[Nonviolenza] La biblioteca di Zorobabele. 240



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LA BIBLIOTECA DI ZOROBABELE
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Segnalazioni librarie e letture nonviolente
a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 240 del 21 ottobre 2021

In questo numero:
1. Una conferenza a Viterbo di presentazione della lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi affinche' si adoperi per la grazia a Leonard Peltier
2. Alcune poesie di Wislawa Szymborska

1. REPETITA IUVANT. UNA CONFERENZA A VITERBO DI PRESENTAZIONE DELLA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MARIO DRAGHI AFFINCHE' SI ADOPERI PER LA GRAZIA A LEONARD PELTIER

Si e' svolto martedi' 19 ottobre 2021 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", un incontro di presentazione della lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, affinche' in occasione dell'incontro a Roma per il G20 del 30-31 ottobre rappresenti al Presidente degli Stati Uniti d'America l'opportunita' di concedere la grazia a Leonard Peltier.
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Nel corso dell'incontro e' stata letta e illustrata la lettera aperta. Ed e' stato illustrato l'appello alle persone di volonta' buona ed alle associazioni democratiche ad aderire a questa iniziativa, sottoscrivendo la lettera ed inviandola a Palazzo Chigi.
Ma l'incontro e' stato anche occasione per un'ampia ricostruzione sia della vicenda di Leonard Peltier; sia delle attuali mobilitazioni dei nativi americani in difesa della propria esistenza, dei diritti umani e della Madre Terra; sia delle iniziative di solidarieta' in corso a livello internazionale per la liberazione di Leonard Peltier ed a sostegno dei nativi americani.
Particolare attenzione e' stata dedicata a una delle iniziative piu' rilevanti tra quelle attualmente in corso a livello internazionale e di carattere anche specificamente istituzionale: quella promossa dal Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, che il 23 agosto scorso ha annunciato pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier.
Dopo aver tenuto una conferenza stampa, in un suo tweet il 23 agosto scorso il Presidente Sassoli ha scritto, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
A sostegno dell'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo sono state riproposte nell'incontro viterbese tre lettere da inviare a vari interlocutori sia istituzionali che della societa' civile.
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Leonard Peltier e' detenuto da 45 anni per crimini che non ha commesso.
Leonard Peltier anche dal carcere ha continuato a battersi nonviolentemente contro il genocidio del suo popolo, ha continuato a battersi nonviolentemente per i diritti umani di tutti gli esseri umani, ha continuato a battersi nonviolentemente in difesa dell'intero mondo vivente che gli avidi e folli poteri dominanti stanno distruggendo.
Leonard Peltier e' un testimone della dignita' umana, la sua liberazione costituirebbe un riconoscimento e un aiuto a tutte le persone in lotta per la vita, la dignita' e i diritti, a tutte le persone calpestate e bisognose di solidarieta', a tutti i popoli oppressi, all'umanita' intera.
La liberazione di Leonard Peltier, dopo 45 anni di ingiusta ed assurda detenzione, sarebbe un atto di verita' e di giustizia, un gesto di umanita' a beneficio non solo di una persona e di un popolo, ma di tutta l'umanita'.
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In allegato una minima documentazione essenziale.
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Allegato primo: una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, dott. Mario Draghi
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, dott. Mario Draghi
Oggetto: preghiera di rappresentare al Presidente degli Stati Uniti d'America l'opportunita' di concedere la grazia a Leonard Peltier, difensore dei diritti umani da 45 anni detenuto innocente per delitti che non ha mai commesso
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Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
l'Italia ospitera' il 30 e 31 ottobre la riunione del G20 cui prendera' parte anche il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Vorremmo pregarla di cogliere quell'occasione per rappresentare al Presidente statunitense l'opportunita' di concedere la grazia a Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano da 45 anni detenuto innocente, condannato per crimini che non ha mai commesso.
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Come forse gia' sapra', il Presidente del Parlamento Europeo, l'on. David Sassoli, alcuni mesi fa ha annunciato pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier.
