[Nonviolenza] Telegrammi. 3285
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- Date: Tue, 29 Jan 2019 22:28:11 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3285 del 30 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Disse Tizio a Norimberga
2. Nell'anniversario della morte di Gandhi ancora un appello alla nonviolenza
3. Per il compleanno del professor Osvaldo Ercoli
4. La Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha acquisito la denuncia del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo contro il governo italiano per crimini razzisti
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. One Billion Rising 2019: Partecipa con noi al flash mob mondiale di febbraio
8. "Contro la barbarie nazista, la civilta' che salva le vite". Un incontro di riflessione a Viterbo
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. IL CUGINO DI SALVINO. DISSE TIZIO A NORIMBERGA
"Ho solo mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale, volete processarmi per questo?".
Disse Tizio a Norimberga.
2. MAESTRI. NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GANDHI ANCORA UN APPELLO ALLA NONVIOLENZA
Ricorrendo il 30 gennaio l'anniversario della morte di Mohandas Gandhi, invitiamo ogni persona di volonta' buona a ricordarlo e ad accostarsi al suo pensiero e alla sua azione, a conoscere la sua testimonianza ed accogliere il suo messaggio, a scegliere di opporsi al male facendo il bene, a decidere di contrastare la violenza abbracciando la nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita' e il mondo vivente dalla catastrofe.
*
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, opponiamoci a tutte le violenze.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, lottiamo per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la liberazione dell'umanita' da tutte le oppressioni.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, difendiamo il mondo vivente di cui l'umanita' stessa e' parte e che e' casa comune dell'umanita'.
All'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
E particolarmente qui e adesso, all'ascolto di Gandhi, con la scelta della nonviolenza, opponiamoci ai crimini razzisti commessi dal governo italiano; adoperiamoci per farli cessare; impegniamoci per salvare le vite degli esseri umani vittime delle persecuzioni razziste.
Ripetiamolo ancora una volta, cio' che tutti vediamo.
L'orrore del rapporto di dominazione colonialista e schiavista, di rapina e di devastazione, tra nord e sud del mondo; tra classi dominanti sfruttatrici e classi oppresse e sfruttate; tra ceti del privilegio e popolazioni di tutto derubate; tra gruppi sociali iperconsumisti e desertificazione del mondo; tra un folle e criminale sistema fondato sulla massimizzazione del profitto e la concreta e sempre piu' accelerata distruzione della biosfera, e con essa dell'umanita'.
L'abominevole strategia di negazione dell'umanita' delle vittime, che consente e promuove il massacro delle vittime.
Il mostruoso totalitarismo razzista, colonialista, imperialista.
Ripetiamolo ancora una volta, cio' che tutti vediamo, cio' che tutti sappiamo.
Che il governo italiano commette crimini razzisti, crimini contro l'umanita'; che il governo razzista e golpista commette il delitto di istigazione all'odio razzista; commette il delitto di omissione di soccorso di naufraghi in pericolo di morte; commette il delitto di effettuale complicita' con le mafie schiaviste dei trafficanti e con gli aguzzini dei lager libici; commette il delitto di persecuzione razzista, di sistematica violazione dei diritti umani, di sistematica violazione del diritto internazionale, di sistematica violazione della Costituzione della Repubblica italiana.
E ripetiamolo ancora una volta quali siano i nostri doveri qui e adesso.
Dobbiamo salvare le vite, sia con la solidarieta' concreta verso chiunque abbia bisogno di aiuto, sia contrastando ogni potere oppressivo e violento.
Dobbiamo contrastare ogni violenza, e innanzitutto le violenze razziste commesse e promosse dal governo italiano; contrastare la violenza con la scelta della nonviolenza.
Dobbiamo agire sul versante della politica per contrastare il fascismo, agire sul versante della cultura per contrastare la barbarie, agire sul versante del diritto per contrastare ogni crimine ed ogni violenza.
Dobbiamo agire per ottenere il rispetto della Costituzione italiana che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, che riconosce il diritto d'asilo a chiunque ne abbia bisogno.
