[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 981
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- Date: Wed, 3 Oct 2018 14:28:08 +0200
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 981 del 3 ottobre 2018
In questo numero:
1. Un incontro a Viterbo nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
2. Alcuni testi del mese di luglio 2018 (parte sesta e conclusiva)
3. "Negate il vostro consenso al governo delle persecuzioni razziste". Una lettera aperta a tutte e tutti i parlamentari
4. "Sacca minoritaria di resistenza parassitaria", dove l'ho gia' sentito?
5. Per il loro bene, naturalmente
6. Se non ci si oppone
7. Livida alba
8. Un incontro di riflessione a Viterbo sulle lettere dal carcere di Nelson Mandela
9. Pensieri elementari
10. "In questo paese non c'e' razzismo"
11. "La pazienza e' quasi finita"
12. Uno sguardo intorno
13. Il governo delle persecuzioni razziste scatena lo squadrismo assassino
14. Contro la schiavitu', contro il razzismo, contro il fascismo
15. La citazione
16. La causa e l'effetto
17. "Perche' leggere i classici". Un incontro di riflessione a Viterbo
18. Ma pensa un po'
1. ANNIVERSARI. UN INCONTRO A VITERBO NELLA GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DELL'IMMIGRAZIONE
La mattina di mercoledi' 3 ottobre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" si e' svolto un incontro di riflessione e di testimonianza in occasione della "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione" (istituita con legge n. 45 del 2016, e nota anche come "Giornata della memoria e dell'accoglienza").
La Giornata si svolge nell'anniversario del naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, naufragio in cui morirono 368 esseri umani; come ricorda l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) da allora ad oggi risultano morte o disperse in mare altre 17.900 persone, persone le cui vite potevano tutte essere salvate.
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L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime.
E' stata poi data lettura di alcune pagine di Primo Levi, di Hannah Arendt, di Tzvetan Todorov, di Julia Kristeva e di Vandana Shiva.
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Nel suo intervento il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha proposto ancora una volta alcune tesi fondamentali: 1. che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; 2. che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; 3. che il primo dovere di ogni essere umano, ed a maggior ragione di ogni umano istituto, e' salvare le vite; 4. che ogni politica che nega l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani e' in quanto tale disumana; 5. che dinanzi ai pericoli di irreversibile distruzione che minacciano l'intera umanita' e l'intera biosfera e' compito dell'umanita' riconoscersi nella sua unita' ed agire per la salvezza comune; 6. che fondamento della politica necessaria alla salvezza comune dell'umanita' e' la scelta della nonviolenza che ad ogni violenza si oppone; 7. che il principio morale che presiede all'agire necessario e' quello affermato da tutte le grandi tradizioni di pensiero dell'umanita': "agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te"; 8. che le persone che fuggono da guerra e fame, da dittature e disastri ambientali, da condizioni di schiavitu' e di miseria, hanno il diritto di essere accolte e assistite; 9. che ogni essere umano ha diritto di spostarsi da un luogo all'altro del pianeta casa comune dell'umanita' per salvare e migliorare la propria vita; 10. che l'ecatombe del Mediterraneo, l'orrore dei lager libici, il mostruoso mercato di carne umana gestito dalle mafie dei trafficanti possono essere aboliti con la semplice, indispensabile decisione dei governi europei - ed in primis quello italiano - di riconoscere a tutti gli esseri umani la liberta' di movimento nella ricerca del bene comune; di riconoscere il diritto di asilo - sancito dalla legge di ogni paese civile - a tutte le persone costrette ad abbandonare il paese natio, la propria casa, la propria famiglia e le proprie amicizie per avere una vita realmente degna, una vita pienamente umana; 11. che la Costituzione della Repubblica italiana riconosce e protegge i diritti umani di tutti gli esseri umani: occorre quindi inverare la legge fondamentale del nostro paese; e per questo occorre contrastare ed abolire le criminali pratiche schiaviste e la criminale violenza razzista; occorre contrastare la delittuosa politica di omissione di soccorso e lo scellerato regime di segregazione e persecuzione che tragicamente l'attuale governo italiano dell'estrema destra razzista e golpista cerca di imporre nel nostro paese; 12. che sia di ogni persona - e quindi di ogni umana comunita' e di ogni civile istituto - il sentimento e il compito che Gandhi proponeva ad ogni essere umano e all'umanita' intera: sii tu il costruttore del bene comune che vorresti vedere nel mondo; sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Da anni il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" e' impegnato a sostegno di due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia: riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro; riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese. In questi ultimi mesi e' impegnato altresi' nella denuncia della criminale politica del governo dell'estrema destra razzista e golpista, una politica scellerata che viola la Costituzione e il diritto internazionale, una politica scellerata che mira a imporre nel nostro paese un regime di anomia e di apartheid.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'invito a partecipare domenica 7 ottobre alla marcia Perugia-Assisi per la pace, il rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
Le persone partecipanti all'incontro hanno anche condiviso una lettera al Presidente della Repubblica e un appello all'impegno per contrastare il razzismo; lettera ed appello di cui di seguito si riproducono i testi integrali.
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Lettera al Presidente della Repubblica
Oggetto: segnalazione di profili di flagrante incostituzionalita' di norme contenute nello schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza")
Egregio Presidente della Repubblica,
lo schema di decreto approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 settembre 2018 recante "Misure urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, etc." (cosiddetto "decreto sicurezza"), attualmente sottoposto al suo esame, presenta evidenti profili di incostituzionalita' come segnalato da numerosi giuristi, operatori umanitari, rappresentanti delle istituzioni, autorevoli personalita' della vita civile e della riflessione morale.
Esso intende introdurre nell'ordinamento flagranti violazioni di fondamentali diritti, misure prefiguratrici di un regime di apartheid, palesi elementi di discriminazione e persecuzione razzista: tutto cio' e' semplicemente criminale e totalmente incompatibile con la Costituzione della Repubblica italiana, con lo stato di diritto, con la democrazia, con il rispetto dei diritti umani.
