[Nonviolenza] Telegrammi. 3067



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3067 del 16 maggio 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

Sommario di questo numero:
1. Fermare la strage
2. Quello che occorre fare. Un appello
3. In extremis, prima che sia troppo tardi
4. L'articolo 92
5. Alle persone buone. Una lettera ingenua e sentimentale
6. Una repubblica democratica
7. Un appello al Presidente della Repubblica
8. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
9. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
10. "Diplomazia e retoriche nell'Europa del Seicento". Un incontro di studio a Viterbo
11. Segnalazioni librarie
12. La "Carta" del Movimento Nonviolento
13. Per saperne di piu'

1. LE ULTIME COSE. FERMARE LA STRAGE

La strage dei manifestanti palestinesi al confine tra Gaza e Israele che si ripete venerdi' dopo venerdi' da settimane e che ha raggiunto il culmine ieri in occasione delle proteste per il trasferimento dell'ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme deve cessare immediatamente.
Lo chiede l'umanita' intera, sconvolta, angosciata, inorridita.
I soldati di Israele cessino di sparare.
La comunita' internazionale si impegni per l'immediata ripresa di vere trattative affinche' al piu' presto uno stato palestinese e uno stato israeliano entrambi democratici possano coesistere in pace fianco a fianco.
La comunita' internazionale si impegni per far cessare tutte le uccisioni.
La comunita' internazionale si impegni per il rispetto del diritto alla vita, alla liberta' e alla dignita' di tutte le persone e di tutti i popoli.
E' l'ora della nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastofe.

2. REPETITA IUVANT. QUELLO CHE OCCORRE FARE. UN APPELLO

Riassumiamo.
La Costituzione prevede che sia il Presidente della Repubblica a nominare il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
Il fatto che da qualche decennio da parte della destra eversiva si propali la finzione secondo cui gli elettori "indicano il premier" e sui simboli delle forze politiche si scrivano - senza tema del ridicolo e senza memoria del significato - i nomi dei capipartito ha indotto gli ingenui a dimenticare che le finzioni sono finzioni e la legge e' la legge.
*
Le elezioni dello scorso marzo sono andate come sono andate: una parte consistente di quella meta' della popolazione che e' andata a votare ha creduto alla sagra della menzogna secondo cui se vinceva tizio garantiva la pensione a tutti fin dall'adolescenza, se vinceva caio non si pagavano piu' le tasse, se vinceva sempronio si buttavano a mare cinque milioni di operai e badanti; e naturalmente dai rubinetti di casa e dalle fontanelle sulla pubblica via sarebbe sgorgato latte e miele, grappa e lambrusco. Cosi' ha vinto l'estrema destra razzista, a furia di deliri.
*
L'Italia e' una repubblica democratica. L'estrema destra razzista non e' democratica.
L'Italia e' uno stato di diritto. L'estrema destra razzista non riconosce il diritto, vuole il potere per esercitare l'arbitrio, il saccheggio, la menzogna e la violenza.
In cosa consista il governo dell'estrema destra razzista lo abbiamo gia' visto in Italia e in Europa nella prima meta' del secolo scorso. Sono cose che non vogliamo vedere mai piu'.
*
Che il Presidente del Consiglio dei ministri possa essere deciso dai grotteschi caporioni dell'estrema destra razzista e' un insulto all'intelligenza, alla morale, alla civilta'.
Che a comporre il governo della repubblica democratica ed antifascista possano andare i figuri e i manutengoli dell'estrema destra razzista e' il rovesciamento della repubblica e della democrazia.
Per nostra comune fortuna oggi qui non c'e' Vittorio Emanuele III, non c'e' Hindenburg.
*
Il Presidente della Repubblica che ha giurato fedelta' alla Costituzione della Repubblica Italiana, una Costituzione democratica ed antifascista, puo' e deve incaricare di formare il governo una degna personalita' di sicura fede democratica, che mai dimentichi che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'; e che chiami a comporre il dicastero altre degne personalita' a loro volta di sicura fede democratica, che mai dimentichino che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Poi, ovviamente, nominati dal Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio e tutti i ministri, ed avendo essi prestato giuramento nelle mani dello stesso Presidente della Repubblica, il Governo si presentera' alle Camere per ottenerne la fiducia.
*
Questo e' cio' che occorre fare secondo la Costituzione; se poi la maggioranza dei parlamentari neghera' la fiducia, si potra' fare un ulteriore tentativo o tornare alle urne.
Quello che non si puo' e non si deve fare, noi crediamo, e' consegnare il governo nelle mani dell'estrema destra razzista.
Quello che non si puo' e non si deve fare, noi crediamo, e'  rinunciare a difendere la legalita' costituzionale, la democrazia, i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Quello che non si puo' e non si deve fare, noi crediamo, e' farsi vili complici dell'estrema destra razzista.
*
Il Presidente della Repubblica ci sembra essere pienamente consapevole dei suoi doveri istituzionali, giuridici, morali e civili. E gliene siamo grati.
Il Presidente della Repubblica ci sembra essere profondamente preoccupato della situazione presente, e meditatamente sollecito del bene comune. E gliene siamo grati.
Rileggendo le sue dichiarazioni di questi ultimi mesi ci sembra di cogliervi un alto sentire, un acuto rovello, e vivo un impegno che di tutto cuore apprezziamo.
*
Concludendo:
1. Al Presidente della Repubblica chiediamo di svolgere il suo compito nella pienezza delle sue attribuzioni, con il discernimento e il rigore intellettuale e morale che l'ora richiede, nel rispetto assoluto del dettato costituzionale.
2. Al Presidente della Repubblica chiediamo di dare incarico di formare il governo a una personalita' degna e non a un manutengolo dell'eversione razzista, della violenza razzista, della follia razzista.
3. Al Presidente della Repubblica chiediamo di impedire che il governo del paese cada nelle mani dell'estrema destra razzista, estrema destra razzista che e' incompatibile con i principi, i valori, lo spirito e la lettera della Costituzione, estrema destra razzista che e' nemica della dignita' umana, estrema destra razzista che si ripromette di perseguitare innumerevoli esseri umani innocenti, estrema destra razzista che nega la democrazia nel suo stesso fondamento: l'uguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani.
*
Alle persone che condividono la nostra preoccupazione chiediamo di scrivere al Presidente della Repubblica per sostenere queste tre richieste.