Dobbiamo agire per ottenere che ad ogni essere umano sia riconosciuto il diritto a muoversi in modo legale e sicuro in quest'unico pianeta casa comune dell'umanita' intera, affinche' possa recarsi e vivere dove possa vivere una vita degna.
Dobbiamo agire per ottenere il riconoscimento di tutti i diritti umani per tutte le persone che in Italia vivono, ed innanzitutto il diritto di voto: il fondamento della democrazia e' il principio "una persona, un voto".
Dobbiamo agire per ottenere l'immediata revoca di tutte le misure razziste, criminali e criminogene, imposte dal governo della disumanita'.
Dobbiamo agire per ottenere le immediate dimissioni del governo razzista e golpista, del governo della disumanita'.
Dobbiamo agire per ottenere che i ministri responsabili di gravissimi crimini razzisti siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e l'intero mondo vivente dalla catastrofe.
*
Una breve notizia su Mohandas K. Gandhi
Mohandas K. Gandhi e' stato della nonviolenza il piu' grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d'intervento politico e sociale e principio d'organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro' le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno' in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido' grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu' la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e' tale la grandezza di quest'uomo che una volta di piu' occorre ricordare che non va mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera. Opere di Gandhi: essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d'azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita'. In italiano l'antologia migliore e' Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita', vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l'autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta', Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta' occidentale e rinascita dell'India, Movimento Nonviolento (traduzione del fondamentale libro di Gandhi: Hind Swaraj; ora disponibile anche in nuova traduzione col titolo Vi spiego i mali della civilta' moderna, Gandhi Edizioni); La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa). Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita': la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita'; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita'; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l'antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996). Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recente libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori, e quello di Christine Jordis, Gandhi, Feltrinelli. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l'India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e' quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un'agile introduzione e' quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e' quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999. Tra le piu' recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L'amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita'. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L'antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006.
3. AMICIZIE. PER IL COMPLEANNO DEL PROFESSOR OSVALDO ERCOLI
"Nell'arduo impegno a contrastare il male
sempre trovammo un uomo valoroso
di ogni sofferente pio sodale
e difensore forte e generoso.
Sapeva che la vita e' sempre frale
e soccorreva ogni bisognoso
amando il giusto, il vero, cio' che vale,
di ogni menzogna e ogni vilta' sdegnoso.
Ed oggi in questo giorno e in questa ora
commossi e grati qui noi gli auguriamo
che possa vivere mille anni ancora
uomo di cuore buono e animo saldo
dell'albero del bene forte ramo
maestro di virtu', amico Osvaldo"
(Benito D'Ippolito, Elogio di un maestro e di un amico)
Ricorrendo il 30 gennaio il compleanno del professor Osvaldo Ercoli, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rinnova i piu' fervidi auguri e il ringraziamento piu' sentito al maestro, all'amico, al compagno di lotte nonviolente per la pace e la giustizia, la legalita' e i diritti umani, la difesa del mondo vivente e della solidale convivenza.
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E fedeli al suo insegnamento ripetiamo ancora una volta che e' necessario che ogni persona di volonta' buona insorga, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per salvare le vite umane in pericolo; insorga, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per contrastare il razzismo e il nazismo che torna; insorga, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per difendere la legalita' che salva le vite; insorga, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per far cessare i mostruosi crimini razzisti commessi dal governo della disumanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Come gia' abbiamo avuto modo di dire in precedenti occasioni, "con il professor Ercoli abbiamo condiviso cruciali esperienze e ineludibili riflessioni, della sua saggezza e della sua generosita' abbiamo avuto innumerevoli prove e ricevuto benefici grandi. In questo lungo arco di tempo e di cammino comune sempre si e' opposto ad ogni menzogna, sempre si e' opposto ad ogni ingiustizia, sempre si e' opposto ad ogni violenza, sempre ha recato soccorso a chi di soccorso aveva bisogno.
