[Nonviolenza] Telegrammi. 3259



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3259 del 4 gennaio 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. In piedi
2. Sosteniamo i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Aharon Appelfeld
8. Lanciotto Ballerini
9. Giuseppe Casini
10. Mary Daly
11. Aldo Garosci
12. Jaroslav Hasek
13. Mu'adh al-Kasasbeh
14. Ondina Peteani
15. Victor Sjostrom
16. Monique Wittig
17. Una lettera ad alcune persone amiche per invitare a insorgere contro la folle violenza razzista del governo italiano
18. Segnalazioni librarie
19. La "Carta" del Movimento Nonviolento
20. Per saperne di piu'

1. L'ORA. IN PIEDI

Si svegli ogni persona che ha una testa e un cuore.
Si svegli ogni associazione democratica.
Si svegli ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana.
*
Si levi la voce del popolo italiano.
Si levi la voce dell'umanita'.
Nessuno si faccia complice del ritorno delle persecuzioni razziste, nessuno si faccia complice della disumanita'.
*
Siano revocate le folli e scellerate misure di persecuzione razzista contenute nell'incostituzionale "decreto sicurezza" del governo della disumanita'.
Siano revocate tutte le criminali decisioni razziste e golpiste del governo della disumanita' che pretende di imporre le persecuzioni razziste, che istiga all'odio razziale, che commette il delitto esecrando dell'omissione di soccorso nei confronti di chi e' in pericolo di morte.
Si dimetta il governo razzista e golpista, si dimetta il governo della disumanita'.
Si torni al rispetto della Costituzione, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
In piedi l'Italia civile.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalita' che salva le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Ogni essere umano ha il dovere di soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
In piedi l'umanita'.

2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO I SINDACI CHE DIFENDONO I DIRITTI UMANI, LA LEGALITA' CHE SALVA LE VITE, LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione a sostenere i sindaci che difendono i diritti umani, la legalita' che salva le vite, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona, tutte le associazioni democratiche, tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione ad opporsi alle persecuzioni razziste.
*
Invitiamo tutti i sindaci degli altri Comuni italiani ad unirsi ai sindaci che gia' hanno preso posizione in difesa dei diritti umani e della Costituzione, continuando a rispettare la legalita' costituzionale, l'ordinamento democratico, la morale, la giustizia e la civilta', e quindi denunciando e contrastando le illecite, illegittime, immorali, deliranti e persecutorie misure razziste ed incostituzionali contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
*
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' siano revocate le folli e scellerate misure di persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza", un decreto incostituzionale, anomico e criminogeno.
Invitiamo tutte le persone di volonta' buona ad impegnarsi affinche' si dimetta il governo della disumanita'.
*
Siano accolti i ripetuti inviti del Presidente della Repubblica ad opporsi al razzismo e all'odio, a difendere la civilta' e praticare la solidarieta' che e' fondamento dell'umana convivenza.
Siano accolti i ripetuti inviti del pontefice cattolico, come degli autorevoli portavoce di altre confessioni religiose, a soccorrere, accogliere ed assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ad opporsi a tutte le violenze e a tutte le persecuzioni.
*
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 2 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...".
Si torni al pieno rispetto dell'articolo 10 della Costituzione, legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico, che recita: "... Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...".
*
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. MEMORIA. AHARON APPELFELD

Il 3 gennaio 2018 moriva Aharon Appelfeld, scrittore e testimone della Shoah.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. MEMORIA. LANCIOTTO BALLERINI

Il 3 gennaio del quarantaquattro
moriva combattendo Lanciotto Ballerini
che era stato pugile e soldato
e molte salvo' vite in Jugoslavia
e fino all'ultimo respiro volle e seppe
essere partigiano

Con gratitudine lo ricordiamo

9. MEMORIA. GIUSEPPE CASINI

Giuseppe Casini partigiano
mori' il 3 gennaio del '45
combattendo affinche' l'umanita'
fosse libera e solidale

