[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 1018



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1018 del 10 gennaio 2019

In questo numero:
1. Esposto al Segretario generale del Consiglio d'Europa
2. E' il governo che viola la legge, mentre i sindaci difendono legalita' e umanita'
3. Alcuni testi del mese di dicembre 2018 (parte terza)
4. Opporsi al terrorismo, opporsi al razzismo, opporsi a tutte le uccisioni e le persecuzioni
5. Benedict Anderson, nell'anniversario della scomparsa
6. Ella Baker, nell'anniversario della scomparsa
7. Lamberto Borghi, nell'anniversario della scomparsa
8. Alfonso Canzio, nell'anniversario della scomparsa
9. Elena Ceva Valla, nell'anniversario della scomparsa
10. Giampiero Carocci, nell'anniversario della scomparsa
11. Terzo Drusin, nell'anniversario della scomparsa
12. Giuseppe Fae', nell'anniversario della scomparsa
13. Maria Teresa Leon, nell'anniversario della scomparsa
14. Dora Marsden, nell'anniversario della scomparsa
15. Giuseppe Ennio Odino, nell'anniversario della scomparsa
16. David Rousset, nell'anniversario della scomparsa
17. Giuseppe Sacchi, nell'anniversario della scomparsa
18. Umberto Segre, nell'anniversario della scomparsa
19. Dalla Commissione Europea una prima risposta alla denuncia delle politiche razziste del governo italiano
20. Contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le violenze
21. Vicente Aleixandre, nell'anniversario della scomparsa
22. Paulo Evaristo Arns, nell'anniversario della scomparsa
23. Ettore Ascoli, nell'anniversario della scomparsa
24. Copi, nell'anniversario della scomparsa
25. Salvatore Cutelli, nell'anniversario della scomparsa
26. Dante Drusiani, nell'anniversario della scomparsa
27. Friedrich Duerrenmatt, nell'anniversario della scomparsa
28. Silvina Ocampo, nell'anniversario della scomparsa
29. Ercole Vincenzo Orsini, nell'anniversario della scomparsa
30. Dorothy Payne Whitney, nell'anniversario della scomparsa
31. Andrej Sacharov, nell'anniversario della scomparsa
32. Winfried Georg Sebald, nell'anniversario della scomparsa
33. Vincenzo Toffano, nell'anniversario della scomparsa
34. Franco Venturi, nell'anniversario della scomparsa
35. Edoardo Weiss, nell'anniversario della scomparsa
36. Anche il Consiglio d'Europa acquisisce la denuncia dei crimini razzisti del governo italiano
37. Nei giorni del colpo di stato razzista del governo della disumanita'
38. Lelio Basso
39. Alcune parole augurali per un matrimonio
40. Le morti silenziose
41. Cronache di questo antico reame di Nusmundia
42. Lungo il cammino del rinunciante
43. Una conversazione in piazza a Viterbo il 27 ottobre 2018

1. INIZIATIVE. ESPOSTO AL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D'EUROPA

Al Segretario generale del Consiglio d'Europa
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio on. Jagland,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 3 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 10 gennaio 2019

2. REPETITA IUVANT. E' IL GOVERNO CHE VIOLA LA LEGGE, MENTRE I SINDACI DIFENDONO LEGALITA' E UMANITA'

Gli apologeti del razzismo dicono molte scellerate menzogne in questi giorni.
Occorre una volta di piu' replicare con la forza della verita', praticando l'antica virtu' civile della parresia, opponendoci nonviolentemente alla menzogna, alla violenza, alla barbarie.
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Ripristiniamo la verita'.
1. E' il governo che viola la legge commettendo il reato di omissione di soccorso dei naufraghi negando loro salvezza in un porto sicuro.
2. E' il governo che viola la legge pretendendo di negare diritti costituzionalmente garantiti a tutte le persone che si trovano in Italia.
3. E' il governo che viola la legge con atti e proclami che configurano il reato di istigazione all'odio razziale.
4. E' il governo che viola la legge violando la Costituzione della Repubblica Italiana cui ha giurato fedelta'.
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Ripristiniamo la verita'.
5. I sindaci che rispettano la Costituzione cui hanno giurato fedelta' stanno compiendo il loro dovere, stanno difendendo e applicando la legge a fondamento dell'ordinamento giuridico italiano.
6. I sindaci che nell'applicare per quanto di competenza le leggi ordinarie lo fanno interpretandole alla luce della Costituzione stanno semplicemente compiendo il loro dovere.
7. I sindaci che denunciano la disumanita' di misure disumane e rifiutano di essere complici di crimini, stanno compiendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di rappresentanti della popolazione.
8. I sindaci e i presidenti delle Regioni che denunciano alla magistratura l'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza" stanno compiendo il loro dovere di pubblici ufficiali.
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Ripristiniamo la verita'.
9. Per sapere che un crimine e' un crimine - ad esempio un omicidio, ad esempio omettere di soccorrere un naufrago in pericolo di morte, ad esempio spogliare un innocente dei suoi diritti umani fondamentali, ad esempio istigare a commettere persecuzioni razziste - non c'e' bisogno di attendere che si pronunci ogni volta la magistratura: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
10. Per sapere che e' un delitto negare i diritti umani fondamentali a degli esseri umani che non hanno compiuto nulla di male, per sapere che e' un delitto gettare delle persone innocenti nella miseria e in un baratro di disperazione e negli artigli dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata, non c'e' bisogno del latinorum di Azzeccagarbugli: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
11. E' dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni pubblico ufficiale, rispettare la legge ed agire per salvare le vite: per rispettare la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, e per salvare le vite innocenti che il governo italiano sta esponendo alla morte e alle persecuzioni, occorre che tutte le misure razziste volute dal governo siano revocate; occorre che il governo razzista traditore della Costituzione si dimetta; occorre che i ministri responsabili di gravissimi crimini siano processati e condannati.
12. La legalita' salva le vite. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile. Un governo razzista che viola la Costituzione e i diritti umani non e' ne' democratico ne' legittimo: e' un'associazione a delinquere.
*
Ripristiniamo la verita'.
13. E' dovere di ogni persona difendere l'umanita' e opporsi alla barbarie.
14. Bene fanno i sindaci e i presidenti delle Regioni ad avviare le procedure affinche' la Corte Costituzionale si pronunci sulla flagrante incostituzionalita' delle scandalose misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
15. Si adoperi subito e senza esitazioni ogni persona di buona volonta', ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, per far cessare i disumani crimini razzisti che il governo pretende di realizzare e imporre nel nostro paese.
16. Salvare le vite e' il primo dovere.

3. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI DICEMBRE 2018 (PARTE TERZA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di dicembre 2018.

4. OPPORSI AL TERRORISMO, OPPORSI AL RAZZISMO, OPPORSI A TUTTE LE UCCISIONI E LE PERSECUZIONI

Solo la nonviolenza si oppone in modo adeguato ed efficace, concreto e coerente, nitido e intransigente, al terrorismo e al razzismo, a tutte le uccisioni e le persecuzioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera dalla catastrofe.
Solo facendo il bene si contrasta il male.
Solo salvando le vite ci si oppone alla morte.
Solo la nonviolenza puo' sconfiggere ed estinguere la violenza.
Solo la nonviolenza integralmente umanizza l'umanita'.

5. BENEDICT ANDERSON, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Storico sociologo politologo
studioso della decolonizzazione e del nazionalismo
elaboro' il concetto di "comunita' immaginate"

Con gratitudine lo ricordiamo

6. ELLA BAKER, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Lungo un intero secolo
anima della lotta antirazzista

7. LAMBERTO BORGHI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Educatore
liberatore

8. ALFONSO CANZIO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Militante socialista
organizzatore delle lotte dei contadini
assassinato dagli agrari e dalla mafia

Con gratitudine lo ricordiamo

9. ELENA CEVA VALLA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista resistente educatrice
voce e volto della nonviolenza in cammino
con gratitudine la ricordiamo

10. GIAMPIERO CAROCCI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista e deportato
storico e docente
impegnato per la liberazione dell'umanita'

Sui suoi libri anche chi scrive queste righe
ha studiato
ed alla scuola della sua testimonianza

Con gratitudine lo ricordiamo
oggi 13 dicembre 2018
nel primo anniversario della morte

11. TERZO DRUSIN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu insegnante e fu partigiano
torturato e assassinato dai fascisti
ancora vive nel ricordo delle persone buone
ancora vive in ogni persona
che insorge per la liberta' di tutti

12. GIUSEPPE FAE', NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Presibitero e antifascista
persona buona

13. MARIA TERESA LEON, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittrice e militante antifascista
sempre si oppose al partito della morte
con nitida vista
con animo forte

14. DORA MARSDEN, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Con il braccio col cuore con l'animo insonne
seguendo virtute e canoscenza
sempre lotto' per la liberazione delle donne
non arrendendosi alla sofferenza

15. GIUSEPPE ENNIO ODINO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista partigiano deportato
testimone della dignita' umana

Con gratitudine lo ricordiamo

16. DAVID ROUSSET, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Resistente deportato testimone
compagno di lotta di chiunque lotta
contro l'orrore dei campi
contro tutte le persecuzioni

17. GIUSEPPE SACCHI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista partigiano sindacalista parlamentare
principale estensore della prima bozza
dello Statuto dei lavoratori

Con gratitudine lo ricordiamo

18. UMBERTO SEGRE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Intellettuale antifascista
autore di preziose opere
di filosofia politica economia
docente di filosofia morale
testimone della dignita' umana

