[Nonviolenza] Telegrammi. 3359



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3359 del 14 aprile 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Da un manoscritto in una bottiglia
2. Alle elezioni amministrative ed europee non un voto ai partiti razzisti
3. Alle persone di volonta' buona una proposta di appello all'Onu (con una bozza di testo ed alcuni indirizzi utili)
4. Proposta di lettera al Presidente della Commissione Europea (con bozza di testo e indirizzi utili)
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. "Balconi Salvagente": Tre comunicati
7. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
8. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
9. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
10. Dichiarazione di Firenze per un fronte internazionale "Nato exit"
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. DA UN MANOSCRITTO IN UNA BOTTIGLIA

Ritroviamo e ripubblichiamo i testi seguenti di alcuni anni fa.

I. E bbasta mo' co' 'ste perseguzzioni

E bbasta mo' co' 'ste perseguzzioni
e bbasta mo' co' 'sti bombardamenti
quant'hanno da mori', mille mijoni?
Volemo da svota' du' continenti?

Ce se vince la coppa de' fregnoni
a ffa' a cchi ffa' ppiu' ddanni e scannamenti?
O cce guadambieno solo i padroni
ciove' cchi ffa' e chi vvenne ll'armamenti?

Bombarda oggi e bombarda domani
ve piacerebbe se toccasse a vvoi
d'esse trattati peggio de li cani?

S'ha dda falla finita a ffa' li goi
che ggira ggira poi 'sti mussurmani
e cche nun so' cristiani come nnoi?

*

II. E il nostro silenzio

Muoiono ancora i migranti nel mare
sappiamo chi sono i loro assassini.
Le leggi italiane, gli accordi europei
il potere schiavista, i nostri governi
dei morti annegati sono assassini.
E il nostro silenzio.

Li sogno la notte, riaffiorano gonfi
mi sorgon di fronte, mi vengono incontro
mi guardano muti, so i loro pensieri
mi chiedono conto.
Del nostro silenzio.

*

III. La notte

Nella campagna alle porte di Viterbo
nel suo rifugio di cartone e compensato
iernotte hanno trovato i carabinieri
morto di freddo un uomo
immigrato dalla Romania, mio coetaneo.
Non e' una notizia
non e' niente
e' solo l'orrore
quotidiano.

L'orrore quotidiano
di un paese razzista che sperpera
miliardi di euro per comprare
cacciabombardieri
ad armamento anche nucleare
e lascia morire di freddo i poveri cristi.

*

IV. La cavatina del sottosegretario

Se io avessi la parola
che salvar sapesse vite
canterei a squarciagola
per sanare le ferite.

Ah, se avessi questa sola
facolta' soave e mite
che risveglia e che consola
fermerei l'eterna lite.

Se potessi, per la pace
farei tutto, come no,
che' beneficar mi piace.

Ma siccome non si puo'
io che sono perspicace
me ne frego anzicheno'.

*

V. Una vecchia fotografia

Sembra camminino sul selciato
di una citta' che e' tutte le citta'
la punta di una scarpa che sporge dalle lunghe gonne
Clara con un berretto che pare una frittella
Rosa con una paglietta da guappo
intorno degli uomini che non le vedono
tranne forse uno poco dietro
che guarda verso la macchina fotografica.

La bocca di Rosa socchiusa sembra che parli
quella di Clara forse sorride.
L'immagine sgranata, la mia presbiopia
non mi consentono di cogliere lo sguardo.

Vedono forse il fotografo, e forse
guardano oltre e in quell'oltre
c'e' anche la nostra lotta di oggi
le donne insorte danzando il 14 febbraio
questo nostro otto marzo del duemilaquindici
l'internazionale futura umanita'.

*

VI. La festa degli assassini

La festa degli assassini
anche quest'anno e' andata molto bene.
Il signor presidente ha commosso l'uditorio
estraendo una pulce dall'orecchio
il generale ha mangiato un canarino vivo
il ministro ha guidato l'automobile
il pubblico cantava giovinezza.

