[Nonviolenza] Telegrammi. 3105
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- Date: Fri, 22 Jun 2018 21:11:21 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3105 del 23 giugno 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Sommario di questo numero:
1. Un governo razzista che perseguita chi salva vite umane
2. Un barbaro, criminale governo razzista che lascia morire i naufraghi e perseguita finanche i soccorritori
3. Notitia criminis concernente gravi reati commessi e annunciati dal ministro dell'Interno pro tempore
4. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
5. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
6. "Dignita' umana e diritti sociali a Viterbo". Un incontro di riflessione con Elisa Bianchini ed Olindo Cicchetti
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'
1. IL CUGINO DI SALVINO. UN GOVERNO RAZZISTA CHE PERSEGUITA CHI SALVA VITE UMANE
Un governo razzista che perseguita chi salva vite umane.
Siamo nel 1938?
Siamo nel 2018.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Dimissioni immediate del governo razzista e golpista.
Siano processati e condannati i ministri razzisti e golpisti.
2. REPETITA IUVANT. UN BARBARO, CRIMINALE GOVERNO RAZZISTA CHE LASCIA MORIRE I NAUFRAGHI E PERSEGUITA FINANCHE I SOCCORRITORI
A questo orrore siamo giunti: che il criminale governo razzista lascia morire i naufraghi e perseguita finanche i soccorritori.
Ma questo orrore e' esattamente l'esecuzione del programma di scellerate persecuzioni ed infami violenze che i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista ora illegittimamente ed assurdamente al potere in Italia avevano annunciato nella loro propaganda e finanche nel loro "pactum sceleris" messo nero su bianco:
- perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
- perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
- perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
- perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente pressoche' assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
- violare fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
- favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
Tutto cio' i caporioni dell'estrema destra razzista e golpista lo hanno ripetutamente, esplicitamente annunciato, e poiche' e' evidente che tutto cio' e' del tutto criminale, ne consegue altresi' che quando ad essi e' stato affidato il governo del paese si e' commesso un duplice illecito: un illecito da parte di chi ha conferito un decisivo incarico pubblico a persone che non facevano mistero di voler realizzare criminali persecuzioni razziste in flagrante violazione della Costituzione; ed un illecito da parte di costoro quando all'atto di assumere l'incarico dovendo giurare di rispettare la Costituzione hanno commesso un flagrante spergiuro, una frode, un tradimento.
Che ne' il Presidente della Repubblica, ne' successivamente il Parlamento se ne siano resi conto, non sana l'illegalita' commessa: un governo inteso alle persecuzioni razziste, un governo che fin programmaticamente viola la Costituzione e i diritti umani, non e' un governo legittimo, non e' un governo legale, ma un'associazione a delinquere.
E dopo le vicende di queste settimane, la criminale chiusura dei porti che viola molteplici norme e configura omissione di soccorso, le infami minacce ai soccorritori dei naufraghi, la ribadita intenzione di procedere a una schedatura razzista che lo stesso presidente del Consiglio dei ministri ha dovuto confessare essere incostituzionale, ebbene, l'illegalita' e la criminalita' del governo delle persecuzioni razziste e' finalmente a tutti evidente. E poiche' e' a tutti evidente che siamo in presenza di un regime di persecuzioni razziste, ne consegue che due cose occorre ottenere affinche' l'Italia torni alla legalita', alla civilta', all'umanita' come fondamento della convivenza:
1. le dimissioni immediate del criminale governo dell'estrema destra razzista e golpista;
2. che i ministri che hanno eseguito ed annunciato la commissione di reati siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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Alcuni giorni fa abbiamo lanciato un appello a tutte le persone di volonta' buona, a tutte le persone amiche della nonviolenza; lo riproponiamo qui:
Salvare le vite e' il primo dovere.
Quattro cose chiediamo qui e adesso ad ogni persona amica della nonviolenza.
1. Di impegnarsi per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
2. Di impegnarsi per far cessare la schiavitu' in Italia: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
3. Di impegnarsi per le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione.
4. Di impegnarsi affinche' i ministri responsabili di criminali politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Costruiamo qui ed ora un movimento nonviolento per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la legalita' che salva le vite, per contrastare la criminale politica delle persecuzioni razziste.
Vi preghiamo di far circolare questo appello.
Vi preghiamo di un impegno comune per questi fini.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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E lanciamo altresi' un appello particolare a tutte le istituzioni democratiche, a tutti i pubblici ufficiali, affinche' avendo ricevuto (se non altrimenti, da tutti i mass-media su cui gli ottenebrati ministri fedifraghi e anomici con inaudita protervia e follia a squarciagola menano vanto dei loro delitti) la "notitia criminis" degli scellerati reati commessi e annunciati dal governo dell'estrema destra razzista e golpista, procedano - come e' dovere di ogni pubblico ufficiale che una notitia criminis in qualsivoglia modo riceva - a promuovere l'azione giudiziaria nei confronti dei ministri razzisti e golpisti per i gravissimi reati da essi commessi e annunciati.
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L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. NOTITIA CRIMINIS CONCERNENTE GRAVI REATI COMMESSI E ANNUNCIATI DAL MINISTRO DELL'INTERNO PRO TEMPORE
Al Prefetto di Viterbo
al Questore di Viterbo
al Presidente del Tribunale di Viterbo
e per conoscenza:
al Presidente della Repubblica
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: una lettera aperta al Prefetto, al Questore ed al Presidente del Tribunale di Viterbo recante la segnalazione di gravi reati commessi e annunciati dal ministro dell'Interno che oggi sara' a Viterbo, reati tali per cui lo stesso dovrebbe dimettersi immediatamente dal suo incarico e nei suoi confronti dovrebbe essere avviata un'azione giudiziaria ai sensi delle leggi vigenti.
Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
i mezzi d'informazione annunciano che oggi il ministro dell'Interno pro tempore sara' a Viterbo per un'iniziativa di propaganda elettorale.
Segnalo a voi, autorevoli pubblici ufficiali, la seguente notitia criminis.
Il ministro dell'Interno ha commesso gravi reati ed altri ha annunciato di volerne commettere; essi sono:
1. istigazione all'odio razziale attraverso una pluriennale campagna di propaganda razzista;
2. omissione di soccorso avendo proibito l'approdo nei porti italiani di una nave che recava naufraghi raccolti in mare in operazioni coordinate dalla Guardia costiera italiana;
3. intenzione di effettuare una schedatura etnica dei rom e sinti presenti in Italia, misura la cui flagrante incostituzionalita' e' stata dichiarata dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri di cui il ministro dell'Interno e' magna pars ed effettuale dominus;
4. enunciazione della volonta' di effettuare atti di umiliazione, vessazione e persecuzione razzista e religiosa, come esplicitato in reiterate dichiarazioni e nello stesso programma di governo.
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Egregio Prefetto,
egregio Questore,
egregio Presidente del Tribunale,
poiche' il nostro e' un paese civile, uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico, il ministro dell'Interno che cosi' caratterizza la sua azione di governo, in palese conflitto con i valori e i principi della Costituzione della Repubblica italiana, in palese conflitto con le norme di legge in Italia vigenti, ha il dovere di dimettersi immediatamente; e tutti i pubblici ufficiali cui giunge la notitia criminis contenuta in questa lettera aperta hanno il dovere di promuovere un'azione giudiziaria nei suoi confronti.
Augurandovi ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 21 giugno 2018
4. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
5. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
6. INCONTRI. "DIGNITA' UMANA E DIRITTI SOCIALI A VITERBO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON ELISA BIANCHINI ED OLINDO CICCHETTI
Si e' svolto nel pomeriggio di venerdi' 22 giugno 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema "Dignita' umana e diritti sociali a Viterbo".
All'incontro hanno preso parte Elisa Bianchini, responsabile della Federazione del Sociale dell'Usb di Viterbo, ed Olindo Cicchetti, storico protagonista nel viterbese delle lotte per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
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Una minima notizia su Elisa Bianchini
Elisa Bianchini e' una ricercatrice sociale ed attivista per i diritti ed i beni comuni; e' impegnata nell'Unione Sindacale di Base ed e' la responsabile della Federazione del Sociale di Viterbo; ha preso parte a numerose iniziative per i diritti umani, la giustizia sociale, la difesa dei beni comuni; come fotoreporter freelance collabora con la Pacific Press Agency.
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Una minima notizia su Olindo Cicchetti
Olindo Cicchetti e' nell'alto Lazio una delle figure di riferimento dell'impegno per la pace, per l'ambiente, per i diritti dei lavoratori, contro il regime della corruzione, contro le istituzioni totali e l'emarginazione sociale, contro il razzismo, nella solidarieta' internazionale: praticamente non c'e' stata lotta per i diritti e la dignita' umana nel viterbese negli ultimi quarant'anni in cui Olindo Cicchetti non fosse presente come uno dei principali animatori. E' stato anche apprezzato consigliere comunale e tra i principali collaboratori di due rilevanti esperienze locali di giornalismo d'inchiesta e di denuncia ("Sotto voce" ed "Alternativa vetrallese"); e' impegnato nel sindacalismo di base e nei movimenti in difesa dei beni comuni, e partecipa di rilevanti esperienze teatrali, di "narratore di comunita'", di ricerca storica e folklorica, coniugando impegno culturale, morale e civile.
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Nel corso dell'incontro e' stata analizzata la situazione viterbese con particolare attenzione ai bisogni e ai diritti di chi vive in condizioni di sfruttamento, di precarieta', di emarginazione, di sofferenza e paura.
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Le persone partecipanti all'incontro hanno anche condiviso l'impegno proposto nell'appello "Salvare le vite e' il primo dovere", che chiede ad ogni persona di volonta' buona di opporsi alla violenza razzista ed al regime delle persecuzioni, e di impegnarsi per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
In particolare l'appello propone di impegnarsi immediatamente per quattro cose:
1. per far cessare la strage nel Mediterraneo: e per questo occorre ottenere che finalmente si riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro; ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
2. per far cessare la schiavitu' in Italia: e per questo occorre anche ottenere che finalmente si riconosca il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese; il principio "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza;
3. per le immediate dimissioni del governo delle persecuzioni razziste, dell'omissione di soccorso, della violazione della Costituzione;
4. affinche' i ministri responsabili di criminali politiche razziste siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Riletture
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Edizioni di Comunita', Milano 1967, 1996, pp. LVI + 712.
- Rene' Girard, La violence et le sacre', Grasset, Paris 1972, Hachette, Paris 1998, pp. 488.
- Edmund Husserl, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1961, 1997, pp. XVI + 558.
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Riedizioni
- Francesco Guida (a cura di), Era sbocciata la liberta'? A cinquant'anni dalla Primavera di Praga, Carocci, Roma 2008, Il giornale, Milano 2018, pp. 320, euro 8,50.
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Classici
- Immanuel Kant, Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica del giudizio, Laterza, Roma-Bari 1997-2005, Mondadori, Milano 2008, pp. VI + 1256.
8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
9. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3105 del 23 giugno 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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