Siamo pertanto ad aggiungere la nostra voce a quella di tante altre persone nel chiederle di rigettare le parti palesemente incostituzionali, criminali, persecutorie e razziste di quello sciagurato provvedimento di un governo barbaro e folle che fin dal suo insediamento sta attuando una scellerata politica eversiva di flagrante violenza razzista.
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Appello "Denunciamo i ministri criminali"
Chiediamo ancora una volta a tutte le persone di volonta' buona ed a tutte le associazioni democratiche di denunciare i ministri responsabili di gravissimi crimini.
Chiediamo di scrivere a tutte le Procure della Repubblica, a tutti i Presidenti dei Tribunali, a tutti i Questori ed a tutti i Prefetti, a tutti i Sindaci ed a tutti i Presidenti delle Province e delle Regioni, come ai Presidenti delle Camere ed al Presidente della Repubblica, affinche' i pubblici ufficiali che ne hanno il dovere d'ufficio, avendo ricevuto la "notitia criminis" relativa ai gravissimi reati commessi dai ministri criminali, promuovano la necessaria e obbligatoria azione penale nei loro confronti.
Infatti alcuni ministri del governo in carica da mesi stanno commettendo gravissimi reati:
- impediscono che siano accolti e soccorsi nei porti italiani i superstiti di naufragi, cosi' commettendo il reato di omissione di soccorso;
- diffamano, aggrediscono e sabotano soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, cosi' ostacolando quei salvataggi ovvero favoreggiando de facto l'abbandono di naufraghi alla morte;
- operano al fine di impedire che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, adoperandosi affinche' esse non riescano a lasciare la Libia e siano riconsegnate di fatto ai loro aguzzini;
- propagandano stereotipi razzisti ed istigano al disprezzo e all'odio razzista e religioso;
- minacciano schedature razziste in palese violazione della Costituzione;
- fanno l'apologia di azioni ed espressioni razziste, cosi' favoreggiandole e di fatto istigando al razzismo;
- sminuiscono la gravita' di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che di razzismo si tratti.
Questi ministri stanno commettendo reati gravissimi, e li stanno commettendo abusando delle loro pubbliche funzioni e violando la Costituzione della Repubblica italiana cui pure hanno giurato fedelta'.
E' dovere e diritto di ogni cittadino segnalare alle competenti magistrature questi reati chiedendo che si avvii la necessaria e doverosa azione penale che quei reati faccia cessare e condanni i ministri che li hanno commessi.
Ci verra' chiesto conto del nostro atteggiamento di fronte alla violenza razzista oggi dispiegata; ebbene, che ognuno di noi possa dire: non fui complice delle persecuzioni razziste, non fui complice dell'omissione di soccorso che condannava a morte innumerevoli innocenti, non fui complice del regime di segregazione e schiavismo che criminali poteri pretesero imporre nel nostro paese; non fui complice, mi opposi, mi adoperai in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della Costituzione della Repubblica italiana, in difesa della democrazia, in difesa dello stato di diritto, in difesa della civilta', in difesa dell'umanita'.
Ad ogni persona rispettosa e sollecita della dignita' umana propria ed altrui chiediamo di impegnarsi per le dimissioni del governo delle persecuzioni razziste e dell'omissione di soccorso; chiediamo di impegnarsi a segnalare alle competenti magistrature la "notitia criminis" dei reati commessi dai ministri del governo della disumanita' affinche' essi siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'omissione di soccorso e' il piu' infame dei delitti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2018 (PARTE SESTA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2018.
3. "NEGATE IL VOSTRO CONSENSO AL GOVERNO DELLE PERSECUZIONI RAZZISTE". UNA LETTERA APERTA A TUTTE E TUTTI I PARLAMENTARI
Gentilissime e gentilissimi parlamentari della Repubblica,
nel nostro paese il Governo ha bisogno della fiducia del Parlamento.
Ma il governo in carica sta attuando una politica razzista criminale, una politica che nessuno persona onesta puo' approvare.
Negate quindi il vostro consenso al governo delle persecuzioni razziste, negate il vostro consenso al governo dell'omissione di soccorso, negate il vostro consenso al governo della disumanita', ed imponetegli quindi le dimissioni.
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Nessuno puo' dire di non sapere cio' che sta accadendo e cio' che viene minacciato: l'ecatombe nel Mediterraneo, l'omissione di soccorso, l'aggressione e il sabotaggio nei confronti dei soccorritori volontari, l'azione finalizzata ad impedire che gli innocenti prigionieri schiavizzati e torturati nei lager libici possano salvare la propria vita giungendo in Europa; e le vessazioni e le minacce contro i migranti presenti in Italia, le vessazioni e le minacce contro i rom, le vessazioni e le minacce contro i musulmani; e il programma di aumento dei campi di concentramento e delle deportazioni (due orrori gia' presenti in Italia e che andrebbero al piu' presto aboliti).
Tutto cio' e' sotto gli occhi di tutti. Nessuno puo' fingere di non vedere.
Qualunque cosa si pensi su ogni altro argomento, nessuna persona pensante puo' negare che sia un crimine perseguitare degli esseri umani, cosi' come omettere di soccorrere chi e' in pericolo di morte.
E poiche' questi crimini il governo sta commettendo, il parlamento che gli accorda la sua fiducia se ne fa complice.
Negate quindi il vostro consenso al governo delle persecuzioni razziste, al governo dell'omissione di soccorso; ed imponetegli immediate dimissioni.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Allego in calce a questa breve lettera alcune missive che ho precedentemente inviato a varie autorita' istituzionali.
