[Nonviolenza] Il Senato autorizzi la magistratura a processare chi ha promosso, organizzato ed imposto la violenza razzista e commesso crimini contro l'umanita'



IL SENATO AUTORIZZI LA MAGISTRATURA A PROCESSARE CHI HA PROMOSSO, ORGANIZZATO ED IMPOSTO LA VIOLENZA RAZZISTA E COMMESSO CRIMINI CONTRO L'UMANITA'

Oggi il Senato dovra' decidere se consentire alla magistratura di procedere nei confronti dell'allora ministro Salvini per i reati di sequestro di persona plurimo aggravato e rifiuto di atti d'ufficio in relazione al tentativo di impedire lo sbarco a terra (e quindi il compimento dell'azione di soccorso) dei naufraghi salvati da una nave di volontari nel Mediterraneo.
Come e' noto non e' stata l'unica iniziativa dell'allora ministro Salvini contro i naufraghi e contro chi salvava le loro vite.
Nei famigerati "decreti sicurezza della razza" si e' giunti al feroce criminale delirio di colpire selvaggiamente chi salva vite umane in mare.
E l'intera azione di governo dell'allora ministro Salvini nel 2018-2019 si e' caratterizzata per la violenza razzista e il disprezzo della vita, della dignita' e dei diritti di esseri umani innocenti in gravissimo pericolo e assolutamente bisognosi di aiuto.
Se il Senato oggi vorra' rispettare le buone leggi ed i buoni costumi, se vorra' essere fedele alla Costituzione repubblicana e all'umanita', se sapra' affermare che la legge e' la difesa del debole dall'abuso del forte, se riconoscera' che il razzismo e' un crimine contro l'umanita', se confermera' che salvare le vite e' il primo dovere, allora non vi e' dubbio che concedera' l'autorizzazione a procedere affinche' la magistratura processi l'allora ministro.
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Vero e' anche che l'allora ministro Salvini non fu solo nell'imporre e attuare una scellerata antipolitica razzista nel 2018-2019; non fu solo nella commissione di flagranti crimini contro l'umanita'; non fu solo nella sistematica violazione della Costituzione della Repubblica italiana, del diritto internazionale, dei diritti umani afferenti a tutti gli esseri umani.
Insieme all'allora ministro Savini nella commissione di questi infami delitti ci fu l'intero governo e l'intera maggioranza parlamentare che quel governo razzista e golpista sosteneva.
Governo razzista e golpista in cui era presidente del consiglio dei ministri la medesima persona che lo e' anche oggi; in cui erano ministri persone che sono ministri ancora oggi; e uno dei due partiti che sosteneva quel governo razzista, barbaro e obbrobrioso, sostiene ed esprime in larga misura anche l'esecutivo attuale, e dispone tuttora di preponderanti gruppi parlamentari in grado di condizionare pesantemente l'azione dell'organo legislativo del nostro ordinamento giuridico.
Cosicche' non solo occorre che l'allora ministro Salvini sia processato, ma che anche i suoi complici rispondano delle nefandezze loro.
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Lo ripetiamo una volta ancora: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Lo ripetiamo una volta ancora: salvare le vite e' il primo dovere.
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Ed una volta ancora ripetiamo quattro cose che occorre fare al piu' presto per farla finita nel nostro paese col razzismo, la schiavitu', l'apartheid, i campi di concentramento e le deportazioni, la complicita' dello stato italiano con le stragi degli innocenti, la complicita' dello stato italiano con i lager libici e con le mafie schiaviste (fino all'orrore di finanziare la cosiddetta Guardia costiera libica che assassina gli innocenti che fuggono dai lager). Quattro semplici e indispensabili cose occorre fare subito:
1. riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e' l'unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani;
2. abolire la schiavitu' e l'apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto": un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia;
3. abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani;
4. formare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
L'Italia torni alla legalita' che salva le vite.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 30 luglio 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it