[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 361



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 361 del 19 gennaio 2020

In questo numero:
1. Brevissima un'epistola alle senatrici ed ai senatori che compongono la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato della Repubblica
2. Digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti
3. Appello per la giornata di mobilitazione internazionale per la pace: "Spegniamo la guerra, accendiamo la pace"
4. Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno
5. One Billion Rising 2020: Partecipa con noi all'evento mondiale di febbraio
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
7. Mao Valpiana: Alle amiche e agli amici del Movimento Nonviolento. Il 2020 della nonviolenza
8. Il racconto del cervo
9. La fionda. Una storia dell'umanità in compendio
10. Un incontro con la volpe
11. Il solito cavallo parlante

1. REPETITA IUVANT. BREVISSIMA UN'EPISTOLA ALLE SENATRICI ED AI SENATORI CHE COMPONGONO LA GIUNTA PER LE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

Gentili senatrici e senatori,
il giorno lunedi' 20 gennaio
deciderete voi se autorizzare
la giudiziaria autorita' a procedere
per un grave reato nei confronti
di un ex ministro che da lunga pezza
mena gran vanto della sua protervia
ponendosi al di sopra delle leggi
gloriandosi del male che ha compiuto
sulle sue vittime eruttando fiele
sugli innocenti e i buoni vomitando
un cieco odio e un disprezzo folle
le stesse istituzioni minacciando.

Che quel reato sia stato commesso
e non una soltanto ma piu' volte
nessuno mette in dubbio e tutti sanno.

E tutti sanno che quell'ex ministro
nei mesi in cui e' stato il vero capo
di un abominevole governo
ha operato per negare approdo
ai naufraghi innocenti e disperati
ha operato affinche' non venisse
salvato chi stava morendo in mare
ha operato in modo che i superstiti
dei lager libici innocenti vittime
invece di trovare scampo e aiuto
fossero consegnati prigionieri
in pasto agli aguzzini nuovamente
affinche' preda schiava e moritura
tornassero nei campi dell'orrore
tornassero nei campi della morte.

Gentili senatrici e senatori,
che quel ministro venga processato
e' cosa giusta. E cosa necessaria
che a nessuno piu' sia consentito
di usare del potere dello stato
per fare il male. Del mostro fascista
che tanti lutti e tanto sangue sparse
l'Italia non sia piu' la tana fetida.

Ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 19 gennaio 2020

2. INIZIATIVE. DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo, diffondiamo, aderiamo all'iniziativa]

Il 22 gennaio dalle ore 15 alle 19 saremo in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, per la nostra giornata di "digiuno in solidarieta' con i migranti" per chiedere l'abrogazione dei due Decreti Sicurezza dell'ex- ministro dell'Interno Salvini. In questo mese abbiamo dovuto posticipare la giornata di digiuno sia per le feste che per problemi di autorizzazione da parte della Questura di Roma. Ma gia' annunciamo che da febbraio ritorneremo al primo mercoledi' del mese, cioe' il 5 febbraio.
Questa giornata di digiuno davanti al Parlamento e' per sottolineare la dimensione politica di questo digiuno fatto da tanti religiose/i nei conventi, da cittadini nelle proprie abitazioni e da tanti gruppi che lo fanno davanti alle Prefetture della propria citta' (Firenze, Varese, Verona...).
Chiediamo con forza di abrogare i Decreti Sicurezza e di regalarci una nuova legge piu' umana e accogliente.
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Per adesioni: digiunodigiustizia at hotmail.com

3. INIZIATIVE. APPELLO PER LA GIORNATA DI MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE PER LA PACE: "SPEGNIAMO LA GUERRA, ACCENDIAMO LA PACE"
[Riceviamo e diffondiamo]