Che viva ancora una lunga vita, che illumini ancora la via a tante persone con la sua parola buona, con il suo degno agire, educando con l'esempio alla ragione ed alla compassione, al pensiero logico e al morale e civile condursi, al sentire l'altrui sofferenza e voler recare soccorso e porre rimedio, all'operare per il bene comune".
*
Una breve notizia sul professor Osvaldo Ercoli
Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' consigliere comunale e provinciale, impegnato nel volontariato, nella difesa dell'ambiente, per la pace e i diritti di tutti, e' per unanime consenso nel viterbese una delle piu' prestigiose autorita' morali. Il suo rigore etico e la sua limpida generosita' a Viterbo sono proverbiali. E' stato tra gli animatori del comitato che ha salvato l'area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame dalla devastazione. E' stato scritto di lui: "Il professor Osvaldo Ercoli e' stato per decenni docente di matematica e fisica a Viterbo, citta' in cui e' da sempre un simbolo di rigore morale e civile, di impegno educativo, di sollecitudine per il pubblico bene, di sconfinata generosita'. Gia' pubblico amministratore comunale e provinciale di adamantina virtu', sono innumerevoli le iniziative in difesa dei diritti umani e dell'ambiente di cui e' stato protagonista; tuttora impegnato nel volontariato a sostegno di chi ha piu' bisogno di aiuto, e' altresi' impegnato in prima persona ovunque vi sia necessita' di smascherare e contrastare menzogne, ingiustizie, violenze... Avendo avuto il privilegio immenso di averlo come amico, come maestro di impegno civile, come compagno di tante lotte nonviolente, vorremmo cogliere questa occasione per esprimergli ancora una volta il nostro affetto, la nostra ammirazione, la nostra gratitudine; affetto, ammirazione e gratitudine che sappiamo essere condivise da tutte le persone di Viterbo e dell'Alto Lazio, da tutte le persone che hanno avuto l'onore di conoscerlo e che hanno a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera". Ed e' stato scritto anche: "Ascoltare il professor Ercoli e' sempre straordinariamente educativo, e di grande conforto: poiche' significa mettersi alla scuola di una persona che unisce il rigore del ragionamento logico all'affermazione del dovere morale e all'intransigenza dell'impegno civile, con una sobrieta', una mitezza ed una saggezza che rendono ogni sua parola, ogni sua argomentazione, non solo un dono prezioso per il pensiero e per l'azione, ma anche un autentico gesto di amicizia che nel suo stesso darsi - in squisita cortesia ed insieme in assoluta chiarezza e onesta' - degnifica gli interlocutori tutti invitandoli ad esser parte del bene, del giusto, del vero". Il 2 ottobre 2014, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, la Citta' di Viterbo, nella solenne cornice della Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune, gli ha tributato un riconoscimento in segno della gratitudine dell'intera popolazione viterbese per il suo magistero di uomo di pace: dinanzi a un uditorio commosso che aveva gremito la storica sala, il sindaco ha consegnato al professor Ercoli un attestato della riconoscenza della citta' tutta; nella motivazione del riconoscimento di cui e' stata data lettura era scritto: "Al professor Osvaldo Ercoli, gia' professore amatissimo da generazioni di allievi, gia' pubblico amministratore di adamantino rigore morale e di strenua dedizione al bene comune, impegnato nel volontariato e nella difesa dell'ambiente e dei diritti di tutti gli esseri umani, animatore di molteplici iniziative di pace e di solidarieta', generoso educatore attraverso la parola e l'esempio al ragionamento logico come al dovere morale e all'impegno civile, di saggezza e mitezza maestro, testimone fedele dell'amore per il vero ed il giusto, amico della nonviolenza, sollecito sempre nel recare aiuto a chiunque ne avesse bisogno come nel contrastare menzogne e violenze, sempre avendo a cuore la dignita' umana di tutti e di ognuno, la civilta' come legame comune e comune impegno dell'intero genere umano, la biosfera casa comune dell'umanita' intera, la citta' di Viterbo grata per il suo impegno di pace".
