[Nonviolenza] Telegrammi. 3646
- Subject: [Nonviolenza] Telegrammi. 3646
- From: Centro di ricerca per la pace Centro di ricerca per la pace <centropacevt at gmail.com>
- Date: Mon, 10 Feb 2020 20:33:45 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3646 dell'11 febbraio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Del ricordo delle vittime. Un incontro e un discorso il 10 febbraio 2020 a Viterbo
2. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
3. Campagna "Io accolgo": Il memorandum con la Libia va cancellato
4. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
9. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
10. Segnalazioni librarie
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'
1. MEMORIA. DEL RICORDO DELLE VITTIME. UN INCONTRO E UN DISCORSO IL 10 FEBBRAIO 2020 A VITERBO
Come ogni anno, anche questo 10 febbraio 2020, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolta a Viterbo - presso la sede della struttura nonviolenta - una iniziativa di commemorazione delle vittime di cui si fa memoria nel "Giorno del ricordo" (istituito nel 2004 "al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piu' complessa vicenda del confine orientale").
Nel corso dell'incontro dopo una ricostruzione storica delle vicende novecentesche delle popolazioni dell'area geografica considerata, dalla dominazione dell'impero austro-ungarico fino alle guerre di secessione che portarono al dissolvimento della Jugoslavia, sono state lette e commentate alcune pagine di testimonianze delle vittime delle stragi, delle persecuzioni e delle violenze ricordate in questa giornata.
Come di consueto, un'ampia bibliografia ragionata, comprensiva di ricerche e sintesi storiografiche, saggi, memorialistica ed opere letterarie, e' stata messa a disposizione di tutte le persone partecipanti.
Di seguito una sintesi della parte finale del discorso conclusivo del responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.
*
1. Esseri umani
Ci riconosciamo esseri umani, e quindi riconosciamo che tutte le vittime di tutte le violenze sono esseri umani: il loro dolore e' il nostro, la loro morte ci ferisce e ci mutila.
Ci riconosciamo esseri umani, e quindi riconosciamo che ogni vittima ha il volto di Abele; e' un nostro fratello, e' una nostra sorella che subisce violenza, che e' privata di tutto, che muore.
Ma riconoscendo che ogni vittima ha il volto di Abele, riconosciamo anche che ogni carnefice ha il volto di Caino: che ogni volta che una persona viene umiliata e offesa, rapinata e percossa, perseguitata e uccisa, e' un suo fratello, un nostro fratello che la viola e la uccide.
Se ci riconosciamo esseri umani siamo quindi chiamati a una scelta: salvare la vita di Abele, fermare la mano di Caino.
Nessuno e' al di sopra e al di fuori di questa tragica realta' conflittuale che tutte e tutti ci coinvolge e ci convoca all'azione affinche' cessino per sempre la strage e l'orrore: chi non agisce per salvare le vite e' complice di chi le sopprime; chi non si pone dalla parte delle vittime si pone dalla parte dei carnefici.
Il fine primario e il valore imperituro di tutte le Resistenze alla barbarie e' questo: opporsi a tutte le stragi, salvare tutte le vite.
*
2. Una sola umanita'
Questo dunque so: che ogni nazionalismo e' nostro nemico, ogni razzismo e' nostro nemico, ogni totalitarismo e' nostro nemico. Perche' noi sappiamo di essere una sola umanita': e quindi ferisce le nostre carni, brucia il nostro volto, strazia le nostre viscere, il colpo, l'abuso, l'oltraggio subito da ogni persona. Sappiamo di essere una sola umanita'.
Ogni ideologia, ogni potere, ogni prassi che negano pienezza di dignita' e di diritti anche a un solo essere umano sono ipso facto negatori della liberta' e della dignita' dell'umanita' intera.
Senza il rispetto dei diritti inerenti ad ogni persona umana non vi e' giustizia, non vi e' eguaglianza, non vi e' liberta', non vi e' responsabilita', non vi e' democrazia, non vi e' civilta', non vi e' umanita'. Vi e' solo la banalita' del male. Il male banale e radicale che tutto, e tutte e tutti, aliena, consuma ed annienta.
Il diritto e la liberazione dei popoli e il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani sono una cosa sola. Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. E giunti ormai a questo crinale apocalittico, dopo Auschwitz e dopo Hiroshima, sappiamo che non hanno piu' senso divisioni e gerarchie, sappiamo di essere una sola umana famiglia, sappiamo che o ci salveremo insieme, o insieme periremo. La casa sta gia' bruciando, nessuno resti a guardare.