19. DALLA COMMISSIONE EUROPEA UNA PRIMA RISPOSTA ALLA DENUNCIA DELLE POLITICHE RAZZISTE DEL GOVERNO ITALIANO

Con una lettera a firma del direttore Henrik Nielsen, Capo dell'Unita' per il Diritto d'Asilo della Direzione generale per l'Immigrazione e gli Affari interni, la Commissione Europea risponde all'esposto presentato dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che denunciava le politiche razziste del governo italiano chiedendo un adeguato intervento europeo in difesa della legalita' e dei diritti umani violati.
Nella lettera dell'autorevole rappresentante si evidenzia che "le regole dell'Unione in materia di asilo si basano sul rispetto dei diritti umani e del principio di non refoulement (che vieta di respingere un rifugiato verso le frontiere di uno stato dove la sua vita o la sua liberta' siano minacciate) sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale e' vincolante sia per le istituzioni UE, sia per gli Stati membri nell'attuazione del diritto dell'Unione" e che quindi "ove fosse necessario, la Commissione Europea intraprendera' le azioni opportune al fine di garantire il rispetto di tali diritti e principi, esercitando il ruolo attribuitole dai Trattati".
Il direttore Nielsen evidenzia inoltre che "L'attivita' di ricerca e soccorso in mare cosiddetta SAR e' disciplinata dal diritto internazionale codificato nella Convenzione di Amburgo del 1979 e nella Convenzione per la sicurezza della vita umana in mare".
Quanto alla propaganda xenofoba e razzista l'autorevole funzionario evidenzia che "la Commissione Europea e' fortemente impegnata nella lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di intolleranza e ha sempre espresso la sua determinazione a utilizzare a tal fine tutti i mezzi previsti dai Trattati".
*
Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, Peppe Sini, nel ringraziare per l'attenzione, rileva che con tutta evidenza, sia pur con enorme ritardo, anche nelle istituzioni europee cresce la consapevolezza dell'estrema gravita' delle illegali politiche razziste del governo italiano. Tale consapevolezza deve tradursi al piu' presto in interventi che contribuiscano a far cessare la commissione di crimini razzisti da parte del governo italiano.
Poiche' in quanto tali politiche razziste del governo italiano violano diritti umani fondamentali, violano il diritto internazionale (oltre a violare in primis la stessa Costituzione della Repubblica italiana), esse devono essere contrastate a tutti i livelli applicando le leggi e i trattati internazionali vigenti.
Rinnoviamo pertanto l'appello affinche' le istituzioni europee e le altre istituzioni sovranazionali competenti intervengano con atti concreti, con provvedimenti cogenti, per far cessare immediatamente la commissione di crimini razzisti da parte del governo italiano.
Rinnoviamo l'appello affinche' intervengano le competenti magistrature italiane, europee, internazionali.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 14 dicembre 2018
*
Allegato: testo integrale della lettera del direttore Nielsen
EUROPEAN COMMISSION DIRECTORATE-GENERAL MIGRATION and HOME AFFAIRS
Directorate C: Migration and Protection
The Director
Brussels, 13/12/2018
Gentile Sig. Sini,
La ringrazio per la Sua comunicazione indirizzata al presidente della Commissione Europea Juncker, a me e ai commissari Avramopulos e Jourova.
L'Unione europea e i suoi Stati membri hanno gradualmente messo a punto una risposta strategica forte e articolata mirata a salvare vite umane e gestire meglio i flussi migratori nel Mediterraneo centrale.
Questi due grandi obiettivi si articolano nel concreto nell'intensificare la lotta contro i trafficanti; proteggere i migranti, incrementare il reinsediamento e promuovere il ritorno volontario assistito; gestire i flussi migratori attraverso le frontiere meridionali della Libia; rafforzare il dialogo e la cooperazione operativa con i partner nell'Africa settentrionale; aumentare il finanziamento del Fondo fiduciario dell'UE per l'Africa.
La gestione di tali flussi migratori inoltre non puo' che esercitarsi nel pieno rispetto delle normative internazionali ed europee in tema di protezione internazionale. Va ricordato che le regole dell'Unione in materia di asilo si basano sul rispetto dei diritti umani e del principio di non refoulement (che vieta di respingere un rifugiato verso le frontiere di uno stato dove la sua vita o la sua liberta' siano minacciate) sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, la quale e' vincolante sia per le istituzioni UE, sia per gli Stati membri nell'attuazione del diritto dell'Unione.
Ove fosse necessario, la Commissione Europea intraprendera' le azioni opportune al fine di garantire il rispetto di tali diritti e principi, esercitando il ruolo attribuitole dai Trattati.
L'attivita' di ricerca e soccorso in mare cosiddetta "SAR" e' disciplinata dal diritto internazionale codificato nella Convenzione di Amburgo del 1979 e nella Convenzione per la sicurezza della vita umana in mare cosiddetta "SOLAS".
La potesta' di intervento in materia di ricerca e soccorso e' demandata, per i Paesi contraenti le predette Convenzioni, alle autorita' nazionali competenti, nel rispetto dei vincoli derivanti dagli obblighi internazionali.
La materia di cui trattasi non rientra tra le competenze dell'Unione Europea, tuttavia sino ad oggi la Commissione europea ha sviluppato ed attuato una serie di misure finalizzate a supportare, sotto il profilo tecnico e finanziario, gli Stati membri direttamente interessati nella gestione dei soccorsi in mare in favore dei migranti.
Con riferimento alla sua doglianza circa la propaganda xenofoba che lei ritiene numerosi esponenti del governo italiano stiano ponendo in atto, voglio informarla che la Commissione Europea e' fortemente impegnata nella lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di intolleranza e ha sempre espresso la sua determinazione a utilizzare a tal fine tutti i mezzi previsti dai Trattati. Essa ha esercitato ed esercita tali poteri in vari modi.
La Commissione controlla rigorosamente il recepimento e l'attuazione, da parte degli Stati Membri, della legislazione comunitaria sulla lotta contro alcune forme di criminalita' razzista e xenofoba, ossia la decisione quadro sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale, che definisce il quadro per una risposta comune ai discorsi e ai crimini motivati dall'odio, garantendo la responsabilita' degli autori dei reati. Questo strumento obbliga gli Stati Membri a sanzionare l'istigazione pubblica alla violenza o all'odio contro un gruppo di persone o un membro di tale gruppo definito in riferimento a razza, colore, religione, ascendenza o origine nazionale o etnica (discorso di odio). Inoltre, per qualsiasi altro reato, gli Stati membri devono garantire che la motivazione razzista e xenofoba sia considerata una circostanza aggravante o, in alternativa, che tale motivazione possa essere presa in considerazione nella determinazione delle sanzioni (reato di odio).
La Commissione sta lavorando intensamente per garantire che questa legislazione sia effettivamente recepita e attuata in tutti gli Stati membri.
Spero che queste informazioni possano esserle di aiuto.
Henrik Nielsen

