[Nonviolenza] Archivi. 331



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 331 del 19 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di maggio 2019 (parte quinta e conclusiva)
2. Senzacravatta e Collacravatta dialogano ancora
3. Robert L. Bernstein
4. Alfred Adler
5. Maya Angelou
6. Emilio Argiroffi
7. Silvia Bonucci
8. Vittore Branca
9. Anne Bronte
10. Georges Devereux
11. Violette Leduc
12. Baltasar Lopes da Silva
13. Francesco Fausto Nitti
14. Bertha Pappenheim
15. Mafalda Pavia
16. Michelangelo Peroglio
17. Ilya Prigogine
18. Marc Sangnier
19. Aldo Stella
20. Walter Tobagi
21. Giuseppe Vaccarino
22. Francisco Varela
23. Angela Vinay
24. Se
25. Giulio Cortini
26. Camillo Di Sciullo
27. Jurij Dombrovskij
28. Paula Gunn Allen
29. Alexander Kazhdan
30. Giosi Lippolis
31. Giuseppina Palumbo
32. Mario Picchi
33. Franca Rame
34. Tarcisio Robbiati
35. Stefano Tatai
36. Gerard Walter
37. Elemire Zolla
38. Presentato oggi l'appello di Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e centinaia di altre persone a Mattarella per il salvataggio dei naufraghi nel Mediterraneo
39. Senzacravatta e Collacravatta s'incontrano in tram (senza digestivo)
40. Esposti ad ogni persecuzione
41. Vittorio Bardini
42. Gwendolyn B. Bennett
43. Hermann Broch
44. Pierre Ceyrac
45. Eugenio Colorni
46. Roberto Costa
47. Paul Desmond
48. Maddalena Di Giacomo
49. Gisella Floreanini
50. Daverio Clementino Giovannetti
51. Louis Hjelmslev
52. Shohei Imamura
53. Camille Langevin
54. Francesco Lo Sardo
55. Raffaello Morghen
56. Juan Carlos Onetti
57. Peter Orlovsky
58. Nico Orengo
59. Boris Pasternak
60. Nino Pedretti
61. Georgij Plechanov
62. Claude Rains
63. Carlo Stuparich
64. Leo Szilard

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2019 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2019.

2. SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA DIALOGANO ANCORA

- Senzacravatta: E pure questa e' fatta, come disse quello che ammazzo' la moglie.
- Collacravatta: Intanto pero' il liscebusso l'ho buscato io.
- Senzacravatta: Ma che vuoi che sia? Per me non cambia niente. Amici come prima.
- Collacravatta: Amici, amici, dici bene tu, ma io ho dimezzato i voti.
- Senzacravatta: Ma li ho presi io, no?
- Collacravatta: E allora?
- Senzacravatta: E allora siamo alleati o no?
- Collacravatta: Si'.
- Senzacravatta: Appunto: e quello che e' tuo e' mio e quello che e' mio e' tuo.
- Collacravatta: Ah, non ci avevo pensato.
- Senzacravatta: Lo vedi? Tu segui i miei consigli e vedrai che ti troverai sempre bene.
- Collacravatta: Io li seguo i tuoi consigli, ma poi al mio partito mi dicono certe parole...
- Senzacravatta: Perche' non sai quelle che ti dicono al mio. Ma io ti ho sempre trattato bene, no? Anche quando tu facevi un po' lo scapestratello, no?
- Collacravatta: Ma me l'avevi detto tu che dovevamo fare finta di litigare.
- Senzacravatta: Infatti, infatti. E i risultati elettorali ci hanno dato ragione, no?
- Collacravatta: A te si', a me mica sono tanto sicuro.
- Senzacravatta: Ma si', invece. Ma adesso bando alle ciance che c'e' un sacco di lavoro da fare. Per cominciare il "decreto sicurezza della razza bis". E' un'ideona chiamarlo "decreto sicurezza della razza bis", no?
- Collacravatta: Perche' e' un'ideona?
- Senzacravatta: Perche' bis e' come quando il pubblico alla fine dello spettacolo chiede di continuare, no? Come dice il pubblico? Bravo, bene, bis.
- Collacravatta: La sai lunga tu.
- Senzacravatta: E allora: Nel "decreto sicurezza della razza bis" ci mettiamo pure la castrazione chimica per chi non e' di razza ariana.
- Collacravatta: Ma la castrazione chimica non e' nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Uffa. Va bene: allora facciamo la castrazione meccanica, eh? Che ne dici?
- Collacravatta: Mi sa che nel contratto di governo non c'e' neppure quella meccanica.
- Senzacravatta: Ma allora sei proprio incontentabile sei: capisco che dobbiamo fare finta di essere ambientalisti (come i "gretini" - quanto mi diverte 'sta battuta dei gretini!) e la chimica puo' non piacere, ma la castrazione meccanica non inquina.
- Collacravatta: Non inquina?
- Senzacravatta: No che non inquina.
- Collacravatta: Allora penso che puo' andare bene.
- Senzacravatta: Certo che va bene, va benone. E poi mica la pratichiamo sugli ariani, ma solo sulle razze inferiori.
- Collacravatta: Ah, se e' solo sulle razze inferiori...
- Senzacravatta: Lo vedi che quando ragioniamo poi mi dai ragione, lo vedi?
- Collacravatta: E' vero.
*
- Senzacravatta: E poi nel "decreto sicurezza della razza bis" ci mettiamo pure di affondare le imbarcazioni che violano le acque territoriali, cosi' facciamo contenta pure quella li'.
- Collacravatta: Quella li' quale?
- Senzacravatta: Quella che vuole il blocco navale davanti alla Libia.
- Collacravatta: E perche' dovremmo farla contenta?
- Senzacravatta: Perche' quella e' una buona idea, se li affondiamo li' poi non abbiamo tutte quelle rogne coi giudici comunisti, con quell'eretico clandestino comunista in vaticano, coi giornaloni e i professoroni comunisti e antipatriottici.
- Collacravatta: Cosi' non ci possono piu' processare per sequestro di persona!
- Senzacravatta: Bravo, lo vedi che ci sei arrivato da te?
- Collacravatta: Ma non e' omicidio se li affondiamo?
- Senzacravatta: No che non e' omicidio, e' difesa dei confini. Se poi quelli non sanno nuotare potevano evitare di andare in mezzo al mare, no? Ci arriverebbe anche un babbuino, ma quei baluba no.
- Collacravatta: Ma e' legale?
- Senzacravatta: Legale? Ma al ginnasio non li leggevate i classici dove e' scritto che e' legge la volonta' del piu' forte?
- Collacravatta: Mica me lo ricordo.
- Senzacravatta: Perche' eri sempre distratto, lo so io a che pensavi: al Napoli e alle bagasce, siete tutti cosi' voi terroni.
- Collacravatta: E se poi dall'Europa ci dicono che non si puo'?
- Senzacravatta: E che ce ne frega a noi di quello che dice l'Europa? A casa nostra chi e' il padrone?
- Collacravatta: Tu.
- Senzacravatta: Noi, devi dire noi.
- Collacravatta: Noi.
- Senzacravatta: Bravo. E poi gli altri governi europei che fanno meglio di noi? Niente.
- Collacravatta: Pero' affogarli...
- Senzacravatta: Noi ci limitiamo ad affondare solo le navi, poi quei tarpani affogano da soli.
- Collacravatta: Quindi non li facciamo morire noi?
- Senzacravatta: No, muoiono da soli per imprudenza ed imperizia.
- Collacravatta: Allora si puo' fare.
- Senzacravatta: Certo che si puo' fare: del resto lo facciamo gia', non te ne sei accorto? Quando naufragano da soli e noi non li soccorriamo ed impediamo ad altri di soccorrerli, che pensi che succede? Cibo per il pesce azzurro e sostegno alla filiera dell'industria alimentare.
- Collacravatta: E' vero, i naufraghi che impediamo di soccorrere ce li leviamo gia' di torno e nessuno fa storie.
- Senzacravatta: Hai detto bene: nessuno fa storie. Perche' non gliene frega a nessuno.
- Collacravatta: E' vero. Neppure i giudici comunisti dicono niente, neppure quei perdigiorno dell'opposizione di sua maesta', neppure i giornaloni e i professoroni come dici sempre tu, nessuno dice niente.
- Senzacravatta: Nessuno dice niente perche' lo sanno che abbiamo ragione noi: l'unico migrante buono e' il migrante morto.
- Collacravatta: Questa mi pare di averla gia' sentita. E allora avanti tutta con gli affondamenti. E' solo un miglioramento di quello che facciamo gia'.
- Senzacravatta: L'hai capita, finalmente: e' la semplice prosecuzione della "politica dei porti chiusi" con altri mezzi.
- Collacravatta: Pure questa mi pare di averla gia' sentita. E se e' solo la prosecuzione di quello che gia' facciamo, e' come se fosse nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Sicuro che e' nel contratto di governo. E cosi' ci risparmiamo pure la fatica delle deportazioni che ti piacciono tanto ma costano un'iradiddio.
- Collacravatta: Pero' tutti quelli di razza inferiore che gia' stanno qui in Italia bisognera' pure cacciarli, no?
- Senzacravatta: Certo, certo. Ma bisogna fare le cose adagino adagino perche' chi va piano va sano e va lontano.
- Collacravatta: Adagino? Pensavo che bisognava darsi una mossa.
- Senzacravatta: Sicuro che bisogna darsi una mossa, ma bisogna pure essere realisti: per esempio nelle campagne la manodopera ci vuole, e mica vorrai ridurre in schiavitu' gli ariani, no? Sarebbe un crimine disumano.
- Collacravatta: E' vero.
- Senzacravatta: Invece questo branco di zio Tom sembrano fatti apposta. Per cui ce li teniamo finche'servono, poi quando sono troppo fiacchi via col vento!
- Collacravatta: Ecco, li teniamo come schiavi.
- Senzacravatta: Come schiavi.
- Collacravatta: Ma non era stata abolita la schiavitu'?
- Senzacravatta: Ma dove campi, sulla luna? Quando mai? Nessun paese civile ha mai abolito la schiavitu'.
- Collacravatta: Mi pareva.
- Senzacravatta: Ti pareva male: su che si reggeva l'economia dell'impero romano? Dico: l'impero romano, mica ceci. E il Reich millenario? E pure i comunisti fanno tante storie ma in Russia coi Gulag ci davano giu' di brutto.
- Collacravatta: Non ci avevo pensato, non ci avevo proprio pensato.
- Senzacravatta: E' questo il bello del razzismo: che puoi fare tutto quello che ti pare.
- Collacravatta: E fai la bella vita.
- Senzacravatta: La bella vita, si': come la facciamo noi, che eravamo due fischiotti senz'arte ne' parte e adesso governiamo il paese: e mica lo Zimbabwe o il Liechtenstein, l'Italia, l'Italia governiamo.
- Collacravatta: Che fortuna.
- Senzacravatta: Hai detto bene. Tu continua a seguirmi e vedrai che pacchia.
- Collacravatta: Ma non avevi detto che la pacchia era finita?
- Senzacravatta: Per le razze inferiori, per le razze inferiori e' finita, ma per noi maschi bianchi ariani mariani la pacchia non finisce mai.
- Collacravatta: Evviva la pacchia.
- Senzacravatta: E adesso di corsa al Gran consiglio, pardon: al Consiglio dei ministri.
- Collacravatta: Giddap.
- Senzacravatta: Adelante, Pedro. (A parte: Ditemi voi che partito dev'essere il partito che questo fa il capoccia; buon per me, dico io).