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3. Cio' che so, cio' che credo
E quindi questo so: che tutte le vittime sono la mia parte.
E quindi questo so: che a tutte le uccisioni occorre opporsi.
Sono la mia parte le vittime dei lager come le vittime dei gulag.
Sono la mia parte tutti gli innocenti perseguitati e assassinati.
Chiamo fascismo il disprezzo per la vita umana, l'uso della violenza, la persecuzione degli innocenti, l'ordine dei lager e delle stragi. Non conta quale giubba vestano i carnefici, sotto quale vessillo si pongano, con quali retoriche pretendano di ammantarsi: chi opprime, perseguita, scaccia, ferisce, tortura, viola ed uccide, si e' gia' posto al seguito del male, si e' gia' posto contro l'umanita' intera.
Chiamo antifascismo la lotta per la salvezza comune di tutti gli esseri umani. Chi non si adopera per salvare le vite, chi le vite lascia distruggere, chi le vite estingue, non e' un antifascista.
Sostengo che compito primo di ogni persona decente e' opporsi alla violenza.
Sostengo che compito primo di ogni persona decente e' salvare tutte le vite.
*
4. Le parole e le azioni
Misuro la verita' delle parole che vengono pronunciate oggi sulle tragedie e sulle vittime del secolo breve, dalle azioni che vengono compiute oppure omesse oggi per soccorrere e salvare i naufraghi nel Mediterraneo, i prigionieri dei lager libici, chi muore di fame e di stenti e di paura, chi fugge dalle guerre e dalle dittature, le sorelle e i fratelli ridotti in schiavitu' finanche nel nostro paese.
Chi non s'impegna per salvare le vite oggi, chi oggi non lotta per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, chi oggi non soccorre, non accoglie, non assiste chi ha disperato bisogno di aiuto, chi oggi e' mandante o complice delle stragi e dell'orrore odierni, ebbene, non puo' ricordare con voce sincera e limpido animo le vittime di allora, poiche' con la sua condotta attuale quelle vittime ancora una volta offende e sfigura ed oltraggia.
Chi oggi non si batte contro la guerra e tutte le uccisioni, chi oggi non si batte contro il razzismo e tutte le persecuzioni, chi oggi non si batte contro il maschilismo e tutte le oppressioni, non pretenda di dire parole in ricordo delle persone che sono state vittime delle guerre e delle dittature, del razzismo e delle persecuzioni, del maschilismo e dell'oppressione, della violenza che sempre e' nemica dell'umanita' intera.
Solo chi oggi si batte per salvare le vite oggi in pericolo e' sincero nel ricordo e nel lutto delle vittime di allora.
Solo chi oggi prosegue la lotta per la liberazione e la convivenza di tutti gli esseri umani e' veritiero nel ricordo e nel lutto delle vittime di allora.
*
5. Una strage e' una strage e' una strage
Mente per la gola chi pretende di opporre vittima innocente a vittima innocente in una macabra, algida, disumanata contabilita' dell'orrore. E rivela cosi' un cuore di sasso, un cuore di drago.
Perche' in verita' ogni vittima innocente e' sorella ad ogni altra vittima innocente.
E una strage e' una strage e' una strage.
E il primo dovere di ogni essere umano e' agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorrebbe che le altre persone agissero nei suoi confronti.
Se non ci riconosceremo una sola umanita' non vi sara' salvezza per nessuno.
A questo ci convocano tutte le vittime di tutte le violenze: all'aiuto reciproco, al mutuo soccorso, all'opera di cura sollecita e responsabile per ogni altra persona, alla condivisione del bene e dei beni.
Le vittime che ricordiamo il 10 febbraio, come tutte le vittime della violenza, ci convocano a questo dovere di universale fraternita' e sororita', a questo dovere di opporci a tutte le violenze.
*
6. La nonviolenza e' l'antifascismo
Chiamiamo nonviolenza la lotta nitida e intransigente, concreta e coerente, contro ogni menzogna e contro ogni oppressione; la lotta per far cessare tutte le violenze; la lotta per inverare l'umanita' dell'umanita'; la lotta comune per il bene comune dell'umanita' intera; alla scuola di Rosa Luxemburg e di Mohandas Gandhi, di Simone Weil e di Martin Luther King, di Virginia Woolf e di Nelson Mandela, di Hannah Arendt e di Luce Fabbri.
