[Nonviolenza] Un'orazione presso il cimitero di Viterbo
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- Date: Sun, 20 Jan 2019 18:06:05 +0100
UN'ORAZIONE PRESSO IL CIMITERO DI VITERBO
[Questa e' una sintesi ricostruita a memoria delle cose dette dal responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" parlando a braccio, la voce rotta, la mattina del 20 gennaio 2019 presso il cimitero di Viterbo per commemorare Abdul Ghaffar Khan, Amilcar Cabral, e le vittime della strage che continua nel Mediterraneo e degli orrori che continuano nei lager libici per primaria scellerata responsabilita' dei governi europei]
Presso il cimitero di Viterbo
questa mattina del 20 gennaio 2019
volevamo ricordare Abdul Ghaffar Khan
l'eroe della nonviolenza morto quasi centenario
il 20 gennaio del 1988
e il martire della lotta contro il razzismo e il colonialismo
Amilcar Cabral, che fu assassinato
il 20 gennaio del '73 neppure cinquantenne.
Ma ieri ci e' giunta la notizia
che nelle scorse ore nel Mediterraneo
altre 170 persone sono morte
come gia' decine di migliaia prima di loro
uccise dai governi europei
uccise dal governo italiano
che traditori del diritto e dell'umanita'
patroni e complici delle mafie schiaviste dei trafficanti
impongono a chi fugge da fame e guerre
da dittature e da devastazioni
l'orrore dei lager libici
l'orrore della morte in mare
negando loro il diritto d'asilo
negando loro il diritto di giungere
in luogo sicuro in modo legale e sicuro
negando loro il diritto alla vita.
Cosi' oggi noi qui non ricordiamo soltanto
Abdul Ghaffar Khan, il Gandhi musulmano,
per trent'anni imprigionato da vecchi e nuovi oppressori
e che centomila uomini seppe unire nella lotta nonviolenta
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per la liberazione dell'umanita';
e il nostro maestro e compagno Amilcar Cabral,
che per tutta la vita lotto'
contro l'imperialismo, il colonialismo, il razzismo,
per l'indipendenza del'Africa e la liberta'
dell'umanita' intera.
Noi oggi qui vogliamo ricordare anche
tutte le vittime dei naufragi nel Mediterraneo
tutte le vittime dei lager libici
tutte le vittime della violenza razzista
dei governi europei e tra essi
del piu' criminale, il governo italiano.
Fra sette giorni poi ricorderemo
nel Giorno della Memoria
le vittime tutte dei campi di sterminio
le vittime tutte della furia nazista
e ricordando tutte le vittime
sentiremo ancora e ancora la loro voce
che ci chiede aiuto, che ci chiede
di insorgere affinche' cessi questo orrore.
Un lungo discorso avevo pensato
di fare qui oggi, un lungo discorso
con dentro le parole luce e pianto
e pietra e sorgente e cenere e cuore
e chicchi di grano e stridore di denti
e vento e pane e occhi che si schiudono.
Invece diro' soltanto questo:
che occorre insorgere per far cessare
la strage nazista nel Mediterraneo
che occorre insorgere per far cessare
l'orrore del ritorno del nazismo in Libia
che occorre insorgere per far cessare
la violenza razzista dei governi europei.
Non narrero' la vita, il pensiero e l'azione
di Badshah Khan e di Amilcar Cabral,
bastera' dire che ricordarne il nome
gia' basta a chiamare alla lotta nonviolenta
le oppresse e gli oppressi del mondo intero
per il bene comune dell'umanita'.
Diro' soltanto quello che ogni giorno
da mesi e mesi vado ripetendo:
che il governo italiano da mesi e mesi commette il delitto
di omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi
in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Che il governo italiano da mesi e mesi agisce
per impedire che le persone in Libia schiavizzate e torturate
possano trovare salvezza giungendo in Europa.
Che il governo italiano da mesi e mesi aggredisce e sabota
i soccorritori volontari che nel Mediterraneo vite umane salvano.
Che il governo italiano da mesi e mesi conduce
una criminale campagna di istigazione all'odio razzista.
Che il governo italiano con il cosiddetto "decreto sicurezza"
impone in Italia un regime di apartheid
impone mostruose violazioni dei diritti umani
viola la Costituzione della Repubblica.
Che il governo italiano abolendo la protezione umanitaria
priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone
gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci
dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Che il governo italiano fa proseguire il crimine e l'infamia
dei campi di concentramento in Italia addirittura aumentandoli
e prolungando i tempi di arbitraria detenzione.
Che il governo italiano intende effettuare
massicce deportazioni
esponendo le vittime al pericolo
di tremendi soprusi e finanche di morte.
Che il governo italiano sta criminalmente cercando
di demolire di fatto il diritto d'asilo sancito dalla Costituzione.
Che il governo italiano da mesi e mesi si sta adoperando
per annientare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta',
di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Che il governo italiano da mesi e mesi invece di contrastare gli schiavisti
opprime ancor piu' le loro vittime innocenti.
Che il governo italiano continua a negare
il diritto di voto a milioni di persone
che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse
e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Che il governo italiano continuando a negare
l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga
da guerre e fame, da schiavitu' e disastri,
impedisce a chi ne ha assoluto bisogno e assoluto diritto
di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro
e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo anche oggi occorre che sia detto.
E anche questo diro' quest'oggi ancora
anche questo da mesi e mesi ripetendo:
che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo
per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta',
la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
Che occorre promuovere una campagna nonviolenta
di resistenza civile al razzismo
per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Che occorre insorgere affinche' sian revocate
tutte le scellerate e infami misure razziste
imposte dall'attuale e dai precedenti governi.
Che occorre insorgere affinche' il governo razzista e golpista
rassegni le dimissioni.
Che occorre insorgere affinche' i ministri razzisti
responsabili di gravissimi reati
ne rispondano nelle aule di giustizia.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuti siano tutti i diritti umani,
e tra essi innanzitutto il diritto di voto,
a tutte le persone che vivono nel nostro paese:
"una persona, un voto" e' il fondamento
della democrazia, della civile convivenza.
Che occorre insorgere affinche' riconosciuto finalmente sia
a tutte le persone il diritto
di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro,
e affinche' sia concretamente garantito
il diritto d'asilo come stabilito dalla Costituzione.
Che occorre insorgere affinche' sia finalmente contrastata
l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione
e di sopraffazione.
Facciamo cessare la strage nel Mediterraneo
liberiamo tutti i prigonieri dei lager libici
annientiamo le mafie schiaviste dei trafficanti:
e' possibile, e' facile, e' semplice farlo
riconoscendo finalmente a tutti gli esseri umani
il diritto di giungere in salvo in Italia e in Europa
in modo legale e sicuro.
Diro' soltanto infine di ricordarci tutti
che siamo tutti esseri umani.
Che ogni essere umano ha diritto alla vita,
alla dignita', alla solidarieta'.
Che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente
casa comune dell'umanita' intera.
Che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo appresi alla scuola di Abdul Ghaffar Khan
questo appresi alla scuola di Amilcar Cabral:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo ci dicono i volti sommersi dalle acque
degli esseri umani innocenti che non potremo piu' salvare:
che salvare le vite e' il primo dovere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 20 gennaio 2019
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)
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