3. ROBERT L. BERNSTEIN

E' deceduto Robert L. Bernstein, editore ed attivista per i diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

4. ALFRED ADLER

Il 28 maggio 1937 moriva Alfred Adler, illustre psicoterapeuta.
Con gratitudine lo ricordiamo.

5. MAYA ANGELOU

Il 28 maggio 2014 moriva Maya Angelou, poetessa e militante antirazzista.
Con gratitudine la ricordiamo.

6. EMILIO ARGIROFFI

Il 28 maggio 1998 moriva Emilio Argiroffi, medico, militante comunista, senatore della Repubblica.
Con gratitudine lo ricordiamo.
 
7. SILVIA BONUCCI

Il 28 maggio 2015 moriva Silvia Bonucci, scrittrice e militante democratica.
Con gratitudine la ricordiamo.

8. VITTORE BRANCA

Il 28 maggio 2004 moriva Vittore Branca, partigiano, filologo, italianista illustre, maestro di noi tutti.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. ANNE BRONTE

Il 28 maggio 1849 moriva Anne Bronte, scrittrice come le sue sorelle.
Con gratitudine la ricordiamo.

10. GEORGES DEVEREUX

Il 28 maggio 1985 moriva Georges Devereux, antropologo e psicoanalista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. VIOLETTE LEDUC

Il 28 maggio 1972 moriva Violette Leduc, scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

12. BALTASAR LOPES DA SILVA

Il 28 maggio 1989 moriva Baltasar Lopes da Silva, scrittore e linguista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

13. FRANCESCO FAUSTO NITTI

Il 28 maggio 1974 moriva Francesco Fausto Nitti, antifascista e partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. BERTHA PAPPENHEIM

Il 28 maggio 1936 moriva Bertha Pappenheim, militante femminista.
Con gratitudine la ricordiamo.