Sabato 25 gennaio 2020
giornata di mobilitazione internazionale per la pace
Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace!
Contro le guerre e le dittature a fianco dei popoli in lotta per i propri diritti
"La guerra e' un male assoluto e va 'ripudiata', come recita la nostra Costituzione all'art. 11: essa non deve piu' essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia".
Il blitz del presidente Trump per uccidere il generale iraniano Soleimani, il vicecapo di una milizia irachena ed altri sei militari iraniani, e' un crimine di guerra compiuto in violazione della sovranita' dell'Iraq. Insieme alla ritorsione iraniana si e' abbattuto anche sui giovani iracheni che da tre mesi lottano contro il sistema settario instaurato dall'occupazione Usa e contro le ingerenze iraniane, in un paese teatro di guerre per procura ed embarghi da decenni.
Irak, Iran, Siria, Libia, Yemen: cambiano i giocatori, si scambiano i ruoli, ma la partita e' la stessa.
Nella crisi del vecchio ordine internazionale, potenze regionali e globali si contendono con la guerra aree di influenza sulla pelle delle popolazioni locali. La sola alternativa consentita al momento e' il mantenimento dei regimi teocratici o militari - comunque illiberali e non rispettosi dei diritti umani - con i quali si fanno affari, chiudendo occhi e orecchie su repressione, torture, corruzione.
La guerra non produce solo distruzione, umana ed ambientale, ma cancella anche dall'agenda politica la questione sociale, oramai incontenibile ed esplosa nelle proteste delle popolazioni che hanno occupato pacificamente le piazze e le strade.
Non possiamo stare a guardare!
Dobbiamo gridare il nostro no alla guerra, alla sua preparazione, a chi la provoca per giustificare la produzione e la vendita di armi. Guerre che, in ogni momento, possono fare da miccia ad un conflitto globale tanto piu' preoccupante per il potenziale degli armamenti nucleari oggi a disposizione dei potenti del mondo. Le vittime innocenti dell'aereo civile abbattuto "per errore" da un missile, dimostrano una volta di piu' che la guerra e' un flagello per tutti, nessuno può chiamarsi fuori, siamo tutti coinvolti.
Manifestiamo il nostro sostegno alle popolazioni, vere vittime delle guerre, a chi si rivolta da Baghdad a Teheran, da Beirut ad Algeri, da Damasco, al Cairo, a Gerusalemme, a Gaza.
Quel che sta avvenendo nel Golfo Persico, aggiungendosi alle sanguinose guerre e alle crescenti tensioni in corso, mette in luce la drammatica attualita' e il vero realismo dei ripetuti ma inascoltati appelli di Papa Francesco per l'avvio di un processo di disarmo internazionale equilibrato.
L'UE, nata per difendere la pace, deve assumere una forte iniziativa che - con azioni diplomatiche, economiche, commerciali e di sicurezza – miri ad interrompere la spirale di tensione e costruisca una soluzione politica, rispettosa dei diritti dei popoli, dell'insieme dei conflitti in corso in Medio Oriente e avviare una rapida implementazione del Piano Europeo per l'Africa (Africa Plan) accompagnandolo da un patto per una gestione condivisa dei flussi migratori.
Fermare la spirale di violenze e' responsabilita' anche italiana e chiediamo al nostro Governo di farlo con atti concreti:
- opporsi alla proposta di impiego della Nato in Iraq e in Medio Oriente;
- negare l'uso delle basi Usa in Italia per interventi in paesi terzi senza mandato ONU;
- bloccare l'acquisto degli F35;
- fermare la vendita di armi ai paesi in guerra o che violano i diritti umani come sancito dalla L. 187/90;
- ritirare i nostri soldati dall'Iraq e dall'Afghanistan, richiedendo una missione di peace-keaping a mandato ONU ed inviare corpi civili di pace;
- adoperarsi per la sicurezza del contingente italiano e internazionale in missione UNIFIL in Libano;
- aderire al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari eliminandole dalle basi in Italia;
- sostenere in sede europea la necessita' di mantenere vivo l'accordo sul nucleare iraniano implementando da parte italiana ed europea le misure di revoca dell'embargo;
- porre all'interno dell'Unione europea la questione dei rapporti USA-UE nella NATO;
Per tutto questo invitiamo a aderire ed a partecipare alla giornata di mobilitazione internazionale di sabato 25 gennaio 2020, promossa dal movimento pacifista statunitense contro la guerra, che per noi sara' una grande mobilitazione contro tutte le guerre e tutte le dittature, a fianco dei popoli che si battono per il proprio futuro.
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Prime adesioni: Acli, Arci, Associazione per la pace, Assopace Palestina, Beati i costruttori di pace, Cgil, Cipsi, Coordinamento per la pacr – Como, Costituzione e beni comuni – Milano, Fiom, Fondazione Benvenuti in Italia, Gruppo Abele, Iriad, Legambiente, Libera, L'Altra Europa – Venezia, Medicina Democratica, Movimento Nonviolento, Noi siamo chiesa, Opal, Parrocchia SS. Pietro e Paolo – Papanice (KR), Pax Christi, Peacelink, Rete degli studenti medi, Rete della pace, Tavola della pace, Udu, Un ponte per...
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Per adesioni: adesioni.piattaforma.pace at gmail.com

