Cosi' scrive la "Rete pace e disarmo", e dice bene.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Un'aggiunta nonviolenta
Ma occorrera' aggiungere alcune parole ancora.
1. La decisione del governo e del parlamento italiano di inviare armi nel cuore della carneficina e' del tutto illegale e criminale, folle e sciagurata: non di ulteriori stragi, non di ulteriori morti vi e' bisogno, ma di pace e soccorsi umanitari.
2. La Nato, che e' la piu' grande e peggiore organizzazione terrorista e stragista nel mondo, deve essere sciolta.
3. In tutto il mondo deve avere immediata applicazione la proibizione delle armi atomiche sancita dall'Onu: si cessi di produrre le armi nucleari, si smantellino tutti gli arsenali atomici. E' in gioco l'esistenza stessa del genere umano.
4. Occorre ridurre drasticamente le spese militari ed investire quelle ingenti risorse - oggi sperperate a fini di morte - in aiuti umanitari, assistenza, sanita', istruzione, riconversione economica sostenibile, protezione del mondo vivente, riconoscimento concreto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
5. Occorre adoperarsi per abolire gli eserciti e le armi: la salvezza comune dell'umanita' richiede l'immediato passaggio dalla sanguinaria e distruttiva gestione armata dei conflitti alla difesa popolare nonviolenta.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Un'insegna d'osteria, il cielo stellato e un professore di Koenigsberg
L'umanita' intera si opponga alla guerra.
L'umanita' intera sostenga la popolazione ucraina aggredita come tutti i popoli oppressi.
L'umanita' intera si impegni per la cessazione immediata della guerra e dell'invasione, di tutte le guerre e tutte le oppressioni.
L'umanita' intera comprenda che al male occorre opporsi facendo il bene.
L'umanita' intera comprenda che alla violenza occorre opporre la nonviolenza.
Abolire la guerra, ora.
Cessare di uccidere, ora.
Pace e disarmo, ora.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Viterbo, 2 marzo 2022
2. RIFLESSIONE. ALBERTO NEGRI: TRA CONFLITTO ARMATO PER PROCURA E LOTTA DI CLASSE
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 13 marzo 2022]
Due o tre cose cominciano a essere chiare di questo conflitto di cui su "il manifesto" e altrove e' stata indicata la tragica "piega siriana".
La prima: da operazione lampo quella russa si e' trasformata in spedizione punitiva sulla popolazione civile. E non si vede per ora via di uscita.
La seconda: inviando armi all'Ucraina siamo parti belligeranti, inutile girarci intorno. I russi hanno dichiarato che colpiranno i convogli con i rifornimenti bellici. Quella che conduciamo si chiama guerra per procura.
La terza: piu' la guerra si prolunga piu' si moltiplicano i morti e le possibilita' di "incidenti" diretti tra Russia e Nato.
La guerra per procura al momento e' questa: gli ucraini, come riportava giorni fa il "New York Times", sono assistiti da specialisti Usa, Gb e contractors, Putin a sua volta ha annunciato l'arrivo dalla Siria di contractors, o mercenari, da impiegare per la pulizia etnica nelle citta'.
Un annuncio a dir poco curioso: impiegare mercenari siriani in una guerra dove Putin vuole ripristinare in parte i confini della vecchia Russia.
La Siria, alleato di ferro di Mosca dai tempi di Assad padre, secondo la nostra intelligence, nei giorni scorsi ha tentato di hackerare le reti italiane che fiancheggiano Usa e Nato.
Il marchio "siriano" nella campagna militare e' gia' evidente negli attacchi della Russia: colpire i civili per fiaccarne il morale, incidere sul legame tra la popolazione e le forze ucraine, svuotare il piu' possibile le citta' per combattere meglio un'eventuale guerriglia urbana e attuare una pulizia etnica legata agli obiettivi di Vladimir Putin, ovvero la resa senza condizioni dell'Ucraina e l'occupazione di tutta la fascia del Mar Nero cosi' strategica che intende annettersela.
Obiettivi di massima, evidentemente.
Sul fronte diplomatico esterno Putin continua a subire le pressioni, come le telefonate di ieri di Macron e Scholtz, per un cessate il fuoco, ancora respinto. Lo stesso tipo di pressioni investono il presidente ucraino Zelenski per sedersi a un tavolo a trattare, sempre che la Russia lo accetti.