Con gratitudine lo ricordiamo

10. MEMORIA. MARY DALY

Il 3 gennaio 2010 moriva Mary Daly, teologa e filosofa femminista ed ecologista, autrice di alcuni libri di decisiva importanza.
Grande e' l'importanza della sua opera non solo per la riflessione teologica e filosofica contemporanea, ma anche per aver aperto nuovi percorsi di ricerca, per aver ispirato nuove pratiche ermeneutiche di disvelamento e di riconoscimento, per aver recato un contributo prezioso e ineludibile alla teoria e alla prassi del movimento di liberazione delle donne (e degli uomini che liberandosi dalle catene del maschilismo si sono posti all'ascolto e alla sequela delle parole, della sapienza, del cammino delle donne), cosi' come alla riflessione ed alle esperienze del movimento ecologista, cosi' come del movimento di riconoscimento e difesa dei diritti degli animali non umani.
Nel campo teologico, della filosofia delle religioni e della filosofia prima, Mary Daly ha contribuito forse in misura decisiva - e comunque con una collocazione aurorale e germinale, con un'opera di rottura e fecondatrice - a liberare il discorso sul sacro e sulla religione dalla storica imposizione del monopolio di potere maschile, aprendo a una visione che libera dal pregiudizio e dalla persecuzione e consente quindi di articolare e condividere un discorso finalmente non piu' totalitario ma dialogico, finalmente non piu' necrofilo ma biofilo, mettendo al cuore dell'esperienza di pensiero e di parola personale e comunitaria non piu' la violenza che esclude e l'essere-per-la-morte ma la nascita, la relazione di cura, l'essere-per-la-vita; ricostruendo il discorso e la relazione tra persona e persona, tra umanita' e mondo, in modalita' non gerarchiche e oppressive, non consumistiche e rapinatrici, ma di reciprocita' e responsabilita', aperte e nonviolente.
Anche chi non condivide alcuni svolgimenti ed alcuni esiti della sua scrittura e della sua traiettoria intellettuale in cui ricerca teoretica ed espressione artistica si corrispondono in forme talora di mitopoiesi, nell'opera di Mary Daly riconosce un dono di cui provare profonda e sincera gratitudine.
Nel nono anniversario della scomparsa la ricordiamo come una maestra e una compagna, e nel ricordarla riaffermiamo la persuasione che il pensiero e le lotte del movimento di liberazione delle donne costituiscono la corrente calda della nonviolenza in cammino, della resistenza all'inumano, dell'apertura al bene comune, dell'inveramento possibile di una felicita' condivisa.
Poiche' la violenza maschile contro le donne (e quindi l'ideologia maschilista e le strutture, le istituzioni e le pratiche sociali e culturali in cui quella violenza si deposita e cristalizza) costituisce la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza che l'umanita' dilacera ed opprime e che al contempo rompe il vincolo tra umanita' e natura degradandone il rapporto ad esercizio della piu' distruttiva, venefica e desertificatrice hybris che il modo vivente tutto e l'umanita' con esso sta ponendo a rischio di irreversibile annichilimento, ebbene, il femminismo, nel suo fecondo pensare l'umanita' e il mondo vivente, nelle sue pratiche di cura e di liberazione, nel suo relazionarsi alle persone e alla natura non nella logica della morte ma dell'accudimento e della nascita, dell'amore per la vita, costituisce l'esperienza che guida l'umanita' verso l'esodo dalla barbarie presente, che guida l'umanita' nell'impresa di impedire l'inabissarsi della civilta' e della biosfera nel nulla e di compiere il miracolo della piena umanizzazione e naturalizzazione.

11. MEMORIA. ALDO GAROSCI

Il 3 gennaio del 2000 moriva Aldo Garosci, una delle figure piu' illustri dell'antifascismo e della Resistenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

12. MEMORIA. JAROSLAV HASEK

Il 3 gennaio 1923 moriva Jaroslav Hasek, l'autore del Buon soldato Scveik, un libro che tutti abbiamo letto, che tutti abbiamo amato.
Con gratitudine lo ricordiamo.

13. MEMORIA. MU'AD AL-KASASBEH

Fu posto in una gabbia ed arso vivo
il 3 gennaio di quattro anni fa

son cose incompatibili
l'umanita' e le gabbie
l'umanita' e i roghi

chi vuole agire per l'umanita'
chi nell'agire vuol restare umano
si opponga ad ogni gabbia e ad ogni rogo
si adoperi a salvar tutte le vite

Salvare le vite
e' il primo dovere

14. MEMORIA. ONDINA PETEANI

Fu operaia partigiana deportata ad Auschwitz
sopravvissuta fu ostetrica e militante
del movimento operaio
del movimento delle donne
Ondina Peteani
che il 3 gennaio del 2003
ci ha lasciato lasciandoci
una testimonianza che non si estingue

Con gratitudine la ricordiamo

15. MEMORIA. VICTOR SJOSTROM

Il 3 gennaio 1960 moriva Victor Sjostrom, il regista de Il carretto fantasma e de L'uomo che prende gli schiaffi, l'attore de Il posto delle fragole.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. MEMORIA. MONIQUE WITTIG

Il 3 gennaio 2003 moriva Monique Wittig, militante femminista, poetessa, saggista, docente universitaria.
Una delle figure piu' influenti del pensiero e del movimento delle donne che libera l'intera umanita'.
Con gratitudine la ricordiamo.

17. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA AD ALCUNE PERSONE AMICHE PER INVITARE A INSORGERE CONTRO LA FOLLE VIOLENZA RAZZISTA DEL GOVERNO ITALIANO

Carissime e carissimi,
si e' concluso un anno in cui l'evento piu' rilevante nel nostro paese e' stato che per la prima volta dalla caduta del fascismo e' tornato al potere un governo caratterizzato dalla violenza razzista come principale elemento programmatico e reale fondamento del patto tra le organizzazioni politiche che lo compongono. Neppure i governi berlusconiani, che pure vararono la scellerata antilegge razzista Bossi-Fini e il disumano "pacchetto sicurezza" Maroni, avevano nella violenza razzista il loro principale fondamento. Il governo attuale costituisce la piu' grave eruzione di violenza razzista nel nostro paese dalla sconfitta del fascismo.
*
Guardiamo alcuni fatti.
Il governo italiano che esplicitamente predica e pratica l'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo.
Il governo italiano che tresca con i vari potentati libici per cercar di impedire che le persone in Libia schiavizzate e prigioniere nei lager possano trovar scampo giungendo in Europa.
Il governo italiano che diffama, aggredisce e sabota i soccorritori volontari che nel Mediterraneo salvano vite umane.
Il governo italiano che per bocca del suo vero dominus conduce una martellante campagna di istigazione all'odio razzista.
Il governo italiano che ripetutamente per bocca del suo dominus avanza e propaganda l'idea nazista di effettuare schedature etniche.
Il governo italiano che con il cosiddetto "decreto sicurezza" introduce in Italia un regime di apartheid, impone mostruose violazioni dei diritti umani, fa strame della stessa Costituzione della Repubblica Italiana (la legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico cui i ministri fedifraghi hanno pur giurato fedelta' assumendo il loro incarico).
Il governo italiano che abolendo la protezione umanitaria priva di ogni sostegno migliaia e migliaia di persone gettandole nella miseria, nella disperazione, nella fauci dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata.
Il governo italiano che non solo mantiene i campi di concentramento in Italia (un crimine e un'infamia che si protrae ormai dal finire del secolo scorso) ma addirittura li incrementa, e vi prolunga i tempi di arbitraria detenzione.
Il governo italiano che intende effettuare massicce deportazioni esponendo le vittime al pericolo di tremendi soprusi e finanche di morte.
Il governo italiano che agisce di fatto per demolire il diritto d'asilo, e che si adopera per cancellare efficaci ed ammirevoli esperienze di solidarieta', di soccorso, di accoglienza, di assistenza.
Il governo italiano che invece di contrastare gli schiavisti opprime vieppiu' le loro vittime.
Il governo italiano che continua a negare il diritto di voto a milioni di persone che in Italia vivono, lavorano, pagano le tasse e sono esempio di rettitudine, di generosita', di virtu' civiche.
Il governo italiano che continuando a negare l'ingresso nel nostro paese a chi e' in fuga da guerre e fame, da schiavitu' e disastri ambientali, impedisce a chi ne ha assoluto bisogno - e pieno diritto - di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; e cosi' favoreggia di fatto le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Questo accade oggi, e da mesi, nel nostro paese.
*
Carissime e carissimi,
dinanzi a questo orrore, per contrastare questo orrore, molte e molti di noi si sono impegnate e impegnati in questi mesi, ma gli esiti del nostro comune impegno sono stati fin qui pressoche' nulli.
Dobbiamo fare di piu'.
Dobbiamo fare di meglio.
Ritengo che occorrano due cose.
La prima: prendere piena coscienza del fatto che contrastare il razzismo e' assolutamente decisivo per difendere la democrazia, lo stato di diritto, la civilta', la dignita' umana, la sopravvivenza stessa dell'umanita'.
La seconda, necessariamente conseguente: promuovere una campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo che possa adeguatamente, efficacemente e vittoriosamente contrastare la violenza razzista e difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Credo che questa campagna debba essere caratterizzata dalla scelta teorica e pratica della nonviolenza: questo richiede anche sviluppare nel suo farsi una vera e propria "alfabetizzazione di massa alla nonviolenza", di cui vi e' enorme bisogno anche per contrastare le altre principali spinte distruttive che cosi' come razzismo, schiavismo, imperialismo e neocolonialismo "globalizzati" minacciano oggi l'umanita' di distruzione: la devastazione ambientale, la guerra e il riarmo, il maschilismo che di ogni altra violenza e' prima radice e primo paradigma.
E credo che questa campagna nonviolenta di resistenza civile al razzismo debba porre i seguenti obiettivi:
I. che siano revocate tutte le misure razziste imposte dall'attuale e dai precedenti governi, e si torni nell'alveo della legalita' costituzionale e del rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani;
II. che il governo razzista e golpista rassegni le dimissioni;
III. che i ministri responsabili di gravissimi reati ne rispondano nelle aule di giustizia;
IV. che siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese;
V. che sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione;
VI. che sia finalmente adeguatamente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di persecuzione e di sopraffazione.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

18. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Ronald de Sousa, Amore, Le Scienze, Roma 2019, pp. 160, euro 7,90.
*
Riletture
- Vassilis Vassilikos, Il greco errante, Longanesi, Milano 1974, pp. VIII + 258.
- Vassilis Vassilikos, Il monarca, Garzanti, Milano 1977, pp. 224.
- Vassilis Vassilikos, L'arpione, Longanesi, Milano 1974, pp. 238.
*
Classici
- Kostula Mitropulu, Cronaca dei tre giorni. La rivolta del Politecnico di Atene, Sellerio, Palermo 1976, pp. 48.

19. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

20. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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