20. CONTRO TUTTE LE UCCISIONI, CONTRO TUTTE LE PERSECUZIONI, CONTRO TUTTE LE VIOLENZE

E' l'ora della scelta della nonviolenza.
Aprire gli occhi, risvegliare i cuori.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendere l'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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E' l'ora della scelta della nonviolenza.
Aprire gli occhi, risvegliare i cuori.
Siano revocate tutte le criminali misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
Si dimetta il governo della disumanita'.
Per i crimini razzisti commessi siano processati e condannati i ministri del governo della disumanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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E' l'ora della scelta della nonviolenza.
Aprire gli occhi, risvegliare i cuori.
L'Italia non divenga un regime di apartheid.
L'Italia non divenga una dittatura razzista e schiavista.
L'Italia resti una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

21. VICENTE ALEIXANDRE, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu il poeta che canta per tutti
della storia del cuore e dei dialoghi
della conoscenza

"La luna es ausencia
Se espera siempre"

Con gratitudine lo ricordiamo

22. PAULO EVARISTO ARNS, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Oppositore della dittatura
teologo della liberazione
difensore dei diritti umani
militante per la pace e la giustizia

Con gratitudine lo ricordiamo

23. ETTORE ASCOLI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Gia' settantenne entrava nella Resistenza
moriva combattendo per l'umanita'

Con gratitudine lo ricordiamo

24. COPI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Disegnatore drammaturgo romanziere
ironico dialogico nitido moralista
esempio di parresia

Con gratitudine lo ricordiamo

25. SALVATORE CUTELLI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano
fu ucciso dai fascisti

Vive ancora la sua testimonianza

Con gratitudine lo ricordiamo

26. DANTE DRUSIANI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano
fu ucciso dai nazisti

Non muore il bene che volle e che fece

Con gratitudine lo ricordiamo

27. FRIEDRICH DUERRENMATT, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Leggendo i suoi libri si diventa
filosofi morali persone decenti
cuori pensanti cuori risvegliati

Con gratitudine lo ricordiamo

28. SILVINA OCAMPO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittrice e poetessa
sorella di Victoria
illustro' i sogni
difese la civilta'
con gli strumenti delle buone lettere
opero' perche' l'umanita' fosse umana
e comprensibile vivibile il mondo

Con gratitudine la ricordiamo

29. ERCOLE VINCENZO ORSINI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista peseguitato partigiano
morto combattendo
perche' l'umanita' fosse libera

Con gratitudine lo ricordiamo

30. DOROTHY PAYNE WHITNEY, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Filantropa e militante per i diritti
generosa promotrice di azioni e cultura
perche' l'umanita' sia libera felice solidale

Con gratitudine la ricordiamo

31. ANDREJ SACHAROV, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scienziato e dissidente
militante per i diritti umani
Premio Nobel per la pace

Con gratitudine lo ricordiamo

32. WINFRIED GEORG SEBALD, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Scrittore tedesco
persona che ricordava
e meditava
l'orrore che non puo' essere dimenticato

Con gratitudine lo ricordiamo

33. VINCENZO TOFFANO, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Partigiano
fu ucciso dai nazisti

Fu di quelli che persero la vita
per donarci la nostra liberta'

Con gratitudine lo ricordiamo

34. FRANCO VENTURI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Antifascista resistente storico
preclaro testimone dell'umana dignita'
autore di libri la cui lettura
persuade all'amore del vero e del bene
persuade alla comprensione e alla lotta
per la giustizia la liberta' la fratellanza

Con gratitudine lo ricordiamo

35. EDOARDO WEISS, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Psichiatra e psicoanalista
antifascista ed esule
delle anime ferite guaritore

Persuaso ed attivo assertore
del dovere di recare aiuto
a chi soffre a chi e' oppresso a chi ha paura