La pressione maggiore Zelenski, oltre che da Putin, la subisce dalla Nato e dagli Usa che sono diventati in tutti i sensi i suoi "guardiani": deve smettere di chiedere "no fly zone" o altro perche' questo significa la terza guerra mondiale. Glielo dicono anche gli israeliani che lui – lo ha fatto anche ieri – vorrebbe coinvolgere per un altro tentativo diplomatico, dopo quello di Antalya, e che gli consigliano la resa – nonostante le smentite. I servizi israeliani ritengono che per ottenere qualunque risultato, come aveva gia' scritto su "Haaretz" l'ex capo del Mossad Ephraim Halevy, bisogna per prima cosa "salvare la faccia" a Putin. A che prezzo, oltre che la neutralita' dell'Ucraina, e' ancora tutto da vedere.
Sul piano interno russo il licenziamento, dato per certo da alcuni siti di informazione, di due capi dei servizi della sezione 5 dell'Fsb, e' assai significativo. Se fosse confermato che hanno fornito informazioni inattendibili vuol dire che Putin e' caduto in una trappola. La conferma potrebbe venire proprio dallo scambio di battute gelide tra Putin e il suo capo dei servizi di intelligence esterni, Sergei Naryshkin, accaduto alla vigilia dell'invasione e in diretta tv. Dipende da come si interpreta un vento che non si era mai visto nella Russia di Putin. Forse non e' stata una gaffe. Naryshkin ha mandato un messaggio, facendo capire ai suoi che non era d'accordo con la linea del capo. Che poi da questi accadimenti possa venire un movimento tellurico ai vertici del fronte interno russo e' assai difficile da anticipare perche' mancano solide informazioni.
Sul fronte europeo si delineano due aspetti, uno come ipotesi, un altro come fatto concreto. Uno e' quello che si profetizza su alcuni giornali. Il malcontento derivante dalla crisi economica si salderà con un fronte interno europeo favorevole a Putin della popolazione che protesta per l’aumento dei prezzi a causa delle sanzioni imposte per il conflitto oltre che la grave mancanza di materie prime. Insomma potrebbero arrivare scene di lotta di classe intorno alla guerra in Ucraina.
In realta' per l'Italia lo scenario e' gia' quello perdente. Anche se Draghi dice che la nostra economia non e' in recessione. Al vertice europeo di Versailles, dove sono passati gli accordi su energia e spese militari, e' fallita la strategia del premier Mario Draghi che intendeva la sospensione sine die del Patto di stabilita' e un secondo Recovery Fund per sostenere le economie colpite dal conflitto in Ucraina. I Paesi cosiddetti rigoristi o frugali, come l'Olanda di Rutte, sono stati chiari: il Recovery Fund e' stato uno e straordinario, un'operazione non ripetibile. Insomma, nessuna mega-emissione comune di Euro-bond per finanziare gli Stati. E, di fatto, i loro deficit. Un copione che riporta le lancette dell'orologio comunitario indietro a prima della pandemia e alla contrapposizione tra falchi e colombe. Tra gli stati ricchi e i poveri. La lotta di classe in questo senso e' gia' cominciata.
3. REPETITA IUVANT. TRE TESI
La guerra e il fascismo sono la stessa cosa. Solo la lotta di liberazione delle donne puo' difendere e liberare l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
4. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...
... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. MATERIALI. CAROL GOKEE: ALCUNI MATERIALI PER LA MOBILITAZIONE PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER
[Da Carol Gokee riceviamo e diffondiamo questi materiali.
Carol Gokee coordina il comitato internazionale di solidarieta' con Leonard Peltier, per contatti: Carol Gokee, National Co-Director "International Leonard Peltier Defense Committee", 428-A8 Farnham St. Marshall, WI. 53559, 715.209.4453, Contact at whoisleonardpeltier.info]
We urge President Biden to immediately grant clemency to Leonard Peltier
Points in Support of the Release of Leonard Peltier
Commutation/Pardon
Pres. Biden's powers of executive clemency give him the option of granting a pardon or commuting a sentence.
Other remedies:
Parole
The U.S. Parole Commission has denied parole multiple times. Mr. Peltier has consistently maintained his innocence, and it is unlikely parole will be granted.
Compassionate release
Leonard Peltier is eligible for compassionate release under BOP rules, but he has been denied multiple times and he has no right to appeal these denials to a federal district court because he was convicted before 11/1/1987.
Release to home confinement due to the pandemic
A temporary release to home confinement is not freedom for Mr. Peltier.
Recent Letters/Actions:
2021 July: James Reynolds Letter to President Biden "Enough is Enough".
James Reynolds is the former U.S. Attorney whose office handled the prosecution and appeal of Leonard Peltier in 1977.
