[Nonviolenza] Iniziate oggi a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre



INIZIATE OGGI A VITERBO LE COMMEMORAZIONI NONVIOLENTE DELLE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE

Nell'ambito dell'iniziativa "4 novembre 2019: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele" promossa dal Movimento Nonviolento e da altre esperienze di pace e di solidarieta', sono iniziate sabato 2 novembre a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
Una delegazione del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' recata presso il cippo che in piazzale Gramsci ricorda alcune vittime assassinate in quel luogo dai nazisti, e li' ha sostato in silenzio e deposto un omaggio floreale.
Successivamente la stessa delegazione si e' recata in piazza del Sacrario ed anche li' ha deposto un omaggio floreale ed ha sostato in silenzioso raccoglimento dinanzi ai monumenti e alle lapidi che ricordano le vittime delle due guerre mondiali ed i caduti della Resistenza.
Piu' tardi la delegazione nonviolenta ha reso analogo omaggio dinanzi alla lapide che ricorda il martire della Resistenza Mariano Buratti.
Piu' tardi ancora, concludendo il suo periplo in alcuni luoghi-simbolo della citta', la delegazione della struttura nonviolenta viterbese si e' recata in via della verita' dove dinanzi alle pietre d'inciampo ed alla lapide che ricorda i viterbesi deportati ed assassinati nei campi di sterminio nazisti ha reso omaggio alle vittime della Shoah.
L'iniziativa si e' svolta nel piu' assoluto silenzio.
Successivamente, presso la sede del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' tenuto un incontro di riflessione nel corso del quale e' stato letto l'appello alla base delle commemorazioni nonviolente per il 4 novembre, e sono stati letti e commentati alcuni brani da opere di Hannah Arendt, Ernesto Balducci, Aldo Capitini, Mohandas Gandhi, Primo Levi, Rosa Luxemburg, Simone Weil, Virginia Woolf.
Le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre proseguono a Viterbo con ulteriori iniziative nelle giornate di domenica 3 e lunedi' 4 novembre.
*
Di seguito il testo integrale dell'appello del Movimento Nonviolento e di altre esperienze nonviolente, di pace e di solidarieta', per il 4 novembre 2019.
4 novembre 2019: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le città d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinché il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinché non ci siano mai più guerre, mai più uccisioni, mai più persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo più austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perché le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perché convocano ogni persona di retto sentire e di volontà buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignità e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanità.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno.
Per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
Per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanità, e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiché le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Anche in questo periodo l'umanità intera è messa in pericolo da guerre e nuove escalation belliche. E ancora una volta il Medio Oriente in fiamme è simbolo di questo baratro. Mentre la guerra in Siria prosegue senza alcuna speranza, così come in Yemen ormai non si contano più le atrocità dei bombardamenti sauditi, l'attacco turco contro i curdi aumenta ancor di più il livello del conflitto, la barbarie, le sofferenze, i lutti. E, ancora una volta, Stati Uniti d'America e Unione Europea - Italia compresa - mentre emettono balbettii diplomatici o roboanti proclami, di fatto rimangono a guardare, o peggio: sostengono l'industria bellica, e quindi le stragi che le armi provocano.
Chiediamo in nome dell'umanità l'immediata sospensione di produzione ed esportazioni di armi verso la Turchia, l'Arabia Saudita, tutti i paesi belligeranti e tutti i regimi che violano i diritti umani. Così come chiediamo che vengano immediatamente ritirati i soldati italiani impegnati nell'ambito della Nato sul confine turco.
A oltre cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, a 20 anni dai bombardamenti su Belgrado che prolungarono la guerra nei Balcani e diedero avvio alla stagione delle guerre travestite da ingannevoli alti proclami ("umanitaria", "per la democrazia" e simili), a 18 anni dall'inizio della "guerra al terrore" che ha distrutto l'Afghanistan e l'Iraq e reso il mondo molto più insicuro e disumano: basta guerre, basta armi, basta sofferenze e lutti.
E' l'ora di una svolta, in nome dell'umanità e della pace. Nonostante il silenzio delle istituzioni, nonostante si continui ad ignorare la richiesta di centinaia di migliaia di italiani, la campagna "Un'altra difesa è possibile" può ancora rappresentare questa svolta. Chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Pace, disarmo, smilitarizzazione. Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Solo la pace salva le vite. Salvare le vite è il primo dovere.
Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, siti: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
*
Concludendo l'incontro di sabato 2 novembre 2019 il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato l'ormai quasi ventennale esperienza delle commemorazioni nonviolente a Viterbo per il 4 novembre con il motto "Ogni vittima ha il volto di Abele", e come esse si siano intrecciate ad altre esperienze nonviolente di pace e di solidarieta' nell'Alto Lazio.
Ed ha sottolineato ancora una volta l'urgenza di una conversione nonviolenta della politica, del'economia, della cultura e della societa'; una conversione nonviolenta che faccia cessare le guerre ed abolisca le armi e le organizzazioni armate, cosicche' ogni umano istituto finalmente si adoperi per salvare le vite anziche' sopprimerle, si adoperi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, si adoperi per il bene comune dell'umanita' intera e in difesa dell'intero mondo vivente unica casa comune dell'umanita'.
Ogni persona senziente e pensante si avvede dell'iniquita' di tutte le violenze; cosi' come si avvede dell'incombente apocalittico pericolo di distruzione che minaccia l'intera umanita'; ogni persona senziente e pensante sa quindi che deve impegnarsi per contrastare tutte le violenze e per costruire la pace e la giustizia sociale, nella solidarieta' che nessun essere umano abbandona, nella condivisione del bene e dei beni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
La nonviolenza e' la scelta morale e politica necessaria ed urgente per la salvezza dell'umanita' intera.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 2 novembre 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it