[Nonviolenza] Voci e volti della nonviolenza. 947



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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 947 del 16 luglio 2018
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In questo numero:
1. Alcune parole per il centenario della nascita di Nelson Mandela
2. Prosegue il digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti
3. Nell'ottantesimo anniversario dell'infame "Manifesto della razza" fascista occorre ancora opporsi al razzismo
4. "Il governo italiano sta commettendo quattro crimini abominevoli". Alcune parole al quinto giorno di un digiuno
5. "Il Presidente della Repubblica smaschera il governo della disumanita'". Una riflessione al quarto giorno di un digiuno
6. "Si dimetta il governo della disumanita'". Un appello al terzo giorno di un digiuno
7. Del diritto d'insurrezione, e del dovere. Due ragionamenti nonviolenti al secondo giorno di un digiuno
8. Dodici semplici pensieri in un giorno di digiuno
9. Al Presidente della Repubblica: una segnalazione e un quesito
10. "Sicut lex obligat". Una seconda lettera aperta ad alcuni pubblici ufficiali che segnala gravi reati

1. L'ORA. ALCUNE PAROLE PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI NELSON MANDELA

Il 18 luglio 2018 ricorre il centenario della nascita di Nelson Mandela (18 luglio 1918 - 5 dicembre 2013).
Dedico' l'intera sua vita alla lotta per la dignita' di ogni essere umano, per la liberazione dell'umanita' intera.
L'unico modo adeguato per ricordarlo e' proseguirne la lotta.
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E quindi e' anche e innanzitutto nel ricordo e alla scuola di Nelson Mandela che qui e adesso, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, dobbiamo denunciare i crimini dell'attuale governo italiano:
- il crimine abominevole di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo;
- il crimine abominevole di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori che salvano vite umane in mare;
- il crimine abominevole di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa;
- il crimine abominevole di imporre un regime di persecuzioni razziste.
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E quindi e' anche e innanzitutto nel ricordo e alla scuola di Nelson Mandela che qui e adesso, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, dobbiamo lottare:
- per ottenere le immediate dimissioni del governo della disumanita', delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
- per ottenere che i ministri responsabili di criminali decisioni e politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti;
- per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
- per far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia: e per questo occorre innanzitutto ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Nelson Mandela vive ancora quando tu agisci in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nelson Mandela vive ancora quando tu ti impegni per la liberta', l'eguaglianza, la fraternita' e la sororita' di tutti gli esseri umani.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere, sii tu Nelson Mandela vivente.
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Allegato: Una breve notizia su Nelson Mandela
Nelson Mandela e' stato uno dei piu' grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato il 18 luglio 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico compira' il miracolo della riconciliazione; e' deceduto il 5 dicembre 2013. Opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro); Io, Nelson Mandela, Sperling & Kupfer, Milano 2010, 2013; Bisogna essere capaci di sognare, Rcs, Milano 2013. Opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; François Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990; John Carlin, Mandela. Ritratto di un sognatore, Sperling & Kupfer, Milano 2013; Christo Brand, Mandela. L'uomo che ha cambiato il mondo, Newton Compton, Roma 2014. Si veda anche: Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987; ed ancora: Desmond Tutu, Anch'io ho il diritto di esistere, Queriniana, Brescia 1985; Desmond Tutu, Non c'e' futuro senza perdono, Feltrinelli, Milano 2001; Desmond Tutu, Anche Dio ha un sogno, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2004; ed anche: Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; ed ancora almeno: Marcello Flores (a cura di), Verita' senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, Manifestolibri, Roma 1999.

