[Nonviolenza] Archivi. 327



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 327 del 14 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di maggio 2019 (parte prima)
2. Primo maggio
3. Nel nono anniversario della scomparsa ricordato a Viterbo Alfio Pannega
4. Una conversazione pubblica la mattina del primo maggio
5. Dopo il primo, il 2 maggio
6. Per Mirella Billi
7. Lapidarium del 2 maggio 2019
8. Ricordando Augusto Boal e Paulo Freire
9. Opporsi al maschilismo, al razzismo, al fascismo
10. Adesione alla manifestazione del 4 maggio a Viterbo contro la violenza
11. "Contro il maschilismo, contro il razzismo, contro il fascismo: la scelta della nonviolenza". Un incontro a Viterbo
12. Nella citta' dolente
13. Il ministro della paura
14. Cinque meditazioni aderendo alla seconda manifestazione pubblica contro la violenza che si svolgera' a Viterbo lunedi' 6 maggio 2019
15. Lunedi' 6 maggio a Viterbo contro la violenza
16. Questa sera chi vive a Viterbo scende di nuovo in strada contro la violenza
17. In una giornata di lutto cittadino
18. Presentato a Viterbo l'appello "Non un voto ai partiti razzisti"

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI MAGGIO 2019 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di maggio 2019.

2. PRIMO MAGGIO

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
*
Contro la guerra e tutte le uccisioni.
Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.
Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Per la condivisione del bene e dei beni.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
*
Per la liberazione comune dell'umanita' intera.
Per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Per la salvaguardia dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

3. NEL NONO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA RICORDATO A VITERBO ALFIO PANNEGA

Ricorrendo il nono anniversario della scomparsa, martedi' 30 aprile 2019 Alfio Pannega e' stato commemorato nel corso di un incontro di riflessione presso la sede dell'Unione Sindacale di Base (Usb) di Viterbo.
All'incontro ha preso parte il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, che ha ricordato con viva commozione l'indimenticabile amico e compagno di lotte.
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti. Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione. Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura. La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata fin qui disattesa. Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3372, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-205.

