[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 1006



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1006 del 27 dicembre 2018

In questo numero:
1. Quid agendum
2. Alcuni testi del mese di ottobre 2018 (parte prima)
3. Nel negozio sotto casa mia
4. Charles Aznavour
5. Una conversazione a Viterbo sul magistero e le opere di Elena Croce
6. Celebrata a Viterbo la Giornata internazionale della nonviolenza
7. Un incontro a Viterbo nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
8. I compiti dell'ora
9. Opporsi allo sprofondamento nel baratro dell'apartheid
10. Un incontro a Viterbo in preparazione della marcia Perugia-Assisi
11. Opporsi al regime dell'apartheid
12. "In memoria di Domenico Jervolino". Un incontro di riflessione e di testimonianza a Viterbo
13. Per la marcia Perugia-Assisi. Insorga ogni cuore pensante
14. Montserrat Caballe'
15. Errico Pedone
16. Questa marcia
17. Rileggendo Terenzio
18. Dopo la marcia Perugia-Assisi
19. Giorgio Bassanese
20. Amedeo Borile

1. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2018 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2018.

3. NEL NEGOZIO SOTTO CASA MIA

Prologo

Le storie che racconto sia ben chiaro
non hanno nulla a che vedere con il nostro
magnifico paese e il suo governo
del cambiamento che ai sudditi ariani
donera' latte e miele e altri tesori
e sapra' castigare quelle cose
che solo all'apparenza son persone.

Le storie che racconto sia ben chiaro
riguardano un paese immaginario
un posto lontano che nessuno ha visitato
e che io chiamo il reame di Nusmundia.

Di quel paese immaginario parlo
che mica sono scemo nossignori
non voglio fare la fine di Gobetti
di Gramsci di Maria Luisa Alessi
di Paola Garelli di Franca Lanzone
d'Irma Marchiani e di Rosaria Lopez
di Jerry Masslo e di Soumaila Sacko.

I.

C'e' un paese in cui lo stupro e il femminicidio
e' lo sport piu' amato e praticato
piu' dei calci al pallone e ai barattoli di birra
palloni e barattoli non urlano di dolore
i corpi di donna invece si'
e un uomo che e' un uomo vuole la sua soddisfazione.

C'e' un paese in cui i giovani hitleriani
stanno al governo e condannano a morte
i naufraghi fuggiaschi dai lager di Libia
ripristinano l'ordine ariano
fanno valere la gerarchia della stirpe imperiale
sulle genti che schiave di Roma iddio le creo'
s'ingegnano d'istituire l'apartheid
affinche' gli schiavi non osino ribellarsi alla razza padrona.

C'e' un paese in cui dai terrazzi
si spara alle bambine e agli operai
ci si diverte a esercitarsi al pogrom
con la benedizione del governo
razzista che nega che i crimini razzisti
siano crimini e siano razzisti
e' solo giovanile esuberanza.

Il bracciante l'ambulante il sindacalista assassinato a fucilate
e' morto di freddo o e' stato uno sbaglio
si sparavano quattro colpi in aria per ammazzare il tempo
per farsi due risate e tenerli al posto loro
la giovane donna schiava sessuale
fatta fuori e abbandonata ai cani
in fondo perche' preoccuparsene
visto ce ne sono tante altre piu' giovani e piu' carine
chi ammazza la moglie ha le sue buone ragioni
qualcuno in casa deve pure comandare
se una ragazza va in giro da sola
vuole dire che se l'e' cercata.

Dalla televisione la gente importante
lo spiega bene come deve andare il mondo
chi e' vittima se l'e' meritato
chi ha pieta' e' un imbecille e un sovversivo
col duce i treni arrivavano in orario
nel migliore dei mondi possibili
chi non e' maschio chi non e' bianco chi non e' padrone
e' giusto e naturale che subisca
ridurre in schiavitu' ed assassinare
e' cosa buona e giusta e fonte di ricchezza.

II.

Nel negozio sotto casa mia
vendono accendini con l'effigie del duce
mi dicono che non vuol dire niente.

Che il ministro padrone del governo
riproponga il motto fascista "Me ne frego"
e insieme ai motti del fascismo la ferocia
e i crimini e il contagio della corruzione
mi dicono che non vuol dire niente.

Che l'estrema destra razzista e golpista al governo
violi la Costituzione perseguiti i piu' oppressi
propagandi l'odio ed inciti alla violenza
e la barbarie pratichi ed allevi
mi dicono che non vuol dire niente.

Non vuol dire niente lasciare affogare il naufrago
non vuol dire niente ricacciare nel lager il fuggiasco
non vuol dire niente imporre l'apartheid
non vuol dire niente ridurre in schiavitu' l'esule
non vuol dire niente negare l'umanita' di un essere umano
non vuol dire niente negare l'umanita' dell'umanita'
non vuol dire niente negare il diritto alla vita e alla dignita'
nulla vuol dire niente
godetevi la televisione
seguite sui social le gesta
del governo del cambiamento
che giorno dopo giorno ci riporta
ai fasti del fascismo.

Congedo

Alla violenza maschilista
opponiti tu
alla violenza razzista
opponiti tu
alla violenza guerriera e fascista
opponiti tu
al governo criminale dell'omissione di soccorso
opponiti tu
al regime dell'apartheid
opponiti tu
al modo di produzione schiavista
opponiti tu
al golpe che fa strame della Costituzione e della repubblica
opponiti tu
e' oggi che occorre resistere al fascismo
e' oggi che occorre difendere la legalita' che salva le vite
e' oggi che la nonviolenza deve contrastare e sconfiggere la violenza.

Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente
qui non si abbandona nessuno
salvare le vite e' il primo dovere.

4. CHARLES AZNAVOUR

E' deceduto Charles Aznavour, artista e difensore dei diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

5. UNA CONVERSAZIONE A VITERBO SUL MAGISTERO E LE OPERE DI ELENA CROCE

Si e' svolta la mattina di martedi' 2 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una conversazione sul magistero e le opere di Elena Croce (Napoli, 1915 - Roma, 1994).
Nel corso dell'incontro e' stata rievocata la figura e sono state lette e commentate alcune pagine dalle opere dell'illustre saggista e memorialista, studiosa di immensa cultura, intellettuale di generoso e luminoso impegno per la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e in difesa tanto della natura quanto della civilta', scrittrice di nitido pensiero e di limpido stile.
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Nel ricordo e alla scuola di Elena Croce le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato il loro impegno contro il razzismo e il totalitarismo; contro tutte le violenze e le menzogne, le oppressioni e le devastazioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano e dell'intera civilta' civilta'; cosi' come in difesa dell'intero mondo vivente, unica casa comune dell'umanita', valore infinito e primaria relazione senza di cui - e' lapalissiano - ne' felicita' di agire e contemplare ne' lume di pensiero e sentimento possono darsi e consistere.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso la lettera al Presidente della Repubblica del 29 settembre scorso (il cui testo di seguito si riproduce) affinche' non ratifichi l'incostituzionale decreto razzista approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 che intende introdurre in Italia un criminale ed infame regime di apartheid.
"Al Presidente della Repubblica
Oggetto: segnalazione di profili di flagrante incostituzionalita' di norme contenute nello schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza")
Egregio Presidente della Repubblica,
lo schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza"), attualmente sottoposto al suo esame, presenta evidenti profili di incostituzionalita' come segnalato da numerosi giuristi, operatori umanitari, rappresentanti delle istituzioni, autorevoli personalita' della vita civile e della riflessione morale.
Esso intende introdurre nell'ordinamento flagranti violazioni di fondamentali diritti, misure prefiguratrici di un regime di apartheid, palesi elementi di discriminazione e persecuzione razzista: tutto cio' e' semplicemente criminale e totalmente incompatibile con la Costituzione della Repubblica italiana, con lo stato di diritto, con la democrazia, con il rispetto dei diritti umani.
Siamo pertanto ad aggiungere la nostra voce a quella di tante altre persone nel chiederle di rigettare le parti palesemente incostituzionali, criminali, persecutorie e razziste di quello sciagurato provvedimento di un governo barbaro e folle che fin dal suo insediamento sta attuando una scellerata politica eversiva di flagrante violenza razzista".
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Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' condiviso l'appello - gia' diffuso alcune settimane fa - "Denunciamo i ministri criminali", il cui testo di seguito si riproduce ancora una volta.
"Chiediamo ancora una volta a tutte le persone di volonta' buona ed a tutte le associazioni democratiche di denunciare i ministri responsabili di gravissimi crimini.
Chiediamo di scrivere a tutte le Procure della Repubblica, a tutti i Presidenti dei Tribunali, a tutti i Questori ed a tutti i Prefetti, a tutti i Sindaci ed a tutti i Presidenti delle Province e delle Regioni, come ai Presidenti delle Camere ed al Presidente della Repubblica, affinche' i pubblici ufficiali che ne hanno il dovere d'ufficio, avendo ricevuto la "notitia criminis" relativa ai gravissimi reati commessi dai ministri criminali, promuovano la necessaria e obbligatoria azione penale nei loro confronti.
Infatti alcuni ministri del governo in carica da mesi stanno commettendo gravissimi reati:
- impediscono che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamano, aggrediscono e sabotano soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono di naufraghi alla morte;
- operano al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandano stereotipi razzisti ed istigano al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciano schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- fanno l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuiscono la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti.
Questi ministri stanno commettendo reati gravissimi, e li stanno commettendo abusando delle loro pubbliche funzioni e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure hanno giurato fedelta'.
E' dovere e diritto di ogni cittadino segnalare alle competenti magistrature questi reati chiedendo che si avvii la necessaria e doverosa azione penale che quei reati faccia cessare e condanni i ministri che li hanno commessi.
Ci verra' chiesto conto del nostro atteggiamento di fronte alla violenza razzista oggi dispiegata; ebbene, che ognuno di noi possa dire: non fui complice delle persecuzioni razziste, non fui complice dell'omissione di soccorso che condannava a morte innumerevoli innocenti, non fui complice del regime di segregazione e schiavismo che criminali poteri pretesero imporre nel nostro paese; non fui complice, mi opposi, mi adoperai in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' infame dei delitti.
Salvare le vite e' il primo dovere".

