[Nonviolenza] Oggi a Viterbo la conferenza di presentazione della "Lettera aperta al commissario europeo Avramopoulos contro il razzismo"



OGGI A VITERBO LA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DELLA "LETTERA APERTA AL COMMISSARIO EUROPEO AVRAMOPOULOS CONTRO IL RAZZISMO"

Si e' svolta domenica 13 gennaio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una conferenza di presentazione della "Lettera aperta al commissario europeo Avramopoulos contro il razzismo" inviata ieri dal responsabile della storica struttura nonviolenta viterbese al Commissario europeo per le migrazioni, on. Dimitris Avramopoulos, per pregarlo di "non avallare i crimini razzisti commessi dal governo italiano", in relazione all'annunciato incontro tra il commissario europeo e rappresentanti del governo italiano che dovrebbe aver luogo lunedi' 14 gennaio.
Nel corso della conferenza il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", Peppe Sini (che trent'anni fa coordino' per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano), ha dato lettura della lettera aperta (che si allega in calce) ed ha argomentato le molte e forti ragioni per cui la struttura nonviolenta viterbese e' fortemente impegnata a denunciare ed a contrastare le politiche razziste, disumane ed incostituzionali dell'attuale governo italiano; in questo doveroso, necessario e ineludibile impegno "contro la violenza razzista dispiegata dal governo della disumanita'" la struttura nonviolenta viterbese ha anche formulato specifiche richieste alle magistrature ed alle istituzioni democratiche italiane, europee ed internazionali affinche' intervengano - ciascuna in relazione alle sue specifiche competenze - in difesa dei diritti umani violati dal governo italiano, in difesa della legalita' costituzionale violata dal governo italiano, in difesa del diritto internazionale violato dal governo italiano.
Ancora una volta il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" denuncia che "Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; il recente decreto-legge del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") introduce nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale".
La struttura nonviolenta viterbese ha anche rinnovato la sua gratitudine e il suo sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato come "disumane ed incostituzionali, criminali e criminogene" le misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza" ed hanno promosso il ricorso alla Corte Costituzionale affinche' quelle scellerate misure razziste siano cassate in quanto incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana che riconosce, rispetta e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 13 gennaio 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

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Allegato: testo della lettera aperta
Al Commissario europeo per le migrazioni, on. Dimitris Avramopoulos
Oggetto: per pregarla di non avallare i crimini razzisti commessi dal governo italiano
Egregio commissario europeo,
ho letto sui mezzi d'informazione che lunedi' 14 gennaio lei incontrera' alcuni esponenti del governo italiano, e tra essi il ministro dell'interno.
Ed ho ritenuto mio dovere di cittadino italiano scriverle questa lettera.
Le scrissi gia' mesi addietro, il 20 ottobre 2018, per segnalarle (cito testualmente):
"che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale".
Cosi' le scrivevo lo scorso ottobre: tre mesi dopo, quei crimini continuano e si accrescono:
- non solo il governo non ha cessato di commettere il reato di omissione di soccorso, ma ha perseverato in esso, ogni giorno esponendo al massimo pericolo naufraghi innocenti, gia' vittime superstiti degli orrori dei lager libici;
- non solo il ministro dell'interno e i suoi sodali non hanno cessato di istigare all'odio razzista, ma nella loro ripugnante criminale propaganda razzista persistono fino al parossismo;
- non solo quel decreto razzista incostituzionale e disumano non e' stato revocato, ma pur violando flagrantemente la Costituzione della Repubblica Italiana e' stato convertito in legge (la n. 132/2018) da una maggioranza di parlamentari complici pervertiti o insipienti del governo fedifrago e razzista.
Come certo gia' sapra', i sindaci di importanti citta' italiane (da Palermo a Milano, da Firenze a Napoli) e i presidenti di importanti Regioni italiane hanno denunciato l'incostituzionalita' e la disumanita' di quel decreto, da autorevolissime voci smascherato e denunciato come "criminale e criminogeno", come scellerato esempio di "apartheid giuridico", ed hanno chiesto il tempestivo intervento della Corte Costituzionale italiana affinche' cassi quelle barbare misure violatrici di fondamentali diritti umani.
Egregio commissario europeo,
la stampa italiana annuncia che lunedi' lei interloquira' col governo italiano sul tema della "ricollocazione" di alcuni migranti.
Questo significa che tacera' sui flagranti crimini razzisti commessi dal governo italiano, un governo che per commettere quei crimini razzisti non ha esitato a violare la legge fondamentale del suo stesso paese, la Costituzione della Repubblica Italiana?
Se cosi' fosse, se lei - e il cielo non voglia - accettasse di essere indifferente, ovvero omertoso, ovvero corrivo, in merito ai crimini razzisti del governo italiano, mi chiedo e le chiedo se questo incontro non rischi di divenire, al di la' delle sue migliori intenzioni, una sorta di avallo da parte dell'Unione Europea, che lei rappresenta, alla barbarie razzista del governo italiano, ergo una effettuale complicita' con il razzismo, e per cosi' dire una nuova mostruosa epifania della "banalita' del male" di arendtiana memoria.
Egregio commissario europeo,
mi permetta di usare un tono solenne, ed eloquenti espressioni.
Lei incontrerebbe Mussolini, chiudendo gli occhi sui crimini del suo regime? Io credo di no.
Lei incontrerebbe Hitler, chiudendo gli occhi sui crimini del suo regime? Io credo di no.
Lei incontrerebbe i rappresentanti di un regime criminale, chiudendo gli occhi sui loro crimini? Io credo di no.
Lei incontrerebbe i rappresentanti di un regime razzista, chiudendo gli occhi sui loro crimini? Io credo di no.
Io credo che lei si ricorderebbe delle Termopili e di Maratona.
Egregio commissario europeo,
non dubito che in cuor suo lei condanni la violenza razzista.
Non dubito che in cuor suo lei condanni l'omissione di soccorso.
Non dubito che in cuor suo lei condanni l'istigazione all'odio razzista.
Non dubito che in cuor suo lei condanni un governo che viola la stessa Costituzione del suo paese, che perseguita esseri umani innocenti, che attua una politica razzista.
Ebbene, questi sentimenti, questi convincimenti che devono essere propri di ogni essere umano ed a maggior ragione di ogni persona investita della rappresentanza di una istituzione democratica, la prego di esprimerli pubblicamente, e quindi la prego di negare ogni omerta' ed ogni complicita' a ministri che tradiscono la Costituzione cui giurarono fedelta', a ministri che istigano all'odio razzista, a un governo che nega soccorso a persone in pericolo di morte, a un governo che attua una politica di segregazione e persecuzione razzista.
La prego di una saggia decisione.
Voglia credermi suo amico, e amico della verita'.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 12 gennaio 2019

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