La richiesta di grazia promossa dal Presidente del Parlamento Europeo e' sostenuta da prestigiosissime personalita' dell'impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Gregorio de Falco, Nando dalla Chiesa, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d'Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano. 
La medesima richiesta di liberazione di Leonard Peltier e' stata espressa gia' da decenni dal Parlamento Europeo con due risoluzioni del 1994 e del 1999, da organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Human Rights Watch, ed anche da personalita' benemerite dell'umanita' intera come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Shirin Ebadi, Rigoberta Menchu', Desmond Tutu, ed altri illustri Premi Nobel per la Pace.
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Ignoriamo se lei gia' conosca la vicenda di Leonard Peltier e ci permettiamo quindi di riassumerla brevemente.
Nato a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944, attivista dell'American Indian Movement per i diritti umani dei nativi americani, nel 1977 fu condannato a due ergastoli in un processo-farsa sulla base di presunte prove e presunte testimonianze dimostratesi false; da allora e' ancora detenuto, sebbene la sua innocenza sia ormai universalmente riconosciuta (gli stessi suoi accusatori e giudici responsabili della sua scandalosa ed assurda condanna hanno in prosieguo di tempo riconosciuto la sua innocenza ed ammesso che le cosiddette "prove" e le cosiddette "testimonianze" erano false).
Per ulteriori informazioni si veda di Leonard Peltier, Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999 (in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005); e tra le opere su Leonard Peltier: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano, Erre Emme, Pomezia 1996; Michael Koch, Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.
Si puo' utilmente consultare anche il sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info
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Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
come ha scritto il Presidente del Parlamento Europeo, l'on. David Sassoli: "Human rights must be defended always, everywhere", "i diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
La liberazione di Leonard Peltier sarebbe una luminosa vittoria e una fonte di speranza per l'umanita' intera, nessun essere umano escluso.
Confidiamo nel suo persuaso impegno e nell'ascolto che alla sua parola il Presidente statunitense certamente vorra' prestare.
Augurandole ogni bene,
Andrea De Lotto, per il "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano
Antonella Litta, per la sezione "Emilio Sugoni" dell'"Associazione nazionale partigiani d'Italia" di Nepi
Peppe Sini, per il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Milano - Nepi - Viterbo, 17 ottobre 2021
Per contatti:
Andrea De Lotto, per il "Comitato di solidarieta' con Leonard Peltier" di Milano, tel. 3490931155, e-mail: bigoni.gastone at gmail.com
Antonella Litta, per la sezione "Emilio Sugoni" dell'"Associazione nazionale partigiani d'Italia" di Nepi, e-mail: antonella.litta at alice.it, nepi1.anpi at gmail.com
Peppe Sini, per il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
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Allegato secondo: una proposta alle persone ed alle associazioni impegnate per la liberazione di Leonard Peltier
Carissime e carissimi,
vi proponiamo di scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Mario Draghi, affinche' in occasione della riunione del G20 che si svolgera' a Roma il 30 e 31 ottobre, ed alla quale prendera' parte il Presidente degli Stati Uniti d'America, esprima a quest'ultimo l'invito a concedere la grazia a Leonard Peltier, difensore dei diritti umani e della Madre Terra da 45 anni detenuto innocente per delitti che non ha mai commesso.
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Vi proponiamo di scrivere al Presidente del Consiglio dei Ministri una lettera del seguente tenore:
"Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,
l'Italia ospitera' il 30 e 31 ottobre la riunione del G20 cui prendera' parte anche il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Vorremmo pregarla di cogliere quell'occasione per rappresentare al Presidente statunitense l'opportunita' di concedere la grazia a Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani e la difesa della Madre Terra nativo americano da 45 anni detenuto innocente, condannato per crimini che non ha mai commesso.
Come forse gia' sapra', il Presidente del Parlamento Europeo, l'on. David Sassoli, alcuni mesi fa ha annunciato pubblicamente la richiesta al Presidente degli Stati Uniti di concedere la grazia presidenziale che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier.
