[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 221
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- Date: Sat, 18 May 2019 13:31:47 +0200
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 221 del 18 maggio 2019
In questo numero:
1. Appello al Presidente della Repubblica
2. Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
5. Alcune cronache di Nusmundia del febbraio e del marzo 2019
6. Il principe Gerardo sotto il treno
7. Nel ricordo di tutte le vittime
8. Tutte le vittime
9. Gioisce il ministro plenipotenziario
10. Modesti consigli strategico-strutturali all'Esecutivo del popolo del sangue e del suolo
11. L'incendio
12. E sulle picche recano
13. Passato qualche giorno
14. La sera prima dell'inizio dello sterminio degli herero
15. Diglielo al senatore
16. Tre canzoncine del "Decreto sicurezza della razza"
17. Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
18. Nessuno
19. Un'opinione tecnica e spassionata sulle bombe italiane che fanno strage in Yemen
20. Potessi vincere la coppa dei campioni (un cantare dall'autobiografia della nazione)
21. L'autobus in fiamme nel cuore del Mediterraneo
22. Tutto prima o poi viene travolto
23. Le nuove leggi sulla legittima difesa e sulla sicurezza della razza spiegate al popolo
24. Dal balcone di Giulietta parla il ministro plenipotenziario
1. INIZIATIVE. APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire a un governo criminale, preda di uno scellerato delirio razzista e stragista, di provocare altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Augurandole ogni bene,
Paola Alforno, Carde' (Cuneo)
Nadia Amaroli, Bologna
Anna Atti, Parma
don Franco Barbero
Daniele Barbieri, Imola
Gabriella Bentivoglio, Macerata
Mariateresa Bertoldi, Incisa Valdarno (Firenze)
Tina Borgogni Incoccia
Anna Bravo
Valentina Bruno
Maria Agnese Cardini, Rignano sull'Arno (Firenze)
Alberto Caroncini, Udine
Fiorentina Charrier
Giancarla Codrignani
Vincenzo De Florio
Marcella Delle Donne
Marcella Denegri
Mario Di Marco, Viterbo
Sergio Falcone, Roma
Beniamino Favaro, Mogliano Veneto
Laura Favro Bertrando, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Elisabetta Flick, Roma
Mauro Gentilini, Roma
Giuseppina Giacomazzi, Roma
Andrea Indellicati
Silvio Lancisi, Pian di Sco' (Arezzo)
Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana (Cuneo)
Eugenio Longoni
Irene Lopez, Milano
Carlo Alberto Mari
Giuliana Martirani, Napoli
Sara Michieletto
Gianfranco Monaca, Asti
Rosangela Mura
Laura Nanni, Roma
Giuseppe Padovano, Foggia
Maria Luisa Paroni, Sabbioneta (Mantova)
Diego Passini, Comunita' cristiana di base di Bologna
Italo Pent, Sant'Antonino di Susa (Torino)
Maria Speranza Perna, Napoli
Enrico Peyretti, Torino
Marco Ramazzotti
Mariella Ratti, La Spezia
Monica Righini, Gualtieri (Reggio Emilia)
Annamaria Rivera, Roma
Alessandra Romano, Battaglia Terme (Padova)
p. Agostino Rota Martir, Pisa
Maria Santo, Viterbo
Romilda Saetta, Pistoia
Peppe Sini, Viterbo
Ezio Smeriglio
Olga Turchetto, Treviso
Giulio Vittorangeli, Tuscania (Viterbo)
Associazione Italia-Nicaragua, circolo di Viterbo
Associazione "Un bambino per amico", Gualtieri (Reggio Emilia)
Campagna "Balconi Salva Gente"
"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Rete Radie' Resch di Foggia
Rete Radie' Resch di Mogliano Veneto
Rete Radie' Resch di Treviso
*
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Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
2. REPETITA IUVANT. ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE NON UN VOTO AI PARTITI RAZZISTI
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti.
3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
4. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
5. MATERIALI. ALCUNE CRONACHE DI NUSMUNDIA DEL FEBBRAIO E DEL MARZO 2019
Riproponiamo qui di seguito alcuni testi apparsi sul nostro notiziario nel febbraio e nel marzo 2019.
6. IL PRINCIPE GERARDO SOTTO IL TRENO
I.
Si chiamava Jerry Prince
di venticinque anni nigeriano
laureato in chimica
giunto in Italia su un barcone
impegnato nel volontariato
persona generosa stimata ed amata
da quanti lo hanno conosciuto.