Confidando nel vostro discernimento ed augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 26 luglio 2018
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Allegato primo: Al Presidente della Repubblica: una segnalazione e un quesito
Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: una segnalazione e un quesito
Egregio Presidente della Repubblica,
credo che lei come ogni persona ragionevole sia indignato e crucciato per quanto sta accadendo in questi giorni: un ministro che annuncia una schedatura razzista palesemente incostituzionale; il governo italiano che rifiuta di accogliere i superstiti di naufragi e scatena una campagna di aggressione contro i soccorritori; ministri della Repubblica diuturnamente impegnati in una ripugnante, criminale, ossessiva propaganda di menzogne, di diffamazioni e di odio razzista.
Come tante altre persone (la reale maggioranza del popolo italiano, poiche' il governo dell'estrema destra razzista ha si' a suo sostegno la maggioranza effettiva dei seggi in Parlamento, ma non ha affatto la maggioranza reale dei voti di chi vive in Italia) anch'io la prego di intervenire, nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento, in difesa di tante vite innocenti in grave pericolo, in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica di cui e' supremo garante.
Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta inoltre di porle il seguente quesito.
Tra i ministri che alcune settimane fa hanno giurato nelle sue mani fedelta' alla Costituzione della Repubblica ve ne sono alcuni che nella loro propaganda e nel loro programma avevano gia' precedentemente esplicitamente annunciato la volonta' di realizzare persecuzioni razziste e religiose in evidente, flagrante violazione della Costituzione.
Questi stessi ministri, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, hanno subito iniziato a mettere in pratica quanto avevano precedentemente pubblicamente e reiteratamente annunciato dando evidente esecuzione al dichiarato disegno criminoso.
Questi stessi ministri in queste poche settimane hanno gia' commesso flagranti reati ed hanno ripetutamente annunciato l'intenzione di commetterne degli altri in esplicita violazione della Costituzione.
Il quesito che le pongo e' il seguente: poiche' all'atto di giurare fedelta' alla Costituzione questi signori avevano gia' manifestato l'intenzione di violarla, cio' non e' motivo di invalidita' del giuramento reso?
E non implica quindi che il governo attuale, perlomeno nelle persone di alcuni suoi ministri (che peraltro di esso effettualmente sono, ancor piu' che magna pars, maestri e donni), sia in carica illegittimamente?
E non e' necessario che ai ministri rivelatisi ab origine palesemente spergiuri, mendaci, fraudolenti e quindi traditori dell'impegno giurato nelle sue mani siano imposte immediate dimissioni e nei loro confronti si avvii un procedimento giudiziario ai sensi delle leggi vigenti?
Le pongo questo quesito in tutta la sua gravita', con vivissima preoccupazione per l'operato delittuoso e fin disumano del governo e segnatamente di alcuni ministri che non fanno mistero di essere gli effettuali padroni dell'esecutivo nonche' i caporioni dell'estrema destra razzista.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 30 giugno 2018
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Allegato secondo: Alla Presidente del Senato della Repubblica: una segnalazione
Alla Presidente del Senato della Repubblica
e per opportuna conoscenza:
al Presidente della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: segnalazione relativa alla condotta di un senatore attualmente anche ministro che ha commesso e annunciato l'intenzione di commettere atti immorali e illegali con cio' violando altresi' l'art. 54 della Costituzione; e conseguente richiesta di un suo tempestivo e adeguato intervento in merito.
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
fa parte dell'organo legislativo da lei presieduto un senatore che ha altresi' l'incarico di ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri, e che da anni e' massimo dirigente e principale portavoce di una forza politica che istiga al disprezzo, alla discriminazione e all'odio razziale e religioso.
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
le segnaliamo i seguenti fatti che peraltro sono gia' tutti di pubblico dominio:
a) il citato senatore e ministro da anni conduce una campagna di propaganda di vera e propria istigazione all'odio razziale e religioso;
b) il medesimo senatore e ministro ha reiteratamente annunciato l'intenzione di procedere a una schedatura etnica delle persone di origine rom (atto palesemente incostituzionale);
c) il medesimo senatore e ministro, imponendo de facto la chiusura dei porti italiani a navi di soccorritori che recavano superstiti di naufragi, non solo sta rendendo piu' difficili le operazioni di soccorso dei naufraghi, ma rende l'Italia responsabile, con il mancato accoglimento dei superstiti, della violazione di fondamentali norme italiane ed internazionali e - flagrantemente - del reato di omissione di soccorso;
d) il medesimo senatore e ministro sta conducendo una campagna di diffamazione, di minaccia, di aggressione e di sabotaggio nei confronti dei soccorritori volontari che stanno salvando le vite dei naufraghi nel Mediterraneo; questa forsennata campagna ha costretto i soccorritori a diminuire i loro interventi di salvataggio, con le ovvie drammatiche conseguenze;
e) il medesimo senatore e ministro sta conducendo un'iniziativa politica tesa di fatto a impedire ai fuggiaschi dai lager libici di giungere in salvo in Europa;
f) il medesimo senatore e ministro, in quanto segretario nazionale del suo partito ha assunto la responsabilita' di una propaganda e di un programma politico in cui sono previsti atti palesemente configurabili come persecuzioni razziste e religiose.
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
con gli atti sopra citati quel senatore e ministro ha violato altresi' l'art. 54 della Costituzione che stabilisce che "tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge".
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
questa segnalazione ha tre finalita':
I. rivolgendoci a lei in quanto pubblico ufficiale (e seconda carica dello Stato) le chiediamo di valutare se quanto in essa riportato configuri a carico del senatore e ministro citato una "notitia criminis" tale per cui - nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento - le incomba l'obbligo di procedere a promuovere ope legis un'azione giudiziaria nei suoi confronti;
II. rivolgendoci a lei specificamente in quanto Presidente del Senato di cui il citato ministro e' membro le chiediamo di valutare se quanto in essa riportato configuri a carico del senatore e ministro citato condotte non conformi al dovere di adempiere le funzioni pubbliche allo stesso affidate "con disciplina ed onore" tali per cui - nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento - le incomba il dovere di procedere a promuovere un'iniziativa di carattere amministrativo, regolamentare e/o disciplinare ai sensi delle sue funzioni di Presidente del Senato;
III. e soprattutto le chiediamo di valutare se quanto in essa riportato configuri a carico del senatore e ministro citato violazioni della Costituzione cui pure all'atto di assumere l'incarico ministeriale lo stesso aveva giurato fedelta'; non puo' sfuggirle la particolare, estrema gravita' di quest'ultima circostanza.
