[Nonviolenza] "Ogni essere umano ha diritto alla vita". Un'iniziativa itinerante a Viterbo all'ascolto dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele"



"OGNI ESSERE UMANO HA DIRITTO ALLA VITA". UN'INIZIATIVA ITINERANTE A VITERBO ALL'ASCOLTO DELL'APPELLO "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"

Sabato 3 novembre 2018 a Viterbo sono proseguite le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre nell'ambito dell'iniziativa promossa dall'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele", appello con cui il Movimento Nonviolento ed altre esperienze di pace intorno al 4 novembre - giorno di lutto e non di festa - chiamano tutte le persone di volonta' buona a ricordare gli esseri umani uccisi dalla guerra e ad impegnarsi per far cessare tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.
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Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, nel corso di un'iniziativa itinerante in luoghi simbolo della memoria cittadina ha tenuto tre conversazioni in tre diverse piazze e vie ricordando non solo le vittime dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, ma tutte le vittime degli orrori del "secolo breve" e delle tragedie attualmente in corso: dall'ecatombe nel Mediterraneo, ai massacri in Yemen, agli altri luoghi del mondo in cui ogni giorno poteri folli e criminali opprimono, torturano e massacrano innumerevoli esseri umani.
Ma ricordare le vittime deve tradursi in un impegno concreto e coerente a contrastare ogni violenza assassina; ricordare le vittime deve essere appello cogente a salvare tutte le vite; ricordare le vittime deve significare riconoscere una verita' e prendere una decisione: riconoscere la verita' che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; riconoscere la verita' che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; riconoscere la verita' che la regola aurea dell'umano condursi e': "agisci verso le altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te"; riconoscere la verita' che solo facendo il bene ci si oppone al male; e riconosciuta questa verita' prendere la decisione di contrastare ogni violenza con la scelta della nonviolenza: la nonviolenza che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le menzogne, contro tutte le oppressioni, contro tutte le devastazioni, contro tutte le uccisioni.
L'umanita' si trova dinanzi a un reale rischio di autodistruzione; assumerne piena coscienza significa agire qui ed ora per il disarmo, per la smilitarizzazione dei conflitti, per recare soccorso a chiunque di aiuto abbia bisogno, per il bene comune dell'umanita' e del mondo vivente.
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Nel corso dell'iniziativa itinerante e delle conversazioni e' stata espressa solidarieta' alle iscritte e agli iscritti dell'Unione sindacale di base di Viterbo, la cui sede cittadina e' stata bersaglio nottetempo di un atto vandalico neofascista.
E' stata espressa ancora una volta solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
E' stato condiviso l'appello ""Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che recita: "1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere".
E sono state infine ovviamente lette e condivise le proposte contenute nell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele", appello che si allega in calce.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 novembre 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

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Allegato: Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, Associazione Antimafie Rita Atria: 4 novembre 2018: non festa, ma lutto. "Ogni vittima ha il volto di Abele"

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" e chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno.
Per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
Per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanita', e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.
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Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie "Rita Atria"
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

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