[Nonviolenza] "Si dimetta il governo della disumanita'". Un appello al terzo giorno di un digiuno
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- Date: Thu, 12 Jul 2018 11:24:45 +0200
"SI DIMETTA IL GOVERNO DELLA DISUMANITA'". UN APPELLO AL TERZO GIORNO DI UN DIGIUNO
Il governo della disumanita' al servizio dei folli caporioni dell'estrema destra razzista e golpista commette ogni giorno nuovi crimini contro l'umanita', persiste nel violare la Costituzione repubblicana, fa strame dei fondamenti stessi della cultura giuridica, della civilta' umana, in una dissennata e scellerata opera di persecuzione razzista, di idolatria e propaganda della barbarie, di sistematica violenza contro esseri umani innocenti.
Il governo della disumanita' sembra credere che l'accumularsi dei crimini, con la dura forza del fatto compiuto, possa infine distruggere il principio di legalita', possa corrompere un intero popolo, possa garantire impunita' ai responsabili di delitti cosi' nefandi.
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Constato ancora una volta i seguenti fatti.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine negando soccorso ai naufraghi chiudendo i porti italiani alle navi che li traggono in salvo.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine diffamando, minacciando, aggredendo e sabotando i soccorritori che salvano vite umane in mare.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine operando al fine di impedire agli esseri umani innocenti prigionieri nei lager libici di trovare salvezza fuggendo in Europa.
Il governo italiano commette un mostruoso crimine imponendo un regime di persecuzioni razziste.
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Pongo ancora una volta le seguenti domande.
Perche' tanta parte delle rappresentanze politiche e della societa' civile tacciono e non insorgono coralmente ponendo la richiesta delle immediate dimissioni del governo della disumanita'?
Perche' tanti pubblici ufficiali, a cominciare dalle piu' elevate magistrature, sembrano restare inerti e non avviano invece la doverosa, obbligatoria azione giudiziaria per contrastare i crimini che i ministri della disumanita' vanno commettendo con ferocia e protervia e cecita' ogni giorno maggiore?
Perche' tanti mezzi d'informazione danno notizia in modo sovente frivolo e distorsivo degli orrori che stanno accadendo, banalizzando il male e cosi' inducendo l'opinione pubblica ad accettarlo, e non riferiscono invece i nudi fatti nella loro tremenda verita'? perche' non chiamano crimine e golpe quello che crimine e golpe e'? perche' non esortano i cittadini a porre mano a salvare le vite che il governo della disumanita' con la sua azione criminale mette nel piu' grave dei pericoli? perche' non pongono la richiesta delle immediate dimissioni del governo della disumanita'? perche' non chiedono che i ministri criminali siano tratti in tribunale?
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Ancora una volta esprimo le seguenti richieste ad ogni persona amica del bene comune.
Di impegnarsi per le immediate dimissioni del governo della disumanita', delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
Di impegnarsi affinche' i ministri responsabili di criminali decisioni e politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Di impegnarsi per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Di impegnarsi per far cessare la schiavitu' e la segregazione in Italia: e per questo occorre innanzitutto ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
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Si dimetta il governo della disumanita', il governo della barbarie razzista, il governo dell'omissione di soccorso, il governo delle persecuzioni, il governo della violazione della Costituzione.
Siano processati i ministri responsabili di crimini inumani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, al terzo giorno di digiuno avendo aderito all'appello "Un digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" (appello che si allega in calce).
Viterbo, 12 luglio 2018
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)
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Allegato: Un digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti
A tutti gli uomini e le donne di buona volonta'
Martedi' 10 luglio 2018 alle ore 12 ci ritroviamo a Roma, in piazza San Pietro, per una giornata di digiuno. Da li' proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo. E continueremo a digiunare per altri 10 giorni con un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 8 alle 14.
Per adesioni al digiuno e partecipazione scrivere a questa email: digiunodigiustizia at hotmail.com
"Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?", cosi' Papa Francesco ci interpellava durante la messa da lui celebrata a Lampedusa per le 33.000 vittime accertate (secondo il giornale inglese "Guardian" che ne ha pubblicato i nomi) perite nel Mediterraneo per le politiche restrittive della "Fortezza Europa".
E' il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati, ma e' anche il naufragio dell'Europa, e dei suoi ideali di essere la "patria dei diritti umani". La Carta dell'Unione Europea afferma: "La dignita' umana e' inviolabile. Essa deve essere rispettata".
E' un crimine contro l'umanita', un'umanita' impoverita e disperata, perpetrato dall'opulenta Europa che rifiuta chi bussa alla sua porta.
Un rifiuto che e' diventato ancora piu' brutale con lo scorso vertice dell'Unione Europea in cui i capi di governo hanno deciso una politica di non accoglienza. Anche l'Italia decide ora di non accogliere, di chiudere i porti alle navi delle Organizzazioni non governative ed affida invece tale compito alla Guardia Costiera libica, che se salvera' i migranti, li riportera' nell'inferno che e' la Libia. Perfino la Commissione Europea ha detto: "Non riportate i profughi in Libia, li' ci sono condizioni inumane".
Per questo stiamo di nuovo assistendo a continui naufragi. L'Onu parla di oltre mille morti in questi mesi.
Papa Francesco ha fatto sue le parole dell'arcivescovo Ieronymos di Grecia pronunciate nel campo profughi di Lesbo: "Chi vede gli occhi dei bambini che incontriamo nei campi profughi, e' in grado di riconoscere immediatamente la bancarotta dell'umanita'".
E' il sangue degli impoveriti, degli ultimi, che interpella tutti noi, in particolare noi cristiani che saremo giudicati su: "Ero straniero... e non mi avete accolto". Noi chiediamo a tutti i credenti di reagire, di gridare il proprio dissenso davanti a queste politiche disumane.
Noi proponiamo un piccolo segno visibile, pubblico: un digiuno a staffetta con un presidio davanti al Parlamento italiano per dire che non possiamo accettare questa politica delle porte chiuse che provoca la morte nel deserto e nel Mediterraneo di migliaia di migranti.
"Il digiuno che voglio - dice il profeta Isaia in nome di Dio - non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo senza trascurare i tuoi parenti?".
padre Alex Zanotelli, a nome dei missionari comboniani
mons. Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta
don Alessandro Santoro, a nome della Comunita' delle Piagge di Firenze
suor Rita Giaretta, Casa Ruth, Caserta
padre Giorgio Ghezzi, religioso sacramentino
"La Comunita' del Sacro Convento aderisce e partecipa nella preghiera" e' quanto riferisce padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi.
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