La richiesta di grazia promossa dal Presidente del Parlamento Europeo e' sostenuta da prestigiosissime personalita' dell'impegno religioso ed istituzionale, morale e civile, culturale ed artistico, come Alessandra Algostino, Laura Boella, don Luigi Ciotti, Giancarla Codrignani, Marinella Correggia, Gregorio de Falco, Nando dalla Chiesa, Paolo Ferrero, Francuccio Gesualdi, Raniero La Valle, Gad Lerner, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Moni Ovadia, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Graziella Proto, Anna Puglisi, Annamaria Rivera, Antonia Sani, Mao Valpiana, Guido Viale, padre Alex Zanotelli, e le Sindache ed i Sindaci di vari Comuni d'Italia come Abbadia San Salvatore, Aosta, Baveno, Bologna, Carrara, Chieri, Cuneo, Gorizia, Livorno, Monte San Pietro, Palermo, Pesaro, Pienza, Reggio Calabria, Soriano nel Cimino, Verbania, Vitorchiano.
La medesima richiesta di liberazione di Leonard Peltier e' stata espressa gia' da decenni dal Parlamento Europeo con due risoluzioni del 1994 e del 1999, da organizzazioni umanitarie come Amnesty International e Human Rights Watch, ed anche da personalita' benemerite dell'umanita' intera come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Shirin Ebadi, Rigoberta Menchu', Desmond Tutu, ed altri illustri Premi Nobel per la Pace.
Distinti saluti,
nome e cognome, luogo e data, recapito del mittente".
Vi proponiamo di inviare tale lettera
- al Presidente del Consiglio dei Ministri: presidente at pec.governo.it, segrcd at governo.it, chigicomunicazione at governo.it, uscm at palazzochigi.it, segrgen at governo.it,
- per conoscenza al Presidente del Parlamento Europeo: president at ep.europa.eu,
- per conoscenza al Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier: contact at whoisleonardpeltier.info,
- per conoscenza alle associazioni democratiche promotrici di questa iniziativa: bigoni.gastone at gmail.com, nepi1.anpi at gmail.com, centropacevt at gmail.com
- ed ovviamente ai mezzi d'informazione ed agli altri interlocutori che riterrete interessati ad essere informati o ad aderire all'iniziativa.
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Allegato terzo: tre lettere a sostegno dell'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier (che proponiamo a chi ci legge di sottoscrivere e inviare)
Prima lettera: una lettera di sostegno all'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo per la liberazione di Leonard Peltier
- al Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli: president at ep.europa.eu,
- alla segreteria del Presidente del Parlamento Europeo: lorenzo.mannelli at ep.europa.eu; armelle.douaud at ep.europa.eu; barbara.assi at ep.europa.eu; helene.aubeneau at ep.europa.eu; marco.canaparo at ep.europa.eu; fabrizia.panzetti at ep.europa.eu; michael.weiss at ep.europa.eu; luca.nitiffi at ep.europa.eu; matea.juretic at ep.europa.eu; francesco.miatto at ep.europa.eu; barbara.hostens at ep.europa.eu; monica.rawlinson at ep.europa.eu; beate.rambow at ep.europa.eu; laetitia.paquet at ep.europa.eu; nicola.censini at ep.europa.eu; arnaud.rehm at europarl.europa.eu; julien.rohaert at europarl.europa.eu; jose.roza at ep.europa.eu; roberto.cuillo at ep.europa.eu; silvia.cagnazzo at ep.europa.eu; eulalia.martinezdealosmoner at ep.europa.eu; iva.palmieri at europarl.europa.eu; tim.allan at ep.europa.eu; andrea.maceirascastro at ep.europa.eu; angelika.pentsi at ep.europa.eu;
- per conoscenza alla segreteria del Commissario Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri, Josep Borrell: cab-borrell-fontelles-contact at ec.europa.eu, pedro.serrano at ec.europa.eu, mathieu.briens at ec.europa.eu, anne.bergenfelt at ec.europa.eu, inma.lopez-martinez at ec.europa.eu, maud.arnould at ec.europa.eu, nereo.penalver-garcia at ec.europa.eu, fiona.knab-lunny at ec.europa.eu, leila.fernandez-stembridge at ec.europa.eu, rafael.daerr at ec.europa.eu, baiba.aleksejuka-tavaresa at ec.europa.eu, barbara.gallo at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, annika.lotson-lopez at ec.europa.eu, elena.martin-chico at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, margarita.fernandez-ruiz at ec.europa.eu, elizabeth.byrne at ec.europa.eu, joan.llorach at ec.europa.eu, polyxeni.prousalidou at ec.europa.eu, yolanda.segui-dominguez at ec.europa.eu, ceyhan.sabak at ec.europa.eu, judit.szarka at ec.europa.eu, giulia.matticari at ec.europa.eu, delphine.lebas at ec.europa.eu, maria-del-mar.cajal-allue at ec.europa.eu, Ignacio.ARRONIZ-VELASCO at ec.europa.eu,