Vittima del cosiddetto "decreto sicurezza"
privato della protezione umanitaria
si e' tolto la vita il 28 gennaio
gettandosi sotto un treno a Tortona.
Grida ancora il suo sangue innocente.
II.
Il governo razzista e golpista
anche questo omicidio ha commesso.
Con fiato di fiamma
con ali di drago
spargendo la peste
il governo razzista e golpista.
Tenebre eruttando
al passo dell'oca
urlando alala'
il governo razzista e golpista.
Che fa strage nel Mediterraneo
che patrocina i lager in Libia
che perseguita qui gli innocenti
il governo razzista e golpista.
Anche questo omicidio ha commesso
Il governo razzista e golpista.
III.
Insorga il popolo italiano
in difesa delle vite innocenti.
Insorga il popolo italiano
in difesa dello stato di diritto.
Insorga il popolo italiano
per la legalita' che salva le vite.
Insorga il popolo italiano
per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i naufraghi.
Insorga il popolo italiano
per la salvezza di tutti i perseguitati.
Insorga il popolo italiano
contro il nazismo che torna.
Ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere.
7. NEL RICORDO DI TUTTE LE VITTIME
Nel ricordo di tutte le vittime
agisci ora
per salvare le vite in pericolo.
Nel ricordo di tutte le vittime
afferma ora
che siamo una sola umanita'.
Nel ricordo di tutte le vittime
opponiti ora
ai crimini contro l'umanita' che il governo italiano commette.
Solo chi si colloca dalla parte di tutte le vittime
e' antifascista
e' persona amica della nonviolenza.
Siamo il partito degli assassinati
siamo l'umanita' che si oppone alla barbarie
salvare le vite e' il primo dovere.
8. TUTTE LE VITTIME
Tutte le vittime
la stessa vittima.
Salvare le vite
il primo dovere.
9. GIOISCE IL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che una nave della guardia costiera del Paese della sabbia
- gia' teatro delle nostre coloniali stragi
e di nuovi orrori ancora e ancora arena -
abbia catturato un gruppo di naufraghi
in fuga dall'orrore su un gommone nel Mare tra le terre
e li abbia riportati indietro
verso i lager cui erano scampati
verso i lager dove gia' subirono ogni violenza
non soccorsi ma catturati
e riportati indietro nell'inferno.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che i naufraghi non vuole soccorsi e tratti in salvo
dove possano vivere liberi e in pace
ma vuole invece siano catturati di nuovo dagli aguzzini
e di nuovo precipitati
nei lager da cui erano in fuga.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che s'ingegna e si adopera con diuturna fatica
affinche' nessuno sbarchi ove sia salvo
affinche' tutti i naufraghi muoiano in mare
o siano riafferrati dagli artigli degli schiavisti
e dei torturatori alla merce' ritornino.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
mentre gridano di orrore le pietre
si squarciano i cieli
il mondo intero stupefatto agghiaccia.
Nelle tombe dei partigiani
stridono i frantumi delle ossa
e nero nei cieli neri fischia ancora il vento
carico ancora della cenere dei forni.
Gioisce il ministro plenipotenziario
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
che esseri umani innocenti siano ancora tratti a forza
nei lager.
10. MODESTI CONSIGLI STRATEGICO-STRUTTURALI ALL'ESECUTIVO DEL POPOLO DEL SANGUE E DEL SUOLO
Leggo sulle agenzie di stampa
che secondo un illustre senatore
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
i fatti della nave Diciotti
(sarebbe a dire in lingua corrente
la commissione del reato
di sequesto di persona aggravato
da parte del governo razzista e golpista)
erano "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Mi sara' grato il senatore illustre
di questo antico e nobile reame di Nusmundia
e sua eccellenza il ministro sequestrante
di alcuni modestissimi suggerimenti
che mi permetto offrire a lorsignori
in loro omaggio e per il bene della patria.
Si potrebbero affondare i barconi dei naufraghi
con relativo contenuto in mezzo al mare
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Si potrebbe anche farli scannare
direttamente sulle spiagge libiche
offrendo un obolo ai loro detentori
(a fini di contabil trasparenza
prima del pagamento si potrebbe esigere
l'esibizione ovvero la consegna
dei soli occhi alle vittime cavati)
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Si potrebbe finanche sbarcarli svelti svelti in ceppi
e subito ficcarli in un container
con sopra un buco per lo Zyklon B
come "parte di un tentativo strategico
dell'Esecutivo di risolvere in modo strutturale
il problema dell'immigrazione irregolare".