6. CELEBRATA A VITERBO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA

Martedi' 2 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' stata celebrata la Giornata internazionale della nonviolenza (indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi).
Nel pomeriggio si e' svolto un incontro di commemorazione e di testimonianza.
L'incontro si e' aperto con la lettura e la meditazione di alcuni brevi testi di Lev Tolstoj, di Rosa Luxemburg, di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Mohandas Gandhi, di Martin Luther King, di Aldo Capitini e di Hannah Arendt.
Nel suo intervento il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha rievocato particolarmente la figura, la riflessione e l'azione di Mohandas Gandhi e riproposto una sintetica definizione della nonviolenza facendo riferimento sia a molte esperienze storiche di lotta concreta e coerente contro la violenza, sia alle elaborazioni di pensatrici e pensatori che hanno contribuito a promuovere l'impegno di pace e di solidarieta' necessario per affermare il diritto alla vita e alla dignita' di tutti gli esseri umani e per difendere l'intero mondo vivente da devastazioni e distruzione; in particolare evidenziando come solo con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza si puo' affrontare e sconfiggere la violenza che minaccia l'umanita' intera e l'intera biosfera; e come qui ed ora sia necessario ed urgente opporsi al maschilismo, al razzismo, ad ogni negazione dell'eguaglianza di diritti e del dovere di aiuto reciproco che unisce tutti gli esseri umani, ad ogni aggressione all'umanita' e al mondo vivente che e' l'unica casa comune dell'umanita' (umanita' che a sua volta del mondo vivente e' parte integrante e deve sentirsi responsabile custode).
L'incontro si e' concluso con la condivisione di una lettera al Presidente della Repubblica e di un appello all'impegno per contrastare il razzismo; lettera ed appello di cui di seguito si riproducono i testi integrali.
(...)
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Ogni giorno sia la giornata della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

7. UN INCONTRO A VITERBO NELLA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL'IMMIGRAZIONE

La mattina di mercoledi' 3 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione" (istituita con legge n. 45 del 2016, e nota anche come "Giornata della memoria e dell'accoglienza").
La Giornata si svolge nell'anniversario del naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, naufragio in cui morirono 368 esseri umani; come ricorda l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) da allora ad oggi risultano morte o disperse in mare altre 17.900 persone, persone le cui vite potevano tutte essere salvate.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime.
E' stata poi data lettura di alcune pagine di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Tzvetan Todorov, di Julia Kristeva e di Vandana Shiva.
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Nel suo intervento il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha proposto ancora una volta alcune tesi fondamentali: 1. che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; 2. che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; 3. che il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione di ogni umano istituto, e' salvare le vite; 4. che ogni politica che nega l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e' in quanto tale disumana; 5. che dinanzi ai pericoli di irreversibile distruzione che minacciano l'intera umanita' e l'intera biosfera e' compito dell'umanita' riconoscersi nella sua unita' ed agire per la salvezza comune; 6. che fondamento della politica necessaria alla salvezza comune dell'umanita' e' la scelta della nonviolenza che ad ogni violenza si oppone; 7. che il principio morale che presiede all'agire necessario e' quello affermato da tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umanita': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te"; 8. che le persone che fuggono da guerra e fame, da dittature e disastri ambientali, da condizioni di schiavitu' e di miseria, hanno il diritto di essere accolte e assistite; 9. che ogni essere umano ha diritto di spostarsi da un luogo all'altro del pianeta casa comune dell'umanita' per salvare e migliorare la propria vita; 10. che l'ecatombe del Mediterraneo, l'orrore dei lager libici, il mostruoso mercato di carne umana gestito dalle mafie dei trafficanti possono essere aboliti con la semplice, indispensabile decisione dei governi europei - ed in primis quello italiano - di riconoscere a tutti gli esseri umani la liberta' di movimento nella ricerca del bene comune; di riconoscere il diritto di asilo - sancito dalla legge di ogni paese civile - a tutte le persone costrette ad abbandonare il paese natio, la propria casa, la propria famiglia e le proprie amicizie per avere una vita realmente degna, una vita pienamente umana; 11. che la Costituzione della Repubblica italiana riconosce e protegge i diritti umani di tutti gli esseri umani: occorre quindi inverare la legge fondamentale del nostro paese; e per questo occorre contrastare ed abolire le criminali pratiche schiaviste e la criminale violenza razzista; occorre contrastare la delittuosa politica di omissione di soccorso e lo scellerato regime di segregazione e persecuzione che tragicamente l'attuale governo italiano dell'estrema destra razzista e golpista cerca di imporre nel nostro paese; 12. che sia di ogni persona - e quindi di ogni umana comunita' e di ogni civile istituto - il sentimento e il compito che Gandhi proponeva ad ogni essere umano e all'umanita' intera: sii tu il costruttore del bene comune che vorresti vedere nel mondo; sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Da anni il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' impegnato a sostegno di due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese. In questi ultimi mesi e' impegnato altresi' nella denuncia della criminale politica del governo dell'estrema destra razzista e golpista, una politica scellerata che viola la Costituzione e il diritto internazionale, una politica scellerata che mira a imporre nel nostro paese un regime di anomia e di apartheid.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'invito a partecipare domenica 7 ottobre alla marcia Perugia-Assisi per la pace, il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
Le persone partecipanti all'incontro hanno anche condiviso una lettera al Presidente della Repubblica e un appello all'impegno per contrastare il razzismo; lettera ed appello di cui di seguito si riproducono i testi integrali.
(...)

