[Nonviolenza] Archivi. 378



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 378 del 2 maggio 2020

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di aprile 2020 (parte seconda)
2. La strage
3. Una rasura in una pergamena dell'alto medioevo ritrovata nell'abbazia di ***
4. Roger Bastide
5. Raymond Boudon
6. Barbara Buchholz
7. Michael Curtiz
8. Chris Hani
9. Richard Hoggart
10. K. S. Karol
11. Judith Malina
12. Fernando Ortiz Fernandez
13. Giuseppe Pitre'
14. Pierre Theilard de Chardin
15. Emiliano Zapata
16. Ricorrendo l'anniversario della scomparsa di Primo Levi
17. Ahmed Ben Bella
18. Gustavo Bontadini
19. Erskine Caldwell
20. Teresa Claramunt
21. Enrica Collotti Pischel
22. Dolores del Rio
23. Cesare Garboli
24. Primo Levi
25. Henri-Irenee Marrou
26. François Maspero
27. Jacques Prevert
28. Dino Provenzal
29. Natalino Sapegno
30. Ljudmil Stojanov
31. Fred Uhlman
32. Federigo Verdinois
33. Kurt Vonnegut
34. Nell'anniversario della "Pacem in Terris"
35. XII sonetti del 2009
36. La perdita
37. Enrico Bertani
38. Amos Calderoni
39. Alfio Caponi
40. Renato Giunti
41. Terzo Lori
42. Pietro Maset
43. Primo Mazzolari
44. Alan Paton
45. Domenico Rivalta
46. Marthe Robert
47. Alma Sabatini
48. Vittorio Subilia
49. Alfonso Vinci
50. Benvenuto Volpato
51. George Wald
52. Arnold Wesker
53. Quattro considerazioni sull'ora presente e sui nostri doveri
54. Ancora una strage nel Mediterraneo
55. Kurt Aland
56. Funmilayo Anikulapo-Kuti
57. Giorgio Bassani
58. Marie Louise Berneri
59. Ernst Cassirer
60. Emma Castelnuovo
61. Elio De Cupis
62. Josep Ester i Borras
63. Milos Forman
64. Eduardo Galeano
65. Stefano Garroni
66. Ambrogio Gianotti
67. Vincenzo Giovanni Giusto
68. Guenter Grass
69. Giuseppe Grigoletto
70. Aasta Hansteen
71. Robert Hertz
72. Hans Koning
73. Ernesto Laclau
74. Giacinto Domenico Lazzarini
75. Savino Albino Pasqualato
76. Abel Paz
77. Mario Piana
78. Pietro Pinna

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2020 (PARTE SECONDA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2020.

2. LA STRAGE

Gia' 18.279 morti per l'epidemia in Italia
e si continua a morire

Io non ho alcun dubbio che la stragrande maggioranza di loro
poteva essere salvata
se i governanti avessero disposto tempestive adeguate misure

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

3. UNA RASURA IN UNA PERGAMENA DELL'ALTO MEDIOEVO RITROVATA NELL'ABBAZIA DI ***

Centinaia di persone ogni giorno nel nostro paese continuano a morire
uccise dall'epidemia
e dall'irresponsabilita' l'insipienza la stoltezza
l'egoismo l'arroganza la cecita'
di chi governa

Del tempo perso tra proclami e menzogne
dell'immane ritardo nel prendere provvedimenti necessari
dell'effettuale indifferenza nei confronti dei piu' impoveriti
del perseverare nella persecuzione razzista
del sadismo dimostrato verso chi non puo' salvarsi da se'
dovranno rispondere un giorno i satrapi asserragliati nel palazzo
come del nostro silenzio ciascuno di noi che ha taciuto

In questo antico e nobile reame di Nusmundia
dove la peste mena strage e questa strage
io dico che e' anche una strage di stato

*

Soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
salvare le vite e' il primo dovere
chi salva una vita salva il mondo intero

Ogni vittima ha il volto di Abele
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
solo la nonviolenza piu' salvare l'umanita' dalla catastrofe

4. ROGER BASTIDE

Antropologo illustre

nella lotta contro il razzismo
nella lotta contro la violenza schiavista e coloniale
un contributo grande la sua opera ha dato

5. RAYMOND BOUDON

Insegnava a riconoscere nella societa'
la viva presenza di veri esseri umani

ogni persona un intero universo
ogni persona un valore infinito

Ha scritto libri che aiutano a smascherare
le menzogne le iniquita' la violenza dei potenti
e quando le hai smascherate
sai di avere il dovere di lottare
affinche' ogni essere umano sia libero ed eguale in diritti
solidale e responsabile
sai di avere il dovere di lottare
per il bene comune dell'umanita'

6. BARBARA BUCHHOLZ

Lieve accennava gesti e i gesti erano musica
rivelava l'incanto del mondo e nel mondo
la gioia di essere un essere umano

Quella magia quella felicita'
ci convoca a voler salvare il mondo
ci convoca a voler salvare tutti
gli esseri umani