Cosa non si riesce a escogitare
con un pizzico d'ingegno e di talento
che mai manco' al suddito ariano
di questo antico e nobile reame di Nusmundia.
11. L'INCENDIO
Tra le baracche del ghetto di San Ferdinando
in questo antico e nobile reame di Nusmundia
ancora una condanna al rogo e' stata eseguita
ancora una persona e' stata messa a morte
per la colpa di essere mano d'opera sfruttata
per la colpa di essere bracciante
per la colpa di essere migrante
per la colpa di essere nero
per la colpa di essere vivo.
L'incendio di San Ferdinando
e' lo stesso del Mediterraneo in fiamme
e le fiamme sono le stesse
del forno di Birkenau.
Solenne il ministro plenipotenziario
si reca sul posto in cerchio volando
col fascio littorio i microfoni le telecamere
le tasche piene di caramelle e scorpioni
armato di verghe di staffile di scudiscio
per fustigare fino a sminuzzarlo
il cadavere carbonizzato
per nutrire di filo spinato
gli altri schiavi impietriti e piangenti
gli altri schiavi senza unghie e senza denti
che sappiano gli schiavi che essere schiavi
e' il loro destino solfeggia il ministro
la mano sul ventre le zanne scintillanti
poi mangia un hamburger di carne umana
si fa un selfie brandendo una tibia
incrociata ad un telefonino
e proclama la difesa della razza
e il fardello dell'uomo bianco.
Dall'alto delle mura della citta' di Dite
si giubila e si esulta si levano cori
e canti di vittoria e il grido alala'.
Strani frutti sotto il treno di Tortona
tra le volute di fumo di San Ferdinando
nei lager della quarta sponda
tra le onde del mare colore del vino
e con tre gole latra trismegisto
il ministro plenipotenziario Kurz
ed ogni latrato pompa in su i sondaggi
mentre sfilano al passo dell'oca
i membri del gabinetto del popolo dei vampiri
qui in questo antico e nobile reame di Nusmundia
nell'anno del ritorno delle leggi del Trentotto
nell'anno del ritorno del regno millenario.
12. E SULLE PICCHE RECANO
I. Funziona
Funziona sempre il razzismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.
Il governo fa disastri?
E' colpa degli immigrati.
I padroni rubano e scappano?
E' colpa degli immigrati.
La squadra non vince una partita?
E' colpa degli immigrati.
Tuo figlio si fa bocciare a scuola anche quest'anno?
E' colpa degli immigrati.
Non riesci a smettere di bucarti?
E' colpa degli immigrati.
La televisione fa le righe?
E' colpa degli immigrati.
Piove proprio sul tappeto del salotto?
E' colpa degli immigrati.
L'incendio, l'alluvione, il terremoto?
E' colpa degli immigrati.
Funziona sempre il razzismo
in questo antico e nobile reame di Nusmundia.
II. Un uomo in mare
"Un uomo in mare" grida il gabbiere.
"E chi se ne frega" risponde il ministro.
"Soccorrere i naufraghi" e' la regola prima
del diritto del mare.
"Ci potevano pensare prima" risponde il ministro
"se lo meritano di affogare".
"Chi salva una vita salva il mondo intero"
e' scritto nel Talmud babilonese.
"Sentito avete? Eccola la prova"
gorgheggia prorompe trionfa il ministro
"del complotto degli anziani di Sionne
deicidi perfidi scafisti e clandestini".
III. Alcune perle di saggezza del ministro plenipotenziario
Le persecuzioni hanno sempre fatto bene alla salute.
Epurandosi il paese si rafforza.
La guerra e' la sola carta igienica del mondo.
Il popolo mi chiede di difendere la razza.
Chi non pesta l'africano e' un ebreo e un comunista.
Prima i padani prima gli italiani prima gli ariani.
Il governo fa il governo i giudici facessero i giudici e non scocciassero.
Non ci sono vittime di serie A e di serie B, a noi ci piace massacrarle tutte.
IV. E tu che guardi
E tu che guardi non vedi niente?
E tu che vedi non dici una parola?
E tu che assisti non muovi neanche un dito?
Marciano al passo dell'oca pomposi i gerarchi
e sulle picche recano le teste decollate.
Muoiono gli affogati a un passo dalla riva
muoiono fucilati o dal rogo divorati
gli schiavi affamati nella campagna viva.
Muoiono i migranti perseguitati
dal governo amico dei campi
dal governo amico della pulizia
dal governo amico della soluzione
finale.
E tu che guardi non vedi niente?
E tu che vedi non dici una parola?
E tu che assisti non muovi neanche un dito?
