[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 448



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 448 del 10 maggio 2020

In questo numero:
1. Silvia Romano e' libera
2. Little Richard
3. Per ricondurre il trasporto aereo a servizio di pubblica utilita'. Una lettera (e quattro postille) del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
4. Cessino la schiavitu', la segregazione e la persecuzione razzista in Italia
5. Una lettera da inviare al governo
6. Una lettera da inviare ai Comuni
7. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
8. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
9. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
10. Sosteniamo il Movimento Nonviolento

1. BUONE NUOVE. SILVIA ROMANO E' LIBERA

Finalmente Silvia Romano e' libera.

2. LUTTI. LITTLE RICHARD

E' deceduto Little Richard, musicista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

3. REPETITA IUVANT. PER RICONDURRE IL TRASPORTO AEREO A SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITA'. UNA LETTERA (E QUATTRO POSTILLE) DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI" DI VITERBO

Il nocciolo della questione
Il trasporto aereo non e' una questione tecnica che riguarda i tecnici.
E' una questione politica che riguarda l'umanita'.
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Un'evidente verita'
Occorre impegnarsi per l'immediata drastica riduzione del trasporto aereo non solo per le ovvie ragioni scientifiche, che confermano ad abundantiam l'evidente verita' che il trasporto aereo nuoce gravemente all'ambiente, alla salute delle persone e alla sicurezza delle comunita', ma anche per le seguenti ulteriori ragioni.
Cosi' come attualmente e' gestito il trasporto aereo e' incompatibile con la dignita' umana e con la democrazia. Se tutti gli esseri umani fruissero del trasporto aereo nei modi e nella misura delle classi dominanti e dei paesi ricchi il cielo sarebbe oscurato, l'atmosfera irrespirabile. Hic et nunc il trasporto aereo e' costitutivamente legato alla societa' della diseguaglianza in cui il privilegio dei pochi e' pagato dalla sofferenza dei molti.
Gli esseri umani, come ogni altra forma di vita, come la biosfera nel suo insieme, hanno dei limiti determinati dal loro statuto biologico. L'ideologia dell'onnipotenza e' una droga potente che come tutte le droghe altera la percezione della realta' e finisce col distruggere chi ne abusa. Cosi' come e' necessario e urgente rispettare i limiti della biosfera, e' parimenti necessario e urgente rispettare i limiti fisici e psichici delle persone, e quindi recedere da consumi e stili di vita insostenibili e distruttivi. Il mero fatto che delle cose siano disponibili, non implica che si debba necessariamente farne uso.
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Volare fa male alla salute. Sette tesi
1. Volare fa male alla salute
E innanzitutto alla salute di chi non vola.
Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.
Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.
Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.
E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.
Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?
2. Volare fa male all'ambiente
Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.
Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.
Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.
3. Volare e' antieconomico
Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.
Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.
Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.
4. Volare e' pericoloso
Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.
Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.
Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.
5. Volare e' alienante
Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.
Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.
Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.
6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie
Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.
Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.
Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.
Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.
Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.
7. Della virtu' del limite
Il volo lasciamolo agli uccelli.
Il cielo lasciamolo alle stelle.
Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.
E' l'unica Terra che abbiamo.
Vi e' una sola umanita'.
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Contro il mito della velocita', la scelta della lentezza