2. INIZIATIVE. PROSEGUE IL DIGIUNO DI GIUSTIZIA IN SOLIDARIETA' CON I MIGRANTI
[Riceviamo, diffondiamo e aderiamo]

A tutti gli uomini e le donne di buona volonta'
Martedi' 10 luglio 2018 alle ore 12 ci ritroviamo a Roma, in piazza San Pietro, per una giornata di digiuno. Da li' proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo. E continueremo a digiunare per altri 10 giorni con un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 8 alle 14.
Per adesioni al digiuno e partecipazione scrivere a questa email: digiunodigiustizia at hotmail.com
"Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?", cosi' Papa Francesco ci interpellava durante la messa da lui celebrata a Lampedusa per le 33.000 vittime accertate (secondo il giornale inglese "Guardian" che ne ha pubblicato i nomi) perite nel Mediterraneo per le politiche restrittive della "Fortezza Europa".
E' il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati, ma e' anche il naufragio dell'Europa, e dei suoi ideali di essere la "patria dei diritti umani". La Carta dell'Unione Europea afferma: "La dignita' umana e' inviolabile. Essa deve essere rispettata".
E' un crimine contro l'umanita', un'umanita' impoverita e disperata, perpetrato dall'opulenta Europa che rifiuta chi bussa alla sua porta.
Un rifiuto che e' diventato ancora piu' brutale con lo scorso vertice dell'Unione Europea in cui i capi di governo hanno deciso una politica di non accoglienza. Anche l'Italia decide ora di non accogliere, di chiudere i porti alle navi delle Organizzazioni non governative ed affida invece tale compito alla Guardia Costiera libica, che se salvera' i migranti, li riportera' nell'inferno che e' la Libia. Perfino la Commissione Europea ha detto: "Non riportate i profughi in Libia, li' ci sono condizioni inumane".
Per questo stiamo di nuovo assistendo a continui naufragi. L'Onu parla di oltre mille morti in questi mesi.
Papa Francesco ha fatto sue le parole dell'arcivescovo Ieronymos di Grecia pronunciate nel campo profughi di Lesbo: "Chi vede gli occhi dei bambini che incontriamo nei campi profughi, e' in grado di riconoscere immediatamente la bancarotta dell'umanita'".
E' il sangue degli impoveriti, degli ultimi, che interpella tutti noi, in particolare noi cristiani che saremo giudicati su: "Ero straniero... e non mi avete accolto". Noi chiediamo a tutti i credenti di reagire, di gridare il proprio dissenso davanti a queste politiche disumane.
Noi proponiamo un piccolo segno visibile, pubblico: un digiuno a staffetta con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel deserto e nel Mediterraneo di migliaia di migranti.
"Il digiuno che voglio - dice il profeta Isaia in nome di Dio - non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi parenti?".
padre Alex Zanotelli, a nome dei missionari comboniani
mons. Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta
don Alessandro Santoro, a nome della Comunita' delle Piagge di Firenze
suor Rita Giaretta, Casa Ruth, Caserta
padre Giorgio Ghezzi, religioso sacramentino
"La Comunita' del Sacro Convento aderisce e partecipa nella preghiera" e' quanto riferisce padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi

3. REPETITA IUVANT. NELL'OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DELL'INFAME "MANIFESTO DELLA RAZZA" FASCISTA OCCORRE ANCORA OPPORSI AL RAZZISMO