Ci sembra evidente che si imponga la necessita' delle dimissioni dei parlamentari ovvero dei ministri riconosciuti responsabili di violazioni della Costituzione; come ci sembra evidente che sia ineludibile dovere di ogni pubblico ufficiale promuovere la necessaria azione giudiziaria nei loro confronti.
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
poiche' gia' lo scorso mese le abbiamo inviato per conoscenza due esposti indirizzati a varie figure istituzionali e una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica, puo' forse essere non inutile riprodurli in calce per rammemorarli.
Egregia Presidente del Senato della Repubblica,
ringraziandola fin d'ora per l'attenzione e confidando nel suo impegno a verificare quanto segnalato e ad assumere tutti gli eventuali conseguenti provvedimenti di sua competenza, cogliamo l'occasione di questa lettera per ricordare ancora una volta che salvare le vite e' il primo dovere, che l'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto e un paese civile, che l'omissione di soccorso e' un reato, che il razzismo e' un crimine contro l'umanita', che un governo che viola la Costituzione si pone ipso facto fuori della legge.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 21 luglio 2018
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Allegato terzo: Una richiesta di intervento al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Una richiesta di intervento
Egregio Presidente della Camera dei Deputati,
nelle scorse settimane in piu' occasioni lei si e' espresso pubblicamente contro la violenza razzista, contro il criminale sfruttamento schiavistico dei migranti nelle campagne italiane, per il diritto dei naufraghi ad essere soccorsi ed accolti, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Sono cose ovvie per qualunque persona civile, e soprattutto per chi, come lei, e' investito della terza carica istituzionale della repubblica italiana, che e' una repubblica democratica, antifascista, che riconosce e difende i diritti umani.
E tuttavia non sono ovvie oggi in Italia, poiche' lo stesso governo invece viola diritti fondamentali, non accoglie i superstiti di naufragi, e addirittura insulta, minaccia e sabota i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo; ed a cio' si aggiunga che il ministro dell'Interno (che tutti riconoscono essere il reale "dominus" del governo, e che da anni svolge una forsennata propaganda di istigazione all'odio razzista) ha finanche ripetutamente minacciato incostituzionali censimenti etnici e flagranti persecuzioni razziste e religiose.
C'e' di che inorridire.
Un appello promosso lo scorso mese da prestigiosi docenti universitari, sottoscritto da migliaia di cittadini e successivamente consegnato al Presidente della Repubblica, recitava: "Siamo insegnanti, docenti universitari, scrittori, artisti, medici, economisti, membri della societa' civile. Denunciamo come incostituzionale, moralmente inaccettabile e contraria ai piu' elementari diritti umani la politica sull'immigrazione del governo Salvini-Di Maio. Nel futuro non assisteremo senza opporci con tutti i possibili mezzi legali al respingimento di navi umanitarie, alla minaccia di 'censimenti' di tipo etnico-razzista o ad altri fatti di questa gravita'. Denunciamo come ugualmente pericoloso, anti-costituzionale e inaccettabile l'intero asse politico europeo di orientamento razzista e nazionalista cui questo governo guarda ideologicamente. Da sempre i flussi migratori sono naturali ed essenziali per le civilta' umane; il rispetto della diversita' culturale, del diritto d'asilo e del diritto all'integrazione, principi duramente conquistati dall'Europa con la sconfitta del nazifascismo, sono l'unica strada che e' necessario regolare e percorrere, naturalmente a livello europeo. Chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di ostacolare in quanto incostituzionale ogni provvedimento ispirato a discriminazione etnico-razzista o lesivo del diritto d'asilo".
Da allora ad oggi non solo la politica governativa non e' cambiata, ma anzi tanto l'atteggiamento e i proclami sprezzanti e razzisti quanto le concrete decisioni persecutorie ed irresponsabili sono continuati, e pare quasi che vi sia una sorta di assuefazione dell'opinione pubblica e una sorta di acquiescenza o indifferenza da parte di altre istituzioni della Repubblica a questa politica fatta di atti empi e truculente dichiarazioni, di flagranti violenze e menzogne sesquipedali.
Come accade anche a tanti altri cittadini mi ferisce e mi indigna tanta crudelta' e tanta protervia.
Come ogni persona ragionevole infatti credo che ogni essere umano abbia diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'; credo che salvare le vite sia il primo dovere di ogni persona ed a maggior ragione di ogni umano istituto; credo che la regola aurea di ogni morale sia agire verso le altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Constato che il governo italiano, in flagrante violazione delle leggi e della morale, persiste nel negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo; persiste nel diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori volontari che salvano vite umane in mare; persiste nell'operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
Constato che i mezzi d'informazione non danno notizia di adeguate iniziative di contrasto da parte degli organi istituzionali che a si' flagranti illegalita' dovrebbero opporsi in nome della legge, e ne ricavo la dolorosa percezione che tale doverosa azione di contrasto forse ancora non viene esercitata da nessun organo giurisdizionalmente competente (nonostante che tutti i pubblici ufficiali del nostro paese siano stati raggiunti dalla "notitia criminis" dei fatti sopra citati, ampiamente resi noti dai mass-media, e che quindi tutti abbiano il dovere, ope legis, di promuovere l'azione giudiziaria di contrasto alla propaganda che istiga all'odio razzista, agli atti di persecuzione razzista, al reato di omissione di soccorso, alle flagranti violazioni dei diritti umani).
Constato che la testimonianza e la denuncia da parte di tante persone di volonta' buona sembra non aver ancora trovato adeguato ascolto nelle istituzioni che dovrebbero esercitare i controlli di legalita' e difendere la democrazia, il paese, la Repubblica, e soprattutto i concreti esseri umani vittime di violenza, dagli abusi ministeriali, dai reati contro l'umanita', dalle violazioni della Costituzione.