3. REPETITA IUVANT. IN EXTREMIS, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

Vorrei proporre alle tante persone - credo l'immensa maggioranza della popolazione italiana - come me preoccupate che nel nostro paese vada al governo l'estrema destra razzista, di scrivere al Presidente della Repubblica per pregarlo di esercitare pienamente la sua fondamentale funzione di garante della legalita' costituzionale, di garante del nostro ordinamento giuridico repubblicano, democratico ed antifascista, e quindi di non dare l'incarico di formare il governo a un manutengolo dell'estrema destra razzista, dagli stessi caporioni dell'estrema destra razzista designato come loro complice e strumento.
Sia il capo dello Stato, come e' suo diritto e dovere, a individuare una persona degna cui affidare l'incarico di formare il governo; una persona rispettosa della Costituzione, una persona consapevole che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ricorre quest'anno l'ottantesimo anniversario delle infami leggi razziste del criminale regime fascista: la memoria di quell'orrore illumini le coscienze di tutti.
*
Molti anni fa coordinai per l'Italia la piu' rilevante campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano.
Sostenevo allora che l'apartheid non era tanto un obsoleto e grottesco residuo dell'infame passato coloniale e schiavista quanto uno scellerato modello di dominazione - economica, sociale, ideologica e politica - proiettato verso il futuro, che minacciava l'intera umanita'. E che quindi la lotta delle nostre sorelle e dei nostri frateli che in Sudafrica si opponevano all'apartheid era una lotta per l'umanita' intera, e dunque in verita' non eravamo noi solidali degli altri paesi del mondo che aiutavamo loro, ma erano loro che lottavano anche per noi, per la liberta' e la dignita' di tutti gli esseri umani.
E la vittoria di Nelson Mandela, delle sue compagne e dei suoi compagni, e' stata davvero la vittoria dell'umanita' tutta.
Ma la cosiddetta globalizzazione neoliberista si sta realizzando ormai da decenni esattamente secondo il modello razzista e schiavista dell'apartheid, un apartheid di dimensione planetaria.
Mentre i poteri dominanti rivendicano per se stessi liberta' di rapina, di sfruttamento, di devastazione e di esaurimento delle risorse ovunque i loro artigli possano giungere (ed ormai giungono ovunque), per le persone ed i popoli oppressi pretendono invece di imporre un regime di incarceramento globale e di trasferimento coatto da un luogo all'altro unicamente in funzione della massimizzazione del profitto dei poteri sfruttatori, dei poteri schiavisti, dei poteri criminali.
Non era difficile capirlo gia' allora: bastava avere a cuore la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e non autorecludere l'orizzonte della propria coscienza, e conseguentemente della propria responsabilita', entro la cerchia ristretta di una famiglia o di una citta' o di uno stato: la lotta per la dignita' umana e' sempre stata internazionale, mondiale, come argomentavano i fondatori della prima associazione internazionale dei lavoratori; tutti gli esseri umani fanno parte dell'umanita' che e' una sola.
*
Da decenni assistiamo a politiche di indicibile violenza da parte della generalita' dei governi europei contro gli esseri umani che vittime della fame e della guerra, dei disastri ambientali e delle dittature, cercano di giungere dove possano vivere in pace una vita degna, nei paesi del benessere frutto di una semimillenaria rapina del Sud del mondo.