15. MAFALDA PAVIA

Il 28 maggio 1985 moriva Mafalda Pavia, pediatra e scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

16. MICHELANGELO PEROGLIO

Il 28 maggio 1944 moriva Michelangelo Peroglio, martire della Resistenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

17. ILYA PRIGOGINE

Il 28 maggio 2003 moriva Ilya Prigogine, scienziato e umanista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. MARC SANGNIER

Il 28 maggio 1950 moriva Marc Sangnier, militante democratico, pacifista, resistente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. ALDO STELLA

Il 28 maggio 2007 moriva Aldo Stella, partigiano e storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. WALTER TOBAGI

Il 28 maggio 1980 moriva Walter Tobagi, giornalista e saggista, assassinato da terroristi.
Con gratitudine lo ricordiamo.

21. GIUSEPPE VACCARINO

Il 28 maggio 2016 moriva Giuseppe Vaccarino, filosofo della scienza e del linguaggio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

22. FRANCISCO VARELA

Il 28 maggio 2001 moriva Francisco Varela, scienziato ed epistemologo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

23. ANGELA VINAY

Il 28 maggio 1990 moriva Angela Vinay, bibliotecaria, ideatrice del Servizio bibliotecario nazionale.
Con gratitudine la ricordiamo.

24. SE

Se l'Italia diventa uno stato razzista
tu sai quale sia il tuo dovere

Se l'Italia diventa un regime di apartheid
tu sai quale sia il tuo dovere

Se il governo italiano nega soccorso approdo e salvezza ai naufraghi in pericolo
e aggredisce e sabota i soccorritori che salvano le vite
tu sai quale sia il tuo dovere

Se il governo italiano umilia emargina perseguita
espone e addita all'odio e alla violenza
innumerevoli persone innocenti ed inermi
tu sai quale sia il tuo dovere

Il tuo dovere e' difendere la vita la dignita' e i diritti
di tutti gli esseri umani

Il tuo dovere e' difendere la democrazia e lo stato di diritto
che salva le vite e protegge ogni essere umano

Il tuo dovere e' difendere la Costituzione repubblicana
che si oppone all'eversione dall'alto
che si oppone al fascismo che torna

Il tuo dovere e' restare umano
ed opporti al governo razzista e golpista
opporti al governo della disumanita'

Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere

25. GIULIO CORTINI

Il 29 maggio 2006 moriva Giulio Cortini, partigiano e fisico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

26. CAMILLO DI SCIULLO

Il 29 maggio 1935 moriva Camillo Di Sciullo, giornalista, editore, militante anarchico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

27. JURIJ DOMBROVSKIJ

Il 29 maggio 1978 moriva Jurij Dombrovskij, scrittore e perseguitato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

28. PAULA GUNN ALLEN

Il 29 maggio 2008 moriva Paula Gunn Allen, antropologa, poetessa, militante per i diritti umani.
Con gratitudine la ricordiamo.

29. ALEXANDER KAZHDAN

Il 29 maggio 1997 moriva Alexander Kazhdan, illustre bizantinista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

30. GIOSI LIPPOLIS

Il 29 maggio 2006 moriva Giosi Lippolis, poetessa e narratrice, giornalista e saggista, militante per i diritti umani.
Con gratitudine la ricordiamo.

31. GIUSEPPINA PALUMBO

Il 29 maggio 1989 moriva Giuseppina Palumbo, militante socialista, resistente, senatrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

32. MARIO PICCHI

Il 29 maggio 2010 moriva don Mario Picchi, fondatore del Centro italiano di solidarieta'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

33. FRANCA RAME

Il 29 maggio 2013 moriva Franca Rame, attrice, drammaturga e militante femminista.
Con gratitudine la ricordiamo.