7. MICHAEL CURTIZ

Diresse un film chiamato Casablanca
e gia' questo basta
perche' gli sia grata l'umanita' intera

8. CHRIS HANI

Per l'intera sua vita lotto' contro il razzismo
fino al giorno in cui fu assassinato

Vive ancora nel ricordo nella gratitudine dell'umanita'

9. RICHARD HOGGART

E' l'autore di The Uses of Literacy

Dire soltanto del suo contributo ai Cultural Studies
e' dir troppo poco

10. K. S. KAROL

E' stato uno dei testimone piu' vivi e profondi
del Novecento della storia d'Europa delle molte sinistre

degli orrori di tutti i poteri

delle contraddizioni e delle violenze
delle verita' e delle menzogne
della politica delle ideologie delle societa'

e dei sogni e delle speranze
dei ragionamenti e delle lotte incessanti
delle oppresse e degli oppressi

E chi ha letto il suo libro Solik
apprende una volta per sempre
cose che sapere e' necessario

11. JUDITH MALINA

Fondatrice del Living
militante nonviolenta

Con gratitudine la ricorda
ogni persona che non si e' arresa

12. FERNANDO ORTIZ FERNANDEZ

Antropologo ed etnomusicologo
le sue ricerche i suoi studi i suoi libri
convocano ancora e ancora alla lotta
per la liberazione dell'umanita' intera

13. GIUSEPPE PITRE'

Sapeva ascoltare le persone
le cui lingue per secoli i potenti
avevano tagliato

Il sapere delle oppresse e degli oppressi
che il potere aveva strozzato
sapeva cercare riconoscere restituire
salvandolo preservandolo lasciandolo in dono
all'umanita' presente e avvenire

Nella memoria dell'umanita'
le vittime di ogni violenza
risorgono

14. PIERRE THEILARD DE CHARDIN

Fu illustre scienziato e pensatore illustre
chi ha letto le sue opere respira
nell'altitudine nella grandezza
dell'umana comprensione del mondo
della riconoscenza e della gioia per la vita
nella speranza che tutto abbia un senso e un valore
nel dovere morale di agire per il bene comune

15. EMILIANO ZAPATA

Ancora ci chiama alla lotta
per la liberazione dell'umanita'

16. RICORRENDO L'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI PRIMO LEVI

Ricorrendo l'11 aprile l'anniversario della scomparsa di Primo Levi nel 1987, il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo ricorda il grande testimone della dignita' umana.
Nel ricordo di Primo Levi si soccorra, si accolga, si assista ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Primo Levi prosegua la lotta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Nel ricordo di Primo Levi ci si impegni per il bene comune dell'umanita' intera.
Nel ricordo di Primo Levi ci si adoperi per salvare tutte le vite.
Nel ricordo di Primo Levi l'umanita' si riconosca umana.
Solo facendo il bene si puo' sconfiggere il male.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Una minima notizia su Primo Levi
Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'.
Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti, cui si e' aggiunto un terzo volume, Opere complete III, Einaudi, Torino 2018, sempre a cura di Marco Belpoliti, che raccoglie conversazioni, interviste, dichiarazioni, bibliografia e indici.
Tra le opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Anna Bravo, Raccontare per la storia, Einaudi, Torino 2014; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976. Cfr. anche il sito del Centro Internazionale di Studi Primo Levi (www.primolevi.it).
*
Alcuni testi di Primo Levi
(...)

17. AHMED BEN BELLA

L'11 aprile del 2012 moriva Ahmed Ben Bella
militante anticolonialista e antirazzista
per il diritto e la liberazione dei popoli
con gratitudine lo ricordiamo.

18. GUSTAVO BONTADINI

L'11 aprile del 1990 moriva Gustavo Bontadini
filosofo ed educatore
con gratitudine lo ricordiamo.

19. ERSKINE CALDWELL

L'11 aprile del 1987 moriva Erskine caldwell
scrittore i cui libri ci hanno nutrito
con gratitudine lo ricordiamo.

20. TERESA CLARAMUNT

L'11 aprile del 1931 moriva Teresa Claramunt
militante anarchica
con gratitudine la ricordiamo.

21. ENRICA COLLOTTI PISCHEL

L'11 aprile del 2003 moriva Enrica Collotti Pischel
sinologa illustre
militante per la liberazione delle oppresse e degli oppressi
con gratitudine la ricordiamo.

22. DOLORES DEL RIO

L'11 aprile del 1983 moriva Dolores del Rio attrice
la cui presenza rendeva un film indimenticabile
con gratitudine la ricordiamo.

23. CESARE GARBOLI

L'11 aprile del 2004 moriva Cesare Garboli
critico letterario finissimo
acuto indagatore del cuore umano e del mondo
con gratitudine lo ricordiamo.

24. PRIMO LEVI

L'11 aprile del 1987 moriva Primo Levi
il migliore dei maestri
il migliore dei compagni
con gratitudine lo ricordiamo.

25. HENRI-IRENEE MARROU

L'11 aprile del 1977 moriva Henri-Irenee Marrou
fu resistente storico esimio ed uomo saggio
con gratitudine lo ricordiamo.

