[Nonviolenza] Telegrammi. 3264



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3264 del 9 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Prudenzio Circospetti: La famosa invasione dei Feaci. Una lettera al direttore
2. Comitato "Nepi per la pace": Appello in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani
3. E' il governo che viola la legge, mentre i sindaci difendono legalita' e umanita'
4. Quid agendum
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. "Denunciare e contrastare la barbarie. Difendere i diritti umani e la civilta'". Un incontro di studio e di riflessione a Viterbo
8. Beppe Alfano
9. Boris Barnet
10. Marcello Bernardi
11. Alberto Cianca
12. Carmen Conde
13. Leopoldo Gasparini
14. Osvaldo Gnocchi Viani
15. Pietro Gori
16. Ursula Hirschmann
17. Pierre Jean Jouve
18. Kay Sage
19. Joseph Schumpeter
20. Mirella Scriboni
21. Michele Tatulli
22. Gianni Toti
23. Peppe Sini: In digiuno dinanzi all'orrore
24. Segnalazioni librarie
25. La "Carta" del Movimento Nonviolento
26. Per saperne di piu'

1. CRONACHE DI NUSMUNDIA. PRUDENZIO CIRCOSPETTI: LA FAMOSA INVASIONE DEI FEACI. UNA LETTERA AL DIRETTORE

Egregio direttore e caro amico,
provo a fare due calcoli all'ingrosso:
diciamo che l'Unione dell'Europa
comprende tot paesi ed all'incirca
diciamo un tot milioni di abitanti.

E che ogni giorno dagli aerei sbarcano
dopo aver trasvolato mari e oceani
diciamo a occhio un tot di passeggeri
che e' bella gente ricca e profumata
che e' un piacere fargli un bell'inchino.

Invece 'sti cinquanta meno uno
sara' perche' son vittime innocenti
sara' perche' son naufraghi e superstiti
dai lager libici e perche' fuggiaschi
da guerre e dittature e carestie
nessun governo dell'Europa unita
vuole vederli neanche in cartolina.

Diceva ieri sera un ministrone
che pare ci abiti in televisione:
"Insomma 'sti cinquanta clandestini
intanto sono troppi e non c'e' spazio,
e poi consideriamo questi fatti:
innanzitutto, hanno fatto naufragio
che gia' e' una cosa che porta sfortuna;
secondo: quando erano ammucchiati
su quelle zattere chissa' che avranno fatto;
terzo: se in Libia erano tenuti
come le bestie e' chiaro come il sole
che non e' gente da voler per casa
che se ci avessero d'orgoglio un pizzico
da soli si sarebbero affogati
invece eccoli qui a scocciarci a noi
a noi che ci facciamo i fatti nostri
e non andiamo in giro a dar fastidio
ci limitiamo a vendere le bombe
e a far coi dittatori buoni affari
saccheggiando qua e la' se c'e' occasione.
E poi vabbe' cinquanta clandestini
saranno pure meno di un pulmino
di gioventu' tifosa (e primavera
di bellezza e bivacco di manipoli
- oh, il calcio mi fa diventare lirico)
ma sono sempre piu' che sufficienti
a fare un'invasione e qui da noi
a chi c'invade gli spariamo addosso
che legittima sempre e' la difesa".

Eppure al bar ho visto sul giornale
una fotografia de 'sti cinquanta
poveri cristi spersi in mezzo al mare:
e mo' non vorrei dire uno sproposito
ma uno era proprio uguale a me
e un altro a mio cugino e i regazzini
ai regazzini nostri uguali uguali
me parevamo noi piu' poveracci
(un po' piu' poveracci, mica tanto)
e allora ho detto a Cencio li' vicino:
"E perche' mai 'sta gente come noi
non averebbe d'avecce 'l diritto
lo stesso nostro de pote' campa'?
Perche' hanno da mori' affogati loro
e invece no tutti i ministri ladri?
Si pozzo sceje co' cchi vojo vive
me piaciono piu' essi che i briganti
fascisti ladri e boia der governo".
Allora Cencio non ha detto niente
pero' m'ha fatto segno, e l'ho capito:
e' vecchio Cencio e si ricorda ancora
le cose che chi e' giovane non sa.

Qui vorrei aggiungere qualche parola
sulle persecuzioni messe in atto
dal governo nazista del paese
in cui vivo, ma non ce n'e' bisogno:
chi legge queste righe gia' sa tutto.