34. TARCISIO ROBBIATI

Il 29 maggio 1952 moriva Tarcisio Robbiati, anarchico, antifascista, resistente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

35. STEFANO TATAI

Il 29 maggio 2017 moriva Stefano Tatai, uno dei maggiori scacchisti italiani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

36. GERARD WALTER

Il 29 maggio 1974 moriva Gerard Walter, illustre storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

37. ELEMIRE ZOLLA

Il 29 maggio 2002 moriva Elemire Zolla, che scrisse libri che non abbiamo dimenticato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

38. PRESENTATO OGGI L'APPELLO DI LIDIA MENAPACE, PADRE ALEX ZANOTELLI E CENTINAIA DI ALTRE PERSONE A MATTARELLA PER IL SALVATAGGIO DEI NAUFRAGHI NEL MEDITERRANEO

Mercoledi' 29 maggio 2019 con una conferenza a Viterbo e' stato presentato l'appello promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, da tante altre persone di volonta' buona e numerose associazioni di solidarieta', appello che chiede al Presidente della Repubblica di intervenire per far cessare l'ecatombe nel Mediterraneo.
*
L'appello recita:
"Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene".
*
Tra le centinaia di adesioni alcune delle figure piu' illustri del femminismo, della cultura della pace, dell'impegno di solidarieta', dei movimenti ecclesiali, dei movimenti ecologisti, del movimento operaio, della nonviolenza, dei movimenti antirazzisti e per i diritti umani, dell'impegno civile in difesa della Costituzione della Repubblica italiana.
*
Presentando l'appello, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo che ha ospitato la conferenza e coordina l'iniziativa, ha sintetizzato in poche parole il senso e il fine dell'appello: "Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta': occorre soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Salvare le vite e' il primo dovere".
*
Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ancora una volta rimarcato che "il governo italiano da mesi sta commettendo abominevoli crimini razzisti, crimini contro l'umanita'. Ed in particolare: omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza"; sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo; reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso; violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista".
A questi crimini - ha concluso il responsabile della struttura nonviolenta viterbese - e' diritto e dovere di ogni essere umano opporsi, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della civilta' che ogni essere umano riconosce, rispetta, sostiene e protegge.
*
Con l'appello al Presidente della Repubblica si sollecita un intervento necessario ed urgente per far cessare la strage in corso nel Mediterraneo e per far tornare l'esecutivo al rispetto della Costituzione italiana, del diritto internazionale, dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

