[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 122



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 122 del 18 gennaio 2019

In questo numero:

1. Un esposto al Presidente del Parlamento Europeo
2. Una commemorazione di Michele Gesualdi, a un anno dalla scomparsa

1. INIZIATIVE. UN ESPOSTO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Al Presidente del Parlamento Europeo
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 9 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 18 gennaio 2019

2. MEMORIA. UNA COMMEMORAZIONE DI MICHELE GESUALDI, A UN ANNO DALLA SCOMPARSA

Venerdi' 18 gennaio 2019, ricorrendo il primo anniversario della scomparsa di Michele Gesualdi, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha commemorato l'indimenticabile allievo di don Milani custode del suo messaggio e prosecutore del suo impegno, il militante sindacale e politico e il pubblico amministratore sollecito del bene comune, l'amico della nonviolenza.
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Michele Gesualdi (Bovino, 21 dicembre 1943 - Calenzano, 18 gennaio 2018) e' stato allievo di don Milani, sindacalista, pubblico amministratore, costruttore di pace, testimone della dignita' umana. Dopo l'esperienza della scuola di Barbiana lavoro' in Germania, rientrato in Italia ebbe una lunga esperienza di impegno sindacale nella Cisl e fu poi presidente della Provincia di Firenze dal 1995 al 2004. Ha promosso e presieduto la Fondazione Don Lorenzo Milani. Gia' malato di Sla, nel 2017 scrisse una lettera aperta al Parlamento per sollecitare l'approvazione della legge sul testamento biologico.
Tra le opere di Michele Gesualdi: Don Lorenzo Milani, l'esilio di Barbiana, San Paolo Edizioni, 2016; (a cura di), Il ponte di Luciano a Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, 2008; ha inoltre curato varie raccolte di testi di don Milani: (a cura di), Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni, ultima riedizione: San Paolo Edizioni, 2007; (a cura di), Il catechismo di don Lorenzo Milani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1983; (a cura di), Don Lorenzo Milani maestro di liberta'. Il prete di Barbiana e le lotte dei lavoratori, suppl. a "Conquiste del lavoro", Roma 1987; (a cura di), Don Lorenzo Milani, Una lezione alla scuola di Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2004; (a cura di), Don Lorenzo Milani, La parola fa eguali, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2005; (a cura di), Lorenzo Milani, Perche' mi hai chiamato, San Paolo Edizioni, 2013.
Per un avvio alla conoscenza dell'esperienza della scuola di Barbiana: Don Lorenzo Milani, Tutte le opere, Mondadori, Milano 2017; Neera Fallaci, Dalla parte dell'ultimo. Vita del prete Lorenzo Milani, Milano Libri, Milano 1974, poi col titolo lievemente mutato Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rcs, Milano 1993.
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L'incontro si e' aperto con un minuto di meditazione silenziosa, poi il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato avvio alla commemorazione ricordando con viva commozione quanto abbia contato nella sua personale esperienza, ma anche in quella di tanti altri che si affacciarono all'impegno politico sul finire degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, la lettura delle opere di don Milani e della scuola di Barbiana, da Esperienze pastorali a L'obbedienza non e' piu' una virtu', dalla Lettera a una professoressa alle raccolte allora disponibili delle lettere del priore di Barbiana; quelle letture fecero parte sia della "cassetta degli attrezzi" sia della formazione morale e politica di un'intera generazione di militanti che decisero di opporsi al disordine costituito e di entrare nella lotta affinche' il movimento delle oppresse e degli oppressi realizzasse la pace, la giustizia sociale, l'eguaglianza di diritti, la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, la condivisione del bene e dei beni, la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
E Michele Gesualdi, che col fratello Francuccio al priore era unito da un legame intensamente vissuto in una vicinanza intima e filiale, che aveva curato la prima raccolta delle lettere del priore di Barbiana, che era la figura piu' nota tra quanti portavano avanti la lezione e il lascito di don Milani, e che poi fu autorevole sindacalista e successivamente pubblico amministratore, e' stato tanta parte della diffusione del pensiero e dell'azione di don Milani, testimonianza vivente del messaggio e dell'appello di Barbiana.
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Nell'impegno di Michele Gesualdi e degli altri allievi di don Milani che ne hanno proseguito in varie forme e diversi contesti la riflessione e l'azione (e qui il pensiero va subito anche al "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, e ad altre feconde esperienze), si rispecchia forse la parte migliore delle idee e delle pratiche dei movimenti sociali di quest'ultimo mezzo secolo, a cominciare dal movimento operaio, dal movimento delle donne, dal movimento pacifista e nonviolento, dal movimento ecologista, fino alle innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, di condivisione del bene e dei beni, di inveramento della democrazia.
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E ricordando Michele Gesualdi non si puo' non fare un esame di coscienza, e chiedersi come proseguire oggi la lotta che e' stata anche la sua per la liberazione dell'intera umanita' da ogni menzogna e da ogni violenza, da ogni oppressione e da ogni miseria.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la giustizia sociale: affinche' ad ogni essere umano sia dato secondo i suoi bisogni, e da ogni essere umano sia dato a seconda delle sue capacita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la pace, affinche' cessino tutte le guerre e le uccisioni, e l'umanita' si riconosca una e plurale, ed ogni persona sia libera ed eguale in diritti, fraterna e sororale, sollecita sempre del bene comune.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la democrazia, affinche' nessun essere umano sia escluso, umiliato ed offeso, abbandonato alla solitudine, al dolore, alla paura, alla morte.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la difesa della biosfera, casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta  contro lo sfruttamento e la rapina, contro la schiavitu' e le dittature, contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre perseverare oggi nella scelta della nonviolenza.
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E qui e adesso, nell'Italia di questo tragico ultimo anno in cui un governo scellerato e golpista tenta di imporre un regime di apartheid, commette crimini infami come l'omissione di soccorso di chi e' in pericolo di morte, propaganda e pratica razzismo e persecuzioni, ebbene, qui e adesso il nostro primo dovere e' opporci alla violenza razzista del governo della disumanita'.
Non sara' quindi inutile ripetere anche oggi, mentre ricordiamo Michele Gesualdi e ci proponiamo di collocarci al suo ascolto ed in continuita' con il suo impegno di tutta la vita, quale e quanto tragica sia la situazione presente, e quali siano i nostri piu' urgenti e ineludibili doveri.
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Ripetiamo dunque ancora una volta cio' che va gridato dai tetti.
Che il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Che esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.
Che il recente cosidddetto "decreto sicurezza" del governo della disumanita' introduce nell'ordinamento italiano misure criminali e criminogene di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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E ripetiamo quindi anche quali siano i nostri piu' urgenti doveri.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' sia finalmente adeguatamente efficacemente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di segregazione, di persecuzione e di sopraffazione.
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Questo sentiamo e pensiamo: che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Questo sentiamo e pensiamo: che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Questo sentiamo e pensiamo: che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo sentiamo e pensiamo: che devi agire nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nell'impegno della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, sostiene e conforta.
Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nella lotta nonviolenta contro tutte le menzogne e le oppressioni.
Nel ricordo di Michele Gesualdi la nonviolenza e' in cammino.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per la liberazione comune.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per il bene comune dell'umanita'.

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