26. FRANCOIS MASPERO

L'11 aprile del 2015 moriva François Maspero
libraio editore scrittore
militante per la liberazione di tutti i popoli e le persone tutte
con gratitudine lo ricordiamo.

27. JACQUES PREVERT

L'11 aprile del 1977 moriva Jacques Prevert
il primo poeta che ciascuno incontra
con gratitudine lo ricordiamo.

28. DINO PROVENZAL

L'11 aprile del 1972 moriva Dino Provenzal
docente e prolifico scrittore
perseguitato dal fascismo
con gratitudine lo ricordiamo.

29. NATALINO SAPEGNO

L'11 aprile del 1990 moriva Natalino Sapegno
che ci ha insegnato a leggere e a parlare
a ricordare ed a saper chi siamo
e quali siano i doveri nostri di esseri umani
con gratitudine lo ricordiamo.

30. LJUDMIL STOJANOV

L'11 aprile del 1973 moriva Ljudmil Stojanov
poeta e narratore
che denuncio' gli orrori della guerra
con gratitudine lo ricordiamo.

31. FRED UHLMAN

L'11 aprile del 1985 moriva Fred Ulhman
pittore scrittore e testimone
con gratitudine lo ricordiamo.

32. FEDERIGO VERDINOIS

L'11 aprile del 1927 moriva Federigo Verdinois
che ci fece conoscere letterature e autori
con gratitudine lo ricordiamo.

33. KURT VONNEGUT

L'11 aprile del 2007 moriva Kurt Vonnegut
oppositore della guerra e scrittore incomparabile
con gratitudine lo ricordiamo.

34. NELL'ANNIVERSARIO DELLA "PACEM IN TERRIS"

L'11 aprile del 1963 Giovanni XXIII promulgava la "Pacem in Terris", uno dei grandi manifesti della pace.
Ricorrendone l'anniversario il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo invita ogni persona di volonta' buona a rileggere quel luminoso testo, ad accoglierne l'appello, a decidere di agire per il bene comune dell'umanita', ad opporsi a tutte le violenze, a scegliere la nonviolenza.
Cessino le guerre e le uccisioni. Cessino le oppressioni e le persecuzioni. Cessi il razzismo. Cessi il maschilismo. Cessi ogni schiavitu'.
L'umanita' si riconosca un'unica famiglia in un unico mondo vivente casa comune di tutte e tutti.
E' nella pace e nella solidarieta' che la civilta' fiorisce.
E' nella pace e nella solidarieta' che l'umanita' si umanizza.
E' nella pace e nella solidarieta' che si adempie il dovere di prendersi cura delle altre persone e dell'intero mondo vivente.
E' nella pace e nella solidarieta' che si realizza la giustizia, la liberta', la fratellanza e la sorororita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene e conforta.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Si cessi di usare le armi, si cessi di costruire le armi.
Si agisca per salvare le vite, non per distruggerle.
Si condividano tutti i beni necessari alla vita.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Alla scuola della "Pacem in Terris" sia rispettata, difesa, aiutata ogni persona.
Alla scuola della "Pacem in Terris" si riconosca che tutte le persone, tutti i popoli e tutte le culture fanno parte dell'unica umanita'.
Alla scuola della "Pacem in Terris" si agisca per salvare l'umanita' e la biosfera dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che cessi l'attivita' dell'industria armiera, siano fermati i mercanti di morte.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano abrogate le scellerate ed infami misure hitleriane contenute nei due "decreti sicurezza della razza" imposti dal governo razzista del 2018-2019.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano erogati immediati, immediati aiuti a tutte le persone impoverite, a tutte le persone emarginate, a tutte le persone fragili ed oppresse, a tutte le persone che piu' hanno bisogno di aiuto.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano scarcerate e mandate nelle proprie case o in alloggi adeguati tutte le persone ristrette in istituti penali sovraffollati ove altissimo e' il pericolo di contagio e di morte.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano finalmente messi a disposizione di tutte le persone tutte le protezioni sanitarie indispensabili, a cominciare dal personale sanitario ed assistenziale e da tutti coloro che svolgono servizi di pubblica utilita' per questo particolarmente a rischio.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano fatti capillarmente in tutto il paese adeguati test medici per poter circoscrivere e contrastare al meglio l'epidemia.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che siano tutelate le vite di tante lavoratrici e tanti lavoratori facendo cessare lo scandalo della prosecuzione (ovvero impedendo una scandalosa prematura ripresa) di attivita' produttive palesemente non necessarie (o peggio: finanche nocive) in condizioni di flagrante effettuale rischio di esposizione al contagio.
E qui e adesso rinnoviamo la richiesta che cessino i proclami menzogneri di potenti stolidi ed irresponsabili, e tutti i pubblici poteri si adoperino finalmente per il bene comune, cosa che fin qui non hanno saputo adeguatamente fare.
Troppe persone sono gia' morte per l'imprevidenza, l'irresponsabilita', la superficialita', la scempiaggine e la tracotanza di chi governa il paese ed alcune regioni.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, esortiamo al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, primo fra tutti il diritto alla vita.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, esortiamo al rispetto della legalita' che salva le vite.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, esortiamo all'impegno comune per il bene comune.
Cessi l'indifferenza dei potenti dinanzi alla sofferenza umana.
Cessi la primazia del profitto a scapito delle umane esistenze.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
*
Rileggendo la "Pacem in Terris" ritroviamo le ragioni della dignita' umana.
Rileggendo la "Pacem in Terris" riascoltiamo il messaggio del discorso della montagna.
Rileggendo la "Pacem in Terris" condividiamo l'impegno di pace, di giustizia e di solidarieta' che vi si afferma.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.

