[Nonviolenza] "Crollino tutti i muri, si unisca l'umanita'". La caduta del muro di Berlino e le rivoluzioni nonviolente del 1989 commemorate a Viterbo



"CROLLINO TUTTI I MURI, SI UNISCA L'UMANITA'". LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO E LE RIVOLUZIONI NONVIOLENTE DEL 1989 COMMEMORATE A VITERBO

Nel 1989 nell'Europa centro-orientale le rivoluzioni nonviolente abbattevano i regimi totalitari. Momento decisivo e simbolico fu la caduta del muro di Berlino il 9 novembre.
Nel trentesimo anniversario della caduta del muro, la mattina di sabato 9 novembre 2019 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' tenuto un incontro di commemorazione, di testimonianza e di impegno.
Nel corso del'incontro sono stati citati e commentati alcuni brani da testi di Hannah Arendt, Albert Camus, Vasilij Grossman, Vaclav Havel, Agnes Heller, Milan Kundera, Rosa Luxemburg, Varlan Salamov, Victor Serge, Aleksandr Solzenicyn, Tzvetan Todorov.
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Una sintesi di alcune riflessioni svolte
In nome dei valori di liberta', uguaglianza, fraternita' e sorellanza fra tutti gli esseri umani, l'umanita' intera si riconosca e si adoperi in difesa della vita, della dignita'e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Crollino tutti i muri, e si unisca l'umanita' nell'impegno comune per il bene comune, nel mutuo soccorso e nella condivisione del bene e dei beni, nella difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Crolli oggi il muro della guerra che ancora lacera, scerpa ed annichilisce l'umanita'; e si costruiscano ponti e pratiche di dialogo, di solidarieta', di responsabilita' comune, di civile convivenza e sincera condivisione. Che ogni persona si adoperi perche' giunga adesso il tempo della pace.
Crolli oggi il muro del razzismo che ancora lacera, scerpa ed annichilisce l'umanita'; e si costruiscano ponti e pratiche di dialogo, di solidarieta', di responsabilita' comune, di civile convivenza e sincera condivisione. Che ogni persona si adoperi perche' giunga adesso il tempo della convivenza.
Crolli oggi il muro del maschilismo che ancora lacera, scerpa ed annichilisce l'umanita'; e si costruiscano ponti e pratiche di dialogo, di solidarieta', di responsabilita' comune, di civile convivenza e sincera condivisione. Che ogni persona si adoperi perche' giunga adesso il tempo del riconoscimento dell'umanita' di ogni persona, del rispetto di ogni persona, dell'aiuto tra ogni persona.
Crolli oggi il muro dello sfruttamento che ancora lacera, discerpa e annichilisce l'umanita'; e si costruisca una societa' in cui ogni persona bisognosa di aiuto riceva soccorso, accoglienza ed assistenza; in cui il lavoro sia diritto condiviso e responsabilita' comune; in cui i frutti del lavoro siano equamente condivisi; si realizzi una societa' di persone libere, responsabili ed eguali in diritti; una societa' in cui da ciascuna persona sia dato a seconda delle sue capacita', ed a ciascuna persona sia dato a seconda dei suoi bisogni.
Cessi la preistoria, ed inizi la storia dell'umanita'.
Cessi il regno della violenza ed inizi il tempo della civilta', della solidarieta', dell'impegno comune per il bene comune.
Nel ricordo delle vittime di tutti i regimi totalitari, di tutte le societa' schiaviste, di tutte le guerre e tutte le uccisioni, del razzismo e di tutte le persecuzioni, del maschilismo e di tutte le oppressioni, si adoperi ogni essere umano ed ogni umano istituto qui e adesso per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione: solo la pace salva le vite; si adoperi ogni essere umano ed ogni umano istituto qui e adesso per la democrazia che nessuno esclude e per il rispetto e la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, comprese le generazioni future; e si adoperi ogni essere umano ed ogni umano istituto qui e adesso per impedire la devastazione e la distruzione della biosfera, che e' l'unica casa comune che abbiamo.
Nel ricordo di tutte le vittime si contrasti ogni oppressione, ogni violenza, ogni abbandono, ogni indifferenza, ogni complicita', ogni vilta': e si scelga la nonviolenza che a tutte le violenze si oppone e che ha a cuore la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.
A trent'anni dalle rivoluzioni nonviolente del 1989 che abbatterono i regimi totalitari che avevano tradito nel modo piu' atroce le speranze e il progetto di universale liberazione delle rivoluzioni socialiste e della Resistenza antifascista, si prosegua e si estenda quell'impegno di integrale riconoscimento della dignita'di ogni essere umano, di integrale liberazione dell'umanita' intera, di inveramento della civilta', di piena realizzazione dell'umanita' dell'umanita'.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita'come dovrebbe essere.
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Alcuni testi per l'approfondimento
- AA. VV., Il dio che e' fallito;
- AA. VV., Potere e opposizione nelle societa' post-rivoluzionarie;
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo; Sulla rivoluzione;
- Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia (a cura di), Crimini di pace;
- Lelio Basso, Socialismo e rivoluzione;
- Norberto Bobbio, L'eta' dei diritti;
- Guido Calogero, Le regole della democrazia e le ragioni del socialismo;
- Albert Camus, L'uomo in rivolta;
- François Fejto, La fine delle democrazie popolari;
- Antonio Gramsci, Lettere dal carcere; Quaderni del carcere;
- Vasilij Grossman, Vita e destino;
- Vaclav Havel, Il potere dei senza potere;
- Agnes Heller, Etica generale;
- Gustaw Herling, Un mondo a parte;
- Luce irigaray, Speculum;
- Ryszard Kapuscinski, Imperium;
- Primo Levi, I sommersi e i salvati;
- Rosa Luxemburg, Scritti politici; Scritti scelti;
- Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli (a cura di), Lettere di condannati a morte della Resistenza europea;
- Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta';
- George Orwell, 1984;
- Giuliano Pontara, L'antibarbarie;
- Jose' Ramos Regidor, Natura e giustizia;
- Varlan Salamov, I racconti di Kolyma;
- Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario;
- Aleksandr Solzenicyn, Arcipelago Gulag;
- Tzvetan Todorov, Memoria del male, tentazione del bene;
- Simone Weil, Quaderni;
- Virginia Woolf, Le tre ghinee.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 9 novembre 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it