Ricorreva il 14 luglio l'ottantesimo anniversario della prima pubblicazione su un quotidiano dell'infame "Manifesto della razza" del 1938, cui fecero seguito le abominevoli leggi razziste del criminale regime fascista.
Ottanta anni dopo, nuovamente un governo italiano attua una politica di persecuzioni razziste, propaganda un'ideologia razzista, commette crimini contro l'umanita'.
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E valga il vero.
Il governo italiano dell'estrema destra razzista e golpista sta commettendo crimini abominevoli: nega soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo; diffama, minaccia, aggredisce e sabota i soccorritori che salvano vite umane in mare; opera al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa; intende imporre un regime di persecuzioni razziste.
L'estrema destra razzista e golpista che oggi governa l'Italia non nasconde affatto le sue intenzioni, ed anzi le ha continuamente dichiarate nella sua scellerata propaganda e nel suo scellerato programma: perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini; perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani; perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani; perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti; violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame; favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
Dinanzi a questi fatti, e dinanzi a queste intenzioni, chi tace e acconsente si fa complice del male. Ora come allora.
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Oggi come ottanta anni fa e' chiaro quale sia il dovere di ogni persona decente: opporsi al razzismo, a tutte le persecuzioni, a tutte le violenze; difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; contrastare il regime della disumanita'; testimoniare la verita'; lottare per il bene comune dell'umanita' intera.
Qui e adesso ogni persona decente deve impegnarsi per quattro cose buone e giuste assolutamente necessarie.
La prima: ottenere le immediate dimissioni del governo della disumanita', delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
La seconda: ottenere che i ministri responsabili di criminali decisioni e politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
La terza: far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
La quarta: far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia: e per questo occorre innanzitutto ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Sosteniamo quindi tutte le iniziative nonviolente per salvare le vite di tutti gli esseri umani. E quindi partecipiamo al "digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti".
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, difendiamo la Costituzione repubblicana, lo stato di diritto, la democrazia, la legalita' che salva le vite, la civilta' che ogni essere umano riconosce, comprende, raggiunge e sostiene.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu il buon samaritano.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

4. REPETITA IUVANT. "IL GOVERNO ITALIANO STA COMMETTENDO QUATTRO CRIMINI ABOMINEVOLI". ALCUNE PAROLE AL QUINTO GIORNO DI UN DIGIUNO

Concludero' oggi il mio personale "digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" ma continuero' anche nei prossimi cinque giorni a sostenere questa iniziativa del digiuno a staffetta promosso da padre Alex Zanotelli a nome dei missionari comboniani, monsignor Raffaele Nogaro vescovo emerito di Caserta, don Alessandro Santoro a nome della Comunita' delle Piagge di Firenze, suor Rita Giaretta di "Casa Ruth" di Caserta, padre Giorgio Ghezzi religioso sacramentino, la Comunita' del Sacro Convento di Assisi e tante altre donne e tanti altri uomini di buona volonta', digiuno a staffetta che proseguira' fino al 19 luglio e che in tanti luoghi d'Italia ha fatto emergere una corale volonta' di verita', di giustizia e di solidarieta' che salva le vite, in opposizione alle scellerate e letali politiche razziste del governo italiano.
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Partecipando ieri a un incontro promosso a Viterbo dall'Unione sindacale di base (Usb) abbiamo condiviso ancora una volta la nostra comune persuasione del dovere di salvare le vite e difendere la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; del dovere di opporci al razzismo e ad ogni oppressione; del dovere di contrastare la mostruosa barbarie del governo dell'estrema destra razzista e golpista; del dovere di opporci al regime delle persecuzioni razziste, della schiavitu' e della segregazione, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
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Tutti vediamo che il governo italiano sta commettendo quattro crimini abominevoli:
- il crimine abominevole di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo;
- il crimine abominevole di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori che salvano vite umane in mare;
- il crimine abominevole di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa;
- il crimine abominevole di imporre un regime di persecuzioni razziste.
Chi non si oppone a questi abominevoli crimini ne diviene complice.
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E un appello rivolgiamo ad ogni persona senziente e pensante, ad ogni persona decente, ad ogni persona che voglia restare umana: per quattro scopi dobbiamo innanzitutto impegnare qui e adesso tutte le nostre forze:
I. per ottenere le immediate dimissioni del governo della disumanita', delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
II. per ottenere che i ministri responsabili di criminali decisioni e politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
III. per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
IV. per far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia: e per questo occorre innanzitutto ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, difendiamo la Costituzione repubblicana, la legalita' che salva le vite, lo stato di diritto, la democrazia, la civilta', l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