Cittadino italiano sono (e pubblico amministratore sono stato nelle ultime decadi del secolo scorso, quando ero piu' giovane e in miglior salute), e so che e' anche in capo alla mia persona il dovere, prima ancora che il diritto, di opporsi a flagranti reati, a palesi violazioni di diritti umani fondamentali. Ho cercato e sto cercando di fare quanto in mio potere, nei limiti di quanto e' possibile a un semplice cittadino senza incarichi istituzionali.
E quindi con il presente esposto la sollecito a volere, con l'autorevolezza della sua carica pubblica, promuovere ogni opportuna iniziativa di sua competenza, ed in primo luogo - in quanto pubblico ufficiale e terza carica istituzionale del Paese - l'azione giudiziaria necessaria a contrastare e far cessare le violenze sopra indicate.
Personalmente ho gia' sollecitato in tal senso il Capo dello Stato e la Presidente del Senato, ed ho altresi' scritto al Prefetto, al Questore e alla Presidente del Tribunale di Viterbo, la citta' in cui vivo, affinche' agissero in difesa dei diritti umani, della legalita' e della stessa Costituzione della Repubblica, ma ignoro se questi miei precedenti esposti abbiano avuto adeguata attenzione e soprattutto ignoro se abbiano dato luogo agli interventi auspicati.
Pertanto ho ritenuto opportuno rivolgermi personalmente anche a lei, valorizzando le sue dichiarazioni citate in apertura di questa missiva, sperando in un suo efficace e tempestivo intervento.
Ringraziandola per l'attenzione e restando a disposizione per ogni ulteriore eventuale opportuno chiarimento, augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 23 luglio 2018
Post scriptum: poiche' oggi e' purtroppo abituale eludere il merito delle reali questioni dirottando l'attenzione su presunte recondite intenzioni di chi le pone, forse sara' non inopportuno che io chiarisca fin d'ora che sono una persona anziana e un amico della nonviolenza, che in anni lontani coordinai per l'Italia la piu' vasta campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano, che ebbi l'onore di promuovere il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi all'indomani della sua scomparsa, e che mi sto impegnando ancora oggi contro la barbarie razzista per le stesse ragioni per cui mi impegnavo gia' allora: semplicemente perche' credo nella dignita' umana e nell'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, con i doveri di solidarieta' che ne conseguono. Confido che anche lei condivida questa fondamentale convinzione.
Allego in calce alcuni miei precedenti esposti (che credo di averle gia' inviato per opportuna conoscenza, ma - come si suol dire - repetita iuvant).
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Allegato quarto: Lettera del 21 giugno 2018 al Prefetto di Viterbo, al Questore di Viterbo, alla Presidente del Tribunale di Viterbo
Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati dal ministro dell'Interno che oggi sara' a Viterbo, reati tali per cui lo stesso dovrebbe dimettersi immediatamente dal suo incarico e nei suoi confronti dovrebbe essere avviata un'azione giudiziaria ai sensi delle leggi vigenti.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
i mezzi d'informazione annunciano che oggi il ministro dell'Interno pro tempore sara' a Viterbo per un'iniziativa di propaganda elettorale.
Segnalo a voi, autorevoli pubblici ufficiali, la seguente notitia criminis.
Il ministro dell'Interno ha commesso gravi reati ed altri ha annunciato di volerne commettere; essi sono:
1. istigazione all'odio razziale attraverso una pluriennale campagna di propaganda razzista;
2. omissione di soccorso avendo proibito l'approdo nei porti italiani di una nave che recava naufraghi raccolti in mare in operazioni coordinate dalla Guardia costiera italiana;
3. intenzione di effettuare una schedatura etnica dei rom e sinti presenti in Italia, misura la cui flagrante incostituzionalita' e' stata dichiarata dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri di cui il ministro dell'Interno e' magna pars ed effettuale dominus;
4. enunciazione della volonta' di effettuare atti di umiliazione, vessazione e persecuzione razzista e religiosa, come esplicitato in reiterate dichiarazioni e nello stesso programma di governo.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
poiche' il nostro e' un paese civile, uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, il ministro dell'Interno che cosi' caratterizza la sua azione di governo, in palese conflitto con i valori e i principi della Costituzione della Repubblica italiana, in palese conflitto con le norme di legge in Italia vigenti, ha il dovere di dimettersi immediatamente; e tutti i pubblici ufficiali cui giunge la notitia criminis contenuta in questa lettera aperta hanno il dovere di promuovere un'azione giudiziaria nei suoi confronti.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 21 giugno 2018
* * *
Allegato quinto: "Sicut lex obligat". Una seconda lettera aperta ad alcuni pubblici ufficiali che segnala gravi reati
Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una seconda lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati da personaggi che hanno responsabilita' di governo
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
vi scrivo nuovamente, facendo seguito alla mia precedente lettera aperta a voi medesimi indirizzata il 21 giugno 2018, che ad ogni buon fine allego in calce alla presente.