La velocita' e' l'arma e la bandiera dei poteri economici globalizzati (e dei loro spietati apparati burocratici, politici, ideologici, militari) che stanno irreversibilmente devastando la biosfera, schiavizzando gran parte dell'umanita' e provocando la catastrofe della civilta'.
Solo opponendosi alla velocita' (alla sua ideologia e alla sua tecnologia; alla sua prassi e alla sua idolatria; al suo sistema di potere e alla sua scala di valori), si puo' difendere l'umanita' e la biosfera.
Poiche' costitutivi della vita e della civilta' umana sono il limite, la lentezza, il consistere, il ricordare, il tramandare, il prendersi cura, la fedelta'.
Solo fermandosi si conosce, solo restando si ama.
La corsa e' sempre la corsa verso la morte.
Chi vuole lottare per la liberazione dell'umanita', per la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per preservare la biosfera, deve necessariamente fare la scelta nonviolenta della virtu' della lentezza.
Devi fermarti ad ascoltare. Devi rallentare il passo. Devi attendere e non forzare i movimenti. Lunga e' l'attesa e quell'attesa e' la vita che scorre. Se sai fermarti ascolti. Se sai ascoltare ti fermi. Li', in quel silenzio e in quel guatarsi, in quell'immobilita' che trema e palpita, li' si da' umano un incontro ancora, e li' il mondo, il mobile mondo delle cose fluttuanti, si manifesta in un'epifania struggente e luminosa.
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Quid agendum
Una politica del trasporto aereo ragionevole e democratica dovrebbe:
a) proibire l'uso degli aeromobili (cosi' come di ogni altro strumento) per uccidere;
b) proibire l'uso del trasporto aereo a fini di divertimento;
c) limitare l'uso del trasporto aereo di merci e persone secondo criteri di effettiva necessita', pubblica utilita' e non sostituibilita';
d) consentire il trasporto aereo per fini di pubblica utilita', ed in particolare per soccorrere popolazioni e persone in pericolo, salvare vite umane, impedire o contrastare catastrofi, difendere la natura, i beni culturali, le infrastrutture civili.
Valgono per il trasporto aereo gli stessi criteri che valgono per ogni umana attivita'. Anche l'ambito del trasporto aereo e' sussunto ai valori morali, ai civili principi e alle norme giuridiche della Dichiarazione universale dei diritti umani e della Costituzione della Repubblica italiana.
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Postilla prima: Occorre studiare
Non si conduce un'azione efficace in difesa del bene comune se non si studia. Non solo del cuore ma anche dell'intelligenza delle persone abbiamo bisogno. Tutti gli esseri umani hanno la capacita' di capire: sia questo il loro primo impegno. E quindi studiare devono tutti: finche' si delega la conoscenza agli specialisti l'umanita' e sconfitta.
Ma quando diciamo a chi vuole impegnarsi per ricondurre il trasporto aereo a servizio di pubblica utilita' che deve innanzitutto studiare non intendiamo solo e tanto le leggi, i testi tecnici ed amministrativi, i lavori scientifici, la manualistica; intendiamo anche e innanzitutto le letture formative, intendiamo i classici, i libri nutrienti come il pane, i libri che ti aiutano a pensare i tuoi stessi pensieri.
Ci sono alcuni libri che occorre aver letto; se non si riesce a farlo personalmente, ebbene, allora il comitato, il movimento, l'associazione, l'istituzione, il gruppo di persone amiche impegnato nell'iniziativa per il bene comune promuova degli incontri di lettura e riflessione con persone che quei temi e quei testi possano illustrare in dialogo con tutte le persone partecipi; poi viene piu' facilmente il desiderio di leggere personalmente quei libri.
Diciamone ventiquattro soltanto:
- Guenther Anders, L'uomo e' antiquato;
- Hannah Arendt, Vita activa;
- Gregory Bateson, Verso un'ecologia della mente;
- Lester Brown, Il ventinovesimo giorno;
- Barry Commoner, Chiudere il cerchio;
- Laura Conti, Che cos'e' l'ecologia;
- Francesco Gesualdi, Guida al consumo critico;
- Carol Gilligan, Con voce di donna;
- Jean Giono, L'uomo che piantava gli alberi;
- Bianca Guidetti Serra, Bianca la rossa;
- Ivan Illich, La convivalita';
- Hans Jonas, Il principio responsabilita';
- Martha C. Nussbaum, La fragilita' del bene;
- Franca Ongaro Basaglia, Salute/malattia;
- Dario Paccino, L'imbroglio ecologico;
- Giuliano Pontara, Etica e generazioni future;
- Carla Ravaioli, Il pianeta degli economisti;
- Adrienne Rich, Nato di donna;
- Stefano Rodota', La vita e le regole;
- Vandana Shiva, Il bene comune della Terra;
- Enzo Tiezzi, Tempi storici, tempi biologici;
- Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte;
- Simone Weil, Quaderni;
- Virginia Woolf, Le tre ghinee.