4. UNA CONVERSAZIONE PUBBLICA LA MATTINA DEL PRIMO MAGGIO

La mattina di mercoledi' primo maggio a Viterbo nel quartiere di Santa Barbara nei pressi del parco delle querce il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", Peppe Sini, ha tenuto un discorso in occasione della giornata in cui le sfruttate e gli sfruttati ricordano le vittime dell'oppressione economica e sociale e rinnovano l'impegno alla lotta per la liberazione dell'umanita' intera da ogni violenza, l'impegno a costruire una societa' di persone libere, eguali in diritti e solidali, l'impegno a difendere qui e adesso la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, l'impegno a difendere qui e adesso quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' comprese le generazioni future.
*
Nel suo discorso il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha innanzitutto ricordato ancora una volta Alfio Pannega, scomparso il 30 aprile del 2010, e la cui cerimonia funebre si tenne proprio il successivo primo maggio e fu insieme addolorato commiato e riaffermazione persuasa delle ragioni della lotta che per tutta la vita Alfio Pannega aveva condotto da poeta e militante antifascista, comunista e libertario, nonviolento. E da allora ogni anno a Viterbo gli amici e i compagni di Alfio lo ricordano non solo il 21 settembre nell'anniversario della nascita, non solo il 30 aprile nell'anniversario della scomparsa, ma anche il primo maggio, riconoscendolo figura esemplare del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta per la giustizia, la liberazione comune, la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, conforta e sostiene.
*
E proprio muovendo dal ricordo di Alfio Pannega e' stato riaffermato l'impegno di tutte le oppresse e gli oppressi, e di ogni persona di volonta' buona, ad opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, ad opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni, ad opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni. L'impegno di solidarieta' con tutti gli esseri umani contro il fascismo e contro ogni schiavitu' e violenza; l'impegno di solidarieta' con l'intero mondo vivente che il modo di produzione, i rapporti di proprieta' e il modello di sviluppo dominante (la cosiddetta globalizzazione dominata totalitariamente dal capitale finanziario) sta minacciando di crescente devastazione ed irreversibile distruzione.
*
E particolarmente oggi che la guerra torna a lambire il nostro paese con l'ulteriore divampare dell'orrore in Libia; oggi che criminalmente l'Italia fornisce le bombe che fanno strage di innocenti in Yemen; oggi che la piu' grande potenza mondiale straccia gli accordi internazionali e mira a un folle riarmo; oggi che mostruosi massacri insanguinano tutti i continenti; oggi che a fronte di un impoverimento abissale delle classi sfruttate ed oppresse permangono e crescono le spese militari, le spese per gli strumenti e gli apparati il cui scopo e' uccidere gli esseri umani.
*
E particolarmente oggi che in Italia e' al potere un governo razzista e golpista che commette abominevoli crimini contro l'umanita' e un flagrante attentato contro la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; oggi che il governo italiano si macchia di una scellerata omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di uno scellerato sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; oggi che il governo italiano impone una sciagurata conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; oggi che il governo italiano persiste in una persecuzione razzista ed in un effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza"; oggi che il governo italiano si e' ripetutamente reso colpevole del delitto di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo; oggi che il governo italiano orribilmente persevera nell'istigazione all'odio razzista e nell'apologia del delitto di omissione di soccorso; oggi che il governo italiano protervamente e fin esibizionisticamente persiste nella violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
*
E particolarmente oggi che Viterbo, che l'Italia intera e' scossa dall'ennesima atroce violenza contro una donna da parte di criminali neofascisti; oggi che in Italia e nel mondo i femminicidi si susseguono a un ritmo vertiginoso; oggi che il maschilismo continua con furiosa violenza ad opprimere, lacerare, disumanizzare l'umanita'.
*
E particolarmente oggi che la violenza fascista si riorganizza in tutto il mondo a nuovamente aggredire e tentare di annichilire l'umanita' intera; la violenza fascista di cui il razzismo, il nazionalismo, il colonialismo e l'imperialismo sono elementi costitutivi palesemente in atto.
*
E particolamente oggi che i popoli in lotta per la sopravvivenza nel Sud del mondo rapinato e oppresso, che la generalita' delle scienziate e degli scienziati, che le piu' alte voci della riflessione morale, che innumerevoli giovanissime e e giovanissimi scesi nelle piazze di tutto il mondo richiamano l'umanita' a fermare la devastazione della natura che sta mettendo in pericolo l'esistenza stessa dell'umanita' intera.
*
Il primo maggio non e' solo e tanto un giorno di festa, ma un giorno di memoria e di lotta, di consapevolezza e di impegno: e' un appello, l'appello lanciato da coloro che nel 1864 si riunirono a Londra e fondarono la prima Associazione Internazionale dei Lavoratori, il cui programma e' ancora il nostro programma; e' l'appello che con nitide e ferme parole e' espresso nell'inno che proprio "L'Internazionale" ha come titolo; e' l'appello che tutte le vittime dell'oppressione, e tutte le persone che contro l'oppressione insorsero nella storia dell'umanita', ci consegnano come lascito: l'appello all'impegno comune per l'umanizzazione dell'umanita', l'appello all'impegno comune per la liberazione dell'umanita' intera, l'appello all'impegno comune per la piena condivisione del bene e dei beni. L'appello all'impegno comune a contrastare ogni violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
*
Che si uniscano tutte le oppresse e tutti gli oppressi nell'impegno comune contro ogni oppressione.
Che si unisca l'umanita' intera nell'impegno comune per la comune salvezza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Da ciascuno secondo le sue capacita', a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
La nonviolenza e' in cammino.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
*
Una minima notizia su Alfio Pannega
(...)

5. DOPO IL PRIMO, IL 2 MAGGIO

Ogni giorno continua la lotta contro tutte le violenze e le oppressioni.

6. PER MIRELLA BILLI

Penso che fossero gli anni Settanta
anni di strazio e di felicita'
leggevo famelico le monografie
di letteratura e di cinema del Castoro
e li' trovai il libro su Virginia Woolf
da Mirella Mancioli Billi firmato
che tante volte poi nel corso degli anni
alle persone amiche ho consigliato
affinche' dell'autrice delle Tre ghinee
(decisivo programma politico e morale
testo fondamentale della nostra lotta
del pensiero e dell'azione nonviolenta)
sapessero qualcosa di piu'.

Forse venti o trent'anni dopo
seppi che insegnava a Viterbo
che e' la citta' in cui vivo
ed altre sue cose ho letto
con vivo consentimento
su autrici ed autori ed opere e questioni
che molto mi appassionano ancora.

Ho saputo della sua scomparsa
qualche giorno fa
ed ho scritto queste righe per dire
il mio dolore per la tragica morte
la mia gratitudine per la testimonianza
e l'opera e l'appello
al vero e al bene
che lascia a tutte e tutti
dono che non si estingue.

