[Nonviolenza] In memoria di Renato Solmi



IN MEMORIA DI RENATO SOLMI

Ricorre domani, 25 marzo 2020, il quinto anniversario della scomparsa di Renato Solmi, il migliore dei maestri.
Qui non diro' dell'uomo coltissimo, dell'intellettuale di forte impegno civile (poiche' cultura e lotta per la liberazione dell'umanita' da ogni menzogna e da ogni ingiustizia erano in lui una cosa sola), dell'educatore dall'animo grande, del compagno fraterno di tutte le oppresse e tutti gli oppressi, dell'amico della nonviolenza.
Diro' solo che era forse la piu' vigile coscienza morale che io abbia conosciuto: e questa sua qualita' lo aveva portato nel corso della vita a decisioni di grande coraggio, e gli aveva imposto la sofferenza del giusto, che diuturnamente impegnato per il bene comune tuttavia sempre teme e si angoscia di non essere stato adeguato all'impegno necessario dinanzi al male del mondo, ed e' una sofferenza immedicabile.
Non valeva a lenirgli questo dolore il fatto che tutti coloro che lo conoscevano gli dicessero quale maestro di verita', quale artefice di giustizia e liberta', quale autentico difensore dell'umanita' e della civilta' umana egli fosse, quanto bene avesse fatto con l'azione e con l'esempio, con la parola e con la testimonianza, quante persone egli avesse educato e persuaso al vero e al giusto, quante persone con l'opera sua egli avesse suscitato all'impegno comune per il bene di tutti.
Nel ricordarlo a chi lo conobbe ed a chi vorra' conoscerne ora se non piu' la viva persona ma la testimonianza e l'opera e il legato si', ancora una volta vorrei esprimere qui la mia gratitudine per l'alto suo magistero, per la generosita' grande, per la virtuosa passione per la verita', la giustizia e la dignita' umana che in tante persone ha saputo infondere.
Anche all'ascolto e alla sequela di Renato Solmi continua l'impegno comune per la liberazione dell'umanita'.
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Una minima notizia su Renato Solmi
Renato Solmi e' stato tra i pilastri della casa editrice Einaudi, ha introdotto in Italia opere fondamentali della scuola di Francoforte e del pensiero critico contemporaneo, e' uno dei maestri autentici e profondi di generazioni di persone impegnate per la democrazia e la dignita' umana, che attraverso i suoi scritti e le sue traduzioni hanno costruito tanta parte della propria strumentazione intellettuale; impegnato nel Movimento Nonviolento del Piemonte e della Valle d'Aosta, e' deceduto il 25 marzo 2015. Dal risvolto di copertina del recente volume in cui sono raccolti taluni dei frutti maggiori del suo magistero riprendiamo la seguente scheda: "Renato Solmi (Aosta 1927) ha studiato a Milano, dove si e' laureato in storia greca con una tesi su Platone in Sicilia. Dopo aver trascorso un anno a Napoli presso l'Istituto italiano per gli studi storici di Benedetto Croce, ha lavorato dal 1951 al 1963 nella redazione della casa editrice Einaudi. A meta' degli anni '50 ha passato un periodo di studio a Francoforte per seguire i corsi e l'insegnamento di Theodor W. Adorno, da lui per primo introdotto e tradotto in Italia. Dopo l'allontanamento dall'Einaudi, ha insegnato per circa trent'anni storia e filosofia nei licei di Torino e di Aosta. E' impegnato da tempo, sul piano teorico, e da un decennio anche su quello della militanza attiva, nei movimenti nonviolenti e pacifisti torinesi e nazionali. Ha collaborato a numerosi periodici culturali e politici ("Il pensiero critico", "Paideia", "Lo Spettatore italiano", "Il Mulino", "Notiziario Einaudi", "Nuovi Argomenti", "Passato e presente", "Quaderni rossi", "Quaderni piacentini", "Il manifesto", "L'Indice dei libri del mese" e altri). Fra le sue traduzioni - oltre a quelle di Adorno, Benjamin, Brecht (L'abici' della guerra, Einaudi, Torino 1975) e Marcuse (Il "romanzo dell'artista" nella letteratura tedesca, ivi, 1985), che sono in realta' edizioni di riferimento - si segnalano: Gyorgy Lukacs, Il significato attuale del realismo critico (ivi, 1957) e Il giovane Hegel e i problemi della societa' capitalistica (ivi, 1960); Guenther Anders, Essere o non essere (ivi, 1961) e La coscienza al bando (ivi, 1962); Max Horkheimer e Th. W. Adorno, Dialettica dell'illuminismo (ivi, 1966 e 1980); Seymour Melman, Capitalismo militare (ivi, 1972); Paul A. Baran, Saggi marxisti (ivi, 1976); Leo Spitzer, Lettere di prigionieri di guerra italiani 1915-1918 (Boringhieri, Torino 1976)".
Opere di Renato Solmi: segnaliamo particolarmente la sua straordinaria Autobiografia documentaria. Scritti 1950-2004, Quodlibet, Macerata 2007.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 24 marzo 2020

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it