Per chi non ha mai letto un libro (nessuna vergogna, non ha mai letto un libro per intero la meta' degli studenti delle ultime classi delle scuole superiori) segnaliamo un testo che puo' suggerire molte altre utili letture: Umberto Galimberti, Psiche e techne.
Per chi volesse ragionarci sopra c'e' un breve scritto di Italo Calvino, "Perche' leggere i classici", nel volume dello stesso autore dalla stesso titolo.
Chi scrive queste righe ha proposto in altre circostanze dei percorsi di lettura che potrebbero tornare utili. Sono disponibili anche nella rete telematica, e s'intitolano "Venti letture per una cultura della pace" e "Cento letture per un accostamento alla pace".
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Postilla seconda: Alcune questioni di metodo
Non si difende il bene comune con atteggiamenti arroganti: occorre saper ascoltare le persone, saper comunicare onestamente, e saper cooperare.
Un movimento di lotta per il bene comune deve saper informare, coscientizzare ed unire le persone e realizzare un rapporto adeguato tra movimento ed istituzioni.
Deve saper ascoltare chi la pensa diversamente; deve rispettare i suoi oppositori, prendere sul serio le loro argomentazioni e discuterle correttamente.
Deve saper prendere le sue decisioni col metodo del consenso, facendo solo quello su cui vi e' il convinto accordo di tutte le persone partecipanti; il metodo del consenso e' una tecnica deliberativa nonviolenta sperimentata in molte lotte, a nostro parere la sua efficacia e' immensa.
Deve saper lavorare possibilmente per gruppi di affinita' (per evitare le dinamiche autoritarie e di delega, che possono alimentare sentimenti e atteggiamenti di sfiducia, di sospetto, di delusione, letali per un movimento di lotta che deve avere il "passo da montagna" di un impegno di lungo periodo); la modalita' nonviolenta dei gruppi di affinita' e' una metodologia organizzativa e una tecnica operativa nonviolenta sperimentata in molte lotte, a nostro parere di straordinaria efficacia.
Deve porsi alla scuola del femminismo, che e' il movimento di solidarieta' e di liberazione, l'esperienza storica nonviolenta, che piu' e meglio ha saputo rendere coerenti mezzi e fini ed agire nel vivo del conflitto una pratica di cura, di accoglienza, di riconoscimento che comprende, educa e umanizza.
Per chi volesse approfondire i temi del comunicare una lettura fondamentale e' il libro di AA. VV., Pragmatica della comunicazione umana.
Nella rete telematica sono disponibili vari materiali sulla comunicazione che abbiamo elaborato e utilizzato in occasione di incontri di formazione dei partecipanti a campagne nonviolente per il bene comune: segnaliamo in particolare le seguenti schede: "Come si parla in pubblico senza farsi del male", "Come scrivere un comunicato-stampa che abbia qualche possibilita' di essere letto", "Una questione di democrazia, ovvero di giustizia e liberta'".
Per chi volesse saperne di piu' sulle tecniche deliberative ed operative nonviolente assai utili sono Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza; Alberto L'Abate, Addestramento alla nonviolenza; Gene Sharp, Politica dell'azione nonviolenta; e naturalmente Mohandas Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza; l'ottima introduzione di Giuliano Pontara alla classica antologia gandhiana da lui curata che abbiamo appena citato e' stata successivamente ripubblicata ampliata in Giuliano Pontara, L'antibarbarie. Nella rete telematica e' disponibile il manuale a cura di Maria G. Di Rienzo, "Manuale per l'azione diretta nonviolenta"; ed anche - a cura di chi scrive queste righe - alcuni brevi testi di sintesi: "Contro la guerra la nonviolenza", e "Da Orte una proposta nonviolenta. Quasi un minimo vademecum". Sempre nella rete telematica sono disponibili ampi estratti dall'opuscolo "Guida pratica all'azione diretta nonviolenta delle mongolfiere per la pace con cui  boccare i decolli dei bombardieri".
Quando occorre lottare in difesa del bene comune, due condizioni sono infatti preliminari: la scelta di cercare e rispettare la verita', e quindi la consapevolezza di essere fallibili; e la scelta della nonviolenza, e quindi la consapevolezza che chi usa la violenza non difende il bene comune.
Occorre saper valorizzare le buone leggi: in primis le leggi per la tutela della salute; le leggi per la tutela dell'ambiente; le leggi sui diritti sociali e la partecipazione democratica; le leggi sull'accesso e sulla partecipazione al - e sulla trasparenza del - procedimento amministrativo.
Occorre saper interloquire con le istituzioni: con i Sindaci e i Comuni, con le Regioni, con le Asl, con le Agenzie regionali di protezione dell'ambiente, con il Parlamento e i Ministeri.