7. LAPIDARIUM DEL 2 MAGGIO 2019

Il 2 maggio 1995 moriva Luciano Anceschi, docente, critico, filosofo dell'arte.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2014 moriva Tomas Balduino, vescovo brasiliano, teologo della liberazione, impegnato a sostegno dei diritti degli indios e dei Sem Terra.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2009 moriva Augusto Boal, il drammaturgo militante del Teatro dell'Oppresso.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1944 moriva Riccardo Boschiero, partigiano, assassinato dai nazisti.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1923 moriva Constance Bulwer-Lytton, militante suffragista.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2015 moriva Giancarlo Buzzi, scrittore e traduttore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1992 moriva Stefano D'Arrigo, l'autore di Horcynus Orca.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1948 moriva Diego Del Bello, parlamentare socialista, antifascista e partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 20 moriva Mohammed Dib, scrittore algerino, militante per la liberazione dei popoli.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2003 moriva Blaga Dimitrova, poetessa, traduttrice, militante per la pace, i diritti umani e l'ambiente.
Con gratitudine la ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1980 moriva Alioune Diop, l'illustre intellettuale fondatore di "Presence africaine".
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1997 moriva John Carew Eccles, illustre neurofisiologo.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 1997 moriva Paulo Freire, pedagogista e liberatore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2003 moriva Luigi Gaiani, antifascista perseguitato, partigiano, militante del movimento operaio, parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2009 moriva Antonio Gambino, giornalista e saggista. Anche noi fummo affezionati lettori dela sua rubrica di politica internazionale sull'"Espresso" e dei suoi libri.
Con gratitudine lo ricordiamo.
*
Il 2 maggio 2016 moriva Ugo Guarino, disegnatore, collaboratore di Franco Basaglia nella lotta per abolire i manicomi.
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 1996 moriva Emile Habibi, scrittore e militante.
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 1915 moriva Clara Immerwahr, intellettuale e militante femminista e pacifista.
Con gratitudine la ricordiamo.
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Il 2 maggio 1919 moriva Gustav Landauer, pnesatore e militante pacifista e libertario.
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 1977 moriva Antonio Meluschi, partigiano, giornalista e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 2017 moriva Valentino Parlato, uno dei fondatori del "Manifesto".
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 2015 moriva Ruth Rendell, autrice di romanzi gialli. Quanti ne abbiamo letti in viaggio sui treni o nelle notti d'insonnia, sempre un po' vergognandoci di quel tempo sottratto ad altri doveri, ad altre letture, e tuttavia sovente trovandovi un lenimento e talvolta finanche quel vero piacere della lettura che e' gia' riconoscersi umani tra umani.
Con gratitudine la ricordiamo.
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Il 2 maggio 2011 moriva Alceo Riosa, studioso del movimento operaio e socialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.
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Il 2 maggio 1989 moriva Simon Schoon, insegnante, partigiano, giusto tra le nazioni.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. RICORDANDO AUGUSTO BOAL E PAULO FREIRE