Ed oggi in Italia, dopo l'orrore della satanica antilegge Bossi-Fini, dopo l'infamia del cosiddetto "pacchetto sicurezza" che degli esseri umani del tutto innocenti dichiarava criminali per il solo fatto di esistere, siamo arrivati al punto che si rischia di consentire che vada al governo del paese l'estrema destra razzista che non fa mistero di voler negare accoglienza e assistenza a chi altrimenti morirebbe - cosi' condannando innumerevoli persone a morte certa -, che non fa mistero di disprezzare e finanche aggredire chi salva le vite, che non fa mistero della sua disumana protervia, della sua disponibilita' a lasciar morire, a lasciar uccidere degli esseri umani.
Oggi l'estrema destra razzista pretende di prendere il governo del nostro paese. Ed un'opinione pubblica narcotizzata sembra non trovar nulla da obiettare, sembra in procinto di consentire questa infamia.
Non diversamente si consenti' quasi un secolo fa che andasse al governo Mussolini, non diversamente Hitler.
A questo siamo giunti.
Attendere fatalisticamente che la catastrofe accada? No.
No.
Mille volte no.
*
L'Italia, fortunatamente, e' oggi una repubblica democratica. E del fascismo e del suo orrore ha gia' fatto tremenda esperienza.
L'Italia oggi ha nelle sue leggi, e massime nella sua legge fondamentale, la Costituzione della Repubblica, il presidio e le risorse adeguate a respingere l'assalto della barbarie razzista.
L'Italia ha oggi nel suo ordinamento costituzionale, nella sua articolazione istituzionale fondata sulla separazione, l'equilibrio e il controllo dei poteri (una struttura che fin qui vanamente i sovversivi dall'alto - Berlusconi prima e i vari berluschini poi - hanno tentato di scardinare e ridurre in macerie nel corso degli ultimi decenni), il baluardo e gli strumenti legittimi e adeguati ad impedire il colpo di mano razzista che personaggi tanto grotteschi quanto insipienti stanno tentando.
Tra queste risorse, tra questi strumenti legittimi e adeguati, vi e' il fatto che e' il Presidente della Repubblica a dare l'incarico di formare il governo ad una persona da lui stesso e non da altri scelta, ed e' sempre il Presidente della Repubblica a nominare il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri (come stabilisce l'art. 92 della Costituzione).
Poi segue il voto del Parlamento; Parlamento in cui si vorrebbe far credere che oggi avrebbe la maggioranza quello che Gramsci chiamo' "il popolo delle scimmie". Io invece credo che finanche tra gli eletti nelle liste i cui caporioni hanno ripetutamente fatto oscena professione di razzismo e disprezzo per l'altrui vita, vi possano e vi debbano pur essere anche tante brave persone che aperti gli occhi e messe alla prova si esprimerebbero in pro della ragione, della legalita', dell'umanita'; si esprimerebbero contro il razzismo e chi se ne fa ridicolo e tragico portabandiera.
*
E' tutto qui.
Il tempo e' veramente poco, ma prima che sia troppo tardi facciamo sentire al Presidente della Repubblica la nostra voce: che sappia che l'immensa maggioranza della popolazione italiana lo sostiene e lo sosterra' nell'impegno ad opporsi alla criminale follia del razzismo.
Che sappia che nel pieno adempimento del suo ruolo in difesa della Costituzione democratica ed antifascista e della civile convivenza non sara' solo ma sara' sostenuto dalla generalita' della popolazione del nostro paese.
L'incarico di formare il governo sia dato a una persona degna, non ad un complice dell'estrema destra razzista dai caporioni dell'estrema razzista designato.