8. I COMPITI DELL'ORA

Salvare le vite.
Opporsi al governo anomico e disumano dell'estrema destra razzista e golpista.
Difendere la Costituzione repubblicana.
Impedire il ritorno della barbarie fascista.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorgere in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

9. OPPORSI ALLO SPROFONDAMENTO NEL BARATRO DELL'APARTHEID

Le agenzie di stampa diffondono la notizia che il Presidente della Repubblica avrebbe firmato il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo dell'estrema destra razzista e golpista, contestualmente inviando una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri nella quale sottolinea la necessita' che restino fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato, con particolar riferimento all'articolo 10 della Costituzione.
Il Presidente della Repubblica segnala cosi' la sua piena consapevolezza di quanto gravi ed inammissibili siano talune misure che quel decreto impone in flagrante violazione di fondamentali diritti umani.
Avremmo voluto - ed avevamo chiesto - che il Presidente della Repubblica negasse il suo avallo a quel decreto scellerato; cosi' non e' stato.
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Si ripete in Italia un crimine e una follia: il cosiddetto "decreto sicurezza" introduce infatti elementi di apartheid nell'ordinamento giuridico italiano, e si colloca in palese continuita' con la politica razzista del fascismo; costituisce un atto eversivo e una barbarie, una flagrante violazione dello stato di diritto, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani; fa strame non solo dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana ma dei fondamenti stessi della civilta' giuridica, della civilta' tout court.
Ed e' ovviamente, tragicamente coerente con l'infame ideologia e propaganda razzista e con la concreta politica razzista e persecutrice attuata del governo anomico, autocratico ed eversivo dell'estrema destra razzista e golpista.
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Fin dal suo insediamento infatti il governo dell'estrema destra razzista e golpista sta commettendo gravissimi reati:
- impedendo che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono dei naufraghi alla morte;
- operando al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandando stereotipi razzisti ed istigando al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciando schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- facendo l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuendo la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti;
- giungendo fino ad atti configurabili come sequestro di persona, secondo l'ipotesi di reato formulata dalla magistratura a carico del Ministro dell'Interno - ed effettivo capo del governo - in relazione alla gravissima vicenda dei naufraghi soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana "Diciotti" ai quali scandalosamente si nego' per giorni e giorni lo sbarco;
- e tutto cio' abusando delle pubbliche funzioni e dei pubblici poteri ad esso governo attribuiti, e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure i ministri hanno giurato fedelta'.
A questa serie di orrori ora si aggiunge, con il cosiddetto "decreto sicurezza", l'introduzione di elementi di vero e proprio apartheid nel corpus legislativo, in flagrante violazione della democrazia, della civilta' giuridica, della dignita' umana.
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Ripetiamo ancora una volta che e' dovere di ogni persona sollecita della propria ed altrui umana dignita', sollecita del pubblico bene, opporsi a questo sciagurato tentativo di imporre in Italia un regime razzista; che e' dovere di ogni persona impegnarsi in difesa della legalita' che salva le vite e riconosce e tutela la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; che e' dovere di ogni persona segnalare alle competenti magistrature questi flagranti delitti dal governo commessi, chiedendo che si avvii la necessaria e doverosa azione penale che questi crimini faccia cessare e condanni i ministri che li hanno commessi.
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Ripetiamo ancora una volta che ci verra' chiesto conto del nostro atteggiamento di fronte alla violenza razzista oggi dispiegata; ebbene, che ognuno di noi possa dire: non fui complice delle persecuzioni razziste, non fui complice dell'omissione di soccorso che condannava a morte innumerevoli innocenti, non fui complice del regime di segregazione e schiavismo che criminali poteri pretesero imporre nel nostro paese; non fui complice, mi opposi, mi adoperai in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. UN INCONTRO A VITERBO IN PREPARAZIONE DELLA MARCIA PERUGIA-ASSISI