Occorre saper rivolgersi, nelle forme adeguate e quando ve ne siano le condizioni e la necessita', alla magistratura (amministrativa, civile e penale).
Occorre saper costruire alleanze e sostegni: la popolazione locale, ma anche l'opinione pubblica a livello nazionale ed internazionale, coinvolgendo autorita' morali, intellettuali ed artisti, scienziati ed esperti, rappresentanti istituzionali, movimenti affini ed altre esperienze analoghe, sindacati dei lavoratori, partiti democratici, associazioni.
Occorre sapere che non fare una cosa dannosa e' gia' una cosa buona; rispetto a un male gia' il semplice non commetterlo - ovvero impedirlo - e' un bene; e nelle situazioni incerte tener conto del principio di precauzione.
Nelle mobilitazioni per il bene comune vincono la lealta' e la tenacia: non ci sono scorciatoie, i trucchi non funzionano, chi ha fretta di vedere i risultati o s'illude che si diano decisioni definitive perde sempre.
Nelle lotte nonviolente per il bene comune non vale mai il rozzo e pericolosissimo criterio "chi non e' con noi, e' contro di noi"; vale invece il criterio "chi non e' contro di noi, e' o puo' essere con noi", ed anche "chi e' oggi contro di noi, puo' essere con noi domani": la chiave della lotta nonviolenta e' la capacita' di comunicare, di rispettare sempre l'altrui umanita', di includere tutte le persone nella valutazione morale del bene da perseguire. La nonviolenza e' insieme conflitto e cooperazione, coerenza tra i mezzi e i fini, condivisione e umanizzazione. Una lotta per il bene comune o e' nonviolenta o non e'.
Occorre saper tenere insieme la concretezza della situazione locale con le sue peculiarita' e la dimensione globale dei problemi. Non dimenticare che la logica egoistica e' sempre perdente; e non dimenticare che il bene realizzato in un luogo si riverbera su tutti gli altri luoghi.
Occorre sapere che tutto si tiene: nessuna lotta per il bene comune e' inutile, l'azione buona che fai tu qui ed ora sostiene tutte le altre azioni buone che degli esseri umani stanno facendo in ogni parte del mondo. Etica della convinzione ed etica della responsabilita' si compongono nella pratica concreta.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
Segnaliamo infine che nella rete telematica e' disponibile un brevissimo testo di Vandana Shiva, "Principi costitutivi di una democrazia della comunita' terrena", che puo' essere un utile avvio alla riflessione che qui ci interessa.
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Postilla terza: Per una mobilita' - e una societa' - equa, solidale, sostenibile. Alcune letture utili
Ovviamente la questione del trasporto aereo e' anche parte della piu' generale questione del trasporto e della mobilita', cosi' come della pianificazione territoriale, cosi' come del nesso ecologia-economia-diritti sociali, cosi' come del rapporto tra scienza, tecnologia e democrazia. Sara' quindi opportuno conoscere anche alcune riflessioni su queste piu' complessive tematiche. La letteratura e' ovviamente sterminata; qui ci limitiamo a segnalare venticinque testi.
- AA. VV., L'ape e l'architetto;
- Ernesto Balducci, La terra del tramonto;
- Lelio Basso, Socialismo e rivoluzione;
- Zygmunt Bauman, Modernita' liquida;
- Simone de Beauvoir, Il secondo sesso;
- Murray Bookchin, L'ecologia della liberta';
- Marcello Cini, Un paradiso perduto;
- Alessandro Dal Lago, Non-persone;
- Guy Debord, La societa' dello spettacolo;
- Danilo Dolci, Esperienze e riflessioni;
- Ivan Illich, Elogio della bicicletta;
- Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Appuntamenti di fine secolo;
- Luce Irigaray, Speculum;
- Robert Jungk, Gli apprendisti stregoni;
- Serge Latouche, La megamacchina;
- Alexander Langer, Il viaggiatore leggero;
- Giulio A. Maccacaro, Per una medicina da rinnovare;
- Donella e Dennis Meadows, Jorgen Randers, I nuovi limiti dello sviluppo;
- Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo;
- Jose' Ramos Regidor, Natura e giustizia;
- Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione;
- Francesco Tonucci, La citta' dei bambini;
- Guido Viale, Vita e morte dell'automobile;
- Colin Ward, Dopo l'automobile;
- Wuppertal Institut, Futuro sostenibile.
Ma fondamentale per chi vuole impegnarsi per ricondurre il trasporto aereo a servizio di pubblica utilita' sono anche la riflessione contro la guerra, quella contro il razzismo, quella contro il maschilismo.
Un'utile antologia per un avvio alla conoscenza del pensiero pacifista e' quella a cura di Ernesto Balducci e Lodovico Grassi, La pace. Realismo di un'utopia.