4. INIZIATIVE. IL 27 GENNAIO, "GIORNO DELLA MEMORIA", SI REALIZZINO OVUNQUE INIZIATIVE DI STUDIO, DI RIFLESSIONE, DI TESTIMONIANZA E D'IMPEGNO

Il 27 gennaio, "Giorno della memoria", si realizzino ovunque iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e d'impegno.
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Testo della Legge 20 luglio 2000, n. 211: "Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti"
Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonche' coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto e' accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinche' simili eventi non possano mai piu' accadere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2020. PARTECIPA CON NOI ALL'EVENTO MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e di tutto il mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge ogni anno in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura della liberta', del rispetto e della solidarieta', linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
In particolare quest'anno in Italia vogliamo sensibilizzare le persone e le istituzioni sull'importanza dei centri antiviolenza nell'accogliere e restituire una vita alle donne vittime di abusi e sulla necessità di sostenere e garantire continuità ai centri che operano con professionalita'. A questo tema importantissimo vogliamo aggiungere anche l'importanza di credere, tutti noi e le istituzioni, alle donne vittime di violenza, per dare loro la possibilita' di ricominciare. Per focalizzarci su questi due temi, proponiamo di associare alle manifestazioni artistiche, alcune letture (in calce trovate alcuni suggerimenti). In particolare abbiamo pensato anche alla lettura in pubblico di storie di donne (ne stiamo raccogliendo alcune e ve le manderemo via mail mantenendo l'anonimato o potete scegliere di raccontarne altre). E' importante dar voce alle loro testimonianze per ricordare alle persone che l'abuso e le violenze sulle donne sono una tragica realta' che riguarda tutti noi. Ci sono delle donne, ci sono famiglie dietro i dati statistici e ci sono tante persone e strutture che lavorano per costruire un percorso di "rinascita" che vanno sostenuti.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2020 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', nelle piazze, nelle scuole, nei teatri diffondendo la notizia e coinvolgendo più persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2020 sara' venerdi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire.
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_t uo_evento_sulla_pagina_interna zionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale  https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising  #RiseInSolidarity  #RiseResistUnite
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Dal nostro sito puoi scaricare:
- Loghi ufficiali, asset social, materiali utili
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Nel corso della campagna saranno creati asset social che condivideremo con voi
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Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una  nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura.
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Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Dal nostro sito puoi scaricare:
Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone
- Avviso Pubblico riprese
- Autorizzazione Copyright (al momento del 2019, in arrivo autorizzazione 2020)
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Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento, alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler:
- "L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/uffici o_della_schiavitu_sessuale
- "L'insurrezione" http://bit.ly/insurrezione
- "La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_ mia_rivoluzione
- "Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_ di_un_uomo
- "Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
- "E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi _saltavamo
- la traduzione di M.G. Di Rienzo del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz http://bit.ly/traduzione_testo _BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee: https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni o inoltrare richieste potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
Il team di One Billion Rising Italia