13. PASSATO QUALCHE GIORNO
I. Contagocce
Passato qualche giorno gia' del rogo
ogni memoria pubblica si e' persa
l'aria attoscata e' di bel nuovo tersa
i servi tornano all'usato giogo.
Che fine fa il cadavere del giovane arso vivo?
Che fine fa chi ha perso anche la misera baracca?
Spente le telecamere ecco tornano
i caporali coi pulmini e con i ferri.
Frattanto a Roma i pretoriani esultano
inneggiano alla pacchia che e' finita
che sia ben chiaro a tutti qual e' il posto
delle classi pericolose
delle razze inferiori
delle femmine fattrici e di conforto.
II. Statistica
Lo chiedo a mero fine di statistica:
quanta gente sara' morta annegata
stanotte nel Mediterraneo?
Qualcuno tiene il conto
degli stupri nei lager libici?
c'e' forse un punteggio
per ogni migrante torturato
a scorpioni e frustate nei campi
per ogni migrante resa schiava
sui cigli delle vie del belpaese
per ogni rosso giallo nero eliminato?
Lo chiedo a mero fine di statistica:
le decine, le centinaia, le migliaia
di persone inermi e innocenti
che il decreto per la sicurezza della razza
priva di tutti i diritti e scaraventa
nell'inferno schiavista negli artigli delle mafie
come faranno a sopravvivere?
III. Et a' bonnes moeurs dedie'
Mi chiedono gli amici perche' scrivo queste cose
e perche' le scrivo cosi'.
Perche' non parlo delle ingenti bellezze
della storia opima delle grazie della lingua
dei trovati della civilta'
e spreco il mio tempo nei ghetti e nei cimiteri.
Potessi saperlo avessi
un amico dottore che mi prescrivesse
la medicina che cancella la memoria
e rende ciechi e sordi e onnipotenti
adesso sarei come loro
come i ministri che si fanno i selfie
mentre banchettano a reti unificate
levando in alto i calici in cui ferve
il sangue delle vittime sgozzate.
Avessi ancora la mia giovinezza
non scriverei costi' queste tristezze
starei per strada a fare barricate.
14. LA SERA PRIMA DELL'INIZIO DELLO STERMINIO DEGLI HERERO
I.
L'ordine e' gia' arrivato, ma la truppa ancora lo ignora.
L'ordine non arriva con un messaggero a cavallo
non arriva dalla radio col telefono con tre squilli di tromba
col triplice cachinno con passo di minuetto
non arriva su carta intestata e neppure nel codice
dei giocatori di quartiglio dei tagliagole dei vicoli
col fischio del treno e le muse stupefatte
arriva e basta
a un certo punto ti accorgi che e' nell'aria
senti le lame che vengono affilate.
Basta un cenno e tutto e' detto
senza una parola senza uno sguardo d'intesa
basta trovare sul muro sotto casa
lo sgorbio nazista la scritta "morte al negro"
basta sapere che dietro la lavagna
gia' comincia il primo blocco del campo
basta guardare il piccolo duce che azzanna
pane e nutella e l'occhio gli scintilla
tutto e' gia' detto senza dire niente
la guarnigione dorme e gia' si sogna
le baionette che affondano nel tenero.
Nell'aria e' come un ronzio
nell'aria e' un silenzio di pietra
il cielo e' un incendio infinito
nero come la pece da abissi e calanchi solcato
voci di demoni invisibili
litaniano parole senza suono
parole dalle lunghe bave di fiele e di tosco
parole come rasoi
padroni a casa nostra
ruspe in azione
prima gli italiani
la pacchia e' finita
i primi manipoli gia' bivaccano in strada
la notte infetta pullula e ripullula
si scaldano intorno ai roghi
dell'arte degenerata
intorno ai roghi dei ghetti
si passano il bruciabudella
le parole d'ordine raschianti
la manovra del popolo
il governo del cambiamento
primavera di bellezza
la perfida Albione
la difesa della razza
dio riconoscera' i suoi.
E' solo la sera prima
o forse e' la sera dopo
il mare colore del vino
il mare colore del sangue.
II.
La giovane donna innocente che ti guarda e dice
io non capisco il mondo e quasi piange
e si vergogna del pianto e del mondo
tutte ha gia' conosciuto le angherie la disperazione
sente il soffio del diluvio di male che irrompe.
Il vecchio che guarda stupefatto
il ritorno dell'orda hitleriana
e pensa che quindi non basto'
non basto' tanto lottare tanto soffrire
a estinguere il mostro.