Non c'e' bisogno ch'io faccia notare
che il nome del paese in cui mi trovo
che da nazisti oggi e' governato
io non lo scrivo e quindi resta ignoto:
cosi' non posso esser perseguitato
anch'io per aver detto il nudo vero.
La prudenza si sa non e' mai troppa.

Stia bene e si riguardi, caro amico,
e mangi un po', la smetta coi digiuni,
che ultimamente mi pare sciupato.

2. APPELLI. COMITATO "NEPI PER LA PACE": APPELLO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI DI TUTTI GLI ESSERI UMANI
[Dal Comitato "Nepi per la pace" (per contatti: comitatonepipace at gmail.com) riceviamo e diffondiamo]

Il Comitato "Nepi per la pace" esprime il suo apprezzamento e il suo sostegno ai sindaci ed ai presidenti delle Regioni che hanno denunciato l'incostituzionalita' di alcune misure evidentemente persecutorie e razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza"; misure razziste che violano non solo la Costituzione della Repubblica Italiana ma il diritto internazionale e i fondamenti stessi della civilta' giuridica; misure razziste che sono state autorevolmente definite "disumane, criminali e criminogene" e tali da costituire una forma di "apartheid giuridico".
Il Comitato "Nepi per la pace" esprime inoltre il suo persuaso sostegno all'appello del Papa affinche' i 49 profughi da settimane in mare, ai quali i governi europei - violando il diritto internazionale e commettendo il barbaro reato di omissione di soccorso - continuano a negare l'approdo in un porto sicuro, siano finalmente accolti ed assistiti, come e' loro diritto, come e' dovere di ogni paese civile.
Il Comitato "Nepi per la pace" invita tutte le associazioni democratiche e tutti i movimenti impegnati per la pace, la solidarieta' e i diritti umani, a prendere pubblicamente posizione a sostegno dei Comuni e delle Regioni che difendono i diritti umani e la legalita' costituzionale come e' dovere loro e di tutti, ed a sostegno dell'appello del Papa a salvare le vite dei naufraghi, riconoscendo che ogni essere umano ha diritto alla vita.
Il Comitato "Nepi per la pace"
Nepi (Vt), 8 gennaio 2019

3. REPETITA IUVANT. E' IL GOVERNO CHE VIOLA LA LEGGE, MENTRE I SINDACI DIFENDONO LEGALITA' E UMANITA'

Gli apologeti del razzismo dicono molte scellerate menzogne in questi giorni.
Occorre una volta di piu' replicare con la forza della verita', praticando l'antica virtu' civile della parresia, opponendoci nonviolentemente alla menzogna, alla violenza, alla barbarie.
*
Ripristiniamo la verita'.
1. E' il governo che viola la legge commettendo il reato di omissione di soccorso dei naufraghi negando loro salvezza in un porto sicuro.
2. E' il governo che viola la legge pretendendo di negare diritti costituzionalmente garantiti a tutte le persone che si trovano in Italia.
3. E' il governo che viola la legge con atti e proclami che configurano il reato di istigazione all'odio razziale.
4. E' il governo che viola la legge violando la Costituzione della Repubblica Italiana cui ha giurato fedelta'.
*
Ripristiniamo la verita'.
5. I sindaci che rispettano la Costituzione cui hanno giurato fedelta' stanno compiendo il loro dovere, stanno difendendo e applicando la legge a fondamento dell'ordinamento giuridico italiano.
6. I sindaci che nell'applicare per quanto di competenza le leggi ordinarie lo fanno interpretandole alla luce della Costituzione stanno semplicemente compiendo il loro dovere.
7. I sindaci che denunciano la disumanita' di misure disumane e rifiutano di essere complici di crimini, stanno compiendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di rappresentanti della popolazione.
8. I sindaci e i presidenti delle Regioni che denunciano alla magistratura l'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza" stanno compiendo il loro dovere di pubblici ufficiali.
*
Ripristiniamo la verita'.
9. Per sapere che un crimine e' un crimine - ad esempio un omicidio, ad esempio omettere di soccorrere un naufrago in pericolo di morte, ad esempio spogliare un innocente dei suoi diritti umani fondamentali, ad esempio istigare a commettere persecuzioni razziste - non c'e' bisogno di attendere che si pronunci ogni volta la magistratura: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
10. Per sapere che e' un delitto negare i diritti umani fondamentali a degli esseri umani che non hanno compiuto nulla di male, per sapere che e' un delitto gettare delle persone innocenti nella miseria e in un baratro di disperazione e negli artigli dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata, non c'e' bisogno del latinorum di Azzeccagarbugli: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
11. E' dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni pubblico ufficiale, rispettare la legge ed agire per salvare le vite: per rispettare la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, e per salvare le vite innocenti che il governo italiano sta esponendo alla morte e alle persecuzioni, occorre che tutte le misure razziste volute dal governo siano revocate; occorre che il governo razzista traditore della Costituzione si dimetta; occorre che i ministri responsabili di gravissimi crimini siano processati e condannati.
12. La legalita' salva le vite. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile. Un governo razzista che viola la Costituzione e i diritti umani non e' ne' democratico ne' legittimo: e' un'associazione a delinquere.
*
Ripristiniamo la verita'.
13. E' dovere di ogni persona difendere l'umanita' e opporsi alla barbarie.
14. Bene fanno i sindaci e i presidenti delle Regioni ad avviare le procedure affinche' la Corte Costituzionale si pronunci sulla flagrante incostituzionalita' delle scandalose misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
15. Si adoperi subito e senza esitazioni ogni persona di buona volonta', ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, per far cessare i disumani crimini razzisti che il governo pretende di realizzare e imporre nel nostro paese.
16. Salvare le vite e' il primo dovere.

4. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. INCONTRI. "DENUNCIARE E CONTRASTARE LA BARBARIE. DIFENDERE I DIRITTI UMANI E LA CIVILTA'". UN INCONTRO DI STUDIO E DI RIFLESSIONE A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 8 gennaio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio e di riflessione sul tema: "Denunciare e contrastare la barbarie. Difendere i diritti umani e la civilta'". All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Un appello per i 49 naufraghi
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso la loro condivisione dell'appello del papa affinche' sia consentito lo sbarco in un porto sicuro dei 49 naufraghi che da settimane si trovano in mare in attesa che i governanti europei cessino di essere statue di pietra e tornino esseri umani finalmente rispettosi della prima di tutte le leggi della civilta' umana: la legge che ordina di soccorrere chi e' in pericolo di morte.
*
Apprezzamento e sostegno all'iniziativa dei sindaci e dei presidenti delle Regioni
Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso apprezzamento e sostegno all'iniziativa dei sindaci e dei presidenti delle Regioni che in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani si sono opposti all'incostituzionale, criminale e criminogeno "decreto sicurezza" razzista del governo della disumanita'.
Le persone partecipanti all'incontro hanno ovviamente espresso ancora una volta il loro persuaso impegno contro il razzismo. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Il degrado della societa' italiana odierna rispecchiato nel Satyricon di Petronio
Nel corso dell'incontro sono stati letti, tradotti e commentati alcuni brani dal "Satyricon" di Petronio, opera in cui per tanti versi si rispecchia il degrado e l'imbarbarimento della societa' italiana odierna.
*
Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

8. MEMORIA. BEPPE ALFANO

L'8 gennaio del '93
la mafia assassinava Beppe Alfano
docente e giornalista
che denunciava corruzione e crimini

Non lo dimentichiamo come non dimentichiamo
tutte le vittime della mafia
tutti coloro che la combattono
affinche' libera sia l'umanita'

9. MEMORIA. BORIS BARNET

L'8 gennaio 1965 moriva Boris Barnet, regista cinematografico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. MEMORIA. MARCELLO BERNARDI

L'8 gennaio 2001 moriva Marcello Bernardi, pediatra, pedagogista, amico dei bambini e dei genitori, amico quindi dell'umanita' intera.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. MEMORIA. ALBERTO CIANCA

L'8 gennaio 1966 moriva Alberto Cianca, giornalista, antifascista, costituente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. MEMORIA. CARMEN CONDE

L'8 gennaio 1996 moriva Carmen Conde, poetessa e scrittrice per l'infanzia.
Con gratitudine la ricordiamo.

13. MEMORIA. LEOPOLDO GASPARINI

L'8 gennaio 1969 moriva Leopoldo Gasparini, militante comunista, perseguitato antifascista, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. MEMORIA. OSVALDO GNOCCHI VIANI

L'8 gennaio 1917 moriva Osvaldo Gnocchi Viani, giornalista, militante socialista, suffragista, pacifista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. MEMORIA. PIETRO GORI

L'8 gennaio 1911 moriva Pietro Gori, militante anarchico, avvocato e giornalista, scrittore e poeta. Tutti sappiamo a memoria ed abbiamo cantato le sue parole.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. MEMORIA. URSULA HIRSCHMANN

L'8 gennaio 1991 moriva Ursula Hirschmann, militante antifascista e federalista europea.
Con gratitudine la ricordiamo.