La mattina di venerdi' 5 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' tenuto un incontro di riflessione e di testimonianza in preparazione della marcia della pace Perugia-Assisi che si svolgera' domenica 7 ottobre.
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Nel corso dell'incontro e' stata ricostruita la genesi e la storia della marcia, esperienza ideata da Aldo Capitini (il resistente antifascista apostolo della nonviolenza gandhiana in Italia) che costituisce da oltre mezzo secolo la piu' importante iniziativa pacifista in Italia, ed e' stato evidenziato il suo specifico significato e il suo valore non solo di testimonianza morale e civile ma anche di proposta politica all'umanita': la proposta politica di assumere come fondamento dell'agire comune per il bene comune la scelta della nonviolenza, ovvero l'azione che invera il diritto di tutti gli esseri umani alla vita, alla dignita' e alla solidarieta', l'azione che invera il dovere di salvare le vite di tutti gli esseri umani e di difendere l'intero mondo vivente che e' casa comune dell'umanita' e di cui l'umanita' intera e' parte e custode.
La violenza senza limiti dei poteri rapinatori che provoca schiavitu' e fame, devastazione e distruzione della biosfera, guerre e dittature, minaccia ormai non solo la civilta' e i delicatissimi equilibri ecologici, ma la sopravvivenza stessa del genere umano; solo la nonviolenza - che unifica ed invera pace e giustizia, liberta' e condivisione, principio responsabilita' e riconoscimento di dignita' - puo' contrastare tale abissale, scellerata e folle violenza in modo concreto e coerente, adeguato ed efficace, e salvare quindi l'umanita' dalla catastrofe.
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Aprendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha enunciato e successivamente argomentato alcune tesi fondamentali, di cui qui proponiamo una frettolosa sintesi.
I. La marcia Perugia-Assisi e' Aldo Capitini vivente: e' la proposta della nonviolenza, della compresenza, dell'omnicrazia che si fa esperienza vissuta e movimento storico.
II. La marcia Perugia-Assisi e' la nonviolenza in cammino, ad un tempo pensiero e azione, ascolto ed espressione, atto e profezia: contemplazione del vero nella natura (il sereno paesaggio umbro) e nel discorso (l'agora' solidale dei marciatori, carovana e assemblea itinerante, ascolto reciproco e condivisa facolta' di parola, pratica democratica da cui scaturisce ad un tempo la critica che tutto comprende ed esamina e verifica e la deliberazione comune che tutte e tutti riconosce e valorizza) in cui le persone che vi prendono parte si inseriscono, ed insieme progettazione condivisa di una societa' liberata, di un diritto fraterno e sororale, di una politica del riconoscimento e della realizzazione dell'umanita' dell'umanita' nel comune prendersi cura del bene che e' uno e che in ogni esistenza si realizza.
III. La marcia Perugia-Assisi e' concreta umanita' in marcia ed insieme persuasione che "la verita' e' in marcia": al motto di Zola applicando il valore che Gandhi attribuiva alla verita': come espressione prima e fondamento ultimo del sommo bene, come legame che tiene unito il mondo ed impedisce che si disgreghi, come rivolgimento amoroso e rispettoso verso ogni essere vivente, come salvezza comune e centro a cui tenersi saldi.
IV. Nella marcia Perugia-Assisi si fa meditata esperienza delle nozioni gandhiane di "ahimsa" e di "satyagraha" (che noi traduciamo abitualmente con l'unico termine di "nonviolenza" coniato da Capitini); ahimsa e' attiva innocenza (azione del non nuocere ovvero del rispettare e beneficare) ed irriducibile opposizione alla violenza (resistenza contro il male, concretamente realizzata rifiutandosi di commetterlo a propria volta); satyagraha e' forza della verita' (forza coesiva della verita' e forza trascendente della verita'), adesione alla verita' (ovvero inveramento della verita' nel proprio sentire ed agire), ricerca comune della verita' e incessante scoperta della verita' in ogni altra esistenza che si incontra (e quindi conricerca, infinita apertura al mondo, fine del solipsismo e dell'egotismo, comprensione e riconoscimento riconoscente dell'altro: la verita' e' l'altro e tu sei l'altro dell'altro); attaccamento alla verita', sentendo che il vero e' il bene, che il vero e' cio' che permane, che il vero fonda la realta' (il male essendo irruzione del nulla che tutto distrugge); riconoscendo quindi conclusivamente che la nonviolenza e' l'antibarbarie, ovvero l'antifascismo (in termini etico-politici i due termini si equivalgono sia semanticamente che storicamente: opposizione ad ogni violenza e' infatti opposizione ad ogni fascismo).
V. Principio responsabilita', la marcia afferma la responsabilita' di ciascuna persona per ogni altra persona, nella consapevolezza che l'altro dell'altro sei tu, e che essendo le persone esseri viventi sociali, il darsi dell'umanita' e' nell'incontrarsi degli io e dei tu, nel riconoscimento del noi che tutte le persone abbraccia; la nostra responsabilita' morale e politica si esercita quindi necessariamente anche rispetto alle generazioni umane venture (sulla cui stessa possibilita' di esistenza le nostre scelte di oggi hanno un decisivo potere), e quindi necessariamente anche rispetto alla biosfera, ovvero a tutti gli altri esseri viventi.
VI. Infine e decisivamente la marcia Perugia-Assisi e' appello e azione contro la guerra e tutte le uccisioni; contro il razzismo e tutte le persecuzioni; contro il maschilismo e tutte le oppressioni (il maschilismo essendo la prima radice e il primo paradigma di ogni violenza e oppressione); e' impegno contro ogni schiavitu' ed affermazione dell'universale eguaglianza di diritti; e' impegno contro la devastazione della biosfera e responsabilita' per il mondo.
VII. Esperienza di pluralismo ed empatia, di fedelta' all'umanita' sofferente, la marcia Perugia-Assisi e' il giorno in cui torniamo a pensare le lezioni indimenticabili di Rosa Luxemburg e di Virginia Woolf, di Simone Weil e di Hannah Arendt, di Franca Ongaro Basaglia e di Wangari Maathai; cosicche' dal nostro punto di vista contano poco o nulla le banali polemiche e i cavillosi distinguo sulle transeunti e sovente generiche piattaforme programmatiche che accompagnano le varie edizioni della marcia, sulle adesioni piu' o meno ipocrite o confuse, su chi la convoca e come e perche': quando si partecipa alla marcia Perugia-Assisi "per la pace e la fratellanza tra i popoli" (l'originaria denominazione datale da Aldo Capitini) si scopre che essa non solo "ha" un peculiare valore intrinseco, ma "e'" un valore in se': poiche' e' una convocazione e un sorgere ("insorgere per risorgere": che fu il motto del movimento antifascista di "Giustizia e liberta'"); e' l'umanita' in cammino contro tutte le violenze e le oppressioni; e' la scelta della nonviolenza che ad ogni violenza si oppone nel modo piu' nitido e piu' intransigente; e' la persuasione che il bene puo' affrontare e sconfiggere il male; e' la decisione di salvare le vite.
VIII. Qui ed ora, nell'Italia di questo scorcio del 2018, il primo impegno sia quello ad opporsi al razzismo, a difendere la vita e i diritti umani di tutti gli esseri umani, a resistere nonviolentemente al tentativo scellerato di imporre un regime di anomia e di apartheid, a lottare con la forza della verita' in difesa della legalita' che salva le vite, a denunciare i crimini dei ministri razzisti e golpisti, a battersi per le dimissioni del governo della disumanita', a difendere la Costituzione repubblicana, lo stato di diritto, la civilta', l'umanita' di ogni essere umano e l'umanita' nel suo insieme.
*
Concludendo il suo discorso il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha insistito su alcuni assiomi:
I. siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
II. ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
III. affinche' tale diritto s'inveri ogni essere umano - ed a maggior ragione ogni umano istituto - ha il dovere di recare soccorso a chiunque ne abbia bisogno;
IV. si metta in atto la regola aurea che da millenni tutte le grandi tradizioni di pensiero propongono: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te;
V. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere;
VI. salvare le vite e' il primo dovere.
*
Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno condiviso il seguente appello ad opporsi al razzismo e a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, contrastando con la forza della verita' e della legalita', con la scelta della nonviolenza e della solidarieta', le sciagurate decisioni del governo della disumanita'. Ne proponiamo il testo integrale.
Fin dal suo insediamento il governo dell'estrema destra razzista e golpista sta commettendo gravissimi reati:
- impedendo che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamando, aggredendo e sabotando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono dei naufraghi alla morte;
- operando al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandando stereotipi razzisti ed istigando al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciando schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- facendo l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuendo la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti;
- compiendo atti configurabili come sequestro di persona (ipotesi di reato formulata dalla magistratura a carico del Ministro dell'Interno - ed effettivo capo del governo - in relazione alla gravissima vicenda dei naufraghi soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana "Diciotti" ai quali scandalosamente si nego' per giorni e giorni lo sbarco);
- tentando di introdurre, con il cosiddetto "decreto sicurezza", elementi di vero e proprio apartheid nel corpus legislativo italiano, in flagrante violazione della democrazia, della civilta' giuridica, della dignita' umana;
- e tutto cio' abusando delle pubbliche funzioni e dei pubblici poteri ad esso governo attribuiti, e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure i ministri hanno giurato fedelta'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; chiediamo di impegnarsi in difesa della legalita' che salva le vite; chiediamo di impegnarsi con la la forza della verita' e con la scelta della nonviolenza a contrastare il razzismo ed ogni altra violenza; chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso, dell'anomia e della disumanita'; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e i diritti di tutti difende, unitevi nella lotta per affermare la dignita' e l'eguaglianza di diritti di ogni persona, unitevi nella condivisione dei beni e del bene, unitevi nell'impegno per la comune liberazione.