35. REPETITA IUVANT. XII SONETTI DEL 2009

I. Mille cadaveri e di mosche un pugno

Un sangue nero fumigante scola
un volto nero e' come legno attorto
non esce dalla gola una parola
il vivo e' arrovesciato e fatto morto.

Qui mira la scintilla e qui la mola,
come dal cielo piovve giu' sull'orto
di bronzo e fiamma l'orrida carola,
qual bastimento giunse infine in porto.

Dall'alto della rocca catafratto
chi tesse questa trama si protende
a contemplar che resta di tal bugno

e calcolare il prezzo del misfatto
e compitar quali frutto' prebende:
mille cadaveri e di mosche un pugno.

*

II. Ed i massacri della guerra afgana?

Ed i massacri della guerra afgana?
su quelli ancora l'omerta' prevale
giacche' l'Italia in quella si' lontana
terra e' tra quanti seminano il male

e fan raccolto della disumana
messe di sangue e d'odio, un infernale
rosario di delitti che si sgrana
e che s'irradia e il mondo inonda e assale.

Non e' anche quella una guerra stragista?
Non sono le sue vittime persone?
Non alimenta l'orgia terrorista?

Non muovono quei morti a compassione
l'illustre movimento pacifista?
Nessuno a questo crimine si oppone?

*

III. Parole

Le stragi "difensive", l'ammazzare
"umanitario", il massacrare masse
"collaterale effetto", le piu' basse
imprese sa la lingua mascherare.

Se solo per un'ora si lasciasse
la finta lingua che non fa pensare
altre sarebbero da pronunciare
parole amare in gravi e tristi lasse.

Questa menzogna che corrompe tutto
questa ferocia che tutto devasta
quest'empia pira d'infinito lutto

e questo fumo che tutto sovrasta
di carni umane che la fiamma ha strutto:
cos'altro ancora occorre per dir basta?

*

IV. Eis eauton

Non frutta gran raccolto dell'ascolto
la pallida virtu', ne' il ben assolto
dovere frutta molto, e piu' lo stolto
gode la vita di chi mesto volto

tiene per abito da poi che ha colto
che niun di duolo ne' d'affanno e' sciolto
e che se bene v'e', cosi' e' sepolto
che saria meglio che gli fosse tolto

ogni desire ed ogni speme ed ogni
miraggio di belta' e di nobil sogni
sicche' del nudo vero e dei bisogni

inesauribili non si vergogni
e resti forte e giammai s'incarogni
ma solo di esser giusto per se' agogni.

*

V. In lode di Maria G. Di Rienzo

Sa tutto questa donna, e le parole
conosce che rivelano gli arcani.
Mille dispone l'oppressor tagliole
e lei le smonta con le proprie mani.

E smaschera gli inganni nelle fole
dell'ipnotizzatore, e rende vani
i trucchi di chi rapinare vuole
i sogni, le anime, le stelle, i pani.

Sa contrastare il male, e modulare
il luminoso canto che guarisce
le egre cure del profondo mare

nero del cuore, e la danza tornisce
che reca le soavi gioie e rare
in questa vita che presto finisce.

*

VI. Consunte sono tutte le parole

Consunte sono tutte le parole
a dire l'eruzione di quel male
e come ancora l'anima ti assale
e come ancora morda nelle gole

e laceri le carni. E ancora duole
come piaga frugata dal pugnale
inestinguibile che nulla vale
a risanare. E ne' luna ne' sole

possono illuminare questa greve
tenebra sempiterna, e questa brace
fermenta ancora, e non vi sono leve

che rompano si' crudo carapace
e possano un soccorso recar lieve
alla memoria che non trova pace.

*

VII. A Osvaldo Ercoli, in occasione del suo genetliaco

Qui vedi un uomo buono, il cui rigore
morale e logico con gran vigore
si oppone ad ogni errore ed ogni orrore
e dona a tutti verita' ed amore.

Di matematiche buon professore
e di onesta' maestro ancor migliore
contrasta ogni torpore e ogni timore
recando aiuto ovunque sia dolore.

In questa breve vita la cui danza
sovente pare folle, e d'incostanza
e d'ignoranza e tracotanza e' stanza,

di Osvaldo Ercoli la vicinanza,
la vigilanza, la testimonianza
e' fonte di conforto e di speranza.