4. REPETITA IUVANT. LA PROCURA DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DE L'AJA HA ACQUISITO LA DENUNCIA DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI" DI VITERBO CONTRO IL GOVERNO ITALIANO PER CRIMINI RAZZISTI
L'Ufficio della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja ha comunicato al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo di aver acquisito la denuncia contro il governo italiano per crimini razzisti.
L'acquisizione della denuncia non garantisce automaticamente l'avvio di un'inchiesta, ma e' comunque evidentemente il primo passo che puo' portare ad essa.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, nell'esprimere apprezzamento per l'acquisizione della denuncia da parte della Corte Penale Internazionale ricorda come anche altre istituzioni internazionali abbiano gia' dato riscontro alle reiterate denunce dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, e confida che le competenti magistrature italiane ed internazionali possano al piu' presto efficacemente intervenire per far cessare la commissione di abominevoli crimini razzisti da parte del governo italiano.
E' infatti assolutamente necessario l'intervento piu' tempestivo e adeguato in considerazione del fatto che il governo italiano persevera nella commissione di abominevoli crimini razzisti violando leggi nazionali (e la stessa Costituzione della Repubblica Italiana) e convenzioni internazionali che l'Italia ha sottoscritto.
Occorre che le competenti magistrature intervengano nei confronti di ministri che istigano all'odio razziale, ministri che commettono il delitto di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi, ministri che diffamano, minacciano e sabotano i soccorritori volontari salvatori di vite umane nel Mediterraneo, ministri che agiscono per respingere nei lager libici i superstiti in fuga da quell'orrore, ministri che varano misure razziste criminali e criminogene, ministri che perseguitano i migranti presenti in Italia, ministri gia' accusati finanche di sequestro di persona.
Occorre fermare questi crimini.
Occorre salvare le vite umane in pericolo.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Alleghiamo in calce:
1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo (testo originale in inglese e in francese);
2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja;
3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 29 gennaio 2019
* * *
Allegato 1. Lettera del 28 gennaio 2019 della Procura della Corte Penale Internazionale de L'Aja al responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Testo originale in inglese:
The Hague, 28 January 2019
Dear Sir,
The Office of the Prosecutor of the International Criminal Court acknowledges receipt of your documents/letter.
This communication has been duly entered in the Communications Register of the Office. We will give consideration to this communication, as appropriate, in accordance with the provisions of the Rome Statute of the International Criminal Court.
Please note this acknowledgement letter does not mean an investigation has been opened, nor that an investigation will be opened by the Office of the Prosecutor.
As soon as a decision is reached, we will inform you, in writing, and provide you with reasons for this decision.
Mark P. Dillon
Head of Information & Evidence Unit
Office of The Prosecutor of the International Criminal Court
*
Testo originale in francese:
La Haye, le 28 janvier 2019
Monsieur,
Le Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale accuse réception de vos documents / de votre lettre.
Les informations y figurant ont été inscrites comme il se doit au registre des communications du Bureau et recevront toute l'attention voulue, conformément aux dispositions du Statut de Rome de la Cour pénale internationale.
Veuillez noter que cet accusé de réception ne signifie en aucun cas qu'une enquête a été ou sera ouverte par le Bureau du Procureur.
Nous ne manquerons pas de vous communiquer par écrit la décision qui aura été prise à ce sujet, ainsi que les motivations qui la justifient.
Veuillez agréer, Monsieur, l'assurance de notre considération distinguée.