6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

7. REPETITA IUVANT. MAO VALPIANA: ALLE AMICHE E AGLI AMICI DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO. IL 2020 DELLA NONVIOLENZA
[Dal Movimento Nonviolento riceviamo e diffondiamo]

E' questa la prima lettera che vi mandiamo nel 2020: buon proseguimento di anno nuovo. Ma se vogliamo che davvero il 2020 sia un buon anno anche per il nostro Movimento, e' bene che ognuno faccia la propria parte, a partire dall'abbonamento alla rivista "Azione nonviolenta" e dall'adesione al Movimento Noviolento.
Qui il modo piu' semplice per farlo subito: https://nonviolenti.org/cms/movimento-nonviolento/abbonamenti-iscrizione/
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Seguono alcune brevi informazioni che riteniamo importanti e pensiamo possano essere di vostro interesse.
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1) Sabato 25 gennaio sara' una giornata internazionale di mobilitazione contro la guerra. Rete della Pace (con la nostra partecipazione attiva) ha indetto l'iniziativa in Italia. Invitiamo tutti a promovere iniziative locali, anche con la semplice esposizione della bandiera della nonviolenza.
Qui le info: https://www.retedellapace.it/2020/01/25-gennaio-2020-giornata-di-mobilitazione-internazionale-per-la-pace/
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2) Nei giorni 31 gennaio e 1 febbraio, a Milano, ci sara' l'Assemblea comune Rete della Pace e Rete Disarmo. E' l'Assemblea di avvio concreto del processo di unificazione delle due reti. E' un appuntamento importante che abbiamo fortemente voluto come Movimento Nonviolento, cui abbiamo contribuito. L'invito e', per chi puo', ad essere presenti.
Qui le info: https://www.retedellapace.it/event/assemblea-congiunta-rete-della-pace-rete-italiana-disarmo/
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3) Dopo un lungo lavoro abbiamo finalmente avviato la vendita on-line nei nostri siti (Shop - Negozio del Movimento Nonviolento). E' importante diffonderlo il piu' possibile, ed e' anche l'occasione per avviare la Campagna abbonamenti ad "Azione nonviolenta" e adesioni al Movimento Nonviolento per il 2020. Ne abbiamo assolutamente bisogno.
Ognuno lo senta come un impegno prioritario.
Vedi qui: https://shop.azionenonviolenta.it/negozio/
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Il 2020 sara' l'anno del Congresso del Movimento Nonviolento.
Si terra' nei giorni 2-3-4 ottobre 2020 (da Gandhi a San Francesco).
Segna fin d'ora le data sull'agenda, la tua partecipazione fara' la differenza e sara' il segno del tuo impegno attivo.
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La rivista "Azione nonviolenta", in cartaceo e in versione digitale, e' uno strumento essenziale per la crescita della nonviolenza organizzata.
L'annata 2019 e' stata particolarmente apprezzata. Se vuoi che prosegua e cresca anche nel 2020, dai il tuo contributo con l'abbonamento e la diffusione. Falla conoscere ai tuoi amici.
Qui l'ultimo numero pubblicato: https://www.azionenonviolenta.it/azione-nonviolenta-6-2019-anno-56-n-636/
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Cari saluti di pace,
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
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Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