Si chiede cosa sia diventata la gioventu'
che spacca le teste come scatolette
che vomita parole pregne di Zyklon B
che cavalca draghi di coltan ridendo giuliva
masticando le carni succhiando le ossa
delle piccole mani dei bambini affogati
nella caverna del mare tra le terre
il mare colore del vino
il mare colore del sangue.
III.
Alla furia criminale e disumana
del governo razzista e golpista
opponiti tu.
Alla strage nel Mediterraneo
opponiti tu.
Ai lager libici e a chi riconsegna
agli aguzzini le vittime superstiti
opponiti tu.
Alle antileggi hitleriane
alle persecuzioni razziste
ai campi di concentramento e alle deportazioni
alla schiavitu' e all'apartheid in Italia
opponiti tu.
Sii tu la Rachele che salva Ismaele
sii tu a rispondere a Duccio Galimberti
che ti convoca a Madonna del Colletto
sii tu il buon samaritano
sii tu il cuore pensante della baracca
accorri tu all'appello di Anna e di Simona
accorri tu all'appello della Rosa Rossa e della Rosa Bianca.
Se non resisti tu chi resistera'?
Se non ti opponi tu chi si opporra'?
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
15. DIGLIELO AL SENATORE
I.
E tu diglielo al signor senatore
che un crimine e' un crimine e' un crimine
E tu diglielo al signor senatore
che salvare le vite e' il primo dovere
Se ancora lo ignora s'informi:
soccorrere i naufraghi e' obbligo di legge
ed implica sbarcarli in un porto sicuro
Se ancora lo ignora s'informi:
il sequestro di persona aggravato
commesso e ostentato dal Ministro dell'Interno
come si esibisce una preda e un trofeo
e' delitto previsto e punito dal codice
Se ancora lo ignora s'informi:
che altri ministri si dichiarino correi
non estingue il reato ma solo vi aggiunge
il concorso tra loro anch'esso dal codice
previsto e punito
Se ancora lo ignora s'informi:
per quel sequestro di persona aggravato
non vale la pretesa esimente di aver agito
"per la tutela di un interesse dello Stato
costituzionalmente rilevante"
non essendovi li' tale interesse
ma solo la flagrante violenza razzista
di un governo fedifrago
che alla Costituzione attenta
e che degli interessi dello Stato
- la vigenza del diritto, la democrazia, la civile
convivenza, l'umana dignita' - fa strame
Se ancora lo ignora s'informi:
per quel sequestro di persona aggravato
non vale la pretesa esimente di aver agito
"per il perseguimento di un preminente
interesse pubblico"
non essendovi li' tale interesse
ma solo la flagrante violenza razzista
di un governo barbaro e insensato
che l'interesse pubblico
- ovvero il bene comune -
disprezza e sottomette
alla propria onnivora brama di potere
al proprio delirio di onnipotenza
alla pretesa di farsi potere assoluto
sottratto al controllo giurisdizionale
sciolto da ogni vincolo di leggi e morale
Se ancora lo ignora s'informi:
davanti alla legge tutti sono eguali
Mille sofismi non bastano a nascondere
il semplice fatto che il governo
sta commettendo crimini e pretende
impunita' per essi
E tu diglielo al signor senatore
che farsi complice di un crimine e' un crimine
E tu diglielo al signor senatore
che ostacolare della giustizia il corso
e' anch'esso un crimine
E tu diglielo al signor senatore
che quando il Ministro pretende difendersi
sostenendo che attua il programma di governo
quando quel programma crimini realizza
quel programma e' criminale e di quei crimini
in tribunale si deve rispondere.
II.
Non solo il delitto del sequestro di persona
ha commesso il governo della disumanita'
ma anche l'omissione di soccorso dei naufraghi
ma anche il sabotaggio dei soccorritori volontari
che vite umane salvano nel Mediterraneo
negando a tutti loro in porto sicuro approdo
Non solo il delitto del sequestro di persona
ha commesso il governo della disumanita'
ma anche il favoreggiamento degli schiavisti libici
ogni volta che si e' adoperato
affinche' fossero respinti in Libia
i superstiti fuggiti dai lager
che in Europa avrebbero trovato salvezza
Non solo il delitto del sequestro di persona
ha commesso il governo della disumanita'
ma anche l'istigazione all'odio razzista
con una ossessiva propaganda
che eccita al fascismo e all'omicidio
Non solo il delitto del sequestro di persona
ha commesso il governo della disumanita'
ma anche orribili persecuzioni
di persone del tutto innocenti
col cosiddetto "decreto sicurezza"
erede delle leggi del Trentotto
Non solo il delitto del sequestro di persona
ha commesso il governo della disumanita'
ma anche un attentato alla Costituzione
violandola sistematicamente
per imporre un regime di apartheid
Sono delitti contro l'umanita'
e si fa complice chi non li contrasta
Questo tu dillo al signor senatore
che dovra' prendere la decisione
se autorizzare la magistratura
a procedere contro un delitto certamente commesso
a procedere contro un criminale reo confesso
Diglielo al signor senatore
non consentire che possa votare
senza sapere cosa sta facendo
prova almeno tu a salvargli l'anima
E prova almeno tu a salvare le vite
delle vittime innocenti del governo
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
ogni vittima ha il volto di Abele
salvare le vite e' il primo dovere
III.
