[Nonviolenza] Telegrammi. 3227



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3227 del 3 dicembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Appello a scrivere al Presidente della Repubblica
2. Una lettera aperta a tutti i docenti universitari di diritto costituzionale
3. Quid agendum
4. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Il giovane uomo che muore bruciato nel ghetto
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. REPETITA IUVANT. APPELLO  A SCRIVERE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Ad ogni persona che ci legge chiediamo di scrivere al Presidente della Repubblica affinche' non ratifichi ed anzi respinga la sciagurata antilegge razzista ed incostituzionale detta "decreto sicurezza".
Quella sciagurata antilegge viola la Costituzione della Repubblica italiana in alcuni suoi principi fondamentali.
Quella sciagurata antilegge viola i valori supremi del nostro ordinamento giuridico.
Quella sciagurata antilegge viola il diritto d'asilo e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
In quanto incostituzionale quella sciagurata antilegge non puo' e non deve divenire legge.
In quanto incostituzionale quella sciagurata antilegge deve essere respinta dal Presidente della Repubblica.
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Proponiamo a chi ci legge di scrivere al Presidente della Repubblica attraverso il sito del Quirinale (www.quirinale.it) cliccando nella home page sull'icona di una busta da lettera in alto al centro e poi utilizzando il modulo che appare.
Aggiungiamo qui di seguito un possibile modello di lettera.
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Al Presidente della Repubblica
Oggetto: affinche'  non avalli la barbarie razzista ed incostituzionale del cosiddetto "decreto sicurezza"
Egregio Presidente della Repubblica,
col voto della Camera dei Deputati il decreto n. 113/2018 e' a un solo passo dal divenire legge dello Stato, e con esso una violazione gravissima e infame della legalita' costituzionale: e principalmente la sostanziale violazione di quel diritto d'asilo che l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica sancisce con solenni e nitide parole.
Lei stesso, poche settimane fa, in una sua missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri aveva sottolineato l'esigenza di rispettare la Costituzione e il diritto internazionale, e particolarmente il diritto d'asilo, manifestando una profonda preoccupazione condivisa da ogni persona sollecita del pubblico bene, una preoccupazione di cui tragicamente il Parlamento  non ha voluto o saputo tenere conto, volontario ostaggio di un governo che da mesi sta trascinando l'Italia nell'abisso dell'anomia e della barbarie.
Egregio Presidente della Repubblica,
un delitto e' stato consumato.
Violando la Costituzione il governo ed i suoi manutengoli in Parlamento si sono resi responsabili del piu' grave dei crimini che nello svolgimento delle loro funzioni potessero commettere.
Violando la Costituzione stanno tentando di imporre abominevoli misure razziste incompatibili con l'ordinamento democratico, incompatibili con lo stato di diritto, incompatibili con il rispetto dei fondamentali diritti umani.
E' lei ora, egregio Presidente, che puo' e deve difendere la legalita' costituzionale e i diritti umani di tutti gli esseri umani, negando il suo avallo a una decisione scellerata, e richiamando esecutivo e legislativo al rispetto della legge fondamentale del nostro ordinamento.
Egregio Presidente della Repubblica,
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' spregevole dei delitti.
Il diritto d'asilo e' il primo istituto attraverso cui l'umanita' si umanizza.
Difenda, egregio Presidente, cio' che difeso deve essere: la legge che salva le vite, gli esseri umani in pericolo; e' in suo potere, e' suo dovere.
Respinga una decisione malvagia e folle: e' in suo potere, e' suo dovere.
Confidando nella sua saggezza, confidando nella sua coscienza, confidando nella sua moralita'; con l'augurio di ogni bene cordialmente salutandola
Firma, luogo, data, indirizzo del mittente

2. REPETITA IUVANT. UNA LETTERA APERTA A TUTTI I DOCENTI UNIVERSITARI DI DIRITTO COSTITUZIONALE

Chiarissimi professori,
vi preghiamo di voler rivolgere, col valore della vostra competenza accademica, della vostra sapienza giuridica, della vostra umana saggezza, una corale richiesta al Presidente della Repubblica affinche' difenda la Costituzione e non promulghi l'incostituzionale "decreto sicurezza" che - subendo il diktat del Governo della disumanita' - una obnubilata maggioranza parlamentare di protervi e di insipienti ha scandalosamente avallato e convertito in legge.
A nessuna persona pensante sfugge che il cosiddetto "decreto sicurezza" reca misure razziste palesemente incostituzionali.
La prestigiosa "Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione" ha evidenziato numerosi e fin sesquipedali profili di incostituzionalita'.
L'autorevole Presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha stigmatizzato quelle misure razziste ed incostituzionali con la lapidaria definizione di "apartheid giuridico".
Le voci piu' stimate della riflessione morale e dell'impegno civile nel nostro paese hanno evidenziato l'anomia, l'insensatezza e la disumanita' di misure persecutrici che violano fondamentali diritti umani.
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Chiarissimi professori,
riteniamo che un vostro autorevole appello sarebbe ascoltato con estrema attenzione dal Capo dello Stato.
Vi preghiamo pertanto di rivolgerglielo con la massima tempestivita'.
E' questo il momento di esprimervi e farvi ascoltare in pro del bene comune, di essere per cosi' dire portavoce non solo della cultura giuridica ma anche della civilta' tout court, del sentire comune di ogni persona sollecita del pubblico bene.
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Chiarissimi professori,
chiedete al Presidente della Repubblica di respingere una scellerata follia; chiedete al Presidente della Repubblica di difendere la legalita' costituzionale; chiedete al Presidente della Repubblica di difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Chiedete al Presidente della Repubblica di non promulgare e di rinviare alle Camere quel testo affinche' ne siano cassate tutte le abominevoli misure razziste ed incostituzionali.

3. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
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10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. HIC ET NUNC. IL GIOVANE UOMO CHE MUORE BRUCIATO NEL GHETTO

Il giovane uomo che muore bruciato nel ghetto

Il peschereccio con una dozzina di naufraghi
cui per giorni e giorni i governi europei negano approdo

Il governo e il parlamento che deliberano l'apartheid

E il silenzio assordante di chi vede questo orrore
e non insorge non muove un dito non fiata

Insorgere occorre salvare le vite tornare umani

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Mohandas K. Gandhi, Il programma costruttivo. Suo contesto e significato, Centro Gandhi Edizioni, Pisa 2018, pp. 144, euro 16.
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Riletture
- Peter R. Hofstaetter, Psicologia, Feltrinelli, Milano 1964, 1970, pp. 436.
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Riedizioni
- Nicola Gardini, Viva il latino. Storie e bellezza di una lingua inutile, Garzanti, Milano 2016, Gedi, Roma 2018, pp. 238, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
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Classici
- Maria Corti, Principi della comunicazione letteraria. Introduzione alla semiotica della letteratura, Bompiani, Milano 1976, 1984, pp. 208.

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3227 del 3 dicembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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