Giovedi' 2 maggio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" si e' svolta una commemorazione di due grandi intellettuali brasiliani militanti per la liberazione dell'umanita', Augusto Boal e Paulo Freire, ricorrendo il decimo anniversario della scomparsa di Boal e il ventiduesimo della scomparsa di Freire. Augusto Boal, il drammaturgo creatore del "teatro dell'oppresso", e' deceduto il 2 maggio del 2009 a Rio de Janeiro, dove era nato nel 1931; Paulo Freire, il grande educatore promotore del movimento di cultura popolare e della pedagogia della liberazione, e' deceduto il 2 maggio del 1997 a Sao Paulo (era nato a Recife nel 1921).
*
Una breve notizia su Augusto Boal
Augusto Boal (Rio de Janeiro, 1931-2009), intellettuale ed attivista per i diritti umani di tutti gli esseri umani, con la sua vasta e preziosa opera teatrale, artistica, educativa, ed in particolare con la geniale pratica del "teatro dell'oppresso", ha elaborato e sperimentato strumenti formativi ed operativi di enorme utilita' per tutti coloro che lottano contro la menzogna e la violenza.
Tra le opere di Augusto Boal: Il teatro degli oppressi. Teoria e tecnica del teatro, La Meridiana, Molfetta 2011; Il poliziotto e la maschera, La Meridiana, Molfetta 1993; L'arcobaleno del desiderio, La Meridiana, Molfetta, 1994; Dal desiderio alla legge. Manuale del teatro di cittadinanza, La Meridiana, Molfetta 2002.
Tra le opere su Augusto Boal: Guglielmo Schinina', Storia critica del Teatro dell'Oppresso, La Meridiana, Molfetta 1998; Alessandra Gigli, Alessandro Tolomelli, Alessandro Zanchettin, Il teatro dell'oppresso in educazione, Carocci, Roma 2008.
*
Una breve notizia su Paulo Freire
Paulo Freire e' nato a Recife (Brasile) nel 1921; nel 1961 ha fondato il Movimento di cultura popolare, cominciando ad elaborare ed applicare il metodo di alfabetizzazione legato al suo nome; nel 1964 dopo il colpo di stato militare e' imprigionato; successivamente e' costretto all'esilio; tra i massimi esperti di problematiche educative (con particolar riferimento al Sud del mondo), ha continuato la ricerca e l'attivita' di alfabetizzazione in varie parti del pianeta; e' deceduto nel 1997.
Tra le opere di Paulo Freire: La pedagogia degli oppressi, Mondadori, Milano 1980; L'educazione come pratica della liberta', Mondadori, Milano 1977; Pedagogia in cammino, Mondadori, Milano 1979. Cfr. anche il libro-intervista a cura di Edson Passetti, Conversazioni con Paulo Freire, Eleuthera, Milano 1996.
Tra le opere su Paulo Freire: Moacir Gadotti, Leggendo Paulo Freire, Sei, Torino 1995; Leandro Rossi, Paulo Freire profeta di liberazione, Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi 1998. Per un rapido avvio alla conoscenza cfr. anche Stefano Del Grande (a cura di), Memorabilia: Paulo Freire, fascicolo monografico del "Notiziario Cdp" n. 161, gennaio-febbraio 1999, Centro di documentazione di Pistoia.
*
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire ci opponiamo al governo italiano razzista e golpista che omette di soccorrere i naufraghi in fuga dalle guerre e dalla fame, dalle dittature e dai lager, dalla miseria e dalla schiavitu'.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire ci opponiamo al governo italiano razzista e golpista che perseguita esseri umani innocenti, favoreggia la riduzione in schiavitu', impone in Italia un regime di apartheid con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire ci opponiamo al governo italiano razzista e golpista che propaganda l'odio razzista ed attua una politica malvagia che nega i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire sosteniamo l'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, e l'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire condividiamo gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire sosteniamo la campagna nonviolenta "Balconi salvagente".
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire condividiamo l'appello per lo scioglimento della Nato e di tutte le organizzazioni e le alleanze militari.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire ci opponiamo alla violenza schiavista, razzista, maschilista, fascista.
Nel ricordo e alla scuola di Augusto Boal e di Paulo Freire rinnoviamo ancora una volta l'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, l'impegno in difesa di quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' che di esso e' parte e custode.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

9. OPPORSI AL MASCHILISMO, AL RAZZISMO, AL FASCISMO

Opporsi al maschilismo, al razzismo, al fascismo.
Opporsi a tutte le violenze.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

10. ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 4 MAGGIO A VITERBO CONTRO LA VIOLENZA

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" aderisce e partecipa alla manifestazione contro la violenza che si svolgera' a Viterbo sabato 4 maggio 2019.
Questa manifestazione significhi e contribuisca a suscitare l'opposizione nitida e intransigente non solo di una citta', ma dell'intera umanita' alla violenza maschilista e fascista.
Dopo l'orrore del pestaggio e dello stupro di una giovane donna da parte di due neofascisti a Viterbo, mentre continua in Italia e nel mondo l'ecatombe dei femminicidi, occorre che ogni persona di volonta' buona insorga per contrastare la violenza che pretende annichilire l'umanita' delle persone umane, che tutto pretende inabissare ed annientare nella barbarie e nella distruzione.
*
Noi riteniamo del tutto evidente che non si puo' contrastare il fascismo che torna se non si contrasta altresi' e innanzitutto la violenza maschile, l'ideologia e le pratiche criminali della violenza maschile, il sistema di potere della violenza maschile - che e' il sistema di potere oggi dominante nel mondo, che ogni giorno provoca vittime, che ogni giorno annienta vite umane, che sta portando la biosfera alla catastrofe.
Noi riteniamo del tutto evidente che il maschilismo e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza, di ogni oppressione.
Noi riteniamo del tutto evidente che senza la liberazione di tutte le donne dall'oppressione maschilista non potra' mai esserci liberazione dell'umanita' da ogni violenza, da ogni oppressione.
Noi riteniamo del tutto evidente che il femminismo, il pensiero e il movimento delle donne, e' la corrente calda e l'esperienza storica cruciale della lotta nonviolenta dell'umanita' per la liberazione comune, per la difesa dell'intero mondo vivente, per la condivisione universale del bene e dei beni.
*
Aderendo quindi alla manifestazione contro la violenza maschilista e fascista, e quindi contro tutte le violenze, riaffermiamo la nostra solidarieta' a tutte le vittime della violenza maschile, e riaffermiamo altresi' la nostra gratitudine alle donne dei centri antiviolenza per essere punto di riferimento indispensabile per il pensiero e per l'azione piu' necessari in difesa dell'umanita', e dell'umanita' dell'umanita', per essere esempio dell'umanita' come dovrebbe essere.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