Queste righe ho scritto pensando
a Prince Jerry Igbinosa
a Moussa Ba
alle innumerevoli sorelle
agli innumerevoli fratelli
vittime della violenza razzista
possa il Senato della Repubblica
ascoltare la loro muta voce
possa venire il tempo della pace
della giustizia della fraternita'
della condivisione del bene
tra l'intera famiglia umana
16. TRE CANZONCINE DEL "DECRETO SICUREZZA DELLA RAZZA"
I.
Sicurezza sicurezza
primavera di bellezza
nella razza e' la salvezza
della nostra avidita'
per Salvino mio cugino
eja eja alala'
II.
Col decreto sicurezza della razza
finisce la pacchia e arriva la ramazza
il sangue resta limpido senza una sola chiazza
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
grazie al governo del cambiamento
tutti gli Untermenschen finiscono nel vento
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
con la manovra del popolo sovrano
tirano le cuoia l'ottentotto e l'ottomano
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
l'Italia non ha piu' i muscoli di burro
affoga l'invasore e ci nutre il pesce azzurro
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
l'Italia non ha piu' un cuoricino di donnetta
chi spara all'africano ora vince una scimmietta
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
i treni finalmente arrivano in orario
e l'immigrato morde il ferro del binario
viva il decreto sicurezza della razza!
Col decreto sicurezza della razza
e' l'ora del trionfo della volonta'
eja eja alala'
viva il decreto sicurezza della razza!
III.
Vorrei girar l'Italia in motorino in motorino
le tasche piene di gessetti e nel taschino nel taschino
lo strumento di Figaro affilato
e scrivere sui muri due domande:
Siete d'accordo col decreto sicurezza della razza?
E siete italici di pura razza ariana?
E al bar dell'angolo mi compro un gelatino un gelatino
e fischiettando aspetto li' vicino li' vicino
fermo i passanti gli indico la scritta
e fo il sondaggio al popolo sovrano
e quando trovo chi non gli sconfinfera
gli apro la gola da un'orecchio all'altro
Noi per la patria si fa questo ed altro
noi per la patria si sa versare il sangue
17. LE BOMBE ITALIANE CHE FANNO STRAGE IN YEMEN
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
ti guardi le mani e ti chiedi perche'
di lingue di fiamma di macchie di sangue
siano bagnate
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
violando le leggi italiane e violando
le leggi nel cuore di ogni persona scritte
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
e tu sai che devi opporti a questo crimine
e tu sai che devi salvare le vite
delle persone di cui fanno brandelli
delle persone di cui fanno cenere
delle persone di cui fanno polvere ombra nulla
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
il tuo silenzio di notte e di nebbia
le mani tue melmose di cinabro
18. NESSUNO
I. Da un lato
Sfuggito finalmente al lager libico
naufrago sulla zattera che affonda
congelato affamato terrorizzato
nel cerchio della danza delle onde
dure come pugnali
alte come montagne
gigantesche bocche sbavanti
nella brama furiosa d'ingoiarmi
in questa notte corrusca e irrimediabile
di sacchi di orecchie di occhi di lingue strappate
in cielo osservo lontane silenziose
le mobili luci degli aereoplani e so
che li' viaggiano i privilegiati
del potere che mi destina al lager
che mi condanna a morire affogato
che vuole che io sia schiavo o morto
E so
che se per disgrazia morissero loro
tutto il mondo ne sarebbe addolorato
anch'io ne proverei compassione
mentre della mia morte nessuno
E nessuno e' anche il mio nome
e avrei anch'io da raccontare una storia
come tutte le storie bella e orribile
di una guerra infinita e di un lungo viaggio
e della nostalgia che brucia l'anima
Ma gia' le onde m'afferrano e mi sbalzano
nell'acqua fredda e gia' sento i miei piedi
tirati giu' dai mostri dell'abisso
II. Dall'altro
Non e' il mare che uccide i naufraghi
ma i governi europei e tra essi primo il nostro
Non sono sorti da soli come funghi i lager libici
li hanno voluti i governi europei e tra essi primo il nostro
Il nazismo che torna non piove dal cielo per malefico incanto
non viene vomitato dalla roccia spaccata dal fendente del mago
non lo sputa nel mondo un rospo o un drago
torna per volonta' dei governanti
ad opprimere i popoli a distruggere il mondo
E contro il nazismo che torna
contro il razzismo assassino
contro le stragi ed i lager
contro il governo della disumanita'
tu devi insorgere per restare umano
tu devi insorgere per non mutarti in mostro
tu devi insorgere per salvare le vittime
Tu devi insorgere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
se non lo farai tu chi altri lo fara'?