- per conoscenza alla segreteria della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: Bjoern.SEIBERT at ec.europa.eu, Stephanie.Riso at ec.europa.eu, Jivka.PETKOVA at ec.europa.eu, Jens-Alexander.FLOSDORFF at ec.europa.eu, Kurt.VANDENBERGHE at ec.europa.eu, Anthony.WHELAN at ec.europa.eu, Per.Haugaard at ec.europa.eu, Fernando.ANDRESEN-GUIMARAES at ec.europa.eu, Maria-Luisa.CABRAL at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, Florentine.HOPMEIER at ec.europa.eu, Eva.SCHULTZ at ec.europa.eu, Olivier.SMITH at ec.europa.eu, Nicole.Dewandre at ec.europa.eu, Brenda.FURNIERE at ec.europa.eu, Fernando.SAMPEDRO-MARCOS at ec.europa.eu, Valeria.MICELI at ec.europa.eu, Tanja.MEEUWSEN at ec.europa.eu, Alisa.JAMES at ec.europa.eu, Adrianna.GORSKA-STUKOW at ec.europa.eu, Inare.SEMLALI at ec.europa.eu, corina.zieger at ec.europa.eu, Darja.VAN-BERLAER at ec.europa.eu, Karen.Saelens at ec.europa.eu, Stefan.SMITH at ec.europa.eu, Marta.Jalal at ec.europa.eu, Raluca.BELEGAN at ec.europa.eu, Katerina.TCHOLAKOVA at ec.europa.eu, Susanne.HORL at ec.europa.eu, Eric.DEMOULIN at ec.europa.eu,
- ed ovviamente al Presidente degli Stati Uniti d'America: president at whitehouse.gov, comments at whitehouse.gov,
- ed anche all'indirizzo della struttura nonviolenta che promuove l'iniziativa: centropacevt at gmail.com,
- cosi' come ai mezzi d'informazione ed alle altre interlocutrici ed agli altri interlocutori che si riterra' opportuno informare ovvero esortare a partecipare.
Il testo del messaggio potrebbe essere il seguente:
"Egregie signore ed egregi signori,
sosteniamo l'impegno espresso dal Presidente del Parlamento Europeo - e da innumerevoli prestigiose personalita' della cultura, della riflessione morale, dell'impegno civile, delle istituzioni e della solidarieta' - per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista per i diritti umani dei nativi americani dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati attribuiti delitti che non ha commesso.
Ci associamo alla richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America della concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
Grazie per l'attenzione e distinti saluti.
Nome, cognome, recapito, luogo e data".
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Seconda lettera: una lettera ai mezzi d'informazione
Egregio direttore,
mi sembra che i mezzi d'informazione non abbiano dato adeguato risalto a una notizia che invece ha una grande rilevanza non solo morale, ma anche politica ed istituzionale su scala internazionale.
Il Presidente del Parlamento Europeo (l'unica istituzione dell'Unione Europea eletta a suffragio universale, e quindi realmente rappresentativa di tutti i cittadini dell'Unione) ha annunciato pubblicamente il 23 agosto, con una conferenza stampa, con un video e con un tweet, la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di un atto di clemenza che restituisca finalmente la liberta' a Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani e in difesa del mondo vivente, da 45 anni ingiustamente ed assurdamente detenuto per delitti che non ha mai commesso: la sua condanna fu infatti l'esito di un scandaloso processo-farsa fondato su prove e testimonianze false (ed a riconoscere la falsita' delle prove e delle testimonianze sono stati successivamente gli stessi accusatori e gli stessi giudici che lo condannarono).
Nel corso di questi 45 anni la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da innumerevoli personalita' di tutto il mondo, da Nelson Mandela a madre Teresa di Calcutta, a numerosi Premi Nobel.
Ora questa richiesta e' formulata dal Presidente del Parlamento Europeo, l'on. David Sassoli, sostenuto da reiterate risoluzioni del Parlamento Europeo (risalenti finanche al 1994 ed al 1999) e da innumerevoli prestigiose personalita' delle istituzioni, della cultura, della vita religiosa, morale, civile (come ad esempio Laura Boella, don Luigi Ciotti, Nando Dalla Chiesa, Raniero La Valle, Moni Ovadia, Sara Michieletto, Luisa Morgantini, Riccardo Orioles, Daniela Padoan, Bianca Pitzorno, Annamaria Rivera, padre Alex Zanotelli) e da molti sindaci di importanti citta' (tra cui quelli di Aosta, Bologna, Carrara, Gorizia, Livorno, Palermo, Pesaro, Reggio Calabria, Verbania).
Nel suo tweet del 23 agosto scorso il Presidente Sassoli ha scritto, in italiano e in inglese:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Non vi e' dubbio che a una voce istituzionale cosi' autorevole, a una richiesta cosi' ragionevole e cosi' precisamente argomentata, il Presidente degli Stati Uniti d'America dovra' prestare la debita attenzione e dare una persuasa risposta. Nelle relazioni tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti d'America il tema del rispetto dei diritti umani e' e deve essere cruciale; come ha giustamente scritto il Presidente Sassoli: "Human rights must be defended always, everywhere", ovvero: "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