E vi scrivo per segnalarvi quanto segue:
I. che il ministro dell'Interno persiste tuttora, come da anni, in dichiarazioni che si configurano come una propaganda che istiga all'odio razziale, reato previsto e punito dalle leggi vigenti;
II. che lo stesso ministro dell'Interno persiste nel dichiarare la volonta' di procedere ad azioni contro i beni e i diritti delle persone rom, e finanche ad una loro schedatura etnica nonostante che autorevolissime personalita' istituzionali lo abbiano reso edotto che tale misura e' palesemente incostituzionale;
III. che il governo in almeno due specifiche circostanze ha rifiutato di accogliere nei porti italiani imbarcazioni che ospitavano naufraghi soccorsi in mare, con tale rifiuto violando fondamentali norme morali e giuridiche universalmente riconosciute;
IV. che il governo ha condotto nei giorni scorsi una vera e propria campagna di diffamazione, minaccia e aggressione nei confronti di organizzazioni non governative che stanno salvando vite umane in mare: con questa immorale e brutale campagna ostacolando la loro attivita' di salvataggio, e quindi mettendo ancor piu' in pericolo le vite di numerosi innocenti a rischio di naufragio nel Mediterraneo che le organizzazioni non governative si sforzano di trarre in salvo;
V. che non solo nella propaganda delle forze politiche che lo compongono, ma finanche nel suo dichiarato programma di governo, l'attuale esecutivo annuncia e prevede iniziative che si configurano come vere e proprie violazioni dei diritti umani, atti di omissione di soccorso, atti di persecuzione razzista, atti di persecuzione religiosa, flagranti violazioni di norme di legge vigenti e finanche della Costituzione della Repubblica italiana.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
con la presente lettera aperta vi si segnala tutto quanto precede, e che palesemente costituisce "notitia criminis", affinche' in quanto pubblici ufficiali procediate (sicut lex obligat) a promuovere la necessaria azione giudiziaria per far cessare la commissione di reati e punirne ai sensi di legge i responsabili.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile: salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 29 giugno 2018
4. "SACCA MINORITARIA DI RESISTENZA PARASSITARIA", DOVE L'HO GIA' SENTITO?
"Sacca minoritaria di resistenza parassitaria", dove l'ho gia' sentito?
Ah si', lo diceva quel commesso viaggiatore che vendeva lo Zyklon B.
5. PER IL LORO BENE, NATURALMENTE
Li cacciano dai miseri alloggi
ma e' per il loro bene, naturalmente.
Gli tolgono tutto
ma e' per il loro bene, naturalmente.
Non come persone, ma come insetti molesti li considerano
come insetti molesti li definiscono
e come insetti molesti li trattano
ma e' per il loro bene, naturalmente.
Poi gli sparano dal terrazzo di casa.
6. SE NON CI SI OPPONE
Se non ci si oppone al regime razzista ed ai suoi atroci e infami crimini, si abdica alla nostra stessa umanita'.
Se non ci si oppone al regime razzista ed ai suoi atroci e infami crimini, non si difende la repubblica antifascista.
Se non ci si oppone al regime razzista ed ai suoi atroci e infami crimini, Hitler ha vinto.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri della disumanita'.
7. LIVIDA ALBA
L'ecatombe nel Mediterraneo
il pogrom alla periferia di Roma
lo schiavismo e l'apartheid in Italia
la persecuzione razzista che si fa regime
i cecchini dai terrazzi
i violentatori di bambine
Cosa si aspetta a insorgere contro tanto orrore?
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'
salvare le vite e' il primo dovere
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe
Si dimetta il governo della disumanita'
siano processati e condannati i ministri della disumanita'
l'Italia torni ad essere
una democrazia
uno stato di diritto
un paese civile
8. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO SULLE LETTERE DAL CARCERE DI NELSON MANDELA
Si e' svolto la mattina di sabato 28 luglio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sulle lettere dal carcere di Nelson Mandela, recentemente pubblicate nel centenario della nascita in una accurata edizione: Nelson Mandela, Lettere dal carcere, Il Saggiatore, Milano 2018, pp. 816 (+ 8 pp. fuori testo di apparato iconografico); lettere che costituiscono una lettura che vivissimamente consigliamo, affiancandola alla lettura o rilettura dell'autobiografia di Nelson Mandela (Nelson Mandela, Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995).
*
Una minima notizia biobibliografica su Nelson Mandela
Nelson Mandela e' stato uno dei piu' grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato il 18 luglio 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico compira' il miracolo della riconciliazione; e' deceduto il 5 dicembre 2013.
Tra le opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; e' ora disponibile anche la raccolta delle Lettere dal carcere, Il Saggiatore, Milano 2018; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro); Io, Nelson Mandela, Sperling & Kupfer, Milano 2010, 2013; Bisogna essere capaci di sognare, Rcs, Milano 2013.
Tra le opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; François Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990; John Carlin, Mandela. Ritratto di un sognatore, Sperling & Kupfer, Milano 2013; Christo Brand, Mandela. L'uomo che ha cambiato il mondo, Newton Compton, Roma 2014. Si veda anche: Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987; ed ancora: Desmond Tutu, Anch'io ho il diritto di esistere, Queriniana, Brescia 1985; Desmond Tutu, Non c'e' futuro senza perdono, Feltrinelli, Milano 2001; Desmond Tutu, Anche Dio ha un sogno, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2004; ed anche: Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; ed ancora almeno: Marcello Flores (a cura di), Verita' senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, Manifestolibri, Roma 1999.
*
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime della violenza razzista.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate alcune delle lettere di Mandela, che hanno ovviamente dato luogo a una riflessione sulla situazione odierna e sui doveri di chi si sente impegnato a contrastare la violenza razzista.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso un'analisi della situazione presente cosi' caratterizzata in un recente documento denominato "Dieci evidenze. Un appello per la verita' e la legalita' che salva le vite":
1. Nel Mediterraneo da anni tanti esseri umani che cercano di giungere in Europa muoiono annegati; e chi non li soccorre e non li accoglie, ed anzi ostacola i soccorritori, favoreggia la loro morte.
2. In Libia i migranti subiscono violenze mostruose; e chi si adopera per impedire che lascino la Libia e trovino salvezza in Europa, favoreggia il perpetuarsi di quelle mostruose violenze.
3. Se i governi europei consentissero di giungere in Europa in modo legale e sicuro a chi ne ha pieno diritto fuggendo da guerre e fame (guerre e fame di cui i governi europei sono spesso storicamente ed attualmente corresponsabili), sarebbe di colpo annientata la mafia dei trafficanti schiavisti e il suo lucrosissimo e ferocissimo ed infamissimo sanguinario mercato.