2021 November: Letter from 11 Members of Congress led by Cong. Raul Grijalva (D-AZ).
2022 February: Sen. Brian Schatz (D-HI) Letter to President Biden.
2022 February: Sen. Patrick Leahy (D-VT) Letter to President Biden.
2022 February: Letter from 11 Members of Congress led by Cong. Raul Grijalva (D-AZ)
2022 February: The National Congress of American Indians (NCAI) renews the call for the release of Leonard Peltier.
Supporting Background Points:
Leonard Peltier is now 77 years old and Saturday, February 6, 2022, marked the completion of his 46th year in prison.
Leonard Peltier tested positive for the coronavirus on 1/28/22.
Due to the ongoing COVID-19 pandemic and Leonard's already fragile health status, including diabetes and an abdominal aortic aneurysm, there is renewed urgency behind the effort to gain his release.
Our request for clemency is centered on the injustice of his continued incarceration based on the constitutional violations and prosecutorial misconduct that have been unveiled in recent years.
Examples:
The government withheld exculpatory evidence: a ballistics report showed the shell casings collected from the scene didn't come from his weapon.
The prosecution of Leonard Peltier relied on testimony from supposed witnesses who later recanted their statements, asserting that FBI agents threatened and coerced them into lying.
Also see: Former Federal Judge Kevin Sharp CBS News Interview 2/6/22
Counterpoint to assertion that his conviction has been upheld by the U.S. District Court, the 8th Circuit Court of Appeals, and the Supreme Court:
No denial of the prosecution's misconduct.
Conviction was upheld despite the prosecution's misconduct.
See United States v. Peltier, 553 F. Supp. 890 (D.N.D. 1982) (denying motion to vacate judgment and for a new trial); United States v. Peltier, 731 F.2d 550 (8th Cir. 1984) (remanding for an evidentiary hearing); United States v. Peltier, 609 F. Supp. 1143 (D.N.D. 1985) (denying motions to disqualify judge and to vacate judgment and for a new trial), aff'd, 800 F.2d 772 (8th Cir. 1986), cert. denied, 484 U.S. 822 (1987); Peltier v. Henman, 997 F.2d 461 (8th Cir. 1993) (affirming the denial of 28 U.S.C. - 2255 motion); Peltier v. Booker, 348 F.3d 888 (10th Cir. 2003) (affirming the denial of habeas relief and request for parole), cert. denied, 541 U.S. 1003 (2004).
The Eight Circuit stated that "[t]he use of the affidavits of Myrtle Poor Bear in the extradition proceedings was, to say the least, a clear abuse of the investigative process of the F.B.I." See United States v. Peltier, 585 F.2d 314, 335 n.18 (8th Cir. 1978).
The Eighth Circuit later acknowledged the "improper conduct" by the FBI and noted that the explanation for the initial ballistics report authored four months prior to the one used at trial - showing that "[n]one of the other ammunition components recovered at the [shoot-out] scene could be associated with [the Wichita AR–15]" - was "facially inconsistent with the newly-discovered evidence." See United States v. Peltier, 800 F.2d 772, 776, 778 (8th Cir. 1986) (some alterations in original, some added).
Despite this, the Court relied on an interpretation that Supreme Court precedent at the time required a finding "that it is reasonably probable the jury would have acquitted Peltier had it been aware of [the concealed] evidence," a misunderstanding of the standard which the Supreme Court subsequently clarified. See id. at 777.
Leonard Peltier's unjust imprisonment has been recognized as such by national and international human rights organizations, leading voices on criminal justice issues, dignitaries from around the world, and nearly 100 current and former members of Congress.
To mainstream America, these actions by the FBI in the mid-1970's in Indian country seem hardly believable. To Native Americans, their actions resonated deeply and represent a time of open oppression and aggression by federal law enforcement on Indian reservations throughout America.
Our efforts to gain the release of Leonard Peltier have repeatedly been stymied by the opposition of the FBI. It has been over four decades. The time for healing is now - both for American Indians and the FBI.
For additional information, please contact Judge Kevin Sharp, former Chief Judge of the U.S. District Court - TN and voluntary pro bono lawyer for Leonard Peltier.
Judge Kevin Sharp: ksharp at sanfordheisler.com / (615) 434-7701.
6. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Juergen Habermas, Teoria dell'agire comunicativo, Il Mulino, Bologna 1986, 1997, 2 voll. per complessive pp. 1136.
- Giuseppe Mogavero, I muri ricordano. La Resistenza a Roma attraverso le epigrafi (1943-1945), Massari Editore, Bolsena (Vt) 2002, pp. 264.
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Classici
- Emily Dickinson, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 1997, 2005, pp. LXII + 1858 (con un inserto di 28 immagini fuori testo).
- Sylvia Plath, Tutte le poesie, Mondadori, Milano 2013, pp. LXIV + 886.
7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
8. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 4408 del 14 marzo 2022
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXIII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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