*

VIII. Il superstite

Immedicabile e' questo dolore
insuperabile questa stanchezza
e non c'e' cuore, non c'e' fiore o amore
che possa dar sollievo, ne' allegrezza.

Passano gli anni come fosser ore
e ti ritrovi qui, in questa vecchiezza
con il medesimo colore e odore
con la medesima bruna grevezza.

Ogni parola ancora ti ferisce
ogni silenzio ancora ti e' di scherno
non vi son cose per te lievi e lisce

ma tutte ti riportano all'inferno
ove nulla di umano piu' schiarisce
questo infinito nudo vuoto inverno.

*

IX. Lungo il cammino

Nel candido silenzio della luna
lenta, gravata di un dolore cupo
in lunga fila va una schiera bruna
in questa landa del drago e del lupo.

Ovunque e' notte e non s'adocchia cruna
per aguzzar di ciglia, ed un dirupo
ed un deserto e' qui ove si rauna
fiaccata la teoria del crudo strupo.

E in questo andare unico barlume
di speme e' la carezza che conforta
chi e' insieme tratto in questo triste fiume

e il vivo volto che alla cosa morta
sa fare fronte e reca il buon costume
della pieta' che lotta e che sopporta.

*

X. Righe in omaggio al professor Pontara per la sua antologia gandhiana del '73

Non giunsi a scegliere la nonviolenza
seguendo Gandhi o King o Capitini
ma Leopardi e Marx, tra mezzi e fini
stringendo il nesso, all'intima esigenza

di agire e di pensare in coerenza
dando sviluppo, e cercando cammini
che contrastasser tutti i belluini
errori e orrori in scienza ed in coscienza.

L'antologia gandhiana di Pontara
fu a molti e a me strumento e specchio e pietra
d'inciampo e paragone, e non avara

limpida fonte e di dardi faretra
colma - all'arciere zen visione chiara -
per contrastar violenza cieca e tetra.

*

XI. Primo maggio contro la guerra e il razzismo

L'oppressa umanita' non ha nazione.
Si unisca ogni sfruttata e ogni sfruttato
in questa lotta di liberazione
comune. Il cieco, il muto, lo sciancato,

l'incatenata, il folle, il travagliato
da mille mali, tutte le persone
fragili e torturate, il quinto stato
degli spogliati lotti e avra' ragione.

Del suo soffrir nessuno si vergogni:
vi e' soltanto una umanita',
riceva ognun secondo i suoi bisogni,

e ognuno per le sue capacita'
a tutti doni. E infine tutti i sogni
sempre sognati siano la realta'.

*

XII. Dopo la promulgazione delle leggi razziali, ritrovandoci a Madonna del Colletto

"E se non piangi, di che pianger suoli?"
(Inf., XXXIII, 42)

Le vittime non sono piu' persone
ma ombra, fumo, nulla. Il paradosso
rovescia la decenza e la ragione:
e' colpa essere umile e percosso.

A questo tristo e turpe paragone
venimmo infine, ed ogni cuore e' scosso
da si' vigliacca e si' greve offensione
che un crimine non v'e' piu' infame e grosso.

Pretende farsi legge la violenza
divoratrice d'anime e di vite.
Dall'aule dei potenti una semenza

di peste viene sparsa, e sono ordite
trame di morte e ogni mala sentenza.
"S'appressa la citta' c'ha nome Dite".

36. LA PERDITA

Ha perso la sua umanita'
chi non riconosce l'uguale umanita'
di ogni altro essere umano

Ha perso la sua umanita'
chi nega il suo aiuto a chiunque
di aiuto abbia bisogno

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

37. ENRICO BERTANI

Il 12 aprile 1945 moriva Enrico Bertani
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

38. AMOS CALDERONI

Il 12 aprile 1944 moriva Amos Calderoni
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

39. ALFIO CAPONI

Il 12 aprile 2004 moriva Alfio Caponi
militante del movimento operaio
partigiano sindacalista legislatore
con gratitudine lo ricordiamo

40. RENATO GIUNTI

Il 12 aprile 1983 moriva Renato Giunti
editore ed antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

41. TERZO LORI

Il 12 aprile 1944 moriva Terzo Lori
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

42. PIETRO MASET

Il 12 aprile 1945 moriva Pietro Maset
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

43. PRIMO MAZZOLARI

Il 12 aprile 1959 moriva Primo Mazzolari
prete partigiano scrittore
fulgida figura della nonviolenza
con gratitudine lo ricordiamo

44. ALAN PATON

Il 12 aprile 1988 moriva Alan Paton
scrittore e militante antirazzista
con gratitudine lo ricordiamo

45. DOMENICO RIVALTA

Il 12 aprile 1945 moriva Domenico Rivalta
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

46. MARTHE ROBERT

Il 12 aprile 1996 moriva Marthe Robert
critica letteraria e saggista sapiente
da cui molto abbiamo imparato
con gratitudine la ricordiamo

47. ALMA SABATINI

Il 12 aprile 1988 moriva Alma Sabatini
docente e militante femminista
con gratitudine la ricordiamo