11. "CONTRO Il MASCHILISMO, CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO IL FASCISMO: LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA". UN INCONTRO A VITERBO

In preparazione della manifestazione contro la violenza che si svolgera' a  Viterbo sabato 4 maggio, nel pomeriggio di venerdi' 3 maggio 2019 si e' tenuto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" un incontro di studio e di riflessione sul tema: "Contro il maschilismo, contro il razzismo, contro il fascismo: la scelta della nonviolenza".
Nel corso dell'incontro sono state considerate - con sdegno ed orrore - alcune recenti terribili vicende avvenute a Viterbo, in Italia e nel mondo, ed e' stato denunciato il proseguire di crimini contro le persone e contro l'umanita' da parte sia di soggetti palesemente criminali sia di poteri formalmente legali che abusano del loro ruolo e delle loro funzioni per commettere abominevoli delitti.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio.
Le persone partecipanti hanno espresso una piena solidarieta' con le vittime e un persuaso impegno a contrastare la violenza in tutte le sue forme. Ed in particolare ad opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni; e a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e l'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
*
Nel corso dell'incontro e' stata riaffermata la necessita' della scelta della nonviolenza come unica forma adeguata, concreta e coerente di contrasto della violenza.
Sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere di Hannah Arendt, di Mohandas Gandhi, di Martin Luther King, di Primo Levi, di Simone Weil, di Virginia Woolf, e sono stati messi a disposizione dei partecipanti alcuni materiali orientativi e bibliografici per l'approfondimento.
*
L'incontro si e' concluso con l'invito a sostenere il Centro antiviolenza "Erinna" ed a partecipare alla manifestazione contro la violenza che su iniziativa della Rete degli studenti e con l'adesione di molte associazioni e istituzioni si svolgera' sabato 4 maggio con inizio alle ore 17 in piazza della Rocca.
(...)

12. NELLA CITTA' DOLENTE

Nel volgere di pochi giorni Viterbo e' stata teatro di due crimini orrendi.
Dapprima il pestaggio e lo stupro di una giovane donna da parte di due neofascisti, uno dei quali pubblico amministratore in un Comune della provincia.
Poi l'omicidio di un commerciante, commesso con inaudita ferocia.
Viterbo e' una piccola citta' in cui raramente avvengono delitti cosi' barbari, fatti di sangue cosi' atroci; questa eruzione di violenza ha sgomentato l'intera popolazione.
*
Che la citta' non sprofondi nella paura, nel terrore che rende ciechi, nel sonno della ragione che genera mostri.
Che la citta' si opponga al crimine con la solidarieta' che difende la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Che la citta' si opponga ai delitti con la forza della verita', con la democrazia che ogni essere umano riconosce e raggiunge e sostiene e conforta, con la legalita' che salva le vite, con la scelta della nonviolenza.
La manifestazione che si svolgera' oggi a Viterbo testimoni questa corale volonta' di soccorrere ogni persona bisognosa di aiuto, questa corale volonta' di porsi dalla parte delle vittime, questa corale volonta' di contrastare l'orrore con la ragione, il diritto e la misericordia.
*
Questo pensiamo: che al male occorre opporre il bene.
Che alla barbarie occorre opporre la civilta'.
Che alla disumanita' occorre opporre l'umanita'.
Che alla violenza occorre opporre la nonviolenza.
Che ogni vittima ha il volto di Abele.
Che il primo dovere e' salvare le vite.
Che il maschilismo si contrasta e si sconfigge con la nonviolenza.
Che il razzismo si contrasta e si sconfigge con la nonviolenza.
Che lo schiavismo si contrasta e si sconfigge con la nonviolenza.
Che la criminalita' si contrasta e si sconfigge con la nonviolenza.
Che il fascismo si contrasta e si sconfigge con la nonviolenza.
*
Ogni persona puo' fare molto: basterebbe seguire la regola aurea di tutte le grandi tradizioni morali: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Ogni persona puo' fare molto: basterebbe riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita' ed alla solidarieta', ed agire per inverare questo riconoscimento.
Ogni persona puo' fare molto: scegliendo la responsabilita' per il bene comune, la condivisione del bene, la fraternita' e la sororita' che unisce e difende l'intera umana famiglia e l'intero mondo vivente.
Ogni persona puo' fare molto: decidendo di opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le violenze.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

13. IL MINISTRO DELLA PAURA

Il ministro della paura
ha fatto di tutto per far crescere il maschilismo il razzismo lo schiavismo il fascismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.

Il governo razzista e golpista
ha fatto di tutto per far crescere il maschilismo il razzismo lo schiavismo il fascismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.

Bevono il sangue delle loro vittime
e pensano cosi' di vincere le elezioni
un voto in piu' ogni persona uccisa.