Dinanzi alla tomba degli assassinati
si e' fatta una buona merenda
si e' giocato a bocce
e a chi sputava piu' lontano.

Tutti avevano il telefonino
e si facevano fotografie
e il governo infine ha fatto omaggio
di pane e salame a tutti i presenti.

Questo nostro felice paese
queste giornate di sole e di gloria
una terra, un popolo, una guida.

E' andata molto bene anche quest'anno
la festa degli assassini.

2. REPETITA IUVANT. ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE NON UN VOTO AI PARTITI RAZZISTI

Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Non un voto ai partiti del governo colpevole della conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Non un voto ai partiti del governo colpevole di sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Non un voto ai partiti del governo colpevole di violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
Non un voto ai partiti del governo razzista e golpista.
Alle elezioni amministrative ed europee di maggio non un voto ai partiti razzisti.

3. REPETITA IUVANT. ALLE PERSONE DI VOLONTA' BUONA UNA PROPOSTA DI APPELLO ALL'ONU (CON UNA BOZZA DI TESTO ED ALCUNI INDIRIZZI UTILI)

Carissime amiche e carissimi amici, gentili signore e gentili signori,
vi scriviamo per proporvi di scrivere lettere all'Onu affinche' intervenga al piu' presto nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
Di seguito trascriviamo una bozza di lettera che potete utilizzare tal quale o variare come meglio riterrete.
Ancora sotto indichiamo alcuni indirizzi utili cui inviarla.
E' ovvio che scrivere all'Onu per chiederne l'intervento non puo' sostituire altre forme di impegno contro il razzismo e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma e' altrettanto evidente che un adeguato intervento dell'Onu potrebbe contribuire in misura decisiva a contrastare la folle violenza razzista del governo in carica, e soprattutto potrebbe contribuire a salvare tante vite umane che quella folle violenza razzista sta mettendo o abbandonando o ricacciando nel piu' estremo pericolo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Fin d'ora vi ringraziamo per quanto vorrete fare.
*
Bozza di lettera
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
italy at unric.org, unicri at unicri.it, unicri.publicinfo at un.org, unicri.romeoffice at un.org, unicri.roma at unicri.it, marina.mazzini at un.org, itaro at unhcr.org, sami at unhcr.org, itaropi at unhcr.org, Edwards at unhcr.org, baloch at unhcr.org, mahecic at unhcr.org, mantoo at unhcr.org, pouilly at unhcr.org, spindler at unhcr.org, throssel at unhcr.org, yaxley at unhcr.org, fleming at unhcr.org, patterso at unhcr.org, fossi at unhcr.org, molinarb at unhcr.org, romerog at unhcr.org, media at ohchr.org, InfoDesk at ohchr.org, civilsociety at ohchr.org, onuitalia at onuitalia.it, comitato at unicef.it, redazione at onuitalia.com, info at undesa.it, florence at unicef.org, wwap at unesco.org, veniceoffice at unesco.org, mail at icj-cij.org, FAO-HQ at fao.org, ilo at ilo.org, secretariat at unccd.int,
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.

4. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI LETTERA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA (CON BOZZA DI TESTO E INDIRIZZI UTILI)