Chiamiamo nonviolenza l'antifascismo che s'invera nella liberazione comune.
Chiamiamo nonviolenza l'umanita' in cammino sulla via della solidarieta', della condivisione del bene e dei beni.
In questo giorno di memoria e di lutto ricordare le vittime di stragi e persecuzioni ci convoca ancora una volta a questo ineludibile compito: salvare le vite; soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; essere qui ed ora, nel nostro concreto agire, l'umanita' come dovrebbe essere.
Nel ricordo di tutte le vittime ci si impegni hic et nunc per abolire guerre e dittature, persecuzioni e violenze.
Nel ricordo di tutte le vittime nessuna persona sia piu' abbandonata alla paura e al dolore, al male alla morte.
Nel ricordo di tutte le vittime ci si adoperi per il bene comune dell'umanita'.
Nel ricordo di tutte le vittime la nonviolenza e' in cammino.
2. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. CAMPAGNA "IO ACCOLGO": IL MEMORANDUM CON LA LIBIA VA CANCELLATO
[Riceviamo e diffondiamo]
Il Governo intende in queste ore rinnovare il Memorandum con la Libia, senza alcuna modifica, nonostante gli impegni presi solo qualche mese fa. In concreto significa che continueremo a finanziare la guardia costiera libica e i veri e propri lager in cui i migranti sono sottoposti ad ogni tipo di tortura. Come campagna "Io accolgo" siamo convinti che questi accordi non solo non vadano rinnovati ma debbano essere cancellati e si debba lavorare per una evacuazione immediata delle persone trattenute nei campi libici.
*
Per questo vi chiediamo di prendere posizione: trovate qui sotto un testo da inviare al ministro degli Interni Luciana Lamorgese e a quello degli Esteri Luigi Di Maio.
Vi bastera'
- copiare il testo nella vostra mail
- inserire l'oggetto (Il memorandum con la Libia va cancellato)
- inserire i loro indirizzi:
- caposegreteria.ministro at interno.it
- dimaio_luigi at camera.it
- e quello della nostra segreteria: segreteria at ioaccolgo.it in modo che potremo tenerne traccia
- firmarlo in fondo con il vostro nome e inviarlo.
E' importante far sentire la nostra voce, solo se saremo in tanti potremo raggiungere il risultato di cambiare la vita di migliaia di persone.
Grazie,
La Segreteria di ioaccolgo
www.ioaccolgo.it
*
Oggetto: Il Memorandum con la Libia va cancellato
Egregio ministro,
Le scrivo personalmente per esprimere il mio dissenso in merito al rinnovo del memorandum con la Libia, firmato nel 2017 e mai ratificato dal Parlamento. Da quanto si apprende il vostro Governo intende rinnovare quegli accordi senza modifiche.
Il 2 febbraio, quindi, il Memorandum verra' automaticamente rinnovato, nonostante gli impegni a modificarlo assunti da voi circa tre mesi fa.
Si continuera', dunque, a finanziare la guardia costiera libica - per lo piu' formata da quegli stessi trafficanti che si dice di voler fermare - perche' riporti i migranti in fuga nei lager dove sono sottoposti a ogni tipo di tortura e dove si puo' morire a causa dei bombardamenti.
Sono convinto che l'unica scelta "umana" da compiere subito sarebbe quella di svuotare i lager e trasferire chi vi e' trattenuto e non rinnovare gli accordi che hanno causato solo sofferenza e problemi per migliaia di persone. Le chiedo dunque, cosi' come sostenuto dalla campagna "Io accolgo", di procedere al piu' presto a evacuare di tutti i migranti trattenuti nei centri libici, all'apertura di corridoi umanitari europei, ristabilire un'operazione efficace di soccorso in mare, ripristinare in Italia e in Europa un sistema di accoglienza che punti ad una integrazione vera nel rispetto dei diritti umani fondamentali, a cominciare dal diritto alla vita.
Nome e cognome
4. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"
Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising #RiseInSolidarity #RiseResistUnite
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Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
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Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
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Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia
7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
8. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
9. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
10. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Mercedes Castro, Louisa May Alcott, Rba, Milano 2020, pp. 186, euro 9,99.
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Riedizioni
- Guido Rumici, Fratelli d'Istria. Italiani divisi, Mursia, Milano 2001, Il giornale, Milano 2020, pp. 216, euro 8.
11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
12. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3646 dell'11 febbraio 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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