Le sarei quindi grato, egregio direttore, se di questo fatto volesse dare notizia ai suoi lettori, pubblicando questa lettera o dando incarico ad un suo redattore di scrivere su questo argomento.
Che i mezzi d'informazione documentino e coscientizzino l'opinione pubblica internazionale su questa vicenda puo' contribuire alla sua felice risoluzione, ed e' per questo che sono a pregarla della sua attenzione e dell'impegno della sua testata.
Con i migliori auguri di buon lavoro,
Firma, luogo, data, recapito del mittente
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Terza lettera: una lettera da diffondere agli interlocutori che riterrete possano essere interessati a conoscere e sostenere l'iniziativa per la liberazione di Leonard Peltier
L'Europa chiede all'America la liberazione di Leonard Peltier.
Il Presidente del Parlamento Europeo, on. David Sassoli, il 23 agosto 2021 ha annunciato pubblicamente con un video e con un tweet la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America della grazia per Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa della Madre Terra, dal 1977 ingiustamente detenuto dopo un processo-farsa in cui gli sono stati falsamente attribuiti delitti che non ha mai commesso.
Il tweet diffuso dall'on. Sassoli in italiano e in inglese recita:
"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.
Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".
"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.
I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".
Il Parlamento Europeo e' l'unica istituzione eletta a suffragio universale che rappresenta tutti i cittadini dell'Unione Europea.
L'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo, che fa seguito a un esplicito impegno gia' espresso nel 1994 e di nuovo nel 1999 dal Parlamento Europeo, raccoglie e prosegue l'impegno per la liberazione di Leonard Peltier promosso molti anni fa da Nelson Mandela e da numerose altre illustri personalita' che hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti umani e al bene com! une dell'umanita'.
A sostegno dell'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo gia' innumerevoli prestigiose personalita' della cultura, della vita civile e delle istituzioni democratiche italiane ed europee hanno unito la loro voce.
E' l'Europa della democrazia e dei diritti umani che con il Presidente del Parlamento Europeo chiede al Presidente degli Stati Uniti d'America la liberazione di un uomo innocente, di un simbolo della dignita' umana, di una persona troppo a lungo ingiustamente perseguitata per il suo impegno in difesa dell'umanita' e della Madre Terra.
Che l'America ascolti l'Europa.
Che il Presidente degli Stati Uniti d'America ascolti l'appello del Presidente del Parlamento Europeo e conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.
A chi legge queste righe chiediamo:
di esprimere sostegno all'iniziativa del Presidente del Parlamento Europeo;
di far sentire il nostro sostegno a Leonard Peltier ed alle sorelle e ai fratelli che in America e ovunque nel mondo lottano per la sua liberazione;
di far sapere alla Casa Bianca e al Congresso degli Stati Uniti d'America che l'Europa, attraverso chi ne presiede l'istituzione democratica piu' rappresentativa ed autorevole, chiede un atto di clemenza, un atto di umanita', che e' altresi' un atto di verita' e di giustizia;
di far circolare questo appello ovunque possibile e di promuovere ulteriori adesioni.
Dopo 45 anni di ingiusta ed assurda detenzione sia liberato Leonard Peltier.
Per esprimere apprezzamente e sostegno al Presidente del Parlamento Europeo si puo' inviare una email a: president at ep.europa.eu
Per esprimere solidarieta' al Comitato internazionale di difesa di Leonard Peltier si puo' inviare una email a: contact at whoisleonardpeltier.info
Per scrivere direttamente a Leonard Peltier inviare una lettera o una cartolina all'indirizzo segnalato nella home page del sito https://www.whoisleonardpeltier.info/
Per scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America, alla Vicepresidente, al Governo, cosi' come al Congresso, digitare l'indirizzo dei siti della Casa Bianca (www.whitehouse.org), del Senato e della Camera dei Rappresentanti (www.congress.gov) e poi utilizzare gli specifici "form" li' presenti per inviare messaggi.
Per tenerci informati, se lo ritenete opportuno, potete inviare una email a: centropacevt at gmail.com
Sorelle e fratelli, amiche ed amici, compagne e compagni di lotta nonviolenta per il bene comune dell'umanita', ancora uno sforzo.
L'Europa chiede all'America la liberazione di Leonard Peltier.
Con preghiera di ulteriore diffusione, grazie.
Firma, luogo, data, recapito del mittente