Carissime e carissimi,
vorremmo pregarvi di scrivere al Presidente della Commissione Europea per sollecitare che l'Unione Europea intervenga nei confronti del governo italiano in relazione ai crimini razzisti che ha commesso e continua a commettere.
Di seguito una bozza di testo e un elenco di indirizzi.
*
Bozza di testo
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana...
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
- Presidente della Commissione Europea: president.juncker at ec.europa.eu, clara.martinez-alberola at ec.europa.eu, richard.szostak at ec.europa.eu, sandra.kramer at ec.europa.eu, luc.tholoniat at ec.europa.eu, paulina.dejmek-hack at ec.europa.eu, michael.shotter at ec.europa.eu, telmo.baltazar at ec.europa.eu, christiane.canenbley at ec.europa.eu, leon.delvaux at ec.europa.eu, antoine.kasel at ec.europa.eu, luiza.bara at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, annabelle.arki at ec.europa.eu, marit.sillavee at ec.europa.eu, virginie.blancher at ec.europa.eu, solenn.geidel at ec.europa.eu, beata.kovalova at ec.europa.eu, john.lageson at ec.europa.eu, adina-elena.apetroi at ec.europa.eu, marta.salmonowicz at ec.europa.eu, sabine.quadflieg at ec.europa.eu, claudia.bergmann at ec.europa.eu, shpresa.ismajlaj at ec.europa.eu, Stephanie.FRIEDRICH at ec.europa.eu, gabriela.dodekova at ec.europa.eu, eleonora.latini at ec.europa.eu, jan.ryckaert at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, corinne.nachi at ec.europa.eu, elisa.bettelli at ec.europa.eu, constance.hubert at ec.europa.eu, michele.D'ADDETTA at ec.europa.eu,
- Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: federica.mogherini at ec.europa.eu, stefano.grassi at ec.europa.eu, joanna.HAMBORG at ec.europa.eu, delphine.LEBAS at ec.europa.eu, maja.kocijancic at ec.europa.eu, claire.struss at ec.europa.eu, judith.hebekeuser at ec.europa.eu, lauranne.deville at ec.europa.eu, adam.kaznowski at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, daniel.puglisi at ec.europa.eu, christina.wunder at ec.europa.eu, alceo.smerilli at ec.europa.eu, carlos.martin at ec.europa.eu,
- Commissario per la migrazione: dimitris.avramopoulos at ec.europa.eu, diane.schmitt at ec.europa.eu, sofia.asteriadi at ec.europa.eu, olivier.bergeau at ec.europa.eu, george.rossides at ec.europa.eu, francesco.luciani at ec.europa.eu, milica.petrovic at ec.europa.eu, ilias.papastamatiou at ec.europa.eu, maria.kafetzidou at ec.europa.eu, carine.cloot at ec.europa.eu, panos.tsouliaridis at ec.europa.eu, annalisa.logoluso at ec.europa.eu, simona.giorgini at ec.europa.eu, mihai.corcodel1 at ec.europa.eu, ulrike.prammer at ec.europa.eu,
- Commissaria per la giustizia: vera-jourova-contact at ec.europa.eu, renate.nikolay at ec.europa.eu, daniel.braun at ec.europa.eu, monika.ladmanova at ec.europa.eu, eduard.hulicius at ec.europa.eu, simona.constantin at ec.europa.eu, kevin.oconnell at ec.europa.eu, wojtek.talko at ec.europa.eu, Miriam.HARTIEL at ec.europa.eu, anezka.machackova at ec.europa.eu, myriam.lemahieu at ec.europa.eu, pavol.virag at ec.europa.eu, martina.del-ministro at ec.europa.eu, marek.dvorsky at ec.europa.eu, panagiota.stylianou at ec.europa.eu, marinela-gabriela.goga at ec.europa.eu, Ana-Claudia.TORRE-UNGUREANU at ec.europa.eu, anna.ledvinkova at ec.europa.eu, julia.schimeta at ec.europa.eu

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. "BALCONI SALVAGENTE": TRE COMUNICATI
[Nuovamente diffondiamo i seguenti comunicati; per contattare le persone promotrici della campagna: e-mail: balconi.salvagente at gmail.com, facebook: https://facebook/balconiSALVAGENTE/]