8. REPETITA IUVANT. IL RACCONTO DEL CERVO

Il signor Michele Cervante, come dice già il cognome, era un gran cacciatore di cervi.
Li inseguiva correndo per i prati e siccome era molto veloce li raggiungeva e allora con una mano li afferrava per le corna e con l'altra tirava fuori il coltello che teneva alla cintura e con un colpo solo gli tagliava la testa - ma i cervi l'avevano capito e fuggivano subito nel bosco, dove Michele Cervante non li poteva inseguire perché essendo molto povero non aveva le scarpe e nei prati si correva sull'erba che era morbida, ma nel bosco era pieno di sassi e di spine.
Una volta un cervo si era addormentato nel prato, e Michele Cervante lo raggiunse di sorpresa, lo prese per le corna con una mano e con l'altra stava già prendendo il coltello per tagliargli la testa quando il cervo gli parlò.
I cervi infatti sanno parlare, ed anche parecchio bene, ma non parlano mai agli uomini perché pensano che gli uomini siano stupidi, perché solo gli stupidi uccidono gli animali quando ci sono già le erbe e i frutti del bosco che sono squisiti da mangiare e non c'è bisogno di fare del male a nessuno. Ma quella volta era questione di vita o di morte, e così il cervo parlò a Michele Cervante.
E gli disse: "Non mi uccidere, ed io ti racconterò una storia bellissima, che ogni volta che tu la racconterai chi la ascolta vorrà offrirti un bicchiere di vino o addirittura la cena. E tu potrai fare la bella vita senza dover faticare".
Michele Cervante - a cui ascoltare le storie piaceva tantissimo - accettò la proposta e lo lasciò libero, e il cervo cominciò a raccontare: "In un posto della Mancia di cui non mi ricordo il nome...".

9. REPETITA IUVANT. LA FIONDA. UNA STORIA DELL'UMANITA' IN COMPENDIO

Avere una fionda è il desiderio più grande di ogni bambino. Con una fionda si possono rompere a notte fonda le lampadine sui pali della luce e così riaccendere le stelle, e di giorno far esplodere i nidi irraggiungibili, e cacciare le lucertole che stupide stanno a prendere il sole sul muro, e - se proprio dovesse servire - caricarla a brecciolino e mirare agli occhi del capo della banda rivale, e poi vediamo come va a finire la sfida.
Avere una fionda è il primo passo, poi verrà il coltello, la baiaffa, il mitra, il carrarmato, le bombe e poi finalmente è finito tutto questo schifo.