Il primo dovere di ogni essere umano
e' salvare le vite
e' prendersi cura

36. ANCHE IL CONSIGLIO D'EUROPA ACQUISISCE LA DENUNCIA DEI CRIMINI RAZZISTI DEL GOVERNO ITALIANO

Anche il Consiglio d'Europa, con una missiva a firma di Tomas Bocek, il Rappresentante speciale per l'immigrazione e i rifugiati del Segretario generale, risponde all'esposto presentato dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo che denunciava le politiche razziste del governo italiano chiedendo un adeguato intervento europeo in difesa della legalita' e dei diritti umani violati.
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Il Rappresentante speciale per l'immigrazione e i rifugiati del Segretario generale del Consiglio d'Europa, facendo anche riferimento al proprio rapporto dell'ottobre 2016 sulle violazioni dei diritti umani dei migranti in Italia, assicura che il Consiglio d'Europa continua a seguire gli sviluppi della situazione dei migranti e dei rifugiati in Italia, e dichiara che la denuncia dei crimini razzisti del governo italiano presentata dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e' stata acquisita e le informazioni in essa contenute messe a disposizione di tutti i servizi del Consiglio d'Europa che si occupano dei temi li' segnalati.
*
Ringraziando per l'attenzione, il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, Peppe Sini, chiede che dall'acquisizione della denuncia il Consiglio d'Europa passi ad azioni positive per contribuire a contrastare le flagranti violazioni della legalita' commesse dal governo italiano, per contribuire a fermare la violenza razzista in Italia, per contribuire a ripristinare in Italia e in Europa il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Lo ripetiamo una volta ancora, argomenta il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani": il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") ha introdotto nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e con i trattati internazionali dall'Italia sottoscritti che difendono i diritti umani.
Occorre far cessare immediatamente questa scellerata politica di persecuzione razzista attuata dal governo italiano.
*
Pertanto, conclude il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", rinnoviamo l'appello affinche' le istituzioni europee e le altre istituzioni sovranazionali competenti intervengano con atti concreti, con provvedimenti cogenti, per far cessare immediatamente la commissione di crimini razzisti da parte del governo italiano.
Ancora una volta rinnoviamo l'appello affinche' intervengano le competenti magistrature italiane, europee, internazionali.
Ancora una volta ricordiamo che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 15 dicembre 2018
*
Allegato: il testo integrale della lettera del Rappresentante speciale del Segretario generale del Consiglio d'Europa
COUNCIL 0F EUROPE
SPECIAL REPRESENTATIVE 0F THE SECRETARY GENERAL
ON MIGRATION AND REFUGEES
Strasbourg, 13 December 2018
Dear Mr Sini,
The Secretary General has asked me to respond to your e-mail of 3 November.
In my capacity as the Special Representative of the Secretary General on Migration and Refugees, I gather information on the fundamental rights of migrants and refugees in Europe, including through fact-finding missions, and make proposals for action. My fact-finding mission to Italy took place from 16 to 21 October 2016 and the report with the issues identifled is available at this address https://search.coe.int/cm/Pages/result_details.aspx?Obiectld=09000016806f9d70.
I would like to assure you that the Council of Europe continues to follow developments in the field of migration (and related areas) in Italy very closely. Information contained in your mail has been shared with all the relevant services of the Organisation.
Yours sincerely,
Tomas Bocek

37. NEI GIORNI DEL COLPO DI STATO RAZZISTA DEL GOVERNO DELLA DISUMANITA'

Nei giorni del colpo di stato razzista
del governo della disumanita'
ti chiedi il tuo dovere quale sia?

Nei giorni in cui il governo viola
la Costituzione e restaura il regime
delle leggi razziste
ti chiedi il tuo dovere quale sia?

Nei giorni in cui il governo scellerato nega
ai naufraghi soccorso ed approdo in porto sicuro
ed aggredisce e sabota chi in mare salva le vite
ti chiedi il tuo dovere quale sia?

Nei giorni in cui il criminale governo
dell'estrema destra razzista e golpista
tenta d'imporre in Italia l'apartheid
le persecuzioni e le deportazioni
ti chiedi il tuo dovere quale sia?

Tu lo sai gia' quale sia il tuo dovere
resistere occorre resistere
con la forza della verita'
con la scelta della nonviolenza
in difesa della vita della dignita' dei diritti
di ogni essere umano.

Tu lo sai gia' quale sia il tuo dovere
opporti al fascismo
salvare le vite
restare un essere umano.