Per un'introduzione allo studio del razzismo (e all'impegno antirazzista) cfr. almeno Albert Memmi, Il razzismo; Renate Siebert, Il razzismo; Pierre-Andre' Taguieff, Il razzismo; Michel Wieviorka, Il razzismo. Ma e' indispensabile aver letto Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; Elias Canetti, Massa e potere; Primo Levi, I sommersi e i salvati.
Un'utile antologia per un avvio alla conoscenza del pensiero femminista e' quella a cura di Adriana Cavarero e Franco Restaino, Le filosofie femministe. Ma cfr. almeno anche Pieranna Garavaso e Nicla Vassallo, Filosofia delle donne; Wanda Tommasi, I filosofi e le donne; Chiara Zamboni, La filosofia donna. E specificamente su femminismo e nonviolenza: Monica Lanfranco e Maria G. Di Rienzo, Donne disarmanti; Giovanna Providenti, La nonviolenza delle donne. Pressoche' tutti i libri di Vandana Shiva (l'illustre scienziata indiana ecologista, femminista, pacifista, anticolonialista e antirazzista) sono di grande utilita'. Sulla decisivita' dell'impegno contro il maschilismo affinche' qualsiasi altra lotta per il bene comune possa vincere (la violenza maschile essendo infatti la prima radice e il primo paradigma di tutte le altre violenza), cfr. nella rete telematica i materiali recentemente riproposti negli "Archivi della nonviolenza in cammino" n. 275. Sempre nella rete telematica due utilissimi siti sono quello della Libreria delle donne di Milano (www.libreriadelledonne.it) e quello della Libera universita' delle donne (www.universitadelledonne.it).
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Postilla quarta. Alcune esperienze specifiche
Molte sono le iniziative in corso per ricondurre il trasporto aereo a servizio di pubblica utilita'; quasi in ogni citta' in cui e' collocato un sedime aeroportuale e nel relativo circondario esistono comitati che s'impegnano per la riduzione del trasporto aereo e dei danni da esso provocati; ed e' crescente il numero delle associazioni che si occupano di salute, di ambiente, di giustizia sociale, di pace e diritti umani, che si stanno impegnando in questo ambito.
Un documento significativo e' quello che fu approvato all'unanimita' dal Congresso del Movimento Nonviolento nel 2007; lo riportiamo integralmente.
"Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007
Il Congresso del Movimento Nonviolento
- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;
- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;
- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;
esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;
ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:
a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;
b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;
c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;
d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;
e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;
f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;
g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;
h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);
i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;
l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;
m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;
n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera".
Segnaliamo anche che da anni e' attiva una campagna europea che ha promosso varie rilevanti iniziative.
In occasione della "Prima giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo" promossa dall'Associazione italiana medici per l'ambiente - Isde Italia a Firenze il 29 ottobre 2016 si e' costituito un coordinamento dei comitati italiani.
Recentemente le riviste "Terra nuova" e "L'ecologist" hanno promosso una nuova campagna, denominata "Gas in the air", per la riduzione del trasporto aereo.
Ovviamente non tutte le iniziative e non tutte le campagne sono adeguate. Se ci e' concesso dirlo, l'esperienza a nostro avviso piu' rilevante resta quella del movimento che a Viterbo con una lotta di anni riusci' ad impedire la realizzazione di un illecito ed insensato mega-aeroporto per voli low cost nella preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria. Tutti i materiali di quell'esperienza sono stati pubblicati via via nel notiziario telematico "La nonviolenza e' in cammino" (che realizzo' e diffuse anche un supplemento specificamente dedicato all'iniziativa con la testata "Coi piedi per terra", supplemento di cui sono stati pubblicati finora 829 numeri) e sono quindi reperibili nella rete telematica.
Ad Alfio Pannega, che fu tra i protagonisti di quella lotta, e che ci ha lasciato nel 2010, sono dedicate queste righe.