III. Ancora un messaggio nella bottiglia
Ogni vittima ha il volto di Abele
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
sii tu il buon samaritano
salvare le vite e' il primo dovere
19. UN'OPINIONE TECNICA E SPASSIONATA SULLE BOMBE ITALIANE CHE FANNO STRAGE IN YEMEN
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
uccidono esseri umani, d'accordo
ma e' gente lontana, e poi chi la conosce.
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
uomini donne e bambini ammazzano
ma tanto chissa' che vita facevano.
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
forse non sono una gran bella cosa
ma il mercato ha i suoi diritti e le sue regole.
Le bombe italiane che fanno strage in Yemen
se proprio v'infastidiscono
potete sempre cambiare canale e vedere un bel film
questo e' un paese libero e civile.
20. POTESSI VINCERE LA COPPA DI CAMPIONI (UN CANTARE DALL'AUTOBIOGRAFIA DELLA NAZIONE)
Potessi vincere la coppa dei campioni
potessi avere l'elisir di lunga vita
potessi fare tombola e riempirmi di miliardi
fare la bella vita del corsaro nero
con tutte quelle squinzie minorenni
Intanto rubo le gomme
mi sniffo una striscia quando capita
massacro quello straccio di mia moglie
e con gli amici vo a dar fuoco ai negri
ridendo e scherzando si passa la vita
La pena di morte ci vorrebbe
riaprire subito le case chiuse
e una pistola per ogni cintura
Io quando sento l'inno di Mameli
mi ci commuovo sempre e mi ricordo
la notte d'Italia-Germania 4 a 3
21. L'AUTOBUS IN FIAMME NEL CUORE DEL MEDITERRANEO
I. L'ha detto la televisione
Ha detto la televisione
che chi raccatta gente tra le onde e' un mascalzone
che il ministro del popolo difende i confini della patria
che gli africani danno fuoco ai nostri figli
che e' ora di farla finita col buonismo pusillanime e disfattista
che e' ora di fare pulizia nel nostro spazio vitale
e se lo dice la televisione tutti sanno
che e' veramente cosa buona e giusta.
II. Invece io penso
Io penso invece che chi salva naufraghi agisce da essere umano
che chi commette crimini razzisti e' un criminale che va processato
che la follia di una persona non giustifica altre persone a riprodurla
che salvare le vite e' il primo dovere.
Lo so che non la penso come la televisione
so invece che dalla televisione sempre e soltanto gli assassini parlano.
III. Due giornate che sono una
Si svolgono quest'oggi due giornate
la Giornata contro il razzismo promossa dall'Onu
la Giornata contro le mafie promossa da "Libera"
sono due iniziative coerenti tra loro
anzi io credo siano una sola iniziativa
che chiama all'impegno a salvare le vite
a difendere tutti gli esseri umani
a contrastare il male facendo il bene
ad opporsi alla violenza con la nonviolenza.
IV. Solo la nonviolenza
Perche' solo la nonviolenza si oppone
alla violenza razzista e alla violenza mafiosa
a tutte le guerre e a tutte le uccisioni
a tutte le persecuzioni e a tutte le oppressioni
a tutte le devastazioni e a tutte le distruzioni
al razzismo e al maschilismo
alla schiavitu' e al fascismo.
La nonviolenza sa che ogni vittima ha il volto di Abele.
La nonviolenza sa che salvare le vite e' il primo dovere.
V. Repetita iuvant
E quindi ripetiamolo una volta ancora
quello che ancora e ancora occorre dire
che l'omissione di soccorso e' un crimine
che salvare le vite e' un dovere
che chi perseguita innocenti e' un criminale
che chi propaganda il razzismo e' un fascista.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che o si agisce per salvare tutte le vite
o si e' complici di tutte le stragi.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che devi essere tu l'umanita' come dovrebbe essere.