38. LELIO BASSO

Quarant'anni fa, il 16 dicembre 1978, ci lasciava Lelio Basso, antifascista, costituente, acuminato pensatore e generoso militante del movimento operaio, infaticabile animatore della lotta e della riflessione per il diritto e la liberazione dei popoli.
Ricordando la sua meditazione, la sua azione, la sua testimonianza, il suo lascito all'umanita', come non sentire il dovere di proseguirne la lotta?
Ed a maggior ragione oggi, che imperialismo, schiavismo, razzismo impongono un totalitario sfruttamento ed esercitano una violenza mostruosa sugli esseri umani oppressi e la biosfera devastata; oggi, che i poteri dominanti stanno conducendo l'umanita' alla catastrofe; oggi, che contrastare la follia onnicida del sistema di potere rapinatore e giugulatore e' divenuta questione di vita o di morte per l'umanita' intera.
La memoria di Lelio Basso ci guida ancora nella lotta necessaria per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, per la difesa dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita', per la liberazione comune necessaria alla convivenza di tutti, per la condivisione del bene e dei beni, per la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e difende e sostiene e conforta e avvicina, e che rende la vita degna di essere vissuta.

39. ALCUNE PAROLE AUGURALI PER UN MATRIMONIO
[Ricostruita a memoria qualche giorno dopo questa e' una ben lacunosa sintesi delle parole augurali dette il pomeriggio del 27 ottobre 2018 a Tuscania in occasione del matrimonio di Mujeeb e Valentina]

Credo di interpretare il comune sentire di tutte le persone presenti esprimendo la nostra corale gratitudine e gioia nel partecipare alla celebrazione del matrimonio tra Mujeeb e Valentina, in questo rito che chiamiamo civile perche' pensiamo che un matrimonio sia sempre un atto prezioso e fondante di civilta', di umanizzazione dell'umanita'.
*
Tante cose insieme puo' essere un matrimonio.
E' un atto giuridico, che sancisce alcuni obblighi liberamente assunti, in quella dialettica per cui la realta' dei diritti altrui scaturisce dal tuo compiere il dovere che quei diritti invera, in cui il reciproco riconoscimento ed affidamento adempie la liberta' di entrambi.
Ed e' un legame non solo personale ma comunitario, istitutivo di un incontro e suscitatore di una rete di relazioni di vicinanza e di condivisione che si estende a molte persone ed intreccia un tessuto di affetti e di prossimita' che e' prima difesa della fragilita' di ogni persona.
Ma e' anche un rito e una festa, che ha quindi a che fare con l'interruzione del fluire del tempo, con la ripetizione di gesti che confermano un'identita' personale e un'appartenenza all'umanita', e si oppongono alla solitudine, alla perdita, al dolore e alla morte.
Ed e' anche l'espressione coram populo di una scelta di solidarieta', di quella specifica forma di amicizia che e' l'amore: l'amore che e' sia struttura orizzontale connettiva del mondo, sia anche movimento verticale di trascendimento della finitudine, ricerca ed azione del bene e del vero.
Infine un matrimonio e' anche un dono all'umanita' e una testimonianza di fedelta' all'umanita' e al mondo vivente, ed io credo che oggi Mujeeb e Valentina ci facciano un dono grande.
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Dinanzi a Mujeeb e Valentina che oggi qui si sposano, e rinnovano questo gesto fondativo della civilta', della convivenza umana, riaffiorano alla memoria le parole di Qohelet: e' meglio essere in due piuttosto che uno solo; essendo insieme, se una persona cade l'altra la rialzera', mentre chi e' solo non avra' chi lo aiuti nel cammino della vita.
E sovviene quella favola, quel mito dell'androgino narrato da Platone nel Simposio, che racconta all'incirca di come gli dei invidiosi della felicita' umana divisero in due le persone e da allora ogni essere umano sentendosi dimidiato e' alla ricerca dell'altro essere umano con cui ricongiungersi e tornare all'originaria completezza, alla pienezza della beatitudine.
E sovviene una lunga tradizione di canti nuziali, forse i primi canti dell'umanita': ed in questa tradizione quell'epitalamio di Saffo che invita i carpentieri ad alzare l'architrave della stanza in cui dovra' entrare un amore tanto grande, o quel Cantico dei cantici - il cantico per eccellenza - in cui le anime amanti dialogano del loro amore. Una tradizione che unisce l'umanita' intera e che quotidianamente si rinnova.
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Perche' le nozze questo sono: un canto d'amore ed un patto d'amore, d'aiuto reciproco, di fedele condivisione.
Ed anche figura e inveramento dell'umanizzazione dell'umanita', della civilta' come cammino condiviso e bene comune: la civilta', l'umanizzazione come fra tanti altri autori e tante altre autrici ce la descrissero Lucrezio nel De rerum natura, Vico nella Scienza nuova, Foscolo nei Sepolcri, Emily Dickinson nelle sue ardue e luminose poesie.
Poiche' e' proprio della persona umana non essere solo animal laborans e homo faber, ma anche e soprattutto zoon politikon: siamo esseri viventi la cui esistenza e' intrinsecamente, costitutivamente sociale: siamo questa relazione tra io e tu che ci caratterizza come noi, siamo una sola famiglia umana, una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Le nozze quindi evocano un impegno comune a proseguire nel cammino dell'umanita', in gioia e mistero convocano alla condivisione del bene, chiamano a prendersi cura dell'umanita' e del mondo.
Ed infine le nozze sono un momento di lotta contro la violenza e un impegno di responsabilita', di solidarieta' e di liberazione comune, quell'impegno che forse nessuno seppe tematizzare meglio di Giacomo Leopardi, che argomento' come proprio perche' l'esistenza umana e' costantemente esposta al male e al dolore, alla malattia e alla morte, alla solitudine e alla disperazione, proprio per questo occorre che gli esseri umani cessino di uccidersi l'un l'altro e si uniscano invece in un legame di riconoscimento e d'aiuto che ogni essere umano raggiunga e tutti sostenga e conforti.
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Un matrimonio puo' e deve essere tutto questo: esperienza di condivisione, rispetto dell'altro, appello al bene comune, testimonianza di verita'.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Virginia Woolf, nel dialogo e nella dialettica della differenza e dell'eguaglianza, nella continuita' che lega educazione alla liberta', difesa dei diritti e impegno di pace, nel messaggio di verita' e di liberazione depositato nelle Tre ghinee.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Hannah Arendt: nel miracolo della nascita, nella costruzione comune di uno spazio vivibile, nel riconoscimento e nel rispetto della pluralita' costitutiva dell'esperienza morale e sociale dell'umanita'.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Simone Weil: nell'esercizio della virtu' dell'attenzione, nella pratica del dovere che invera il diritto altrui e di tutti.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Adrienne Rich: tutte e tutti essendo nati di donna, tutte e tutti esplorando il relitto del mondo, tutte e tutti impegnati in un'opera incessante di guarigione delle ferite.
Questa verita' che abbiamo appreso alla scuola di Rosa Luxemburg: nella coscienza, nella sapienza, che la liberta' e' sempre la liberta' dell'altra persona e chi non la rispetta annienta anche se stesso e l'umanita' intera.
*
A nome di tutte le persone che sono qui, carissimo Mujeeb e carissima Valentina, vogliate accogliere il rigraziamento piu' vivo per il dono grande che con il vostro amore fate non solo reciprocamente a voi stessi, ma a tutte e tutti noi, e all'umanita' intera.