4. Negli scorsi anni l'Italia, pur essendo i suoi governi corresponsabili come gli altri governi europei nell'aver creato quel mercato mafioso e schiavista e nell'aver contribuito a creare e perpetuare le storiche ed attuali strutturali tragiche ingiustizie che sono causa prima delle migrazioni, tuttavia si adoperava a vari livelli e in varie forme per salvare le vite nel Mediterraneo, per soccorrere, accogliere ed assistere i naufraghi, come vogliono la legge italiana, il diritto internazionale, il cuore di ogni persona e il comune sentire delle genti.
5. Il governo attuale invece ha come perno della sua politica la volonta' di non accogliere i naufraghi, di non accogliere i fuggitivi dai lager libici, di non accogliere chi fugge dalle guerre e dalla fame.
6. Questa politica scellerata del governo italiano attuale si concretizza nei seguenti atti:
a) negare l'approdo in Italia ai naufraghi;
b) diffamare e ostacolare i soccorritori;
c) adoperarsi per impedire che lascino la Libia - cioe' gli orrendi lager libici - gli innocenti che cercano di giungere in salvo in Europa.
7. Questa politica del governo italiano e' razzista, e' criminale, e' incostituzionale; configura un'omissione di soccorso e costituisce un crimine contro l'umanita'.
8. Il governo italiano che sta commettendo reati cosi' mostruosi dovrebbe essere costretto alle immediate dimissioni.
9. I ministri responsabili di reati cosi' mostruosi dovrebbero essere processati e condannati a sensi delle leggi vigenti.
10. E' dovere di ogni pubblico ufficiale e dell'intero popolo italiano impegnarsi per far cessare questo orrore: impegnarsi per salvare gli esseri umani in pericolo, impegnarsi per difendere ed attuare la legalita' che salva le vite, impegnarsi per far dimettere il governo responsabile di cosi' mostruosi crimini, impegnarsi affinche' siano processati e condannati i ministri responsabili di cosi' mostruosi crimini.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso altresi' l'appello denominato "Il primo dovere" che di seguito si trascrive:
Minimo e urgente un appello alle persone amiche della nonviolenza
Salvare le vite e' il primo dovere.
Quattro cose chiediamo qui e adesso ad ogni persona amica della nonviolenza.
I. Di impegnarsi per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
II. Di impegnarsi per far cessare la schiavitu' in Italia: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
III. Di impegnarsi per le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
IV. Di impegnarsi affinche' i ministri responsabili di criminali politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Costruiamo qui ed ora un movimento nonviolento per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' che salva le vite, per contrastare la criminale politica delle persecuzioni razziste.
Vi preghiamo di far circolare questo appello.
Vi preghiamo di un impegno comune per questi fini.
Salvare le vite e' il primo dovere.
9. PENSIERI ELEMENTARI
I.
Chi fa l'eroe con le vite altrui
non e' un nostro compagno
Chi non esita a premere il grilletto per il bene della causa
non e' un nostro compagno
Chi pensa che una bandiera vale piu' della vita di una persona
non e' un nostro compagno
II.
Ci inorridisce uccidere
quanto essere uccisi
Chi fa morire delle persone per nulla
e' un mostro
ma lo e' anche chi le fa morire per qualcosa
qualunque cosa sia
Puoi chiedere a qualcuno di lottare
per difendere e migliorare la sua vita
non per perderla
L'unica lotta di liberazione coerente
con una nozione concreta e disalienata di umanita'
e' la lotta nonviolenta
per la salvezza comune
Salvare le vite
e' il primo dovere
III.
Per cosa lotta quindi il movimento
delle oppresse e degli oppressi?
Per la liberazione comune
per il rispetto della vita la dignita' e i diritti di ogni persona
per la condivisione fra tutte e tutti del bene e dei beni
per la difesa dell'unico mondo vivente
di cui siamo parte e custodi
Lotta perche' ogni persona abbia il pane e le rose
per fermare tutte le stragi
per abolire tutte le guerre gli eserciti le armi
e realizzare una societa' di persone libere eguali e solidali
Lotta negando il proprio consenso ad ogni ingiustizia
ad ogni menzogna e ad ogni violenza
e lotta scegliendo la piena coerenza tra i mezzi e i fini
sa che solo la nonviolenza prefigura schiude edifica
nel corso stesso della lotta la citta' futura
IV.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere
e qui e adesso opponiti al regime
delle persecuzioni razziste
dell'omissione di soccorso
della disumanita'
e qui e adesso conduci la lotta necessaria
per la vita e i diritti di tutti gli esseri umani
non permettere che il fascismo prevalga
siamo una sola umanita'
oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi
10. "IN QUESTO PAESE NON C'E' RAZZISMO"
Nel nostro paese non c'e' nessun razzismo - disse allora sorridendo il dottor Goebbels -, solo una accurata politica sanitaria, della sicurezza e della serenita'.
11. "LA PAZIENZA E' QUASI FINITA"
Nell'aula sorda e grigia il ministro plenipotenziario scandisce: la pazienza e' quasi finita.
L'eleganza di quel "quasi". E poi?
A cosa si allude, cosa si minaccia?
Gia' vedo le fiaccole, i vetri infranti, i roghi dei libri, i vagoni piombati.
12. UNO SGUARDO INTORNO
L'assalto alle baracche dei rom, il pestaggio davanti al bar, le esecuzioni dal terrazzo di casa, l'omissione di soccorso ai naufraghi che affogano, la tonnara di esseri umani.
E il silenzio degli onesti.
Lo schiavismo e l'apartheid, i pogrom, i campi di concentramento e le deportazioni, la persecuzione razzista e religiosa.
E il silenzio degli onesti.
La furia razzista che dilaga.
E il silenzio degli onesti.
Il governo che instaura un regime razzista, di brutali persecuzioni, di terrorismo nei confronti dei piu' oppressi, dei piu' poveri, dei piu' fragili, dei piu' bisognosi di aiuto.