Quando compaiono in televisione
hanno ancora i grembiali sporchi di sangue
e' sempre l'ora delle basse opere.

In questo antico e nobile reame di Nusmundia
in questa dolente citta' di filo spinato e di seminterrati
dove ad ogni cantonata un drago attende la sua vittima.

In questo antico e nobile reame di Nusmundia
in cui a mensa si servono chiodi e veleno
dove il terrore e' arte di governo.

14. CINQUE MEDITAZIONI ADERENDO ALLA SECONDA MANIFESTAZIONE PUBBLICA CONTRO LA VIOLENZA CHE SI SVOLGERA' A VITERBO LUNEDI' 6 MAGGIO 2019

Questi pensieri pensavo camminando con tante e tanti altri per le vie di Viterbo nel corteo contro la violenza sabato 4 maggio 2019. Un corteo che e' stato la prima risposta della citta' a mostruosi episodi di violenza a cui e' dovere di ogni persona decente opporsi.
Qui li metto per iscritto per attestare ancora una volta la mia gratitudine alle donne del centro antiviolenza "Erinna", che hanno concluso quella manifestazione dicendo le parole di verita' necessarie.
Per le stesse ragioni prendero' parte al corteo promosso dal Comune che si svolgera' la sera di lunedi' 6 maggio.
*
1. Esseri umani
Dov'e' la differenza tra un criminale e una persona decente?
Fu chiesto a Primo Levi come fossero gli aguzzini dei lager, e lui rispose che avevano il nostro stesso volto.
E' cosi' diverso da noi il maschilista, il razzista, il fascista?
E' cosi' diverso da noi lo stupratore, il femminicida?
E' cosi' diverso da noi il rapinatore, l'assassino, il mafioso?
E' cosi' diverso da noi lo stragista?
Io non lo credo.
Dov'e' allora la differenza tra un criminale e una persona decente?
Nel riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Nel decidere di agire secondo la regola aurea che recita: "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te".
Nell'opporsi al male facendo il bene, nell'opporsi alla violenza scegliendo la nonviolenza.
Questa e' la differenza.
La differenza tra la barbarie e la civilta', tra la brutalita' e l'umanita', tra l'adorazione del male e la condivisione del bene. La differenza tra l'odio che distrugge, disgrega ed annichilisce la stessa umanita' di chi se ne fa portatore, e l'amore che invece riconosce l'eguaglianza di diritti e la dignita' personale di tutti gli esseri umani, e se ne prende cura, e per questo lotta contro tutte le oppressioni, contro tutte le menzogne, contro tutte le violenze, in difesa di ogni singolo essere umano, in difesa dell'umanita' intera e dell'intero mondo vivente: cosi' preziosa, fragile e vulnerabile e' la vita, cosi' breve, travagliata e dolorosa la nostra esistenza, che solo chi ha perso il lume della ragione puo' voler aggiungere dolore a dolore, puo' voler offuscare e spegnere la breve luce del giorno; solo chi ha perso il bene dell'intelletto puo' misconoscere che la nostra esistenza si alimenta del legame con gli altri esseri umani e con il mondo vivente, ed insensatamente quindi decidere di troncare quel legame ad un tempo pretendendo negare ed annientare l'umanita' della vittima, ed effettualmente negando ed annientando la propria stessa umanita' riducendosi a carnefice, cosi' trasmutandosi in sasso e vampiro, in cenere e fame di vento.
*
2. Combatti il fascista che e' in te
In ogni uomo - e' tragico riconoscerlo - c'e' anche un fascista, un lugubre totalitario insaziabile divoratore del mondo.
E contro questo fascista che e' in te tu devi combattere sempre.
Perche' per nostra fortuna in ogni essere umano c'e' anche un antifascista.
E scegliendo di essere quell'antifascista tu inveri la tua umanita', e difendi l'umanita' di tutti gli esseri umani.
Si potrebbe anche dire cosi': nel cuore di ogni essere umano colluttano male e bene, siamo tutti impastati di luce e di ombra, e tu devi fare la tua scelta, e dalla tua scelta dipende non solo la tua salvezza, ma la salvezza di tutte e di tutti e di tutto.
Sappi fare la scelta che salva le vite.
*
3. Il primo diritto, il primo dovere
Il primo diritto di ogni essere umano e' infatti il diritto di non essere ucciso.
Affinche' questo diritto s'inveri occorre adempiere il primo dovere: il dovere di non uccidere, il dovere di salvare le vite.
Il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite.
*
4. La prima radice, il primo paradigma
Il maschilismo e' la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza.
Non sara' possibile sconfiggere la guerra e il razzismo, lo schiavismo e i poteri criminali, se non si sconfigge il maschilismo.
E non sara' possibile fermare la catastrofe ecologica se non si sconfigge il maschilismo.
Chi non riconosce questa verita' si e' gia' messo al servizio della violenza che l'umanita' intera opprime disquatra e minaccia di distruzione.
*
5. Restiamo umani
Nel dolore e nello sgomento oggi siamo qui per testimoniare la nostra solidarieta' con le vittime.
Nell'orrore e nello sdegno oggi siamo qui per testimoniare che qui nessuno si arrende al male.
Non s'inabissi la citta' di Viterbo nella paura, nel terrore che rende ciechi, nel sonno della ragione che genera mostri.
Si sollevi invece la citta' di Viterbo a lottare contro la violenza con la forza della verita', con la forza della ragione, con la forza del bene.
Che voglia e sappia la citta' di Viterbo contrastare e sconfiggere la violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Finche' tu resisti non prevarra' il fascismo, non prevarra' il crimine, non prevarra' la disumanita'.
Qui non si arrende nessuno.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.
Chiamiamo nonviolenza questo nostro aprire gli occhi e i cuori, questo nostro sentire la sofferenza altrui.
Chiamiamo nonviolenza questo opporci al male, questa volonta' di soccorrere le vittime.
Chiamiamo nonviolenza la resistenza antifascista che prosegue nitida e intransigente, concreta e coerente, soccorrendo, accogliendo, assistendo e confortando ogni persona bisognosa di aiuto.
Chiamiamo nonviolenza la rottura della subalternita' all'ordine, all'ideologia e al sistema di potere maschilista e patriarcale, il collocarci alla scuola e alla sequela del movimento di liberazione delle donne che libera l'intera umanita'.
Chiamiamo nonviolenza riconoscere l'umanita' di ogni essere umano, e adempiere al dovere che questo riconoscimento reca con se': recarci mutuo soccorso, condividere il bene ed i beni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sii tu il buon samaritano.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Restiamo umani.