5. REPETITA IUVANT. "IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SMASCHERA IL GOVERNO DELLA DISUMANITA'". UNA RIFLESSIONE AL QUARTO GIORNO DI UN DIGIUNO

L'intervento del Presidente della Repubblica per liberare decine di naufraghi tenuti in ostaggio dalla follia di un ministro ha smascherato l'illegalita' delle politiche di persecuzione razzista del governo italiano.
Politiche criminali che stanno provocando non solo la prosecuzione ma anche un ulteriore incremento dell'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Politiche criminali che si compendiano cosi':
- il mostruoso crimine di negare soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo;
- il mostruoso crimine di diffamare, minacciare, aggredire e sabotare i soccorritori che salvano vite umane in mare;
- il mostruoso crimine di operare al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa;
- il mostruoso crimine di imporre un regime di persecuzioni razziste.
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Non e' solo il delirio totalitario di un ministro: vi e' la complicita' dell'intero governo a quel ministro asservito, di quel ministro manutengolo.
Perche' questo e' l'esecutivo dell'estrema destra razzista e golpista che gia' nella sua propaganda elettorale e nel suo programma di governo chiariva inequivocabilmente quali fossero le sue intenzioni:
- perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
- perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
- perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
- perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
- violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
- favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
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Con il suo intervento per liberare i naufraghi innocenti ed eroici trattenuti sulla nave "Diciotti" il Presidente della Repubblica ha fatto piena luce sulla situazione attuale; ha denunciato la criminalita' della violenza razzista; ha opposto la forza della legge al barbaro delirio razzista.
E gliene siamo grati dal profondo del cuore.
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Cosa si aspetta ancora ad esercitare un impegno corale dell'intero popolo italiano per ottenere le dimissioni di un governo razzista e golpista?
Cosa si aspetta ancora ad esercitare un impegno corale dell'intero popolo italiano per far cessare le persecuzioni razziste?
Cosa si aspetta ancora ad esercitare un impegno corale dell'intero popolo italiano per ottenere che i ministri criminali siano processati?
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile: e' compito di tutte le persone che in Italia vivono battersi in difesa della legalita' che salva le vite, battersi in difesa della Costituzione della Repubblica, battersi in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani. Con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
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Da ogni persona, da ogni luogo, si levi la richiesta: "dimissioni del governo della disumanita'".
Da ogni persona, da ogni luogo, si levi il monito: "salvare le vite e' il primo dovere".
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Siamo un'unica umanita'.