40. LE MORTI SILENZIOSE

E poi ci sono le altre morti
le morti silenziose
quelle che non vede non sente nessuno

Il naufrago che il mare ingoia in un boccone
quello che nel lager libico sparisce
la ragazza che dal ciglio della strada
viene gettata nel dirupo in pasto ai cani

Lo schiavo che non regge all'ultima percossa
l'affamato filiforme grossa testa tutta occhi
spalancati stupefatti e nessuno
dei passanti frettolosi infastiditi si accorge
che non respira piu'

Le solite cose le solite giornate
in questo nostro grande campo di gioco
in questa pianura polacca sotto la fuliggine
che incessante silenziosa la ciminiera alita

41. CRONACHE DI QUESTO ANTICO REAME DI NUSMUNDIA

I.

L'operaio moldavo che il padrone
non porta al pronto soccorso ma getta
come un rifiuto lontano dal cantiere

mentre ancora agonizza e puo' essere salvato
ma un operaio in nero ed immigrato
forse non sembra una persona a chi lo sfrutta

in questo antico reame di Nusmundia

II.

Il giovine viceministro del viceministro plenipotenziario
dichiara che vuole piu' galere

forse per avere piu' spazio il giorno in cui
saranno chiamati i governanti
a render conto della morte dei naufraghi
abbandonati nel Mediterraneo
a rendere conto del colpo di stato razzista
a rendere conto delle violenze commesse
contro le persone piu' inermi piu' indifese

in questo antico reame di Nusmundia

III.

Per decreto viene abolita
la protezione umanitaria ai piu' bisognosi

per decreto viene negata
eguaglianza di diritti ai piu' oppressi

per decreto s'impone nel regno
segregazione persecuzione deportazione

il governo razzista attua un colpo di stato
e il parlamento dei cortigiani lo avalla

in questo antico reame di Nusmundia

IV.

In questo paese ridente
si ride del male che il governo
infligge alle persone piu' oppresse
si ride mentre il regime
golpista razzista schiavista
annega asfissia stritola
esseri umani innocenti
si ride della segregazione
si ride delle persecuzioni
si ride delle deportazioni
in questo paese ridente

in questo antico reame di Nusmundia

V.

Dovresti dire infine una parola di conforto
ma io non so dire una parola di conforto
so solo chiamare all'insurrezione nonviolenta
contro il regime della disumanita'

so solo chiamare all'insurrezione nonviolenta
in difesa del diritto alla vita di tutti gli esseri umani
in difesa della legalita' che salva le vite
in difesa della nostra comune umanita'

in questo antico reame di Nusmundia

42. LUNGO IL CAMMINO DEL RINUNCIANTE

Lungo il cammino del rinunciante
trovi la compassione
o forse e' la compassione
che ti pose su questa via

Lungo il cammino del rinunciante
trovi solo dolore e vuoto
ma tu stesso sei solo dolore
tu stesso vuoto

Lungo il cammino del rinunciante
trovi l'azione non agente
la lotta di classe
la resistenza antifascista

Lungo il cammino del rinunciante
la nonviolenza combatte la violenza
insorge l'oppressa e l'oppresso
risorge l'umanita'