Mark P. Dillon
Chef de l'Unité des informations et des éléments de preuve
Bureau du Procureur de la Cour pénale internationale
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Allegato 2. Esposto del 17 gennaio 2019 del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo al Presidente della Corte Penale Internazionale de L'Aja
Al Presidente della Corte Penale Internazionale
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente Chile Eboe-Osuji,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 20 dicembre 2018 avente ad oggetto "Segnalazione di atti di persecuzione razzista commessi dal governo italiano e conseguente richiesta di intervento della Corte Penale Internazionale", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 17 gennaio 2019
* * *
Allegato 3. Denuncia del 25 gennaio 2019 per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Alla Presidente del Tribunale di Viterbo
al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo
e per quanto di competenza:
al Segretario generale dell'Onu
agli Alti commissari dell'Onu per i diritti umani e per i rifugiati
al Presidente della Corte Penale Internazionale
al Presidente della Corte di giustizia dell'Unione Europea
al Presidente della Corte europea dei diritti dell'uomo
al Segretario del Consiglio d'Europa
al Presidente della Commissione Europea
al Presidente della Repubblica Italiana
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
a tutti i parlamentari italiani
e per opportuna conoscenza:
alla Corte Costituzionale
al Consiglio Superiore della Magistratura
a tutti i Commissari dell'Unione Europea
al Presidente del Parlamento Europeo
a tutti i parlamentari europei
al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
ai mezzi d'informazione
Oggetto: Denuncia per vari reati di matrice razzista e per attentato contro la Costituzione dello Stato, reati commessi e promossi dal Governo italiano
Egregia Presidente del Tribunale di Viterbo,
egregio Procuratore della Repubblica del Tribunale di Viterbo,
egregie signore ed egregi signori,
ad integrazione di numerosi precedenti esposti segnaliamo quanto segue:
1. che il Tribunale dei Ministri di Catania, nella richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro dell'Interno per sequestro di persona ("fatto aggravato dall'essere stato commesso da un pubblico ufficiale e con abuso dei poteri inerenti alle funzioni esercitate, nonche' per essere stato commesso anche in danno di soggetti minori di eta'"), ha tra l'altro evidenziato come il governo italiano da mesi violi la legislazione internazionale dall'Italia sottoscritta che fa obbligo di soccorrere i naufraghi (scilicet: le Convenzioni internazionali in materia di soccorso in mare e le correlate norme di attuazione nazionali);
2. che il Rapporto di monitoraggio approvato dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa rileva come i politici italiani incitino all'odio, cosa peraltro fin troppo evidente a tutti gli italiani che ogni giorno da tutti i media sono sommersi da messaggi di istigazione all'odio razziale da parte di esponenti del governo e delle forze politiche che lo sostengono;
3. che ancora nelle sue ultime esternazioni il Ministro dell'Interno evidenzia la pretese di porre se' e il suo agire al di sopra delle leggi, cosi' peraltro evidenziando altresi' l'ideologia anomica, palesemente antidemocratica in quanto violatrice dei diritti umani e vagheggiatamente assolutista nella pretesa di negare la separazione ed il controllo dei poteri, ergo: tendenzialmente totalitaria, che in ampia e decisiva misura pare caratterizzare il concreto porsi ed operare suo, della sua organizzazione politica, e del governo di cui piu' che magna pars e' effettuale dominus.
Tutto cio' conferma ad abundantiam quanto da mesi andiamo segnalando sia alle competenti magistrature italiane ed internazionali, sia alle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte, sia al Parlamento italiano, sia a varie articolazioni del sistema istituzionale italiano (i cui pubblici ufficiali in presenza di una flagrante notitia criminis hanno l'obbligo di promuovere l'azione penale).
Ovvero conferma che cio' che il governo italiano sta facendo specificatamente in materia di immigrazione non e' una qualunque politica piu' o meno discutibile, ma un insieme di crimini, di crimini razzisti, ed in flagrante violazione della stessa Costituzione della Repubblica Italiana.
Lo ripetiamo: un insieme di crimini il cui fondamento e' il razzismo, ed il razzismo e' gia' in se stesso un crimine contro l'umanita'.
Ricordiamo ancora una volta cio' che da mesi denunciamo:
I. il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.
Nuovamente chiediamo l'intervento delle competenti magistrature per far cessare crimini razzisti il cui esito e' finanche la morte di persone innocenti (come nel caso dei naufraghi che muoiono in mare per assenza di soccorsi).
Nuovamente chiediamo l'intervento delle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte per far cessare questi crimini razzisti.
Nuovamente chiediamo l'intervento del Parlamento italiano affinche' deliberi la sfiducia a un governo che commette crimini razzisti e viola la Costituzione.