6. REPETITA IUVANT. "SI DIMETTA IL GOVERNO DELLA DISUMANITA'". UN APPELLO AL TERZO GIORNO DI UN DIGIUNO

Il governo della disumanita' al servizio dei folli caporioni dell'estrema destra razzista e golpista commette ogni giorno nuovi crimini contro l'umanita', persiste nel violare la Costituzione repubblicana, fa strame dei fondamenti stessi della cultura giuridica, della civilta' umana, in una dissennata e scellerata opera di persecuzione razzista, di idolatria e propaganda della barbarie, di sistematica violenza contro esseri umani innocenti.
Il governo della disumanita' sembra credere che l'accumularsi dei crimini, con la dura forza del fatto compiuto, possa infine distruggere il principio di legalita', possa corrompere un intero popolo, possa garantire impunita' ai responsabili di delitti cosi' nefandi.
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Constato ancora una volta i seguenti fatti.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine negando soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine diffamando, minacciando, aggredendo e sabotando i soccorritori che salvano vite umane in mare.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine operando al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine imponendo un regime di persecuzioni razziste.
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Pongo ancora una volta le seguenti domande.
Perche' tanta parte delle rappresentanze politiche e della societa' civile tacciono e non insorgono coralmente ponendo la richiesta delle immediate dimissioni del governo della disumanita'?
Perche' tanti pubblici ufficiali, a cominciare dalle piu' elevate magistrature, sembrano restare inerti e non avviano invece la doverosa, obbligatoria azione giudiziaria per contrastare i crimini che i ministri della disumanita' vanno commettendo con ferocia e protervia e cecita' ogni giorno maggiore?
Perche' tanti mezzi d'informazione danno notizia in modo sovente frivolo e distorsivo degli orrori che stanno accadendo, banalizzando il male e cosi' inducendo l'opinione pubblica ad accettarlo, e non riferiscono invece i nudi fatti nella loro tremenda verita'? perche' non chiamano crimine e golpe quello che crimine e golpe e'? perche' non esortano i cittadini a porre mano a salvare le vite che il governo della disumanita' con la sua azione criminale mette nel piu' grave dei pericoli? perche' non pongono la richiesta delle immediate dimissioni del governo della disumanita'? perche' non chiedono che i ministri criminali siano tratti in tribunale?
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Ancora una volta esprimo le seguenti richieste ad ogni persona amica del bene comune.
Di impegnarsi per le immediate dimissioni del governo della disumanita', delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
Di impegnarsi affinche' i ministri responsabili di criminali decisioni e politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Di impegnarsi per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Di impegnarsi per far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia: e per questo occorre innanzitutto ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Si dimetta il governo della disumanita', il governo della barbarie razzista, il governo dell'omissione di soccorso, il governo delle persecuzioni, il governo della violazione della Costituzione.
Siano processati i ministri responsabili di crimini inumani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. DEL DIRITTO D'INSURREZIONE, E DEL DOVERE. DUE RAGIONAMENTI NONVIOLENTI AL SECONDO GIORNO DI UN DIGIUNO