2. MAESTRE. ALCUNE POESIE DI WISLAWA SZYMBORSKA
[Riproponiamo ancora una volta alcune poesie di Wislawa Szymborska estratte da Wislawa Szymborska, La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi, Milano 2009, a cura di Pietro Marchesani.
Wislawa Szymborska, poetessa, premio Nobel per la letteratura 1996, e' nata a Bnin, in Polonia, il 2 luglio 1923 ed e' deceduta a Cracovia il primo febbraio 2012; ha studiato lettere e sociologia a Cracovia; dal 1953 al 1981 collaboro' alla rivista "Vita letteraria", nel 1980, sotto lo pseudonimo di Stancykowna, alle riviste "Arka" e "Kultura"; oltre al Nobel ha ricevuto per la sua opera poetica altri importanti riconoscimenti: nel 1954 il Premio per la letteratura Citta' di Cracovia, nel 1963 il Premio del ministero della cultura polacco, nel 1991 il Premio Goethe, nel 1995 il Premio Herder e la Laurea ad honorem dell'Universita' di Poznan "Adam Mickiewicz", nel 1996 il Premio "Pen - Book of the Month Club Translation Prize". Tra le opere di Wislawa Szymborska in edizione italiana: La fiera dei miracoli, Scheiwiller, Milano 1994; Gente sul ponte, Scheiwiller, Milano 1996; La fine e l'inizio, Scheiwiller, Milano 1997; Trittico: tre poesie di Wislawa Szymborska, tre collage di Alina Kaczylska, Scheiwiller, Milano 1997; 25 poesie, Mondadori, Milano 1998; Vista con granello di sabbia, Adelphi, Milano 1998; Taccuino d'Amore, Scheiwiller, Milano 2002; Discorso all'Ufficio oggetti smarriti, Adelphi, Milano 2004; La gioia di scrivere. Tutte le poesie (1945-2009), Adelphi, Milano 2009]
 