17. MEMORIA. PIERRE JEAN JOUVE

L'8 gennaio 1976 moriva Pierre Jean Jouve, poeta, pacifista, antifascista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. MEMORIA. KAY SAGE

L'8 gennaio 1963 moriva Kay Sage, scrittrice e poetessa surrealista.
Con gratitudine la ricordiamo.

19. MEMORIA. JOSEPH SCHUMPETER

L'8 gennaio 1950 moriva Joseph Schumpeter, economista illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. MEMORIA. MIRELLA SCRIBONI

L'8 gennaio 2017 moriva Mirella Scriboni, docente e scrittrice, impegnata nel movimento femminista, per la pace e i diritti umani.
Con gratitudine la ricordiamo.

21. MEMORIA. MICHELE TATULLI

L'8 gennaio 1980
da terroristi veniva assassinato
in un agguato Michele Tatulli
giovane di venticinque anni

Lo ricordiamo vittima innocente
e del ricordo frutto sia l'impegno
ad opporsi sempre
a tutte le uccisioni

22. MEMORIA. GIANNI TOTI

L'8 gennaio 2007 moriva Gianni Toti, partigiano, giornalista, scrittore, poeta, militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

23. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: IN DIGIUNO DINANZI ALL'ORRORE

Dinanzi all'orrore e all'infamia dei governanti di un intero continente che rifiutano di soccorrere una cinquantina di naufraghi nel Mediterraneo, uomini, donne e bambini innocenti sopravvissuti alle violenze dei lager libici, vorrei associarmi alla preghiera del papa e di innumerevoli altre persone di volonta' buona: siano salvate queste vite innocenti, si aprano i porti, siano accolte queste persone, esseri umani come noi.
*
Provo orrore del governo italiano che da mesi commette il reato di omissione di soccorso.
Provo orrore del governo italiano che da anni come altri governi europei nega di fatto a chi e' in fuga da guerre e fame di poter giungere in salvo in modo legale e sicuro, e cosi' getta tanti inermi fuggiaschi tra gli artigli delle scellerate mafie schiaviste dei trafficanti.
Provo orrore del governo italiano che per bocca del suo vero dominus reitera impunemente il reato di istigazione all'odio razziale, come il partito razzista di cui e' a capo fa da decenni.
Provo orrore del governo italiano che con una delirante e disumana antilegge razzista pretende imporre in Italia un regime di apartheid, una delirante e disumana antilegge razzista che intende perseguitare migliaia e migliaia di vittime innocenti, una delirante e disumana antilegge razzista che viola la Costituzione della Repubblica Italiana.
Provo orrore del governo italiano che tradisce e infrange la Costituzione cui ha giurato fedelta' all'atto del suo insediamento: violare la Costituzione per imporre un regime razzista e' un crimine che costituisce altresi' un tentativo di colpo di stato.
*
Provo orrore di tanta violenza; e come tante persone di volonta' buona ho cercato e cerco di oppormi ad essa, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
Per questo sto digiunando.
Un gesto minimo (che so essere miserrima cosa dinanzi all'orrore) per testimoniare il dolore che provo di fronte alla barbara violenza razzista commessa dal governo italiano che non soccorre i naufraghi e che perseguita tanti esseri umani innocenti.
Un gesto minimo che vuole valere altresi' come invito a me stesso e ad ogni persona senziente e pensante ad agire in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
*
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' le persone vittime di orrende violenze in Libia e di naufragio in mare siano finalmente salvate e accolte in Italia come vuole la legge e la morale.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' siano revocate tutte le misure razziste, criminali e criminogene imposte dal governo della disumanita'.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' il governo della disumanita' si dimetta ed i ministri responsabili di crimini abominevoli ne rispondano nelle aule di giustizia secondo la legge.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.

24. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Riletture
- Nadine Gordimer, Un mondo di stranieri, Feltrinelli, Milano 1961, 1990, pp. 336.
- Nadine Gordimer, Occasione d'amore, Feltrinelli, Milano 1984, 1999, pp. 288.
- Nadine Gordimer, Il mondo tardoborghese, Feltrinelli, Milano 1989, pp. 120.
- Nadine Gordimer, Un ospite d'onore, Feltrinelli, Milano 1985, 2001, pp. 494.
*
Riedizioni
- Alessandro Manzoni, I promessi sposi. Storia della colonna infame, Centauria, Milano 2019, pp. 792, euro 1,90.
*
Fantascienza
- Matthew Phipps Shiel, La nube purpurea, Mondadori, Milano 2019, pp. 238, euro 6,90.

25. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

26. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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