E il silenzio degli onesti, che Martin Luther King diceva di temere piu' del furore dei violenti.
*
Insorgere occorre, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, contro il razzismo.
Insorgere occorre, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per le dimissioni immediate del governo della disumanita'.
Insorgere occorre, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per chiedere e ottenere che siano processati e condannati ai sensi delle leggi vigenti i ministri criminali che propagandano e fomentano la violenza razzista, che impongono scellerate e abominevoli misure di persecuzione razzista, che violano i fondamenti stessi del diritto e della morale.
Insorgere occorre, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la legalita' che salva le vite.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il primo dovere: salvare le vite.
13. IL GOVERNO DELLE PERSECUZIONI RAZZISTE SCATENA LO SQUADRISMO ASSASSINO
Il governo delle persecuzioni razziste scatena lo squadrismo assassino.
E' un dato di fatto.
Quando al governo c'e' chi ogni giorno propaganda l'odio razzista.
Quando il governo fa del razzismo il perno della sua politica.
Quando dal governo si afferma il disprezzo per la dignita' umana e per la legalita' che salva le vite.
Quando si instaura un regime di odio e violenza, di omissione di soccorso, di disumanita' e di esaltazione della disumanita'.
Allora ogni criminale razzista si sente sostenuto dall'alto a passare all'azione: dalle fucilazioni dal terrazzo di casa, ai pestaggi squadristi, ai pogrom.
*
Dimissioni immediate del governo delle persecuzioni razziste.
Siano processati e condannati i ministri razzisti responsabili di gravissimi e infami reati.
Insorga la popolazione italiana contro tutte le violenze e le uccisioni.
Insorga la popolazione italiana contro il razzismo, crimine contro l'umanita'.
Insorga la popolazione italiana in difesa della legalita' che salva le vite.
Insorga la popolazione italiana in difesa della Costituzione repubblicana, dello stato di diritto, della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga la popolazione italiana in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
14. CONTRO LA SCHIAVITU', CONTRO IL RAZZISMO, CONTRO IL FASCISMO
Contro la schiavitu', contro il razzismo, contro il fascismo occorre un'insurrezione nonviolenta del popolo italiano per difendere e ripristinare la legalita' che salva le vite, la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista, lo stato di diritto, la civilta', l'umana convivenza.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
15. LA CITAZIONE
Che il ministro dell'Interno e reale capo del governo dell'estrema destra razzista e golpista si diletti di citazioni o parafrasi mussoliniane nel genetliaco del dittatore, sembra sembrare ai piu' un tratto di postmodernismo, qualunque cosa questa formula significhi. O l'ennesima conferma di un'abissale ignoranza e rozzezza e brutalita'.
E invece e' una rivendicazione e una chiamata.
Se ne rendera' conto il ministro di cosa sta facendo e di cosa sta scatenando? Un po' si' e un po' no, probabilmente.
Ma quel che e' certo e' che la criminale propaganda e istigazione all'odio razzista e la criminale azione di instaurazione di un regime di persecuzioni razziste sono flagranti.
Mi chiedo come facciano a non vederlo tutte le persone oneste che ancora non insorgono contro questo orrore.
Lo vedono bene tutti i fascisti, invece, e forti di questo appello e di questo esempio dall'alto stanno passando all'azione, con i pogrom, con i pestaggi squadristi, con le fucilazioni dal terrazzo di casa o dall'automobile.
*
Si dimetta il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri colpevoli di gravissimi reati.
Insorga il popolo italiano in difesa della legalita', della democrazia, della civilta', dell'umanita'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
16. LA CAUSA E L'EFFETTO
E' la politica razzista del governo che sta scatenando la violenza razzista in Italia.
I criminali razzisti autori di aggressioni e omicidi si nutrono della propaganda razzista diffusa a piene mani dal governo.
I criminali razzisti autori di aggressioni e omicidi condividono, imitano e si ispirano all'agire razzista del governo.
I criminali razzisti autori di aggressioni e omicidi si percepiscono come legittimati nei loro crimini da cio' che dice e fa il governo.
*
Salvare le vite e' il primo dovere.
Dimissioni immediate del governo razzista.
Siano processati e condannati i ministri razzisti.
L'Italia torni alla legalita', alla democrazia, alla civilta'.
*
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano contro il razzismo.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano contro la schiavitu' e la segregazione.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, insorga il popolo italiano contro il fascismo.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
17. "PERCHE' LEGGERE I CLASSICI". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto lunedi' 30 luglio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Perche' leggere i classici".
Nel corso dell'incontro si e' riflettuto sulla dignita' umana, sulla memoria storica e personale, sul dovere di ogni persona di lottare per i diritti di tutti.
Nelle e nei grandi testimoni dell'umanita', nelle autrici e negli autori le cui opere hanno contribuito al bene comune dell'umanita', sono state trovate fonti di ispirazione e pietre di paragone per il nostro attuale sentire, comprendere, agire.
Vi e' una sola umanita', unita in un'impresa comune di verita' e giustizia, di solidarieta' e di liberazione da ogni menzogna e da ogni violenza, come seppe magnificamente spiegare Giacomo Leopardi nella Ginestra.
Leggere i classici e' un appello a scoprire, rivendicare e difendere la nostra umanita' e l'umanita' di tutti gli esseri umani. Leggere i classici apporta strumenti fondamentali al pensiero e all'azione che ci umanizza ed umanizza il mondo. Leggere i classici certifica la scelta di riconoscerci esseri umani tra esseri umani, impegnati ad agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorremmo che le altre persone agissero verso di noi. Leggere i classici e' un invito all'azione per il bene comune dell'umanita'.
*
Opporsi alla guerra e a tutte le uccisioni.
Opporsi al razzismo e a tutte le persecuzioni.
Opporsi al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Siamo una sola umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
18. MA PENSA UN PO'
Il governo razzista nega che in Italia ci sia il razzismo.
Ma pensa un po'.
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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 981 del 3 ottobre 2018
*
Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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