11. OPPORSI AL REGIME DELL'APARTHEID

Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo dell'estrema destra razzista e golpista impone all'Italia i primi elementi di un regime di apartheid.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo dell'estrema destra razzista e golpista impone all'Italia i primi elementi del ritorno alle leggi razziste del regime fascista.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo dell'estrema destra razzista e golpista impone all'Italia i primi elementi di un regime anomico e totalitario.
*
Chi non si accorge che la persecuzione contro i migranti e' una persecuzione contro gli esseri umani piu' indifesi e bisognosi di aiuto?
Chi non si accorge che la persecuzione contro i migranti e' una persecuzione contro tutti gli esseri umani?
Chi non si accorge che la persecuzione contro i migranti e' l'inizio del fascismo?
*
Le catastrofi ambientali prodotte non da un destino cinico e baro, ma dalla violenza che i poteri economici e politici dominanti esercitano sull'intero pianeta; le guerre senza piu' confini prodotte non da un destino cinico e baro, ma dalla violenza che i poteri economici e politici dominanti esercitano sull'intero pianeta; la fame e la schiavitu' prodotte non da un destino cinico e baro, ma dalla violenza che i poteri economici e politici dominanti esercitano sull'intero pianeta: costituiscono minacce globali alla sopravvivenza stessa dell'umanita'.
Per fronteggiare il rischio apocalittico occorre che l'umanita' riconosca la sua unita' ed agisca nella piena coscienza che non sono piu' ammissibili divisioni e ingiustizie ma che occorre condividere una medesima ineludibile responsabilita': posta ne e' la salvezza comune, o la comune catastrofe.
*
E quindi ogni politica che riproponga gerarchie e servitu', sopraffazione e segregazione, oppressione e rapina, e' non solo un crimine ma una follia, e' non solo scellerata ma insensata.
La politica oggi necessaria ha per orizzonte l'intero pianeta casa comune dell'umanita'.
La politica oggi necessaria ha per soggetto l'umanita' intera.
La politica oggi necessaria e' la politica dell'universale solidarieta', dell'universale responsabilita', dell'universale condivisione.
La politica oggi necessaria e' la politica della nonviolenza: che ad ogni violenza si oppone; che adempie il dovere di salvare le vite.
*
Vi e' una sola umanita' e tutti gli esseri umani ne fanno parte con eguali diritti.
Vi e' una sola umanita': tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla condivisione dei beni e del bene.
Vi e' una sola umanita', composta di innumerevoli esseri umani tutti ugualmente responsabili del compito di realizzare il bene comune.
Vi e' una sola umanita': custode di quest'unico mondo vivente.
Vi e' una sola umanita', che in ogni sua decisione deve mirare al bene di tutte le persone e di tutti gli esseri viventi, presenti e venturi.
Vi e' una sola umanita': sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
Chi ancora propugna guerre e uccisioni e' un cieco che non vede che sta uccidendo anche se stesso e chi ama.
Chi ancora propugna razzismo e persecuzioni e' un cieco che non vede che sta perseguitando anche se stesso e chi ama.
Chi ancora propugna maschilismo e oppressioni e' un cieco che non vede che sta opprimendo anche se stesso e chi ama.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri responsabili di omissione di soccorso, di persecuzioni, di istigazione all'odio e alla violenza, di violazione della Costituzione, di negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
L'Italia e' un paese civile.
L'Italia e' uno stato di diritto.
L'Italia e' una democrazia.
Salvare le vite e' il primo dovere.