39. SENZACRAVATTA E COLLACRAVATTA S'INCONTRANO IN TRAM (SENZA DIGESTIVO)

- Senzacravatta: E che ci fai qui?
- Collacravatta: Oh bella, sto sul tram.
- Senzacravatta: Ma se giri sempre con l'auto blu.
- Collacravatta: E tu con l'aereo di stato.
- Senzacravatta: Infatti io non prendo il tram, ci salgo solo per farmici qualche selfie, al popolaccio gli piace.
- Collacravatta: E io ci faccio una diretta facebook se proprio vuoi saperlo, perche' al popolaccio gli piaccio anch'io, che sono pure parecchio piu' elegante.
- Senzacravatta: E' come quando si dice che uno si attacca al tram, no?
- Collacravatta: C'e' da ridere?
- Senzacravatta: Mi sembra di percepire una certa acredine.
- Collacravatta: E che vuol dire acredine?
- Senzacravatta: E' quando uno e' cornuto e mazziato e finalmente se ne accorge.
- Collacravatta: E sarei io?
- Senzacravatta: Ma scherzi? Parlavo dell'atmosfera. Noi siamo amici, io poi sono amico di tutti.
- Collacravatta: Bell'amico che sei.
- Senzacravatta: Perche', che c'e' che non va?
- Collacravatta: E me lo chiedi pure? Con tutti i voti che mi hai soffiato domenica.
- Senzacravatta: Se proprio ci tenevi, te li dovevi tener da conto.
- Collacravatta: E come si fa?
- Senzacravatta: Un giorno te lo spiego, mica posso spiegarti tutto in una volta sola.
- Collacravatta: Intanto ci ho preso una bella fregatura.
- Collacravatta: Nessuna fregatura, e' che il popolo ariano e mariano sa riconoscere il suo leader. E il leader e' rassicurante e magnanimo. Come il duce.
- Collacravatta: Perche', invece io sarei isterico e meschino?
- Senzacravatta: Be', con tutto il baccano che hai fatto le scorse settimane per cercare di rubacchiarmi quattro voti.
- Collacravatta: No, questo non posso proprio accettarlo: sei tu che da un anno in qua mi stai sgraffignando voti a piu' non posso, quasi quasi mi pento di aver fatto il governo insieme.
- Senzacravatta: Non dire stupidaggini, se non si faceva il governo insieme finiva che si votava di nuovo e tu gia' eri a spasso.
- Collacravatta: Ah, la metti cosi'.
- Senzacravatta: Certo che la metto cosi', non fare lo smorfioso con me che tanto non attacca.
- Collacravatta: Se vuoi far cadere il governo dillo subito.
- Senzacravatta: Io? Dillo tu se vuoi far cadere il governo.
- Collacravatta: Io non voglio far cadere un bel niente, stiamo facendo un bel lavoro, no?
- Senzacravatta: L'hai detto, giovane, l'hai detto. Quindi lasciami lavorare e piantala di punzecchiare che dagli oggi e dagli domani hai visto poi che succede...
- Collacravatta: Che, mi minacci?
- Senzacravatta: Io? Io voglio bene a tutti. Figurarsi.
- Collacravatta: Figurarsi, come no. Ma se vuoi far cadere il governo...
- Senzacravatta: Io? Io no, tu piuttosto...
- Collacravatta: Ah, io no di sicuro, finche' c'e' un contratto di governo...
- Senzacravatta: E allora e' tutto a posto e andiamo avanti. Avanti cosi', col vento in poppa.
- Collacravatta: Col vento in poppa per te.
- Senzacravatta: Per noi, per noi.
- Collacravatta: Sara', ma intanto io ho perso le elezioni, bella figura m'hai fatto fare.
- Senzacravatta: Ma che vuol dire, l'importante e' come va la coalizione, e la coalizione va bene, no? E poi, e poi...
- Collacravatta: E poi che?
- Senzacravatta: Ma proprio devo suggerirtele sempre tutte io le risposte? E poi c'e' il contratto di governo!
- Collacravatta: Ah gia', c'e' il contratto di governo.
*
- Senzacravatta: E per dimostrarti quanto ti voglio bene oggi t'insegno un altro paio di trucchetti.
- Collacravatta: Hai visto come ho imparato bene quelli che m'hai insegnato l'altra volta?
- Senzacravatta: Bravo, bravo.
- Collacravatta: Me li sono scritti sullo smartphone. Primo: di' sempre il contrario di quello che fai; secondo: a chi ti critica digli che vada in quel posto.
- Senzacravatta: Continua ad applicarti e vedrai che diventi un politico coi fiocchi.
- Collacravatta: Perche' coi fiocchi?
- Senzacravatta: E' un modo di dire. Per dire uno bravo.
- Collacravatta: Ah, con te non si capisce mai.
- Senzacravatta: Non si capisce mai che?
- Collacravatta: Non si capisce mai quando fai un complimento e quando invece offendi.
- Senzacravatta: Ullalla', che parole grosse. Ma bando alle ciance, veniamo a noi. Adesso ti do' un'altra lezione.
- Collacravatta: Sono tutt'orecchi.
- Senzacravatta: Allora, la regola e': piu' la spari grossa e piu' gli abbocconi ci credono.
- Collacravatta: E che c'entra?
- Senzacravatta: C'entra, c'entra. Come pensi che si prendono i voti, governando bene? Andiamo, non siamo mica all'asilo infantile. E poi ti pare che noi due... via, non mi far dire uno sproposito.
- Collacravatta: E come si prendono allora i voti?
- Senzacravatta: Vince chi le spara piu' grosse.
- Collacravatta: Per esempio?
- Senzacravatta: Per esempio hai presente quando dico che piu' naufraghi facciamo affogare nel Mediterraneo e piu' vite salviamo?
- Collacravatta: Come no, lo dici sempre.
- Senzacravatta: E non ti pare che c'e' qualche cosa di strano?
- Collacravatta: No, che c'e' di strano?
- Senzacravatta: Come volevasi dimostrare. Piu' le spari grosse e piu' ti ci credono.
- Collacravatta: Mi sa che non l'ho capita...
- Senzacravatta: Ma si' che l'hai capita, e' come quando ti ho detto di dire il contrario di quello che fai.
- Collacravatta: Ah, e' la stessa cosa?
- Senzacravatta: Piu' o meno.
- Collacravatta: Allora non e' vero che stiamo salvando vite umane chiudendo i porti?
- Senzacravatta: Ah, che pazienza che ci vuole: si' che e' vero, salviamo un sacco di vite umane, piu' naufraghi muoiono e piu' ne salviamo.
- Collacravatta: Eh, dicevo io...
- Senzacravatta: Contento adesso?
- Collacravatta: Si', si', pero' dobbiamo pure fare le deportazioni, eh, e' nel contratto di governo.
- Senzacravatta: D'accordo, faremo pure quelle, per farti contento...
- Collacravatta: Non e' che mi fai contento, e' nel contratto di governo, bisogna salvare l'Italia dall'invasione delle razze inferiori.
- Senzacravatta: Vedo che hai studiato, bravo, bravo.
- Collacravatta: L'ho letto quel libro che m'hai dato.
- Senzacravatta: Si vede, si vede.
- Collacravatta: Pensavo pure che quasi quasi smetto di mettere 'sto completino giacca e cravatta e mi faccio una divisa militare, tu che dici? Casomai dovessimo invadere la Polonia.
- Senzacravatta: Un abito confacente al portamento marziale proprio di chi e' in vetta alla gerarchia di una razza superiore e' una buona idea, io quando capita l'occasione arraffo sempre giubbotti e uniformi di polizia e carabinieri, mi donano anche se siccome sono un po' robusto mi fanno un po' troppo bombato.
- Collacravatta: E' che non ti curi il personale, ma il personale conta. Un giorno t'insegno a truccarti. Ci ho tutto il necessaire.
*
- Senzacravatta: E adesso senti quest'altra perla di saggezza: devi fare il magnifico coi soldi degli altri.
- Collacravatta: Coi soldi degli altri?
- Senzacravatta: Coi soldi degli altri.
- Collacravatta: Quindi bisogna prenderli ai ricchi?
- Senzacravatta: Ma allora non capisci proprio niente: i ricchi non sganciano uno sghei neanche se gli dai fuoco alla casa: ai poveri li devi prendere, che quelli sono cosi' fessi che piu' li derubi e piu' sono contenti.
- Collacravatta: Ma se non ci hanno un occhio per piangere.
- Senzacravatta: Infatti tu mica glieli levi mettendogli le mani in saccoccia che ci trovi solo il moccio dei fazzoletti; tu glieli levi con le tasse e le imposte.
- Collacravatta: E come?
- Senzacravatta: Fai pagare di meno ai ricchi (cosi' poi ti fanno la mancetta, no?), e fai pagare di piu' ai pezzenti. E' la flattazza.
- Collacravatta: La flattazza?
- Senzacravatta: La flattazza, e' nel contratto di governo.
- Collacravatta: Ah, la flattazza. Nel contratto di governo.
- Senzacravatta: Proprio.
- Collacravatta: Ma pensa un po', che forza. La sai lunga tu e a starti a sentire s'impara sempre qualche cosa. Grazie, grazie.
- Senzacravatta: Di niente, di niente. Quando ci si vuole bene e si e' di razza ariana... (A parte: Che spassetto, ragazzi miei, e' la fine del mondo).

