[Nonviolenza] "La pacchia". Un grido d'orrore e tre cose da fare



"LA PACCHIA". UN GRIDO D'ORRORE E TRE COSE DA FARE

Cosa intende fare il regime dell'estrema destra razzista e golpista? Attuare le criminali persecuzioni razziste puo' volte annunciate.
Lo ha detto ancora una volta nel giorno della festa della Repubblica il neoministro dell'interno ed effettuale dominus del governo, giovinotto all'anagrafe ma gia' longevo caporione dell'estrema destra razzista e golpista.
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Le persecuzioni razziste annunciate
E quali intenzioni aveva annunciato la propaganda dell'estrema destra razzista e golpista? Ripetiamolo ancora una volta:
a) perseguitare le donne e gli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini;
b) perseguitare le donne e gli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani;
c) perseguitare le donne e gli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista e golpista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani;
d) perseguitare le donne e gli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista e golpista vengono assurdamente pressoche' assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti;
e) violare fondamentali articoli della Costituzione che difendono i diritti umani di tutti gli esseri umani, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame;
f) favoreggiare o addirittura obbligare a commettere il reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista e golpista ha ripetutamente fatto l'apologia.
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Parole come pugnali
Il nuovo ministro dell'Interno e autentico padrone del governo, il giorno dopo aver spergiurato sulla Costituzione dichiara infatti che "per i clandestini e' finita la pacchia", e qualifica chi salva vite umane nel Mediterraneo con l'epiteto sprezzante e insensato di "vice-scafisti".
E con cio' conferma una volta di piu':
1. la volonta' del governo dell'estrema destra razzista e golpista di terrorizzare e perseguitare milioni di immigrati presenti in Italia che qui vivono e lavorano onestamente, e che lavorano alle dipendenze di padroni che, quando non li sfruttano in forma schiavista senza alcuna tutela contrattuale, anche nei casi in cui un contratto c'e', sovente li rapinano di parte del salario e di sostanziali diritti esplicitamente ricattandoli attraverso la minaccia di privarli del lavoro e con cio' stesso di fargli perdere il permesso di soggiorno e renderli "clandestini", ovvero destinarli alle piu' crude vessazioni e persecuzioni, alla fame e alla paura, al campo di concentramento e alla deportazione;
2. la volonta' del governo dell'estrema destra razzista e golpista di lasciar morire in mare (o nei lager libici dei trafficanti) tante donne e tanti uomini innocenti che una politica semplicemente umana - e rispettosa della Costituzione italiana - potrebbe e dovrebbe salvare;
3. la volonta' del governo dell'estrema destra razzista e golpista di dissuadere chi salva le vite dal farlo; ovvero la volonta' di costringere tutti al reato di omissione di soccorso e di complicita' in strage.
4. Con il che il governo dell'estrema destra razzista e golpista si conferma effettuale complice dei padroni schiavisti e dei trafficanti mafiosi.
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Tre cose da fare subito
Nessuna persona decente puo' accettare questo orrore.
Ogni persona decente ha il dovere di opporsi al regime della persecuzione razzista.
Ogni persona decente ha il dovere di impegnarsi per salvare le vite in pericolo.
Ripetiamo quindi alcune cose che occorre fare subito:
I. impegnarsi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per le immediate dimissioni del governo dell'estrema destra razzista e golpista, per manifesta incompatibilita' con la Costituzione repubblicana, per manifesta delittuosita' del loro programma fondamentale: la criminale esecuzione di persecuzioni razziste;
II. impegnarsi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, affinche' il parlamento legiferi di riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro: e' l'unico, l'unico modo per far cessare le stragi nel Mediterraneo, e' l'unico modo per annientare le mafie schiaviste dei trafficanti;
III. impegnarsi con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, affinche' il parlamento legiferi di riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese: la democrazia si fonda sul principio "una persona, un voto".
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Difendiamo la Costituzione repubblicana, lo stato di diritto, la democrazia, la civilta', l'umanita'.
Si dimetta il governo dell'estrema destra razzista e golpista.
Il regime delle persecuzioni razziste e' illegale e immorale.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 3 giugno 2018

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropaceviterbo at outlook.it (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" cui e' possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)
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Comunicazione relativa al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr)
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo redige un notiziario quotidiano ed invia talvolta comunicati o appelli sempre relativi ai temi della pace e dei diritti umani a persone, associazioni e istituzioni interessate. Chi non fosse piu' interessato a ricevere le nostre comunicazioni puo' chiedere la rimozione del suo indirizzo dai nostri invii, rimozione che verra' effettuata nel minor tempo tecnicamente possibile. Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo non raccoglie ne' utilizza in alcun modo i dati di chicchessia, e non svolge attivita' ne' economiche ne' pubblicitarie, ma solo di informazione e di impegno per la pace e i diritti umani. Per tutto quanto possa riguardarlo, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo si conforma ovviamente a quanto stabilito dal nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (acronimo: Gdpr) come a tutte le altre norme vigenti.