Sto partecipando al "digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promosso da padre Alex Zanotelli a nome dei missionari comboniani, monsignor Raffaele Nogaro vescovo emerito di Caserta, don Alessandro Santoro a nome della Comunita' delle Piagge di Firenze, suor Rita Giaretta di "Casa Ruth" di Caserta, padre Giorgio Ghezzi religioso sacramentino, la Comunita' del Sacro Convento di Assisi e tante altre donne e tanti altri uomini di buona volonta'; un digiuno "a staffetta" iniziato ieri a Roma in piazza San Pietro e che si prolunghera' per dieci giorni in piazza Montecitorio, un digiuno che ha suscitato adesioni e iniziative in tante parti d'Italia.
Un digiuno e' tante cose insieme: e' una pratica nonviolenta di lotta contro l'ingiustizia e l'omerta'; e' una testimonianza personale di condivisione e di solidarieta' con chi soffre; e' un "momento" (kairos) di riflessione sincera e profonda, un esame di coscienza e un appello a tutte le proprie forze ed al legame con l'umanita', con il mondo, con il bene; e' sinolo di pensiero e azione, e colloquio corale.
Mentre si digiuna si medita con particolare chiarezza, con intensa concentrazione, "con anima e corpo". Nella scala delle azioni della lotta nonviolenta Gandhi riteneva che il digiuno fosse l'ultima azione, la piu' forte, la piu' persuasa e la piu' persuasiva.
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Due ragionamenti vado svolgendo in queste ore: due ragionamenti sul diritto d'insurrezione.
Sul diritto d'insurrezione di fronte al male; sul diritto d'insurrezione per salvare le vite; sul diritto d'insurrezione in difesa della legalita', della verita', dell'umanita'; sul diritto d'insurrezione per il bene comune. E penso ad Antigone ed agli insorti del ghetto di Varsavia. Penso a Martin Luther King e a Nelson Mandela. Ripenso i pensieri di Rosa Luxemburg, di Simone Weil, di Hannah Arendt.
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Il primo ragionamento.
Su cio' che e' accaduto nelle scorse ore sul rimorchiatore "Vos Thalassa" so solo quello che il governo italiano ha fatto sapere ai mass-media: ovvero che quella imbarcazione italiana ha raccolto in mare dei naufraghi, come era suo dovere; e che quando ai naufraghi e' stato comunicato che invece di essere recati in salvo in Italia sarebbero stati riconsegnati agli aguzzini dei lager libici sono insorti in difesa delle proprie vite e della giustizia. Sono poi stati trasferiti sulla nave "Diciotti" della Guardia Costiera italiana che dovrebbe portarli in salvo in Italia, come vuole la legge e la morale, come tutti sappiamo che e' giusto.
Sembra che un ministro della repubblica italiana abbia definito gli insorti "facinorosi"; e che un altro ministro abbia augurato loro la galera.
Invece quegli insorti sono degli eroi.
Quegli insorti sono degli eroi che hanno lottato per la vita e la liberta': per la loro vita e la loro liberta', ma anche per la vita e la liberta' di tutti gli esseri umani.
La loro insurrezione e' legittima, e' giusta, e' degna di ammirazione e di sostegno.
So solo quello che il governo ha fatto sapere ai mass-media: se le cose stanno come le racconta il governo italiano i naufraghi insorti, che per quanto e' stato reso noto non hanno fatto del male a nessuno ma hanno solo difeso i loro diritti e la stessa legalita', meritano un'accoglienza da eroi, e quei ministri italiani che li scherniscono e minacciano di nuove brutalita' essi si' che meritano di essere processati per il loro protervo indracarsi, per la loro scellerata disumanita'.
*
E poi c'e' una seconda insurrezione: la nostra. Disarmata e nonviolenta.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che il governo italiano commetta un mostruoso crimine negando soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che il governo italiano commetta un mostruoso crimine diffamando, minacciando, aggredendo e sabotando i soccorritori che salvano vite umane in mare.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che il governo italiano commetta un mostruoso crimine operando al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che il governo italiano commetta un mostruoso crimine imponendo un regime di persecuzioni razziste.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che debba dimettersi il governo della barbarie razzista, il governo dell'abominevole omissione di soccorso, il governo delle scellerate persecuzioni.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che debbano essere processati i ministri responsabili di crimini inumani.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che ogni essere umano abbia diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Di noi cittadini italiani che riteniamo che salvare le vite sia il primo dovere.
Insorgere dobbiamo.
Una insurrezione delle coscienze e delle intelligenze, naturalmente disarmata e nonviolenta, di cui questo digiuno a me sembra essere l'inizio.
Insorgere dobbiamo, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
Insorgere dobbiamo, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Insorgere dobbiamo, in difesa della legalita' che salva le vite.
Insorgere dobbiamo, in difesa della Repubblica democratica e della sua Costituzione antifascista.
Insorgere dobbiamo, in difesa dello stato di diritto.
Insorgere dobbiamo, in difesa della civilta'.
Insorgere dobbiamo, in difesa dell'umanita' che e' una.
*
Ho parlato di diritto d'insurrezione. Ma insorgere in questo frangente non e' solo un diritto: e' un dovere.
Perche' il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Perche' l'ecatombe nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
Insorga ogni essere umano contro il regime delle persecuzioni razziste.
Insorga ogni essere umano per salvare tante vite umane innocenti.
Alla scuola di Gobetti e di Gramsci, alla scuola dei fratelli Rosselli, alla scuola dei fratelli Cervi, alla scuola di Sandro Pertini.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

8. REPETITA IUVANT. DODICI SEMPLICI PENSIERI IN UN GIORNO DI DIGIUNO

E' un disumano crimine non soccorrere i naufraghi.
E' un disumano crimine calpestare e abbandonare alla sofferenza e alla morte esseri umani innocenti che chiedono aiuto.
E' un disumano crimine imporre un regime di persecuzioni razziste.
E' un disumano crimine provocare, profittare e godere dell'altrui dolore.
*
Il governo italiano commette un mostruoso crimine negando soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine diffamando, minacciando, aggredendo e sabotando i soccorritori che salvano vite umane in mare.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine operando al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine imponendo un regime di persecuzioni razziste.
*
Si dimetta il governo della barbarie razzista, il governo dell'abominevole omissione di soccorso, il governo delle scellerate persecuzioni.
Siano processati i ministri responsabili di crimini inumani.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. REPETITA IUVANT. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: UNA SEGNALAZIONE E UN QUESITO