15. LUNEDI' 6 MAGGIO A VITERBO CONTRO LA VIOLENZA

Si svolgera' lunedi' 6 maggio a Viterbo, con inizio alle ore 21,30 in piazza del Comune, una manifestazione contro la violenza, seconda risposta corale della citta' agli orrori nella citta' avvenuti nei giorni scorsi: il pestaggio e lo stupro di una giovane donna da parte di due neofascisti, l'efferato omicidio di un commerciante da parte di un rapinatore.
Parteciperemo a questa iniziativa contro la violenza cosi' come abbiamo partecipato a quella gia' svoltasi sabato 4 maggio.
La violenza e' sempre nemica dell'umanita'.
E' di grande importanza che dinanzi all'orrore la citta' ferita e addolorata, indignata e mesta, manifesti il suo persuaso ripudio della violenza e la sua volonta' di pace, di solidarieta' e di civile convivenza, la sua volonta' di bene, di giustizia e di misericordia, la sua volonta' di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Questo e' il significato autentico e profondo dell'iniziativa di sabato scorso e di quella di questo lunedi': riaffermare l'umanita' di ogni essere umano, riaffermare la responsabilita' di ogni persona per tutte le altre, riaffermare l'unita' dell'umanita'.
Opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le oppressioni, a tutte le violenze.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Nessuna persona sia abbandonata in balia del male.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Condividere il bene ed i beni.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