Vietnam
 
Donna, come ti chiami? - Non lo so.
Quando sei nata, da dove vieni? - Non lo so.
Perche' ti sei scavata una tana sottoterra? - Non lo so.
Da quando ti nascondi qui? - Non lo so.
Perche' mi hai morso la mano? - Non lo so.
Sai che non ti faremo del male? - Non lo so.
Da che parte stai? - Non lo so.
Ora c'e' la guerra, devi scegliere. - Non lo so.
Il tuo villaggio esiste ancora? - Non lo so.
Questi sono i tuoi figli? - Si'.
 
*
 
Discorso all'Ufficio oggetti smarriti
 
Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord,
e anche molti dei per via dall'Est all'Ovest.
Mi si e' spenta per sempre qualche stella, svanita.
Mi e' sprofondata nel mare un'isola, e un'altra.
Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli,
chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio.
Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva
e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza.
Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe,
me ne uscivo di senno piu' e piu' volte.
Da tempo ho chiuso su tutto cio' il mio terzo occhio,
ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde.
 
Perduto, smarrito, ai quattro venti se n'e' volato.
Mi stupisco io stessa del poco di me che e' restato:
una persona singola per ora di genere umano,
che ha perso solo ieri l'ombrello sul treno.
 
*
 
Sulla morte senza esagerare
 
Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessiture, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
 
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
 
Non sa fare neppure cio'
che attiene al suo mestiere:
ne' scavare una fossa,
ne' mettere insieme una bara,
ne' rassettare il disordine che lascia.
 
Occupata a uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo ne' abilita'.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
 
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
 
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Piu' d'un bruco
la batte in velocita'.
 
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo ingrato lavoro.
 
La cattiva volonta' non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
e', almeno finora, insufficiente.
 
I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
 
Chi ne afferma l'onnipotenza,
e' lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non e'.
 
Non c'e' vita
che almeno per un attimo
non sia stata immortale.
 
La morte
e' sempre in ritardo di quell'attimo.
 
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno puo' sottrarre
il tempo raggiunto.
 
*
 
La fine e l'inizio
 
Dopo ogni guerra
c'e' chi deve ripulire.
In fondo un po' d'ordine
da solo non si fa.
 
C'e' chi deve spingere le macerie
ai bordi delle strade
per far passare
i carri pieni di cadaveri.
 
C'e' chi deve sprofondare
nella melma e nella cenere,
tra le molle dei divani letto,
le schegge di vetro
e gli stracci insanguinati.
 
C'e' chi deve trascinare una trave
per puntellare il muro,
c'e' chi deve mettere i vetri alla finestra
e montare la porta sui cardini.
 
Non e' fotogenico,
e ci vogliono anni.
Tutte le telecamere sono gia' partite
per un'altra guerra.
 
Bisogna ricostruire i ponti
e anche le stazioni.
Le maniche saranno a brandelli
a forza di rimboccarle.
 
C'e' chi, con la scopa in mano,
ricorda ancora com'era.
C'e' chi ascolta
annuendo con la testa non mozzata.
Ma presto li' si aggireranno altri
che troveranno il tutto
un po' noioso.
 
C'e' chi talvolta
dissotterrera' da sotto un cespuglio
argomenti corrosi dalla ruggine
e li trasportera' sul mucchio dei rifiuti.
 
Chi sapeva
di che si trattava,
deve far posto a quelli
che ne sanno poco.
E meno di poco.
E infine assolutamente nulla.
 
Sull'erba che ha ricoperto
le cause e gli effetti,
c'e' chi deve starsene disteso
con una spiga tra i denti,
perso a fissare le nuvole.
 
*
 
L'odio
 
Guardate com'e' sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l'odio.
Con quanta facilita' supera gli ostacoli.
Come gli e' facile avventarsi, agguantare.
 
Non e' come gli altri sentimenti.
Insieme piu' vecchio e piu' giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta, il suo non e' mai un sonno eterno.
L'insonnia non lo indebolisce, ma lo rafforza.
 
Religione o non religione -
purche' ci si inginocchi per il via.
Patria o no -
purche' si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene all'inizio.
Poi corre tutto solo.
L'odio. L'odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.
 
Oh, quegli altri sentimenti -
malaticci e fiacchi.
Da quando la fratellanza
puo' contare sulle folle?
La compassione e' mai
giunta prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina, che sa il fatto suo.
 
Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?
 
Diciamoci la verita':
sa creare bellezza.
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera.
Magnifiche le nubi degli scoppi nell'alba rosata.
Innegabile e' il pathos delle rovine
e l'umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.
 
E' un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio,
tra sangue rosso e neve bianca.
E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata.
 
In ogni istante e' pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare, aspettera'.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro
- lui solo.
 
*
 
La veglia
 
La veglia non svanisce
come svaniscono i sogni.
Nessun brusio, nessun campanello
la scaccia,
nessun grido ne' fracasso
puo' strapparci da essa.
 
Torbide e ambigue
sono le immagini nei sogni,
il che puo' spiegarsi
in molti modi.
La veglia significa la veglia
ed e' un enigma maggiore.
 