40. ESPOSTI AD OGNI PERSECUZIONE

"I quattro elementi essenziali di tale visione
sono il fuoco, il rettile, la spada e l'oro"
(Ladislao Mittner, Sto. lett. ted., I/1, par. 8.3)

Esposti ad ogni persecuzione
esposti ad ogni ricatto
questa la condizione dei migranti qui
di quelli che non sono morti
nel deserti nei lager libici in mare.

Il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" imposto mesi fa
in un paese narcotizzato
e' il culmine di questa violenza razzista
che dal governo scendendo per li rami
giunge alla violenza di strada
di chi calpesta il pane dei poveri
di chi minaccia di stupro le donne
di chi spara dal terrazzo o dalla macchina
alle vittime designate.

E da parte dei piu' si fa finta di niente
si attende che sia - chissa' quando -
la Corte Costituzionale a cassare le misure razziste
infami infernali hitleriane
che il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" reca
e che gia' da mesi hanno scaraventato
nella miseria e nella disperazione
tra gli artigli di mafie schiavisti fascisti
tante persone innocenti ed inermi
privandole di fondamentali inalienabili diritti
ad ogni essere umano inerenti.

Di tutto si parla nei luoghi della chiacchiera
che ha invaso e distrutto lo spazio pubblico
tranne che di questa prima basilare questione
che in Italia e' stato imposto un regime razzista
un regime schiavista
un regime segregazionista
un regime di apartheid
e che ogni persona decente
insorgere dovrebbe
in difesa dei diritti di tutti
in difesa della liberta' che e' una.

Con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
occorre far cadere il governo della disumanita'
occorre far cadere il governo razzista e golpista
occorre far cadere il governo dell'omissione di soccorso
occorre far cadere il governo delle persecuzioni.