Al Presidente della Repubblica italiana
Oggetto: una segnalazione e un quesito
Egregio Presidente della Repubblica,
credo che lei come ogni persona ragionevole sia indignato e crucciato per quanto sta accadendo in questi giorni: un ministro che annuncia una schedatura razzista palesemente incostituzionale; il governo italiano che rifiuta di accogliere i superstiti di naufragi e scatena una campagna di aggressione contro i soccorritori; ministri della Repubblica diuturnamente impegnati in una ripugnante, criminale, ossessiva propaganda di menzogne, di diffamazioni e di odio razzista.
Come tante altre persone (la reale maggioranza del popolo italiano, poiche' il governo dell'estrema destra razzista ha si' a suo sostegno la maggioranza effettiva dei seggi in Parlamento, ma non ha affatto la maggioranza reale dei voti di chi vive in Italia) anch'io la prego di intervenire, nelle forme e nei modi previsti dall'ordinamento, in difesa di tante vite innocenti in grave pericolo, in difesa della legalita' e della democrazia, in difesa della Costituzione della Repubblica di cui e' supremo garante.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
mi permetta inoltre di porle il seguente quesito.
Tra i ministri che alcune settimane fa hanno giurato nelle sue mani fedelta' alla Costituzione della Repubblica ve ne sono alcuni che nella loro propaganda e nel loro programma avevano gia' precedentemente esplicitamente annunciato la volonta' di realizzare persecuzioni razziste e religiose in evidente, flagrante violazione della Costituzione.
Questi stessi ministri, una volta ottenuta la fiducia del Parlamento, hanno subito iniziato a mettere in pratica quanto avevano precedentemente pubblicamente e reiteratamente annunciato dando evidente esecuzione al dichiarato disegno criminoso.
Questi stessi ministri in queste poche settimane hanno gia' commesso flagranti reati ed hanno ripetutamente annunciato l'intenzione di commetterne degli altri in esplicita violazione della Costituzione.
Il quesito che le pongo e' il seguente: poiche' all'atto di giurare fedelta' alla Costituzione questi signori avevano gia' manifestato l'intenzione di violarla, cio' non e' motivo di invalidita' del giuramento reso?
E non implica quindi che il governo attuale, perlomeno nelle persone di alcuni suoi ministri (che peraltro di esso effettualmente sono, ancor piu' che magna pars, maestri e donni), sia in carica illegittimamente?
E non e' necessario che ai ministri rivelatisi ab origine palesemente spergiuri, mendaci, fraudolenti e quindi traditori dell'impegno giurato nelle sue mani siano imposte immediate dimissioni e nei loro confronti si avvii un procedimento giudiziario ai sensi delle leggi vigenti?
Le pongo questo quesito in tutta la sua gravita', con vivissima preoccupazione per l'operato delittuoso e fin disumano del governo e segnatamente di alcuni ministri che non fanno mistero di essere gli effettuali padroni dell'esecutivo nonche' i caporioni dell'estrema destra razzista.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 30 giugno 2018

10. REPETITA IUVANT. "SICUT LEX OBLIGAT". UNA SECONDA LETTERA APERTA AD ALCUNI PUBBLICI UFFICIALI CHE SEGNALA GRAVI REATI

Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una seconda lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati da personaggi che hanno responsabilita' di governo
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
vi scrivo nuovamente, facendo seguito alla mia precedente lettera aperta a voi medesimi indirizzata il 21 giugno 2018, che ad ogni buon fine allego in calce alla presente.
E vi scrivo per segnalarvi quanto segue:
I. che il ministro dell'Interno persiste tuttora, come da anni, in dichiarazioni che si configurano come una propaganda che istiga all'odio razziale, reato previsto e punito dalle leggi vigenti;
II. che lo stesso ministro dell'Interno persiste nel dichiarare la volonta' di procedere ad azioni contro i beni e i diritti delle persone rom, e finanche ad una loro schedatura etnica nonostante che autorevolissime personalita' istituzionali lo abbiano reso edotto che tale misura e' palesemente incostituzionale;
III. che il governo in almeno due specifiche circostanze ha rifiutato di accogliere nei porti italiani imbarcazioni che ospitavano naufraghi soccorsi in mare, con tale rifiuto violando fondamentali norme morali e giuridiche universalmente riconosciute;
IV. che il governo ha condotto nei giorni scorsi una vera e propria campagna di diffamazione, minaccia e aggressione nei confronti di organizzazioni non governative che stanno salvando vite umane in mare: con questa immorale e brutale campagna ostacolando la loro attivita' di salvataggio, e quindi mettendo ancor piu' in pericolo le vite di numerosi innocenti a rischio di naufragio nel Mediterraneo che le organizzazioni non governative si sforzano di trarre in salvo;
V. che non solo nella propaganda delle forze politiche che lo compongono, ma finanche nel suo dichiarato programma di governo, l'attuale esecutivo annuncia e prevede iniziative che si configurano come vere e proprie violazioni dei diritti umani, atti di omissione di soccorso, atti di persecuzione razzista, atti di persecuzione religiosa, flagranti violazioni di norme di legge vigenti e finanche della Costituzione della Repubblica italiana.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
con la presente lettera aperta vi si segnala tutto quanto precede, e che palesemente costituisce "notitia criminis", affinche' in quanto pubblici ufficiali procediate (sicut lex obligat) a promuovere la necessaria azione giudiziaria per far cessare la commissione di reati e punirne ai sensi di legge i responsabili.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile: salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 29 giugno 2018
*
Allegato: testo della lettera del 21 giugno 2018
Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati dal ministro dell'Interno che oggi sara' a Viterbo, reati tali per cui lo stesso dovrebbe dimettersi immediatamente dal suo incarico e nei suoi confronti dovrebbe essere avviata un'azione giudiziaria ai sensi delle leggi vigenti.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
i mezzi d'informazione annunciano che oggi il ministro dell'Interno pro tempore sara' a Viterbo per un'iniziativa di propaganda elettorale.
Segnalo a voi, autorevoli pubblici ufficiali, la seguente notitia criminis.
Il ministro dell'Interno ha commesso gravi reati ed altri ha annunciato di volerne commettere; essi sono:
1. istigazione all'odio razziale attraverso una pluriennale campagna di propaganda razzista;
2. omissione di soccorso avendo proibito l'approdo nei porti italiani di una nave che recava naufraghi raccolti in mare in operazioni coordinate dalla Guardia costiera italiana;
3. intenzione di effettuare una schedatura etnica dei rom e sinti presenti in Italia, misura la cui flagrante incostituzionalita' e' stata dichiarata dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri di cui il ministro dell'Interno e' magna pars ed effettuale dominus;
4. enunciazione della volonta' di effettuare atti di umiliazione, vessazione e persecuzione razzista e religiosa, come esplicitato in reiterate dichiarazioni e nello stesso programma di governo.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
poiche' il nostro e' un paese civile, uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, il ministro dell'Interno che cosi' caratterizza la sua azione di governo, in palese conflitto con i valori e i principi della Costituzione della Repubblica italiana, in palese conflitto con le norme di legge in Italia vigenti, ha il dovere di dimettersi immediatamente; e tutti i pubblici ufficiali cui giunge la notitia criminis contenuta in questa lettera aperta hanno il dovere di promuovere un'azione giudiziaria nei suoi confronti.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 21 giugno 2018

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 947 del 16 luglio 2018
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