48. VITTORIO SUBILIA

Il 12 aprile 1988 moriva Vittorio Subilia
pastore e teologo autore di opere preziose
con gratitudine lo ricordiamo

49. ALFONSO VINCI

Il 12 aprile 1992 moriva Alfonso Vinci
partigiano alpinista esploratore scrittore
con gratitudine lo ricordiamo

50. BENVENUTO VOLPATO

Il 12 aprile 1945 moriva Benvenuto Volpato
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

51. GEORGE WALD

Il 12 aprile 1997 moriva George Wald
scienziato e pacifista
con gratitudine lo ricordiamo

52. ARNOLD WESKER

Il 12 aprile 2016 moriva Arnold Wesker
drammaturgo e nostro compagno
con gratitudine lo ricordiamo

53. QUATTRO CONSIDERAZIONI SULL'ORA PRESENTE E SUI NOSTRI DOVERI

"Tutto cio' che abbiamo fatto detto scritto
negli ultimi cinquant'anni della nostra vita
l'abbiamo fatto detto scritto nella speranza
che potesse giovare alla lotta delle oppresse e degli oppressi
per la liberazione dell'umanita'

Tutto cio' che abbiamo cercato di fare
e' stato salvare le vite
far prevalere la giustizia e la misericordia
contrastare la menzogna e l'oppressione
condividere il bene condividere i beni

Senza illusioni senza lamenti
chiamando a insorgere contro la violenza
testimoniando quello che apprendemmo
alla scuola di Primo Levi
alla scuola di tutti i resistenti"

(Benito D'Ippolito: Elogio di Giulio Vittorangeli)