Primo. "Balconi salvagente": Presentazione della campagna
La campagna contro la guerra in Iraq del 2003, "Pace da tutti i balconi", trasformo' i balconi italiani in "balconi di pace" colorati coi colori dell'arcobaleno al punto che perfino in Parlamento ne dovettero parlare. Fu una campagna di successo in cui ognuno si senti' di non essere da solo contro la guerra e capi' di poter fare la differenza se l'azione del singolo viene ripresa da tanti.
"Balconi SalvaGente" e' una campagna simile, volta a chiedere la possibilita' di sbarco e l'accoglienza dei migranti richiamando all'impegno civile con piccole azioni concrete.
L'idea della campagna e' di incentivare i piccoli gesti che ognuno puo' fare, dandogli nel contempo visibilita' nell'ottica di "contarsi per contare".
Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perche' diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria.
Mostriamo a chiunque passi che la nostra famiglia, il nostro condominio, la nostra associazione, la nostra citta', non vuole essere complice di questa barbarie inumana. Facciamo massa critica.
Promuoviamo le raccolte di firme (anche online) per cambiare le regole Europee di accoglienza dei migranti.
Partecipiamo alle manifestazioni di piazza a sostegno dei migranti, per la loro accoglienza.
Diffondiamo idee di accoglienza, sfatiamo il mito dell'uomo nero, facciamo circolare i gesti di buona volonta' della gente comune. Raccontiamo le storie dei migranti, il loro sentimenti, diamo loro nomi e volti ridandogli cosi' umanita'.
Cerchiamo insomma di contrastare questa sottocultura che si sta diffondendo tra le persone deboli che vedono nel diverso una minaccia anziche' una ricchezza.
Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei in cui i migranti non possono sbarcare: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio" per dirla con Camilleri. Non vogliamo essere complici di queste atrocita', vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente. Perche' l'Europa e' dei cittadini, non di chi li governa.
Pagina facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
E-mail: balconi.salvagente at gmail.com
*
Secondo. "Balconi salvagente": Fateli sbarcare. Sabato 13 aprile il flash-mob
Sabato 13 aprile alle 11 si terra' il flash mob #fateliSbarcare indetto dalla campagna "Balconi SalvaGente" a sostegno dell'accoglienza dei migranti che fuggono da guerra e fame.
Le citta' in cui si svolgera' sono: Bologna, Parma, Pisa, Varese e Torino.
A Varese si terra' anche una conferenza stampa di presentazione della campagna alle ore 10,30 in piazza Podesta'.
Flashmob #fateliSbarcare
Sabato 13 aprile 2019 alle ore 11
Per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente.
Per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame.
Per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro.
Il flash mob e' indetto dalla campagna "Balconi SalvaGente" e si svolgera' in contemporanea in alcune citta' italiane:
Bologna: in piazza Re Enzo 2, su via Rizzoli,
Parma: in via Mazzini,
Pisa: in piazza XX Settembre,
Torino: in piazza Castello angolo via Garibaldi, di fronte alle fontane,
Varese: in piazza Podesta'.
Il flash mob sara' l'occasione per lanciare a livello nazionale la campagna "Balconi SalvaGente" che richiama all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Il segno che si propone e' quello di appendere un salvagente al balcone per dichiarare che non si intende essere complici di chi vuole lasciare in balia delle onde le vite di chi fugge da guerra e miseria: "Non in nome mio". E perche' il balcone di ciascuno diventi un barcone di salvataggio per le tante persone in fuga.
A Varese si terra' anche una conferenza stampa promossa dal Comitato Permanente per i Diritti Umani di Varese, con Nadia Amaroli, referente nazionale della campagna "Balconi SalvaGente", di presentazione della campagna. La conferenza si terra' sempre in piazza Podesta'. Solo in caso di pioggia si terra' presso la sede di "Un'altra storia", in via del Cairo 34.