12. "IN MEMORIA DI DOMENICO JERVOLINO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE E DI TESTIMONIANZA A VITERBO

Si e' svolto la mattina di sabato 6 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di testimonianza in memoria di Domenico Jervolino, amico, maestro e compagno di lotte deceduto alcuni mesi fa.
Nel corso dell'incontro e' stata rievocata la figura del pensatore e del testimone, del militante del movimento operaio, dell' amico della nonviolenza inesausto ricercatore e sperimentatore di verita', del pubblico amministratore sollecito del pubblico bene, dello studioso e docente sapiente e saggio, del difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, della persona costantemente schierata con le oppresse e gli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.
*
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ricordato con viva commozione alcune esperienze d'incontro e d'impegno comune, e rievocato alcune caratteristiche salienti non solo dell'impegno politico e dell'azione intellettuale, ma anche specificamente della figura umana del filosofo e militante.
*
(...)
Nel ricordo di Domenico Jervolino le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato il loro impegno contro il razzismo e contro tutte le violenze e le oppressioni.
Nel corso dell'incontro e' stato espresso ancora una volta un corale invito a partecipare alla marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli che si svolgera' domenica 7 ottobre.
Le persone partecipanti all'incontro hanno altresi' espresso la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
*
Al termine dell'incontro le persone partecipanti hanno condiviso l'appello "Opporsi al razzismo" che di seguito si trascrive.
(...)

13. PER LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. INSORGA OGNI CUORE PENSANTE

La marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza tra i popoli, che si svolge domenica 7 ottobre 2018 a cinquant'anni dalla scomparsa di Aldo Capitini che la ideo' e la realizzo' per la prima volta, e' il rinnovarsi di un appello all'umanita'.
La marcia Perugia-Assisi e' un invito a scegliere la nonviolenza.
La marcia Perugia-Assisi e' un'esortazione ad opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni; un'esortazione ad agire contro ogni schiavitu' ed ogni devastazione; un'esortazione a difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani; un'esortazione a difendere l'intero mondo vivente, quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.
La marcia Perugia-Assisi convoca al primo dovere che fonda la civilta' umana: cessare di uccidere; salvare le vite.
E qui e adesso, in questi mesi terribili in cui in Italia e' al governo l'estrema destra razzista e golpista che attua politiche scellerate e folli di omissione di soccorso e di abominevole persecuzione di esseri umani gia' vittime di orrori, e' necessario ed urgente che ogni persona senziente e pensante si opponga alla violenza razzista e difenda la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
*
Esprimiamo la nostra opposizione alle misure razziste del cosiddetto "decreto sicurezza" che mirano ad imporre in Italia un regime di apartheid.
Esprimiamo la nostra opposizione alla politica governativa di omissione di soccorso che sta favoreggiando la strage nel Mediterraneo.
Esprimiamo la nostra opposizione alla propaganda ministeriale che istiga all'odio razzista ed alla violenza contro chi piu' ha bisogno di aiuto.
Esprimiamo la nostra opposizione al governo dell'estrema destra razzista e golpista che viola la Costituzione della Repubblica e i diritti umani fondamentali.
E' dovere di ogni persona decente opporsi alla violenza razzista e schiavista.
E' dovere di ogni persona decente recare aiuto ad ogni persona in stato di estremo bisogno e pericolo.
E' dovere di ogni persona decente difendere la legalita' democratica e costituzionale che riconosce i diritti umani di tutti gli esseri umani e che salva le vite.
E' dovere di ogni persona decente impedire che torni in Italia un regime fascista.
Insorga ogni cuore pensante per contrastare l'orrore imposto dal governo della disumanita'.
Insorga ogni cuore pensante per contrastare la violenza del governo dell'anomia con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la solidarieta' che ogni essere umano raggiunge e difende.
Insorga ogni cuore pensante per impedire il ritorno dell'hitlerismo.
Insorga ogni cuore pensante per affermare l'umanita' dell'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati per crimini contro l'umanita' i ministri razzisti.
Salvare le vite e' il primo dovere.

14. MONTSERRAT CABALLE'

E' deceduta Montserrat Caballe', voce divina, balsamo ad ogni ferita.
Con gratitudine la ricordiamo.

15. ERRICO PEDONE

Solo ora ci giunge notizia che il 6 luglio e' deceduto Errico Pedone, artista, libertario, amico della nonviolenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. QUESTA MARCIA

"La verita' e' in marcia
e niente potra' fermarla"
(Emile Zola)

"Camminante non c'e' cammino
il cammino si fa camminando"
(Antonio Machado)

"Questo popolo che oggi cammina
tra Perugia ed Assisi sulle orme
di Francesco e di Aldo e Danilo
di Virginia e Simona e di Anna
della Rosa Rossa e della Rosa Bianca
e' figura dell'umanita'
e' la nonviolenza in cammino
sa che il primo dovere e' salvare
tutte le vite"
(Misone Strimonio)

Questa marcia non e' una scampagnata
e' un invito a salvare le vite
dell'intera umana famiglia
e' un appello del cuore alla lotta
per il bene comune di tutti
e' un atto d'insurrezione
nonviolenta contro il fascismo

Chi cammina pensa coi piedi
con il corpo il mondo conosce
la fatica sente e il dolore
fa esperienza di quello che sa
cio' che sa e' che ogni essere umano
ha diritto alla vita e alla gioia

La marcia di oggi tra Perugia ed Assisi
dice una cosa e una cosa soltanto
non torni in Italia il fascismo
non s'instauri in Italia il regime dell'apartheid
si dimetta il governo razzista e golpista