4. REPETITA IUVANT. CESSINO LA SCHIAVITU', LA SEGREGAZIONE E LA PERSECUZIONE RAZZISTA IN ITALIA

La parte razzista del governo mezzo-razzista e mezzo-democratico in carica sembra intenzionata ad opporsi alla sanatoria che restituirebbe alcuni minimi fondamentali diritti a una parte almeno delle persone che in Italia subiscono condizioni di schiavitu' o semi-schiavitu'.
La parte razzista del governo mezzo-razzista e mezzo-democratico in carica sembra intenzionata a perseverare nella persecuzione razzista, nel segregazionismo e nell'apartheid, nelle antinorme hitleriane e nell'omissione di soccorso, nei crimini contro l'umanita' commessi dallo scellerato governo del 2018-2019, nell'ostinata violazione della Costituzione della Repubblica italiana e del diritto internazionale.
E' ripugnante. E' mostruoso. E' abominevole.
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Neppure una tragedia come quella dell'epidemia ha fatto capire a certi messeri che ogni essere umano e' un essere umano, ed in quanto tale ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Neppure una tragedia come quella dell'epidemia ha fatto capire a certi messeri che siamo una sola umana famiglia, in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Neppure una tragedia come quella dell'epidemia ha fatto capire a certi messeri che il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto e' salvare le vite, soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Quale scandalo immenso. Quale infinito orrore. Quale oscena proterva protratta esibizione di glaciale dissolutezza, di dissennata disumanita'.
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Siano immediatamente riconosciuti tutti i diritti sociali, civili, politici, umani a tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese.
Si torni alla legalita' costituzionale, repubblicana, democratica ed antifascista che salva le vite e nessuno abbandona alla violenza, al dolore e alla morte.
Si torni al diritto, si torni alla morale, si torni alla ragione, si torni alla civilta', si torni all'umanita'.
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L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siano quindi allontanati i razzisti dal governo, dal parlamento, da tutti i pubblici uffici.
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Sia adottato immediatamente un provvedimento legislativo che ripristini l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani nel nostro paese.
Sia adottato immediatamente un provvedimento legislativo che abroghi le antinorme hitleriane dei due infami "decreti sicurezza della razza".
Sia adottato immediatamente un provvedimento legislativo che difenda ed aiuti chi di aiuto ha piu' urgente bisogno.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Cessino la schiavitu', la segregazione e la persecuzione razzista in Italia.
Ogni essere umano e' un essere umano.

5. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

6. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

7. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

8. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
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E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
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Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

10. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
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Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 448 del 10 maggio 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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