1. Aprire gli occhi, dire la verita'
Vediamo i fatti.
In paesi enormi come la Cina (quasi un miliardo e quattrocento milioni di abitanti) l'epidemia di Covid-19 ha provocato meno di quattromila vittime. Nella minuscola Italia (sessanta milioni di abitanti) ad oggi quasi ventimila.
In tutto il mondo (sette miliardi e quattrocento milioni di abitanti) le vittime sono poco piu' di centomila, quasi un quinto di esse solo in Italia.
Come e' potuto accadere?
E' potuto accadere perche' il governo nazionale ed i governi regionali di importanti regioni sono stati catastroficamente inadeguati.
Per la loro insipienza, imprevidenza, irresponsabilita' e tracotanza non sono stati assunti tempestivamente i provvedimenti indispensabili per prevenire, contenere e contrastare il contagio.
Per la loro interessata subalternita' all'ideologia della massimizzazione del profitto e' stato consentito che il contagio si diffondesse.
Per la loro glaciale indifferenza nei confronti dei fragili, degli oppressi, dei rapinati, dei poveri e degli impoveriti tante persone sono state lasciate precipitare nel baratro.
E per la loro sorda violenza classista e razzista tante persone bisognose di protezione ed aiuto sono state abbandonate in condizioni che mettono in estremo pericolo le loro stesse vite.
E per la loro ignobile cialtroneria ancora oggi le protezioni sanitarie indispensabili sono di difficile reperimento.
Cosi' come ancora oggi non sono stati predisposti ed effettuati esami diagnostici diffusi capillarmente, necessari a individuare e circoscrivere i focolai del contagio.
A questa folle e criminale irresponsabilita' il governo nazionale ed i governi regionali di importanti regioni hanno aggiunto l'uso sistematico della menzogna in funzione autoassolutoria; un'abominevole propaganda fraudolenta condita di ripugnante retorica bellicista, sciovinista, razzista; un diluvio di proclami narcisisti e autoincensanti, narcotici ed allucinati, deliranti e truffaldini.
*
2. Alla mia porta
Alla mia porta bussano persone amiche ridotte alla miseria piu' nera che trovano un aiuto solo in enti caritativi e - quando ne hanno - in parenti, amici e compagni. E per venire a casa mia per chiedere due lire per poter comprare da mangiare devono esporsi al rischio ulteriore di essere fermati, multati e trattati da criminali, mentre cercano solo di sopravvivere, mentre i criminali banchettano nei palazzi.
Altre persone amiche, che lavorano come pubblici operatori sanitari ed assistenziali, mi raccontano di come non vengano loro fornite le protezioni indispensabili per svolgere il loro servizio e debbano arrangiarsi da soli e rischiare ogni giorno la vita.
Ed altre persone amiche mi raccontano cose ancora piu' turpi, ancora piu' atroci: il discendere e diffondersi dell'irresponsabilita' dai governanti fino alla burocrazia piu' minuta, ai valvassini che preferiscono pilatescamente lasciare che persone innocenti finiscano nelle fauci dell'orco piuttosto che prendersi la responsabilita' di fare cio' che e' giusto, cio' che e' necessario, cio' che e' bene.
Mi raccontano di imprenditori che pretendono di imporre ai dipendenti di lavorare senza protezioni adeguate.
Mi raccontano di datori di lavoro che negano ai dipendenti costretti a casa il salario cui hanno diritto.
Ed anche chi avendo un regolare contratto ha diritto alla cassa integrazione ancora non l'ha ricevuta.
E i tanto sbandierati 600 euro della disperazione ancora non sono arrivati a nessuno, dopo tanti proclami e tanta propaganda da parte dei ricchi potenti e prepotenti per i quali la sorte degli umiliati e offesi conta meno di un grumo di guano.
E la misera, miserabile elemosina dei fondi straordinari provenenti dal pubblico erario ed erogati dai governanti col contagocce, da distribuire attraverso i Comuni a chi sta soccombendo nella fame e negli stenti, ancora non sono arrivati ai destinatari inabissati nella disperazione.
E ancora a questo assurdo si e' giunti: che vi sono persone che vorrebbero aiutarne altre ma che sono impedite a farlo poiche' non appartengono alle caste cui soltanto e' concesso di far quello che vogliono e sfarfallare per ogni dove (politicanti e gazzettieri in testa: poi ci si chiede da dove abbiano avuto l'ignobile esempio coloro che stoltamente e sciaguratamente violano per il frivolo loro piacere di ottenebrati le logiche e necessarie regole morali prima ancora che giuridiche a protezione di se' ed altrui).
*
3. Cinque cose da fare subito
Ogni persona aiuti chi e come puo', ma si adoperi anche affinche' i pubblici poteri rispettino finalmente il mandato della Costituzione, agiscano per il bene comune, inverino la legalita'che salva le vite, facciano le cose che e' necessario fare, prendano le decisioni che occorre prendere.
E cinque cose almeno occorre fare subito.
La prima: garantire un alloggio, il cibo, tutti i beni di prima necessita' e protezioni sanitarie adeguate per tutte le persone.
La seconda: far cessare subito tutte le persecuzioni razziste e riconoscere i diritti umani di tutti gli esseri umani, come stabilisce la Costituzione.
La terza: rimandare nelle loro case o in altri alloggi adeguati le persone attualmente ristrette nelle carceri sovraffollate: anche le loro vite devono essere protette.
La quarta: chiudere ovvero mantenere la chiusura di tutte le attivita' non necessarie; il diritto alla vita degli esseri umani deve prevalere su ogni interesse particolare.
La quinta: reperire risorse necessarie a fronteggiare le piu' urgenti necessita' anche con l'introduzione di una tassa patrimoniale che faccia si' che finalmente anche i detentori di grandi ricchezze private contribuiscano al bene comune.
*
4. Alcuni elementi per avviare una riconversione nonviolenta
La tragedia dell'epidemia sia anche occasione di una presa di coscienza: del dovere del mutuo soccorso; della dimensione planetaria delle questioni decisive che l'umanita' si trova ad affrontare; dell'insostenibilita' di un modello di sviluppo, di un modo di produzione, di un insieme di rapporti di propreta', di stili di vita e di consumo profondamente iniqui, di forme di dominazione e sopraffazione, di sfruttamento e distruzione, tutti palesemente immorali ed in definitiva catastrofici per l'intera famiglia umana.
Occorre una ricostruzione civile fondata su una conversione nonviolenta. Occorre adesso, ed occorrera' dopo, quando l'emergenza dell'epidemia sara' finita e memori di quanto questa esperienza ha evidenziato occorrera' fare scelte necessarie.
E per indicarne alcuni elementi in breve e di scorcio (e non ignorando come ogni catalogo del genere suoni ad un tempo ingenuo e rozzo):
- blocco di tutte le attivita' altamente inquinanti e riconversione ecologica dell'economia;
- riduzione generalizzata dell'orario di lavoro al fine di garantire ad ogni persona un'occupazione decente e un sufficiente reddito; e restituzione di tempo di vita, di studio e di socialita' a tutte le persone;
- riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone;
- disincentivare l'automobilismo privato e ridurre drasticamente il trasporto aereo; promuovere l'uso di biciclette e dei mezzi di trasporto pubblici;
- incentivare massicciamente l'installazione di pannelli solari e ridurre progressivamente il ricorso alle fonti energetiche fossili;
- in ambito edilizio privilegiare il recupero abitativo e ridurre drasticamente il consumo di suolo;
- realizzare diffusi orti comuni; promuovere l'autonomia alimentare di ogni insediamento abitativo;
- attuare un vasto piano di riforestazione;
- promuovere la piu' ampia e tempestiva azione di disinquinamento, di tutela degli habitat e di preservazione della biodiversita';
- ricostruzione della struttura sanitaria ed assistenziale per garantire il diritto universale alla salute e all'assistenza cosi' come previsto dalla Costituzione;
- abolire la produzione e il commercio delle armi; riconvertire l'industria armiera a produzioni civili di pubblica utilita';
- disarmare e trasformare radicalmente le attuali strutture militari in forze nonviolente di pace, promuovere la protezione civile, realizzare la difesa popolare nonviolenta;
- attuare una politica internazionale di pace e di solidarieta', di aiuto umanitario universale, di contrasto alla violenza su ogni scala;
- uscire dalla logica dello sfruttamento ed entrare nella logica dell'accudimento; uscire dalla logica della dissipazione ed entrare nella logica della sobrieta'; uscire dalla logica dell'avidita' ed entrare nella logica del dono; uscire dalla logica dell'esclusione ed entrare nella logica della responsabilita';
- procedere verso la piu'ampia socializzazione e cooperazione, responsabilita' e condivisione;
- fare della scelta nonviolenta dell'universale solidarieta', del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, della difesa della biosfera, il fondamento dell'azione politica ed amministrativa, della produzione normativa e dei negozi giuridici, delle relazioni internazionali, della ricerca scientifica, della  pratica educativa, della civile convivenza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Queste cose vanno pur dette.
Queste cose vanno gridate dai tetti.