Nuovamente chiediamo a tutti i pubblici ufficiali cui inviamo questa ennesima denuncia di promuovere a loro volta l'azione penale, avendone l'obbligo in quanto raggiunti da notitia criminis.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
E' un crimine contro l'umanita' omettere di soccorrere i naufraghi in pericolo di morte .
E' un crimine contro l'umanita' rifiutarsi di salvare esseri umani innocenti, ed anzi adoperarsi per impedire che gli esseri umani resi schiavi e detenuti in condizioni disumane nei lager libici possano tornare liberi giungendo in salvo in un paese in cui vivere una vita degna.
E' un crimine contro l'umanita' istigare all'odio razzista.
E' un crimine contro l'umanita' attuare persecuzioni razziste.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Confidando nella massima tempestivita' di una vostra azione che puo' salvare innumerevoli vite umane, augurandovi ogni bene porgiamo distinti saluti.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 25 gennaio 2019
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. INIZIATIVE. ONE BILLION RISING 2019: PARTECIPA CON NOI AL FLASH MOB MONDIALE DI FEBBRAIO
[Da "One Billion Rising" (per contatti: obritalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]
Buongiorno,
vi scriviamo perche' anche quest'anno One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. A febbraio, in particolare nella settimana di San Valentino, saremo insieme nelle strade, nelle piazze, nei teatri, nelle scuole d'Italia e del mondo per manifestare contro ogni violenza e discriminazione, con ogni espressione artistica: danza, musica, teatro, lettura, proiezioni, ecc.
Un evento mondiale che si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarieta'. Il messaggio One Billion Rising 2019 e' proprio quello dell'importanza della liberta' della donna e della solidarieta' come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza.
Per questo vi chiediamo di partecipare a One Billion Rising 2019 con un evento, un momento di incontro da organizzare nella vostra citta', diffondendo la notizia e coinvolgendo piu' persone possibili. Poiche' il 14 febbraio 2019 sara' giovedi', gli eventi potranno essere organizzati anche nei giorni precedenti e successivi.
Per facilitare l'organizzazione dell'evento vi inviamo alcune semplici indicazioni da seguire:
- Iscrizione al sito per segnalare il tuo evento: clicca su http://bit.ly/Registra_il_tuo_evento_sulla_pagina_internazionale_OBR e invita altre associazioni, gruppi, persone a partecipare... piu' siamo, meglio e'!
- I nostri riferimenti: vi chiediamo di seguirci sui social, condividere i contenuti e invitare i propri contatti a fare lo stesso, cosi' da diffondere anche li' il nostro messaggio. Inviateci foto, video dell'organizzazione e dell'evento.
Sito ufficiale https://www.onebillionrising.org
Facebook https://www.facebook. com/obritalia
Instagram https://www.instagram.com/onebillionrisingitalia/
Twitter @OBRItalia
Email obritalia at gmail.com
Hashtag ufficiali: #1billionrising #RiseInSolidarity #UntilTheViolenceStops #RiseResistUnite
Loghi ufficiali, asset social, materiali utili che potete scaricare cliccando sul link qui sotto:
loghi 2019: https://www.dropbox.com/sh/6ebtx2vct0t5oid/AADPJpor0N-MGZTcbwFu1rk7a?dl=0
FB foto profilo/cover social: https://www.dropbox.com/sh/3rxoz8cuh2jgela/AABtBFbX7VA0nHFE4PGBm39ra?dl=0
Si puo' organizzare un flash mob durante l'evento del 14 febbraio o nei giorni vicini, seguendo la canzone Break the chain e il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5C ZfPydVA o creando una nuova coreografia. L'evento One Billion Rising puo' essere caratterizzato da performance artistiche di ogni genere e da momenti di lettura. In particolare per omaggiare i 20 anni de I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, opera diventata con i Vday il manifesto delle rivoluzione femminile in atto, vi invitiamo a leggere qualche brano dell'opera durante l'evento.