Aderiscono al flash mob:+Europa PR; Arci (PI); Ass.ne Politico-Culturale "Cittaperta" (PI); ass.ne PrediParte; azione culturale Vivere insieme in pari dignita'; Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera; Circolo Pd Pratello (BO); Comitato permanente per i diritti umani VR (ActionAid; Amnesty Varese; Ballafon; Carpe Somnium; Comboniani; Comitato Chernobyl; Emergency; Movimento Ubuntu; nAzione umana; Presidio Di Giustizia; Sharazade; Un'altra Storia; Varese societa' civile); Coordinamento Uguali Doveri; Diversa/mente; Il portico della pace; Immigrati buona volonta'; L'Italia che R-Esiste; Mantova per la pace; Mestizaje Cecina; Oltre i Confini - Beyond Borderlines; Potere al Popolo VR; Radicali PR; Rete Eurotopia BO (Ami; Anpi Porto sez. Parisini; ass.ne culturale Civico 32; ass.ne culturale Il Barattolo; ass.ne Giovanni XXIII; Casa delle Donne; Circolo culturale Interno 18; Circolo fratelli Rosselli; CostArena; Eco; Giovani Federalisti Europei; Issue; Liberta' e Giustizia; Manifesto in Rete; Movimento Federalista Europeo; Versante ripido); Unione Migranti in Italia.
Referenti locali:
Bologna, Jean, immigratibuonavolonta at gmail.com
Parma, Marco, marcomaria.freddi at gmail.com
Pisa, Wahiba, unitamigrantidipisa at gmail.com
Torino, Silvia, silviafenoglio at gmail.com
Varese, Giuseppe, varese at unaltrastoria.org
Referente nazionale: balconi.salvagente at gmail.com
https://facebook/balconiSALVAGENTE/
*
Terzo. "Balconi salvagente": Flash-mob #fateliSbarcare
Un salvagente nel mare dell'indifferenza: per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente; per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame; per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro.
Il flash-mob #fateliSbarcare che si e' tenuto sabato 13 aprile 2019 alle ore 11 in contemporanea a Bologna, Parma, Pisa, Torino e Varese è stato indetto dalla campagna "Balconi SalvaGente" per l'accoglienza dei migranti.
Il flash-mob e' stato l'occasione per lanciare a livello nazionale la campagna "Balconi SalvaGente" che richiama all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Il segno che propone e' quello di appendere un salvagente al balcone per dichiarare che non si intende essere complici di chi vuole lasciare in balia delle onde le vite di chi fugge da guerra e miseria: "Non in nome mio", per dirla con Camilleri.
A Varese si e' tenuta anche una conferenza stampa di presentazione della campagna promossa dal Comitato Permanente per i Diritti Umani di Varese, con Nadia Amaroli fondatrice della campagna "Balconi SalvaGente".
La coreografia del flash mob richiamava le idee di fondo della campagna.
I manifestanti avevano magliette azzurre come il mare, tutte di colori simili ma diversi; come le gocce del mare: sono tutte diverse, ma insieme rappresentano una unita' d'intenti. E il grande salvagente che finiva per salvare la barchetta dalle onde delle leggi europee volte a impedire gli sbarchi, scuoteva le coscienze e portava i singoli a guardare in faccia l'altro, indifferente o migrante che sia, e a manifestargli la propria solidarieta'.
La partecipazione nelle cinque citta' e' stata alta, segno di tante coscienze attive e desiderose di non essere complici di questa realta' europea in cui i governi pare abbiano perso contatto con il loro cittadini, decidendo al di sopra delle loro teste della vita e della morte di migliaia di migranti. Che il coordinamento dell'azione in due citta' su cinque sia stato curato dai migranti stessi, poi, indica il loro desiderio di partecipare alle attivita' anche politiche della comunita', la disponibilità a mettersi in gioco assumendosi delle responsabilita', il loro sentirsi perfettamente integrati nella societa'.
Nel ringraziare le numerose associazioni, reti, comitati che hanno fornito il loro sostegno a #fateliSbarcare, ci diamo appuntamento alla giornata del rifugiato e nel frattempo riempiamo le nostre strade di salvagenti perche' il balcone di ciascuno diventi un barcone di salvataggio per le tante persone in fuga.
Contiamoci per contare.
Le foto, materiale sulla campagna, ulteriori dettagli sui simboli della coreografia, sono disponibili su: https://tinyurl.com/y6j8ngx9
Per contatti: balconi.salvagente at gmail.com
Pagina facebook: https://facebook/balconiSALVAGENTE/

7. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

8. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]

Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.

9. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA

L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org

10. DOCUMENTI. DICHIARAZIONE DI FIRENZE PER UN FRONTE INTERNAZIONALE "NATO EXIT"
[Dalla sezione italiana della Wilpf (Lega Internazionale delle Donne per la Pace e la Liberta') riceviamo e diffondiamo]

Il rischio di una grande guerra che, con l'uso delle armi nucleari potrebbe segnare la fine dell'Umanita', e' reale e sta aumentando, anche se non e' percepito dall'opinione pubblica tenuta all'oscuro dell'incombente pericolo.
E' di vitale importanza il massimo impegno per uscire dal sistema di guerra. Cio' pone la questione dell'appartenenza dell'Italia e di altri paesi europei alla Nato.
La Nato non e' una alleanza. E' una organizzazione sotto comando del Pentagono, il cui scopo e' il controllo militare dell'Europa Occidentale e Orientale.
Le basi Usa nei paesi membri della Nato servono a occupare tali paesi, mantenendovi una presenza militare permanente che permette a Washington di influenzare e controllare la loro politica e impedire reali scelte democratiche.
La Nato e' una macchina da guerra che opera per gli interessi degli Stati Uniti, con la complicita' dei maggiori gruppi europei di potere, macchiandosi di crimini contro l'umanita'.
La guerra di aggressione condotta dalla Nato nel 1999 contro la Jugoslavia ha aperto la via alla globalizzazione degli interventi militari, con le guerre contro l'Afghanistan, la Libia, la Siria e altri paesi, in completa violazione del diritto internazionale.
Tali guerre vengono finanziate dai paesi membri, i cui bilanci militari sono in continua crescita a scapito delle spese sociali, per sostenere colossali programmi miiitari come quello nucleare statunitense da 1.200 miliardi di dollari.
Gli Usa, violando il Trattato di non-proliferazione, schierano armi nucleari in conque Stati non-nucleari della Nato, con la falsa motivazione della "minaccia russa". Mettono in tal modo in gioco la sicurezza dell'Europa.
Per uscire dal sistema di guerra che ci danneggia sempre piu' e ci espone al pericolo imminente di una grande guerra, si deve uscire dalla Nato, affermando il diritto di essere Stati sovrani e neutrali.
E' possibile in tal modo contribuire allo smantellamento della Nato e di ogni altra alleanza militare, alla riconfigurazione degii assetti dell'intera regione europea, alla formazione di un mondo multipolare in cui si realizzino le aspirazioni dei popoli alla liberta' e alla giustizia sociale.
Proponiamo la creazione di un fronte internazionale "Nato exit" in tutti i paesi europei della Nato, costruendo una rete organizzativa a livello di base capace di sostenere la durissima lotta per conseguire tale obiettivo vitale per il nostro futuro.
Firenze, 7 aprile 2019

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Achille Mbembe, Nanorazzismo. Il corpo notturno della democrazia, Laterza, Roma-Bari 2019, pp. XX + 172, euro 18.
- Greta Thunberg, Svante Thunberg, Beata Ernman, Malena Ernman, La nostra casa e' in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico, Mondadori-Gedi, Milano-Roma 2019, pp. IV + 234, euro 12,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
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Riletture
- Paul Verlaine, Sagesse. Parallelement, Garnier-Flammarion, Paris 1967, pp. 252.
- Elio Vittorini, Le citta' del mondo. Una sceneggiatura, Einaudi, Torino 1975, pp. IV + 186.
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Riedizioni
- Vittorino Andreoli, L'educazione (im)possibile. Orientarsi in una societa' senza padri, Rcs, Milano 2014, 2019, pp. 208, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Vittorino Andreoli, L'uomo folle. La terza via della psichiatria, Rcs, Milano 2017, 2018, 2019, pp. XXXVIII + 410, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3359 del 14 aprile 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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