Con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
occorre ripristinare in Italia la vigenza
della Costituzione repubblicana antifascista
della democrazia che ogni essere umano
riconosce e raggiunge
sostiene e difende
dello stato di diritto
della legalita' che salva le vite
della civilta' che sa
che una e' l'umanita'
in quest'unico mondo vivente
casa comune dell'umanita' intera.

41. VITTORIO BARDINI

Il 30 maggio 1985 moriva Vittorio Bardini, militante comunista, combattente antifascista in Spagna, partigiano in Italia, costituente, parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.

42. GWENDOLYN B. BENNETT

Il 30 maggio 1981 moriva Gwendolyn B. Bennett, poetessa.
Con gratitudine la ricordiamo.

43. HERMANN BROCH

Il 30 maggio 1951 moriva Hermann Broch, l'autore de "La morte di Virgilio".
Con gratitudine lo ricordiamo.

44. PIERRE CEYRAC

Il 30 maggio 2012 moriva padre Pierre Ceyrac, missionario in India, conobbe Gandhi e madre Teresa, e' una delle figure piu' vive della solidarieta' concretamente agita.
Con gratitudine lo ricordiamo.

45. EUGENIO COLORNI

Il 30 maggio 1944 moriva assassinato dai fascisti Eugenio Colorni, antifascista, federalista europeo, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

46. ROBERTO COSTA

Il 30 maggio 1985 moriva Roberto Costa, partigiano, giornalista e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

47. PAUL DESMOND

Il 30 maggio 1977 moriva Paul Desmond, musicista, l'autore di "Take five".
Con gratitudine lo ricordiamo.

48. MADDALENA DI GIACOMO

Il 30 maggio 2016 moriva Maddalena Di Giacomo, musicista, editrice, gallerista.
Con gratitudine la ricordiamo.

49. GISELLA FLOREANINI

Il 30 maggio 1993 moriva Gisella Floreanini, musicista, antifascista, partigiana, militante comunista, parlamentare.
Con gratitudine la ricordiamo.

50. DAVERIO CLEMENTINO GIOVANNETTI

Il 30 maggio 2014 moriva Daverio Clementino Giovannetti, militante comunista, sindacalista, senatore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

51. LOUIS HJELMSLEV

Il 30 maggio 1965 moriva Louis Hjelmslev, linguista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

52. SHOHEI IMAMURA

Il 30 maggio 2006 moriva Shohei Imamura, regista cinematografico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

53. CAMILLE LANGEVIN

Il 30 maggio 1913 moriva Camille Langevin, membro della Prima Internazionale, prese parte alla Comune di Parigi.
Con gratitudine lo ricordiamo.

54. FRANCESCO LO SARDO

Il 30 maggio 1931 moriva Francesco Lo Sardo, militante comunista, perseguitato dal fascismo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

55. RAFFAELLo MORGHEN

Il 30 maggio 1983 moriva Raffaello Morghen, illustre storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

56. JUAN CARLOS ONETTI

Il 30 maggio 1994 moriva Juan Carlos Onetti, scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

57. PETER ORLOVSKY

Il 30 maggio 2010 moriva Peter Orlovsky, poeta.
Con gratitudine lo ricordiamo.

58. NICO ORENGO

Il 30 maggio 2009 moriva Nico Orengo, giornalista, scrittore, poeta.
Con gratitudine lo ricordiamo.

59. BORIS PASTERNAK

Il 30 maggio 1960 moriva Boris Paternak, l'autore del "Dottor Zivago".
Con gratitudine lo ricordiamo.

60. NINO PEDRETTI

Il 30 maggio 1981 moriva Nino Pedretti, poeta.
Con gratitudine lo ricordiamo.

61. GEORGIJ PLECHANOV

Il 30 maggio 1918 moriva Georgij Plechanov, illustre intellettuale marxista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

62. CLAUDE RAINS

Il 30 maggio 1967 moriva Claude Rains, attore indimenticabile di Casablanca e di Notorious.
Con gratitudine lo ricordiamo.

63. CARLO STUPARICH

Il 30 maggio 1916 moriva Carlo Stuparich, scrittore e patriota.
Con gratitudine lo ricordiamo.

64. LEO SZILARD

Il 30 maggio 1964 moriva Leo Szilard, scienziato, esule antinazista, partecipe del "Progetto Manhattan", divenne strenuo oppositore delle bombe atomiche.
Con gratitudine lo ricordiamo.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 331 del 19 ottobre 2019
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