4. REPETITA IUVANT. L'ARTICOLO 92

Il secondo comma dell'articolo 92 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri".
*
Al Presidente della Repubblica chiediamo di dare l'incarico di formare il Governo non a un manutengolo dell'estrema destra razzista, dai caporioni dell'estrema destra razzista indicato, ma a una persona che abbia dato prova nell'arco dell'intera sua vita di fedelta' alla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista; a una persona che abbia dato costante prova del suo impegno morale e civile in difesa dei principi, dei valori, dei diritti e dei doveri che nella Costituzione italiana, come nella Dichiarazione universale dei diritti umani, sono sanciti.
*
Al Presidente della Repubblica chiediamo di esercitare pienamente, in questo drammatico frangente, i compiti che la Costituzione repubblicana gli attribuisce.

5. REPETITA IUVANT. ALLE PERSONE BUONE. UNA LETTERA INGENUA E SENTIMENTALE

Carissime amiche e carissimi amici,
Gentilissime signore e signori gentilissimi,
pregiatissime associazioni ed istituzioni,
vorremmo pregarvi di scrivere al Presidente della Repubblica per invitarlo a non consentire che l'estrema destra razzista vada al governo del nostro paese.
Il razzismo e' incompatibile con la Costituzione della Repubblica Italiana.
Il razzismo e' incompatibile con la democrazia.
Il razzismo e' incompatibile con il rispetto della dignita' umana.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
E' possibile scrivere al Presidente della Repubblica entrando nel sito www.quirinale.it e cliccando su "Scrivi alla Presidenza della Repubblica" in fondo alla home page.
*
Trascriviamo qui di seguito il testo della lettera che noi abbiamo gia' inviato; chi vorra' potra' usarlo cosi' com'e' o variarlo, o naturalmente scriverne uno diverso:
Egregio Presidente della Repubblica,
non consenta che vada al governo del nostro paese chi nega i diritti umani di milioni di esseri umani.
Non consenta che vada al governo del nostro paese l'estrema destra razzista che in quanto tale si colloca fuori e contro la Costituzione repubblicana e la democrazia.
L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Repubblica,
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", recita l'articolo 2 della nostra Costituzione.
"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica", recita l'articolo 10 della nostra Costituzione.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il dovere di soccorrere chi e' in pericolo di morte.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il diritto alla vita di innumerevoli innocenti.
*
Grazie di cuore a tutte e tutti per quanto vorrete fare.

6. REPETITA IUVANT. UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA

No al governo dell'estrema destra razzista.
Il Presidente della Repubblica non consenta che vadano al governo coloro che si collocano al di fuori della Costituzione e della democrazia.
Il Presidente della Repubblica non consenta che vadano al governo coloro che negano i diritti umani di milioni di esseri umani.
No al governo dell'estrema destra razzista.
*
L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

7. REPETITA IUVANT. UN APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Egregio Presidente della Repubblica,
non consenta che vada al governo del nostro paese chi nega i diritti umani di milioni di esseri umani.
Non consenta che vada al governo del nostro paese l'estrema destra razzista che in quanto tale si colloca fuori e contro la Costituzione repubblicana e la democrazia.
L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
Egregio Presidente della Repubblica,
"La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo", recita l'articolo 2 della nostra Costituzione.
"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica", recita l'articolo 10 della nostra Costituzione.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il dovere di soccorrere chi e' in pericolo di morte.
Non consenta che prenda il governo del nostro paese chi nega il diritto alla vita di innumerevoli innocenti.
Augurandole ogni bene,
il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 12 maggio 2018

8. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

9. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI

L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. INCONTRI. "DIPLOMAZIA E RETORICHE NELL'EUROPA DEL SEICENTO". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

Si e' svolto la sera di martedi' 15 maggio 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema "Diplomazia e retoriche nell'Europa del Seicento: l'arte della parola tra ideologia e politica, guerre e pace, conflitti economici e religiosi".
All'incontro ha preso parte Paolo Arena.
*
Una breve notizia su Paolo Arena
Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica, di storia linguistica dell'Italia contemporanea. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

11. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Tommaso Braccini (a cura di), Achille. Il guerriero vulnerabile, Rcs, Milano 2018, pp. 154, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Gioachino Chiarini (a cura di), Enea. L'eroe di una nuova dinastia, Rcs, Milano 2018, pp. 182, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Salvatore Nicosia (a cura di), Eracle. L'eroe piu' popolare, Rcs, Milano 2018, pp. 168, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Silvia Romani (a cura di), Afrodite. La primavera dell'amore, Rcs, Milano 2018, pp. 168, euro 6,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Hans-Georg Gadamer, Verita' e metodo, Bompiani, Milano 2000, pp. LXXX + 1070.
*
Riedizioni
- Leonard Gardner, Citta' amara, Fazi, Roma 2015, Gedi, Roma 2018, pp. 176, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e al settimanale "L'Espresso").

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

13. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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