10. REPETITA IUVANT. UN INCONTRO CON LA VOLPE

Tutti sanno che il più grande pericolo quando sei solo è di incontrare una volpe.
Perché prima ti sembra che non ci sia nessuno, e di colpo la volpe è lì, a due passi, che ti chiede l'ora, o se hai un fiammifero, o se sai i risultati delle partite. E tu te lo immagini che è una volpe, ma come fai a non dirgli l'ora, a non accendergli la sigaretta o a far finta che non hai sentito alla radio la cronaca delle partite. E' domenica, è verso sera, di sicuro sei stato al bar, e adesso sei solo sul viottolo verso il casale. La volpe queste cose le sa, e ti aspetta al varco.
Noi la chiamiamo la volpe, perché lo sappiamo che è la volpe, ma lei non si presenta mai con l'aspetto della volpe: di solito è una bella ragazza, vestita elegante; ma certe volte è una vecchia col bastone, ingobbita, vestita di nero, con un fazzolettone nero sulla testa e uno scialle nero e ricamato lungo fino a terra che sembra una ragnatela; oppure è un albero il cui fogliame agitato dal vento sembra un mare d'oro; o anche un ragazzino, un cavallo baio, un telefono nero col filo che pare una coda di topo e che squilla, che squilla, che squilla e se tu prendi il ricevitore per rispondere sei perduto.
Ma di solito è una bella ragazza, vestita elegante, che ti racconta una storia commovente, e mentre la racconta piange. E tu sai che non la devi ascoltare perché quella storia è incantata, ma se ti fermi poi non ce la fai più ad allontanarti, la storia è bella e commovente, la ragazza è aggraziata e infelice, nella borsetta intravedi un fazzolettino sporco di sangue ma ti sembra che quella macchia vermiglia possa anche essere un disegno, un arabesco.
Le volpi lo sanno il segreto, conoscono tutte le nostre debolezze e tutti i nostri desideri, tutte le nostre paure e il nostro desiderio di quelle paure. Se tu ti fermi si guardano intorno e se sono sicure che non c'è nessuno che possa vederle con un balzo ti sono alla gola, poi una zampata che ti squarcia il petto, e ti divorano il cuore.
Ci sono persone che sono sopravvissute all'incontro con la volpe, ma dopo la loro vita è un'altra: non avendo più il cuore ed essendo dissanguate sono sempre stanche e non trovano pace, certe volte diventano anche cattive. C'è chi dice che finisce che diventano volpi anche loro, ma io non lo credo.
*
Una volta Giufà incontrò una volpe, e la volpe gli chiese: "Vorresti, carino, che ti raccontassi la storia delle mille e una notte?". E Giufà: "E dove lo trovo il tempo? Io domani devo lavorare e la notte devo dormire, e poi mille e una notte per me sono troppe, sto diventando già vecchio e devo sbrigarmi a trovare una moglie".
Allora la volpe, che aveva aspetto di fanciulla: "E se ti dicessi che potresti già averla trovata, una moglie amorosa?". E Giufà: "Ma a me non mi serve una moglie amorosa, mi serve una donna che mi aiuta nel lavoro dei campi, e che tiene bene la casa che io non sono capace, e che mi fa i figli che mi servono per aiutarmi con la terra e con le vacche".
"Una moglie amorosa è quanto di meglio per fare dei figli", continuò la volpe. E Giufà: "Ma io ho sentito dire che la morosa e la moglie sono due cose diverse, e chi ha la morosa non ha la moglie, e chi prende moglie non ha più la morosa".
"Sei proprio uno sciocchino", disse allora la volpe, e sorrise. E quando la volpe sorride non c'è uomo che possa resisterle. Ma Giufà: "Me lo dicono tutti che sono uno sciocco, anche se nessuno me lo ha mai detto con tanta grazia, ed ecco, ho sentito un tuffo al cuore, e ho pensato che sarebbe bello che noi vivessimo insieme: la casa è piccola ma la terra intorno è tanta, e appena avessi due scudi ti comprerei un bel regalo alla fiera perché mi sembra che sei così bella che ogni giorno vorrei farti un regalo".
La volpe sentì che lo aveva ormai catturato, si guardò intorno per esser sicura che non ci fosse nessuno nelle vicinanze, e stava già per balzargli alla gola quando Giufà disse: "Però, però...". "Però cosa?", chiese la volpe. E Giufà: "Niente, un pensiero. Ma no. Però, però bisogna che te lo chiedo sennò scoppio". "Cosa vuoi chiedermi, carino?". "Vorrei chiederti, ma senza offesa, eh? Vorrei chiederti se sei mica una volpe...".
Ora, tutti sanno che se c'è una cosa che una volpe non riesce a sopportare è che qualcuno le chieda se è mica una volpe. La rabbia è tanta che spariscono di colpo, e questo è l'unico metodo per salvarsi dalle volpi. Non so se Giufà lo sapesse o ha solo avuto fortuna. Glielo chiederò quando mi capiterà d'incontrarlo. Di sicuro domani all'osteria.