43. UNA CONVERSAZIONE IN PIAZZA A VITERBO IL 27 OTTOBRE 2018

Ricostruita a memoria qualche giorno dopo, questa e' la lacunosa sinossi di una conversazione con alcune persone amiche svoltasi la mattina di sabato 27 ottobre 2018 in piazza del Sacrario a Viterbo nel corso di una manifestazione contro il razzismo. Rileggendola alcune settimane dopo ci sembra possa essere ancora utile pubblicarla.
*
1. Una ragazza uccisa
Innanzitutto vogliamo ricordare una ragazza uccisa.
Una ragazza uccisa: narcotizzata, torturata e lasciata morire senza soccorsi, i soccorsi che avrebbero potuto salvarle la vita. Ogni persona senziente e pensante ne inorridisce. E pensando a questa vittima della brutalita' maschile, del sistema di potere maschile, dell'ordine gerarchico e della prassi di dominio della societa' dei maschi, ancora una volta ci diciamo che l'umanita' potra' essere libera solo se abbatteremo l'ideologia, le pratiche, la struttura e la dittatura del maschilismo, poiche' il maschilismo e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.
*
2. Il nocciolo della questione
Oggi siamo qui in questa piazza per manifestare ancora una volta la nostra opposizione alle politiche razziste del governo della disumanita' e a un "disordine costituito" che opprime i popoli e devasta la biosfera.
Il "disordine costituito" che su scala planetaria impone imperialismo e colonialismo, totalitarismo e razzismo, dittature e schiavitu', guerre e fame, mostruose ingiustizie sociali e catastrofi ambientali.
Nella furiosa violenza di questo globale "disordine costituito", nella rapina di cui si alimenta, nell'asservimento che impone e nei disastri che provoca ai danni di interi popoli e di interi continenti, ed in definitiva all'umanita' intera e all''intera biosfera, qui e' la prima causa delle forzate migrazioni, e qui la ragione del dovere della solidarieta' con chi e' vittima di questa violenza: riconoscendo l'umanita' di tutti gli esseri umani ne discende il dovere di prestare soccorso a tutti gli esseri umani vittime della violenza dei poteri dominanti stragisti e terroristi su scala locale, regionale e planetaria.
Occorre infatti riconoscere che l'orizzonte della nostra comune responsabilita' coincide con l'umanita' intera e con l'intera biosfera; occorre riconoscere che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente.
Emerge quindi la criminale follia dei governi europei che negando a chi e' in fuga da guerre e fame il diritto a giungere in modo legale e sicuro dove poter vivere una vita degna, con cio' stesso proprio essi governi europei favoreggiano le scellerate mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Emerge quindi la necessita' di una politica globale dell'accoglienza e della solidarieta', della liberazione comune, della condivisione dei beni, del rispetto per la vita.
E qui e adesso due provvedimenti sono indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: il primo, riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; il secondo, riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
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3. Hic et nunc, quid agendum
Ripetiamo una volta ancora cio' che ancora occorre ripetere.
Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'; occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'; occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; salvare le vite e' il primo dovere.
Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te; l'altro dell'altro sei tu; sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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4. Oggi e domani
Oggi in molte citta' d'Italia si manifesta contro il razzismo, e possa questa espressione democratica e nonviolenta di volonta' popolare ottenere ovunque ascolto e condivisione; possa suscitare un massivo movimento nonviolento che faccia immediatamente cessare le persecuzioni razziste e ripristini la vigenza del dovere di soccorrere ogni essere umano che di soccorso ha bisogno.
Oggi e' anche la XVII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, e possa questo corale colloquio e questo persuaso appello all'incontro e alla convivenza delle differenze nell'eguaglianza dei diritti, nel comune riconoscimento dell'umanita' di ogni persona e nel comune impegno per il bene comune dell'umanita' intera, illuminare le menti ed i cuori di quanti ancora non hanno compreso che tutti gli esseri umani sono eguali in dignita' e diritti e le loro differenze sono preziosa ricchezza dell'umanita', e che un unico ineludibile dovere ad ogni essere umano e ad ogni umana istituzione incombe: il dovere di non uccidere, il dovere di salvare le vite, il dovere dell'aiuto reciproco, il dovere della condivisione del bene e dei beni, il dovere di prendersi cura del prossimo e del mondo vivente tutto.
E tra pochi giorni sara' il 4 novembre, non giorno di festa ma di lutto, in cui riproporremo la nostra iniziativa nonviolenta di commemorazione delle vittime di tutte le guerre; nell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" che questa iniziativa nonviolenta promuove anno dopo anno da quasi due decenni, enunciamo cosi' il senso dell'iniziativa: "affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni". E "per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" e chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta; per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani; per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017; per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno; per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente; per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza; per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanita', e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana".
In verita' cio' che facciamo oggi decide del nostro comune domani; e cio che dobbiamo fare e' semplicemente questo:
- agire per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, dei territori, delle culture, delle societa';
- soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto;
- riconoscere che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
- riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
- scegliere la nonviolenza, unica forma di lotta adeguata, concreta e coerente per poter sconfiggere la violenza che tutti puo' distruggerci.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1018 del 10 gennaio 2019
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