16. QUESTA SERA CHI VIVE A VITERBO SCENDE DI NUOVO IN STRADA CONTRO LA VIOLENZA

Questa sera, per la seconda volta nell'arco di tre soli giorni, la cittadinanza di Viterbo scendera' in corteo per le strade a testimoniare la corale e persuasa opposizione alla violenza, la corale e persuasa vicinanza alle vittime della violenza, la corale e persuasa scelta della civile convivenza, della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, della pace e dell'opposizione a tutte le uccisioni, a tutte le sopraffazioni, a tutte le violazioni della dignita' e dell'integrita' di ogni essere umano e dell'intero mondo vivente.
Questa sera, per la seconda volta nell'arco di tre giorni, chi a Viterbo vive si mettera' in cammino per le vie della citta' a riaffermare che il fondamento del concetto stesso di umanita' e' nel ripudio dell'uccidere, e' nell'opposizione alla violenza, e' nella scelta nitida e intransigente di rispettare, salvare, aiutare ogni persona.
Per la seconda volta questa sera la citta' inorridita e in lutto prende posizione contro gli orrori nella citta' avvenuti nei giorni scorsi: il pestaggio e lo stupro di una giovane donna da parte di due neofascisti, l'efferato omicidio di un commerciante da parte di un rapinatore.
Per la seconda volta questa sera la citta' dichiara che non si arrende alla violenza e alla morte, che non si arrende al male e alla barbarie.
*
La violenza e' sempre nemica dell'umanita' intera e quindi di ogni singolo essere umano: poiche' nelle vittime della violenza tutte e tutti riconosciamo il nostro stesso volto; e la violenza e' nemica anche di chi follemente, scelleratamente, sciaguratamente la commette: poiche' lo separa dall'umanita' che e' una e dal patto di mutuo soccorso che tutti gli esseri umani collega, e cosi' lo lacera, lo travolge, lo imprigiona nel vuoto abissale del male.
E' di grande importanza, e' decisivo, che dinanzi all'orrore la citta' ferita e addolorata, indignata e mesta, manifesti il suo persuaso ripudio della violenza e la sua volonta' di pace, di solidarieta' e di civile convivenza, la sua volonta' di bene, di giustizia e di misericordia, la sua volonta' di difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Crediamo che questo sia il significato autentico e profondo dell'iniziativa di sabato scorso e di quella di questa sera: riaffermare l'umanita' di ogni essere umano, riaffermare la responsabilita' di ogni persona per tutte le altre, riaffermare l'unita' dell'umanita'; opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le oppressioni, a tutte le violenze. Affermare che ogni vittima ha il volto di Abele; testimoniare l'impegno personale e collettivo affinche' nessuna persona sia abbandonata in balia del male; l'impegno a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; l'impegno a condividere il bene ed i beni necessari alla vita.
Nella piena coscienza che salvare le vite e' il primo dovere; nell'intuizione - e per noi e per un numero crescente di esseri umani nella certezza - che solo la scelta della nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla barbarie, dalla catastrofe.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Sii tu il buon samaritano.

17. IN UNA GIORNATA DI LUTTO CITTADINO

In una giornata di lutto cittadino
una citta' s'interroga sulla violenza
e che questo interrogarsi dia frutto.

Per anni squadristi nazisti
per le strade di sera e di notte
hanno terrorizzato ragazze e ragazzi
e la citta' non vedeva.

Si sono incistati i poteri criminali
qui giunti grazie ai legami
col regime della corruzione
e la citta' non vedeva.

Goccia su goccia un oceano anche qui
sono divenute le violenze dei maschi sulle donne
e la citta' non vedeva.

Crimini razzisti sono stati commessi
orribili e infami
e la citta' non vedeva.

Ora finalmente apre gli occhi
dopo l'orrore
dopo il sangue.

Che restino aperti gli occhi
che si ponga mano a contrastare la violenza.

Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.
Opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Resistere al fascismo che torna.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' sconfiggere la violenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

18. PRESENTATO A VITERBO L'APPELLO "NON UN VOTO AI PARTITI RAZZISTI"

La mattina di martedi' 7 maggio 2019 a Viterbo il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha presentato l'appello "Non un voto ai partiti razzisti", predisposto in vista delle imminenti elezioni amministrative ed europee.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in memoria del commerciante viterbese ucciso alcuni giorni fa da un rapinatore.
E' seguita la lettura del testo dell'intervento tenuto dalle donne del centro antiviolenza "Erinna" al termine della manifestazione contro la violenza svoltasi sabato 4 maggio.
Sono state poi lette e commentate alcune pagine dall'ultimo libro di Primo Levi, I sommersi e i salvati.
*
Presentando quindi l'appello "Non un voto ai partiti razzisti" il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato la necessita' di contrastare il razzismo, il maschilismo e il fascismo che torna.
In particolare il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricostruito i crimini razzisti del governo in carica, crimini che tuttora perdurano e contro i quali il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha presentato nel corso dei mesi molti esposti a varie magistrature italiane ed internazionali e molte richieste di interventi sia all'Onu che all'Unione Europea. Ma fin qui il governo razzista continua impunemente a commettere flagranti e abominevoli persecuzioni e crimini contro l'umanita', flagranti attentati contro la Costituzione della Repubblica italiana.
Ancora una volta la struttura nonviolenta viterbese fa appello a un impegno corale del popolo italiano, delle competenti magistrature, delle istituzioni democratiche italiane ed internazionali, per contrastare il razzismo, le persecuzioni, le omissioni di soccorso, le violenze; un impegno corale del popolo italiano, delle competenti magistrature, delle istituzioni democratiche italiane ed internazionali, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la legalita' che salva le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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E' stata quindi data lettura del testo integrale dell'appello "Non un voto ai partiti razzisti" promosso dalla struttura nonviolenta viterbese:
"Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti".
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Nei prossimi giorni la struttura nonviolenta viterbese diffondera' l'appello a Viterbo e nei principali centri abitati dell'Alto Lazio.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 327 del 14 ottobre 2019
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