VI. Un governo razzista e golpista
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che il governo italiano e' razzista e golpista
che commette crimini contro l'umanita'
che attenta alla Costituzione della Repubblica italiana
e trascina nell'abisso del male assoluto il nostro paese.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso
nei confronti di naufraghi in pericolo di morte
e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite nel Mediterraneo
negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che addirittura nelle circostanze
in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato
il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e operare
affinche' i superstiti siano respinti in Libia
dove tornerebbero ad essere vittime di segregazione in lager
di schiavitu' torture e costante pericolo di morte.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza"
il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista
nei confronti di persone del tutto innocenti
misure disumane criminali e criminogene
misure di apartheid.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che il governo italiano persiste in una propaganda
che costituisce istigazione all'odio razzista
ed apologia del delitto di omissione di soccorso.
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che nel commettere e per commettere questi crimini razzisti
il governo italiano non solo viola leggi ordinarie e convenzioni internazionali
ma viola la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
VII. Due provvedimenti indispensabili
E quindi ripetiamolo una volta ancora
che due sono i provvedimenti indispensabili
per far cessare le stragi nel Mediterraneo
ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti
per far cessare la schiavitu' in Italia
e riconoscere l'umana dignita' di ogni persona.
Il primo: riconoscere a tutti gli esseri umani
il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Il secondo: riconoscere tutti i diritti ed innanzitutto il diritto di voto
a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
VIII. Quid agendum
Dinanzi alla violenza razzista del governo italiano
e' dovere del popolo italiano insorgere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
per l'immediata revoca di tutte le folli e scellerate misure razziste.
Dinanzi alla violenza razzista del governo italiano
e' dovere del popolo italiano insorgere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
per le immediate dimissioni del governo della disumanita'.
Dinanzi alla violenza razzista del governo italiano
e' dovere del popolo italiano insorgere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
affinche' i ministri responsabili di gravissimi reati
ne rispondano nei tribunali della repubblica.
Dinanzi alla violenza razzista del governo italiano
e' dovere del popolo italiano insorgere
con la forza della verita' con la scelta della nonviolenza
per la vita la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani
per la legalita' che salva le vite
in difesa della democrazia dello stato di diritto della civilta'
in difesa dell'umanita'.
IX. Congedo e appello
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sii tu il buon samaritano.
Salvare le vite e' il primo dovere.
22. TUTTO PRIMA O POI VIENE TRAVOLTO
Tutto prima o poi viene travolto
il tempo drago vorace
tutto divora, ogni corpo, ogni volto
riduce in brace.
Perche' allora senti questa piaga nel cuore?
Perche' il rimpianto, il rimorso non ti lascia?
Perche' ti opprime e ti accascia
questo incessante inestirpabile dolore?
23. LE NUOVE LEGGI SULLA LEGITTIMA DIFESA E SULLA SICUREZZA DELLA RAZZA SPIEGATE AL POPOLO
Per primo ammazzo chi non e' europeo
e poi ammazzo chi non e' italiano
ammazzo poi chi non e' viterbese
e dopo chi non e' del mio quartiere
e poi chi non e' del mio palazzo
poi faccio fuori pure i coinquilini
e alla fine ammazzo anche mia moglie
mi piace esser padrone a casa mia.
24. DAL BALCONE DI GIULIETTA PARLA IL MINISTRO PLENIPOTENZIARIO
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte gli africani che mica sono umani
l'avete visto quanto sono neri?
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte i musulmani che sono troppo strani
l'avete visto che pregano in ginocchio?
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte le signore femministe
che sotto sotto sono tutte comuniste.
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte il fesso disarmato quando incontra
Ramon con la sua fida carabina.
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte i nostri schiavi che non li hanno
per legge di natura e del mercato.
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
chi sbaglia sesso e razza e' colpa sua
chi e' povero la frusta se la merita.
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
il pesce grosso mangia il pesce piccolo
e' sacrosanta legge di natura.
Noi non tocchiamo i diritti di nessuno
a parte chi ostacola il progresso
ed il progresso e' quando incasso i talleri.
Siamo il governo della difesa della razza
siamo il governo del legittimo omicidio
siamo il governo della gioventu'.
Siamo il governo delle grandi opere
siamo il governo padrone a casa nostra
siamo il governo che durera' mill'anni.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 221 del 18 maggio 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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