Questa marcia e' parola vivente
sentita pensata gridata nel pianto
tutti gli esseri umani fratelli
e sorelle siamo e nessuno
alla morte sia piu' abbandonato

La marcia di oggi tra Perugia ed Assisi
dice una cosa e una cosa soltanto
tutti i naufraghi siano soccorsi
tutti i prigionieri nei lager siano liberati
cessi la schiavitu'

Questa marcia e' assemblea che si muove
e delibera mentre cammina
che mai piu' nessuna persona
sia uccisa o schiava ridotta
sia abolita per sempre ogni guerra

La marcia di oggi tra Perugia ed Assisi
dice una cosa e una cosa soltanto
siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente
ogni essere umano ha diritto alla vita
salvare le vite e' il primo dovere

Chi cammina sa che l'acqua e il pane
e le stelle del cielo e il respiro
ed intera la vita e' un dono
e che va condiviso ogni bene
chi cammina si specchia nel volto
di ogni altro il cui altro sei tu

Questa marcia non e' una scampagnata
e' un invito a salvare le vite
dell'intera umana famiglia
e' un appello del cuore alla lotta
per il bene comune di tutti
e' un atto d'insurrezione
nonviolenta contro il fascismo

17. RILEGGENDO TERENZIO

Tutte le persone possono essere vittime di un naufragio
tutte le persone possono essere ridotte in schiavitu'
tutte le persone possono essere imprigionate in un bordello
tutte le persone possono essere infrante dal capriccio
dei ricchi dei potenti dei violenti
tutte le persone possono essere considerate
merce ombre nulla

Sei una persona anche tu
battiti dunque per impedire
che questo orrore prosegua

Sei anche tu una persona
lotta dunque contro il disordine costituito
contro il fascismo il razzismo il maschilismo
contro la dittatura delle armi del capitale dei maschi
contro la violenza che e' sempre nemica dell'umanita'

Anche tu sei una persona
uguale ad ogni altra persona in dignita' e diritti
sai che ogni bene va condiviso
sai che salvare le vite e' il primo dovere

Al governo dell'estrema destra razzista e golpista opponiti tu
ai criminali ministri dell'omissione di soccorso opponiti tu
al regime dell'apartheid opponiti tu
a chi fa strame della Costituzione repubblicana
a chi fa strame della democrazia e dello stato di diritto
a chi fa strame dei diritti umani di tutti gli esseri umani
opponiti tu

Opponiti tu al governo della disumanita'
opponiti tu al sistema di potere razzista e schiavista
opponiti tu all'ideologia e alla prassi dell'odio e delle stragi
opponiti tu al fascismo che torna

18. DOPO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI

Si e' svolta domenica 7 ottobre la marcia Perugia-Assisi, la piu' importante manifestazione per la pace che si svolga in Italia.
Se ne accolga ed inveri ogni giorno il messaggio: pace e solidarieta', riconoscimento dei diritti umani di tutti gli esseri umani, opposizione ad ogni violenza, fare la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Se ne accolga ed inveri ogni giorno il messaggio: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Se ne accolga ed inveri ogni giorno il messaggio: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comunne dell'umanita' intera; agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te; prenditi cura del mondo vivente di cui l'umanita' e' parte e custode.
Se ne accolga ed inveri ogni giorno il messaggio: salvare le vite e' il primo dovere.
*
E qui ed ora, ripetiamolo ancora una volta, sia questo il primo impegno:
- opponiti alle misure razziste del cosiddetto "decreto sicurezza" che mirano ad imporre in Italia un regime di apartheid;
- opponiti alla politica governativa di omissione di soccorso che sta favoreggiando la strage nel Mediterraneo;
- opponiti alla propaganda ministeriale che istiga all'odio razzista ed alla violenza contro chi piu' ha bisogno di aiuto;
- opponiti al governo dell'estrema destra razzista e golpista che viola la Costituzione della Repubblica e i diritti umani fondamentali.
E' dovere di ogni persona decente opporsi alla violenza razzista e schiavista.
E' dovere di ogni persona decente recare aiuto ad ogni persona in stato di estremo bisogno e pericolo.
E' dovere di ogni persona decente difendere la legalita' democratica e costituzionale che riconosce i diritti umani di tutti gli esseri umani e che salva le vite.
E' dovere di ogni persona decente impedire che torni in Italia un regime fascista.
Insorga ogni cuore pensante per contrastare l'orrore imposto dal governo della disumanita'.
Insorga ogni cuore pensante per contrastare la violenza del governo dell'anomia con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, con la solidarieta' che ogni essere umano raggiunge e difende.
Insorga ogni cuore pensante per impedire il ritorno dell'hitlerismo.
Insorga ogni cuore pensante per affermare l'umanita' dell'umanita'.
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati per crimini contro l'umanita' i ministri razzisti.
Salvare le vite e' il primo dovere.

19. GIORGIO BASSANESE

E' deceduto in luglio, ma solo ora ce ne giunge la notizia, Giorgio Bassanese, insegnante, difensore dell'ambiente e dei diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

20. AMEDEO BORILE

E' deceduto in luglio, ma solo ora ce ne giunge la notizia, Amedeo Borile, che da persona saggia, da tecnico competente, da militante ecologista e da pubblico amministratore probo ed esperto concretamente efficacemente opero' in difesa della vita e della salute delle persone e della natura.
Con gratitudine lo ricordiamo.

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 1006 del 27 dicembre 2018
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