11. REPETITA IUVANT. IL SOLITO CAVALLO PARLANTE

Nessuno sopporta i cavalli parlanti.
Dicono sempre la verità, non si arrabbiano mai, e vogliono sempre aiutarti.
Il fatto è che tu quando sei nei guai innanzitutto vorresti che la gente non lo sapesse. E invece proprio mentre per strada fai il galante con la signorina Margherita passa il solito cavallo parlante e ad alta voce, che lo sentono a tre chilometri di distanza, dice: "Sor Pumpurio, ho saputo di quel suo debito e che l'ufficiale giudiziario è già venuto a casa sua a fare l'inventario, mi permetta di sovvenirla del mio modesto aiuto". E tu vorresti avere un fucile da caccia grossa di quelli della collezione di Hemingway.
Poi parlano quella lingua da discepoli del marchese Puoti che non si capisce mai che dicono, e pare che lo fanno per metterti alla berlina perché a scuola eri distratto perché pensavi sempre ad altro, prima alle figurine, poi alle ragazze, poi alla rivoluzione, e adesso con internet e col telefonino chi ha più il tempo per studiare la lingua italiana o leggere i classici?
Insomma, mi stanno antipatici, sì. Perché non se ne stanno zitti? Sono stati zitti per secoli, è così difficile adesso trattenere la linguaccia loro?
E' vero, c'è anche un fatto personale.
L'altro giorno ero andato a mangiare alla trattoria dei quattro cavalieri, era l'una, era caldo ma c'era un bel venticello, così mi sono accomodato a un tavolo all'aperto. Com'è come non è, nel menu del giorno c'erano anche fettine di carne di cavallo. E quello ho ordinato, così, soprappensiero. E non era affatto male. Quando chi ti si avvicina? Esattamente. Si pulisce gli zoccoli strofinandoli ben bene per terra e mi fa: "Sor Pumpurio, che mangia di bello?". Avrei voluto sprofondare. Anzi, no: avrei voluto che sprofondasse lui nell'inferno dei cavalli. Insomma, uno non può essere lasciato in pace neppure quando mangia un boccone in trattoria?
Lo so anch'io che è brutto mangiare i cavalli, che sono animali come noi, come noi dotati del ben dell'intelletto e della favella. E lo so che l'anno scorso hanno ricevuto più premi Nobel i cavalli che gli umani, e non discuto che quei riconoscimenti fossero meritati; studiare, studiano parecchio, anche perché - diciamola tutta - fanno una vita più semplice della nostra e quindi hanno più tempo per pensare, per studiare, per dettare i libri ai loro assistenti.
Che poi bisognerebbe dire pure questo: io non sono razzista, e lo capisco che quando noi li usavamo per tirare i carretti o ci salivamo sopra e per farli correre gli davamo di frusta e di speroni non era una cosa da cristiani, sono d'accordo. Ma che adesso loro fanno i professoroni e degli esseri umani - dico: degli esseri umani - debbano stare al loro servizio per scrivere sotto dettatura, ebbene, non mi pare una bella cosa. Non dico che non paghino bene, pagano bene. Ma mi sembra una cosa contronatura, ecco, adesso l'ho detto. E' chiaro che con gli zoccoli è più difficile scrivere che con le mani. Ma allora usassero quei programmi vocali che adesso girano pure sul computer più scrauso, invece di avere tre dattilografi umani per ogni cavallo.
Anche il fatto che sono tutti laureati, diciamo la verità, non va mica bene. Così si accaparrano tutti i posti di lavoro migliori. In qualunque ufficio vai gli uscieri sono tutti uomini, i dirigenti quasi tutti cavalli. Non va bene, lede la dignità umana. E' vero che studiare studiano. E ci credo, non hanno niente da fare. L'unico sport che praticano e che seguono sono le corse, che dopo che ne hai vista una le hai viste tutte; invece noi abbiamo mille giochi e mille sport, dal biliardo al pallone, dal poker all'atletica leggera, è naturale che siamo distratti da mille impegni ed abbiamo meno tempo per studiare. E loro fanno carriera.
E' per questo che con certi amici miei abbiamo costituito una società segreta che abbiamo chiamato "Lega per la liberazione dell'umanità: padroni a casa nostra". Siamo già parecchi, più di quanto quei ciarlatani a quattro zampe possano immaginare, e stiamo accumulando armi, e quando verrà il momento lo vedremo qual è la razza dominante sul pianeta.

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 361 del 19 gennaio 2020
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