54. ANCORA UNA STRAGE NEL MEDITERRANEO

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare tutte le vite.
Far cessare la strage nel Mediterraneo.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

55. KURT ALAND

Il 13 aprile 1994 moriva Kurt Aland
illustre studioso il cui nome e' legato
all'edizione critica del Nuovo Testamento
con gratitudine lo ricordiamo

56. FUNMILAYO ANIKULAPO-KUTI

Il 13 aprile 1978 moriva Funmilayo Anikulapo-Kuti
attivista per i diritti delle donne
con gratitudine la ricordiamo

57. GIORGIO BASSANI

Il 13 aprile 2000 moriva Giorgio Bassani
scrittore e testimone
difensore della natura e della cultura
dela civile convivenza e della dignita' umana
con gratitudine lo ricordiamo

58. MARIE LOUISE BERNERI

Il 13 aprile 1949 moriva Marie Louise Berneri
militante anarchica e saggista
con gratitudine la ricordiamo

59. ERNST CASSIRER

Il 13 aprile 1945 moriva Ernst Cassirer
filosofo illustre
con gratitudine lo ricordiamo

60. EMMA CASTELNUOVO

Il 13 aprile 2014 moriva Emma Castelnuovo
matematica e docente
autrice di manuali che tutti abbiamo apprezzato
con gratitudine la ricordiamo

61. ELIO DE CUPIS

Il 13 aprile 1944 moriva Elio De Cupis
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

62. JOSEP ESTER I BORRAS

Il 13 aprile 1980 moriva Josep Ester i Borras
militante anarchico
combattente antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

63. MILOS FORMAN

Il 13 aprile 2018 moriva Milos Forman
figlio di vittime dei campi di sterminio
regista d'impegno civile
con gratitudine lo ricordiamo

64. EDUARDO GALEANO

Il 13 aprile 2015 moriva Eduardo Galeano
scrittore e militante
ha scritto "Memoria del fuoco"
un libro che tutti dovrebbero leggere
con gratitudine lo ricordiamo

65. STEFANO GARRONI

Il 13 aprile 2014 moriva Stefano Garroni
studioso e militante del movimento operaio
con gratitudine lo ricordiamo

66. AMBROGIO GIANOTTI

Il 13 aprile 1969 moriva Ambrogio Gianotti
prete e partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

67. VINCENZO GIOVANNI GIUSTO

Il 13 aprile 1945 moriva Vincenzo Giovanni Giusto
magistrato e partigiano
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

68. GUENTER GRASS

Il 13 aprile 2015 moriva Guenter Grass
scrittore e militante
con gratitudine lo ricordiamo

69. GIUSEPPE GRIGOLETTO

Il 13 aprile 1945 moriva Giuseppe Grigoletto
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

70. AASTA HANSTEEN

Il 13 aprile 1908 moriva Aasta Hansteen
pittrice e militante per i diritti delle donne
con gratitudine la ricordiamo

71. ROBERT HERTZ

Il 13 aprile 1915 moriva Robert Hertz
antropologo autore di acuti saggi
vittima della guerra
con gratitudine lo ricordiamo

72. HANS KONING

Il 13 aprile 2007 moriva Hans Koning
combattente antifascista
militante pacifista
giornalista e scrittore
con gratitudine lo ricordiamo

73. ERNESTO LACLAU

Il 13 aprile 2014 moriva Ernesto Laclau
pensatore politico
autore di opere che occorre aver letto
con gratitudine lo ricordiamo

74. GIACINTO DOMENICO LAZZARINI

Il 13 aprile 1990 moriva Giacinto Domenico Lazarini
partigiano e Giusto tra le nazioni
con gratitudine lo ricordiamo

75. SAVINO ALBINO PASQUALATO

Il 13 aprile 1945 moriva Savino Albino Pasqualato
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

76. ABEL PAZ

Il 13 aprile 2009 moriva Abel Paz
militante anarchico resistente antifascista memorialista e storico
con gratitudine lo ricordiamo

77. MARIO PIANA

Il 13 aprile 1945 moriva Mario Piana
martire della Resistenza
con gratitudine lo ricordiamo

78. PIETRO PINNA

Il 13 aprile 2016 moriva Pietro Pinna
obiettore di coscienza
collaboratore di Aldo Capitini
anima del Movimento Nonviolento
con gratitudine lo ricordiamo

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 378 del 2 maggio 2020
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