Per i sogni ci sono chiavi.
La veglia si apre da sola
e non si lascia sbarrare.
Da essa si spargono
diplomi e stelle,
cadono giu' farfalle
e anime di vecchi ferri da stiro,
berretti senza teste
e cocci di nuvole.
Ne viene fuori un rebus
irrisolvibile.
 
Senza di noi non ci sarebbero sogni.
Quello senza cui non ci sarebbe veglia
e' ancora sconosciuto,
ma il prodotto della sua insonnia
si comunica a chiunque
si risvegli.
 
Non i sogni sono folli,
folle e' la veglia,
non fosse che per l'ostinazione
con cui si aggrappa
al corso degli eventi.
 
Nei sogni vive ancora
chi ci e' morto da poco,
vi gode perfino di buona salute
e ritrovata giovinezza.
La veglia depone davanti a noi
il suo corpo senza vita.
La veglia non arretra d'un passo.
 
La fugacita' dei sogni fa si'
che la memoria se li scrolli di dosso facilmente.
La veglia non deve temere l'oblio.
E' un osso duro.
Ci sta sul groppone,
ci pesa sul cuore,
sbarra il passo.
 
Non le si puo' sfuggire,
perche' ci accompagna in ogni fuga.
E non c'e' stazione
lungo il nostro viaggio
dove non ci aspetti.
 
*
 
Le tre parole piu' strane
 
Quando pronuncio la parola Futuro,
la prima sillaba gia' va nel passato.
 
Quando pronuncio la parola Silenzio,
lo distruggo.
 
Quando pronuncio la parola Niente,
creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.
 
*
 
Contributo alla statistica
 
Su cento persone:
 
che ne sanno sempre piu' degli altri
- cinquantadue;
 
insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;
 
pronti ad aiutare,
purche' la cosa non duri molto
- ben quarantanove;
 
buoni sempre,
perche' non sanno fare altrimenti
- quattro, be', forse cinque;
 
propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;
 
viventi con la continua paura
di qualcuno o qualcosa
- settantasette;
 
dotati per la felicita'
- al massimo poco piu' di venti;
 
innocui singolarmente,
che imbarbariscono nella folla
- di sicuro piu' della meta';
 
crudeli,
se costretti dalle circostanze
- e' meglio non saperlo
neppure approssimativamente;
 
quelli col senno di poi
- non molti di piu'
di quelli col senno di prima;
 
che dalla vita prendono solo cose
- quaranta,
anche se vorrei sbagliarmi;
 
ripiegati, dolenti
e senza torcia nel buio
- ottantatre'
prima o poi;
 
degni di compassione
- novantanove;
 
mortali
- cento su cento.
Numero al momento invariato.
 
*
 
Fotografia dell'11 settembre
 
Sono saltati giu' dai piani in fiamme -
uno, due, ancora qualcuno
sopra, sotto.
 
La fotografia li ha fissati vivi,
e ora li conserva
sopra la terra verso la terra.
 
Ognuno e' ancora un tutto
con il proprio viso
e il sangue ben nascosto.
 
C'e' abbastanza tempo
perche' si scompiglino i capelli
e dalle tasche cadano
gli spiccioli, le chiavi.
 
Restano ancora nella sfera dell'aria,
nell'ambito di luoghi
che si sono appena aperti.
 
Solo due cose posso fare per loro -
descrivere quel volo
e non aggiungere l'ultima frase.
 
*
 
Tutto
 
Tutto -
una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta fra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece e' soltanto
un brandello di bufera.
 
*
 
Esempio
 
Una bufera
di notte ha strappato tutte le foglie dell'albero
tranne una fogliolina,
lasciata
a dondolarsi in un a solo sul ramo nudo.
 
Con questo esempio
la Violenza dimostra
che certo -
a volte le piace scherzare un po'.
 
*
 
Vermeer
 
Finche' quella donna del Rijksmuseum
nel silenzio dipinto e in raccoglimento
giorno dopo giorno versa
il latte dalla brocca nella scodella,
il Mondo non merita
la fine del mondo.

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a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Supplemento a "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXII)
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Numero 240 del 21 ottobre 2021
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