Per quanto riguarda le autorizzazioni, bisogna affiggere un avviso pubblico di ripresa video nei luoghi in cui viene organizzata la manifestazione e, se si vogliono riprendere e/o intervistare le persone presenti, suggeriamo di chiedere loro di firmare una liberatoria cosi' da poter usare i video sui siti web, social e per eventuali montaggi.
Ai seguenti link puoi scaricare:
- Autorizzazione riprese, liberatorie per l'utilizzo delle riprese di persone; https://www.dropbox.com/s/sdz6mpxhx98j460/OBR2018_autorizzazioneriprese%2C%20libaratoria.pdf?dl=0
- Avviso pubblico riprese: https://www.dropbox.com/s/ycugbl8da54j7fn/OBR_avvisopubblicoripresa.pdf?dl=0
- Autorizzazione copyright per utilizzo materiali e brani musicali OBR: https://www.dropbox.com/s/phlmrra0tmayoiu/OBR%20Copyright%20Authorization%202018.pdf?dl=0 (a breve vi invieremo la versione 2019)
Per quanto riguarda le letture, oltre a I Monologhi della Vagina di seguito troverete, come suggerimento:
- alcuni testi della fondatrice di One Billion Rising, Eve Ensler
"L'Ufficio della schiavitu' sessuale" http://bit.ly/ufficio_della_schiavitu_sessuale
"L'insurrezione" http://bit.ly /insurrezione
"La mia rivoluzione" http://bit.ly/la_mia_rivoluzione
"Preghiera di un uomo" http://bit.ly/preghiera_di_un_uomo
"Fino a quando" http://bit.ly/fino_a_quando
"E poi saltavamo" http://bit.ly/e_poi_saltavamo
- la traduzione del brano musicale "Break the chain" credits Tena Clark - Musiche Tena Clark/Tim Heintz di M. G. Di Rienzo:
http://bit.ly/traduzione_testo_BreakTheChain
- qui se volete potete trovare altre idee:
https://www.onebillionrising.org
Per dichiarare l'adesione e ricevere maggiori informazioni potete scriverci al seguente indirizzo: obritalia at gmail.com
Grazie per tutto quello che potrete fare! #RiseInSolidarity
Un abbraccio
One Billion Rising
8. INCONTRI. "CONTRO LA BARBARIE NAZISTA, LA CIVILTA' CHE SALVA LE VITE". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 29 gennaio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Contro la barbarie nazista, la civilta' che salva le vite".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto su cosa siano civilta' e humanitas, sulla responsabilita' per la vita e la dignita' altrui e di tutti, sui doveri che inverano i diritti umani di tutti gli esseri umani, sul Giorno della memoria delle vittime della Shoah, sul dovere di contrastare qui e adesso la violenza razzista.
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I partecipanti all'incontro hanno ancora una volta denunciato la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
I partecipanti all'incontro hanno ancora una volta espresso pieno sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
I partecipanti all'incontro hanno riaffermato il dovere di opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni; il dovere di impegnarsi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno anche inviato un commosso saluto al professor Osvaldo Ercoli, amico, maestro e compagno di lotte nonviolente per il bene comune, di cui il 30 gennaio ricorre l'ottantanovesimo compleanno.
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Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Steven W. Lockley, Russell G. Foster, Sonno, Le Scienze, Roma 2019, pp. 192, euro 7,90.
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Riletture
- Alessandro Galante Garrone, Questa nostra repubblica, Loescher, Torino 1972, pp. XII + 260.
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Riedizioni
- Vittorino Andreoli, Le nostre paure. La fabbrica dei mostri, Rcs, Milano 2010, 2018, pp. 208, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Classici
- Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese, Rizzoli, Milano 1991, pp. 480.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3285 del 30 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
Per non ricevere piu' il notiziario e' sufficiente recarsi in questa pagina: https://lists.peacelink.it/sympa/signoff/nonviolenza
Per iscriversi al notiziario, invece, l'indirizzo e' https://lists.peacelink.it/sympa/subscribe/nonviolenza
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L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e' centropacevt at gmail.com
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